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Erotici Racconti

Appassionante e irresistibile [Autobiografico]

By 25 Febbraio 2017Febbraio 1st, 2023No Comments

Cara dolcezza mia, io ti rincontrerò, non so come, non so esattamente dove né quando, però ti rincontrerò, perché tra di noi non finirà mai, sì, perché è già successo altre cento volte, innumerevoli volte ci siamo rincontrati e altre innumerabili volte ci siamo lasciati, mai con un perché né senza un arrivederci, in nessun caso con un addio, per la semplice ragione che c’è qualcosa che incrollabilmente ci unisce, ma anche la nostra voglia d’indipendenza e di libertà che ci divide, talvolta ci scompone.

Perché, invero, entrambi ci ameremo sempre, dove capita, in modo così travolgente e vorticoso da non poter essere per sempre, perché anche dopo parecchi anni basta incrociarti per strada, giacché tramite uno sguardo rapido subito rinasce l’intesa come per incanto come due ragazzini al loro primo amore, quel desiderio e quella passione che ci fa tangibilmente dimenticare disinteressandoci dove siamo, con chi stiamo e con chi abbiamo deciso di trascorrere la nostra vita. 

In verità, mia cara, sono trascorsi più di vent’anni dal nostro primo incontro, ed è proprio al primo incontro che ho fermamente e saldamente capito intuendo appieno che non eri una stella cadente qualsiasi. Per me eri bellissima, al di là dell’aspetto fisico esteriore, anche se non eri né sei una bellezza da copertina, questo però non importa, perché lo vedevo e lo coglievo unicamente io, dato che eri così incredibile nel tuo modo di camminare, di comportarti, di ridere, di parlare e di tutto quello che facevi o non facevi. Io ero linearmente e naturalmente dissennato e folle, poiché stravedevo per te. Che fantastica emozione sapere altrettanto che anch’io ero nel tuo cuore, che trepidazione ogni volta che ti vedevo arrivare e che enorme batticuore il nostro primo bacio sotto il portone di casa tua. Quanti richiami alla memoria, quanti ricordi, quanti baci, quanta voglia di renderti felice, quante volte m’hai detto di non infilare la mia lingua nel tuo orecchio, perché questo modo di fare ti faceva farneticare, quanta smania e quanta tentazione di farti provare dei brividi di piacere, perché il tuo godimento era il mio diletto e la mia completa e inarrivabile felicità. 

Io non potrò mai dimenticare i tuoi occhi, il tuo sorriso, la tua bocca e i tuoi seni così piccoli, però così incredibili con quei chiodini così appuntiti e così duri, l’odore del sesso d’una donna può essere più o meno gradevole, più o meno aspro, eppure il tuo non era un odore, era un profumo, una fragranza esaltante e inebriante che restava nella pelle. Quante volte abbiamo fatto l’amore, sì, abbiamo fatto l’amore, non una scopata o il semplice sesso, perché noi facevamo l’amore intensamente e vivamente in tutti i modi, io bevendo di lei e lei bevendo di me! Senza chiedere, perché l’amore non chiede, senza fretta, perché l’amore è vivere ogni secondo, senza divieti né tabù, perché l’amore non ha né timore né vergogna. 

Quando stavamo insieme non passava un solo giorno senza fare l’amore, in qualsiasi posto, in macchina, al cinema, dentro un portone o in un angolo della strada, dal momento che era la cosa più innata e più naturale del mondo e inoltre la più irresistibile, per il fatto che eravamo come due drogati all’ultima fase, in quanto non se ne poteva fare a meno. Tutto troppo emotivo, passionale e travolgente che non poteva durare, poi, in modo insperato d’improvviso giunge quel distacco, quel corso d’aggiornamento in una città lontana, cinque anni passati senza un contatto tra di noi. Era però inatteso e inevitabile quando meno me l’aspettavo, un giorno c’incontrammo su d’un autobus e i battiti del cuore al massimo fecero il resto.

La sera seguente resterà per sempre tra i miei ricordi più belli, giacché sarà stato il lungo tempo passato, sarà che lei era più donna, forse più matura e più bella che mai, malgrado ciò quella sera era veramente indomabile e irresistibile, perché onestamente sono state cinque ore d’ininterrotto amore, non fu solamente la penetrazione, bensì era la combinazione e la fusione di due corpi che cercavano di mettere a contatto la maggior superficie di pelle possibile: baci lunghi, i suoi brividi di piacere, il mio godimento, poiché c’incontrammo altre volte, anche quando le nostre vite agguantarono strade diverse con persone differenti.

Noi due non lo considerammo né lo reputammo in nessun caso una slealtà né un tradimento, il nostro amore era nato indiscutibilmente prima, per il fatto che era stato qualcosa di giusto, di legittimo, di sacro e di sincero, tutto il resto era successo dopo. 

Sì, è vero, sono tanti anni che non l’incontro, però un giorno la rincontrerò, non so quando né come né dove, eppure a ragion veduta la rincontrerò. E se non è per questa vita non importa, la rincontrerò nella prossima e faremo l’amore, però quello vero. 

A te Nicoletta, perché sarai ininterrottamente e senza tregua nell’infinito e nell’intimo radicale del mio cuore.

{Idraulico anno 1999} 

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