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Erotici Racconti

Simo & Ale… amici per la pelle

By 31 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando vide l’auto di alessandro che aveva svoltato l’angolo e stava andando verso la sua direzione, Simonetta non credette ai propri occhi: sembrava un dono piovuto dal cielo, e non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione. Si buttò praticamente in mezzo alla strada, e il suo amico non potè fare a meno di vederla e di accostare per capire cosa stesse succedendo. ‘Simo, tutto bene? Sembri spiritata!!’ chiese con una punta di preoccupazione. Lei per tutta risposta aprì la portiera e montò in auto. ‘Parti a razzo ‘ sentenziò ‘ e nel tragitto poi ti spiego. Vai.. vaiiii’.
Alessandro partì con una sgommata.
Non aveva avuto bisogno di chiederlo due volte. Ale (così lo chiamava da sempre) era quel tipo di amico che tutti vorrebbero avere: sempre disponibile e presente, catalogabile fra quelle rare persone al mondo che è in grado di dare senza chiedere un contraccambio. Ecco perchè lei ci teneva così tanto alla sua amicizia, che risaliva ai tempi delle scuole medie, ed era certa che anche lui tenesse a lei. Ora stavano frequentando insieme l’università, ed avevano terminato da poco tempo gli esami della sessione estiva, per superare i quali avevano anche studiato assieme. Simonetta si era più volte chiesta il motivo per cui non aveva mai avuto un sentimento diverso da una grande amicizia per ale. La risposta è che lo sentiva ormai quasi come un fratello: potevano discutere di tutto, anche temi normalmente tabù per molti, come il sesso, o argomenti che potrebbero apparire intimi (una volta lui le aveva chiesto la misura del suo reggiseno, e lei per tenerlo un po’ maliziosamente e scherzosamente in bilico gli aveva detto che portava una terza, ma in qualche modo gli aveva fatto intendere anche che forse aveva una quarta, come ipotizzato da lui).. ma mai era scattata da parte di nessuno dei due una scintilla di altro tipo. Anzi, avevano spesso conversato delle rispettive storie d’amore, confidandosi e dandosi reciprocamente consigli. A Simonetta andava benissimo così, ed ora non avrebbe voluto incontrare altri che lui per andare all’appuntamento.. lui in macchina ovviamente, visto che era in ritardo abissale!!
‘Insomma.. si può sapere dove stiamo andando così di fretta?? Cosa è successo simo?!?’ chiese lui ancora con un tono preoccupato. ‘ale tranquillo ‘ rispose lei ‘ è che sono in tremendo ritardo ad un appuntamento di lavoro.. tra 10 minuti devo essere lì ed a piedi ce ne avrei messi 25.. quando ti ho visto in macchina è come se avessi visto la luce!!’ aggiunse simonetta con un leggero sorriso.
‘Caspita.. deve trattarsi di un lavoro importante se sei così agitata!!’ sottolineò ale, ed aveva ragione. Era effettivamente una proposta interessante, che però non era legata al suo percorso di studi, ma al suo aspetto fisico. Era una ragazza semplice ma molto bella, almeno così le dicevano tutti. Lei aveva cognizione di esserlo: non aveva mai mostrato falsa modestia, ma nemmeno un briciolo di vanità o di superiorità nei confronti delle altre ragazze.
Aveva quindi deciso, spinta da una sua amica, di fare domanda per partecipare ad una selezione di modelle per la realizzazione di pubblicità di biancheria intima per una rivista femminile. Non era nelle sue corde, è vero, ma la paga era buona, e l’inserzione diceva che la pubblicità sarebbe stata anonima, quindi non si sarebbe visto il volto della modella prescelta. Questo le aveva fatto superare le difficoltà insite nel suo carattere piuttosto pudico. Non era una suora, le piaceva anche vestire e curarsi in modo da far risaltare la sua bellezza.. ma non si mostrava in maniera eccessiva. E si vantava di essere così, di non ‘svendersi’ agli sguardi altrui in maniera troppo facile.
Anche al mare non le piaceva indossare costumi esageratamente striminziti: non aveva mai messo, ad esempio, i tanga tipo ‘filo interdentale’, come li chiamava lei, ma al massimo slip che lasciavano scoperte un po’ le natiche.. insomma, sexy e femminile con moderazione, specialmente le volte in cui ci andava con i suoi amici (non erano molte, perchè lei d’estate viaggiava molto). E non aveva mai fatto topless, né tantomeno nudismo, sebbene ale avesse provato più volte a convincerla della bontà di quella scelta, che lui aveva intrapreso già da tempo coinvolgendo saltuariamente anche altri amici della comitiva. In realtà lui non l’aveva mai ‘invitata’ formalmente, perchè sapeva che l’avrebbe messa in difficoltà ed in imbarazzo anche solo chiedendolo. Si era sempre limitato, con la cortesia che gli era consueta, ad elencarle gli aspetti positivi del naturismo.
‘Si, in effetti è un lavoro importante.. anche se probabilmente non è quello che ti aspetteresti da me..’ rispose lei tralasciando per un attimo i suoi pensieri. ‘Qualcosa che non mi aspetterei da te?? – proseguì lui mentre lei intanto gli indicava la strada da percorrere ‘ mmm..vediamo.. stai forse andando ad una selezione di veline o di miss italia?’ chiese scherzando, visto che erano effettivamente due possibilità lontane anni luce dalle sue aspirazioni.
Eppure quella volta non si era allontanato troppo dalla realtà, tanto che a simonetta scappò una risatina. ‘Come hai fatto ad indovinare??’ gli disse sempre con un sorriso…

***

Alessandro doveva ancora mettere a fuoco la situazione. Mentre stava andando al mare tranquillo, aveva quasi investito la sua più cara amica.. che invece l’aveva fermato volontariamente, era montata in macchina ed ora voleva farsi accompagnare chissà dove. Aveva chiesto dove fossero diretti, ma Simonetta era stata abbastanza vaga.. poi aveva detto che si trattava di qualcosa che lui non si sarebbe aspettato. ‘Mmm..vediamo.. stai forse andando ad una selezione di veline o di miss italia?’ aveva detto per scherzo, ma lei aveva confermato: ‘come hai fatto ad indovinare??’ gli aveva risposto sorridendo.
Non poteva essere vero. Alessandro conosceva Simonetta da molti anni, e sapeva che non avrebbe mai fatto quel tipo di concorso. Non perchè non ne avesse le credenziali.. anzi! Aveva un viso molto attraente, con lineamenti molto delicati ed un sorriso mozzafiato, capelli lunghi e lisci, ed un fisico degno davvero di una velina o di una miss. Era alta poco più di un metro e settanta, abbastanza snella, ma con i fianchi pronunciati ed un seno perfettamente adeguato alla sua struttura fisica: una volta le aveva detto che, secondo lui, portava una quarta misura.. lei aveva confidato di portare solo una terza, ma dal tono della risposta alessandro aveva avuto la sensazione di aver indovinato la vera taglia del reggiseno di simonetta.
Ciò che alessandro apprezzava soprattutto in lei era che, pur essendo molto aperta (con lei poteva parlare davvero di tutto, altrimenti quella volta non le avrebbe potuto chiedere con tale naturalezza la taglia del reggiseno), non faceva parte di quella schiera di ragazze ‘scontate’, che amano mettersi in mostra ad ogni costo e che non hanno pudore del proprio corpo.
Nella vita di tutti i giorni simonetta vestiva in maniera semplice, sportiva od elegante a seconda dei casi, sempre alla moda ma senza dare eccessivo sfoggio della sua fisicità, che emergeva comunque in maniera sobria e delicata. Anche il trucco che usava era semplice, non troppo marcato.
Non l’aveva mai vista con scollature esagerate neanche nelle uscite serali in gruppo (e si che, secondo lui, avrebbe potuto davvero permetterselo). Ricordava solo un’occasione, quando aveva indossato un abito da sera nero per un cenone di capodanno, sotto al quale probabilmente non aveva nemmeno il reggiseno.. e ricordava benissimo anche lo scrupolo e la frequenza con cui, in maniera molto discreta, simonetta controllava quella scollatura a V (davvero generosa) per evitare che spuntasse fuori qualcosa di troppo e che i numerosi sguardi che si posavano su di lei potessero godere di uno spettacolo ancor più intrigante di quanto non lo fosse già! Era certo che quella sera si fosse pentita della scelta dell’abito, dato il suo carattere poco esibizionista.
E quel carattere poco esibizionista si manifestava anche d’estate al mare. Quando era capitato di andare in spiaggia con la comitiva di amici (rarissime volte, perchè lei passava sempre la stagione estiva da parenti dall’altra parte dell’oceano) i costumi di simonetta non erano mai stati eccessivamente succinti da risultare volgari: erano viceversa sempre molto sexy, probabilmente per merito del fisico. Ma non gli era mai capitato di vederla in topless, nemmeno casualmente. Solo una volta gli era sembrato di intravedere un capezzolo, mentre si stava cambiando il costume in spiaggia coprendosi con l’asciugamani: l’amica che avrebbe dovuto accompagnarla a casa l’aveva convinta a questo ‘fuoriprogramma’ perchè non voleva che le salisse in macchina con il costume bagnato rovinando i sedili.. e non c’erano cabine per cambiarsi! Lei l’aveva fatto ma solo dopo aver aspettato che ci fossero meno persone possibili lì intorno. Alessandro era lì vicino (l’unico oltre a Simonetta ed all’amica) e si guardava un po’ intorno fingendo di non interessarsi alla scena, ma con la coda dell’occhio gli era proprio sembrato che il seno si scoprisse più del dovuto, quel tanto che bastava per far fuoriuscire il capezzolo. Era stato l’unico episodio, risalente a molto tempo prima.
Alessandro, in sostanza, aveva sempre ritenuto simonetta una splendida ragazza, con le forme giuste al posto giusto.. eppure non era mai scoccata la scintilla fra loro. Era certamente attratto da lei (chi non lo sarebbe stato) ma non si era mai ritenuto all’altezza di una simile bellezza, pur considerandosi un ragazzo nella media. E alla fine aveva accettato il ruolo dell’amico, rendendosi conto che anche per lei non c’era un sentimento diverso da quello. Ci teneva comunque alla sua amicizia, ormai senza doppi fini, e apprezzava il suo carattere ed i suoi ideali.
Ecco perchè non poteva credere che fosse diretta ad una selezione di veline o qualcosa di simile. ‘Ma dai simo, non ci credo neanche se ti vedo!’ le disse convinto. ‘Beh allora visto che mi stai accompagnando, lo vedrai con i tuoi occhi.. sempre ammesso che tu pigi il pedale dell’acceleratore!!’ mi rispose fissando nervosamente l’orologio.
Guardandola capì che sicuramente aveva un appuntamento importante: indossava una gonna ed una camicia abbastanza attillata che ne evidenziava, pur senza esagerazioni, le forme sinuose. Si intravedeva appena il contorno del reggiseno, che le conferiva un pizzico di sensualità in più.
‘Ecco ci siamo! – quasi urlò dopo qualche minuto di indicazioni stradali ‘ accosta, anzi parcheggia lì’ aggiunse indicando un posto libero per l’auto. Alessandro non aveva ancora spento il motore, che già simonetta era scesa.

Uscì dal portone pochi minuti dopo che era entrata e si diresse di nuovo verso l’auto del suo amico, che nel frattempo era rimasto ad aspettarla. ‘Beh? Già fatto?? Ecco lo sapevo che non potevi avere intenzioni serie qui!!’ le disse alessandro scherzando. ‘Credo di essere stata fortunata – rispose lei entrando in macchina ‘ perchè ero riuscita a convincermi a fare questa selezione ed invece pare che sia stata rinviata a data da destinarsi.. e alla reception non hanno saputo darmi spiegazioni!’. Alessandro capì cosa intendeva simonetta dicendo che era stata ‘fortunata’: ‘vuoi dire che pensi si trattasse di qualcosa non molto pulito?’ chiese avviando il motore dell’auto. ‘Non lo so, però a scanso di equivoci mi sono guardata bene dal lasciar loro i miei provini…’ rispose lei con un tono soddisfatto. Ale quasi sobbalzò e l’auto ebbe uno scossone mentre si immetteva nella strada principale. ‘Provini?? Non dirmi che hai scattato delle foto sexy per l’agenzia!!’. ‘Macchè sexy ‘ rispose lei con un sorriso ‘ erano ovviamente foto del fisico perchè a queste agenzie non interessa certo il curriculum scolastico!!’.
In realtà ale non aveva tutti i torti.. erano foto sexy e lei aveva dovuto superare un imbarazzo notevole, non tanto per scattarle (ogni tanto si concedeva qualche scatto senza veli, giusto per vedere che effetto faceva, e poi cancellava le foto immediatamente dalla fotocamera) quanto nel pensare che avrebbe dovuto consegnarle e farle vedere a chissà chi!! La sua amica l’aveva convinta che si trattava di professionisti, e per essere sicura che non rinunciasse all’occasione le aveva anche fatto da fotografa! Era la seconda volta che la coinvolgeva in qualcosa di cui poi si era simonetta si era pentita. L’altra volta le aveva scelto l’abito per il cenone di capodanno in un locale con tutta la comitiva.. un bellissimo abito, ma con una scollatura che aveva definito ‘quasi ombelicale’ per quanto era eccessiva. Inizialmente lo aveva indossato con il reggiseno, ma la solita amica le aveva detto che era orrendo così, e forse aveva ragione.. quindi aveva lasciato che fosse solo il vestito a coprirla. Il risultato fu che passò tutta la serata a controllare, cercando di non farsene accorgere, che non le scappasse fuori un seno a causa di qualche movimento troppo rapido o scomposto! Ma era certa che tutti quantomeno si fossero accorti che non aveva il reggiseno sotto, e questo l’aveva imbarazzata molto.
Dunque ora simonetta era riconoscente nei confronti del destino, che in qualche modo l’aveva tolta da quell’impaccio, ispirato dalla sua ‘cara’ amica, di mostrare foto osè a degli sconosciuti.
Si trattava di cinque fotografie, scattate nelle pose e con gli indumenti richiesti nell’inserzione (e intere, perchè il viso non sarebbe apparso nella pubblicità, ma loro volevano vederlo). Nelle prime tre era in reggiseno e slip. Era richiesto che si mostrasse di fronte e poi leggermente di profilo (in entrambe i profili, destro e sinistro, per la precisione). Nella quarta invece era quasi completamente di spalle, solo con il perizoma: doveva essere ben in vista il sedere, ed il lieve profilo doveva consentire di percepire anche la forma del seno, senza che però si vedesse il capezzolo. E poi c’era la quinta foto, in cui era richiesto che si mostrasse in topless (almeno era concesso uno slip) anche in questo caso leggermente di profilo, probabilmente perché dalla foto gli esperti fossero in grado di decifrare più attentamente la conformazione dei seni. D’altronde era (o almeno avrebbe dovuto essere) una selezione per modelle di intimo, e l’attenzione per questi dettagli era sicuramente giustificata.
La voce di ale interruppe i suoi pensieri. ‘Ma se questi fantomatici provini non li hai lasciati a loro, dove sarebbero?? Mi sa che mi stai prendendo in giro..’. Simonetta infilò la mano nella sua borsetta e cacciò una piccola pennina USB, mostrandola ad ale. ‘La tecnologia fa passi da gigante..’ gli disse strizzando l’occhio con finta malizia. ‘Daiii… vuoi dire che quella pennina contiene i tuoi provini sexy??’ le chiese ale con grande stupore. ‘Pare proprio di si’ confermò lei. Si divertiva a parlare apertamente con alessandro di queste cose, perchè sapeva di poterlo fare con tranquillità, senza avere di fronte una persona con doppi fini. Si stupiva lei stessa di quanto fosse facile parlare di nudità con ale.. e altrettanto difficile anche solo pensare di mostrarsi senza un pezzo del bikini.. o men che mai entrambi!!
‘E fammi capire.. – continuò ale per prenderla un po’ in giro ‘ avresti consegnato loro anche una tua foto nuda?? Perchè i conti non mi tornano.. mi hai sempre detto ‘il nudismo no, il nudismo no.. che io o gli altri amici non possiamo vederti nuda.. che ti imbarazzi.. e poi ti fai vedere dal primo fotografo di passaggio??’. ‘Ma dai non sono nuda nelle foto’ rispose lei con tono divertito. E dopo una breve pausa aggiunse con un sorrisetto: ‘semmai solo in topless!’. ‘Ahhh.. come se questo cambiasse le cose! – borbottò alessandro con un finto tono offeso ‘ da noi non ti sei mai fatta vedere neanche in topless se è per questo!’. Simonetta rispose a tono, con un sorriso beffardo: ‘a parte che non ho confermato di aver scattato foto in topless.. ma comunque voi mai mi vedrete caro ale!! Ora scusa se cambio discorso ma.. dove stiamo andando??’.

