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Erotici Racconti

Salope

By 31 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

SALOPE

‘Animal Instinct”Istinto Animale quello che guida l’essere umano; penso alle parole di questa canzone mentre ti aspetto’ &egrave una serata importante per me’per te’siamo stati invitati a casa di amici’ amici importanti; per te stasera sarà come partecipare al Ballo delle Debuttanti, conoscerai altre ragazze che come te hanno accettato di assecondare la loro natura; sono convinto che non deluderai le mie aspettative.
Finalmente esci dalla tua stanza e mi sorridi; ti guardo ‘ti ammiro… sei sempre splendida lo sai … anche se raramente te lo esprimo a parole; mi avvicino per controllare che tu sia perfetta come desidero; la tua camicetta &egrave troppo casta., rimedio subito sbottonandola in modo tale che il tuo seno generoso possa essere ammirato da tutti; senti scorrere la mia mano sulla tua schiena’ abbassi lo sguardo avvampando di calore quando la senti scivolare sotto la minigonna ed insinuarsi alla ricerca dei tuoi gioielli; constato con piacere che non indossi intimo e che sai già eccitata; porto le mie dita imperlate del tuo miele a pochi centimetri dalle tue labbra; non ho bisogno di dirti cosa voglio; le assapori con dolcezza e voluttà allo stesso modo.
Decido che ti sei veramente meritata il regalo che ora ti porgo in mano. Apri il pacchetto e guardi il tuo dono con uno sguardo misto tra lo stupore e l’ eccitazione; &egrave un collarino in pelle con una piccola incisione d’oro in francese che ti fa arrossire non appena l’hai letta; prendo il regalo dalle tue mani e portatomi alle tue spalle te lo faccio indossare dandoti un caldo bacio sul collo: ora sei completamente mia e sei pronta per questa splendida serata.
Una volta scese le scale ad attenderci c’&egrave un taxista; &egrave ossequioso nei miei confronti e galante con te; quando si accorge della scritta sul collarino ti manda un sorriso malizioso facendoti capire che sa quello che c’&egrave scritto; evidentemente conosce il francese ed &egrave ben al corrente su chi sia una SALOPE; lui &egrave solo il primo’ presto tutti a cominciare da questa sera conosceranno la tua essenza; mentre stai per salire dietro, t’invito ad accomodarti a fianco dell’autista: &egrave così gentile che merita un premio; e cosa c’&egrave di più bello che il poter guidare affiancato da una bella donna come te?
Lungo il tragitto vedo che ti guarda, ti scruta, ti vorrebbe tutta per sé e vedo anche che si fa audace visto che ha appoggiato la mano sul tuo ginocchio.
T’irrigidisci e la sposti; no piccola così non va bene e te lo faccio capire tirando da dietro il collarino; sai che sei una salope , la mia salope e come tale ti devi comportare; invito l’autista a riprendere da dove era stato interrotto e lui non si tira certo indietro; non appena appoggia la mano sul tuo ginocchio lo guardi sorridendogli languidamente e socchiudendo leggermente le gambe lo inviti a proseguire; brava così ti voglio non ti piace farmi perdere la pazienza.
La sua mano prosegue lentamente alla ricerca del tuo calore; ti piace lo sento, il tuo respiro affannato &egrave eloquente, il profumo che riempie la macchina &egrave quello di una donna desiderosa di essere avvolta dal Piacere; senti la mia mano insinuarsi all’interno della camicetta e accarezzarti i seni floridi soffermandosi sui capezzoli così eccitati, da essere irti come le spine di un rovo; con gli occhi chiusi ormai ti stai lasciando andare alle emozioni che ti stiamo offrendo; la tua timidezza ha lasciato spazio alla tua lussuria; non ti preoccupi nemmeno che ai semafori ti vedano oscenamente a gambe spalancate, il tuo unico desiderio &egrave quello di godere ma’ non &egrave ancora ora!
Tolgo la mano dal tuo seno e invito l’autista a fare altrettanto; rimani attonita, quasi disperatamente delusa; &egrave come ti avessi privato di un qualcosa di cui hai diritto; ma non puoi protestare perché una come te non ha diritti ‘ hai solo il dovere di assecondare le mie voglie e i miei capricci.
Siamo arrivati a destinazione, saluto l’autista promettendogli che presto potrà cibarsi di te fino a saziarsi… ti guardo e dopo averti dato un bacio sulle labbra ti indico la nostra prossima meta’Andiamo mia dolce Salope, una notte di fuoco ti attende!

