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Erotici Racconti

Lui e lei.

By 25 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Un lieve odore di fumo di sigaretta aleggiava per la stanza.
La donna si avvicinò alla finestra e la spalancò, abbassando la tapparella.
Una lieve fresca penombra si impossessò della camera, ove la luce del sole penetrava solo per ammantare gli oggetti di un giallo splendore, lasciando la figura di lei in controluce, con i contorni del suo corpo meravigliosamente esposti attraverso la camicetta e la gonna leggere.
L’uomo si avvicinò e le pose le mani sui fianchi, con sguardo adorante, già la profonda scollatura e la collana che terminava proprio nel punto più desiderabile avevano sortito il loro effetto.
Lei chiuse gli occhi e lentamente, con un sorriso complice, si voltò verso di lui, alzandosi sulle punte per raggiungere meglio la sua bocca, incollando labbra a labbra in un sensuale bacio.
Ben presto una musica si diffuse nella sua mente e lievemente iniziò ad ondeggiare, seguendone il ritmo.
Era il battito del cuore? Forse. Oppure più semplicemente era l’inizio della danza dell’amore.
Il bacino di lei dolcemente si strofinò contro di lui, mentre qualcosa di prepotente andava ergendosi sotto la stoffa. Birbante, lei iniziò a scivolare in basso, sui tacchi alti in precario equilibrio, strofinando i suoi seni contro il corpo di lui, danzando, fino a trovarsi all’altezza del suo membro ormai desideroso di prenderla.
‘Mio caro, dovrai aspettare’ pensò lei, mentre lui sussurrava tutta la voglia che provava per il sinuoso corpo che lo stava torturando dolcemente.
Abili mani slacciarono la cintura e i bottoni, mentre la bocca soffiava alito caldo proprio all’altezza giusta, in una promessa di un pomeriggio bollente.
Lei guardò in su, agganciando il suo sguardo passionale mentre lui le posava le mani sul capo come a volerla rialzare, costretto da un desiderio che gli veniva da dentro.
Un sorriso e una testa che si scuote furono la muta risposta, e nel frattempo i pantaloni scendevano, così come i boxer, liberando un membro che dimostrava tutta la sua eccitazione. Non a lungo, perché subito la lingua di lei prese a leccare la cappella, e in breve sparì completamente dentro la bocca calda ed accogliente. Le mani di lui guidavano la testa, in un sensualissimo pompino, mentre lei guardava negli occhi di lui il susseguirsi delle emozioni, e lui si godeva dall’alto la piacevole vista dei seni prorompenti dalla conturbante scollatura.
‘Ti prego, basta, voglio te, voglio tuffarmi nel mio lago e godere insieme a te, è troppa la voglia che ho, è enorme la lontananza che sento quando tu non ci sei’. Un fremito, un lungo sguardo con la vitalità pulsante nella bocca, pronta ad esplodere, amorevolmente circondata. Un attimo’ un’eternità.
Lo sguardo si abbassò, un pensiero le attraversò la mente, si sciolse, si allontanò, un guizzo di luce negli occhi verdi, mentre lui si liberava freneticamente degli abiti che lo legavano.
Lei salì sul letto e lentamente, muovendosi sinuosamente, slacciò i bottoni della camicetta, poi la gonna, ed entrambe scivolarono giù in un impalpabile mucchietto ai piedi del letto, mentre lui , quasi ipnotizzato si incantò a guardare quel corpo tanto amato. Un sorriso maliardo, lei si voltò mentre le mani corsero dietro, a slacciare il corpetto di pizzo, offrendo una generosa vista delle natiche scoperte ed incorniciate dal tanga in tinta.
Un brivido lo riscosse e si avvicinò proprio mentre lei lo fronteggiò nuovamente, con i seni liberi da costrizioni, i capezzoli meravigliosamente eretti.
Le mani di lui la artigliarono quasi, tanta era la passione che lo faceva fremere, e con una carezza si avvicinò al centro pulsante della sua femminilità, scostando abilmente il nastro di pizzo e tuffandosi nella calda umidità, strappandole un gemito.
