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Erotici Racconti

L’eccitazione aumenta con l’estetista

By 4 Marzo 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo l’esperienza del ginecologo (vedi racconto precedente) ho continuato e ho tentato con l’estetista, ma il risultato &egrave stato un po’ diverso’
Lei si era rivolta ad un centro laser per levare alcuni capillari sul viso. Mi aveva detto che era un piccolo studio, con due soli impiegati. Una donna ed un uomo, probabilmente per i trattamenti dei rispettivi sessi. Infatti lei aveva a che fare con la donna.
Nella mia mente perversa avevo immaginato quello che sarebbe potuto succedere e le dissi: già che sei li, perché non chiedi se ti fa anche la depilazione permanente sotto. Acconsentì con entusiasmo.
Mi raccomando fatti lasciare il triangolino riccioluto sul pube come piace a me.
Un paio di sedute con quella signorina a cui mi sono interessato abbastanza poco, anche se notavo che la crescita nei punti trattati diminuiva sempre più.
La terza volta, più o meno all’orario in cui doveva andare, squilla il telefonino: Amore sono qui, lei &egrave ammalata, c’&egrave solo lui, dice che può sostituirla. Cosa faccio? (proprio quello che prevedevo) Vedi tu amore non c’&egrave poi niente di male’, fallo con lui dai’.
Questa volta non vedo l’ora di ritornare a casa e chiederle tutti i particolari.
La trovo con fare piuttosto affranto. Cosa &egrave successo amore? Quello che volevi tu vero? Ma le cose sono andate un po’ troppo avanti.
Sento il mio cazzo che incomincia a ‘muoversi’, raccontami tutto…
Siamo entrati nel locale e come il solito in cabina mi sono levata pantaloni e mutandine. Siccome le altre volte avevo sentito un po’ di freddo, ho lasciato le autoreggenti che avevo messo apposta. Certo alla sua collega non avrebbero fatto effetto, ma appena uscita ho notato subito la sua reazione. Non so se era per le autoreggenti o per il fatto che magari per la prima volta una donna si metteva mezza nuda davanti a lui per quel trattamento.
Comunque mi metto sul lettino e lui inizia a passarmi quello strumento sul pube, attorno alla triangolino che volevo lasciare.
Ok proseguiamo più sotto dice. Cosi come facevo con la donna, devo scostare una gamba piegandola indietro. Esito un po’, adesso mi vedrà tutto il sesso. Lui si accorge e con falsa tranquillità mi dice di non farmi problemi che lui &egrave abituato’ ma lo vedo sudare.
L’arnese scorre tra le mie gambe ai bordi e tra le ‘labbra’, più volte mi sfiora anche il clitoride. Per alcuni istanti nessuno dei due dice niente, poi la tensione si allenta un po’, incominciamo a parlare di come funziona quel laser e le possibili applicazioni.
Ad un certo punto, dopo aver abbassato una gamba e alzato l’altra gli dico: Mi hanno detto che si riescono a correggere anche le imperfezioni delle mammelle, e vero?
Qualcosa si riesce a ritoccare, dice, non si può pretendere miracoli, dipende da cosa si vuol fare. Poi deciso, mi faccia vedere che le dico se possiamo avere dei risultati.
Acc’ ho parlato troppo, ma dopotutto, visto il risultato dopo il ginecologo, credo non ti sarebbe dispiaciuto troppo che mi vedesse anche il seno.
Sento che ha quasi terminato di sotto e mi tiro su il maglione. Non ho il reggiseno. Lui ferma si ferma per un momento, mi lascia quell’arnese tra le gambe e si avvicina al seno. Qualche piccola smagliatura dice, scompariranno con il laser.
Terminiamo sotto e facciamo qualcosa anche qui. Levati pure il maglione, era passato al tu. Magari potevo farlo anche dopo, ma non mi lascia scampo, pur delicatamente mi aiuta a sfilarlo. A parte le autoreggenti, rimango completamente nuda.
Lui ritorna per un attimo alle parti basse e quasi subito: qui ho terminato, adesso dietro. Sapevo già come funzionava, mi mettevo sulla pancia e alternativamente scostavo le gambe come facevo dal davanti. Eseguo, ma lui: guarda che &egrave meglio se ti metti in ginocchio con le gambe un’po aperte.
Acc’ questo mi fa mettere alla pecorina penso. Infatti mi ritrovo in quella posizione oscena, nuda con il seno a penzoloni e lui che mi passa il laser tra le natiche. Con due dita della mano libera mi allarga il solco. Insiste molto sul buchetto e io mi sto eccitando, spero non se ne accorga.
Figurati, ho i capezzoli di marmo, credo che mi sto anche bagnando. Certo che lo vede, insiste ancora sul culetto, poi lascia la presa dei glutei e mi passa un dito fra le gambe partendo dal davanti.
Ti piace vero? Dice mostrandomelo tutto bagnato. Be sai sono molto sensibile li.
Per tutta risposta me lo infila nell’ano strappandomi un gridolino. Lo sento muoversi, sale sul lettino dietro a me, ora qualcosa mi scorre sul sedere, non &egrave più lo strumento del laser, ma il suo pisello.
Rimango come paralizzata, sento che mi agguanta le tette per tenermi e con un colpo secco mi penetra fino all’utero. Pompa come un matto per alcuni istanti e quasi subito lo sento uscire. Un fiotto caldo mi inonda la schiena ed i glutei.
Sei venuta anche tu, chiedo. Beh’ subito no’
Ahh! C’&egrave stato anche un seguito’
Con dei tovaglioli di carta mi ha ripulito del suo seme, poi mi ha fatto sdraiare di nuovo. Vediamo cosa posso fare con le tue tette ora. Io non ero ancora venuta e la mia eccitazione era forte.
Mi ha sfiorato ripetutamente i capezzoli manovrando con quell’arnese. Non ne potevo più ed ho incominciato a toccarmi.
Siii’ mi ha detto, apri bene tutt’e due le gambe ora e con la figa al vento fammi vedere come ti masturbi’ così, mentre lui mi accarezzava le tette, ho goduto anch’io’

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