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Racconti CuckoldTrio

UNA VACANZA A DUE….

By 29 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Era da un po’ di tempo che ci pensavo, la vita di ogni giorno in fondo, si sa, toglie brio alle persone. Ancor di piu questo &egrave vero se ci si trova a vivere in un ambiente particolarmente avulso da ogni possibilità di vita sociale. C’ era bisogno di mondanità, di socialità, di stare in giro fino a tardi, c’era bisogno di divertirsi.
Decisi quindi di approfittare delle imminenti ferie per regalare al mio compagno una vacanza fuori dagli schemi, anche solo pochi giorni, ma spensierati in cui l’unico obbligo fosse stare bene e divertirsi.
Le possibilità erano tante, ma alla fine la mia scelta cadde su una piccola isola del mediterraneo, la cui vita notturna poco aveva da invidiare a mete piu rinomate. Prenotai I biglietti aerei e un albergo carinissimo affacciato su una piccola caletta privata, in posizione favorevolissima per i locali e per la movida del luogo. Mi presentai quindi dal mio compagno, chiedendogli di mettere abiti estivi in valigia e di farsi trovare pronto per una avventura.
Nella mia valigia avevano trovato spazio solo abitini succinti e sexy e I più striminziti bikini che ero riuscita a trovare oltre ad un ragguardevole numero di sensualissimi indumenti intimi per stupirlo ogni sera con qualcosa di diverso.
Arrivati a destinazione entrammo subito nella giusta atmosfera, aiutati da un ambiente molto piacevole e frequentato da giovani e da coetanei. Il mio intento in quella breve vacanza era di essere quanto più seducente e sensuale possibile e perch&egrave no, di azzardare un po’ più del solito.
Fin dal primo giorno in spiaggia vidi l’apprezzamente negli occhi del mio compagno, ma non solo. Scorgevo occhiate più o meno fugaci provenire anche da altri uomini e non posso nascondere che fosse una sensazione piacevole. Naturalmente tutte le mie attenzioni erano rivolte al mio compagno, cui non lesinavo complici baci, fugaci carezze sul suo poderoso membro, in modo da stuzzicarlo e fargli presagire cosa sarebbe successo una volta raggiunta la nostra privacy. La prima notte mi fece capire che il mio lieve gioco di seduzione stava funzionando e che il desiderio tra di noi era piu forte che mai. Non ebbi infatti neanche il tempo di indossare il favoloso completino di pizzo nero che avevo in programma per la serata. Mi sfilai il microcostume per fare la doccia e, cosi, nuda e ancora salata, lo attirai in bagno con la scusa di aver dimenticato qualcosa e lì lo invitai con me sotto la doccia. Lo baciai con passione e iniziai a strusciare il mio corpo baganto contro il suo, come una gattina vogliosa di calore. Non appena lo sentii eccitarsi, mi misi in ginocchio e iniziaia baciarlo tutto intorno al pene, mentre le mie mani inziavano una lenta e sensuale carezza. Ma non gli diedi il tempo di abituarsi troppo a tanta dolcezza che repentinamente cominciai a leccare il suo pene. Misi voluttuosamente in bocca la cappella e piano piano lo iniziai a succhiare con sempre maggior intensità. Lo sentivo crescere dentro alla mia bocca e cosi gli afferai I glutei, per dettare il ritmo di quel meraviglioso pompino. Leccavo e succhiavo. Quando capii che la sua eccitaziine stava raggiungendo l’ apice, mi alzai, mi girai e mi piegai offrendogli il mio sedere. So che lo eccita, e non volevo risparmarmi in niente. La mia patatina era gia tutta bagnata cosi il suo pene scivolò agilmente dentro di me e io, lo stimolai infilandomi anche un ditino nel culetto e massaggiando con esso il suo pene attraverso il sottile strato di carne che li separava. Continuammo cosi per un po fin quando l’eccitazione di entrambi ci condusse ad un orgasmo intenso e dirompente.
