Skip to main content
Racconti CuckoldTrio

Una moglie insospettabile

By 23 Luglio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Era da molto tempo che frequentavo siti che parlavano di corna di tradimenti, di cuckold, bull e sweet, ma non ebbi mai il coraggio di confessarlo a mia moglie. Entrambi 38enni sposati da 10 anni e fidanzati da una vita, che ci ha donato due figli stupendi, avevo tentato di confessarle i miei sogni che la vedevano protagonista principale di una sessualità molto aperta e disinibita. Lei che nella vita di tutti i giorni era sempre estranea ad atteggiamenti trasgressivi, che ogni volta ne le evidenziavo un aspetto che si avvicinasse al sesso, sviava il discorso e mi lasciava in silenzio. A effettivamente la nostra vita sessuale era piu che banale, arrivavamo anche a farlo una volta ogni due/tre mesi ed in modo classico, io sopra e lei sotto, ovviamente le lunghe attese mi portavano ad essere anche decisamente veloce, con la conseguente sua insoddisfazione. Negli ultimi tempi avevo incominciato a chiederle se lei con un altro si fosse comportata come con me e lei rispondeva che no, con un altro uomo si sarebbe concessa di piu, dando a me la colpa per le mie performnce. Naturalmente visto il mio scopo ultimo, io la invitavo a provare, confessandole che l’avrei giustificata, ma lei rispondeva che dovevo stare tranquillo. Ovviamente questo genere di discorsi erano sempre piu presenti e ricorrenti nel nostro letto, ma avevo la certezza che la sua fedeltà fosse assodata. Un giorno, al ritorno da un matrimonio di una coppia di amici avvenne il fatto che cambio il nostro rapporto. Era una giornata estiva molto calda e poiché ci saremmo dovuti spostare di qualche centinaio di chilometri da casa nostra, avevano deciso di lasciare i bambini con i nonni. Il matrimonio era andato perfettamente e nonostante l’invito a rimanere ospiti in albergo, avevamo deciso di tornare a casa, così nel tardo pomeriggio ripartimmo. Al tavolo avevamo avuto una compagnia molto allegra ed avevamo riso molto, avevamo ballato e mia moglie aveva ricevuto anche complimenti molto chiari circa il suo aspetto. Molti ragazzi piu giovani di noi l’avevano invitata a ballare e lei non rifiutava nessuno, anche perché io essendo un pessimo ballerino non la facevo sfogare mai. In macchina, complice anche il buon vino bevuto, continuavamo a scherzare in modo complice. Le confessavo che mi aveva dato un leggero fastidio vederla passare tra le braccia di tutti quei ragazzi e lei civettuola mi rispose subito “ma come, proprio tu che mi inviti ad essere piu ‘aperta'” Io rimasi un po’ in silenzio poi ribattei “certo, le mie fantasie le conosci bene, ma sai non vorrei che ti giudicassero una donna facile” A quel punto lei si distese su di me che guidavo e con un soffio di voce mi ha detto “poi con calma mi spiegherai come faccio a diventare una troia senza darla a nessuno” e mi bacio, come a volersi tappare la bocca per non andare oltre con il discorso. Io rimasi di pietra e ricambia il suo bacio. La mia mente era offuscata e non riuscivo a darle una risposta. Stavamo percorrendo una via statale, rimanemmo in silenzio per un bel po’, mi voltavo a guardarla e la trovavo molto eccitante. Truccata di tutto punto e con un vestitino molto elegante che le lasciava scoperte le cosce. In quel momento avrei voluto accostare e scoparmela li, ma non era nel mio stile, non era nei canoni del rapporto che si era instaurato tea noi. Presi coraggio e poggiai la mia mano sulla sua coscia, lei si volto e mi sorrise. Feci scivolare la mia mano verso l’alto scoprendele cosce ancor di piu, arrivai al pizzo delle sue autoreggenti e continuai, fermando il mio percorso quando trovai le sue mutandine completamente bagnate. Lei mi guardava con la bocca schiusa e gli occhi pieni di piacere, il suo respiro aumento. “vuoi fare la troia oggi?” le chiesi senza indugio e senza preamboli, mentre le premevo