***

Alessandro aveva scherzato sulle foto che simonetta aveva rivelato di aver scattato, ma in realtà era rimasto un po’ stupefatto. Era certo che lei non avrebbe mai posato nuda, e non poteva davvero immaginare neanche che si lasciasse vedere in biancheria intima o magari solo in topless dal primo venuto. Ma è pur vero che si sarebbe trattato di un professionista, almeno così avrebbe dovuto essere, e le cose erano un po’ diverse. Molte ragazze, specialmente della televisione, si mostravano poco vestite senza che questo significasse qualcosa di male di per sé. Però pensare a lei, conoscendola.. era diverso!
Fu lei a notare la sua distrazione: ‘Ale?? Dove stiamo andando?’. In effetti alessandro non sapeva in che direzione fossero diretti, non avevano deciso il da farsi. Ma, per evitare di dare a vedere che era rimasto un po’ colpito dalla faccenda, diede una risposta pronta e sicura. ‘Ti sto accompagnando a casa. In realtà quando mi hai.. tagliato la strada.. stavo andando al mare. Se ti va puoi cambiarti, magari mandiamo qualche sms e vediamo se qualcun altro vuole venire. Che ne dici?’. ‘Direi che va bene!!’ rispose contenta lei, ma poi, per scherzare, espresse un dubbio: ‘aspetta.. ora non è che hai intenzione di portarmi in qualche spiaggia naturista visto che hai saputo che ho fatto delle foto in topless??’. ‘Ahhh.. allora le hai fatte queste foto in topless!!’ disse lui con tono di chi ha colto il ladro con le mani nel sacco.. e lanciando un’occhiata involontaria alla sua leggera scollatura. Lei scoppiò in una risata (probabilmente non si era accorta dello sguardo, perchè non ne sarebbe stata entusiasta), poi senza aggiungere altro iniziò a cercare nella borsetta, probabilmente il cellulare per mandare i messaggi. Le caddero un po’ di oggettini, fra cui alessandro riconobbe con la coda dell’occhio un rossetto ed un piccolo specchio (tipica donna!). Lei li raccolse in fretta ed alessandro non potè fare a meno di gettare un altra occhiata alla camicia di simonetta, approfittando di non poter essere visto. Parlare di quelle foto gli aveva ricordato quanto lei fosse attraente.. sebbene fosse una realtà molto evidente! E di lì a breve l’avrebbe anche rivista, dopo tanto tempo, in costume!
Aprì il cellulare a conchiglia e cominciò a scrivere sms a velocità supersonica, come lui non aveva mai imparato a fare. Nel tempo necessario per arrivare a casa di simonetta, ebbero qualche conferma, per cui decisero che destinazione spiaggia era fattibile. Alessandro parcheggiò proprio sotto al portone. ‘Simo ‘ le disse ‘ allora ti aspetto qui? Tanto io sono già pronto per il mare’ propose. ‘Ale veramente ho necessità di una doccia prima.. però non voglio farti aspettare qui.. magari sali un attimo, no?’. Qualunque uomo avrebbe avuto certamente voglia di considerare quelle parole come un velato invito, da parte di una bellissima ragazza, a rimanere soli per lasciarsi andare ad effusioni di ogni tipo.. e se fossero arrivate dalla bocca di un’altra ragazza effettivamente le stesse parole avrebbero potuto avere quel significato, specialmente perchè lei viveva sola in casa.
Ma era simonetta, e voleva solo evitare ad ale di rimanere da solo ad aspettarla magari mezz’ora.. e lui era alessandro, il suo migliore amico.. solo amico e così sia, ruolo da tempo accettato. ‘Ok dai, così bevo un bicchier d’acqua.. ‘ le rispose ‘ aspetta però che devo mettere il bloccapedali!’. ‘Dai io intanto mi avvio ‘ disse lei – così prendo la posta dalla cassetta e guadagnamo…’, ‘dieci secondi netti’ concluse lui in tono ironico. Lei sorrise e si avviò, era una loro tipica schermaglia sulla pignoleria di simonetta.
Alessandro si abbassò per prendere il bloccapedali che teneva sotto al sedile del passeggero.. lo certò tastoni e sentì con i polpastrelli un piccolo oggetto. Sembrava un accendino. ‘Ma che diavolo… chi è che fuma nella mia macch…’ e si bloccò quando alzò l’oggetto.
Non era un accendino.. era qualcosa di molto simile, caduto evidentemente dalla borsetta di simonetta mentre cercava il cellulare. Era una pennina USB.
‘Ale dammi solo qualche minuto, mi faccio una doccia velocissima e sono pronta’ disse simonetta mentre già si avviava in bagno. Aveva fretta di andare in spiaggia, l’idea di abbronzarsi un po’ non le dispiaceva affatto.. ma non voleva far aspettare alessandro, che già era stato così gentile con lei da interrompere tutti i suoi programmi per accompagnarla a quella selezione che poi non aveva più fatto.
Mentre entrava in bagno ripensò proprio a quanto era accaduto.. e si innervosì. Sbottonò la camicia e la tolse posandola sulla lavatrice, poi sganciò rapidamente anche il reggiseno e lo scagliò con forza all’interno dell’oblò. Non era da lavare, ma in quel momento era sopraffatta dalla rabbia ed i gesti che eseguiva erano per lo più meccanici. Forse i tizi della pseudo-agenzia volevano truffarla, magari far girare le sue foto su internet o chissà cos’altro. Era forse per quello che le avevano chiesto di salvarle su una pennina USB! ‘A proposito ‘ pensò distrattamente simonetta mentre si toglieva anche la gonna ed il perizoma e si sedeva nuda sul water per fare pipì ‘ devo ricordarmi di tirarla fuori dalla borsetta e cancellarla!!’. Non poteva credere di essere cascata così facilmente in un tranello.
Mentre stava alzandosi dal water per entrare nella doccia, sentì squillare il telefono di casa, che la risvegliò dal torpore quel tanto che bastava per farle rendere conto che aveva fatto un piccolo errore. Aveva gettato la biancheria intima nella lavatrice, e non l’avrebbe certo indossata di nuovo.. ma, sia per la fretta che per la rabbia dei pensieri che la stavano assalendo, non era passata prima in camera sua a prendere il costume e gli abiti che avrebbe dovuto indossare per andare al mare. Poco male.. avrebbe rimesso su la gonna e la camicia giusto il tempo per andare a prenderli: ale non l’avrebbe neanche vista perchè la sua camera era dall’altra parte del corridoio. Quindi nessun rischio.
Intanto il trillo del telefono, di cui lei non si era curata più di tanto, cessò. Non fece in tempo ad aprire l’acqua della doccia che alessandro la chiamò: ‘Simooo ‘ urlò ‘ una telefonata per teee’. Ale aveva risposto al telefono?? Forse aveva pensato che fosse qualche loro amico che chiamava per sapere dell’appuntamento in spiaggia. ‘Ma chi è?’ urlò lei avvicinandosi alla porta. ‘E’ l’agenzia!! Quella dove siamo stati prima! Corri.. credo che sia importante!!’.
La rabbia di simonetta crebbe all’istante. L’avevano anche richiamata a casa!! Questa era l’occasione per cantargliene quattro. Senza rifletterci più di tanto prese da sopra la lavatrice la gonna e la indossò quasi saltellando. Poi tirò a sé anche la camicia e l’abbottonò in gran fretta, si guardò un attimo allo specchio senza vedersi davvero ed uscì dal bagno.
Simonetta andò quasi di corsa verso alessandro che, come suo solito, era seduto sul bracciolo del divano (faceva così ovunque andasse) ed aveva in mano la cornetta del telefono. La prese con forza posizionandosi vicina a lui ed iniziò a parlare con il suo interlocutore. ‘Abbiamo saputo che è passata per la selezione ‘ le disse la persona dall’altra parte, che si era presentata come il responsabile dell’agenzia ‘ ma c’è stato un malinteso’. ‘Altro che malinteso ‘ urlò lei ‘ non c’era nessuno lì.. e la persona alla reception non ha saputo dirmi perchè la selezione era stata rinviata a data da destinarsi!’. ‘Si, ne sono al corrente.. ma vede signorina.. si ricorda cosa ha chiesto alla reception?’ domandò ancora il responsabile. ‘Certo che si.. ho chiesto della selezione e…’ iniziò a rispondere simonetta, ma lui la interruppe ‘… e non ha specificato quale selezione’.
Simonetta riflettè qualche secondo, ripercorrendo nella mente la vicenda.. era vero, non aveva specificato ‘selezione di intimo’ perchè la imbarazzava. ‘E beh scusi.. che cosa cambia?’ chiese confusa. ‘Signorina, in quel palazzo ci sono tre o quattro aziende.. ed un’altra di queste oggi aveva organizzato una selezione del personale.. che però è stata rinviata a data da destinarsi’. Simonetta trasalì nel momento in cui capì il malinteso: si sentiva in colpa per aver tratto conclusioni errate. Si voltò un attimo verso ale, che aveva però la testa bassa.. d’altronde non poteva capire cosa fosse accaduto, visto che non sentiva la persona dall’altra parte del telefono. Tornò a guardare la riproduzione del ‘campo di grano’ di Van Gogh appeso sul muro davanti a lei: era il quadro che faceva sempre da sfondo alle sue conversazioni telefoniche.
‘Ok ho capito.. mi spiace molto, direi che l’errore è in buona parte mio..’ si scusò lei. ‘Non si preoccupi signorina.. ‘ concluse l’uomo ‘ fortuna che alla ragazza poi è venuto il dubbio e ci ha riferito l’accaduto, così abbiamo potuto verificare sul registro le candidate assenti alla nostra selezione.. e c’era solo il suo nominativo! Se è ancora interessata può partecipare alla selezione di oggi pomeriggio, stesso luogo e stessa ora’. ‘Ah.. è possibile?’ chiese lei speranzosa, riprendendo un po’ fiato. ‘Certamente, si è trattato solo di un malinteso oggi! Mi raccomando porti le fotografie richieste. Buona giornata e a domani!’. ‘D’accordo.. grazie ancora’ si congedò simonetta abbassando la cornetta.
Aveva affrettato i giudizi quella mattina.. ed aveva sbagliato completamente, si trattava chiaramente di un’azienda seria. Aveva rischiato di perdere un’opportunità di lavoro per essere stata un po’ superficiale.. ma per fortuna era andata bene. Si girò verso ale, che nel frattempo si era spostato dietro di lei e disse con tono allegro: ‘Pare che io abbia un’altra possibilità!!’.

