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Erotici Racconti

Libera dalle regole

By 30 Maggio 2017Febbraio 3rd, 2023No Comments

Lei è veramente stanca, poiché è stata una giornata estenuante, gravosa e pesante, direi da panico. In quell’istante chiude la porta lasciando fuori il mondo delirante e rumoroso, dato che finalmente il silenzio attenuato del suo regno benevolmente e confortevolmente l’accoglie coccolandola. Qui dentro, infatti, lei sgombra interamente la mente ripulendola, liberandola e svuotandola dalle azioni e dalle norme, sì, proprio quelle che dirigono e che disciplinano senza ombra di dubbio la sua decorosa e distinta immagine pubblica. La giacca appoggiata con negligenza sulla prima sedia che incontra, la gonna lasciata scivolare per terra e le scarpe che volano posandosi sul soffice tappeto indiano fanno ovviamente il resto. 

Il grande specchio in stile liberty rimanda indietro la sua immagine e lei si sofferma attentamente a osservarla, le gambe sono lunghe e scattanti, messe in risalto da quelle calze nere autoreggenti, in seguito le sfila lentamente ammirandosi, atteggiandosi e disponendosi in pose conturbanti, con un sorriso birichino e pure divertito. La pelle è vellutata, leggermente abbronzata e accaldata al tatto, lei sale con lo sguardo dove le gambe s’uniscono in un sottile nastro di velluto nero che sfiora con le dita. La mano indugia di proposito sul ventre, una debole carezza risale lenta, sfiora l’ombelico e la pelle si raggrinzisce percorsa da un brivido di desiderio. Lei osserva il seno con occhio critico e dissenziente, le mani lo racchiudono saggiandone accortamente la tonica pienezza e infine sorride soddisfatta, in quest’istante però pensa a te in maniera accurata e scrupolosa, sì certo, ai tuoi occhi attratti dalla scollatura e risente raffinatamente nel frattempo in modo marcato il tuo gradevole ammonimento, perché lei sussulta di bramosia quando tu amabilmente le riveli:

‘Sei veramente ammaliante, devo proprio confidarti che per me tu sei un limpido e unico incanto di femmina’.

Lei scioglie i capelli e scuote la testa, liberando i boccoli che giocano sulle sue guance, gli occhi sono la sua anima in quell’inchiostro nero e luminoso in cui puoi perderti. Le labbra sono un invito ai tuoi baci, perché sono ormai giorni che ti pensa, a volte con rammarico e rimpianto, altri invece con affettuosità e tenerezza, spesso con angustia, collera e sdegno, giacché le manchi tanto. Accidenti a te, come ti sei permesso d’entrarle dentro? Come hai osato diventare importante? Sono però attimi, frazioni di pensiero che lei imbriglia indirizzandoli e riportandoli ben presto all’ordine. Da quando ti conosce una gioia ricolma di luce purissima l’avvolge, visto che sei il suo pacchetto segreto, la sua fuga ricostituente, il suo giardino incantato dove passeggiare lasciandosi trascinare. Devi sapere, che qui in redazione, nessuno ha scoperto la loro connivente amicizia, perché nel loro sodalizio loro sono discreti, misurati e modesti, in quanto sanno ben camuffare la loro alleanza dietro al formale e preciso cameratismo, mascherando in modo accurato il sentimento nascente e la passione struggente. 

Lei cammina con movenze feline fino al salotto, si lascia scivolare sulla poltrona nera, accende lo stereo e ricorda con dovizia: solamente pochi giorni fa quella poltrona ha abbracciato i vostri corpi nudi, ha assorbito risucchiando i vostri fremiti e si è ben presto trasformata in un inatteso letto nuziale compiacente, corrompibile e malleabile. Lei rabbrividisce al ricordo, risente la tua bocca che scivola dalle labbra al collo, sempre più giù, fino ad accogliere l’invito dei capezzoli che si tendono vogliosi per assaporare i tuoi baci e la carezza dei tuoi denti. Al momento lei si scuote dal pensiero, dato che adesso sta responsabilmente diventando un’armoniosa tortura, direi seriosamente un soave patimento. Lei s’alza, lascia cadere per terra il reggiseno e gli slip, mentre ignuda e indifesa entra nella stanza da bagno, al momento s’osserva di nuovo nello specchio ammirando la sua immagine: il viso attualmente è arrossato dall’eccitazione, gli occhi sono lucidi e la bocca è socchiusa, per il fatto che ha una smaniosa voglia di te. 

Lei entra nella doccia, l’acqua calda sferza la sua pelle sollecitandola, lavando via la stanchezza e liberando coscienziosamente il suo rovente istinto, versa una dose di bagnoschiuma alla vaniglia sopra la spugna, il dolce profumo l’invade mentre inizia a massaggiarsi il corpo, visto che lente e ruvide carezze accompagnate da quelle bolle luminose di sapone ricoprono la sua pelle. In maniera meticolosa lei passa la schiuma sulle braccia, in modo accurato si massaggia stuzzicandosi il seno, gradualmente digrada sul ventre e per finire s’insinua fra le gambe, soffermandosi a lungo e muovendo la spugna fra le tenere pieghe di quella carne propizia. Lei ti pensa, giacché sente le tue mani, vuole necessariamente il tuo corpo, poiché ha fame e smania di te, senza ombra di dubbio.

Adesso ricomincia a insaponarsi, ma questo gesto non è più lavarsi né pulirsi, perché adesso lei si sta flemmaticamente amando, perché vuole godere con te nella mente, in quell’occasione afferra lo spruzzatore della doccia e inizia ad accarezzarsi con il getto dell’acqua: prima utilizza il getto normale, visto che stimola e stuzzica deliziosamente, lo passa sui capezzoli, soffermandolo sulle tenere punte che rispondono al contatto, innalzandosi e diventando duri boccioli di passione, in ultimo scende, visto che l’acqua s’insinua fra i suoi glutei, s’arrampica sulla schiena ridiscendendo in rivoli che incendiano eccitandola. Successivamente cambia la direzione del getto, tenuto conto che adesso l’acqua arriva con forza e ricomincia a passarlo dappertutto, perdendosi sennonché nei fremiti senza controllo di quell’erotica, libidinosa e delicata piacevole tortura. Lei s’abbandona alle sensazioni che l’inebriano entusiasmandola, con il corpo appoggiato alle piastrelle fredde, gli occhi chiusi e l’acqua che stimola e vivacizza il suo clitoride, masturbandolo con le dita che indiscrete e prepotenti lo incalzano.

Nella testa in questo momento ci sei tu, il tuo cazzo eretto e fiero, con le tue mani che vi scorrono sopra, il tuo sperma al momento fuoriesce con grande effetto ed energia, mentre tu raggiungi l’orgasmo per lei.

Lei stringe le cosce con forza e rabbrividisce, i sospiri si trasformano rapidamente in gemiti, mentre con il tuo nome sulle labbra lei si lascia sopraffare e in ultimo travolgere totalmente dall’orgasmo, che finalmente la libera e la solleva con strepitosa energia verso elevazioni ed estasi di piaceri solenni sottaciuti già da parecchio tempo.

{Idraulico anno 1999} 

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