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Se volete leggere cosa è successo prima di quanto scritto qui sotto, potete trovare i primi due racconti della serie di Ely li trovate su Milù ai seguenti link
https://raccontimilu.com/tradimento/ely-travolta-da-un-insolito-destino/
https://raccontimilu.com/racconti-erotici-sulla-dominazione/evoluzione-di-ely/
Marco ricevette il messaggio mentre era parcheggiato in auto con i suoi due operari, “OK è ora disse ai due”.
Kareem, un omone di colore alto 2 metri, 45 anni un passato da giocatore di pallacanestro a livello minore, due mani come due badili, una forza in linea con il suo fisico massiccio di 120kg, l’altro operaio più mingherlino Miran, 1,75 di altezza per 65 kg, agilissimo, in cantiere quando c’è da andare sui tetti è il primo a muoversi. I due fanno un cenno di approvazione con la testa. Marco gli ha raccomandato di non parlare mentre saranno coinvolti nell’orgia con finta rapina e loro seguono sempre gli ordini del loro capo.
Mentre stanno finendo di pulirsi Lucrezia sussurra ad Ely “sta per arrivare una grossa sorpresa, fai finta di non sapere nulla ma Marco l’impresario, quello di cui ti ho parlato e da cui mi faccio montare ogni tanto, arriverà con un paio dei suoi ragazzi, saranno mascherati e fingeranno una rapina che sfocerà in un’orgia, sei pronta? Sappi che vale sempre la parola di sicurezza, se ti facessero o iniziassero a fare qualcosa che non ti va si può interrompere tutto”.
Ely non si aspettava le parole di Lucrezia, troppe cose insieme, la stanza della tortura era già una novità, anche degli estranei che la scoperanno è un ulteriore passo sulla strada della sua conversione alla perversione. Decide però di provare, al peggio interromperemo e riproveremo un’altra volta se mi andrà si dice fra sé.
Sono passati un paio di minuti, Lucrezia ed Ely sono completamente nude, Lucrezia viene messa nella gogna dove prima c’era Ely mentre a lei mettono delle fasce di cuoio su caviglie e polsi e subito sopra delle specie di bracciali con chiusura a scatto che includono una mini catena, Eli capisce subito dove vogliono arrivare, suo marito Mario la prende per mano ed è il primo ad attaccare la catena del braccio destro alla croce a X, di quello sinistro se ne occupa il marito di Lucrezia, Alberto. Altrettanto fanno con i piedi, ora Ely è completamente legata alla croce che ha uno snodo in mezzo che le consente sia di ruotare che di essere inclinata fino a diventare piatta.
Alberto chiede a Mario “che ne dici di far vedere a tua moglie come ti monti bene Lucrezia”, la croce ad X infatti è posizionata esattamente dietro il sedere della donna bloccata nella gogna. Mario si avvicina a Lucrezia con un frustino e comincia prima a vellicarle le parti intime quindi a darle qualche leggero colpetto sulle chiappe ed infine a colpire con più energia lasciando qualche segno rosso sul culo della donna. Alberto intanto si è messo davanti per vedere la faccia di Lucrezia. “Ti piace che ti dominiamo vero vacca? Quante decine di cazzi ti sei presa senza dirmelo” dice a sua moglie. “So benissimo che quando te ne vai in vacanza con quelle troie delle tue amiche vi fate sbattere sempre da giovani uomini e li lasciate senza forze, hanno anche provato a ricattarmi mandandomi filmati delle tue prestazioni ma lo sai non sono geloso, che pubblichino pure in internet le tue performaces, sarà anche più eccitante leggere i commenti di quelli che si fanno le pippe guardandoli”. La frase non lascia indifferente Lucrezia che si bagna per i pensieri porci che il marito le ha fatto venire. Mario intanto, col cazzo dritto inizia a strofinarlo sulle grandi labbra e sul clitoride di Lucrezia, pronto per infilarlo. Si accinge a dare il primo colpo per introdurlo fino in fondo quando nella stanza irrompono Marco ed i suoi ragazzi, tutti e tre portano un passamontagna e due di loro hanno in mano una pistola mentre il terzo, Miran, ha un grosso coltello da cucina.
“E bravi” dice Marco. “Legate i due uomini”. Kareem e Miran prendono rudemente Alberto e Mario e li mettono in un angolo, vedono in un armadio varie paia di manette e del nastro da pacchi così li ammanettano. “Mettetegli le mani dietro la schiena così non si faranno delle seghe mentre montiamo queste due vacche” ordina Marco. Kareem e Miran prendono i due uomini ed usando degli anelli con catene attaccati al muro, bloccano i mariti delle due donne.