le dita contro il sesso. In risposta lei allargo ancor di piu le cosce e con un mugolio si lancio verso la mia bocca baciandomi con la lingua. Avevo ricevuto la risposta piu chiara, ma non mi bastava. I miei occhi facevano la spola tra il suo sguardo e la strada, per non distrarmi da nessuno delle due cose. Mi staccai da lei “dimmi, hai voglia di sapere come voglio vederti fare la troia con un altro uomo? Sei disposta a farlo?” La mia mano si bagno ancora di piu e lei mi rispose con un impercettibile “siiiiiiiii” e poi spinse il suo sesso contro la mia mano gemendo ed ansimando. La guardavo mentre si masturbava, la mia mente faceva difficoltà a separare quella donna che avevo davanti con l’irreprensibile moglie e madre di famiglia, ma la cosa mi eccitava. La strada era a due corsie per senso di marcia ed era poco frequentata. A distanza da noi vidi un camion che procedeva nella nostra stessa direzione. “togliti le mutande e scopriti le tette” le dissi. Lei non comprese subito. “dai, ho voglia di mostrare a quel camionista quanto sei troia” Credo che lei fosse piu offuscata ancor piu di me dall’eccitazione. Non obietto ed in un attimo si abbassò le spalline, piegando il vestito sotto le tette che rimasero scoperte e si tolse le mutande lasciando scoperte le sue cosce incorniciate dalle calze autoreggenti e tirando la gonna sul ventre mise in bella vista la sua fichetta delimitata dal suo pelo rosso. Aveva il viso rosso paonazzo dall’eccitazione. Le dissi di reclinare il sedile per mostrarla per bene. Sono certo che lei riceveva orgasmi in continuazione. Iniziai il lento sorpasso, procedendo alla stessa velocità del camion “dai amore, stai per fare la troia come ti desidero” La sentii gemere e godere, si masturbava con decisione. Quando ero circa all’altezza della cabina e potevo vedere il viso grassoccio del camionista, suonai il clacson. Sapevo che da quel momento non potevo piu tornare indietro. Venni nei pantaloni. Il camionista comincio a suonare rumorosamente. Mia moglie che godeva contorcendosi. Rimasi ancora un po’ al suo fianco poi accelerai come se avessi terminato l’ossigeno. Il camion mi lampeggiava e suonava. Mia moglie si butto su di me e riprese a baciarmi con una passione incredibile finche con la mano si accorse del liquido sul mio ventre. “hai goduto?” “questo è l’effetto che mi fai quando fai la troia per gli altri” Soddisfatta riprese a baciarmi con passione e poi maliziosa “mi piace….” e mi sorrise. Il camion che avevo lasciato dietro di qualche centinaio di metri continuava a lampeggiarmi. “ora pero devi accontentare lui” e le indicai lo specchietto retrovisore. Mia moglie baciandomi “faccio tutto quello che vuoi” Ad un chilometro e mezzo un cartello indicava una piazzola di sosta. Misi la freccia ed il camionista fece altrettanto. Rallentai e svoltai dentro. Lui mi segui. La piazzola era grande ma deserta. Parcheggiai in un angolo all’ombra degli alberi. Cominciai a baciare mia moglie che era decisamente eccitata da cosa stava accadendo da li a poco. “amore, fammi fare una bella figura” Lei mi sorrise. Le toccai la fica ed era un lago. Il camionista scese e si diresse verso di noi. Pantaloncini corti, canottiera che conteneva un addome voluminoso, barba incolta ed una evidente calvizie che cercava di mascherare con un riporto, non era l’uomo ideale, ma non potevo essere in quel momento selettivo, era l’uomo giusto al momento giusto. Mente si avvicinava mia moglie non obiettò nulla sull’aspetto estetico,bensì il respiro affannoso faceva trasparire una forte eccitazione. In quell’istante accadde qualcosa a cui non avevo pensato, dalla cabina scesero altri due uomini. Lui era sicuramente il piu anziano, gli altri due piu giovani e piu longilinei, uno in particolare era di colore. Rimasi paralizzato, non sapevo come reagire, o meglio non avevo la reattività per farlo. Avevo abbassato il finestrino lato guida e il primo era già li