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Racconti Cuckold

Voglio le corna

By 19 Settembre 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

1° CAP
L’amplesso era frenetico. A testa in giù, con le gambe divaricate, si faceva stantuffare a copi secchi e profondi.
“Troia, è così che ti piace farti sbattere, ti sfondo tutta!”
“Si maiale, spaccami tutta, fai vedere a quel cornuto di mio marito come và scopata una come me! Sono la tua troia, pompa e riempimi di sborra, annegami di sborra dai….! ”
I nostri corpi sono madidi di sudore, io sono infoiato come non mai e Eleonora non è da meno.
Ora ho le sue gambe in spalla e la pompo dal davanti.
“Ti piacerebbe se a sfondarti ci fossero anche un paio di negroni dai cazzi enormi, ti piacerebbe farti farcire tutti i buchi vero..?”
“Ohhh si, ohhh quanto vorrei sentirmi farcita di sborra da ogni parte, sentire cazzi enormi che mi spaccano in 4, impalarmi su un grosso cazzone nero e poi succhiarlo tutto ummm..”
Questa fantasia è stata il colpo di grazia, quella che ci ha portato oltre al limite e ci ha fatto esplodere in un orgasmo intenso e appagante.
Le inondo la figa di sborra, (Ele prende la pillola) e mi accascio al suo fianco. Affettuosamente ci abbracciamo e ci baciamo. Lo sguardo che ci scambiamo è intenso, innamorato e appagato, un sorriso dolce è dipinto sul suo viso. Mi accarezza i capelli e mi riempie di affettuosi bacini.
Da un po’ di tempo la fantasia di lei che si fa sbattere da altri maschi è diventata il condimento delle nostre scopate, aggiungendo vigore e una nuova emozione al nostro sesso.
In realtà io è già un po’ di tempo che la spingo per trasformare queste fantasie in realtà, le ho mostrato foto, filmati, e blog sull’argomento, aumentando la nostra complicità e incrinando la sua iniziale opposizione. Anche questa volta cerco di approfittare del residuo dell’eccitazione per tornare sull’argomento, da un po’ non sembra più così categorica.
“Davvero non ti piacerebbe fare un’esperienza cuck, farti sbattere da un altro maschio e godere con me presente, e chiamarmi solo per aiutarlo a farti godere o per concludere…”
“Non so, devo ammettere che tutte quelle cose che mi hai mostrato non mi hanno lasciato indifferente, non ti nascondo che queste fantasie mi stuzzicano e mi eccitano, ma io ti amo e non voglio rischiare il nostro rapporto”.
“Al contrario, questo lo rafforzerà e aumenterà la nostra complicità, ci renderà ancora più uniti perché elimineremo un rischio”.
Continuammo a parlarne per qualche minuto, poi, nel momento in cui stavo per alzarmi per andare in bagno a ripulirmi ecco arrivare il fulmine a ciel sereno: “cosa fai, te ne vai, prima devi pulire, un bravo cornuto ripulisce sempre la propria moglie dopo che ha scopato con l’amante!”
La guardo sorpreso e incredulo, lei mi indica la passera da cui un rivolo di sperma sta’ cominciando a fuoriuscire. “Se vuoi diventare un cuck devi cominciare a mostrarmi che lo vuoi veramente….”
Il tono della voce è basso e sensuale, lo dice arrossendo e scrutando la mia reazione. Io vivo una guerra interna, sono felice ed eccitato perché finalmente sembra cedere davvero al mio sogno, preoccupato e dibattuto perché passare dalla fantasia alla realtà un po’ di preoccupazione me la crea, timoroso e schifato perché la sborra non l’ho mai assaggiata e non so che effetto mi farà. Decido comunque di farlo, voglio vedere come reagisce e voglio farle credere di essere convinto. Per i dubbi ci sarà tempo. Lentamente mi avvicino al suo pube solo parzialmente depilato. Allungo la lingua guardingo, con la punta raccolgo una goccia di sperma e lo assaggio. Il sapore è un po’ salato, non propriamente sgradevole, un po’ viscido.