‘Mi fai entrare qui a casa mia? Mi fai tuffare in questo meraviglioso lago?’
‘Ma amore ‘ non mi dire che hai voglia, non si direbbe’ Scherzò lei sorridendo nel rimirare la possente erezione che tanto lo imbarazzava quando era vestito in mezzo alla gente.
‘In effetti no, passavo di qui per caso, poi qualcuno ha pensato di fare uno strip-tease e chissà come tutto il resto del mondo si è chiuso fuori da quella porta’ rispose ironico, mentre le dita la esploravano e decidevano che non avrebbe avuto senso attendere oltre considerati i gemiti che si intervallavano sempre più rapidamente.
La sollevò e la distese sul letto, preso dall’urgenza preferì scostare il perizoma e penetrare lentamente, quasi a vendicarsi dell’attesa.
‘Tu sei la donna della mia vita, calda, passionale, dolce, adoro immergermi in te. Ti amo’
Le dolci parole si fecero strada nella sua mente annebbiata e il cuore, se possibile, prese a battere ancora più velocemente, mentre lui si muoveva dentro di lei aumentando il ritmo.
Le gambe di lei si sollevarono e si posarono sopra le spalle di lui, mentre la mano scendeva a raccogliere il nettare sulle dita.
Quello era il segnale.
Le dita di lei tornarono verso il viso, le annusò e leccò l’indice con voluttà, e quando lui lo vide aumentò il ritmo. Quando lei gli avvicinò le dita alla bocca , chiuse gli occhi, aspirando il dolce profumo e catturando con la lingua il sapore, mentre i gemiti si moltiplicavano come la danza si faceva rapida e i movimenti così particolari che il membro di lui andò a sfiorare un piccolo punto interno a lei e un grido si levò dalla bocca carnosa. Continuò quindi a stimolare quel punto, sentendo il respiro di lei cambiare, farsi lieve e rapidissimo, i gemiti sempre più incontrollati, lo sguardo annacquarsi, il corpo tendersi, tutti i nervi tirati fino allo spasimo’
‘Ti amoooooo’ Un grido che apparve un sussurro tra i suoi battiti rimbombanti del cuore, mentre i muscoli interni di lei si contraevano ritmicamente, mentre godeva liberamente , mentre il busto a scatti si agitava, completamente assorbita dalla passione e fremente, quasi tremante per la liberazione di tutte le tensioni che la scuotevano.
‘Tesoro, mi piace troppo quando godi, mi fai impazzire, ma non è ancora tempo’ sussurrò diabolicamente lui, mentre si allontanava, aiutandola a girarsi e a mettersi in ginocchio.
‘Mi sembrava che ti piacesse di più così, verifichiamo se è vero??’
‘mmm mmmmmmmm’ rispose debolmente lei, ancora fremente per l’orgasmo appena liberato.
Improvvisa una leccata sulle labbra, mentre si trovava così, esposta, e la testa prese a girarle.
‘Sei buonissima, calda e bagnata al punto giusto’
‘Ti prego, non lasciarmi, abbracciami, stringimi e’. scopami!!’ Proruppe con voce vibrante di desiderio lei.
‘Come non accontentare una donna così?’
Lui pose le mani sulle natiche e avvicinò il membro alla fica calda, premendo e guardandolo scomparire in un unico movimento fluido.
‘Oh’ siiiiiiiii, dai più forte, fino in fondo, di più’
E i movimenti di lui si fecero frenetici, mentre lei lo incitava, mentre davanti aveva una vista così splendida, la pelle morbida sotto i palmi, un corpo che assecondava le sue spinte e si muoveva a ritmo, il velo di sudore che faceva luccicare i contorni, una fica così accogliente, una serie di contrazioni, un brivido che la scuote’
E ancora, fino al limite e se possibile ancora oltre, mentre esplodevano insieme, il petto di lui contro la schiena di lei, le sue mani sui seni eretti i respiri affrettati. ‘Ti riempio tutta, sei mia!!!’
Scivolarono di lato, avvinghiati, esausti, con i battiti a mille, la mano di lui ad accarezzare il fianco morbido, a riprendere fiato, la bocca di lei a baciare l’incavo del gomito di lui, teneramente a sussurrare dolci paroline.

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