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Racconti Cuckold

Storie di Clara la moglie ceduta

By 11 Luglio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Conobbi Clara perché le era piaciuto un mio racconto. Mi disse che avevo fatto eccitare suo marito. Tra un convenevole e l’altro mi feci mandare una sua foto e, con mia piacevole sorpresa, scoprii che Clara, splendida bionda quarantenne con due seni da favola, aveva il marito guardone.
Volli saperne di più, alla fine c’era feeling nella nostra conversazione, al punto da farle dire cosa le piaceva nel sesso e a mandarmi, su mia richiesta non troppo insistente, anche una fotografia del sedere.
Mi rispose allegando due foto, una di schiena e una a quattro zampe.”Una magnifica vacca da monta” pensai.
Le chiesi allora l’indirizzo del marito. Dapprima, titubante, poi accondiscendente.
La mail che segue &egrave’ quella che mandai direttamente al marito e in copia conoscenza alla moglie:
“Ciao cornuto. Non so se la zoccoletta ti ha già anticipato che ti avrei scritto, alla fine si &egrave’ già eccitata molto nelle mail che precedono, e non credo abbia resistito dal raccontarti quanto duro me l’ha fatto venire con quelle foto da puttanella in calore che mi ha mandato. Allego qualche foto di me e attendo il tuo via libera per giocare con tua moglie, mandami tu il suo numero di telefono,assicuro a entrambi che non ve ne pentirete.”
La risposta non si fece attendere, avevo il numero della moglie e l’indicazione di chiamare dopo le 19.30.
Erano le 15 e chiamai.
“Pronto?”
“Ciao Clara indovina chi sono”
“Non lo so..oddio..”
“Sono Luca il ragazzo della mail”
“Ma, ma..scusami sono al lavoro ora ci sentiamo poi ok?”
“No, ti richiamo tra due minuti tu intanto vai in bagno”
E riattaccai.
“Pronto” fece sottovoce
“Brava zoccoletta hai fatto come ti avevo detto”
“Non ho molto tempo sono al lavoro e qui tutti mi sentono non possiamo sentirci dopo con più calma?”
” ascoltami bene zoccoletta..noi ora iniziamo un gioco e voglio che tu abbia tanta voglia di giocare con me ok? Ogni volta che obbedisci ti lascio un po’ alle tue cose, altrimenti rincaro la dose la volta successiva ok?”
“Ok ma che devo fare nemmeno ci conosciamo..”
“Togliti le mutandine”
“Cosa? Perché?”
“Fai come ti ho detto, togliti le mutandine entra nel bagno degli uomini e lasciale sopra il water chiuso”
“Ma sei matto? Non ci penso nemmeno..”
La puttana non mi sembrava convinta, la voce tradiva l’eccitazione.
“Ascolta puttanella, fai quello che ti ho detto e ti richiamo tra un’ora, altrimenti il nostro gioco finisce qui”
E riattaccai.
Chiamai esattamente un’ora dopo e non lasciò il tempo al telefono di squillare. Mi aspettava la puttana.
“Pronto”
“Hai fatto quello che ti ho chiesto?”
“Si che l’ho fatto ma ho paura che qualcuno mi abbia visto, sono tutti uomini su questo piano a parte me e altre due..”
“Torna nel bagno degli uomini ora”
“Cosa?”
“Come cosa cretina vai nel bagno degli uomini dove hai lasciato le tue mutandine da puttana”
“Aspetta..”
Sentii i passi, doveva avere i tacchi la mignotta, e le porte che si aprivano
“Clara e tu che ci fai qui?” Sentii dire da un suo collega probabilmente intento a pisciare
“Oh scusa, che sbadata ho sbagliato porta!” Disse affannosamente la troietta
“Non posso entrare c’e” un collega!” Mi disse portandosi il telefono all’orecchio
“Vai lo stesso”
“Ma non posso!”
” entra lo stesso ti ho detto e non mettere giù il telefono”
Sentii i passi e la porta aprirsi
“Clara ancora ma che fai?” Disse l’uomo
“Il bagno di la e’ intasato” disse Clara probabilmente vergognandosi come una sgualdrina.
Ancora qualche passo chiuse la porta ” non ci sono più!” Mi disse sorpresa
“Si vede che qualcuno le avrà prese per ricordo..”dissi
“Oddio che figure sicuro sapranno sono mie..”
Sentii bussare alla porta del bagno
“Clara tutto bene?” Chiese il collega
“Forza Clara ora gli dici che va tutto bene e di aspettare un attimo..diglielo su”
“Sisi tutto bene aspetta un secondo” disse Clara al collega e poi a me “ma che vuoi fare?”
“Io? Niente, sei tu ora che appoggi il cellulare sopra il water e mi fai sentire come ti fai scopare dal tuo collega”
” ma sei matto? No non posso farlo!”
” certo che puoi, alzati la gonna girati culo alla porta e aprigli forza”
“Clara? Ci sei?” Disse il collega
“Avanti puttana, avevo promesso di farti godere e allora ora godi”
Ci fu qualche secondo di silenzio poi la porta si aprì
“Ma..Clara..”
Quello che probabilmente sentii fu la faccia del collega entrare tra le chiappe di Clara il respiro affannoso di Clara mi faceva intendere che il collega ci sapeva fare
“Lo sapevo che eri una puttanella” disse il collega “erano anni che volevo fotterti”
“No Massimo che fai li no”
Bravo Massimo non perdeva tempo
“Vieni qui senti come pulsa? Scommetto che qui ti piace di più”
“Piano Massimo piano me lo rompi” mugugliava la puttana con un cazzo a secco nel culo
“Dai zoccola spingi che te lo faccio sentire fino alle budella”
Godeva la puttana, scopata a fondo nel culo nel cesso del suo ufficio.
Sentivo i colpi sulle sue chiappe, Massimo se la stava spassando e la zoccola senza più freni inibitori ansimava e lo incitava
“Dai dai sbattimi forte che bel cazzo che hai…”
Massimo doveva tirarle i capelli a colpi di cazzo perche Clara gemeva come una gran vacca
“Ora te lo riempio”
“Si dai riempimi riempimi..ooohh sii sii”
Un lungo gemito mi avverti della copiosa venuta del collega nel culo di Clara.
“Ora puliscilo da brava”
Massimo era un buon scopatore, Clara stava pulendo e leccando gli umori di entrambi
“A presto Clara” disse il collega “da oggi il lavoro avrà tutto un altro sapore..quello che ora hai in bocca” disse e se ne andò.
Passo’ un minuto di silenzio poi Clara prese il telefono
“Sarai contento” disse ” ora tutta l’azienda saprà che sono una puttana”
“sei stata brava Clara ora prendi il cellulare ti scatti una foto al culo colante di sperma e me la mandi”
“Non so se voglio ancora giocare a questo gioco”
“Hai goduto?”
“Beh si… ma..”
“Mandami la foto come ti ho detto ” e rittaccai
Un minuto dopo ricevetti la foto del suo culo, visibilmente aperto e grondante di sperma.
Presi la foto e la mandai al marito con il testo che segue:
” ciao cornuto, scusami ma non ho resistito ad aspettare. Tua moglie &egrave’ la zoccola che credevo fosse ora possiamo conoscerci. Attendo un tuo invito”
La risposta non tardo’ ad arrivare.

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