Skip to main content
Erotici Racconti

Lunghissimi attimi

By 23 Maggio 2017Febbraio 3rd, 2023No Comments

Il giorno più atteso e tangibilmente più sospirato, tra l’altro dopo un lungo anno d’emozioni e d’impressioni possibili ed eventuali era in conclusione arrivato, perché Piero a questo punto avrebbe incontrato in conclusione la sua adorata Ivana. Quante volte, infatti, ambedue avevano perennemente fantasticato per il loro primo appuntamento, con quei gesti e con quelle emozioni per un incontro invocato, rivendicato e voluto così lungamente? Al momento lui era nella sua casa di campagna ad attendere in modo ansioso e apprensivo il suo arrivo, dato che aveva allestito nell’insieme tutto nei minimi dettagli. Per l’occasione, infatti, il camino acceso nell’ampio salone donava a tutta la casa quel tocco di calore e di vivacità all’ambiente, le candele profumate spargevano regalando aromi orientali che si spandevano in tutte le stanze, la tavola era apparecchiata con cura e una gradevole musica di sottofondo chiudeva in maniera perfetta la deliziosa scenografia di quel primo appuntamento.

Piero era un uomo arguto, brillante e sagace, cinquant’anni appena compiuti, un fisico aitante formato per merito della sua diversificata attività fisica, i capelli rasati, gli occhi verdi e con un sorriso accattivante che avrebbe presto fatto conoscere alla donna. I numerosi preparativi lo avevano impegnato tanto, per il fatto che adesso si godeva un meritato bagno con quel corpo beatamente affondato sotto l’acqua, mentre i pensieri vagavano qua e là cercando d’immaginarsi la scena che tra non molto si sarebbe presentata, in tal modo beatamente immerso in quel mondo Piero fu svegliato dal brusco e inaspettato squillo del telefonino, perché era lei:

‘Tra poco potremmo sfiorarci, sai non vedo l’ora. Adesso sono al casello dell’autostrada, aspettami. Tua Ivana’.

Lui sapeva che aveva poco tempo a disposizione per prepararsi, così uscì velocemente dalla vasca avvolto dall’accappatoio, scelse con cura i vestiti da indossare, poi tornò in bagno, si massaggiò con un olio profumato, indossò un paio di boxer, la camicia rossa, un vestito marrone, e in conclusione una lieve spruzzata di profumo, perché adesso era pronto per ricevere la sua piccola principessa. Passarono soltanto pochi istanti e il suono del campanello si propagò per tutto l’ambiente, Piero con il cuore in gola corse ad aprirle la porta. Eccola, finalmente: lei era bellissima, come l’aveva di continuo immaginata, un viso delizioso dai lineamenti dolci, gli occhi pieni di luce, i capelli raccolti donavano al collo una splendida forma, il trucco appena accennato con le labbra leggermente colorate da uno splendido rossetto dal colore rosso, appariva agli occhi di Piero come un’eterea e fantastica visione. Il resto era altrettanto meraviglioso e sorprendente: lei indossava un dolcevita aderente di colore bianco, in quanto segnava in modo netto il suo seno tra il quale s’appoggiava una deliziosa collana di perle, la gonna portafoglio di colore grigio fino al ginocchio lasciava nel frattempo intravedere un bel paio di gambe fasciate con delle calze coprenti nere, ai piedi calzava un paio di scarpe rosse con il tacco che donava alle caviglie una piacevole e sottile forma.

Dopo un lieve e iniziale imbarazzo, la serata proseguì nel migliore dei modi: un veloce aperitivo davanti al camino e una cena deliziosa accompagnata da un piacevole vino servirono a entrambi per lasciarsi alle spalle tutte le incertezze, le insicurezze e i timori precedenti accumulati. Comodamente seduti sul divano iniziarono a conversare di svariati argomenti, ricordandosi di quando si erano conosciuti nella chat e di tutte le volte che si erano promessi di ritrovarsi per una serata in compagnia. In quella circostanza complice e partecipe in aggiunta a ciò pure l’atmosfera calda, i due si lasciarono andare, visto che per la prima volta iniziarono a sfiorarsi, a toccarsi con il desiderio intimo e recondito di conoscersi. Lui le accarezzò il viso in modo leggero seguendo i lineamenti armoniosi e appoggiando le dita sulle morbide guance, continuando poi sulle labbra e terminando sul collo con lo sguardo concentrato a osservare ogni movimento, ogni brivido provocato alla sua amata. Lei invece appoggiò le mani sul suo petto iniziando un massaggio delizioso che gli provocava dei brividi lungo la schiena, dato che sotto le sue mani poteva sentire il vigore di quel corpo atletico e il calore della pelle che si trasmetteva anche sopra la camicia. Si baciarono in un lungo ed elettrizzante bacio, poi d’improvviso lei s’alzò, spense la luce e ponendosi davanti al camino iniziò a spogliarsi. Lei sapeva molto bene che questo gesto gli sarebbe piaciuto, perché nelle interminabili ore passate al computer loro due si erano confidati i segreti più nascosti, i desideri e le voglie più profonde, perciò i suoi movimenti erano diventati armoniosi, equilibrati e per di più sensuali. In quell’istante lei si sfilò il dolcevita e la gonna restando completamente nuda, sorretta solamente da uno splendido reggicalze di tulle di colore nero. 

