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Erotici Racconti

Heroes

By 13 Novembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Liberamente ispirato alla saga di Heroes.

* Piccolo riassunto del telefilm Heroes: I protagonisti sono una serie di personaggi che scoprono di possedere dei poteri eccezionali. Non si conoscono, ma sembra ci sia una storia già scritta per ognuno di loro. Una storia in cui le loro vite si intrecciano e sembrano parte di un unico puzzle già costruito. Questa storia li porterà a conoscere loro stessi e, alla fine, a salvare il Mondo.

Naturalmente non sono tutti eroi o paladini della giustizia e non pensano SOLO a salvare il Mondo ‘ *

Capitolo 1

Matt Parkman.
Potere: legge i pensieri degli altri.
Professione: poliziotto.
Località: New York, casa sua, vasca da bagno.

‘Wow, oggi potrei davvero riuscire a godere’
‘Ti piace eh?’
‘Sì, Matt, continua ti prego!’
‘Cazzo Matt mi stai facendo godere ‘ speriamo di riuscire ad arrivare sino in fondo stavolta’
‘ E’ la prima volta che la scopo da quando ho scoperto questo mio potere. Non avevo mai nemmeno immaginato che mia moglie, da sempre ben educata e composta, potesse arrivare anche solo a pensare frasi come quelle che gli sto leggendo in testa ora. Fuori è calma, cerca di non tradire il piacere che prova dentro, che SO che sta provando. Sembra non voler dar a vedere che le piace scopare e le piace quello che le sto facendo.
La sto scopando selvaggiamente, come mai prima d’ora. Lei è distesa, immersa nell’acqua della vasca da bagno col bacino rialzato per darmi modo di scoparla senza riguardo. Le tette, un adorabile seconda, entrano ed escono dall’acqua seguendo le mie spinte e i suoi pensieri continuano ad eccitarmi: so che non finge, che le piace da impazzire e continuo a spingerle il cazzo dentro e fuori la fica fradicia di umori proprio come mi comanda di fare col pensiero.
‘Chissà come sarebbe scopare con l’idromassaggio acceso ”
Un pensiero fugace, volante, ma non mi sfugge. Lo accendo al volo gustandomi la sua faccia stupita non appena capisce cosa sto facendo. Con un sorriso mi fa capire che è davvero quello che vuole e un attimo dopo la vasca comincia a massaggiarle il corpo. Continuiamo a scopare per parecchio tempo, io intensifico e rallento a seconda di quello che sento nei suoi pensieri e lei ha lo sguardo perso nel vuoto, è sconquassata dal troppo godere, eppure la sua mente continua a sfornare nuove idee e nuove perversioni. Non può che stupirmi piacevolmente ‘
‘Mmmm ti amo Matt ‘ è stato tutto così perfetto ‘ non mi era mai successo di venire 2 volte di seguito ‘. Servirebbe il gran finale, ma non avrò mai il coraggio di chiedertelo ‘ non fa niente ‘ mi accontento’

