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Erotici Racconti

L’inverno – Capitolo 2 – Acqua e neve

By 7 Febbraio 2024Febbraio 16th, 2024One Comment

Tutti giù” disse con entusiasmo Gabriella scortando gli ospiti nella cosiddetta taverna che si rivelò essere in realtà una piccola piscina riscaldata con tanto di lettini. La piscina, tramite un’enorme vetrata, offriva inoltre una bellissima veduta della pianura sottostante. Claudia rimase incantata ad osservare quel tipico panorama natalizio, il bianco manto della neve,gli alberi imbiancati. Il locale non era enorme, ma accogliente , arredato con ottimo gusto e particolarmente luminoso. Piccoli abat jour appesi alle pareti creavano un’atmosfera quasi incantata.

A destra,su quel lato, ci sono dei piccoli spogliatoi, rigorosamente divisi tra femmine e maschi” disse Gabriella con orgoglio.
Tutti gli ospiti,eccetto Marco che si era rifugiato nella sua stanza, si diressero verso i rispettivi spogliatoi e indossarono i costumi per un breve tuffo ristoratore.

Come sempre accade, le donne ci misero molto più tempo ad organizzarsi e quando uscirono dallo spogliatoio gli uomini erano già in piscina a chiacchierare. Le due ragazze non sfuggirono ai loro sguardi. Claudia per prima rimase stupita dal fisico di Anita. Poco fa, vedendola vestita, non aveva sospettato tanta carica sensuale. Rivelò invece un fisico invidiabile, bassina ma perfettamente proporzionata, indossava un bikini con slip a brasiliana che metteva in risalto due chiappette piccole e morbide. Il seno, una terza piena, era sostenuto da un reggipetto minimale, le cosce, tese eppure così morbide, facevano risaltare in maniera estremamente armonica il triangolino della fighetta, coperta da uno slippino a vita bassissima. I capelli, legati in due codini corti e sbarazzini, e gli occhi,azzurrissimi, quasi trasparenti, le donavano un’aria di candida innocenza che ,mista alla sensualità di quel corpicino, creava un mix esplosivo. A Claudia non sfuggirono neanche le manine, piccole ,ma curatissime e impreziosite da unghiette smaltate di celeste e da due labbra rosse e carnose, assolutamente provocanti senza essere minimamente volgari. A chiudere il cerchio dei fianchi appena accennati e un pancino piatto piatto impreziosito da un piccolo e sensuale ombelico.
Claudia ebbe l’impressione che la sgambettata della ragazza fino al bordo piscina non fosse casuale, la vide infatti prendere un giro piuttosto ampio,come se volesse farsi rimirare il culetto dagli uomini in piscina. Sculettò lentamente camminando sul bordo vasca fino a immergersi poi in acqua. Anche Giulio, il padre di Claudia,sembrava essere interessato a quello spettacolo, il suo sguardo indugiò a lungo sulla ragazza , quasi ipnotizzato dal delizioso sederino e dal triangolino della fighetta, e la cosa indispettì leggermente Claudia. Con estrema sincerità riconobbe anche a sé stessa che raramente aveva visto un sederino tanto sensuale, rotondo e invitante e un fisico con tale portata erotica. Dal canto suo però non voleva essere da meno , e fu preda di una sorta di assurda competizione. Anche lei vestiva un bikini a vita bassa, di un azzurro tenue e delicato, che esaltava le sue forme. Avvicinandosi alla piscina si legò i capelli formando una coda che si portò davanti, facendola cascare dolcemente proprio nell’incavo del seno, stretto in un reggipetto a triangolini, che nascondeva appena le rosee aureole dei capezzoli. Si avvicinò al bordo piscina e si abbassò sulle ginocchia, piegandosi in avanti al fine di controllare con la mano la temperatura dell’acqua. In quella posizione le tette le si comprimevano l’una sull’altra e , con fare malizioso, strinse volontariamente le spalle in avanti al fine di rendere le tette ancora più visibili e gonfie.

Ma è fredda” disse, guardando gli ospiti in piscina, rapiti da quella visuale conturbante.
“Ma no, sciocchina” le disse il padre spruzzandole un po’ d’acqua addosso . “ Si sta benissimo. Entra in acqua!”. La ragazza si rialzò, si girò di spalle, inarcò leggermente la schiena per entrare in acqua immergendo prima i piedini . Così facendo rivelò in tutto il suo splendore il gonfiore della fighetta che premeva contro il tessuto del bikini. Molto lentamente scese la scaletta e si immerse , conscia del fatto che diversi sguardi erano diretti proprio verso quel punto. Per tutta la lunghezza della piscina l’acqua non arrivava quasi mai a livello delle spalle, perciò sarebbe stato necessario abbassarsi per poter godere del calore dell’acqua anche sul collo.

