Oggi è precisamente il quindici d’agosto, la mia pelle è sotto la morsa e il tormento accanito del sole rovente di Punta Negra nei pressi di Alghero in Sardegna, incorniciata dagli scogli e dalla macchia mediterranea. La spiaggia finissima è impalpabile, evanescente come il borotalco accomunata a un’acqua pulita e limpida, giacché rende la spiaggia una meta desiderata per il suo completo e indiscutibile fascino. Sì, perché è in effetti una terra antica, prospera, ricca di magnificenze naturali e artistiche, dal momento che la Sardegna rende noto e svela qualcosa di nuovo a ogni sguardo, conquista e seduce il turista come se fosse dotata d’un potere ammaliante, azzarderei aggiungere soprannaturale. Un vero e proprio micro cosmo dentro un continente per l’incomparabile e per la strabiliante discontinuità degli ambienti e delle zone, in aggiunta a ciò nondimeno per i differenti e per i distinti fondamenti culturali dei suoi abitanti.
Io sono al presente con il mio amato Patrizio, quell’uomo carnale e lussurioso, eppure tanto lascivo e impudico da lasciarmi completamente sua, peraltro schiava d’una fedele, ligia e rispettosa passionalità. Io sono vestita con un pareo di colore verde acquamarina, con i seni scoperti e profumati dalla salsedine, per il fatto che mi lasciavo liberamente accarezzare dalle sue dita competenti ed esperte, indiscutibilmente da ricche e curate mani caratteristiche d’un personaggio facoltoso. Al momento ci concediamo un aperitivo: un succo d’arancia per me, per lui invece una coca cola annaffiata con del rum con tanta scorza di mandarino, mentre nell’allegria e nella festosità d’un istante ci ritrovammo avvolti in un bacio ghiotto, immenso e voglioso sotto gli occhi scintillanti d’un bagnino che aveva un bellissimo corpo prestante con gli occhi di ghiaccio e con un tatuaggio sotto l’avambraccio. Io in quell’istante ebbi un rapido sussulto, un imprecisabile e un indefinito brivido, senza dubbio il segnale netto, il richiamo erotico della mia fica nera pelosissima sempre bagnata, affinché riferii acutamente al mio prediletto:
‘Sai, adesso è giunto il momento per l’occasione che ben conosci’.
Quella, infatti, era l’accurata e l’esatta avvisaglia, la maniera perfetta per andare alla villa e concludere il festino della serata. Lui s’allontanò rapidamente, giacché quella era anche l’ora in cui io mi concedevo un bagno rinfrescante e rinnovante nelle carezzevoli e limpide acque della mia amata e cara Sardegna. Gianfranco, così si chiamava il bagnino, mi seguì lentamente, anzi, io l’invitai in acqua per interrompere e per spegnere in conclusione la durevole eccitazione, in me al contrario, quella stabile dell’impazienza e dell’inquietudine di sentirmi lisa e usurata dal suo pene animoso, determinato e grintoso, visto che come una spada infuocata tagliò di netto il mio intimo e foltissimo anfratto.
Lui sbranò quella falsa e snaturata speranza lacerandola, in quanto divenne parte di me, direi totalmente. Lui mi smuoveva e mi spostava qualcosa dentro di favoloso, d’incredibile e di prodigioso, per il fatto che io non potrei definirlo intelligentemente né spiegarlo accortamente con le parole. Velocemente mi ritrovai tra le sue gambe intrappolata fino a quando non arrivò un lungo e delizioso orgasmo liberatorio infrangendo e spezzando la tensione, e nel silenzio tra quelle onde io diventai quasi una naufraga delle mie nascoste e sottintese repressioni, viceversa giunse l’ora, dato che io dovevo andare via per raggiungere il mio amore, mentre Gianfranco mi sorrise innocentemente e in buona fede, intanto che continuava gustarsi il suo bagno.
Io uscii dall’acqua indiscutibilmente contenta e rettamente rasserenata e sollevata, così come una barca dopo una navigazione burrascosa e impetuosa che attracca in conclusione al molo del porto.
Improduttivo, inutile e vano annunciare e per di più sottolineare, che Gianfranco fu presente anche alla festa, tra l’altro invitato e divenuto ospite fisso alla villa per tutta la mia vacanza, anche se a dire il vero Patrizio resta presentemente il prezioso, raro e unico esemplare che dispensa totalmente con me il letto e le notti.
{Idraulico anno 1999}
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono