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Irene-2.2 una strana giornata- a lavoro e la buonanotte.

By 23 Novembre 2024No Comments

Arrivata in ufficio trovai altri tre colleghi, Rosario un uomo di 56 anni, grasso alto circa 180 con degli orrendi peli sulle spalle per i quali già inorridivo semplicemente vedendoli uscire dalla camicia; Gerlando detto Gerry un ragazzo di 24 anni alto un 175 circa simpatico, carino e molto gay. Devo ammettere che con tutti i miei colleghi mi trovo molto bene La mattinata scivolava nella consueta routine, telefonate scartoffie, clienti, battutine, occhiatine, avances più o meno spudorate. Devo comunque precisare che mi trovo bene con tutti i colleghi tranne forse un po’ con Salvatore, l’ho sempre ritenuto un uomo subdolo molto ipocrita. Alle 11 arriva in ufficio entrando senza salutare e chiudendosi direttamente nel suo ufficio il nostro capo Filippo, un uomo alto magro, con dei capelli neri corvini, degli occhiali a fondo di bottiglia, un porro enorme in fronte, e poi il suo immancabile equipaggiamento Louis Vuitton, che andava dalle cinture alle borse e spesso anche i mocassini. Come detto la mattina trascorreva tranquilla, così senza preavviso Riccardo con fragoroso battimani annuncia che dovessimo fare la pausa caffè, così interrompemmo ciò che stavamo facendo e scendemmo al bar che si trova proprio sotto lo studio. Prendemmo tutti un caffè tranne Rosario che prese un ginseng. Ero poggiata al bancone con il sedere leggermente proteso indietro quando sentii premere qualcuno contro di me, feci finta di nulla e nn mi girai, gli sentii ordinare cornetto con crema e caffè macchiato. Nn so perché ma Salvatore e Riccardo scoppiarono a ridere. Io ero rossa in volta. Finii il caffè e dissi ai miei colleghi va bene ci vediamo su e me ne andai. Passarono circa dieci minuti ed arrivano tutti gli altri. Ci rimisimo a lavoro. Ad un certo punto arriva la solita battuta cretina di Rosario, esclamando davanti a tutti: Ire con questi sandali alla schiava ti leccherei non solo le cosce ma anche i piedi, si troppu bona. Impallidii ed abbassai lo sguardo. Un cliente un uomo non del tutto elegante mi guardo e disse: e beh certo, con la signora qua passate belle giornate. E scoppio una risata di gruppo tra i miei colleghi. Arrivò così la notifica sul telefono RetsamKaio ha aggiunto la sua prima foto, guardai la notifica e la chiusi. Passò la mattinata ed arrivò la pausa pranzo. Come ogni giorno in estate andai a pranzare dai miei in centro paese. Mia madre mi fece trovare una fantastica pasta alla norma la divorai, quando finii di pranzare mi distesi sul divano per riposare, anche se sentivo un po’ di voglia e mi toccai leggermente il pube da sopra il vestito, mi fermai subito in quanto volevo riposare e mi appisolai. Alle 14:20 suonò la sveglia, dissi a mamma di preparare il caffè, quando la moka fu pronta mi alzai ed andai a prendere il caffè con i miei. Mi preparai e tornai ila lavoro. Il pomeriggio passò normalmente senza niente di eclatante, fino a quando Gerry esclamò: ragazzi domani è sabato andiamo al mare tutti insieme. Erano tutti d’accordo tranne io che risposi: voi andate io essendo sabato andrò con mio marito e mio figlio. Successo il “finimondo” tutti li a cercare di convincermi fino a quando esausta cedetti. Terminata la giornata lavorativa non andai né in palestra né a fare aperitivo ma a prendere mio figlio dai suoceri. Arrivata a casa dei suoceri mi sedetti in salotto e mio suocero mi si mise di fronte, come sempre mi fissava, io rispondevo con dei sorrisi, mi misi più comoda accavallando le gambe. Fu lì che scoppia a ridere vedendolo passarsi la lingua sulle labbra, chiese: perché ridi? Ed io risposi: no niente ero sovrappensiero. Da lì mi alzai presi il mio tesoro e tornai a casa. Arrivata preparai la cena e mi misi davanti la tv con mio figlio che giocava a terra. Arrivó mio marito e ci sedemmo a tavola, ci raccontammo le reciproche giornate, ovviamente omisi qualche dettaglio. Finito di raccontare ognuno la propria giornata, introdussi il discorso che l’indomani sarei dovuta andare al mare con i colleghi, apriti cielo, diede sfogo alla sua solita gelosia, sfociando nella sua solita incazzatura alzandosi da tavola e andandosi a mettere davanti la tv. Sparecchiai ed andai in bagno a fare la doccia.Sotto la doccia oltre che lavarmi mi rasai ovviamente tutta visto che dovevo andare in spiaggia. Finita la beauty routine serale andai a letto e visto che l’incazzatura di mio marito non era passato decisi di coccolarlo un po’. Cominciai a dargli dei bacetti ma faceva l’indifferente, così iniziai a scendere verso la pancia e poi sempre più giù, gli abbassi lo slip ed uscì il membro, mio marito non è un super dotato voglio precisare, già duro ed iniziai a leccargli la cappella l’asta e le palle, vedendo che era compiaciuto gliele succhiai, per poi passare a succhiargli il cazzo , facevo su e giù alternando delle leccate piene a succhiare profonde, lui mise la mano sulla testa ed inizio a fare forza facendo diventare viola in viso, finalmente esplose mi alzai ed andai a sputare il suo sperma in bagno. Mi lavai i denti e tornai a letto, gli chiesi ancora incazzato? E lui rispose: no amore mi hai svuotato, dai dormiamo, buonanotte Amore. Ci abbracciamo lo baciai e ci addormentammo.

IrisFedigrafa

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