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Erotici Racconti

Domani è un altro giorno

By 19 Febbraio 2018Febbraio 6th, 2023No Comments

Emma si è svegliata nel cuore della notte, avverte un sobbalzo e quel sonno all’improvviso è già diventata una veglia. In effetti è uno squarcio nell’abbandono, perché nel lento risveglio tutto il peso dell’indefinito e dello sfuggente la strappa da quel letto con quella vestaglia sottile, per ripararla dall’umidità d’una notte che annuncia già la fine dell’estate. Lei è stagionata, ancora bella e leggermente tondeggiante, quel tanto che basta per non farla sentire più una ragazzina, malgrado ciò desiderata come si brama una donna nella pienezza della sua splendida maturità.

Ecco il rintocco delle ore cinque e trenta, poiché chiude piano la porta alle sue spalle e lascia Gilberto al suo sonno, perché invidia la razionalità e la tranquillità di quell’uomo. In seguito accende una lampada, poi la televisione, mentre il telecomando pigia sul canale delle notizie e il divano diventa un’isola bianca sulla quale distendersi e pensare. Emma ha incontrato un uomo in chat, una personalità distinta e spiccata, un cervello incuriosente e intrigante assieme a una voce coinvolgente, desiderabile e gradevole. In verità lui è uno dei tanti individui che ha conosciuto senz’eccezione selezionati per cervello, cultura e condizione sociale, tutte conclusioni e definizioni molto interessanti per Emma, visto che lei predilige in linea di massima gli uomini di potere e di successo, quasi come se volesse stregarli. 

Uno dei tanti è vero, però che le manda in ebollizione il cervello e tutti i sensi come non l’era mai capitato prima d’ora. Emma è certamente una femmina consapevole dell’effetto che fa a questi uomini e del contraccolpo che loro hanno su di lei, perché quest’ultimo suo stratagemma è un miscuglio esplosivo che la eccita facendola sentire cacciatrice e preda al tempo stesso, ampiamente protagonista perché cambia soltanto il primo attore, ciò nondimeno la storia è quella, una sola. S’inizia con una partita di tennis da tavolo, un palleggio selettivo e velocissimo che elimina i più, poi si passa al tennis per finire al golf: bella quest’espressione figurata, giacché le piace usarla per rendere il ritmo incalzante d’una conoscenza che via via s’alimenta trasformandosi, inseguito stemperandosi e in conclusione sopendosi del tutto.

Emma ha voglia di fare l’amore, i sensi sono tesi, soprattutto la mente. Come le piace cullare il pensiero di quell’uomo, perché è giustamente come lei se lo immagina, perché il proporzionato sta proprio lì, nel partire dalle frasi che via via si susseguono sul video del PC, per passare in seguito alle parole, alla voce, alla modulazione, elementi sufficienti per far galoppare la fantasia e perdersi nel confezionare impacchettando abilmente un uomo a proprio uso e consumo. Donna intricata, irrisolta e strana, una, nessuna e centomila, come la sapeva lunga Luigi Pirandello. 

Lei ha un amore, un innamorato da sempre, dei corteggiatori discreti che incontra per mezzo del suo lavoro, perché ha allora questo bisogno profondo di cercare e ancora d’inquisire, sbalordita e stupita più da sé stessa che da chi incontra in questo percorso? La sua vita è in verità cambiata tre anni fa quando ha lasciato una vita basata e imperniata sul matrimonio, perché aveva capito che non poteva continuare a vivere con un uomo che non desiderava, con un uomo che aveva un cervello molto interessante, ottime maniere, inappuntabile famiglia, ciononostante non la facesse sentire donna, non la facesse sentire femmina. Alla fine non si può stare insieme per abitudine, per cameratismo e per interesse, non si può pensare d’essere frigida, perché ti fa male quando ti scopa e riesci a godere solamente con la masturbazione. Gilberto è stato per lei un’inattesa ispirazione, una rivelazione arrivata nel mezzo di un’altra estate e il sesso con lui è stato come il rompersi, lo spezzarsi d’una diga: devastante, estenuante e impetuoso come adesso, come sempre. Emma s’alza dalla sua isola bianca, sfila la vestaglia, spegne la TV e la luce, va a letto e lo cerca, perché ha voglia d’essere riempita, perché il suo cazzo le riempie non solo la fica, ma anche la testa, quella testa che pensa, riflette e rimugina. Una carezza, su dai amore svegliati e lui risponde pronto: sono riflessi condizionati e influenzati, come un bravo soldatino che risponde all’appello: 

‘Non so perché, però tu me lo fai tirare sempre. Abbiamo fatto e rifatto l’amore centinaia di volte, malgrado ciò anche per strada capita che quando mi sfiori mi diventa duro’.

Emma sorride fedelmente conscia dell’effetto che ha su di lui, un uomo così vissuto e con un enorme passato alle spalle. Sarà lei l’ultima? Che importa, nulla è per sempre e se diventerà per sempre tanto meglio. Emma esce da sé e comincia a vagare nel piacere dei sensi: l’olfatto, l’udito, il tatto, la vista, perché sono tante le sensazioni che si rincorrono accavallandosi. Per lei il sesso è attraversamento, è penetrazione, le piace farlo partendo dalla fine:

‘Su prendimi, ancora e poi ancora fino a farmi male, quasi fino a spezzarmi il fiato e lanciarmi tra gli spasmi dell’orgasmo e le grida del piacere’. 

Come le piace il rumore dell’amore, come l’attrae guardarlo intanto che si perde insieme con lei lasciandosi andare, lui sempre così controllato. Che potere è il sesso. Emma non si è mai presa gioco dei sentimenti, li rispetta molto anche e soprattutto perché lei è convinta di non amare, di non amare principalmente sé stessa, ecco perché è sempre una sorpresa scoprire che un uomo invece non solo la vuole, ma la ama.

Che cosa significa però amare? Che cosa succederà con quell’uomo che tanto l’abbranca attanagliandole la mente e il ventre? Domani sarà un altro giorno, dal momento che si vedranno, s’annuseranno, si esamineranno, si studieranno e in seguito si vedrà. Un uomo e una donna, una donna e un uomo, in una maniera a tal punto istintiva e naturale.

Questo motivo è pertanto quello che esclusivamente Emma adora. 

{Idraulico anno 1999}

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