A questo momento di turbamento collettivo, seguì un periodo di rilassamento ,l’acqua calda contribuì a creare un clima di pace e distensione. Ad un certo punto la mamma di Claudia , Gabriella e Giovanna decisero che ne avevano avuto abbastanza e uscirono per farsi una partita a carte al piano di sopra.
Noi vi aspettiamo di sopra per il primo brindisi delle feste e conseguente cena” cinguettò Gabriella allontanandosi con le amiche.
In piscina rimasero dunque gli uomini e le due ragazze. Anita fece due bracciate e si andò poi a posizionare proprio di fianco all’amico di famiglia, Loris , intento a chiacchierare con gli altri ospiti. I due scambiarono due parole, Claudia li vide ridere ma senza capire che cosa si stessero dicendo. Poi li vide scostarsi leggermente dal resto del gruppo, portandosi verso un punto dove l’acqua era ancora più bassa. Anita si appoggiò con le spalle al bordo piscina e Loris si mise appena davanti a lei. Poco dopo li raggiunse anche Giulio. Claudia non voleva rimanere isolata, così , con due veloci bracciate, raggiunse Augusto e Luca che le fecero spazio.
“Brr ma si gela appena fuori dall’acqua” disse di getto Claudia. “ Ho la pelle d’oca ovunque” stringendo le braccia al seno e quasi invitando gli altri due a gettare i loro sguardi sulle tette così esposte. Luca, il padre di Anita, era posizionato proprio di fianco a Claudia . Da quella posizione potè osservare lungamente la scollatura nel bikini della giovane,sfruttando la sua altezza. La collanina che la giovane portava si era infilata esattamente nel solco tra le tette e questo eccitò ulteriormente Luca.
A tratti Claudia buttava un’occhiata verso Loris , Anita e suo padre,cercando di captarne i discorsi. La sensazione che aveva avuto di sopra, quando i due erano seduti vicini sul divano, sembrava non essere stata una sensazione del tutto infondata.
Intanto i 2 uomini, ringalluzziti da quella presenza , non avevano sguardi che per le tette di Claudia, la quale non faceva nulla per nasconderle. Augusto la invitò gentilmente ad appoggiarsi al bordo della vasca.
Chiacchierando scoprì che Augusto, davvero un bell’uomo dotato ancora di un invidiabile fisico, era un ingegnere e che anche Luca e Loris avevano delle invidiabili posizioni, il primo avvocato, il secondo affermato dentista. Con la coda dell’occhio però Claudia controllava segretamente quello strano terzetto. Anita ora si era girata, aggrappandosi al bordo vasca con gli avambracci ed esponendo così il sederino a Loris e Giulio. L’acqua le arrivava appena sotto il sedere . Giulio cercò di controllarsi ma il suo sguardo cadeva in continuazione su quelle due morbide chiappette. Chiappette che Anita faceva oscillare leggermente a destra e sinistra, seguendo il ritmo dell’ acqua. Loris invece continuava a parlare con Giulio come se niente fosse, quasi ignorando deliberatamente quel sederino spettacolare.

Claudia era nera. Cosa si era messo in testa suo padre? Lo aveva sempre considerato un uomo con la testa sulle spalle e ora non riusciva a distogliere lo sguardo dal sedere di una diciottenne. E lei cos’era? Si disse. Non sono certo da meno. A questo pensava mentre Luca e Augusto le parlavano di cose che non le interessavano.
“Oh uffi” disse , spezzando a metà una frase di Augusto.

Che succede?” le disse l’uomo.
Il mio solito problema, il cloro. Ogni tanto mi fa venire strani rossori” disse ai due uomini. “ Vede? Qui si è un po’ arrossato”. E con le mani indicò il pancino a livello dell’ombelico.
Luca si fece più vicino alla ragazza. “ E’ vero” disse. “ si è un po’ arrossato”.
Si. E anche qui, un po’ più sotto” disse Claudia , abbassando il lembo degli slippini.
Augusto guardava senza ritegno alcuno. “Anche qui sembra un po’ rosso in effetti” abbozzò l’uomo, un po’ titubante, indicando la parte inferiore del sedere della ragazza.
Claudia girò la testa. “Dice qui?” e si alzò sulle punte dei piedi indicando la parte inferiore della chiappetta che fuoriusciva dal bikini.

Augusto lanciò a Luca uno sguardo d’intesa misto a stupore . “Si , esatto” disse ,appoggiando timidamente il dito indice sul lembo dello inferiore dello slip, a pochi centimetri dal solco delle chiappe.
L’uomo cominciò a sentire crescergli il cazzo negli slip da bagno. Claudia non fece una piega. Luca , con una manovra maldestra, si era spostato intanto a pochi centimetri dal petto della ragazza.
“Una bellissima collanina” le disse Luca con lo sguardo fisso sul seno della ragazza.

