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Racconti Cuckold

una notte al motel con amici

By 4 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Marco mi aveva detto di vestirmi con uno dei miei completini sexi da sexshop e farmi trovare pronta per le nove.
Misi il cappotto sopra e appena arrivò scesi. Mi disse che ero bellissima e mentre guidava cominciò a infilarmi le mani sotto la gonna. Ci fermammo davanti a un motel , uno di quelli in cui si entra direttamente nelle camere dal parcheggio; evidentemente aveva già pagato la camera perché ci dirigemmo direttamente là. Lui aveva anche un sacchetto con birre e qualcosa da mangiare, evidentemente la cosa sarebbe durata per parecchio. Mi teneva per la vita e mi disse che ci saremmo divertiti un sacco quella sera.
Quando entrammo vidi che erano già arrivati altri due amici di Marco che io non conoscevo: lui fece le presentazioni . Pam’Luca e Tony’ Lei è la mia ragazza super troia! Fa vedere cara come sei carina!
Ero un po’ imbarazzata, non li avevo mai visti , ma sapevo cosa faceva Marco e la situazione mi eccitava. Mi tolsi il cappotto mentre Marco preparava da bere e gli altri due mi guardavano allupatissimi! Rimasi con la gonna a pieghe scozzese lunga fino appena sotto il culo, le mie reggicalze bianche ben in vista con calze autoreggenti bianche, camicetta bianca senza maniche e molto scollata che lasciava intravedere buona parte del seno sostenuto da una reggiseno con capezzoli scoperti ben visibili attraverso il tessuto della camicetta…il classico abbigliamento da scolaretta troia!
Mi ero fatta due codini ai lati della testa e il mio rossetto rosso fuoco dava al tutto un tocco di volgarità che rendeva perfettamente la troia che sono. Il completino da studentessa sexi era uno di quelli che marco mi regala spesso dopo che gli regalo seratine particolarmente interessanti come quella che si prospettava proprio in quell’occasione.
Già con quegli sguardi addosso mi sentivo bagnare . Loro cominciarono a bere un paio di birre a testa mentre ci sedemmo tutti nel salottino che era posizionato a lato del grande letto matrimoniale. C’erano solo tre poltroncine e un tavolino basso ne mezzo e Marco mi disse di andarmi a sedere sulle sue ginocchia. Conversavano tra loro e facevano apprezzamenti sui miei vestiti, sulle mie curve e su quello che mi piaceva:
– ma che belle poppe che ti ritrovi!
– sembra che abbiano più voglia di te di farsi strapazzare!
– ma dove l’hai trovata una così Marco!
– sento già il cazzo che mi si drizza!
– come ti piace prenderlo?
Io ancora un po’ bloccata rispondevo a stento e la mia mente girava intorno ai loro pantaloni che vedevo gonfiarsi, alle loro mani e a quello che mi avrebbero fatto di li a poco. Finita le birre passarono subito ad un altro giro’ tanto sapevamo tutti che quella notte nessuno avrebbe lasciato il motel.
Poi Marco cominciò ad accarezzarmi in mezzo alle gambe e a strusciarmi la bottiglia di birra bagnata sulle tette in modo che la mia camicetta divenne ancora più trasparente, e in mezzo alle gambe. Mi rendevo conto di essere incredibilmente invitante con la gonna sollevata e le tette belle grosse e quasi completamente al vento. Mi fece alzare e sedermi sulle ginocchia di Luca che più eccitato abbandonò la bottiglia di birra e cominciò a palparmi tutta, mi disse di alzarmi e fargli vedere il culo: io sollevai la gonna e alla vista del sottile cordoncino del tanga che mi tagliava il culo e si infilava tra le labra della mia fighetta ci fu un sussulto di battute e risate . L’eccitazione poi prese il sopravvento : mentre Marco ci guardava ( probabilmente aveva già spiegato ai due che ero un’affamata di cazzo e che a lui piaceva “condividermi” con gli amici) i due mi spinsero verso il letto e mi fecero stendere in mezzo a loro due , mentre uno mi apriva la camicetta e mi succhiava i capezzoli l’altro mi palpava il culo e infilava le mani nella mia figa già bagnatissima. Poi facevano cambio. Ovviamente la prima scopata se la prendeva sempre Marco, anche facendo capire agli altri che ero davvero sempre in calore e che mi sarei fatta fare di tutto: interruppe gli strusciamenti e mi disse di mettermi a pecora sul letto . Io obbedii all’istante e lui ..sempre con la bottiglia di birra in mano scostò il cordino del tanga e mi infilò il suo cazzone nella figa in un colpo solo. Mi scopò velocemente e con colpi violenti, ogni tanto mi diceva..fai sentire quanto ti piace essere scopata davanti a tutti come una puttana .. E io non trattenevo più i mugolii di piacere . I due presenti si eccitarono ancora di più vedendo mi piegata e impalata, si tirarono fuori il cazzo e attesero il loro turno guardandosi la scena mentre si segavano . Quando Marco venne mi misi in ginocchio e gli pulii il cazzo con la lingua poi tornai nella posizione di cagnetta in calore e mi feci ripassare anche agli altri due cazzi.