Scoppio in una risata fragorosa mentre continuo a scoparla senza un attimo di tregua, lei non capisce il motivo della mia incontenibile gioia, ma non le do il tempo di chiedermi spiegazioni. Le ho letto nel pensiero i suoi desideri più nascosti e ‘ piacciono anche a me ‘ La prendo e la giro a pancia in sotto. La sua guancia ora è spinta contro la parete della vasca. Sta scomoda, ma le piace da morire. Sfilo il cazzo e glielo sbatto sulle chiappe come fosse un mattarello.
‘Che fai Matt? Non trattarmi come una squallida pornostar!’
‘ Donne ‘ la loro bocca dice una cosa, la loro testa ne dice un’altra.
La ignoro e la spingo con più forza verso il basso ‘ ora ho capito ‘ ama sentirsi sovrastata, usata, quasi violentata senza pudore. E’ una gran troia e per anni si è comportata da santarellina. Per forza poi non la soddisfacevo ‘ non voleva coccole o stupidi preliminari. Ora avevo sentito dai suoi pensieri cosa voleva e come lo voleva. Ora avrebbe goduto.
La sbatto sul fondo della vasca, le prendo le braccia e gliele fermo dietro la schiena con una mano. Con l’altra impugno il cazzo e comincio ad affondarglielo nel culo. Non mi fermo, non le do modo di prendere fiato, di calmarsi, di far scemare il dolore. Continuo a spingere, lei si lascia andare a dei gemiti sempre più forti, finche non sento le palle sbattere contro le sue chiappe. La sua testa è un esplosione di oscenità, di piacere, di lussuria e di fuochi d’artificio. I suoi pensieri mi dicono che mi ama, che mi scoperebbe 24 ore al giorno, che sono un Dio ‘ non posso non esaltarmi e eccitarmi come non mai. Non le ho mai scopato il culo e siamo sposati da 22 anni. Questa scopata non se la dimentica.
Do un altro paio di colpi veloci, poi sempre tenendole le braccia ferme dietro la schiena la tiro su e la faccio mettere a pecora. E’ costretta ad appoggiarsi con la testa sulla parete per non cadere e le piace da morire. La inculo con un ritmo impressionante, l’acqua zampilla dappertutto e fuoriesce dalla vasca, ma nessuno ci fa caso. Ora lei urla, si è lasciata andare e non sta pensando più a nulla. I capelli, bagnati e sudati, le si appiccicano sulla schiena. Sono sul punto di venire, non resisto più e lei lo sente. Comincia a fare avanti e indietro anche lei col bacino, assecondando le mie spinte. Inarco la schiena e grido dal piacere: le scarico 2-3 ‘ 4 getti abbondanti di sborra calda nel culo e nemmeno mi accorgo che lei urla al Mondo il suo quarto orgasmo della serata.
Ci fermiamo a riprendere fiato, guardandoci come se non ci fossimo mai conosciuti ‘
‘Ti amo, Matt’

Jessica Sanders.
Potere: al suo interno convivono 2 persone. Una docile e affettuosa (Niki), l’altra spietata e dotata di una forza fuori dal comune (Jessica).
Professione: spogliarellista su internet/killer
Località: New York, casa sua, garage.

Riprendo conoscenza e ci metto un po’ a capire cos’è successo. Sono legata ad una sedia ‘ la stanza è scura, ma sono abbastanza sicura sia il mio garage. Se sono in questo guaio è colpa di Niki, l’altra me stessa ‘ quella debole ‘.
Saranno gli scagnozzi di Linderman, uno strozzino a cui ho chiesto un prestito 6 mesi fa. Hanno avuto vita facile con Niki, ora però sono io che dirigo i giochi ‘

Si accendono le luci. Non mi sbagliavo. Sono nel garage, legata ad una sedia e ho davanti 2 coglioni patentati, vestiti come camionisti, con giacche di pelle e borchie. Sono gli uomini di Linderman e sono qui per i soldi. ‘ Non torneranno mai a casa ‘

‘Allora Niki, cos’abbiamo qui? Non mi sembra un semplice garage ‘ mmm, vediamo: un letto, delle coperte di seta, dei fari, una telecamera su un piedistallo, un’altra telecamera portatile e, sorpresa finale, uno scaffale con frustini, vibratori e cazzi di gomma ”

‘Mi sa che non è proprio la santarellina che vuol farci credere’

Scoppiano a ridere. Che simpatici. Sanno benissimo che faccio la spogliarellista su internet, si stanno solamente divertendo a mettermi in ridicolo, ma non hanno capito nulla.

‘Ok, basta perdite di tempo. Devi ripagare il debito che hai con Linderman bambolina e, visto che ci sei e che hai preparato tutto, puoi ripagare anche noi dei nostri sforzi.’
Avevano già pensato a tutto, erano ben organizzati, è evidente. Si muovono all’unisono. Mi alzano dalla sedia e, con le braccia ancora legate dietro la schiena, mi buttano sul letto. I loro pantaloni sono gonfi della loro eccitazione. Hanno l’occasione di farsi una delle spogliarelliste più fighe di tutta New York e non intendono perdere quest’occasione. ‘ Quello che non sanno è che io non intendo ribellarmi.

Mi sfilano i jeans e le mutandine, mentre la maglietta e il reggiseno sono costretti a tagliarli per potermeli togliere senza slegarmi.

Alta 1 e 84, longilinea, statuaria. Terza di seno, capezzoli piccoli e duri, pelle vellutata, capelli biondi lunghi fino alle spalle, occhi azzurri e profondi, un culetto sodo e all’insù e una fighetta completamente depilata. Non resistono un secondo di più.