Il giorno dopo, intenzionata a non perdere neanche un istante di quella vacanza e di quel fantastico feeling, mi feci un po’ piu audace. Avevo infatti visto una piccolissuma caletta adiacente alla nostra, ancora poco frequentata in quel periodo dell’anno e poco dopo essere arrivati in spiaggia gli chiesi di fare una passeggiata e lo portai lì. Eravamo soli, tolsi quindi il mio costume e mi distesi sulla sabbia, aprii piano piano le gambe per fargli scorgere a poco a poco la mia patatina completamente glabra e inziai a sfiorarmi con le dita le labbra e il clitoride. Gli chiesi di avvicinarsi a me e, senza smettere di toccarmi, lo feci inginocchiare all’altezza del mio viso e inizia a succhiare nuovamente il suo membro possente. Lo succhiai con voluta lentezza e passione, volevo sentire la sua eccitazione crescere a dismisura, guardandolo negli occhi mentre leccavo e succhiavo le sue palle e il suo pene. Sentimmo anche delle voci in lontananza ma questo non ci fermò, anzi la possibilità di essere visti in qualche modo aumentava il piacere. E fu proprio in quel momento che mi girò e mi mise carponi e con l’aiuto di un po’ di saliva entrò poderosamente nel mio culo affondando sempre di piu nella mia carne, fino a sentire le palle sbattere sulla mia patatina calda e bagnata. Io continuavo a toccarmi il clitoride meentre lui mi possedeva sempre più intensamente. Quando fu sul punto di venire, uscì dal mio culo e io mi girai offrendogli le tette e la mia bocca aperte e lui mi inondò spruzzandomi col suo seme caldo.
Ci baciammo ancora eccitati e solo allora ci accorgemmo di avere avuto pubblico. Un giovane si era goduto la scena comodamente sdraiato sulla sabbia a poche decine di metri da noi e sorrideva. Il mio compagno mi guardò, ma io avevo gia capito. Sapevo che qualche volta gli capitava di pensare ad un ménage a trois e decisi di accontentarlo. Sorrisi di rimando al nostro spettatore e con fare civettuolo iniziai a sondare il terreno con ammiccamenti e gesti piu espliciti. Cercai di nuovo con la mano la mia patatina e guardando il nuovo venuto negli occhi lo invitati ad unirsi a noi. Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e si avvicinò subito a noi e io lo baciai. Il mio compagno mi strinse allora da dietro e iniziò a strusciarsi sul mio sedere rinvigorendo il suo membro non ancora sazio. io allora spogliai il giovane e inziai e toccarlo e palpare il membro già eretto. Ma subito mi girai verso il mio compagno e lo baciai con infinita passione mentre l’altro da dietro mi toccava il sedere con una mano e un seno con l’ altra. Il mio uomo mi passò allora la mano dietro la testa e mi fece abbassare fino all’altezza del suo pene in modo che io potessi finire il sopraffino lavoro di bocca inziato prima e mai finito. In questo modo ofrii al giovane una non casta visuale sulla mia intimità e lui dopo avermi presa per I fianchi iniziò a picchiettarmi il suo pene sulla patatina come a chiedere permesso. Io assecondando il ritmo del pompino mi feci un po’ indietro col sedere aprendolo ulteriormente per fargli capire che era il benvenuto. Alzai gli per guardare il mio compagno che si godeva la scena di un uomo che mi possedeva mentre io succhiavo ingordamente il suo pene. Era per lui una fantasia erotica che si avverava e io la maialina che la aveva resa possibile. Mi concentrai solo sul piacere che davo e che ricevevo e ben presto piacevolmente scopata dal giovane sconosciuto mi godetti un fantastico orgasmo del mio uomo che mi esplose in bocca facendomi assaggiare il suo seme caldo. E mentre ancora succhiavo il suo sperma il ragazzo dietro a me intensificò gli affondi nell mia patatina. Il mio compagno allora decise di farmi avere un orgasmo fantastico e infilò due dita nel mio culetto assecondando il ritmo e fu cosi che piena in ogni orifizio raggiunsi un piacere intenso ed esplosi in un orgasmo esagerato. La mia patatina calda e pulsante sembrava mangiare il pene del giovane che fece appena I tempo ad uscire da me prima di esplodere spruzzando del suo sperma la mia schiena e il mio sedere. Mi rialzai e baciai il mio uomo, mentre con una mano accarezzai il viso del giovane. Mi sentivo bene e vedevo uno sguardo malizioso negli occhi del mio comoagno, stupito dalla mia sfrontatezza. Ci abbracciammo e ci incamminammo verso la spiaggia pricipale pronti per un po’ di mare e qualche mojito.

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