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Erotici Racconti

Facevo la troia con mio marito 2

By 1 Ottobre 2022No Comments

La storia segue il primo racconto.
Ero molto preoccupata che in famiglia scoprissero quello che avevo fatto con Roberto, così bugiarda come ero arrivai ad inventarmi che sentivo un dolore dietro come se fossi stata punta da qual’cosa, era successo.
Mia nonna messasi seduta dietro di me tiratomi giù gli slip mi fece sollevare il vestito per quardarmi il culo, allargatomi le chiappe disse:
– Hai il sedere un poco arrossato attorno al buco. Mi sono sentita gelare. Mangia meno ciccolata e tienilo sempre pulito, lavalo spesso.
Detto questo sono andata in bagno e mi sono nuovamente lavata, la sera mentre ero a letto pure mia madre mi ha fatta girare nel letto per controllarmi il culo.
– Guarda che bel culetto sodo con un bel forellino rosa, non c’è niente.
Le mie preoccupazioni erano infondate.
Il giorno dopo nel pomeriggio Roberto è venuto a chiedermi la seconda parte di quanto pattuito, siccome vi era gente siamo antati in un piccolo sottoscala quasi buio, ha fatto diventare duro il suo uccello io l’ho cosparso di olio dopo di che mi sono calata gli slip alle ginocchia ho sollevato il vestito e mi sono girata.
Roberto mi ha allargato con i pollici il culo e ha indirizzata la cappella al buco spingendola dentro, l’ho sentita un poco entrare ha poi provato a spingere ancora tirandomi a se.
– Giuliana non entra bene.
E’ uscito.
– Tienti il culo largo con le mani dai.
Mi ha tirato il vestito su con le mani ho allargato le chiappe così che trovasse bene il buco, ha infilata la punta della cappella ho sentito il culo allargarsi mi ha spinto a piegarmi provando a spingermi il cazzo in culo am non riusciva ad infilarlo.
– Giuliana mettiti in ginocchio in terra.
– No in ginocchio in terra no, così.
– Dai io ti ho dato i soldi e tu hai detto che mi davi il culo dai mettiti in ginocchio ci mettiamo quei sacchi di tela vuoti, altrimenti rendimi i soldi.
– Va bene però devi fare piano e non dire ha nessuno che mi soo fatta inculare.
Prese e stese dei sacchi per terra io mi sono inginocchiata accovacciata ha sollevato il vestito dopo aver abboccato la cappella al buco ha iniziato a spingere il culo mi si è allargato ed è iniziato ad entrare.
– Piano Roberto fai piano.
– E’ entrato tutto.
– Si ma fai piano un poco mi duole.
Ha iniziato a incularmi scorrendo dentro di me.
– A Giuliana come è bello incularti, senti.
– Si sento spingi piano.
– Ti faccio male?
– Ora meno però non dirlo a nessuno che ti ho dato il culo.
Continuò a incularmi per un po fino a che mi sono sentita gonfiare di calore dietro, era venuto, restò un poco dentro di me poi tirò fuori l’uccello dal mio culo, presi mi alzai e ricomposi, Roberto era rimasto con i pantaloni calati e il suo uccello ancora duro.
– Giuliana quanto è stato bello, che gusto, dai rimettiti in ginocchio fatti inculare ancora.
– No ora basta si era detto due volte.
– Se mi dai ancora il culo ti do altri soldi.
– No dai.
Come mi mise in mano dei soldi infilai le mani sotto la gonna calai le mutandine alle ginocchia e mi rimisi in ginocchio scoprendo il culo, si mise dietro di me abboccò la cappella al culo diede una spinta. mi sono sentita aprire il culo poi ha preso e è affondato dentro di me.
– Hai Roberto, mi fai male.
– Ti è entrato dentro Giuliana.
– Si mi hai fatto male.
– Ora faccio piano.
– Si inculami piano però mi hai fatto male.
Iniziò a incularmi.
– Senti come t’inculo, è bellissimo come mi piace.
– Si lo sento che ti piace ma fai piano.
Scorreva dentro di me arrivava quasi a far uscire la cappella, devo dire che la cosa mi piaceva.
– Che culo che hai Giuliana ora è bello largo.
– C’è il tuo cazzo dentro che m’incula.
– Se viene un’altro e ti da i soldi pure a lui dai il culo?
– No solo da te mi faccio inculare però non devi dirlo a nessuno. E’ sempre stato di parola.
– Senti gusto?
– Un poco si.
– Io tanto ora spingo più su.
– No piano, piano, mi fai male.
Sentivo il rumore dello sbattere del suo ventre sulle mie chiappe, certo che durava, e mi piaceva il parlare con lui mentre mi stava inculando, ha continuato a pomparmi ancora poi ho sentito nuovamente il calore entrarmi in culo, era venuto nuovamente.
Mi sono ricomposta ho sentito il bisogno di andare in bagno dove ho ributtato fori tutto lo sperma che avevo in culo, poi mi sono lavata.

Se queste mie vicende vissute piacciono ne ho altre.

GIULIANA

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