Mi si buttano addosso e sembrano voler fare a turni. Il primo mi si butta con la testa fra le gambe e comincia a leccarmi tutta, mentre il secondo tira fuori la pistola e si limita a puntarmela alla testa.
‘Che cazzo significa?’ chiedo indignata.
‘Tranquilla, prima ti scopa lui e poi ti scopo io. La pistola serve per assicurarci che tu faccia la brava’

Cazzoni sgonfiati ‘. E io che già m’immaginavo doppie penetrazioni, fiumi si sperma e sesso selvaggio. Continuano a deludermi. Devo prendere in mano la situazione.

Con un gesto fluido della mano strappo le corde con estrema facilità e disarmo il coglione davanti a me. Prima che l’altro se ne accorga si ritrova steso a terra, anche lui senza pistola.

‘Allora, bamboline. Possibile che vi debba insegnare tutto?’ mentre parlo distruggo le pistole e le scaravento via. ‘Volete scoparmi? Ottimo! Sono più felice di voi! Ma vi avverto: una volta che mi metto in cerca di soddisfazione sessuale non mi fermo finche non la trovo. ‘ So essere più pericolosa quando scopo che quando sparo.’

Li spoglio completamente, mentre sono ancora immobilizzati dal terrore e dallo stupore. Da li a poco si riprendono e, ovviamente, decidono di stare al gioco. Si sentono tanto maschi da potermi soddisfare. Lo spero per loro.

Mi butto sul letto e quello di prima torna a leccarmi la figa, stavolta però ci mette una voglia e un intensità decisamente maggiori. Il secondo, intanto, si tira fuori l’uccello mezzo in tiro e me lo sbatte in gola. Non riesco a trattenere un sorriso, finalmente ho quello che voglio ‘ finalmente si gioca.

Spompino alla grande quello che sembra chiamarsi Jack, mentre Max (il soprannome del secondo coglione che si affanna per farmi godere) ora comincia anche a giocherellare con le dita.

Li insulto e li sprono a dare di più e in risposta loro si impegnano come meglio sanno. Max mi mette il medio nel culo e comincia a farlo roteare dentro, mentre l’altra mano ce l’ha quasi tutta dentro la mia figa già allagata.

Jack, dal canto suo, aumenta le spinte del cazzo e quando sente crescere l’orgasmo lo sfila. Mi si piazza dietro, toglie il pollice di Max e mi pianta il cazzo nel culo. Io gradisco l’iniziativa e per farglielo capire mi spalanco le chiappe con le mani mentre lui affonda sempre di più.
Max non resiste più e vuole godere pure lui. Fa sdraiare Jack sotto di me così che possa continuare a incularmi alla grande e lui si piazza sopra, mi sbatte il cazzo fra le tette e si fa fare una spagnola.

Il suo volto è quello di un bambino che gioca col pongo mentre il suo cazzo scompare fra le mie tette. Sbava e ansima come un cane e io per farlo impazzire, quando mi capita a tiro, gli prendo la cappella in bocca e succhio il più possibile.
Nel frattempo Jack sta mettendo anima e corpo in quell’inculata selvaggia, vuole spaccarmi, ma non si rende conto che è ancora lontanissimo anche solo dal farmi male.

Passiamo alcuni minuti così e Jack non resiste più. Dà le ultime poderose spinte e mi riempie il culo di sborra calda, che comincia a colare fuori non appena toglie il cazzo e si accascia su un fianco per riprendersi.
Anche Max fatica a trattenersi oramai e vuole godere. Ha la brillante idea di cercare di umiliarmi e riprendere il controllo della situazione, quindi si stacca dalle mie tette e dalla mia bocca, per andare a piazzarmi il cazzo in figa. Prima ne saggia la larghezza, poi, con un’unica spinta me lo infila fino alle palle e mi viene dentro guardandomi con aria di sfida.

Non riesco a trattenere un sorriso: il suo tentativo di umiliarmi o di farmi ricredere era assolutamente patetico, un idea stupida, come tutte le idee di quella sua miserabile vita.

Max capisce sin da subito di aver fallito, glielo leggo negli occhi, ma mi ha comunque scopata e si è tolto diversi sfizi, è soddisfatto dopotutto. Si sfila da me e si accascia alla mia destra, tutto sudato.

