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Erotici Racconti

Mi chiamo Patrizia

By 8 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

08/07/2011

Mi chiamo Patrizia e vivo con mio marito Antonio nella provincia di Milano. Abbiamo due figli maschi di ventiquattro e ventisette anni.

Mio marito e io abbiamo scoperto da poco questo sito di racconti erotici e confessioni personali. Quando ho tempo mi piace cercare nell’elenco degli autori le storie scritte meglio, anche se non è affatto facile trovarle, visto che la maggior parte sono piene di errori ortografici e contengono volgarità fini a se stesse. Ci sono invece molti uomini e donne che scrivono bene e offrono delle trame discrete, ma che non approfondiscono la psicologia dei loro personaggi e non danno il giusto spazio ai sentimenti.

I generi che mio marito e io preferiamo sono quello “Etero”, “Sensazioni” e “Altro”. Gli altri generi (ma questa è solo una mia opinione personale) lasciano un po’ a desiderare, anche se vi ho trovato testimonianze che mi hanno colpita molto, soprattutto nel genere incesto. Ma, come dicevo, ciò che preferiamo sono le storie di sesso in cui c’è anche del romanticismo. Credo che molte ragazze e donne mature abbiano la curiosità di leggere delle storie erotiche o di immedesimarsi in certi racconti, ma se sono scritti male o contengono solo oscenità non viene voglia di proseguire nella lettura. Sembra che molti autori non siano mai andati a scuola e questo è davvero un peccato. Occorre, secondo me, elevare un pochino la qualità letteraria di questi racconti, perché questo sito è molto frequentato da noi donne, che amiamo il genere erotico o comunque ne siamo incuriosite.

Un’altra cosa che ho notato è il fatto che la maggior parte degli uomini e delle donne di cui ho letto i racconti non allegano l’immagine del loro viso. Questo mi porta inevitabilmente a chiedermi se per caso non si vergognino di ciò che scrivono. Se un autore non ha niente di cui vergognarsi ed è convinto di ciò che dà agli altri con i suoi scritti, non vedo perché non possa mostrare serenamente a tutti il suo viso. Quello erotico è in fondo un genere letterario come altri e francamente non capisco questa esigenza di nascondersi dietro le proprie parole. Mostrare il proprio volto è segno di coraggio ed è un modo per aiutare i lettori a ricordare meglio il proprio autore preferito.
Io penso che, attraverso un racconto erotico, una semplice lettrice come me possa capire meglio non solo l’autore/autrice di un testo, i suoi gusti e il punto di vista col quale guarda le cose, ma anche qualcosa di se stessa. Io, ad esempio, mi sono riconosciuta in molti stati d’animo descritti in vari racconti. È dunque un peccato che dietro alla maggior parte dei lavori presenti su questo sito – alcuni davvero notevoli – non venga mostrato il volto. È probabile che tanti abbiano paura di essere giudicati male, ma se uno è davvero convinto di ciò che ha scritto e non ha nulla di cui pentirsi… In caso contrario, vorrebbe dire che l’autore non ha probabilmente il coraggio di esporsi veramente, forse perché ha capito che in fondo ciò che offre agli altri utenti sono solo scemenze, prive di gusto e valore letterario.
Io credo che anche una storia di incesto o di dominazione possa alla fine piacere a una lettrice come me, non particolarmente interessata a questi generi, ma solo quando non contiene volgarità fini a se stesse, e sostenuta da una buona trama, non contiene strafalcioni grammaticali e brutture di sintassi, insomma, quando è scritta bene.

Un altro suggerimento che mi sento di poter dare è il seguente: scrivete anche storie d’amore. I maschietti sono davvero in gamba quando si mettono d’impegno. Una buona storia d’amore contiene quasi sempre delle scene di sesso, anche forti. Scrivere d’amore non esclude la possibilità di scrivere di sesso, e se le due cose vanno a braccetto a noi donne non dispiacerebbe affatto! Questa combinazione di sesso e sentimento non può che arricchire i contenuti di questo sito e favorire un maggior afflusso di lettrici, giovani e meno giovani. Mi sono accorta, infatti, che dopo un po’ ci si stufa nel leggere sempre le solite cose.

Mi auguro che in tanti facciano tesoro di questi suggerimenti e di poter leggere presto dei racconti degni di questo nome.

Un bacio a tutti,
Patrizia

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