Stavo fermo. La mia ombra era un punto sotto di me.
La pianura era piatta, l’occhio spaziava all’infinito
Ma non vedevo niente, non c’era niente da vedere.
Mi sono mosso, ho deciso di camminare.
Grandi massi sono sorti dal terreno, ed ostacolano la vista
ma il sole, adesso basso dietro di me, proietta la mia ombra in avanti
Che come un dito, indica la via.
Una poesia di alpha_master_1964@protonmail.com
Stupendo
Ciao purtroppo non sono brava nello scritto, Se vuoi scrivermi in privato . delo.susanna@gmail.com
Per un bohemienne come me, che ama l’abbandono completo al piacere e alle trasgressioni senza limiti, questa è forse la…
Ho temuto che non continuassi… sarebbe stato un vero peccato, il racconto è davvero interessante
Grazie, ne sono lusingato. E' da poco che lo faccio, ma lo trovo divertente. Tu scrivi, ho provato a cercare…