La sborra che mi ha scaricato nel culo Jack oramai è uscita tutta e ha sporcato le lenzuola, ma quella in figa non ho nessuna intenzione di perdermela. Allungo una mano e la raccolgo mentre cola fuori dalle labbra della mia fighetta rosa. Una bella mano piena, Max era stato bravo. Mi lecco la mano come una gatta lecca il suo latte e gli uomini mi fissano sconvolti, come se non potessero credere che esistessero davvero donne del genere.
Poveri sciocchi, non sanno che non sono mai stata così lontana dall’essere soddisfatta.

Fine capitolo 1.

Per commenti, apprezzamenti o critiche:
eroracc@gmail.com
Scrivetemi!! Capitolo 2

Gli concedo altri 10 secondi dopo di che riapro i giochi.
‘Mettetevi sdraiati spalla-a-spalla forza’
Ubbidiscono ‘ finalmente mi temono ‘ devo averli impressionati.
Hanno i cazzi pateticamente mosci, ma ancora per poco.
Mi fiondo sui loro pezzi di carne e comincio a spompinarli ritmicamente. Si guardano stupefatti e perplessi per un paio di minuti, poi si convincono a rilassarsi e godersi il servizio.
Li spompino come più mi piace, me li faccio arrivare giù in gola, li succhio fino a farli aderire bene alle pareti della bocca, ci sputo sopra e succhio tutto. Produco rumori osceni e sono solo all’inizio. La mano destra comincia a massaggiarmi il clitoride, mentre la sinistra mi serve per tenerli dritti perché ancora non sembrano essere in piena forma. Patetici. Continuo così per una decina di minuti e, quando entrambi hanno raggiunto un erezione stabile, spalanco la bocca e li prendo entrambi. Finalmente sono piena, fatico ad andare su e giù, ma mi piace da morire. Li spompino alla grande e sono certa stiano godendo come porci.
Li porto al limite dell’orgasmo e mi fermo, non posso sprecare carne giovane e forte solo nella mia bocca ‘
‘Li voglio entrambi in figa’
Strabuzzano gli occhi, sembrano non capire ‘ o non voler capire.
‘Forza, coglioni, li voglio entrambi in figa!’ Nel dirlo mi sdraio sulla schiena, allargo oscenamente le gambe e con le mani mi apro le labbra della fighetta.
‘Volete una freccia luminosa che vi indichi il percorso?! Cazzo, scopatemi!’
Finalmente la violenza delle mie espressioni li riporta in sé. Si riprendono e obbediscono allibiti.

Prima entra Max e comincia a stantuffare, quindi Jack infila le dita per vedere se davvero potessero riuscire ad entrare entrambi lì dentro. Quando anche la mano entra senza problemi sembra del tutto convinto. La sfila e la sostituisce col palo di carne che teneva fra le mani.
Cominciano a scoparmi a ritmo e finalmente sento la figa piena, la sento gridare dal piacere. I 2 cazzi riescono a toccare tutte le pareti e a stimolare tutti i centimetri di carne disponibile e questo non può che farmi impazzire.

La recente sborrata ha dato ai cazzi maggior vigore e resistenza e intendo sfruttarla tutta per questa scopata. Non soddisfatti di starmi a sfondare la figa contemporaneamente, quei porci cominciano a piegarsi all’avanti e a prendere in bocca i miei capezzoli, uno a testa.
‘Bravi bambini, se vi applicate ci riuscite’

Li sento crescere, li guardo scambiarsi delle occhiate veloci. Stanno per sborrare di nuovo e non intendono fermarsi. Gli do il mio ok: stringo le gambe a tenaglia dietro le loro schiene e li attiro a me in una morsa sessualmente troppo eccitante per i loro piccoli pezzi di carne che, in risposta, cominciano a spruzzare fiumi di sborra nella mia pancia.

‘Rimanete dentro’
‘C-Come?’
‘Ho detto: rimanete dentro. Mettete le mani a coppa sotto i vostri cazzi e quindi sfilateli piano piano. Dovete raccogliere tutto le sperma che voi porci mi avete riversato dentro. Lo voglio bere ed ho una gran sete, perciò vedete di non perderne nemmeno un filino o potrei infuriarmi.’
Ubbidiscono senza fiatare, oramai sembrano aver capito la mia sete di sesso, ma sono ancora troppo tranquilli ‘ non credo abbiano capito che non sono ancora soddisfatta ‘

Faccio una seconda e abbondante scorpacciata di sborra e lecco le dita dei due coglioni ‘ Dio quanto amo fare sesso.