***

Seduto sul bracciolo del divano, alessandro teneva nella mano destra la pennina USB di simonetta. Lei era andata in bagno a fare la doccia e lui era lì a chiedersi se avrebbe davvero potuto fare una cosa come quella che gli era passata per la mente mentre saliva le scale per entrare in casa.
Si alzò un attimo e prese dalla tasca dei pantaloni le chiavi della sua auto. Aprì leggermente l’anellino che le teneva insieme e liberò il portachiavi. Non era proprio un portachiavi, ma lui lo utilizzava come tale perchè la sua autoradio aveva l’ingresso per le pennine USB e poteva caricarci molti più brani musicali di quanti sarebbero potuti entrare in un solo CD. In realtà non aveva mai caricato i file sulla pennina, ma aveva intenzione di farlo al più presto.
Posò sul tavolino davanti al divano la pennina USB di simonetta e quella che lui usava come portachiavi. Erano identiche, d’altronde le avevano comprate insieme ad un prezzo favoloso in occasione dell’apertura di un centro commerciale: stesso modello, stessa capacità. Quella di lei a destra, la sua a sinistra. Uguali. Invertì le posizioni delle pennine, alzò un attimo lo sguardo verso il bagno per verificare che lei non stesse già arrivando, e poi tornò a guardarle. Non sembrava che avesse fatto lo spostamento.
Ripassò a mente il semplice piano costituito da 3 mosse. Avrebbe fatto cancellare da simonetta le foto sexy quando lui era ancora a casa di lei. Poi in qualche modo avrebbe sostituito la pennina di simonetta con l’altra, identica e vuota. Poi, una volta tornato a casa propria, avrebbe potuto con calma recuperare dalla pennina di simonetta i file cancellati (sapeva che era possibile farlo con semplici programmi ad hoc).
Sorrise tra sé pensando che si trattava di una fantasia adolescenziale, perchè ovviamente non avrebbe mai portato a termine quel piano, non sarebbe stato onesto nei confronti di simonetta e l’ultima cosa che avrebbe voluto era proprio mancarle di rispetto. Non che non avesse la curiosità di vedere quelle foto.. fisicamente simonetta avrebbe attratto chiunque e chiunque avrebbe agito per ammirare quegli scatti. Ma non lui. Perchè simonetta non gli aveva proposto di vedere le foto. Se davvero lei avesse voluto farsi vedere, lo avrebbe fatto volontariamente.
I suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del telefono. Sulle prime non sapeva cosa fare. Chiamò simonetta che però era forse già sotto la doccia. Poi pensò che potesse trattarsi di qualche loro amico, così alzò la cornetta. L’interlocutore si presentò come il responsabile dell’agenzia di modelle e disse che cercava simonetta. ‘Si è qui in casa, attenda un attimo’ disse alessandro, che poi corse vicino alla porta del bagno. ‘ Simooo ‘ urlò ‘ una telefonata per teee!’. ‘Ma chi è?’ chiese lei che evidentemente si era avvicinata alla porta del bagno, perchè ora sentiva la sua voce forte e chiara. ‘E’ l’agenzia!! Quella dove siamo stati prima! Corri.. credo che sia importante!!’ le disse cercando di convincerla ad andare al telefono. Sentì rumore all’interno del bagno, probabilmente simonetta si stava rivestendo in fretta. Lui tornò al divano, recuperò (per fortuna, perchè si era quasi dimenticato) le due pennine USB dal tavolino mettendole una per tasca, per distinguerle successivamente e poi si sedette sul bracciolo riprendendo la cornetta. ‘Ecco, sta arrivando, gliela passo’, disse al responsabile dell’agenzia.
Simonetta effettivamente arrivò come un treno, le leggeva l’ira in volto. Gli prese la cornetta dalle mani con gran forza e si mise li accanto a parlare. Si girò verso di lei, la sentì dire ‘altro che malinteso’ e poi di colpo smise di ascoltare.. ed il cuore iniziò a pulsargli più veloce. Era seduto di fianco a lei, ed i suoi occhi erano proprio all’altezza dei suoi seni, perchè lei era rimasta in piedi. Non lo aveva fatto apposta, ma neanche aveva potuto fare a meno di farci caso. Simonetta aveva dimenticato di allacciare un bottone della camicia che indossava anche prima di andare in bagno.. era il secondo per la precisione. Così tra il primo ed il terzo bottone la camicia era rimasta leggermente aperta..o meglio si era creata una piega che, se fosse stato di fronte a lei, sarebbe stata del tutto innocua: ma vista di fianco, lasciava intravedere quasi perfettamente il suo seno destro! Gli occhi e la mente di Alessandro impiegarono ancora qualche frazione di secondo prima di rendersi conto che mancava qualcosa che la coprisse di più. ‘E’ senza reggiseno!!’ realizzò alessandro di colpo.
Simonetta quindi si era rivestita di corsa per rispondere al telefono.. e forse per la fretta non aveva indossato di nuovo il reggiseno. Ora alessandro poteva quindi sbirciarle distintamente il seno destro, non fino al capezzolo però, perchè la camicia era attillata quel tanto che bastava a coprirlo. Quella visione fu comunque sufficiente a provocargli un’erezione praticamente istantanea. E’ vero, aveva visto due o tre volte simonetta in costume, ma non era proprio la stessa cosa: in quel momento lui attraverso la fessura della camicia poteva ammirare il seno di simonetta ‘nudo’, nella sua forma naturale e senza senza gli artifici creati spesso da costumi e reggiseni. Era il suo seno, come l’avrebbe visto se lei fosse stata in topless di fianco a lui. Il tutto era reso più intrigante dal fatto che, presa dalla conversazione al telefono, lei non si accorgeva di nulla e non poteva sapere quale spettacolo stesse offrendo involontariamente ad alessandro.
Rimase fisso a sbirciare in quella fessura della camicia disinteressandosi della conversazione, finchè si accorse che lei ebbe un sussulto, probabilmente per qualcosa che le aveva detto il tizio. Prontamente abbassò lo sguardo per evitare che lei si accorgesse di qualcosa. Poi, quando con la coda dell’occhio vide che lei era tornata a guardare il quadro appeso al muro, lui ebbe l’impulso di voltarsi di nuovo e non riuscì a trattenersi: quel seno era troppo attraente. Per un attimo ripensò a quella fantasia di scambiare le pennine USB, ma scacciò l’idea. Riuscì invece per sua fortuna a sentire simonetta che diceva ‘d’accordo.. grazie ancora’, segno che la telefonata era al termine, e si allontanò un pochino da lei, in modo che non avesse più l’opportunità di spiarla.
Lei si girò verso di lui e disse: ‘Pare che io abbia un’altra possibilità!!’. ‘Cioè?’ chiese lui riprendendosi un po’. ‘Cioè oggi torno a fare la selezione!! C’era stato un malinteso!!’ rispose lei sorridendo. ‘Capisco ‘ continuò lui con un po’ di sconforto ‘ mi sa che oggi non ti vedremo al mare allora eh?’. Lei rispose con un sorriso. ‘Ok allora dai.. vai a fare la doccia che tra un po’ devi ripartire – le disse lui sorridendo – E vai in anticipo altrimenti rischi di far tardi come stamani! Io intanto vado’. ‘D’accordo ale.. comunque grazie di tutto – gli disse baciandolo sulla guancia ‘ sei un vero amico. Ci sentiamo dopo dai.. ciao ciao!’. E si diresse verso il bagno in gran fretta.
Alessandro si sentì in colpa. Come aveva potuto pensare di guardare quelle foto di nascosto? Poteva perdonarsi di averle sbirciato per qualche secondo il seno dalla fessura della camicetta, in fondo non l’aveva fatto apposta e non aveva visto nulla di eccessivo. Ma le foto no.. non le avrebbe guardate a sua insaputa.
Prese dai pantaloni la pennina USB di simonetta (per fortuna era stato meticoloso nel metterle nelle diverse tasche) e la mescolò fra gli oggetti dentro alla sua borsetta, da dove era caduta prima in auto.
Poi uscì e tornò a casa, perchè non aveva più molta voglia di andare al mare.
Si asciugò quel tanto che bastava per non allagare casa, poi uscì nuda dal bagno ed andò in cucina a prendere qualcosa da bere. Era riservata e non amava mostrarsi in maniera eccessiva, ma quando era in casa da sola le piaceva molto stare nuda e libera. Gliel’aveva consigliato molto tempo prima alessandro, che da buon naturista amava stare nudo ovunque. Lei non gli aveva mai rivelato di aver seguito il suo consiglio, anche perchè era consapevole di cosa le avrebbe detto: ‘vedi? Ti piace! Ora devi solo abituarti a farlo davanti alla persone e poi potrai venire con noi a prendere il sole in libertà!’. Ecco perchè non gli aveva mai rivelato quel piccolo segreto. Si imbarazzava anche solo a parlarne, e di certo non sarebbe mai stata nuda davanti a lui ed ai suoi amici.
Tornò in salone e frugò nella sua borsetta. Il responsabile dell’agenzia le aveva ricordato di portare con sé le sue foto. Sapeva che sarebbe stato imbarazzante mostrarle al provino, ma ci sarebbe riuscita, se ne era convinta. Inserì la pennina nella porta USB del pc e lo accese. Mentre questo si avviava (doveva proprio cambiarlo quel computer, era lentissimo!) tornò in camera per vestirsi.
Si guardò allo specchio. Non si era ancora abbronzata perchè non aveva avuto occasione di andare al mare.. e per quel giorno non avrebbe più potuto andarci con alessandro per via della nuova selezione.
Controllò quindi la depilazione delle gambe, che era ancora perfetta, così come quella del pube. Per scattare quelle fotografie con la biancheria intima si era dovuta infatti depilare quasi completamente anche lì, per evitare che sotto allo slip si notasse la macchiolina nera dei peli pubici. Era rimasto solo un piccolo triangolo, che non si notava nelle foto.
Scelse di rimettere una gonna che arrivava poco sopra al ginocchio ed un’altra camicetta rosa, che era in tutto identica a quella che aveva indossato la mattina, tranne che per il colore. Abbinò perizoma e reggiseno (ne aveva scelto uno a balconcino, giusto per far risaltare un po’ di più il decolletè) e tornò in salone.
Il pc era acceso, la finestra della pennina usb aperta.. ma non c’era nessuna foto! La pennina era completamente vuota.. Rimase confusa per qualche secondo, poi cercò di mettere a fuoco il problema. Aveva verificato quella mattina e le foto c’erano.. ora invece erano sparite. Come era potuto succedere? Fece mille ipotesi, ma non aveva sufficienti conoscenze tecniche per capire se fossero fondate.
Poi fu assalita dal panico. La selezione sarebbe stata solo tra 2 ore e non poteva andare senza i provini!! Ma la sua macchinetta fotografica era stata ‘sequestrata’ da sua madre che era andata in vacanza (e comunque sarebbe stato difficile preparare gli autoscatti). Chiamò immediatamente al cellulare l’amica del cuore che le aveva scattato le foto la prima volta, ma era spento. Provò anche a casa, ma non rispondeva nessuno.. probabilmente era al mare e voleva rimanere in pace. Non poteva nemmeno aspettare che riaccendesse il cellulare, perchè comunque poi non ci sarebbe stato tempo per scattare le foto. Niente da fare..avrebbe dovuto rinunciare alla selezione.
Fu allora che un pensiero le passò per la mente. C’era una persona che certamente avrebbe potuto aiutarla. Una persona di cui tra l’altro si fidava ciecamente, che non avrebbe approfittato della situazione. Il problema era che lei non sapeva che se avrebbe avuto il coraggio di mostrarsi a lui così svestita. Avrebbe dovuto farsi fotografare addirittura in topless, e fino a quel giorno non si era mai mostrata più che in costume. ‘Non è proprio il caso’ pensò fra sé. Ma le dispiaceva tanto rinunciare a quella selezione.
Prese il cellulare con molta titubanza. ‘Ok.. – si disse a voce alta ‘ ora lo chiamo a casa. Se mi risponde, intanto gli chiedo un parere sulla pennina, può darsi che mi sappia risolvere il problema dei file spariti e non ci sarà bisogno di scattare nessuna foto. E poi tanto in ogni caso lui ora sarà al mare quindi neanche risponderà. E al cellulare non lo chiamo. Se non risponde, vuol dire che è destino che io non debba fare questa dannata selezione!’.
Sicura di non trovarlo in casa, simonetta compose il numero di alessandro.

***

Alessandro era tornato a casa ripensando più volte a quella piega nella camicetta. E’ vero, in fondo non aveva visto nulla di che, ma la situazione non lo aveva lasciato indifferente.. anzi gli aveva ricordato quanto il fisico di simonetta fosse attraente. Ma ora era il caso di dimenticare quell’episodio fortuito.
Fece una rapida doccia, poi si asciugò ed uscì dal bagno senza rivestirsi, come faceva praticamente sempre d’estate in casa sua. Si sdraiò nudo sul divano del salone, prese il telecomando ed accese tv e dvd. La sera precedente aveva iniziato a vedere un film, ed aveva intenzione di finirlo: per quel giorno non sarebbe più andato al mare, ma in fondo anche il relax di casa non sarebbe stato male.
Proprio mentre premeva il tasto play, squillò il telefono. ‘Pronto?’ disse alzando la cornetta. ‘Ale.. che ci fai a casa??’ aveva risposto la voce dall’altra parte. Ci mise un paio di secondi a riconoscerla. ‘Simo ciao! Niente, non avevo più voglia di andare al mare, ora mi vedo un film. Tutto bene tu? Sei pronta?’ chiese. ‘Beh.. è proprio di questo che ti volevo parlare. Senti.. secondo te una pennina usb può perdere i dati da un momento all’altro?’.
La domanda lo colse di sorpresa. Aveva cercato di pensare ad altro dopo la doccia, e in quel momento non ricordava la storia della pennina usb con le foto di simonetta.. ma sapeva che alla fine l’aveva rimessa di nascosto nella sua borsetta. Rispose quindi con naturalezza. ‘Beh, per quel che ne so è raro.. magari può succedere se la pennina rimane a lungo vicina ad una fonte magnetica o radio.. almeno così ho letto. Ma perchè me lo chiedi?’.
Simonetta non si curò della sua domanda ed aggiunse: ‘Fonti magnetiche o radio? Tipo un telefonino?’. ‘Si, è un giusto esempio’ confermò lui. ‘E pensi che i dati si possano recuperare?’ chiese ancora simonetta. ‘Simo non so ‘ rispose ancora alessandro – ci sono dei programmini per il recupero dei dati persi, ma bisognerebbe essere certi delle cause’. ‘E tu li hai questi programmini?’ domandò lei ancora più insistente. ‘Posso vedere se trovo qualcosa su internet ‘ ribattè lui ‘ ti servono per qualcuno che conosci?’. ‘Esatto ‘ confermò lei ‘ per qualcuno che conosco.. ME!! Si sono cancellate le foto dalla pennina usb e non so come fare per recuperarle in tempo per andare alla selezione!! Posso passare da te un attimo, magari mi risolvi il problema?’.
Il cuore di alessandro iniziò a battere più rapidamente. La pennina con le foto, ora ricordava meglio. Quando era a casa di simonetta aveva pensato, solo per fantasticare, di scambiarla con la sua, un modello identico. Ma no, non poteva aver fatto quell’errore. Però, se fosse davvero accaduto?? Se avesse confuso le pennine? ‘Ehm.. si dai ‘ concluse lui quasi balbettando ‘ passa pure, ti aspetto, vedrai che risolviamo tutto’. ‘Grazie ale, posso sempre contare su di te! A fra poco!’ disse simonetta riattaccando.
Alessandro ripose la cornetta con un tonfo, schizzò rapido come un fulmine verso la sua camera ed accese il pc, poi prese i pantaloni che aveva buttato sul letto, frugò nelle tasche e ritrovò la ‘sua’ pennina usb.. o almeno tale doveva essere. Tornò al pc con il cuore sempre più impazzito: era certo di non aver commesso quell’errore, ma il fatto che nella pennina di simonetta non ci fossero più i file era un indizio pericoloso. Attaccò il dispositivo al pc ed attese l’apertura della finestra.. e nel frattempo ricordò vagamente di uno scambio della posizione delle pennine, fatto per verificare che fossero identiche e fantasticare su una ‘sostituzione’ volontaria che comunque, per rispetto di simonetta e della loro amicizia, non avrebbe mai fatto nella realtà.
La finestrella si aprì e fu come un segno rivelatore: uno scambio alla fine era stato fatto davvero, seppure non volontariamente. Nella memoria di quella pennina c’erano cinque files immagine, numerati da 1 a 5: gli stessi files che simonetta non aveva più trovato sulla sua..
Alessandro fu assalito dalla tentazione. Non vedeva le anteprime delle foto, ma sapeva per certo che in quegli scatti simonetta era in biancheria intima.. forse anche in topless, anche se in macchina quella mattina non gliel’aveva confermato. Bastava un click e tutte le sue curiosità sarebbero state soddisfatte.. altro che fessura nella camicia, avrebbe visto i suoi seni proprio al naturale!
Rimase a fissare il monitor per quasi 10 minuti: impugnava il mouse e spostava la freccetta verso una delle icone, si preparava a cliccare ma poi non lo faceva. Era quasi ipotizzato e la curiosità lo stava divorando, ma il rispetto nei confronti di simonetta prevaleva. Non avrebbe visto quelle foto, anzi, in qualche modo le avrebbe detto tutto non appena fosse arrivata.
Fu proprio in quel momento che suonò il campanello di casa. ‘Lupus in fabula’ pensò distrattamente alessandro. Solo dopo il secondo ‘drrrinnn’ si rese conto davvero che la sua amica era appena fuori dalla porta e lui era ancora nudo. ‘Dannazione!!’ pensò, cercando qualche abito da indossare alla svelta..

Alessandro non rispondeva al campanello. Forse era fuori in terrazza oppure in bagno a fare la doccia. Le iniziava a pesare l’attesa, perchè le dava modo di pensare al motivo per cui era lì. Era andata cercando di convincersi che il problema della pennina si sarebbe risolto.. ma ora che era davanti alla sua porta, si rendeva conto che quasi certamente tra qualche minuto avrebbe dovuto chiedere ad alessandro di scattarle delle foto sexy in biancheria intima.. ed una addirittura in topless! Non sapeva se ci sarebbe riuscita davvero. Sapeva bene che alla selezione avrebbe dovuto farsi vedere quasi nuda da fotografi ed addetti ai lavori.. ma loro erano estranei dopotutto, ed era l’unico motivo per cui si era convinta a partecipare. Ma stare in topless davanti ad ale era un altro paio di maniche.. era il suo migliore amico! Eppure era l’unica possibilità per non perdere la selezione.
Riprovò ancora e dopo qualche secondo finalmente venne ad aprire. Indossava un paio di pantaloncini bianchi ed una magliettina senza maniche, sempre bianca. ‘Ah ma ci sei allora!!’ gli disse sorridendo. ‘Certo simo, ero un attimo in bagno.. entra pure’. Entrò e rimase affascinata dal nuovo arredamento del salone che alessandro aveva acquistato poco tempo prima e che lei non aveva ancora visto. L’aveva colpita in particolare la ‘zona relax’, con un divano ad angolo che sembrava molto comodo per guardarsi i film sul tv al plasma che doveva essere almeno da 40 pollici. ‘Wow.. secondo me lì si sta meglio che al cinema!’ gli disse sincera. ‘Puoi scommetterci.. ho anche l’impianto surround.. ma non posso alzare molto il volume perchè i vicini poi si lamentano!!’ le rispose.
‘Senti ale ‘ tagliò corto lei ‘ pensi di poter risolvere il mio problema? E’ già così tardi!’. ‘Simo ‘ rispose lui con tono mesto ‘ ho paura che le possibilità di recuperare i file siano praticamente pari a zero. Ed anche se si potesse fare, ci vorrebbe un’ora abbondante perchè quei programmini di cui ti parlavo sono abbastanza lenti nel cercare i file cancellati.. e tu dovresti andare alla selezione tra mezz’ora se non vuoi fare tardi!’.
Simonetta si rendeva conto che ale aveva ragione. Anzi.. per dirla tutta, sarebbe dovuta già essere diretta alla selezione, perchè a quell’ora ci sarebbe stato molto traffico per raggiungere la sede dell’agenzia. C’era una sola possibilità, ma non sapeva come dirglielo. Lui non c’aveva pensato, o forse non aveva ritenuto opportuno dirlo per non metterla in imbarazzo. Ora doveva decidere. E doveva farlo in fretta.
‘Ale senti.. – iniziò arrossendo un pò ‘ una soluzione alternativa ci sarebbe.. ma se non te la senti dimmi di no tranquillamente’. ‘Cioè?’ chiese lui con un’espressione smarrita che le confermò che non aveva pensato a quell’opzione. ‘Cioè.. le foto.. ehm.. potresti.. potremmo.. scattarle di nuovo. Ora. Rapidamente.. che ne dici?’ propose tutta d’un fiato. Il volto di alessandro era quasi allibito. ‘Scattarle.. ora? Ma scusa.. non sono foto… in intimo? Non saresti imbarazzata?’ chiese. ‘Più che imbarazzata ale.. perchè ce n’è anche una in topless da fare! Però non vedo altra scelta! Ti creerebbe problemi farmi questo favore?’.
‘Simo.. – tagliò corto lui con un sorriso molto dolce ‘ il problema per me non c’è, davvero.. si tratta di un topless dai. Sai come la penso, per me non c’è nulla di male.. ma pensavo più che altro a te. Se te la senti tu, per me va bene’.
Se ci avesse pensato ancora, simonetta avrebbe rinunciato sicuramente. Decise quindi di agire d’impulso. Ci teneva alla selezione e quella era l’unica possibilità. ‘Ale.. cominciamo con quella in topless? Così mi tolgo il pensiero’ disse con apparente sicurezza. ‘Ok.. prendo la macchinetta fotografica. Tu vuoi.. ehm.. cambiarti di là?’. ‘Cambiarmi? – rispose lei con un leggero sorriso ‘ si.. giusto per evitare di fare uno spogliarello proprio davanti a te!! Ok, torno subito’ chiuse andando verso il bagno. Alessandro non replicò e non fece battute sulla situazione. Probabilmente si rendeva conto del suo imbarazzo e non lo riteneva il momento più opportuno. Era davvero un amico e lei si sentiva comunque al sicuro. Si diresse verso il bagno ed entrò. Cercò l’armadietto degli asciugamani, e dopo averlo trovato prese il primo della pila, che per fortuna era abbastanza grande. Si sarebbe coperta con quello fino al momento dello scatto, così ale l’avrebbe vista almeno solo per pochi secondi. Uscì dal bagno, vide la porta della camera di ale aperta, ed entrò.