Grazie” disse Claudia e lentamente sfilò la collanina dall’incavo delle tette al fine di mostrarla meglio all’uomo. Luca si fece ancora più vicino e Claudia fu costretta a retrocedere di un passo . Quasi senza rendersene conto, appoggiò le chiappe sui boxer di Augusto. Percepì immediatamente qualcosa di duro che premeva ora sul suo sedere. Rimasero immobili in quella posizione per qualche secondo facendo finta di nulla finchè improvvisamente Anita irruppe nella scena , gettandosi al collo del papà .
“ Papi, io ho un po’ freddo, penso che andrò a cambiarmi”. Disse la ragazza guardando prima Augusto e poi Claudia.
Claudia si staccò immediatamente dall’uomo.

Certo, piccola” farfugliò Luca.
Augusto rimase impassibile appoggiato al bordo vasca ,poi ,da buon padrone di casa, non potè far altro che intervenire seppure con grande rammarico, :” Si, penso abbia ragione Anita. E’ l’ora di tornare tutti di sopra, non dimentichiamoci che poi dovremo uscire per la messa di Mezzanotte”.
Lentamente si diressero così tutti verso le scalette. Claudia si riavvicinò a suo padre . Fece però in tempo ad assistere a un’ultima scena che la lasciò interdetta . Vide Anita salire sulla prima scaletta, seguita a ruota da Loris che le stava appena dietro, il sederino della ragazza appena a due passi dal suo viso. Osservò la ragazza girare la testa e fare la linguaccia a Loris, seguita da un malizioso sorrisino.
Ritrovatesi poi sole nello spogliatoio si cambiarono in assoluto silenzio. Anita fu molto più veloce di Claudia, finì di sistemarsi e uscì quasi di corsa, come se volesse evitare qualsiasi dialogo con Claudia.
Claudia invece si prese tutto il tempo necessario, si sfilò il costumino, indossò mutandine e reggiseno, terminò di vestirsi e si diresse verso l’uscita. A ridosso dello spogliatoio maschile non pote non notare Augusto che, rimasto ormai solo, armeggiava con la cerniera dei pantaloni.

Qualche problema?” gli disse Claudia .
Augusto si irrigidì per un secondo.
“No,non ti preoccupare, non è nulla” le disse.
Ma Claudia non indietreggiò e,anzi, entrò nello spogliatoio.

Mi faccia vedere, magari posso aiutarla io”.
Senza aspettare la risposta si inginocchiò ai piedi dell’uomo.

Ma la cerniera è incastrata” constatò Claudia.
“Si , non ne vuole sapere di salire. Ma , ripeto, non ti preoccupare, è un problema da poco”.

Vediamo , magari io riesco a risolvere” disse Claudia sorridendo dolcemente.
Afferrò dunque il lembo superiore dei calzoni tirandolo verso l’alto e, con la mano destra, provò contestualmente a tirare il cursore della cerniera . Non c’era verso, si era incastrato ad un pezzo di tessuto. Provò ancora ma il cursore rimase al suo posto.

Augusto la guardò “ Niente, sembra proprio che non ne voglia sapere” le disse.
Claudia appoggiò allora il palmo della mano sinistra sui pantaloni dell’uomo premendo con più forza e con la mano destra tentò ancora di tirare il piccolo cursore. Quel contatto ebbe il merito di creare un altro tipo di effetto . Sentendo la mano a pochi centimetri dal suo cazzo, Augusto sentì salirgli un’intensa erezione, a cui contribuì la vista della generosa scollatura della ragazza inginocchiata sotto di lui. Anche Claudia sentì il cazzo dell’uomo crescere a contatto col palmo della sua manina. Fece finta di nulla,come accaduto poco prima in vasca. Continuò a provare a tirare il cursore mentre col palmo dell’altra mano cercava di favorire il più possibile il contatto col cazzo dell’uomo. Inizò a muovere lentamente il palmo come se questo movimento potesse aiutare la cerniera a sbloccarsi. L’erezione di Augusto ormai era sempre più poderosa. Anche Claudia iniziò ad eccitarsi, il rigonfiamento al di sotto degli slip dell’uomo era sempre più evidente.
Ma dopo alcuni altri secondi il cursore della cerniera decise di tornare al suo posto. Con un movimento secco Claudia riuscì a farlo scorrere sui dentini della cerniera fino a chiuderla correttamente.

L’incanto sembrò terminare all’improvviso.
Ti ringrazio” le disse Augusto ricomponendosi. Claudia si rialzò. “Di nulla ” rispose all’uomo. Afferrò la borsetta che aveva lasciato sulla panchetta e uscì frettolosamente dallo spogliatoio.



Questo racconto è opera di fantasia. Tutti i personaggi,gli episodi e le battute di dialogo sono da intendersi come del tutto immaginari. Niente di ciò che è narrato è da alludere a persone,cose o situazioni reali.

Per commenti: psychedelicat1@yahoo.it

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