Non appena le loro mani tornano pulite e splendenti grazie alla mia lingua, mi rifiondo sui loro cazzi, li impugno e comincio a segarli a velocità pazzesca.

‘Oh! Ehi! Che cazzo fai?! Basta!’
‘Ohi! Lasciami stare troia!’

Li ignoro ‘ patetici ‘ hanno davanti a loro una figa affamata di cazzo e la respingono.
In effetti la mia sega forzata credo gli faccia anche piuttosto male. I cazzi sono stremati e non sembrano reagire ai miei trattamenti ‘ devo ricorrere a metodi più efficaci.

‘Mi deludete ‘ sapevo che ce ne sarebbe stato bisogno, ma non pensavo che avreste durato così poco ”

Mi alzo, prendo un paio di pillole di Viagra e li costringo a ingoiarle.

‘Questa è pazza’
‘Finirai per ucciderci! Ci farai prendere un infarto!’
‘Ooohhh .. Andiamo ‘ per una pillolina? ‘ non siate patetici! Potete cominciare a preoccuparvi alla seconda o alla terza di pillola, ma di certo non ora!’
I loro sguardi trasmettevano solamente terrore ora.
‘Vi ho detto che sono più pericolosa quando scopo che quando sparo? Cosa credevate? Non ho mai avuto un ragazzo stabile ‘ tutti stroncati da misteriosi infarti mentre scopavamo ‘ che destino triste eh?’
Li blocco, li lego ognuno ad una sedia e aspetto che le pillole magiche facciano effetto. Gli metto dei bavagli per non permettergli di urlare. Almeno moriranno scopando, quasi nessuno ha questo privilegio.
Ho un sacco di idee ‘ avvicinerò le sedie una di fronte all’altra e mi godrò una bella doppia penetrazione, voglio anche migliorare sui pompini e sulle spagnole, magari se riesco a disporli bene riesco a metterli entrambi nel culo ‘ chissà quante altre posizioni e cose nuove possiamo provare ‘ una cosa è certa: generalmente per il gran finale mi faccio sborrare più e più volte sopra: mi piace ripulirmi come una gattina che si lecca le zampe. Non mi basteranno per soddisfare la mia voglia, moriranno prima, già lo so. ‘ Poco male, uscirò e cercherò qualcun altro.
‘Ora ci divertiamo bamboline’.

Mohinder Suresh.
Potere: nessuno.
Professione: Studia le persone con i poteri.
Località: New York, laboratorio di ricerca di sua proprietà.

‘Dannazione!!’
‘ Cazzo..nemmeno questa andava bene.. Non ci capisco più nulla..dovrebbe essere qualcosa a livello di DNA, ma è tutto così confuso.. è inutile..lo devo ammettere..non troverò mai una cura.. E anche se ci riuscirò, chi sarà mai tanto sconsiderato da utilizzarla? Voglio dire: tutti noi sogniamo di distinguerci dalla massa e di emergere per una nostra particolarità. Chi, una volta scoperta questa particolarità, può decidere di privarsene?

‘ Cazzo.. Mi si sta fondendo il cervello con tutti questi pensieri..dove diavolo è Maricah? ‘ Devo scopare ‘

TUMPF – TUMPF

‘Maricah, apri tu?’
‘ ‘MARICAH!!’
‘Ma dove cazzo è finita?!’

TUMPF – TUMPF

‘ARRIVO! UN MINUTO!’

‘ ‘Eccomi. ‘ Salve, desidera?’

‘Lei è il Dottor Mohinder Suresh?’

‘Sì, in carne ed ossa. E ‘ lei chi è?’

‘Mi chiamo Niki … Niki Sanders’

‘E’ tutta sudata, sicura di stare bene? ‘ La prego, si accomodi.’

” Dottore mi deve aiutare ‘ non so cosa mi stia succedendo ‘ io ho come un’altra me stessa al mio interno che fa cose ‘ brutte.’

‘Si sieda, parliamone. Vuole del thé?’