***
Alessandro non poteva crederci: la sua cara amica aveva deciso che si sarebbe fatta fotografare da lui in biancheria intima.. ma lei aveva detto che c’era anche una foto in topless!! Questo significava che di lì a qualche minuto lei sarebbe tornata in salone forse già in biancheria intima, per poi togliere il reggiseno davanti a lui, o forse sarebbe entrata già in topless.. e lui avrebbe visto finalmente i suoi seni nudi, al naturale: esattamente come era riuscito a sbirciare quella stessa mattina sotto la camicia.. solo che in quel caso non aveva visto granché. I pensieri gli provocarono subito un’erezione che era molto evidente sotto ai pantaloncini, perchè non aveva trovato velocemente un paio di slip quando era arrivata a casa la sua amica. Decise che non sarebbe stato il caso di mostrarsi così, prese la giacca di una tuta che lasciava sempre vicino alla porta d’ingresso (per indossarla quando scendeva in cantina a prendere qualcosa) e la indossò in vita, giusto per coprirsi casomai lei tornasse in salone proprio in quei momenti.
Tornò immediatamente a pensare a simonetta. Alessandro non aveva avuto il coraggio di rivelarle dello scambio di pennine: ormai il danno era fatto, si sarebbe vergognato troppo a dirglielo. Ma non avrebbe mai detto che la reazione di simo potesse essere quella di farsi scattare le foto da lui.. non aveva mai accettato nemmeno di fare topless insieme a lui o agli amici, né era solita mostrarsi in atteggiamenti provocanti o in abiti troppo succinti. Non ne aveva nemmeno bisogno per la verità.. qualunque cosa mettesse, la faceva sembrare sexy. Alessandro ripensò, per la seconda volta in quella giornata, alla rara occasione in cui lei aveva indossato qualcosa di davvero molto sexy.. quel vestito per capodanno. Una scollatura vertiginosa, molto probabilmente senza il reggiseno sotto (non le aveva mai chiesto se fosse davvero così, ma aveva sempre avuto intenzione di farlo), tanto che proprio in quell’occasione lui si era reso conto di quanto fosse bello il seno di simonetta. E lei che si controllava in continuazione, forse perchè si era accorta degli sguardi maschili sui suoi seni.. era stata davvero divertente e dolce nella sua timidezza!
Tra l’altro la timidezza riguardava solo il mostrarsi, perchè per il resto con lei si poteva parlare di tutto..e di nuovo, quella mattina aveva avuto conferma anche di questo, quando avevano parlato delle foto, e lei aveva giocato sul fatto che ce ne fosse anche una in topless.
Non era stato completamente sincero quel giorno con lei non dicendole dello scambio di pennine. Ma era contento di non aver visto quelle fotografie all’insaputa di simonetta. Se lei avesse saputo che, proprio mentre stava arrivando, lui aveva avuto la tentazione di aprire i file….
In quel momento alessandro fu preso dal panico, l’erezione divenne solo un ricordo e una vampata di calore lo obbligò a togliere la giacca che aveva messo per coprirsi meglio i pantaloncini (in effetti ora non serviva più coprirsi). D’un tratto infatti ricordò di aver lasciato acceso il pc nella sua camera.. e non ricordava di aver chiuso la finestra di windows. Simonetta era andata in bagno.. ma anche la camera era aperta e nulla impediva che lei fosse entrata lì. E se lo avesse scoperto….. l’avrebbe presa davvero male, e difficilmente avrebbe creduto che si, lui aveva preso la sua pennina ma no, non aveva guardato le sue foto sexy. Effettivamente era poco credibile, seppur vero.
Iniziò quasi a correre verso la sua camera, quando senti l’urlo di simonetta: ‘Aleeee.. vieni subito qui!!’. Dentro di sé fu quasi certo di aver perduto la fiducia che la sua amica riponeva in lui..
Nella stanza di ale, simonetta tolse tutto quello che indossava tranne il perizoma, e lo fece in fretta, perchè il tempo era poco. Si coprì già il seno con l’asciugamani, anche se era ancora sola lì. Lo teneva su con la mano sinistra ed ovviamente non la copriva dietro. Il suo sedere era coperto, si fa per dire, solo dal perizoma.
Smise di pensare che ale tra breve l’avrebbe vista così svestita.. e fece per uscire. Ma il suo sguardo cadde sul pc acceso. ‘Che distratto che sei ale’.. disse a voce alta mentre andava a spegnerlo. C’era una pennina usb identica alla sua era attaccata al pc. E c’era una finestra aperta sul monitor, con cinque files immagine.
Non impiegò molto a mettere insieme i pezzi. Era la sua pennina, le sue foto.. e le aveva alessandro. Aveva preso la pennina e l’aveva scambiata con una identica che, ora ricordava, lui aveva. Montò su tutte le furie. Non poteva credere a quello che vedeva.. alessandro aveva preso le sue foto e forse le aveva viste prima che lei arrivasse a casa sua.. e chissà cos’altro aveva fatto davanti a quelle foto!!
Perse il lume della ragione, e senza pensare nemmeno a rivestirsi urlò: ‘Aleeee.. vieni subito qui!!’.
Alessandro arrivò quasi di corsa, e quando la vide nella sua camera, vicina al pc, sul suo viso si disegnò la consapevolezza. ‘Simo.. non è come pensi..’ iniziò a scusarsi, ma lei lo interruppe. ‘Ah no? E come sarebbe?? Qui ci sono le mie foto.. non dovresti averle tu o sbaglio??’.
‘Hai ragione simo ‘ disse lui con un viso che trasmetteva senso di colpa ‘ è che.. si è vero, ma è un caso che io abbia la tua pennina. Si, avevo avuto il pensiero di scambiare la mia con la tua.. ho anche ipotizzato un piano.. ma poi non l’ho realizzato..solo che poi per sbaglio le ho mescolate, e quando sono tornato a casa ho visto che era la tua e..’. ‘E hai subito guardato le foto..’ concluse lei ancora a voce alta ed arrabbiata. ‘No no!! – negò ale ‘ non le ho viste davvero! Certo non ti nego che ho avuto la tentazione.. ma non avrei potuto farlo, non sarebbe stato corretto nei tuoi confronti.. e ci tengo alla tua fiducia ed alla tua amicizia.. davvero non le ho viste! Ho pensato che se tu avessi voluto, me le avresti fatte vedere di tua iniziativa. E invece non l’avevi fatto, così io non ho aperto le immagini’.
Simonetta lo conosceva bene. E non potè fare a meno di credergli, il suo volto traspariva sincerità, senso di colpa e.. paura. Paura di perdere la sua amicizia. Si, ne era certa, ale non aveva visto quelle foto. Il fatto che avesse avuto la tentazione era naturale, era pur sempre un ragazzo. C’era però ancora qualcosa che non mandava giù: ‘ma perchè ora mi stavi per far scattare altre foto? Potevi dirmelo che l’avevi tu la pennina no? Volevi approfittare della situazione?’. Lui la guardò dritta negli occhi. ‘Simo.. mi vergognavo a dirti che avevo io le tue foto.. avevo paura che non avresti creduto che non lo avevo fatto apposta’. ‘Solo questo?’ chiese lei con tono ora più calmo’. ‘Non lo so.. può darsi che inconsciamente.. ‘ rispose lui senza finire la frase ed abbassando il viso che, per l’imbarazzo, era diventato rossissimo.
Il senso era chiaro. Ma simonetta non ce l’aveva con lui.. anzi.. era stato molto tenero nel raccontarle la verità, senza mai provare a negare qualche colpa. E poi in fondo non aveva fatto chissà cosa di male.. si stava forse accusando più del dovuto. Era sempre il suo migliore amico, quello di cui si poteva fidare. Mentre teneva ancora su l’asciugamani con una mano, con l’altra sollevò il viso di alessandro e gli sorrise. ‘Scemo.. – gli disse ‘ potevi anche dirmelo subito della pennina’. ‘Vuoi dire che non te la sei presa? Neanche del fatto che stavo permettendo che tu ti facessi fotografare da me mentre avrei potuto impedirlo visto che avevo io le tue foto?’ chiese lui speranzoso. ‘Certo che me la sono presa! Però ti perdono – confermò lei avvicinandosi e dandogli un bacio sulla guancia ‘ in fondo eri solo curioso di vedere il mio meraviglioso topless!’ concluse lei con una battuta.
Alessandro tirò un sospiro di sollievo.. si vedeva che aveva davvero avuto paura di perderla. Poi cercò di chiudere l’argomento anche lui con una battuta: ‘ok allora vuoi dire che adesso iniziamo a scattare le foto no? Così vediamo questo meraviglioso topless!’.
Simonetta gli rispose con finta seccatura. ‘Ah ma allora sei recidivo!! Visto che le foto ci sono, non c’è motivo di farle.. ti sarebbe convenuto guardarle per vedermi in topless, perchè ora per punizione non mi ci vedrai mai più.. neanche se mi minacciassi con un’arma!!’ gli disse col sorriso sulle labbra. In effetti aveva tutta l’intenzione di prendere subito la pennina, rivestirsi ed andare alla selezione.
Alessandro distese pollice ed indice della mano destra a forma di pistola, e puntò l’arma immaginaria verso simonetta. ‘Ok.. vediamo se è vero’ disse sorridendo, sfidandola per gioco.
In un istante simonetta decise che avrebbe fatto qualcosa che neanche lontanamente immaginava di poter fare. Quel giorno infatti alessandro si era guadagnato per l’ennesima volta la sua fiducia.. chiunque altro probabilmente avrebbe approfittato della situazione. Ed il gioco che aveva inscenato ora l’aveva divertita davvero.
Si convinse che non c’era niente di male in quello che aveva deciso di fare, si sarebbe trattato di pochi secondi.. voleva sorprenderlo come lui aveva fatto con lei.. ed era sicura di farlo col gesto che aveva in mente, sebbene lui fosse un naturista, quindi abituato a vedere corpi nudi.
E allora lo fece davvero. Si immedesimò nella parte dell’ostaggio.. e di fronte al finto malvivente che le puntava la finta pistola fece quello che era necessario per salvare la pelle. Alzò entrambe le braccia in segno di resa. Mentre lo faceva, vide chiaramente lo sguardo incredulo di alessandro seguire la caduta in terra dell’asciugamani che un istante prima la copriva.. e poi vide risalire quello sguardo lungo le sue gambe, fermarsi solo un attimo sullo slip e fissarsi poi definitivamente sul suo seno, ormai completamente nudo di fronte a lui..

