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Erotici Racconti

Avvinghio cruciale

By 28 Agosto 2018Febbraio 11th, 2023No Comments

Lei in quell’inedita circostanza aveva rimuginato di fargli una piacevole sorpresa, perché architettando al meglio la scena era invero intervenuta accedendo senza parlare in quella stanza, lì d’improvviso nel suo ufficio. Era effettivamente la prima volta che adocchiava dove il suo uomo lavorava visitando quel posto di lavoro, sicché si presentò sulla soglia sbandierando un sorriso smagliante e nel contempo esclamando una delle sue consuete spiritosaggini, tuttavia l’evento imprevedibile lo rivolse sennonché lui nei riguardi di lei. Lui, infatti, era svestito davanti a quel computer, attraente come sempre, adescatore e avvincente, in quanto non le sfuggì di certo che era leggermente eccitato. 

In quell’occasione s’ispezionarono a fondo negli occhi, fissandosi per qualche minuto, lui veramente meravigliato di vedersela là davanti con il cuore che gli scoppiava di gioia, lei deliziata e ben lieta di vederlo per giunta in quelle condizioni. Qualcuno lì presente avrebbe potuto sentire le scintille del desiderio tra loro, malgrado ciò erano da soli, sicché l’abbracciò attirandola a sé e cominciarono a baciarsi con passione, con voluttà, con una smania carica e decisa infilandosi le lingue dappertutto, accarezzandosi nei loro corpi che stavano erompendo. Lei si era accalorata appena lo aveva visto discinto ed essenziale con il cazzo in erezione, in tal modo non resistette, giacché cominciò prima ad accarezzarglielo con le mani, in seguito abbassandosi comodamente glielo brandì in bocca leccandoglielo ingordamente, per il fatto che iniziò a succhiarglielo con un ritmo così intenso e con una tale attirante e coinvolgente cupidigia, che lui non ebbe più dubbi, dal momento che lei si compiaceva più di lui nel compierlo: 

‘Molto bene, al presente sei allestito per me’ – gli riferì lei eccitatissima con le labbra ancora umide.

Lui la denudò celermente e lei altrettanto rapidamente disimpegnò la smisurata scrivania da tutti gl’incartamenti e s’adagiò sopra di essa in maniera ammaliante, appetibile e carezzevole:

‘Ecco, così, adesso prendimi soltanto come tu sai fare’.

Lui le strinse con robustezza i seni, le succhio i capezzoli, poi afferrò il mouse e glielo spinse sul pube provocandole un sussulto estemporaneo, in quell’attimo lui si sentiva talmente aizzato che avrebbe voluto farla godere in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili. Le infilò sennonché una mano tra le gambe ficcandole dentro le dita, ciò nonostante lei era sempre disposta, sollecita e infradiciata. Quindi s’introdusse dentro di lei quasi con rabbia, perché con un rabbioso vigore cominciò a sbatterla sopra quel tavolo imprimendole un ritmo pazzesco. Spingeva il suo cazzo dentro di lei come se avesse voluto sfondarla, lei lo percepiva appieno e gemeva profondamente, in quanto non riusciva proprio a trattenersi né voleva farlo, gli strepitava riferendogli quanto lo amasse e lo supplicava di spingere sempre di più in modo tenace. Lui eseguiva assecondandola e pressando in quel modo delizioso e perverso, eppure quello che sperimentavano con totale frenesia era l’empireo per entrambi. Successivamente lui la fece ruotare di schiena, l’appoggiò al tavolo divaricandole le gambe e agguantandola da dietro riprese a spingere con tutta la forza del desiderio che lei gli provocava, intanto che gli divulgava: 

‘Sì, così, sono tutta tua, brandiscimi, pigliami e scopami, fammi godere come si deve’ – sbraitando di piacere fino allo sfinimento.

Lui stava per sborrare, era in brioso e frizzante tumulto, in animato ed esuberante fermento, in forte vitale apprensione, calorosamente incredulo per il fatto che aveva resistito così a lungo contrastando e frenando in modo insperato l’eiaculazione, dal momento che si era trattenuto oltremodo superando i suoi stessi limiti di sopportazione, lei all’opposto era un fiume di piacere, sicché la fece girare di nuovo, stavolta lui s’adagiò sulla sua scrivania con quel cazzo a dire il vero non enorme, ma formidabile e incantevole, che eseguiva in maniera egregia e valente il suo compito, finché lui accorgendosi che non poteva più arginare l’imminente impeto di sborrare le proclamò:

‘Gioia mia, tu sei un’autentica delizia, un vero portento, sono nelle tue mani, fammi volare, voglio colmarti tutta con il mio intimo liquore’.

Lei non attendeva altro, apprezzava e si rallegrava, cominciò a leccare e a succhiare, finché non lo fece prorompere di piacere facendolo sfogare interamente sulle sue labbra, dentro la sua bocca, sulle tette e perfino sui capelli. Numerosi fiotti di sperma la bagnarono, lui infiacchito e svigorito adesso l’osservava meravigliato di quanta grazia e di quanto intimo benessere lei gli aveva donato, mentre la donna ancora ebbra ed entusiasta di piacere, rapita si degustava in silenzio quella densa e lattescente perlata linfa vitale del suo saporito seme.

Al momento aveva il comportamento e l’espressione d’una donna veramente appagata, deliziata e gioiosa. L’iniziale sorpresa da lei prospettata, si era gradualmente delineata rivelandosi in ultimo oltre le insperate aspettative.

{Idraulico anno 1999} 

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