‘Non capisce ‘ ho appena ucciso 2 uomini. Gli ho fatto prendere un infarto. A stento controllo l’altra me stessa. Ora sono Niki, oggi pomeriggio ero Jessica. Non so quando ritornerà. Che devo fare?’

‘Ha ucciso 2 uomini facendogli prendere un infarto? E come avrebbe fatto?’
‘ Faccio solo in tempo a finire la frase. Si alza velocemente, mi prende per le spalle e mi stacca da terra. E’ fortissima. Mi sbatte con la schiena sulla scrivania semivuota e con una mano mi strappa la camicia.

‘Ciao Dottore. Le va di scopare? Oohh, non si preoccupi, non la farò sudare. Farò tutto io.’

Non so chi è ne da dove venga, ma questa strafica bionda è entrata in casa mia, mi ha sbattuto sulla scrivania, strappato la camicia e ora mi sta dilaniando i pantaloni perché vuole scoparmi.
Si strappa la maglietta sudata e si sfila velocemente i pantaloni. Via il reggiseno. Ha 2 tette magnifiche. Sarà una terza. Quando si toglie anche le mutandine accenno una debole protesta ‘

‘S-Signorina, m-ma cosa?!’

‘Zitto Dottore.’

Mi tappa la bocca con le sue mutandine e finalmente sto zitto. La lascio fare.
Mi sfila le mutande e il suo impeto sembra scomparire ‘

‘Ommioddio! E questo cos’è?! Ecco dove lo nasconde lei il suo superpotere Dottore! E”. FANTASTICO! ‘

Un sorriso le illumina la faccia. Sembra felice, quasi impazzita. I miei 24 centimetri e mezzo di cazzo sembrano sorprenderla.
Io rimango disteso sulla mia scrivania e lei passa subito al comando. Mi sbatte il culo in faccia e contemporaneamente comincia un gran pompino. Mi succhia il cazzo come se volesse strapparmelo e con entrambe le mani lo sega a ritmi furiosi. Il diametro è talmente ampio ora che indice e pollici arrivano solo a sfiorarsi. Lei gode, sbava, si strozza e continua a pompare. Nel farlo oscilla anche il bacino e continua a sbattermi il culo e la fighetta in faccia. ‘ Non mi faccio pregare e decido di approfittare a pieno della situazione. Le infilo la lingua in figa e comincio a spingerla dentro. Con le dita gioco col clitoride ed esploro il culo. Le massaggio le grandi labbra e le pizzico quelle piccole. Smetto di leccare solo quando comincio a fare dei buffetti con lingua e denti al clito.
Nel culo sembrano entrare 3 dita senza difficoltà e ovunque la lecco sa di sesso. Dedico molta attenzione alla striscia di pelle che collega la figa al culo, che so essere un grande punto erogeno. Lei urla dal piacere e continua a leccarmi il cazzo. Cerca di spingerselo sempre più a fondo, ma si ferma sempre poco dopo la metà. A volte si spinge in avanti e lo avvolge con le tette, lo asciuga dalla saliva coi suoi capezzoli, quindi torna ad imboccarlo come un enorme cono gelato.
Io intanto le lecco il culo e ci sputo per inumidirlo e continuiamo questo 69 mozzafiato per altri 5 minuti.
Non resistiamo più. Dobbiamo scopare seriamente.
Faccio per alzarmi, ma con una mano sul petto mi risbatte all’indietro, contro la scrivania. Vuole scoparmi lei e non posso obbiettare.
Mi sale sopra come una cavallerizza, si scosta i capelli dalla faccia e mi sorride estasiata, quindi comincia a scendere verso l’asta e si impala lentamente.
Vedere il mio cazzo che scompare in quella figa perfetta è uno spettacolo unico. Gemo e l’accompagno con le mani nella discesa. Continua a scendere senza freni e ne inghiotte più di quanto pensavo fosse possibile. E’ estasiata. Passiamo 2 secondi a fissarci, con lei che tiene ben saldo nello stomaco il mio cazzo enorme. La figa è dilatata, ma non sembra rischiare di cedere.
Parte al galoppo.

E’ irrefrenabile, una furia della natura. Continua a saltare su quel cazzo mulatto come la più squallida e troia delle pornostar. I capelli fanno su e giù, a ritmo con le sue tette che nemmeno con quelle spinte si scompongono. A volte si ferma, ma solo per far roteare il bacino e sentirlo dentro dappertutto, facendomi impazzire.