Marco- E brava la nostra troietta in calore, ero sicuro che stasera avevi una voglia matta, ti si legge in faccia puttanella!
Luca- questa figa è un lago!
Tony mentre mi scopava cominciò a sculacciarmi, sempre più forte – ti piace essere sculacciata?
Marco – si le piace un sacco, e se le merita anche essendo cosi troia!
Si mi piace ..dammene ancora!..sii…siii…ah…sii..ahh..
Tony – Guradate che bel culletto rosso che gli ho fatto!
Quando anche Tony aveva svuotato tutto il suo cazzo nella mia vagina i ragazzi si fecero un’altra birra soddisfatti della prima parte della serata. Non avevamo fretta.
Mi lasciarono sul letto con la figa che gocciolava di sbora, il culo tutto arrossato dalle sculaciate ricevute, le tette fuori dalla camicetta, la gonna arrotolata in vita ed esausta per gli orgasmi avuti.
Sono graditi commenti, suggerimenti e critiche. Ero stesa sul letto da poco più di 15 min, completamente riempita e con la figa già un po’ dolorante che Marco si era già ripreso, mi disse di spogliarmi la camicetta e il tanga ..che prima non era nemmeno servito togliere e mi fece rimanere a petto nudo e con la gonna pieghe tenuta un po’ più in alto in vita con la figa e il culo ben in vista. I tacchi e il trattamento appena ricevuto mi facevano camminare in modo volgare e instabile e questo li eccitava ancora di più. Seduti nel salottino mi ordinarono di portargli da bere, mettermi a quattro zampe e riprendere con i pompini.
– facceli tornare duri che vogliamo ricominciare a divertirci
– guarda come fa bene la cagnetta in calore! non ne ha ancora abbastanza!
– prima di domani mattina avrà tutti i buchi sfondati!
Mentre mi avvicinavo a 4 zampe sculettavo in modo osceno e facevo ballate le mie tettone in modo volgare: i capezzoli stavano su in modo assurdo grazie al reggiseno a mezza luna che schiacciava le mie tette verso l’alto. Tenevo il mio culetto ben in alto in modo che potessero vedere bene la mia fighetta rossa e gonfia.
Mi avvicinai strusciano le mie tette sui loro ginocchi e sui loro cazzi e con grande piacere li facevo passare uno alla volta senza farli venire mentre loro facevano apprezzamenti del tipo
– non è mai stanca di succhiare
– guarda come ballano quelle tettone mentre va a quattro zampe
– leccalo bene fino in fondo
Poi Marco mi prese e mi tenne le braccia dietro la schiena mentre Luca mi agitava il suo bel cazzone davanti alla faccia e io dovevo inseguirlo con la lingua
– guarda come è affamata di cazzo
– dai prendilo , se sei brava prendi un super premio!
Poi Tony cominciò a schiaffeggiarmi il viso con il suo di cazzo, prima il viso e poi le tette, me lo faceva leccare un po’ e poi mi colpiva. Era molto umiliante, mai io mi eccitavo sempre di più e più mi usavano per divertirsi più mi piaceva!
Al culmine dell’eccitazione Marco si fece fare un gran pompino, tenendomi la testa e scopandomi in bocca, ma poco prima di venire mi disse di mettermi sul tavolino sempre a pecora, si mise dietro di mè:
– mi devo scaricare le palle nel tuo culo amore perchè la figa è già piena !
– si mettimelo nel culo, ti prego, ho tanta voglia!
Luca – dai inculala, non aspetta altro!