***

Con gli occhi fissi sul seno di simonetta, alessandro ripensava a come la sua amica lo aveva sorpreso lasciandolo interdetto. Si era lasciata cadere l’asciugamani che la copriva… ed ora a coprirla c’era solo un piccolo slip (forse chissà.. un perizoma, anche se non era possibile capirlo standole di fronte.
Evidentemente aveva creduto alle sue parole, che erano state davvero sincere. E forse aveva anche trovato divertente quell’idea di usare le dita della mano per simulare un’arma (aveva detto che non si sarebbe mostrata in topless neanche se minacciata con un’arma.. e lui aveva voluto verificare!). Insomma.. forse aveva in qualche modo voluto ‘premiarlo’.. mostrandosi a lui per la prima volta in topless. Non c’era andata mai neanche vicina a farsi vedere in quelle condizioni, e proprio per questo la sua scelta era ancor più sorprendente. Sembrava di colpo aver superato alcuni suoi pudori: lui la stava fissando da circa 10 secondi ed ancora non si era coperta!!
Alessandro potè constatare che il suo seno era davvero perfetto. E vederlo con le braccia sollevate era ancora più eccitante, perchè era una delle sue ‘posizioni da calendario’ preferite. Sarebbe rimasto ad osservarla per ore.. ma sapeva anche che non era il caso di approfittare della situazione e di farla sentire troppo in imbarazzo. Non credeva che lei si sarebbe mostrata di nuovo in futuro, perchè non credeva che magicamente tutti i suoi imbarazzi fossero svaniti.. ma se c’era una possibilità che capitasse ancora, dipendeva dal suo comportamento in quel momento. Se l’avesse fatta sentire a disagio, o se le avesse fatto intendere un interesse troppo spiccato per la sua nudità, quella sarebbe stata la prima e unica volta in topless con lui.
Fu proprio lui, quindi, a rompere gli indugi. ‘Ehm.. simo.. – disse, con una certa timidezza abbassando le dita a pistola con cui aveva ottenuto quel risultato ‘ non mi aspettavo che tu..’. ‘Si lo so.. – rispose lei immediatamente abbassando lentamente le braccia e lasciandole cadere lungo i fianchi ‘ a dire la verità nemmeno io me lo aspettavo!!’. Si vedeva che era sincera, doveva aver deciso tutto in quel momento. ‘Capisco.. e lo apprezzo davvero simo.. per me vuol dire che ti sei fidata di me’ le disse. Poi si diresse verso il letto e raccolse il reggiseno di simo, si riavvicinò a lei e glielo porse. Simo fece per prenderlo con uno sguardo di gratitudine, ma ale lo ritirò indietro proprio all’ultimo dicendo: ‘aspetta aspetta.. non posso perdere questa occasione così ghiotta!’. E mentre lo diceva, cercava l’etichetta con la taglia del reggiseno. In realtà era un modo per distogliere l’attenzione dal fatto che lei era ancora in topless.. un modo per farle capire che non c’era poi qualcosa di così scandaloso da meritare un comportamento diverso dal solito. Doveva farla sembrare una cosa naturale, tanto più che lui era abituato ai topless e al nudismo, e lei lo sapeva bene.
Trovò l’etichetta in pochi secondi. ‘Ahh ‘ le disse sorridendo ‘ allora mentivi.. è solo una terza!!’. ‘Ma che dici ale!! – rispose lei praticamente strappandogli il reggiseno dalla mano ‘ ti ricordo che eri tu a dire che portavo una quarta!! E poi comunque credo che sia sufficiente così!’. Alessandro la guardò.. le guardò i seni, ora nella loro forma più naturale (senza neanche quel leggero sollevamento causato dalle braccia alzate che avevano provocato la caduta dell’asciugamani) ed in quel momento vide simonetta rendersi davvero conto che era ancora in topless. ‘Si, è vero simo ‘ confermò lui mentre lei si agganciava il reggiseno dietro la schiena ‘ su questo hai proprio ragione.. secondo me non avrai problemi a vincere la selezione. E’ la prima volta che lo vedo e.. posso dirti che hai un seno meraviglioso!’. ‘Ale dai non mettermi in imbarazzo.. – disse lei arrossendo un po’ ‘ ti ringrazio ma non dirmelo.. e dimentica in fretta questo episodio perchè non si ripeterà!!’. ‘Lo so simo ‘ la tranquillizzò lui ‘ non preoccuparti, ti conosco. Vorrei però solo farti notare che sei stata circa 3 minuti in topless.. e che era bastato distrarti un attimo per dimenticare di esserlo.. vuol dire che se riesci a parlare di altro, poi non ci fai più caso!’. Aveva lanciato il suo consiglio, ma non avrebbe insistito né detto altro. Non credeva che avrebbe riflettuto su quell’episodio, ma effettivamente aveva dato prova di avere meno problemi a stare in topless di quanto lei stessa credesse. ‘Ok, ci penserò’ disse lei, ma sembrava più un modo per chiudere una conversazione divenuta forse troppo imbarazzante per lei.
‘Dai ora vestiti, che devi andare, intanto io ti stacco la pennina con le foto’ le ricordò andando girandosi verso il pc e cominciando ad armeggiare con il mouse’. ‘Accidenti hai ragione!’.
La sentì avvicinarsi al letto per recuperare gli altri vestiti e mentre cliccava sull’icona che serve a spegnere la pennina, girò un attimo il capo verso di lei. Ed ebbe un sussulto. Si era girata di spalle e stava allacciando l’ultimo bottone della camicia. Ma la camicia non le copriva il sedere, che era ‘vestito’ solo di un perizoma. Ed era un sedere perfetto almeno quanto il seno. Tondo, ben fatto, tonico.. Ale non aveva dubbi: lei avrebbe stravinto la selezione! Tornò a girarsi verso il pc per evitare che si accorgesse di qualcosa. Abbassò la testa per afferrare la pennina da staccare.. e si rese conto di aver avuto un’erezione incredibile. Forse già da prima, dal topless.. ma era stato talmente sorpreso che non se n’era accorto!
‘Fatto con quella pennina? Dai io sono pronta!’ disse simo avvicinandosi a lui. Ale non aveva riparo, doveva per forza girarsi per darle la pennina. Non poteva coprirsi con nulla e i pantaloncini davano perfettamente l’idea di un’erezione coi fiocchi. Decise che avrebbe fatto finta di nulla. Forse il pene era così già dal topless e lei non sembrava essersene accorta, presa dalla situazione. Magari non se ne sarebbe accorta nemmeno ora, per la fretta che aveva.
Si girò. ‘Tieni simo.. e scusa ancora se non te l’ho detto subito che avevo io le foto originali’ le disse cercando di farla andar via subito con la scusa del ritardo. ‘Ale te l’ho detto.. no problem.. anzi, grazie per la sincerità che hai mostrato dopo ‘ rispose lei con un leggero sorriso e abbassando leggermente il viso per prendere la pennina. Tornò quasi immediatamente a guardarlo negli occhi come sempre faceva, lo baciò sulla guancia e si diresse verso la porta. ‘Augurami buona fortuna!’ gli disse uscendo. ‘Buona fortuna!’ obbedì lui richiudendo la porta alle sue spalle. Era sicuro che lei non si fosse accorta di nulla, non aveva dato segni di disagio, che invece si sarebbe aspettato se lei avesse notato un rigonfiamento anomalo nei pantalocini.
La fretta era stata propizia, perchè se simo avesse notato l’erezione forse non l’avrebbe presa molto bene…

Simonetta aveva assoluto bisogno di andare in bagno. Era stata probabilmente l’emozione della selezione, o forse il freddo dell’aria condizionata nella stanza in cui facevano sfilare le aspiranti modelle, che erano vestite solo di biancheria intima. Non era riuscita ad andare in bagno prima di uscire, così ora si ritrovava ad aver molta fretta. Casa sua era ancora lontana, mentre la casa di ale le era di strada. Non ci pensò due volte.. e decise che sarebbe passata a ‘trovare’ il suo amico.
Voleva anche raccontargli come era andata la selezione. Ma forse c’era anche dell’altro. C’era stato quell’episodio nel pomeriggio.. lei si era lasciata un po’ andare e si era mostrata in topless, sfruttando in maniera inaspettata (sia per lui che per lei stessa) quel gioco lanciato da ale con le dita a forma di minacciosa pistola. Il fatto è che, volente o nolente, non le era affatto dispiaciuto.. anzi, si era anche divertita! Il fatto che ora lui fosse a conoscenza della forma del suo seno nudo non le creava assolutamente l’imbarazzo che aveva sempre immaginato nel mostrarsi in topless. Sarebbe andata a casa sua e non avrebbe avuto alcun problema. Non sapeva se questo significasse che aveva superato ogni tabù sul naturismo (come forse ale sperava), anzi.. probabilmente non si sarebbe più mostrata a lui in quelle condizioni. Però avrebbe potuto parlare tranquillamente dell’episodio, scherzarci su anche con ale.. di questo era assolutamente certa e felice.
Forse voleva nasconderlo anche a se stessa, ma c’era anche un altro motivo per cui non le dispiaceva tornare da alessandro. Quando era andata via, il suo amico le aveva dato la pennina, scusandosi per l’ennesima volta per lo scambio. Lei aveva abbassato gli occhi per prenderla dalla sua mano e.. si era accorta di qualcosa. I pantaloncini di ale erano.. gonfi. Era praticamente certa che avesse avuto un’erezione per lo ‘spettacolino’ che lei gli aveva offerto. Simonetta aveva fatto finta di niente, un po’ per la fretta, un po’ per non creare imbarazzi. In realtà più per la fretta, perchè non era certa che per ale fosse imbarazzante quella situazione.. in fondo non aveva fatto niente per nasconderla. Anzi.. forse voleva che lei se ne accorgesse, come per ‘compensare’ quello che lei aveva fatto poco prima. Simonetta si era però sorpresa perchè anche questo pensiero non le dispiaceva: poteva quindi essere un altro sintomo dei tabù che se ne stavano andando.. e un po’ di curiosità per quello che aveva visto sotto ai pantaloncini. Non aveva mai pensato ad ale in quel senso.. ma ora che erano accadute quelle cose, non rimaneva indifferente alla prestanza del fisico del suo amico.
Arrivò sotto al portone ed entrò nell’edificio insieme ad una persona che abitava lì. Non ebbe quindi bisogno di citofonare. Salì le scale fino all’ultimo piano, dove c’era solo l’appartamento di ale. La porta era leggermente aperta. Lui le aveva detto molte volte che essendo il suo l’unico appartamento all’ultimo piano, poteva lasciare la porta aperta e sfruttare anche il pianerottolo, soprattutto per far scorrere un po’ d’aria fresca in casa (i soldi per l’impianto di condizionamento non li aveva).
Simonetta non suonò il campanello, voleva fargli una sorpresa.
Si affacciò all’interno e rimase a guardare.. con un interesse molto particolare..

***

Dopo che simonetta si era mostrata in topless, per alessandro erano cambiate molte cose. Aveva una certa esperienza in fatto di naturismo, ed era sicuro che lei non si fosse imbarazzata più di tanto per avergli mostrato il seno. Lo aveva fatto di sua iniziativa e, dal modo in cui si era comportata immediatamente dopo, non doveva essersene pentita, anzi. Lui le aveva fatto notare la sua naturalezza nello stare in topless, sebbene fosse la prima volta e si fosse mostrata solo per qualche minuto.. ma non aveva insistito più di tanto.
Sapeva però anche che bisogna battere il ferro quando è caldo.. e quello poteva essere un momento buono per farla abituare a essere più in armonia con il proprio corpo. Le voleva bene e gli avrebbe fatto piacere se lei avesse fatto naturismo con lui e con gli amici.. ma in questo c’era anche curiosità di vederla.. meglio, più a lungo.. nuda ovviamente!
Aveva quindi deciso che, semmai fosse tornata da lui per raccontargli come era andata la selezione, le avrebbe preparato qualche scherzetto per farsi vedere nudo o quasi.. e magari per convincerla a farsi rivedere di nuovo anche lei! C’era stata quell’erezione prima che lei uscisse, ma era certo che lei non se fosse accorta.
Mentre ragionava ancora su queste cose, vide casualmente simonetta dalla finestra. Stava avvicinandosi al portone del suo palazzo. Ma non citofonò.. il che significava che era entrata insieme a qualcuno. Costruì il suo piano in pochi secondi, senza neanche ragionare sulla credibilità di quello che intendeva fare.. perchè voleva fare qualcosa che sembrasse involontaria.
Spostò velocemente la panca da palestra nel saloncino, prese due manubri da 10 kg (teneva l’attrezzatura da palestra nel ripostiglio, e ogni tanto la usava) e li mise ai piedi della panca. Voleva simulare una seduta di allenamento casalinga dei pettorali. Ma visto che era in casa, sarebbe stato credibile allenarsi un po’ più comodo di quanto avrebbe potuto fare in palestra: corse in bagno, si tolse i pantaloncini, la maglietta e lo slip, prese un asciugamani dallo scaffale e tornò nudo nel saloncino. Aprì leggermente la porta di casa (era credibile anche questo, visto che lo faceva spesso), si sdraiò sulla panca e poi appoggiò l’asciugamani a coprirsi la zona del pene, che era già mezzo eretto al solo pensiero di come poteva sorprendere simonetta. Poi sollevò i manubri, calcolò che lei sicuramente stava per arrivare all’ultimo piano.. ed iniziò a fare l’esercizio. La sentì avvicinarsi alla porta (aveva l’orecchio abituato, e poi c’era silenzio in casa), ma non vedendola entrare capì che aveva deciso di spiarlo almeno un po’. Alessandro la lasciò fare, ma attese che si decidesse ad entrare per dare il via alla messinscena..
Rimase fuori dalla porta a sbirciare per un paio di minuti. Alessandro stava facendo un esercizio per i pettorali, lo aveva visto fare molto spesso ai ragazzi che frequentavano la sua palestra. Ma era rimasta sorpresa soprattutto per il suo ‘abbigliamento’: era a petto nudo e anche le gambe lo erano quasi del tutto.. aveva su un asciugamani di grandezza media a coprirgli il ventre e e fino a metà delle gambe. Simonetta non voleva fantasticare, ma si ritrovò involontariamente a pensare che potesse essere nudo sotto all’asciugamani. Sapeva che ale era un naturista e che amava stare nudo anche in casa quando poteva.. e forse era così anche adesso. Quell’asciugamani doveva forse servire ad evitare situazioni imbarazzanti nel poco probabile (anzi impossibile) caso che qualcuno fosse salito in soffitta, dove c’era solo il suo appartamento. Una precauzione inutile, presa probabilmente solo perchè aveva lasciato la porta aperta per far passare un po’ di aria.
La situazione la imbarazzava un po’, anche se poteva benissimo darsi che lui avesse uno slip o un boxer sotto. Si sentiva comunque in colpa a continuare a stare lì a spiarlo, così decise di entrare. ‘Vedo che ti tieni in forma!’ gli disse con voce squillante avvicinandosi. Alessandro ebbe un sussulto, probabilmente si era spaventato nel sentire una voce che non avrebbe dovuto esserci.. poteva aver pensato a qualche malintenzionato. ‘Simo!! Che ci fai qui?? Mi hai fatto prendere un colpo!!’ le disse lui. Completò l’esercizio e ripose i manubri ai lati della panca. Poi si sollevò a sedere facendo molta attenzione a sistemarsi l’asciugamani. Questo poteva essere già un indizio sufficiente per capire che sotto era davvero nudo. Ma simonetta ebbe una conferma ancor più evidente: nel sedersi, ale aveva prestato ovviamente la maggior attenzione a coprirsi il ventre ed il pube.. ma aveva dimenticato la parte posteriore. Lei era leggermente spostata di fianco rispetto a lui, e per questo potè rendersi conto che la parte bassa della schiena era nuda.. ed il sedere era nudo! Non riuscì a nascondere la sorpresa.. o probabilmente lasciò lo sguardo leggermente troppo a lungo su quella zona scoperta, perchè ale le disse: ‘ok ok.. lo sai che sto spesso nudo in casa no? Non mi aspettavo certo che tu venissi senza avvertire! Ma come hai fatto ad entrare giù??’.
Simonetta si era un po’ imbarazzata per il fatto che lui aveva notato il suo sguardo, ma mantenne il contegno. ‘Beh sono entrata con un altro inquilino dello stabile.. ma scusa tu lasci la porta aperta quando sei nudo??’ gli chiese. ‘Il fatto è che qui non sale mai nessuno.. e men che mai senza citofonare!’ rispose lui.
Lo sguardo di simonetta, pur involontariamente, non si fermava al viso di ale, ma correva rapidamente sui suoi pettorali, sulle braccia, fugacemente sul fondo schiena scoperto.. era davvero molto tonico, non ci aveva mai fatto caso. E temeva che lui non potesse non accorgersene, quindi decise di darci un taglio. ‘Vabbè dai.. ero venuta per raccontarti della selezione.. però è meglio se ti vesti un po’, che ne dici?’ gli chiese. ‘Sicura?’ rispose lui sorridendo, come per provocarla un po’. ‘Certo che sono sicura!! – chiarì lei prontamente ‘ credi forse che voglia parlare con te mentre sei quasi nudo??’. ‘Ah preferisci che eliminiamo il quasi allora!?’ provocò ancora lui sorridendo ed alzandosi, avendo comunque cura a coprirsi la zona pubica con l’asciugamani.
Lo sguardo di simonetta in quel momento andò oltre quello di ale. Precisamente i suoi occhi deviarono sullo specchio che era appeso al muro ad un paio di metri dietro al suo amico. Riflesso in quello specchio c’era ale, ovviamente di spalle.. completamente nudo, perchè stava sempre tenendo l’asciugamani per coprirsi il pene! Fece in tempo a notare che il sedere di alessandro era davvero ben fatto, muscoloso. Lo aveva notato anche quando indossava i jeans a dire il vero, ma ora la situazione era diversa. Tornò a guardarlo in viso, ma lui aveva capito. Girò un attimo il capo e si vide allo specchio.. e capì cosa aveva guardato. Si girò di nuovo verso simonetta e sorrise. ‘Ok dai.. per oggi siamo pari.. abbiamo visto ciascuno qualcosa dell’altro!’ disse. Lei arrossì leggermente, confermando implicitamente che aveva guardato lo specchio, ma tutto sommato era meno imbarazzata di quanto avrebbe pensato. ‘Però.. – continuò ale ammiccando ‘ se non ricordo male io avevo espresso un parere su quello che avevo visto.. tu no!’. ‘Ahh… sei vanitoso allora!!’ rispose lei a tono. ‘E’ solo una questione di equità!!’ disse lui ricacciando l’accusa. ‘Ok.. se insisti.. – affermò lei mantenendosi generica ‘ ti dico che hai un bel fisico tonico..’. ‘E…. ?’ la incalzò lui. Lei sorrise arrendendosi: ‘e un bel sedere!’. ‘Grazie! – disse lui sorridendo e provocando di nuovo scherzosamente ‘ ora posso anche andare a rivestirmi.. a meno che tu non abbia deciso che posso stare in libertà ed eliminare quel ‘quasi’ nudo!’.
Simonetta pensò che ale stesse giocando.. e resse il gioco. ‘Beh.. sta a te in fondo.. sei in casa tua!’.

***

La sceneggiatura di alessandro stava funzionando alla perfezione. Simo aveva creduto alla casualità del trovarlo quasi nudo in casa (lui era stato sicuramente bravo anche a fingere la sorpresa e lo spavento quando lei era entrata).. ed ora era iniziato un intrigante scambio di battute che andava anche al di là di quello che ale aveva immaginato. Lei sembrava si un po’ imbarazzata, ma non poi così tanto.. forse l’episodio del primo pomeriggio, con quel topless a sorpresa, le aveva in qualche modo fatto cadere i suoi tabù, o quantomeno aveva allentato quella sua timidezza sulla nudità.
Lui le aveva dato la possibilità, usando lo specchio, di vederlo completamente nudo almeno di spalle. Avevano giocato anche su quello, e lei aveva espresso, su sua richiesta, anche un giudizio che, ne era certo, era sincero. Questo lo aveva sorpreso, perchè lei non si era nascosta, ma in parte capiva il suo atteggiamento, perchè anche lui era stato sincero nel giudicare il seno di lei. E forse lei lo aveva apprezzato.
Tutta questa situazione ora lo stava intrigando davvero.. e si ritrovò a pensare che.. beh sarebbe stato carino se lei avesse potuto esprimere un parere anche su un’altra parte del suo corpo che non aveva mai visto. Forse per questo, del tutto inconsciamente, aveva lanciato quella provocazione sull’eliminare quel ‘quasi’ riferito alla sua nudità. La risposta di simonetta lo aveva un po’ sorpreso: ‘beh.. sta a te in fondo.. sei in casa tua!’ gli aveva detto con tono sicuro.
Ale sapeva bene che simo voleva solo stare un po’ al gioco ed alle provocazioni, senza pensieri di altro tipo.. però proprio per continuare a giocare fu colto da un’ispirazione.. e decise di ripetere la provocazione che lei stessa aveva fatto quel pomeriggio. ‘No no.. avresti dovuto essere più convincente e proporre tu di mettermi tranquillamente nudo, senza il ‘quasi’.. ora per punizione non mi ci vedrai mai più.. neanche se mi minacciassi con un’arma!!’. Simonetta ebbe un attimo di esitazione, poi evidentemente ripensò al fatto del pomeriggio.. e scoppiò a ridere. Era una risata sincera e contagiosa, ed anche lui iniziò a ridere. ‘Che scemo che sei..’ gli disse simo mentre ancora ridacchiava. Ma evidentemente il gioco la stava intrigando. O forse aveva semplicemente deciso di non voler essere solo provocata ma anche di reagire.
Si stupì quindi, ma neanche troppo, di vederla alzare lentamente il braccio, metter pollice ed indice a forma di pistola.. puntando l’arma immaginaria verso di lui. ‘Ok.. vediamo se è vero..’ gli disse, proprio come lui aveva detto a lei nel pomeriggio.
Era un’occasione importante per cercare di eliminare un’altra importante barriera di imbarazzi fra loro. Ale non sapeva come lei avrebbe reagito, se l’avrebbe guardato davvero o se si sarebbe magari voltata proprio all’ultimo. Riteneva che ormai lei fosse un po’ curiosa, era una cosa assolutamente naturale visto il modo in cui erano andate le cose quel giorno, viste le barriere che erano inaspettatamente cadute.
Stava tenendo l’asciugamani premendone un angolo all’altezza dell’ombelico con la mano destra.. e si rese conto proprio all’ultimo momento di aver avuto un’erezione completa. Ebbe una leggera esitazione, perchè non era certo che fosse il caso di ‘scoprire le carte’ proprio in una simile situazione.. forse l’avrebbe imbarazzata troppo. Decise allora di farle capire in qualche modo cosa avrebbe visto.. o meglio, come lo avrebbe visto. Fece in modo di far aderire di più l’asciugamani al pene, in modo che si vedesse nettamente il rigonfiamento. La vide guardare in quella direzione e dal suo arrossire leggero capì che aveva inteso cosa lui stava segnalando. Allora si rivolse a lei con un leggero sorriso per avere conferma: ‘sicura comunque?’. Simonetta per tutta risposta sorrise a sua volta e mantenne l’arma immaginaria puntata.
Ale allora fu più tranquillo di poter andare avanti perchè sapeva che non le avrebbe mancato di rispetto. Alzò prima la mano sinistra. Attese ancora per darle un’altra possibilità di desistere, ma non accadde. L’arma immaginaria era ancora puntata, il suo sguardo su di lui, sempre con un leggero sorriso.
Allora si sentì libero di alzare anche l’altra mano, inscenando la parte della vittima minacciata, come aveva fatto simonetta quello stesso giorno.. e lasciò quindi che l’asciugamani fosse libero di cadere in terra…
Simonetta non si sentiva realmente ancora pronta a vedere ale nudo. Certamente era curiosa, e la situazione la stava intrigando davvero.. ma ora che si trovava di fronte a lui e ad un passo dal vedere il suo pene eretto, si sentiva un po’ imbarazzata. Meno di quanto avrebbe immaginato, ma pur sempre imbarazzata. Fu per questo che decise di non guardarlo subito lì, ma di abbassare lo sguardo fino a vedere l’asciugamani in terra.. solo allora avrebbe cercato il coraggio di alzare gli occhi.
Ma qualcosa non andò come previsto. Simonetta abbassò lo sguardo.. ma l’asciugamani tardava a cadere! Uno, due, tre, quattro secondi. Niente.. in terra c’era solo il pavimento. Alzò lo sguardo e vide che l’asciugamani era ancora lì a coprire il pene di ale. L’unica differenza rispetto a prima era che non lo stava più tenendo lui, visto che aveva alzato le braccia sotto la finta minaccia della finta pistola fatta di dita della mano. Allora realizzò cosa era successo: l’asciugamani era rimasto appeso al pene eretto del suo amico, lasciando coperta la parte più intima del suo corpo!
Simonetta rimase a bocca aperta per qualche istante, poi alzò gli occhi ed incrociò il sorriso di ale.. non sapeva se lui l’avesse fatto apposta, ma di certo era divertito dalla situazione. ‘Che scemo che sei..’ gli disse subito lei scoppiando in una risata tanto involontaria quanto sincera. Lui rise a sua volta e abbassando le braccia disse con finto tono fatalistico: ‘evidentemente non era ancora il momento giusto!!’.
‘Beh allora non lo sarà mai più.. hai perso un’occasione, ora non mi interessa più vederti..’ ‘ rispose lei con tono deciso, evitando di dire esplicitamente ‘vederti nudo’. ‘Ah quindi ti interessava vedermi!! Beh.. d’altronde per puntarmi un’arma contro! Comunque ti avverto che se davvero ora non ti interessa più vedermi probabilmente ti conviene uscire’ disse lui misteriosamente. ‘Perchè? – chiese simo dubbiosa ‘ mi stai cacciando perchè non voglio vederti??’.
‘Ma no simo figurati ‘ le spiegò lui chiaramente provocandola ‘ è che se rimaniamo così le mie condizioni potrebbero cambiare’. Abbassò un attimo lo sguardo come per indicare il pene, poi tornò a guardarla e continuò: ‘quindi se non mantengo questa condizione l’asciugamani cadrà.. e tu rischi di vedere qualcosa che hai detto di non voler vedere!!’.
Simonetta arrossì leggermente. Aveva capito il gioco lanciato da ale.. se l’erezione fosse venuta meno, il pene si sarebbe abbassato, e l’asciugamani sarebbe caduto, lasciandolo nudo davanti a lei. Fu colta da una strana sensazione, che era composta principalmente da curiosità. Ormai era curiosa di vederlo nudo.. e nello stesso tempo il gioco che stavano portando avanti con semplice (e talvolta involontaria) complicità la stava intrigando davvero. Sentiva che ale era tranquillo perchè non c’era nulla di male in quello che stava accadendo, e così tranquillizzava anche lei. Già nel corso della giornata simonetta aveva sentito svanire i suoi tabù nei confronti del suo amico (la riprova era stata il riuscire a mostrarsi in topless, seppure per non più di un minuto), per non parlare della selezione di modelle in cui aveva sfilato in biancheria intima.. e ora iniziava a sentirsi ancora più libera di osare.
Non ebbe bisogno quindi di riflettere più di un istante per decidere di continuare a stare al gioco, anche per scoprire a quale livello di disinibizione sarebbe riuscita ad arrivare. ‘Capisco ‘ gli disse con tono pacato ‘ e ti ringrazio.. ma ora non posso andare, c’è troppo traffico e ci metterei una vita ad arrivare a casa! Però hai ragione.. così corro il rischio di vederti nudo! Accidenti come posso fare??’. Finse di riflettere per due o tre secondi, poi quasi urlò: ‘IDEA!!! Per cercare di mantenere coperto quello che non voglio vedere.. potrei contribuire a mantenere la tua condizione attuale!! Ma chissà se sono in grado..’ e mentre formulava queste ultime parole, iniziò a sbottonare la camicetta. Non voleva fare un vero e proprio spettacolo di spogliarello, anche perchè era certa di non esserne capace, quindi ci mise pochissimi secondi a sganciare tutti i bottoni. Mentre lo faceva, non poteva fare a meno di guardare il pene coperto di ale.. e fu assolutamente certa di vederlo muoversi sollevando un pochino l’asciugamani. Probabilmente il suo gesto aveva ravvivato la sua erezione.. proprio come il gioco richiedeva!
Rimase con la camicetta aperta, che lasciava intravedere il reggiseno e l’addome, e spostò immediatamente lo sguardo sul volto di ale, per evitare che lui si accorgesse che gli stava fissando il pene. Ma lui evidentemente se n’era già accorto: ‘Hai visto simo? Sembra proprio che tu sia in grado!!’ le disse sorridendo.. e lei non arrossì.

***

Alessandro aveva visto che la sua amica, mentre sbottonava la camicia, era interessata all’effetto sull’asciugamani.. o più probabilmente su quello che c’era sotto. Non la trovava una cosa scandalosa, era assolutamente normale che lei fosse curiosa ormai di vederlo nudo.. come lui lo era di vedere lei. Per questo le aveva fatto capire di essersi accorto dei suoi sguardi interessati: ‘Hai visto simo? Sembra proprio che tu sia in grado!!’ le aveva detto, e non gli sembrava che lei si fosse imbarazzata per quella battuta.. forse ormai era decisa a superare quei tabù sulla nudità.
Di certo l’effetto sulla sua erezione era stato reale.. simo aveva ora la camicetta aperta ed era incredibilmente sexy con il reggiseno e l’addome in vista.
Ale decise di proseguire con il gioco-provocazione che aveva lanciato.. era curioso ma dubitava che sarebbe arrivata fino in fondo. ‘Chissà se è sufficiente però per salvarti dal vedere qualcosa che non vuoi!!’ aggiunse con una risatina. Simonetta, senza colpo ferire, abbassò la lampo della gonna e la fece cadere a terra rapidamente. Fece un passo di lato per liberarsene e rimase a gambe nude davanti ad ale. ‘Questo potrebbe aiutare!!’ gli disse con una strizzatina d’occhio. Si vedeva che era tranquilla.. probabilmente perchè non stava mostrando più di quello che aveva già mostrato quel giorno, anzi.. al momento era ancora più coperta.
‘Probabilmente per un minuto potrebbe bastare.. ma poi?’ provocò alessandro con tono di sfida. Simo non battè ciglio. ‘Uhm.. credo che tu abbia ragione.. non voglio rischiare!!’. E a quel punto lo sorprese. Alessandro si sarebbe aspettato di vederla svestire la camicia per rimanere poi in biancheria intima (e forse terminare lì il gioco).. invece simo si voltò di spalle, passò le braccia dietro la schiena e sganciò il reggiseno. Poi con un po’ di movimenti delle braccia (che lui non poteva vedere bene, essendo lei ancora di spalle) riuscì a sfilarlo e lo lasciò cadere in terra. Alessandro fu colto quasi da un brivido quando la sua amica si girò. La camicia era aperta e lasciava vedere perfettamente l’attaccatura dei seni, la fascia centrale del suo addome senza un filo di grasso.. e soprattutto lasciava immaginare la forma dei suoi seni liberi, senza costrizioni. Era un’immagine che avrebbe fatto eccitare qualunque uomo in un secondo.. talmente eccitante per lui che il suo pene quasi vibrò verso l’alto, più di quanto non lo fosse già. Si rese conto che la sua amica aveva notato questa reazione, e non gli dispiacque affatto. Riuscì a dire: ‘wow! Avevo già visto una camicia senza reggiseno oggi.. ma non così!!’.
Con uno sguardo incuriosito, simonetta chiese lumi su quell’affermazione: ‘che vuoi dire? – poi evidentemente ricordò di essere uscita dal bagno senza il reggiseno quando avevano telefonato dall’agenzia, a casa sua ‘ ahh.. allora mi spiavi mentre parlavo al telefono!?!’ chiese, ma sembrava già sicura della risposta. Alessandro confermò con un sorriso e aggiunse: ‘tranquilla.. avevo visto molto meno di quello che vedo ora.. e certamente molto meno di quello che ho visto oggi prima che andassi di nuovo alla selezione!!’.
‘Cosa mi tocca sopportare!!’ disse simo allargando le braccia con finto disappunto.. e con quel gesto allargò l’apertura della camicia scoprendo entrambi i seni. Sembrava che non lo avesse fatto apposta, ma non si curava comunque più ormai del fatto di poter scoprire i seni davanti a lui. Alessandro stava facendo fatica a controllarsi.. non ricordava di essersi eccitato così tanto di recente, probabilmente perchè quella situazione era già intrigante in sé.. oltre naturalmente allo splendido fisico di simo, che si stava scoprendo più del previsto. Il suo pene era durissimo e completamente eretto, con l’asciugamani ben ancorato a coprirlo. ‘Simo forse non te ne sei accorta ma se tieni le braccia così si vedono un po’ i tuoi seni!!’ disse lui pensando di coglierla un po’ di sorpresa.. ma fu lei sorprenderlo. ‘Ooops.. – disse simo ‘ Hai ragione!! Meglio che tolga la camicia allora, così puoi vedere meglio e magari non rischierò che il tuo asciugamani cada!!’ e mentre lo diceva, già l’aveva tolta, restando in topless e perizoma. Mise le mani sui fianchi, come per dire ‘allora? Che ne pensi?’, ed aveva un leggero sorriso sulle labbra.
Alessandro era praticamente impietrito di fronte ai seni nudi di simonetta.. erano perfetti, pieni e sodi, e liberi, proprio come li aveva già visti brevemente quello stesso giorno. I capezzoli, di dimensione perfettamente proporzionata alle coppe dei seni, erano evidentemente turgidi e per questo ancora più eccitanti. Ma tutto il suo fisico era tonico e ben modellato, con dei bei fianchi pronunciati e delle gambe lunghe ed affusolate. Sentiva il pene pulsare ed aveva quasi paura di venire di lì a breve, anche senza toccarsi, per l’eccitazione di quella situazione così assurda. Ma doveva reggere il gioco.. e allora trovò il suo miglior sorriso degno di un attore provetto, e le disse: ‘ti ho già fatto i complimenti oggi simo.. ma questo vuol dire che il tuo topless non mi è nuovo! E sai che io ci sono abituato a queste cose, visto che faccio nudismo.. quindi non ti assicuro che l’effetto sarà duraturo. E se non lo sarà ‘ finì lui lanciando la provocazione – rischi sempre di vedere qualcosa che non vuoi vedere!!’. Aveva azzardato.. ma oramai non aveva potuto evitare di fare quella mossa.
Simonetta rimase in piedi e quasi nuda davanti a lui, con le mani sui fianchi e la testa leggermente piegata da un lato, dando l’impressione di pensare ad una contromossa.. oppure semplicemente stava decidendo se lasciarsi andare del tutto o meno.
Dopo qualche secondo, lei disse le parole che lui aveva sperato ormai di sentir dire: ‘ah si? Ora ci penso io a fare in modo che quell’asciugamani resti appeso dov’è…..’.
E la vide iniziare a fare il gesto che sperava di vederle fare: simo aveva lasciato scivolare le sue mani fino a portarle sui fianchi, poi all’altezza della vita.. cioè proprio all’altezza del perizoma.
Era il tipico movimento di chi sta per sfilarsi uno slip…