15 minuti così e non ne posso più. Devo sborrare. Non c’è bisogno di dirglierlo, se n’è accorta. Rallenta, quasi con dispiacere, il ritmo. Si stacca e si abbassa. Vuole che le venga in bocca, è chiaro. Lo impugna con 2 mani, lascia fuori solo la cappella, se la piazza tutta in bocca e comincia a segarlo come stesse gonfiando un pallone con una pompetta. Mentre fa su e giù, imprime con le mani una leggera rotazione, come se ‘accelerasse’ col motorino e tutto ciò mi fa impazzire.
Passano 2 minuti e le sborro in bocca. Gliela riempio letteralmente. Almeno 6 getti abbondanti le si infilano in gola e quando è sul punto di soffocare se lo sfila per darmi modo di sporcarle anche faccia, capelli e tette con altri 3 getti imperiosi. Ingoia e lecca per interi minuti. Insaziabile. Mi ripulisce il cazzo con la lingua e dopo alcuni minuti sembra davvero come nuovo.

‘Allora Jessica, ora possiamo parlare del suo problema? Mi diceva di 2 ragazzi morti d’infarto?’

‘ mi risponde con un gemito ‘ Abbasso lo sguardo ‘ mi sta facendo un pompino..

‘Jessica ‘ che fai?’

Si stacca solo un secondo, si alza, mi bacia in bocca.

‘Ti scopo, Dottore’

Si riabbassa e riprende il pompino lasciato in sospeso ‘

Ora capisco perfettamente come ha fatto ad ‘uccidere di infarto’ due poveri ragazzi. Scommetto che quando la sua bocca non basta utilizza il Viagra ‘ Era tutta sudata..sapeva di sesso..avrà scopato per ore prima di venire qui ‘ La devo fermare
‘ Ma per il momento posso solo assecondarla ‘

Le metto una mano in testa e mi godo il pompino. Ho già un piano, ma mi serve il cazzo in tiro per metterlo in atto. DEVO riuscirci, altrimenti morirò nel giro di 3 scopate: per alzare una mazza come la mia servono litri di sangue, non posso sbagliare.

Per fortuna sembra godere anche mentre succhia cazzi, questo le dà la perseveranza per star lì ad alzare quell’enorme palo di carne.
Ci mette 10 minuti buoni, ma alla fine raggiunge il suo scopo.
‘Bravo Dottore. Così. Ora lo voglio nel culo’

‘Come vuoi, Jessica’.

Non chiedevo di meglio.
Sputo un paio di volte sul buchino, infilo subito 3 dita. E’ molto dilatato, non dovrei trovare troppe difficoltà ad entrare ‘

Prendo la rincorsa, lo impugno e aggiusto la mira. E’ davanti a me, a pecorina. Si è voltata per guardarmi e sembra implorarmi di sfondarla. ‘ La accontento.

Do una spinta come volessi farla cadere a terra, ma la tengo ferma con le mani. Cerco di infilarglielo tutto in una sola volta, voglio sentire le palle sbattere sulle sue chiappe. Metto una forza animalesca e glielo infilo QUASI tutto ‘ ai limiti delle possibilità umane, comunque.
La sua reazione è immediata. Finalmente soffre. Inarca subito la schiena e quasi si rialza. La afferro da dietro per i capelli, con la mano destra prendo una siringa piena di un potentissimo calmante da dentro il cassetto dove tengo anche la pistola. Gliela pianto dritta nel collo. ‘ 5-6 secondi e cade a terra addormentata e semi-svenuta.

Mi appoggio alla scrivania per riprendere fiato.

‘MARICAH!!! CI SEI?!?’

‘Sì Dottore, eccomi. Ero di sotto a farmi una doccia.’

‘Vieni qui, Maricah’

Aaahhh, è sempre una gioia per gli occhi vederla. E’, probabilmente, l’indiana più sexy e provocante di tutto il Mondo ed è la mia assistente.

‘Ma che diavolo è successo qui, Dottore?!’

‘Questa donna è pericolosa, è sotto sedativi ora. Va portata nella cella isolata che abbiamo di sotto.’

‘Si, Dottore. Provvedo subito.’

‘Ah! Maricah. Visto che sei qui ‘ Dammi una mano con questo.’