“Bene, occupiamoci di loro, cosa abbiamo qui, una mignotta alla gogna ed una vacca alla ruota, da dove cominciamo?”
Kareem è il primo a rispondere, mi piacciono le donne appecorate, io mi scoperei per prima questa magari mentre voi la schiaffeggiate con i cazzi in faccia, che ne dite”.
“Ok per me” risponde Miran così Kareem si porta dietro Lucrezia e le chiede: “quanto prendevi da questi due cazzetti per farti sbattere e torturare? E come ti chiami zoccola”.
Lucrezia che è pienamente al corrente di quello che sta succedendo sta al gioco: “Mi chiamo Lucrezia e faccio la escort da molti anni, i due caproni ci hanno dato 2000€ a testa per il weekend con la promessa che se fossimo state brave ci avrebbero dato un premio supplementare, certo non ci aspettavamo una sala di tortura così e soprattutto un extra come voi. Noi col nostro corpo ci lavoriamo, faremo tutto quello che volete ma non rovinateci”.
“Bene” riprese Kareem, “vi sbatteremo fino a che non ci saremo vuotati per bene i coglioni poi ce ne andremo e voi potrete ricominciare a fare quello che abbiamo interrotto, ma dopo che saremo passati noi per far sentire qualcosa a questi due cazzetti dovranno riempirvi insieme!” e sghignazzò sonoramente imitato da Marco e da Miran. Quindi Kareem appoggiò la cappella del suo enorme cazzo sulle grandi labbra di Lucrezia, la strofinò per un po’ strappando dei gemitini alla donna e quindi la infilò.
Ely intanto, attaccata mani e piedi alla croce, non sapeva più che pensare, non poteva vedere la faccia di Lucrezia per cercare una conferma che tutto quello che stava succedendo non fosse completamente vero ed era perciò un po’ agitata al pensiero che le potessero far male.
Marco e Miran, mentre Kareem stava affondando il cazzo nelle viscere di Lucrezia strappandole sia gemiti di piacere che di dolore per le dimensioni abnormi del suo pene, stavano schiaffeggiando con i loro cazzi il volto di Lucrezia. Ad un certo punto Miran prese il naso della donna e lo tappò, lei istintivamente spalancò la bocca e lui infilò parte del suo lungo cazzo nella bocca della donna.
“Non mordermelo ma vedi di succhiarlo ed ingoiarne più che puoi” disse Miran. Intanto Marco si era staccato e cominciava a rivolgere le sue attenzioni ad Ely.
“Vediamo qui come è questo bocconcino. Niente male, sembra un po’ meno vacca dell’altra” disse rivolto ai due amici. Prese il coltello che era stato posato da Miran e lo fa scorrere lentamente sul seno di Ely provocandole brividi di paura ma anche di eccitazione. La lama fredda sui capezzoli li fa rizzare, esattamente quello che Marco voleva.
“Bene, noto che la paura non ti blocca, si vede che sei esperta” quindi posa il coltello ed inizia a leccare e mordicchiare i capezzoli. Un ciclone di emozioni tutte insieme si abbatte su di Ely, è turbata, impaurita eccitata. Vede l’enorme cazzo di Kareem entrare ed uscire dalla figa di Lucrezia e teme che se dovesse fare lo stesso servizio a lei la squarcerebbe, il pensiero insieme alla lingua di Marco la fanno gemere. Mentre pensa queste cose Marco è soddisfatto di come Ely ha risposto e smette di leccarla, va ai comandi della croce e la fa mettere in orizzontale. Ely è ora sdraiata con la figa ad altezza cazzo le gambe e le braccia divaricate, nessuna possibilità di fare alcun movimento, capisce che dovrà subire passivamente quello che gli uomini vorranno fare di lei.
Una volta piatta Marco si porta davanti ed inizia a leccarle la figa, Ely pur spaventata si bagna e trattiene a stento gli spasmi di un orgasmo che sta arrivando. Nulla da fare la lingua di Marco è troppo brava a toccare i suoi punti sensibili ed il pensiero della situazione non è un deterrente. Pensa dentro di lei quanto diversa è la Ely attuale da quella di qualche settimana prima, prima di provare a rubare nella boutique. Non si trattiene più e scoppia in un urlo liberatorio mentre gode sotto i sapienti colpi di lingua di Marco. Soddisfatto di quanto fatto Marco decide che è ora che le donne lavorino insieme.
“Libera la troia alla gogna che io libero questa, facciamole godere in modo più tradizionale”. Dice a Kareem.