Mentre Marco mi inculava Luca me lo facceva succhiare, all’inizio mi lamentavo per il male…
– non fare storie..l’hai voluto tu! e lo sappiamo che ti piace farti fare il culo
– scommetto che ti infili di tutto in questo buchino!
– si e anche nella figa!
Venne Marco che poi cedette il mio culo a Luca, mentre io tenevo ben duro il cazzo di Tony succhiandolo come meglio riuscivo e poi fu il turno di Tony, che era rimasto per ultimo anche perchè ce l’aveva più grosso e completò l’opera di sfondarmi come una bagascia!
Non era nemmeno mezzanotte e io l’avevo già preso tre volte nella figa e tre volte nel culo. Avevo entrambi i buchi doloranti per le ripetute penetrazioni e le labbra della bocca arrossate a gonfie per i pompini. Le mie tettone avevano i capezzoli arrossati per essere stati maltrattati per ore , le chiappe rosse per le pacche sul culo e i pochi indumenti che ancora avevo addosso era sporchi di sperma.
Marco – non dirmi puttanella che sei stanca?? scommetto che hai ancora voglia di farti riempire la figa! facci vedere come ti piace riempirti la figa! mi fece capire di infilarmi una delle bottiglie di birra nella mia fighetta calda.
Il gioco stava diventando sempre più perverso, mi sentivo sempre più una vacca da monta, pronta a fare tutto quello che mi chiedevano. Mi tolsi le poche cose che mi erano rimaste addosso, mi sdraiai sul letto e con le gambe oscenamente spalancate cominciai a infilarmi la bottiglia di birra vuota nella figa. Poi cominciai a farmela andare su e giù. I ragazzi eccitati dalla situazione mi aiutavano a infilarmela sempre più su. Io ansimavo visibilmente, ero sudata e gemevo come una cagna in calore. Loro mi insultavano dicendo che per una troia come me non c’erano limiti. Poi me la infilarono nel culo, e poi una nel culo e una nella figa. Comiciarono a farmi delle foto con il cellulare, anche primi piano alla mia fighetta oscenamente aperta dalla bottiglia, io che fingevo un pompino con la bottiglia dalla parte più grossa con in mano due dei loro cazzi o io che succhiavo uno dei loro uccelloni con una bottglia infilata nel culo.
Mi fecero camminare per la stanza con la bottiglia infilata nel culo o nella figa e poi gattonare sempre nello stesso modo. Farmi usare e insultare così mi faceva sentire una vera puttana e la figa mi faceva male tanto ero in calore.
Poi cercarono di infilarmi la bottiglia di birra dalla parte del fondo nella figa e con un po’ di insistenza riuscirono nell’impresa, aiutati dai miei umori sempre più copiosi e dai litri di sbora che mi ero presa nelle ore precedenti.
Alla fine delle varie porcate che mi fecero, mi sborarono addosso, sulle tette, sul viso e in bocca, il poco sperma che gli era rimasto nelle palle e mi spalmarono la cremina un po’ dappertutto usando il cazzo per poi farselo pulire con la mia bocca.
Una fine di serata degna di una vera troia.
Ci addormentammo tutti nello stesso letto nudi.
La mattina seguente fui svegliata dal cazzo di Luca che insisteva per entrare nella mia bocca: i ragazzi si erano già eccitati riguardando le foto della notte prima e avevo già tre uccelloni dritti e duri. Marco mi palpava le tette e stringeva i capezzoli non ancora turgidi e Tony mi infilava le dita nel culo e nella figa.
Marco ‘ amore dobbiamo concludere la gita con una bella sborata! Non vorrai mica farci andare a casa con le palle piene!
– Tutto quello che vuoi amore! Cosa volete fare?
Luca ‘ ‘.e brava la troia’ non ne ha avuto abbastanza della notte precedente
Marco ‘ ve l’avevo detto che era una vera vacca! Abbiamo deciso che ti scopiamo uno alla volta ognuno nel modo che preferisce, sei contenta?
– Mmmm’siiii’ bello
Marco – vediamo se alla fine sarai ancora così contenta.. questa volta ti faccio andare a casa davvero con tutti i buchi pieni. Mi fece sdraiare a pancia in su e mi legò le gambe al letto in modo da tenermele completamente divaricate, poi disse agli altri due
‘ tenetele le braccia mentre la scopo e tirategli i capezzoli verso l’alto.