Le indico il mio cazzo in tiro e, come previsto, si passa la lingua sulle labbra.

‘Certo, Dottore’

Mi viene incontro e si abbassa per prendermelo in bocca. La fermo appena in tempo.

‘No, no. Basta pompini stasera. Quest’erezione è destinata a sfondare un culetto’

La sua espressione cambia di colpo. Ora è impaurita e sbalordita dalle mie intenzioni.

‘Poche storie, non è la prima volta che succede, dai.’

La prendo, la spoglio completamente e la metto pancia in sotto sulla scrivania. La metto a spigolo così che stia a 90′ e mi porga il suo meraviglioso culetto.

Lo allargo, ci sputo, lo ammorbidisco con le dita. Lei già geme. Si tocca il clitoride per cercare di mitigare il piacere con il dolore, quando arriverà.

E’ pronta. Ora devo solo infilarglielo.

Comincio ad entrare piano, con delicatezza. La voglio sfondare, non uccidere.
Il mio cazzo comincia a farsi strada e lei comincia a lamentarsi. Pelle contro pelle. Il passaggio è stretto ma io lo allargo a forza. Glielo infilo finche so che può arrivare a prenderlo, quindi mi fermo e la lascio riposare.

Mi stanco ben presto dell’attesa e comincio a scoparla per davvero. Senza riguardo ora. Vado su e giù come un martello e ad ogni affondo lancia un urlo. Le mani strette ai lati della scrivania, le gambe più divaricate possibile, la testa inarcata all’indietro. Un filo di bava collega la sua bocca al legno della scrivania, ma lei non ci fa caso. Io continuo a spaccarla, colpo dopo colpo. Sudo e grugnisco come un animale. L’eccitazione mi sale a mille ogni volta che guardo quel culetto mulatto. Alzo il ritmo. Le sue urla si fanno più acute. Sbatte i pugni, ma non mi fermo. Il cazzo entra ed esce, continuamente, senza sosta. E’ quasi in lacrime, ma resiste. Non è la prima volta. Riprende a toccarsi il clitoride in cerca di sollievo, ma credo che le serva a ben poco.

Ad un certo punto succede qualcosa che sorprende tanto lei quanto me: viene. Ha un orgasmo e, a giudicare dagli spasmi del suo corpo e dalle sue urla di piacere, è uno dei suoi orgasmi più forti. Trema, strilla, non capisce più niente, sbava, piange, si copre la figa come se ce l’avesse in fiamme. Il suo corpo è un fiume di emozioni e sensazioni. Fortissime sensazioni. Sembra sul punto di svenire, ma è tutto un riflesso incondizionato.
Ci metto qualche secondo a capire che sta succedendo. Poi però tutto mi diventa chiaro. Abbasso lo sguardo: sta squirtando.

Ricordo di averlo studiato da giovane sui libri di medicina. Lo squirt è l’eiaculazione femminile. Un fenomeno tanto raro, quanto potente. E’ un orgasmo intensissimo che scuote come un terremoto tutti i sensi della donna e rende la vagina in grado di spruzzare liquido seminale simile ad acqua a forti pressioni. Proprio come una sborrata maschile.

Uno spettacolo. Una visione troppo eccitante. Do altre 2-3 spinte e sborro come mai prima d’ora. Le riempio il culo mentre la sua figa lancia gli ultimi getti di liquido e lei si accascia del tutto sulla scrivania con un fiatone da maratona.

Mi stacco per riprendere fiato. Sono esausto. Devo farmi una doccia. Mi volto e faccio per andarmene ‘

‘Maricah, prendi la ragazza stesa sul pavimento e portala nella cella isolata al piano di sotto’.

‘ Non mi risponde. Mi giro a controllare cosa stia facendo.
E’ accasciata ancora sopra la scrivania, esausta. Ha il viso rigato dalle lacrime, la bocca tutta sporca di saliva, i capelli castani sudati e appiccicati al volto. Le gambe, tutte bagnate dal suo squirt fino alle caviglie, hanno ancora qualche spasmo involontario e dal culo, ormai enormemente dilatato, sta colando, poco a poco,tutta la sborra che ci ho appena riversato dentro.

‘ ‘Non appena riuscirai a camminare, ovviamente.’

Fine capitolo 2.

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