Eleonora mi guarda incoraggiandomi: “Non fare lo schizzinoso, non mi hai sempre detto che non c’è niente di male a ingoiare lo sperma?”. Sorride e con la mano mi fa un po’ di pressione “e poi, se basta questo a scoraggiarti, non dare la colpa a me se non realizzo i tuoi desideri…” Mi ha lanciato la sfida e non posso tirarmi indietro, mi faccio coraggio e mi avvicino più deciso. Con la lingua piatta e morbida do una leccata più decisa, questa volta ne raccolgo un po’ di più e deglutisco a fatica. La sento scivolare lenta in gola, viscida e densa, ma non mi fermo. Ora comincio a leccare con maggior decisione. Voglio che anche lei sia coinvolta, quindi, comincio a leccarla intorno alle grandi labbra, poi a passare piano sulla fessura e sul clitoride ancora sensibile. Il mio cazzo ha un’erezione immediata e spontanea. Eleonora geme di piacere, la situazione e la mia opera la stanno eccitando. Ora lavoro con più convinzione, sprofondo la lingua nella fessura raccogliendo una quantità maggiore di sperma misto a umori di piacere. Eleonora allarga le cosce e mi cerca con il pube assecondando i miei movimenti. Si sta eccitando sempre più, la conosco, quando fa così significa che le piace. Il ventre comincia a contrarsi e colpi secchi, la sua voce sembra arrivare dal profondo “dai cornuto, pulisci la tua troia dalla sborra dei suoi amanti, ti piace sapere che mi faccio scopare da tutti.., maiale, sono la tua troia e tu ti arrapi a leccare la sborra di quelli che te la scopano….” Altri gemiti, …sta’ partendo… Mentre le allargo la fica per ripulirla e le infilo due dita dentro per raccogliere a cucchiaio lo sperma la sento inarcarsi, allora comincio a dare rapidi colpi di lingua al clitoride e la porto al piacere. E’ un altro orgasmo intenso, rumoroso e profondo, si scuote pressandomi la testa al pube senza lasciarmi andare fino a che non si sente completamente soddisfatta, poi si lascia andare rilassando i muscoli e le braccia. La guardo ammirato e orgoglioso di averle dato un altro orgasmo, non succede quasi mai che accetti di farlo 2 volte consecutive.
Mi sento la faccia tutta impiastricciata, lo sperma mi si è spalmato un po’ ovunque, lei mi guarda, mi accarezza i capelli, mi bacia dolcemente con un viso beato. Con la lingua, comincia a leccarmi il viso e con le dita raccoglie qualche goccia di sperma che mi porta alla bocca, che poi bacia immediatamente, quasi a volerla condividere. La raccoglie tutta. La mia erezione ormai è alle stelle. La situazione mi ha eccitato a dismisura. Glielo faccio notare, lei sorride” Ci tieni proprio a diventare cornuto, guarda come sei eccitato….
Ma non pensare che sarò io a soddisfarti, se vuoi ti permetto di segarti sui miei piedi, ma poi lecchi tutto e pulisci per bene… Non è così che fanno i cuckold? Guardare e non toccare…”
Mi ha di nuovo sorpreso, non so se sta giocando o se stà entrando nella parte, so solo che sono troppo arrapato e che la situazione mi sta coinvolgendo in modo esagerato. Impugno il mio cazzo e comincio a masturbarlo ferocemente, sollevo i suoi piedi e appoggio al punta del mio pene alle sue piante, la sento muoversi e sfregare, allarga le dita e mi massaggia la base e le palle. E’ una carezza intensa e stimolante, sono troppo preso, non resisto e dopo aver affiancato i suoi piedi alla base del mio cazzo vengo con un urlo disperato e liberatorio. Uno, due, tre, quattro schizzi rigano i suoi piedini, le ultime gocce di sperma le lascio sfregando la cappella sulla pianta dei suoi piedi. Sono appagato. Ma ora devo pulire. Per la seconda volta in pochi minuti mi ritrovo a leccare ed ingoiare la mia sborra. Opero con devozione e convinzione. Lecco con cura anche tra le dita. Con la mia leccata sensuale la sto eccitando nuovamente e quando ho finito con i piedi mi chiede di dargli nuovamente piacere con la mia bocca. Tre volte in meno di un ora non era mai successo. Sta’ entrando nel ruolo.

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