Ale l’aveva provocata facendo intendere che il suo topless non avrebbe avuto un effetto duraturo su di lui, perchè ai topless era abituato.. e che quindi l’asciugamani avrebbe mostrato il suo pene se lei non avesse osato un po’ di più. Simonetta sapeva bene che oramai era un gioco di provocazioni.. ale sicuramente aveva intuito la sua curiosità di vederlo nudo ormai, ma non le importava, non c’era nulla di male. E allora aveva risposto con tranquillità alla provocazione: ‘ah si? Ora ci penso io a fare in modo che quell’asciugamani resti dov’è…..’ ed era anche pronta a togliersi il perizoma. Poche ore prima non avrebbe immaginato di poter neanche stare a seno scoperto davanti ad un amico, e soprattutto davanti al suo migliore amico.. ora invece era prontissima a mostrarsi completamente nuda: i suoi tabù evidentemente erano nel frattempo caduti.
In topless davanti ad ale, simo spostò le mani fino a portarle sui fianchi, all’altezza della vita.. pizzicò con le dita il perizoma e lo abbassò un pò, portandolo praticamente al limite sotto al quale avrebbe mostrato i peli pubici. Fece un sorriso ad ale, che nel frattempo aveva posato lo sguardo fisso proprio sulla zona che stava per scoprire.. e poi si girò di spalle, lasciando agli occhi dell’amico la vista del suo sedere coperto solo dalla poca stoffa del perizoma. Poi ruppe il silenzio: ‘ecco qualcosa di nuovo per te..’. La risposta divertita di ale la sorprese, ma neanche troppo. ‘Beh simo.. a dire il vero non è proprio nuovo.. oggi mentre ti rivestivi ne avevo avuto già visione, anche se di nascosto! Quindi siamo al punto di partenza!!’.
‘Ahhh ‘ disse simo con finto tono seccato, sempre stando di spalle ‘ così mi hai sbirciata anche mentre mi rivestivo!! Che furbetto!! Allora sono costretta a rimediare per evitare il peggio!!’. Ormai non poteva tornare indietro. Ma in fondo non voleva.. quel gioco le piaceva, era innocuo e divertente e le stava facendo scoprire un lato esibizionista (o naturista, ancora non le era chiaro) di lei che non conosceva. Non esitò più di tanto, e sempre di spalle si abbassò lo slip, lo lasciò cadere in terra e poi se ne liberò facendo un passo di lato.
Era nuda, completamente nuda ed il suo migliore amico era dietro di lei. Voleva vedere la sua reazione, ma voleva anche lasciarsi ancora qualche carta da giocare. Avvicinò le mani al pube e si coprì la parte più intima, come aveva visto fare in alcune foto di calendari, e poi si girò verso ale.
Lui la fissò evidentemente sbigottito. Era certa che ale non avrebbe immaginato che lei potesse avere il coraggio di fare quello che stava facendo. Gli occhi del suo amico scorrevano su ogni parte del suo corpo, dal viso, ai seni, alle gambe ed alle.. mani, che coprivano quella parte che probabilmente lui ormai era maggiormente curioso di scoprire.
Anche lei lo guardava. Seguiva il suo sguardo, poi lo abbandonava per guardare il fisico atletico.. e quell’asciugamani appeso al suo pene così intrigante. Il gioco richiedeva che lei lo provocasse affinché l’asciugamani continuasse a coprirgli il pene proprio grazie all’erezione .. ma sapeva che quando lei avesse mostrato tutto quello che c’era da mostrare, anche ale avrebbe fatto lo stesso. Avrebbe forse trovato un modo giocoso per farlo, ma anche lei avrebbe avuto soddisfatta la sua curiosità.
Fu di nuovo lei a rompere il silenzio: ‘beh? Cos’è quella faccia? Non te l’aspettavi? O non mi reputi degna di un commento??’ disse scherzando. ‘A dire la verità simo ‘ rispose lui con il sorriso sulle labbra ‘ non me l’aspettavo proprio da te che eri contraria anche al topless! Per quanto riguarda il commento.. non vorrei essere volgare ma il fatto che l’asciugamani sia ancora appeso è già un complimento!!’.
Simonetta stava per ribattere, ed era anche pronta a mostrarsi del tutto.. quando squillò il telefono di casa. Ale se ne rese conto dopo tre o quattro squilli, poi le disse con tono di scusa: ‘simo.. perdonami ma devo rispondere, aspetto una chiamata di lavoro e non vorrei che fosse proprio quella!’. ‘Ma sei scemo?? Corri a rispondere!!’ rispose lei quasi con tono minaccioso.
Alessandro non aveva però il telefono nel salone dove si trovavano, ma solo nella sua stanza. Istintivamente mise una mano a tenere l’asciugamani e in un attimo sparì di corsa in corridoio.
Dopo qualche istante simonetta si rese conto che gli squilli erano terminati, quindi il suo amico era riuscito a rispondere ed era rimasto di là. Immediatamente dopo realizzò che doveva andare in bagno. Era salita dal suo amico anche per quel motivo, poi gli eventi le avevano fatto dimenticare la necessità. Ora però sentiva di nuovo lo stimolo e decise di approfittare del fatto che ale era ancora al telefono.
Meccanicamente recuperò la camicetta ed iniziò ad indossarla per evitare che ale la vedesse nuda mentre andava in bagno. Non era certo un atteggiamento da naturista convinta, ma in fondo lei ancora non lo era. Inoltre il suo amico ancora non l’aveva vista completamente nuda (si era nascosta il pube con le mani) e lei avrebbe preferito che accadesse in maniera più ‘giocosa’, come finora era successo. Per questo dopo la camicia avrebbe rimesso su almeno il perizoma.
Non ebbe quasi il tempo di completare i suoi pensieri perchè, mentre ancora stava abbottonando la camicia, sentì un rumore fuori dalla porta di casa. Si rese conto che era aperta, come quando lei era arrivata circa mezz’ora prima.. e per sua fortuna fu rapida anche a rendersi conto che il rumore che aveva sentito era quello dell’ascensore: qualcuno era salito al pianerottolo, ed essendoci solo quell’appartamento, sicuramente quel qualcuno era un conoscente di ale e sarebbe entrato nel tempo necessario a percorrere lo spazio fra la porta dell’ascensore e la porta di casa..

***

Alessandro faceva ancora fatica a credere a quello che stava accadendo. Da quando simonetta era entrata in casa non era passata più di mezz’ora.. ma era bastata perchè lei trovasse il coraggio di mostrarsi quasi completamente nuda ai suoi occhi. Anche ora, seduto accanto al telefono che aveva smesso di squillare (non aveva fatto in tempo a rispondere, ma se davvero si fosse trattato di qualcosa di importante lo avrebbero richiamato a breve.. per quello era rimasto lì), aveva negli occhi il corpo nudo della sua amica: le sue gambe affusolate, i suoi seni così sodi e pieni (una terza, ormai lo sapeva per certo).. e quella parte non ancora scoperta che ormai lo incuriosiva in maniera incredibile. Si rese conto che si stava toccando il pene, già liberato dell’asciugamani non appena era arrivato nella sua stanza. Era durissimo. Avrebbe voluto che simonetta lo vedesse in quel momento.. ma era probabile che di lì a breve entrambi sarebbero stati nudi l’uno di fronte all’altra, ed era davvero curioso delle reazioni che avrebbero avuto. Lui era un naturista convinto, e normalmente la nudità di una ragazza non aveva questi effetti così netti su di lui.. ma con simo la situazione era diversa: era la sua più cara amica, non si era quasi mai mostrata nemmeno in costume..ed ora invece era di là quasi nuda! Questo rendeva tutto molto anomalo ed intrigante.. ancora di più perchè lei si era mostrata recettiva ed aveva accettato quel gioco innocuo che la stava portando a superare i suoi tabù.
L’eccitazione di alessandro era arrivata al limite e il leggero massaggio che stava facendo al suo pene fece il resto. Senza quasi rendersene conto, ma senza opporre alcuna resistenza, ebbe un orgasmo improvviso e venne copiosamente, schizzando il suo sperma sul pavimento, davanti al divano dove si era seduto in attesa dello squillo del telefono. Rovesciò la testa all’indietro e godette di quel momento come forse mai era accaduto durante una masturbazione.. e non pensò che la porta della stanza era aperta e che simo avrebbe potuto vederlo se fosse passata di là.
Poi, mentre ancora dal suo pene fuoriuscivano le ultime gocce di liquido, sentì la sua amica che lo chiamava. ‘Aleeeee.. c’è il vicino del piano di sottoooo!! Puoi venire di quaaa??’. L’urlo di simonetta lo risvegliò dal torpore. Giorgio era salito a casa sua?? E cosa voleva?? Poi realizzò che aveva lasciato la porta di casa aperta dopo l’arrivo di simo, e che lei era di là praticamente nuda.. e se il suo vicino si fosse avvicinato alla porta senza fare rumore e lei non si fosse accorta?? Lui avrebbe potuto vederla senza nulla addosso!
Preso dal terrore per come simo avrebbe potuto reagire, ale prese il primo paio di pantaloni e la prima maglietta che trovò nell’armadio e si precipitò in salone. Quando arrivò, vide una situazione abbastanza tranquilla. La sua amica indossava la camicia e chiacchierava amabilmente con il vicino. Lui era rimasto nei pressi della porta di casa, e lei era vicina al frigorifero, nell’angolo cottura che i suoi arredatori chiamavano ‘piccola cucina’.. ma che di fatto faceva parte del salone ed era delimitato solo da un muretto a mezza altezza che separava i due ambienti. Forse simonetta stava facendo gli onori di casa ed aveva intenzione di offrire un drink al vicino. ‘Ciao giorgio’ esordì ale.
Giorgio era un ragazzo poco più grande di loro, simpatico ed estroverso. Era uno studente modello all’università ma nello stesso tempo era anche uno sportivo ed il suo fisico lo dimostrava.. le grandi menti spesso non sono accompagnate da una fisicità prorompente, ma lui era l’eccezione che confermava la regola. Condivideva con alessandro una predisposizione al naturismo, che però raramente manifestava: solo un paio di volte erano andati in una spiaggia nudisti con gli amici. ‘Ciao alessandro’ rispose giorgio.
‘Credo vi siate già presentati, lei è simonetta, la mia migliore amica’ aggiunse ale. ‘Non ufficialmente!’ disse simo con un sorriso, e si avvicinò molto rapidamente al suo lato del muretto, quasi schiacciando il suo addome sul bordo del piano di marmo, e tese il braccio e la mano a giorgio. Lui si avvicinò e le strinse la mano vigorosamente, poi si rivolse ad ale. ‘Scusami per il disturbo ale, in realtà ero passato solo per chiederti se stasera volevi cenare da noi.. ma vedo che hai compagnia quindi forse la tua risposta sarà di no!’ disse sorridendo. Simonetta sorrise, ed alessandro confermò: ‘ti ringrazio gio, ma volevo invitare simo a restare a cena qui stasera. Che ne dici se domani invece vieni su tu a mangiare da me? Ci facciamo una pizza durante la partita di coppa’. ‘Ci sto! – accettò giorgio che già stava avvicinandosi alla porta, probabilmente pensando di aver interrotto qualcosa fra i due ‘ Allora a domani!! Ciao simonetta, piacere di averti conosciuta’. ‘Piacere mio!’ rispose simo sorridendo, ancora quasi schiacciata sul muretto. ‘Ciao gio, a domani!’ concluse alessandro mentre il suo vicino scendeva per le scale.
Simonetta tirò un sospiro di sollievo. ‘Che c’è? – chiese ale ‘ trovi che giorgio sia antipatico e non vedevi l’ora che se ne andasse?’. ‘No anzi.. sembra molto simpatico ‘ lo corresse simonetta con un sorriso ‘ solo che tende a venire a casa tua senza avvertire!’. ‘Si.. e credo che la porta aperta lo abbia favorito.. per cui credo che d’ora in poi starò più attento.. ma per fortuna vedo che hai fatto in tempo a rivestirti!’ disse ale. ‘Diciamo che sono riuscita a indossare il minimo indispensabile per evitare che mi vedesse in topless!!’ rivelando implicitamente che non aveva rimesso sotto il reggiseno. Ale fece lo gnorri. ‘Che vuoi dire con ‘il minimo indispensabile?’ Non capisco..’ chiese con un leggero sorriso malizioso. Simonetta sorrise e stette al gioco, come aveva fatto praticamente sempre quel giorno. ‘Voglio dire che se non avessi fatto in tempo ad abbottonare la camicetta.. – rispose slacciando i primi due bottoni in alto ‘ probabilmente il tuo vicino avrebbe visto qualcosa di troppo… – proseguì sbottonando gli ultimi e lasciando che la camicia si aprisse mostrando ampiamente i seni liberi ‘ perchè come vedi non ho fatto in tempo a indossare altro!’. Per concludere quello spettacolino, appoggiò i gomiti al piano di marmo del muretto dietro cui ancora si trovava e si piegò un po’ in avanti. Quel gesto fece si che i capezzoli facessero capolino dai lembi della camicia, mostrando quindi ancora più generosamente i seni.
Alessandro la guardò stupefatto per il modo in cui ormai riusciva a mostrarsi in topless.. e perchè quel topless era davvero perfetto. Gli sembrava che i capezzoli fossero un po’ turgidi, ma il fatto che lei non se ne curasse più la rendeva ancor più intrigante.
‘Allora sei stata brava e fortunata a coprire quello che io sto vedendo ora!’ disse ale con tono di ammirazione. ‘In realtà ‘ aggiunse lei ‘ sono stata fortunata perchè sono riuscita a trattenere l’urgenza di andare in bagno a fare pipì..’. Alessandro non comprese cosa la sua amica volesse dire. ‘Cioè? Ti saresti vergognata di dover andare in bagno mentre lui era qui? Non capisco..’ le chiese.
‘Non preoccuparti ‘ ribattè lei con tono scherzoso ‘ si vede che non mi ascolti! Comunque ora devo proprio andarci, mi scappa!!’.
Simonetta si spostò e si avvicinò al punto in cui il muretto divisorio terminava. Poi fu davanti ad alessandro, e solo allora lui capì. Simonetta aveva la camicia ancora aperta lasciando ampia panoramica del suo seno, ma la camicia era corta e la copriva solo fino all’altezza dell’ombelico.. e sotto non indossava assolutamente nulla! Quando il vicino di casa era entrato, simo aveva avuto la prontezza di mettere la camicia per coprire il seno, ma evidentemente le era mancato il tempo per infilare almeno lo slip.. e quindi si era rifugiata dietro al muretto che la copriva agli sguardi altrui proprio dalla vita in giù. Ora capiva anche perchè si era praticamente attaccata al muretto quando aveva stretto la mano a giorgio: se fosse rimasta troppo distante, lui avrebbe potuto vederla una volta avvicinatosi.
Ora però era uscita.. ed era nuda davanti a lui, coperta (si fa per dire) solo dalla camicia aperta sul davanti. E non dava alcun segno di imbarazzo, sebbene fosse la prima volta che gli mostrava la sua parte più intima. Anzi.. sembrava quasi trionfante. ‘Ora hai capito? – gli disse sorridendo ‘ lo dicevo io che non mi ascolti!! Non più tardi di un minuto fa ti ho confessato che non avevo fatto in tempo ad indossare altro oltre alla camicia!!’. Ale era quasi paralizzato. Era riuscito solo a rendersi conto che la sua amica aveva il pube quasi completamente depilato.. ma pur essendo abituato ai nudi, si era ritrovato a guardarla quasi subito in viso, come per non voler approfittare della situazione. Forse era un modo inconscio per darle maggior tranquillità. ‘Si ma.. pensavo che ti riferissi al fatto che non avevi il reggiseno sotto la camicia.. non che non avessi proprio altro.. altro..’ le rispose quasi balbettando.
‘Beh ora almeno capisci perchè sono stata fortunata a non dover andare in bagno prima.. sarei dovuta uscire così e il tuo amico mi avrebbe vista!! Adessi però devo proprio andare di corsa!!’ disse con evidente sincerità mentre si avviava in bagno. Alessandro potè ammirare anche il suo sedere nudo e constatare di nuovo che i selezionatori dell’agenzia di modelle avevano visto giusto nello sceglierla per le pubblicità di biancheria intima.
Poi, quando la sua amica sfuggì dalla sua vista per entrare in bagno, alessandro constatò anche che aveva avuto un’erezione quasi esplosiva sotto ai pantaloni che aveva indossato in fretta e furia quando era tornato in salone.. Dopo essersi mostrata nuda ad ale ed essere andata in bagno, simonetta era indecisa su come comportarsi. Si era resa conto di essersi imbarazzata molto meno di quanto avrebbe immaginato.. ora però non poteva sapere se ale si sarebbe spogliato a sua volta degli indumenti che aveva indossato per accogliere il suo vicino di casa. Avrebbe scommesso di trovarlo senza nulla addosso, ma non poteva esserne certa, e le sarebbe pesato tornare in salone nuda e trovarlo vestito, anche perchè ormai doveva vedere anche il suo amico nudo, sia per giustizia che per curiosità.
Decise comunque che non avrebbe dato ad ale la possibilità di vederla ancora se lui non avesse fatto altrettanto, per cui decise di affacciarsi in salone con la camicia allacciata e con un asciugamani a coprirle il pube. Lo teneva con la mano, come aveva fatto il suo amico per coprirsi il pene.. prima che il pene in erezione facesse da ‘appendi-asciugamani’.
Quando arrivò in salone, ale era seduto e sembrava che la stesse aspettando. ‘Ah.. vedo che ti sei rivestita.. e che mi hai rubato l’idea su come coprire alcune parti del corpo con gli asciugamani!!’ le disse subito sorridendo ed alzandosi. ‘Mi pare di aver fatto la scelta giusta visto che tu non mi sembri proprio.. nudo..’ le rispose quasi seccata. In effetti alessandro indossava un grambiule da cucina azzurro con pettorina. Somigliava ad un copricostume femminile, tipo canottiera lunga che arrivava poco sopra al ginocchio, se non fosse stato per la sottile cinta stretta in vita, allacciata sicuramente dietro la schiena. Davanti aveva anche due grandi tasche, tipiche dei grembiuli. E metteva ben in mostra il fisico atletico di ale.
‘Ma che c’entra.. – iniziò ale ‘ il fatto è, come vedi, sto cucinando’. Simo si rese conto che effettivamente, mentre lei era in bagno, il suo amico aveva messo l’acqua sul fuoco per cucinare probabilmente un piatto di pasta. Nell’angolo cottura, infatti, la pila era sul fornello, mentre sulla base di marmo c’era un vasetto di sugo pronto. ‘Sono invitata a cena?’ chiese sorpresa. ‘Veramente lo davo per scontato che saresti rimasta a cena!! Ecco perchè ho iniziato a cucinare.. comunque se vuoi c’è un grembiule anche per te!’ concluse indicando la sedia di fronte a lei. ‘Bene.. – disse lei con un sorriso e accettando implicitamente l’invito ‘ almeno non dovrò tenere occupata una mano a tenere l’asciugamani!!’.
Stava per dire qualcos’altro, ma si interruppe. Alessandro si era girato per andare verso l’angolo cottura e.. dietro era praticamente nudo! La schiena, il sedere.. tutto nudo! C’era solo, poco sopra alla vita, la piccola cinta del grembiule. Ora che ci pensava, era normale, perchè i grembiuli da cucina erano fatti per proteggere gli abiti da schizzi di olio, sugo o altri alimenti.. ma ovviamente coprivano solo davanti! E sotto ale non aveva indossato proprio nulla, quindi dietro era completamente a nudo! Ora capiva.. il suo amico non si era tirato indietro sul mostrarsi anche lui, ma probabilmente aveva deciso di farlo in maniera divertente ed intrigante.. e ci stava riuscendo!!
Simonetta decise che non avrebbe detto nulla e che sarebbe stata al gioco come finora aveva fatto. Tra l’altro ormai le sarebbe venuto ancora più facile giocare, avendo superato quasi completamente (forse senza il ‘quasi’) il suoi tabù. Mentre ale si avvicinava ai fornelli, simo sbottonò quindi rapidamente la camicia, la lanciò su una sedia più lontana ed indossò il grambiule, che era uguale a quello di ale, solo di un color rosso porpora e con qualche fiorellino disegnato.
Si avvicinò ai fornelli mentre cercava di capire come le stesse quel grembiule. Se la pettorina rimaneva aderente ai pettorali di ale, e quindi li copriva abbastanza bene, su di lei l’effetto era ovviamente molto differente. Non era ‘scollata’ nel senso classico del termine, anzi.. la pettorina era abbastanza alta e non si vedeva nemmeno in parte il canale del seno. Ma la copriva solo di fronte!! Essendo di larghezza ridotta, infatti, i seni erano praticamente scoperti ai lati.. in realtà, mettendosi di fianco a lei, si potevano vedere senza impedimenti! Se si fosse anche chinata leggermente, una persona alla sua destra avrebbe potuto vedere in tutta tranquillità il suo seno destro, capezzolo compreso.
Simonetta non si sentì tuttavia imbarazzata.. in fondo ale aveva già visto tutto quello che c’era da vedere! Anzi.. decise di ribattere colpo su colpo al suo amico, mostrandosi sicura di sé.
‘Bel grembiule ale! – disse scherzando con ale che era ancora di spalle a lei, voltato verso l’angolo cottura ‘ comunque di spalle ti rende sicuramente più giustizia!’. Alessandro si girò verso di lei, e dopo averla vista in grembiule sorrise, dando l’impressione di essere soddisfatto della sicurezza di simonetta.. o forse era anche ammirato. ‘Sono certo che anche a te sta bene di spalle.. ma devo dire che anche visto così non è male!! – disse con naturalezza ‘ ma attenta perchè vedo che il seno tende un po’ a.. sconfinare!!’.
Simonetta abbassò gli occhi e vide che effettivamente un capezzolo era spuntato fuori dal lato della pettorina. La sistemò e poi sorrise ad ale, ostentando sicurezza. ‘Fortuna che ci sei tu ad avvertirmi quando succede!’ gli disse tranquilla. ‘Non mancherò!’ confermo lui tornando ad occuparsi dei fornelli.
Simonetta si avvicinò al piano cottura, prese gli spaghetti che già ale aveva preparato e, vedendo che l’acqua bolliva, si mise a fianco di ale e li lasciò cadere nella pentola. Si accorse che, nel movimento, era di nuovo uscito un seno dal fianco della pettorina. Sistemò il grembiule in modo da coprirlo ma si accorse che ale aveva già visto anche quel ‘fuoriprogramma’. ‘E’ successo di nuovo eh? – le disse sorridendo ‘ è proprio incontenibile!!’. ‘Non è questo.. in fondo, come sai, è solo una terza.. – rispose lei con naturalezza ‘ è che questo grembiule non copre molto!’. Stava aprendo il barattolo del sugo pronto, e di nuovo un seno le spuntò fuori. Cercò ancora di coprire il capezzolo, ma fece capire che si stava arrendendo all’evidenza del grembiule troppo piccolo.
‘Sai ‘ disse ale sempre con il sorriso sulle labbra ‘ tutta questa attenzione per la tua scollatura.. non so perchè ma mi fa venire in mente un episodio.. l’unica volta forse che ti ho vista così attenta a quello che di troppo si sarebbe potuto vedere…’.
Simonetta sapeva bene a quale episodio ale si stesse riferendo. Capodanno.. e quel vestito con scollatura ‘ombelicale’. Evidentemente anche il suo amico l’aveva notato.. proprio come ora lei stava notando che, all’altezza del pube, qualcosa stava spingendo il grembiule di ale in avanti..