Sono ben accetti commenti: billy.milan@libero.it All’ingresso della villa ci attende il mio caro amico e padrone di casa, che immediatamente ci accoglie con la sua simpatia e savoir faire. Le donne sono sempre state il suo unico interesse e spesso rimangono attratte dal suo fascino. Constato che nemmeno tu non ne rimani indifferente, visto che &egrave evidente il rossore che compare nel tuo volto, non appena con galanteria, ti bacia la mano. Mi diverto a vedere come reagisci o meglio come non reagisci, quando lui sfiora con una mano il collarino e, vista l’incisione, sorride ad entrambi. Devi farci l’abitudine, capire che queste non sono risa di scherno, bensì d’ammirazione. Ci fa entrare nella sua villa e ci guida. Tu come fossi Alice nel Paese delle Meraviglie, ti guardi attorno, rapita dalla bellezza delle pareti arricchite da lussuose opere dì arte, e dalla lucentezza dell’atrio che ci porta verso la sala principale. Ci accomodiamo e tutti gli altri ospiti, quattro in tutto, vengono a salutarci. Rimani a dir poco stupefatta nel vedere che sei l’unica donna. Ah già, mi ero scordato di dirti di questo dettaglio.
Terminati i convenevoli, incomincia la cena. Il padrone di casa, naturalmente seduto a capotavola, ha preteso che ci sedessimo vicino a lui. Sono convinto che in realtà a lui importi poco della mia presenza, dato che le sue attenzioni sono rivolte esclusivamente a te, ma la cosa non mi disturba anzi, aggiunge un po’ di pepe alla serata anche se non ce ne sarebbe bisogno. Arrivano una dopo l’altra le varie portate. Il cibo &egrave ottimo e la compagnia &egrave deliziosa. Noto che lui non disdegna di far scivolare la mano in direzione delle tue gambe e tu da brava Salope’ lasci fare. Verso la fine della cena, il nostro amico, alzatosi in piedi e rivoltosi ai commensali, proclama che &egrave arrivato il momento del dessert. Guardandoti t’invita ad alzarti. Cerchi di intravedere una qualsivoglia forma di sorpresa nei miei occhi ma, l’unica cosa che ricevi per risposta, &egrave solo un sorriso velato. Tutti si alzano, io mi avvicino a te e sussurro di lasciarti andare senza alcuna preoccupazione, qualsiasi cosa succeda. Giunge un cameriere, lo segui, non puoi esimerti dal non farlo. Dopo svariati minuti, si apre la porta della cucina e compare una lunga tavolata ricolma di svariati tipi di frutta; ma lo spettacolo più sensuale &egrave vedere la tua figura troneggiare in mezzo. Completamene nuda a parte il collarino che &egrave ormai il tuo più fedele compagno di viaggio. Sì, sarai tu il frutto più gustoso, destinato a loro e si nutriranno di te fino a saziarsi. Conosco i tuoi pensieri, l’irrequietezza che combatte contro l’eccitazione, la vergogna nel sentirsi esposta al loro sguardo. Gli occhi bendati ti impediscono di vedere, ti domandi dove io sia. Un brivido ti travolge non appena senti una moltitudine di mani accarezzarti ovunque; 4,6, 8, provi a contarle ma il piacere che quelle mani ti donano piano piano, ti rende meno lucida. Le carezze si fanno sempre più intime, senti le loro dita violarti in profondità e darsi il cambio portando all’estremo questa dolce agonia, aumentando in te la voglia di concederti oscenamente: a turno gli invitati assaporano le tue labbra baciandoti con passione e tu ti abbandoni a quei baci lascivi. Sei fatta alzare. Tolta la benda puoi finalmente vedere che sono seduto in disparte con il mio amico a godermi la scena; lui non partecipa perché, dopo avermi quasi supplicato, mi ha fatto promettere di poterti avere solo per sé quando ne avrà voglia. Gli altri uomini, nel frattempo, si spogliano e facendoti inginocchiare ti circondano con la loro maschia virilità: quattro contro una. Accetti la sfida facendo esplodere quella parte di te che per troppo tempo &egrave rimasta soffocata. Sei meravigliosa, non sei tu a dare piacere a loro ma sono loro oggetti del tuo piacere. Ti prendono ovunque con ferma decisione facendoti urlare di gioia. I tuoi gemiti sono una dolce sinfonia per le mie orecchie. Pensano di offenderti, dicendoti che quel collarino &egrave il tuo marchio, che sei una puttana, una troia, nata solo per godere. No, non ti offendono, ti danno solo vigore in più, e me lo confessi lanciandomi strali di fuoco: i nostri occhi si incrociano per un attimo poi torni a concentrarti sul piacere spasmodico che quelle 4 belve scatenate ti stanno regalando. Tu agnello sacrificale immolato sull’altare della lussuria di questi lupi affamati! In realtà sei la Regina del Piacere, quel Piacere estremo che hai sempre desiderato fosse parte integrante di te, ma che non hai mai avuto la forza di far tuo… almeno fino ad oggi. La stanza si riempie dei vostri sospiri che, minuto dopo minuto, si fanno sempre più intensi e vibranti. Sei uno spettacolo per gli occhi; uno dopo l’altro i tuoi schiavi arrivano al punto di non ritorno svuotandosi delle loro residue energie dopo averti provocato un numero infinito di orgasmi. Quello che rimane sul campo di battaglia, sono 4 carcasse maschili alle quali hai prosciugato ogni stilla di energia e tu con gli occhi socchiusi e il respiro che lentamente si acquieta . Ti stai gustando questa sensazione di appagamento. Non appena riapri gli occhi e mi guardi abbozzando un dolce sorriso, capisco che hai apprezzato ciò che, grazie anche al mio amico, ti ho offerto. Gli uomini ti applaudono, ti baciano dolcemente. Non c’&egrave più in loro quel cinismo, quella sensazione di essere da loro schernita, umiliata, quando eri ai loro piedi. Hai capito che era tutto un gioco’ un gioco per farti provare la gioia di sentirsi oggetto e soggetto di piacere. Sei accompagnata in un bagno affinché tu possa lavarti e profumarti. Al tuo ritorno, mentre la festa prosegue gioiosa, ti do la scelta di liberarti del collarino simbolo del nostro rapporto. Volevo solo farti assaggiare quello che da sempre cercavi, ma ora &egrave giusto che tu sia libera di scegliere se andare avanti o tornare quella che eri una volta. Alla mia richiesta, abbassi lo sguardo, accarezzi il collarino, dopodich&egrave ti avvicini a me e mi dai un caldo bacio sussurrandomi all’orecchio: – Grazie -. Sorridendomi fai scivolare una mano sulla mia patta. Non hai più bisogno di dire altro’ sei proprio una Salope.

Sono ben accetti commenti: billy.milan@libero.it

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