La pelle ambrata dai riflessi del fuoco le donava nel frattempo un aspetto incantevole e suggestivo, Piero s’avvicinò e appoggiando le labbra alle sue si lasciò andare in un bacio profondo, selvaggio, pieno di desiderio e di nostalgia. Le sue dita accompagnavano i movimenti di lei, sfiorando il suo corpo, la sua pelle era calda e morbida, visto che si soffermò con le mani sui seni accarezzandoli, stringendo appena i capezzoli che gradualmente diventavano ogni volta più sodi sotto i tocchi esperti delle sue dita, in seguito scese sul ventre regalandole dei brividi che la sua bocca non riusciva a contenere. Il suo respiro, infatti, si fece più veloce e i suoi gemiti sempre più accentuati, la danza delle mani continuò lungo i fianchi fino a incontrare il suo sedere, iniziò così a stringerlo tra le mani sentendone una consistenza che pensava di non trovare, tuttavia rimase alquanto stupito del corpo della sua amata, dal momento che era tonico e molto ben fatto. Alla fine s’inginocchiò e iniziò a baciarle il ventre con la lingua che volteggiava sfiorando la pelle e regalandole sensazioni uniche, progressivamente scese giù fin tra le gambe per incontrare a quel punto il frutto che tanto aveva immaginato e desiderato, in seguito si fermò ad ammirare quello spettacolo rimanendo quasi in completa adorazione: era tutto liscio, pulito, eccetto una piccola strisciolina proprio come piaceva a lui, proprio come aveva sempre sperato di trovarla.

Piero affondò il viso, ne apprezzò il profumo e la morbidezza prima di lasciarsi andare in un bacio irrefrenabile e travolgente che le fece perdere l’equilibrio. Con cautela lei s’adagiò sopra il tappeto mentre lui continuava ad accarezzare con la bocca e la lingua quelle calde labbra, giacché le sue mani arrivarono ad aprire ancora di più il suo fiore offrendo alla sua bocca l’interno della sua intimità. Lui era manifestamente estasiato e interamente inebriato da tanta bellezza, era meravigliato dal dolce succo che usciva traboccante dal suo fiore. Lei velocemente arrivò all’orgasmo, visto che esplose perdendo rapidamente il controllo, la completa padronanza dei sensi nel silenzio di quella stanza, perché le sue grida e i suoi lamenti accompagnavano i mille fremiti del corpo, mentre le sue mani appoggiate alla sua testa lo spingevano ancora più dentro, in una sensazione unica e travolgente che aveva atteso per un anno intero. Quel prodigioso e sorprendente acme del piacere le arrivò dritto al cuore, appassionando, coinvolgendo e interessando ogni singolo brandello del suo corpo.

Passarono alcuni istanti prima che lei riuscisse a riprendersi da tale gioia, minuti lunghi in cui le erano passate in testa tante immagini e infiniti ricordi. Sollevò il suo viso che ancora aveva tra le mani, s’avvicinò accanto a Piero e lo baciò sulla bocca in segno di totale ricompensa, dopo lo fece sdraiare per terra e con mani avvedute iniziò a spogliarlo: in conclusione le sue mani potevano accarezzare la sua pelle, ormai riusciva a sentire sotto le dita il corpo del suo uomo. Lei era esaltata ed estasiata dal profumo che emanava, con la bocca morbida gli regalava piccoli baci lungo tutto il ventre, mentre con la lingua disegnava dei percorsi immaginari. Scese lungo il corpo fino a incontrare il suo cazzo ancora nascosto dai boxer, giacché ne sentiva il calore e la consistenza attraverso la stoffa, poi con un tocco abile e persino virtuoso lo estrasse: lui adesso era lì, tra le sue mani, imponente, maestoso, meraviglioso. Lei lo accarezzò con i polpastrelli percorrendolo per tutta la sua lunghezza tastandone oculatamente la sua consistenza: era stupendo, duro e vigoroso, lei lo ammirava affascinata e rapita apprezzandone il profumo, in seguito lo leccò sulla punta succhiando le poche gocce di nettare che ne fuoriuscivano. I suoi occhi seguivano tutti i movimenti della bocca di Piero, lei era abile ed esperta, giacché a ogni affondo dentro la sua bocca lui veniva attraversato segretamente da mille scariche, a quel punto le appoggiò le mani sulla testa accompagnando i suoi movimenti, le sue mani stringevano l’asta alla base, muovendosi alternativamente fuori e dentro da quelle meravigliose labbra, perché adesso era ormai al culmine nondimeno pure lui.

Lei se ne accorse, lo fece alzare appoggiandolo al camino, lo seguì e s’accovacciò ai suoi piedi. Lei voleva renderlo felice, il suo intento era quello di farlo sborrare meravigliosamente nella sua bocca, alla grande, proprio come lui desiderava, cosicché aumentò intenzionalmente il ritmo delle mani mentre la lingua lo leccava sulla punta, lei a quel punto avvertì chiaramente quei fiotti densi di sperma che agevolmente giungevano all’interno della sua bocca spalancata: un getto e poi un altro le riempirono il viso sporcandola tutta, sulle labbra, sul seno, visto che non smetteva di fuoriuscire e lei non cessava di stringerlo tra le mani. Al termine, amabilmente glielo introdusse dentro la bocca e aspettò che si calmasse definitivamente ammansendosi dentro di lei.

Piero in quel momento s’inginocchiò davanti a lei e iniziò a baciarla teneramente, perché voleva ringraziarla di tutto in modo appassionato, sdolcinato e romantico, per il fatto che quel giorno tanto sospirato e sperato era arrivato, tutto era stato compiuto, tenuto conto che era persino stato consumato e trascorso alla grande.

Dopo tutto quest’ardore e questo slancio dei sensi restarono abbracciati davanti al camino in compagnia del fuoco che ardeva, dal momento che pacato e silenzioso osservava con le fiamme quei due giovani innamorati custodendone quei segreti, esclusivo, prezioso e unico testimone di quel carnale e lussurioso incontro tanto bramato a lungo, perché da questo momento erano pronti per ricominciare. 

{Idraulico anno 1999} 

Leave a Reply