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Scandalo nel paesino (5)

By 11 Settembre 2024No Comments

Le scopate con Rita, la mia cougar BBW, erano diventate sempre più intense. Ci prendevamo ore per esplorare tutti i nostri fetish.
E avevamo iniziato a farci vedere sempre più in pubblico insieme, in Paese. Lei di solito si vestiva per sembrare più grande e io più giovane. Facevamo un gioco: in pubblico, quando ci sentivano, non la chiamavo Rita, ma Zia. Ci divertivamo a sentire le voci alle nostre spalle… “ma davvero è sua Zia?”…”Ma se l’altra sera si baciavano al parco?”… e allora distrattamente le toccavo il culo, o la portavo su una panchina per farle un massaggio ai piedi, con qualche innocente bacetto che scappava ogni tanto, sotto gli occhi dei passanti…
La volta più bella era stata dall’estetista. Rita aveva prenotato per sé ma all’ultimo mi aveva chiesto se volevo depilarmi io, diceva che le sarebbe piaciuto vedermi con culo e cazzo depilati. Con qualche timore avevo accettato. Ma l’estetista era brava, garantiva Rita, si conoscevano da anni, da quando Rita era una ragazzina.
Ed eccoci, davanti dall’estetista, lei vestita da Zia, io alla mia prima depilazione.
C’erano due donne, nel negozio, ad accogliere i clienti. Una era secca, giovane, insignificante, con un nome che mi ero dimenticato subito. L’altra era la titolare, Barbara, sulla sessantina, giunonica, ossigenata, abbronzatissima, truccata come una escort di lusso, scollatissima e decisamente diversa dalla sua dipendente.
Fatti i convenevoli, Rita chiese se potevo andare io al suo posto. La tizia secca – sarebbe toccato a lei depilarmi – mi chiese come volevo fare e io non sapevo cosa dire: “Beh… Zia… glielo hai detto no? – cercavo di improvvisare – voglio togliere tutto là sotto… davanti e dietro per… per il ciclismo!” Colpo di genio! mi era venuto in mente che i ciclisti si depilano, per evitare fastidi coi pantaloncini.
“Ah, bene bene, vuoi fare anche le gambe?” chiese la Secca. Evidentemente voleva vendermi una depilazione extra, sembrava non interessarle il cazzo che si sarebbe trovata davanti a minuti. Ero quasi offeso, ma rimasi calmo: “no no, le gambe me le depilano al centro sportivo”.
“Ok, andiamo di là” disse l’insignificante estetista, indicandomi uno stanzino. Stava per dire qualcos’altro quando si accorse che anche Rita stava entrando nello stanzino e si fermò. Poi chiese: “Signora, cosa fa, viene anche lei?”
Rita sembrava non aspettare altro: “Sì sì non abbiamo segreti noi… e poi voglio proprio vedere come viene, la depilazione”. “Eheh Zia, vuoi sempre mettere bocca su tutto!” aggiunsi io, giusto per vedere che faccia avrebbe fatto la Secca.
Che faccia era? Sconvolta! Rita non si stava comportando da brava zia…
Comunque non fece storie. Entrammo. La Secca si era messa i guanti. Era molto clinica, frigida, quasi non voleva guardarmi l’uccello che, in presenza di Rita, come sempre, non era mai completamente a riposo. La depilazione iniziò dalla zona anale. Faceva male, cazzo se faceva male. E le risatine di Rita non aiutavano.
“Ahah chi vuole apparire deve soffrire!” diceva.
“Ma Zia, non è per apparire! E per il ciclismo! Dai, su!”
“Ahaha sì sì è vero, già…”
E più Rita rideva, più l’estetista si sentiva a disagio, e più io iniziavo a godermi il momento.
Finito con la depilazione intorno al culo, la Secca aveva deciso di darmi un po’ di sollievo con un gel su tutta la parte depilata. L’operazione chiaramente portava le dita guantate della tizia a contatto molto ravvicinato al mio buchetto sensibile, che Rita era così brava a stimolare… Chiusi gli occhi, pensai a Rita, a cosa sapeva fare con le sue mani…e con la lingua… e con i piedi anche… e il cazzo mi andò violentemente in tiro. La Secca non poteva non averlo visto, ma voleva continuare a far finta di niente. Però temporeggiava. Doveva iniziare a depilarmi davanti. A qual punto si sarebbe trovata il mio cazzo praticamente in faccia. Che situazione!
In tutto questo, anche Rita si era accorta. “Uella! Ma ti piace così tanto farti depilare? Guarda là che roba!” disse.