Le due donne vengono liberate dai rispettivi attrezzi di tortura e fatte inginocchiare davanti ai tre uomini nudi. È l’occasione per Lucrezia per strizzare l’occhiolino a ad Ely la quale ha finalmente conferma che quello che sta succedendo era pianificato, è stata sul punto di dire la parola d’ordine ma adesso che sa per certo che può bloccare tutto non ne ha alcuna intenzione, vuole vedere fin dove la fantasia dei suoi complici si spinge e fino a che la sua perversione è stimolabile.
“Vogliamo un bel pompino multiplo a due bocche” le donne inginocchiate una di fronte all’altra, si trovano i tre cazzi a portata di bocca ed iniziano a darsi da fare. Le bocche passano di cazzo in cazzo, dalle palle alle cappelle e quando un cazzo non è oggetto di attenzione di una delle due bocche viene comunque segato.
“Bene basta così con la bocca, sdraiatevi e fateci vedere un bel 69”. Le due donne obbediscono, Ely è stupita di come questa pratica a cui non era mai stata usa, le piaccia. Lecca la figa di Lucrezia sentendo il sapore del cazzo di Kareem, è un sapore aspro a cui non è abituata. Le due donne si danno da fare incitate da Marco e dai suoi due compari fino a che Kareem dice “voglio scoparmi anche la zoccola bionda”.
“Fai pure” gli risponde Marco così Kareem si mette davanti ad Ely che è sotto nel 69, le solleva le gambe e “spennella” la sua passera con la cappella che è grossa come una pesca di piccole dimensioni.
“Fai piano che di cazzoni così non ne ho mai presi” riesce a dire Ely. La cosa non fa altro che ringalluzzire ulteriormente Kareem che affonda un pezzo di cappella e poi con i colpi successivi introduce sempre di più il suo bastone. Ely è al tempo stesso straziata ed estasiata, non si è mai sentita così piena, fortunatamente è ben lubrificata dalla leccata di Marco e dai suoi fluidi e si rilassa. Inoltre Lucrezia non ha smesso di leccarle la patata anche se approfitta per leccare anche il cazzo asinino di Kareem.
Marco e Miran intanto si portano dall’altra parte, Miran infila il cazzo nella figa spanata di Lucrezia. Quello che aveva detto Kareem è vero, nonostante Miran sia nella media, il suo cazzo balla dentro la figa di Lucrezia che non ha ancora avuto modo di ritirarsi completamente, gli viene in soccorso Marco che trova un pertugio ed infila il suo cazzo nella fessura. Il movimento non è facile ed i due ci mettono un pochino per trovare spazi e tempi giusti ma poi iniziano a pompare in sincronismo Lucrezia che così comincia a sentirli. Sotto la sua figa c’è la bocca di Ely che prova, per quanto possa, ad allungarsi per leccare oltre la passera dell’amica anche il cazzo a lei più vicino.
Intanto i due cornuti legati al muro osservano la scena da film porno, Marco li guarda e dice alle due donne, “i vostri clienti non la stanno prendendo male hanno i cazzi dritti, mi sa che quando avremo finito noi e ce ne saremo andati dovrete fare gli straordinari, chiedetegli un bel po’ di soldi!”
I tre uomini continuano a pompare e sia Ely che Lucrezia sentono salire il calore che prelude l’orgasmo, anche i tre cazzi sono prossimi a venire e si ingrossano sempre più fino ad esplodere nelle fighe delle due donne.
Marco, Miran e Kareem si ritirano soddisfatti ed iniziano a rivestirsi. Marco si toglie il passamontagna e va verso Mario ed Alberto per liberarli: “come siamo andati?”
Alberto gli risponde “per noi bene ma dovreste chiederlo ad Ely e Lucrezia”, le due donne giacciono ancora sdraiate una sopra l’altra, stravolte dal trattamento ricevuto e non rispondono quasi.
La prima a dire qualcosa è Lucrezia “per un attimo ho temuto che Kareem volesse mettermelo nel culo quando ero alla gogna, non so se ce la avrei fatta ma l’idea mi intrigava e spaventava al tempo stesso”.
Kareem è lesto a rispondere ridendo: “se vuoi siamo ancora in tempo a provare anche se credo che al momento i vostri mariti vogliano la loro parte”.
“Dopo quello che ci avete combinato adesso potete anche farvi una sega” dice Ely ad Alberto e Mario. Dateci il tempo di pulirci e riprenderci, direi che la cosa migliore è una doccia e mangiare dopo, se i nostri tre ospiti hanno tempo, potremmo divertirci tutti insieme. Ely non crede alle parole che sono uscite dalla sua bocca e tantomeno suo marito che replica “certo è una bella idea Ely, come sei cambiata, in meglio, molto meglio direi”
Cosa successe dopo cena ve lo racconterò la prossima volta.

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