Era un’estate molto calda e il trenino che mi portava dalla spiaggia a casa era molto affollato, mille corpi sudati pressati uno sull’altro, avevo 19 anni e indossavo un vestitino arancione abbastanza corto con il costume sotto, ero assorta nei miei pensieri quando il trenino fa una frenata brusca e mi devo tenere forte per nn cadere.
Appena riparte sento qualcosa che mi sfiora velocemente la coscia ma nn gli do importanza, il viaggio verso casa continua con una lentezza estenuante quando il treno si ferma alla prima fermata per poi ripartire a singhiozzo facendo oscillare tutti noi vistosamente e sento di nuovo qualcosa che mi sfiora la coscia ma in modo piu deciso muovendosi sue e giu e capisco che nn è una cosa casuale così passo la mano sulla coscia e incontro le dita di una mano che si ritraggono immediatamente.
Mi giro per capire di chi fosse quella mano ma il treno era così affollato che era impossibile capire di chi fosse la mano e lascio perdere tornando a guardare fuori dal finestrino e pochi minuti dopo il treno si ferma, eravamo arrivati ad un’altra fermata.
La ripartenza è brusca come in precedenza e stavo per cadere all’indietro e subito dopo una mano si insinua tra le mie cosce salendo sul culo palpandolo con decisione, rimango immobile un po’ per la sorpresa di quello che stava accadendo ma anche perchè ero intrigata da quella mano sfacciata.
Il treno continua il suo cammino e la mano è sempre sotto la mia gonna quando ci fermiamo alla fermata successiva dove il vagone si svuota per metà e quando riparte sento una voce che mi sussurra nell’orecchio
Sposto la schiena indietro e sento il suo corpo che mi sorregge e quando accenno a girare la testa la stessa voce parla con calma
Chiudo gli occhi e mi rilasso, e sento la sua mano che si sposta sul mio basso ventre e poi le dita entrano nel costume e mi massaggiano il clito facendomi scappare un gemito soffocato.
Fermata dopo fermata quella mano diventa sempre piu intraprendente e durante l’ennesima brusca ripartenza del treno sento un dito che affonda dentro di me e gemo nuovamente.
mi sussura la voce,
rispondo con un filo di voce
Lui nn curante delle mie parole fa scivolare un secondo dito nella mia fichetta completamente bagnata e mi mordo le labbra per nn ansimare consapevole che ero in procinto di avere un orgasmo, poi il treno inizia a rallentare in vista della prossima fermata
mi dice la voce frettolosamente
sento le dita che escono dalla mia fichetta ed ero così bagnata che sento alcune gocce dei miei umori scivolare lungo la mia gamba.
Le porte si aprono e lui scompare tra la folla lasciandomi delusa e frustrata per il mancato orgasmo.
Prendo il cellulare e mando un messaggio al mio fidanzato chiedendogli di venirmi a prendere alla fermata del treno anche se è poco distante da casa mia e conto i minuti che mancano alla mia fermata.
Finalmente arrivo e scendo quasi correndo arrivando al parcheggio semi deserto e vedo la macchina del mio ragazzo ignaro di quello che mi era successo sul treno e appena salgo lo bacio con passione mentre la mia mano gli scivola dentro i pantaloncini
mi dice lui sorpreso della mia focosità
nn rispondo e come si tira fuori il cazzo lo infilo in bocca succhiandolo forte mentre gli massaggio le palle
mi chiede piu di una volta
Continuo a spompinarlo forte e gli diventa il cazzo durissimo, mi tolgo il sotto del costume e gli monto in braccio facendo scivolare tutto il cazzo nella mia fichetta fradicia
mi dice
rispondo iniziando a cavalcarlo forte gemendo come una troia.
mi dice lui spaesato facendomi irritare
Mi fermo e mi tolgo tutti i vestiti restando nuda
gli dico sentendo il suo cazzo duro che pulsava dentro di me.
Lui mi guarda con disapprovazione e mi fa sedere sul mio sedile
mi dice con tono severo
Chiudo gli occhi e ripenso a quella mano sfacciata che si muoveva dentro di me e mi masturbo davanti al mio fidanzato incredulo. Ansimo e gemo spingendo due dita dentro la mia fichetta, poi nn riesco a trattenermi e urlo
e sento gli skizzi che escono prepotenti dalla mia fica.
Con le gambe che ancora mi tremavano per l’intensità dell’orgasmo mi volto a guardare il mio ragazzo che aveva il cazzo durissimo in mano
gli dico avvicinandomi a lui
mi risponde spingendo con la mano la mia testa sul suo cazzo
Lo prendo in bocca e credo di nn aver mai succhiato così forte un cazzo in tutta la mia vita, lo spompino senza tregua mentre lui ansima e nn riesce a dire una parola, poi mi fermo e lo tiro fuori guardandolo negli occhi
gli dico poi chiudo gli occhi e riprendo a succhiarlo immaginando che sia il cazzo di quello sconosciuto, poi sento la mano del mio fid che mi spinge con forza la testa sul suo cazzo
urla mentre la mia bocca si riempe del suo sperma caldo, è così tanto che nn riesco ad ingoiarlo tutto e mi cola sulle tette.
Non abbiamo piu parlato di quell’episodio ma quando la sera vado a letto mi succede ancora che chiudo gli occhi ripensando a quella mano sfacciata e mi tocco godendo come poche altre volte mi è capitato.
Stuzzicante… :-)
Ho scritto qualcosa immaginandoti. Se vuoi…
blaise2020@libero.it
Piacevole racconto, mi ha fatto ricordare un episodio che ho vissuto in un autobus urbano tanti anni fa.
Solo una domanda: leggendo il racconto sembra che i dialoghi siano spariti:
(«…va il cazzo durissimo in mano
gli dico avvicinandomi a lui
mi risponde spingendo con la mano la mia testa sul suo cazzo
Lo prendo in bocca e credo di…»)
E’ stata una tua scelta stilistica o è solo un… incidente tecnico?
Ciao,
Molto interessante, peccato che siamo spariti i dialoghi……
Non so se hai scritto altro, mi piacerebbe leggere altri racconti, ma purtroppo qui sul sito è sparita l’opzione per vedere tutti gli scritti di un autore!
Se vuoi fare due chiacchiere scrivimi, vlookup2980@gmail.com