Poi mi mise il mio perizoma in bocca ma vista la dimensione ridotta non poteva essere utilizzato come tappo e me lo lego tra le labbra fino a dietro la testa così potevo solo ansimare e non parlare. Già la posizione mi eccitava: legata ‘immobilizzata’imbavagliata’ con la fighetta già gonfia e ben in vista.
Cominciò a scoparmi in modo brutale e violento, quasi volesse stuprami e la situazione lo rendeva davvero realistico, io godevo come una puttana e cercavo di urlare ma il perizoma me lo impediva; gli altri due mi tenevano per le braccia, tiravano i miei capezzoli e la figa mi faceva male per i colpi che prendevo, ma allo stesso tempo sbrodolava come non mai. Lo sentivo sempre più duro e grosso dentro di me e avrei voluto che me la sfondasse. Dopo un bel po’ Marco venne scaricando tutto nella mia figa.
Marco ‘ Sei stata proprio una bella scopata troia! Dovremmo farlo così tutte le mattine!
Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che Luca mi liberò le gambe e utilizzo i lacci per legarmi i polsi dietro la schiena , mi fece mettere in ginocchio sul letto, con la faccia sul materasso e il culo in alto. Ormai mi facevo fare di tutto e cercavo di collaborare che se vedevo che più ero sottomessa più la situazione era eccitante.
Luca mi riservò lo stesso trattamento che avevo appena ricevuto da Marco, ma questa volta nel culo! Mi fece molto più male. Al posto del mio buchino mi sarei ritrovata una caverna. La sbora di Marco mi scendeva dalla figa lungo le gambe. Più mi lamentavo e più si eccitava. Luca mente mi scopava il culo mi insultava e gli altri due lo incoraggiavano. Io ansimavo e gemevo con il perizoma ancora legato in bocca.
Venne anche Luca e l’idea che di prima mattina mi ero già fatta riempire culo e figa mi faceva sentire una vera zoccola!
Infine fu il turno di Tony, decisamente il più sadico dei tre. Senza neanche lasciarmi riprendere mi liberò di tutto tranne che dei lagacci ai polsi dietro la schiena. Mentre mi faceva alzare mi disse che ero stata proprio una cattiva ragazza, pertanto dovevo essere un po’ punita. Mi fece mettere a novanta con la pancia appoggiata allo schienale di una delle poltrone. Lo schienale era alto e io stavo in bilico con le punte dei piedi che arrivavano a stento a terra e le mani legate dietro la schiena. Il mio culo era oscenamente esposto . Marco e Luca avevano spostato le poltrone dietro di me e si godevano la scena esausti dopo l’ennesima prestazione. Tony cominciò a sculacciarmi come aveva fatto la sera precedente, ma questa volta la posizione era molto più comoda per loro tre e molto più panoramica.
Tony ‘ Alle troiette come te ogni tanto serve una lezione! Dicci che ti piace essere sculacciata, che te lo meriti per tutto lo sperma che ti sei bevuta stanotte!
-Siiiii’ahhhh’ mi piace, sono stata cattiva e molto troia, devi punirmi
Tony ‘ ti farò il culo viola se non stai ferma puttanella ! e smettila di agitarti..hai ancora la figa e il culo che colano. Mentre mi sculacciava si menava il cazzo.
Tony – ringraziami per le sculacciate che ti sto dando.
-Grazie Tony. Dammene ancora ,aaah’. ancora un po’ sento la figa in fiamme e sto per venire’.aaaahh..ancora’
Tony mi fece mettere in ginocchio e si segò ancora un attimo di fronte alla mia faccia poi mi disse -apri bene la bocca che ti innaffio la faccia. Mi schizzo la faccia, i capelli e le tette, poi si fece ripulire il cazzo dalla mia bocca.
Ero esausta e dolorante ma soddisfatta dell’avventura.
I ragazzi soddisfatti dell’esperienza mi dissero di darmi una pulita veloce alla faccia e si rivestirono. Misero i miei vestiti nella borsa e mi dissero di indossare solo il cappotto: avrei dovuto andare io a restituire le chiavi al custode.
Mentre uscivamo si divertivano a guardarmi mentre camminavo con le gambe larghe per il male che mi facevano figa e culo, in bilico sui tacchi alti.
Il custode mi guardò con disapprovazione: avevo le labbra oscenamente gonfie come due canotti, e puzzavo di sperma. Non era difficile intuire cosa mi avevano fatto. Mi sentivo troia da morire ma avrei rifatto tutto da capo.
Vi prego inviatemi i vostri commenti!

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