“Ahah Zia, davvero dici che è tanta roba? Ma grazie!”
“Eheh senza esagerare… ma direi che sta venendo proprio bene questa depilazione! Stai benissimo così”
La Secca era ammutolita. Per depilarmi doveva spostarmi il cazzo. Usava due dita. Sembrava le scattasse in mano. E intanto si beccava le frecciatine mie e di Rita.
“Ah Zia, vorresti essere qua sopra adesso?”
“Doveeee?” chiese Rita con aria da finta tonta.
“Ma qui a farti depilare! Cosa hai capito Zia?”
A quel punto la Secca si era irrigidita tutta, aveva borbottato qualcosa ed era uscita dallo stanzino. Sentivamo che diceva alla titolare cose come: “Barbara non ce la faccio… quei due… zia e nipote… ma davvero? Mi sento a disagio, è imbarazzante… poi lui…in erezione davanti alla zia… no, davvero, non è normale una cosa così”.
Rita ed io facevamo una fatica bestia a trattenere le risate. Mi chiedevo se ci avrebbero cacciati via.
Invece poco dopo entrò Barbara, disinvolta, sorridente, per niente imbarazzata.
“Dovete scusarla – disse – è nuova, si fa ancora un sacco di problemi”.
E senza aggiungere altro, mi impugnò il cazzo con la sua calda mano ingioellata e riprese il lavoro lasciato a metà dalla sua dipendente.
Bomba! Mi stava segando e depilando allo stesso tempo! Era chiaramente una sega quella che mi stava facendo. Prima di tutto, era senza guanti. Me lo toccava a pelle, diretta, con una presa calda, forte, decisa, alla base della cappella, che ogni tanto richiedeva nella sua mano ben lubrificata di creme e gel depilatorio. Mi faceva male e godere tutto insieme. Andava su e giù con calma, ma stringendo forte.
E come niente, nel frattempo parlava con Rita del più e del meno! Ero nelle mani di una che poteva essere mia nonna e sotto gli occhi della mia amante… cosa cazzo stava succedendo??
Barbara non si accontentò del cazzo. Con la scusa di darmi ancora un po’ di crema al culo, sempre senza guanti, si era infilata dentro con un dito, così, giusto per esplorare. Mi chiedevo se sarei venuto lì di botto, sborrando addosso alla giunonica Barbara (aveva almeno due taglie in più di Rita, che era una BBW di tutto rispetto!) quando a un certo punto disse: “Okay, fatto. Un po’ di crema e ho finito. Ma mi sa che devo andare un attimo di là. Rita, finisci tu?”
“Sì!” disse Rita con aria innocente.
Io come al solito non capivo. Ma appena Barbara uscì, Rita tirò fuori le tette, me le mise intorno al cazzo, e iniziò una spagnola. “Allora?? Ti sta piacendo? Muoviti a venire, lo so che non resisti più! Barbara è brava! Te lo stava menando da Dio!”
E via a prendermelo in bocca. Si Rita si era gustata tutta la scena e aveva resistito tutto il tempo. Come ricompensa le riversai un fiume di sborra in bocca, che ingoiò deglutendo a più riprese con dei suoi osceni.
Una cosa fuori di testa! Tutto in non più di due minuti.
Aveva appena finito quando Barbara rientrò. “Ah, Rita, perfetto. Fammi dare ancora un po’ di crema – me ne mise un po’ sulle parti più arrossate – ed eccolo pronto! Allora, l’abbiamo fatto venire bene?”.
“Ah, benissimo! ” disse Rita.
Uscimmo e Rita prese un nuovo appuntamento per sé.
“Dio mio Rita, cosa abbiamo fatto anche stavolta? Una cosa da pazzi!” le dissi mentre camminavamo.
“Eheh ma cosa credi? Barbara sa come farsi dare la mancia… ma solo a una ristretta cerchia di clienti selezionati…”
“Davvero?”
“Sì sì. E vuoi sapere un segreto? Il mio primo ditalino me l’ha fatto proprio Rita…cioè, il primo ditalino con orgasmo. Mi ha fatto venire e mi ha pure detto che la depilazione era omaggio… ma chiaramente sono tornata a farmi depilare ogni volta che potevo, dopo…”.
“Rita sei piena di sorprese! Ma allora anche le donne…”
“Sì, è capitato…”
“Wow! E senti non ti ha dato fastidio vedere un’altra con il mio cazzo in mano?” Immaginavo già la risposta ma volevo sentirglielo dire.
“No! Perché?? Anzi!”
“Niente gelosia?”
“Zero! Anzi… appena arriviamo a casa ti racconto una cosa… spero la prenderai bene”.
Rita, sempre una sorpresa.

Continua

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