che mi parlava. “buonasera, grazie per esserti fermato”. Parlava in italiano stentato tant’è che capii che doveva essere un immigrato dell’est. Credo che il mio viso avesse un sorriso inebetito. “mi chiedevo se la signora volesse visitare la mia cabina, sono certo che le possa piacere” Sorrideva il porco guardando mia moglie ancora completamente scoperta, ma non aveva fatto nessun accenno esplicito. Mi voltai verso mia moglie che era rossa paonazza. Anche gli altri due ora erano dietro le spalle del primo che guardavano mia moglie. Intanto il primo aveva cominciato a fare il giro della macchina ed arrivando allo sportello di mia moglie lo apri, le allungo la mano per aiutarla a farla scendere. Mia moglie allungo la sua mano. Era fatta, capii che era loro. Le contrazioni del mil ventre mi colpirono nuovamente facendomi esplodere in un nuovo orgasmo, mentre vedevo mia moglie col culo scoperto che si dirigeva verso la cabina seguita dai tre che le parlavano e cominciavano a palparla. La vidi mentre veniva aiutata a salire dai tre che la spingevano dal culo per aiutarla con i tacchi altissimi che indossava. Salirono tutti e lo sportello si chiuse. I finestrini erano abbassati ma loro chiusero le tendine. Cominciai a sentire i gemiti, senza sapere di chi fossero, riconoscevo evidenti quelli di mia moglie, senza sapere cosa stesse avvenendo. Grugniti ed insulti verso di lei erano a ripetizione. La cabina dondolava e mia moglie godeva sempre piu liberamente. Il tempo sembrava non passare mai. Le macchine sfrecciavano sulla strada e mia moglie mugugnava e godeva come non mai. Il caldo aveva asciugato la chiazza sui miei pantaloni. Osservai l’orologio mentre il sole sta a calando. Sentii evidenti le esplosioni del piacere di uno per uno degli uomini sul camion. Uno per volta scesero, man mano che terminavano. Io ero in piedi accanto al camion. Il primo fu il giovane bianco, anche lui straniero, ma non parlava una parola di italiano. Appena sceso si risistemo i bermuda e si chiuse la lampo. Mi fece un cenno di saluto sorridendomi, io ricambiai educatamente. Poi scese l’autista, anche lui si risistemo i pantaloni corti e mi fece i complimenti per la moglie molto bella che avevo. Io ringraziai anche lui. L’ultimo, quello di colore apri lo sportello ed aiuto mia moglie a scendere porgendole la mano, subito accorse anche il vecchio che la aiuto per l’ultimo scalino. Mia moglie era raggiante, si era risistemata il vestito, ma il suo corpo era imperlinato di grumi di sperma sul viso che le colavano sul petto e le avevano macchiato anche il vestito. Ci salutammo e mia moglie mi corse incontro sorridente. “sono stata brava” Mi bacio ed io ricambiai assaporando la sua bocca. Era evidente che sapeva di cazzo. Salimmo in auto e ripartimmo in silenzio. Lei col viso rilassato si addormento e si sveglio a casa. Le cole di sperma si erano asciugate sulla sua pelle. Appena la svegliai per farla scendere nel garage, mi chiese “ti ho deluso?” Le sorrisi “mentre ti scopavano ho goduto tre volte senza toccarmi, una volta per ogni maschio che ti sei fatta, ti amo da impazzire, grazie per avermi fatto capire quanto è giusto che io sia cornuto” Le sorrisi. Lei sorridendomi e smontando in qualche modo la situazione “grazie a te per avermi fatto capire quanto mi piace fare la troia” e scoppio in una fragorosa risata. La baciai con passione, la mia bocca scivolo sulle sue guance, sul suo collo e scese a leccarle le tette ed i capezzoli. Lei mi fece fare. Le mie mani le alzarono la gonna e mi tuffai sotto di essa a baciarle avidamente la fica che era ancora bagnata e bollente. Dopo qualche minuto che mi riempivo dei suoi umori, tornai a fissare i suoi occhi “allora, amore, dobbiamo trovare qualcun altro per te, se ti piace così tanto” “Si amore. Penso che non posso proprio farne piu a meno, ma lo faccio solo per te” e mi strizzo l’occhio. Ridemmo e scendemmo dalla macchina.

Leave a Reply