***

‘Capodanno..’ disse simonetta confermando di aver capito l’allusione. Alessandro non aveva fatto riferimento a quell’episodio volontariamente.. ma poiché ormai se ne stava parlando, decise di togliersi il dubbio che aveva sempre avuto. ‘Ho sempre pensato che non avessi indossato il reggiseno sotto a quel bel vestito..’ confessò alessandro. ‘Beh.. devi avermi osservata bene per fare un’affermazione del genere!!’ scherzò lei. ‘Beh.. tu non ti eri mai mostrata in quel modo.. e quindi credo che molti di noi in quell’occasione siano rimasti sorpresi ed abbiano notato il tuo bel seno! Però si poteva pensare che l’effetto fosse dovuto ad un reggiseno particolare.. ma in realtà io ritenevo che non avessi nulla sotto perchè ti controllavi spesso.. probabilmente per paura che ti uscissero.. proprio come ora ti è uscita la sinistra!!’ disse ale indicando con lo sguardo il seno fuori dalla pettorina.
Simonetta si guardò e sorrise, rendendosi probabilmente conto che davvero quella sera in molti l’avevano notata.. e che aveva ben poco da negare ormai. ‘In effetti quella sera poteva succedere esattamente la stessa cosa.. – disse – perchè grazie al consiglio di una mia amica, prima di uscire avevo tolto il reggiseno che invece IO avevo deciso di mettere..’.
Alessandro sorrise e capì che aveva sempre visto giusto. ‘A dirti la verità simo.. a questo punto non avevo neanche più bisogno di una conferma: vedo con i miei occhi che il tuo seno è proprio come quella sera! – le confermò con tranquillità guardandole il seno ancora fuori dalla pettorina ‘ e se fossi in te userei più spesso quel tipo di abbigliamento.. te lo puoi davvero permettere di non mettere il reggiseno e di mostrare scollature generose!!’.
Simonetta sorrise, e non mostrò il minimo imbarazzo mentre tentava di coprirsi il seno sinistro e, nello stesso tempo, inevitabilmente scopriva di più il destro. Poi assaggiò la pasta e, ritenendola cotta al punto giusto, si adoperò per preparare i piatti, con tanto di condimento pronto.
‘Siamo pronti a mangiare’ disse cambiando discorso e porgendo uno dei due piatti ad ale. Poi si diresse verso il tavolo già apparecchiato (ale doveva averci pensato mentre lei era ancora in bagno), posò il suo piatto e guardò il suo amico. Ale pensava di sapere cosa significasse quello sguardo: era pronta a fare un salto di qualità.. e provare ad intraprendere la strada del naturismo con un pranzo da gustare rigorosamente nudi. Ma lui non si era ancora mai mostrato nudo, e voleva farlo solo essendo sicuro delle intenzioni di simonetta. ‘Sicura?’ le chiese.
Simonetta non rispose a parole.. si girò e si diresse verso il divano. Alessandro fece in tempo a notare il suo splendido sedere nudo, poi lei passò le mani dietro la schiena e slacciò il grembiule, togliendolo del tutto e posandolo sul divanetto. Poi si girò verso di lui e tornò al tavolo, lasciando che i suoi occhi potessero ammirare tutto.. dal seno, all’addome, al pube quasi completamente depilato, alle gambe affusolate. Alessandro rimase bloccato per qualche istante a guardarla. La ammirava per il suo fisico, la ammirava per la capacità acquisita di mostrarlo con sicurezza.
Decise quindi che poteva farlo anche lui. Passò le mani dietro la schiena e slacciò il suo grambiule.. poi lo tolse e lo posò sopra al muretto divisorio, con movimenti naturali, come se stesse togliendo un indumento qualunque.. solo che non aveva altro addosso.
Vide simonetta abbassare lo sguardo e lasciarlo in direzione del suo pene, per poi diventare un po’ rossa. Abbassò anche lui gli occhi e si rese conto di essere nel bel mezzo di un’erezione completa: la punta del suo pene era scoperta, l’asta leggermente curva che lo caratterizzava poteva sembrare di marmo, sia per la durezza che per le venature. Sentiva un po’ troppa tensione, e decise che era il caso di sdrammatizzare: ‘capisco che ora devi darmi un giudizio.. però non fissarmi troppo altrimenti rischi di mettermi in imbarazzo!!’ le disse.
Simonetta alzò lo sguardò e sembrò riprendersi dalla sorpresa, tanto che rispose per le rime. ‘Tu in imbarazzo?? Figuriamoci, sei un nudista convinto!! E poi cos’è questa storia del giudizio??’ chiese. ‘Beh simo.. finora è andata così, non ti ricordi? Ci siamo scambiati giudizi reciproci su quello che abbiamo visto!’ le rispose maliziosamente. ‘Meglio che inizi a mangiare o la pasta si fredda’ tagliò corto lei, ma ale si stava già sedendo e decise di provocarla comunque un po’: ‘ma si.. in fondo che giudizio puoi dare.. non ne avrai neanche visti mai!’. ‘Ma che dici!! – rispose lei con tono fintamente stizzito mentre si sedeva a sua volta ‘ per chi mi hai presa, certo che ne ho visti!! Ed il fatto che non fossero grandi come il tuo non ti danno mica il diritto di vantarti così!!’.
Ci fu un attimo di silenzio, poi ale scoppiò a ridere. La sua amica gli aveva fatto un bel complimento, ma lui non riusciva a rendersi conto se lo avesse fatto apposta o se le fosse scappata per sbaglio quella frase. ‘Beh.. mi pare che posso essere soddisfatto del tuo commento!!’ le disse. Simo non arrossì, ma questo non diede ad ale la certezza che avesse voluto appositamente usare un giro di parole per fargli un complimento sul suo pene. In ogni caso lo aveva fatto, e non aveva neanche smentito perchè aveva subito iniziato a mangiare… ed ale la seguì a ruota.
Mangiarono silenziosamente ed in fretta. Lui approfittò per guardarle ogni tanto i seni e lei evidentemente se ne accorse, tanto che alla fine del pasto gli disse: ‘hai finito?’. Fingendo di riferirsi al piatto di pasta, lui rispose ‘certo, non vedi?’. ‘No ‘ replicò lei facendo notare velatamente che il pene di ale era nascosto alla sua vista dal tavolo ‘ a dire il vero io non ho potuto vedere proprio niente per tutto il tempo del pasto.. sei tu che hai potuto vedere.. e ne hai approfittato pure!!’.
Alessandro sorrise. Si alzò e si spostò sulla poltrona lì vicino per concedere alla sua amica una visione completa della sua nudità. Vide che lei lo seguiva con lo sguardo senza nascondere troppo la curiosità, quindi di certo stava notando che non aveva più un’erezione completa come prima.
‘Beh è vero ‘ riprese il discorso ale ‘ ne ho approfittato per guardarti un po’.. ma è una curiosità naturale no? Non mi ero mai reso conto così bene di quanto il tuo seno fosse perfetto, anche se l’avevo immaginato proprio così sotto a quel vestito di capodanno!’ disse sorridendo.
‘Ancora con quella storia! Non rivangare!! – scherzò lei ‘ Dunque avevi avuto una buona immaginazione?’. ‘Si – rispose ‘ anche se immaginare con quel vestito che avevi era semplice! Mi sembrava proprio una terza, o forse una quarta.. e sicuramente, le ritenevo molto sode!’ aggiunse con un pizzico di malizia in più. ‘Le ritenevi? Vuoi dire che ora non ti sembrano sode??’ chiese lei con impazienza femminile. ‘No, non intendevo questo.. lo sembrano senz’altro.. ma è anche vero che per averne la certezza ci sarebbe un solo modo..’ provocò ale.
‘Fermo lì! Ora non pensare che io sia così ingenua da cascarci!! Tu vorresti che io, assalita da un attacco di permalosità, per dimostrarti che ho il seno ben sodo te lo faccia tastare? Scordatelo!!’ tagliò corto lei. ‘Ma simo no! Era solo un dato di fatto! La durezza del tuo seno potrebbe essere valutata solo al tatto.. mentre ad esempio altri tipi di durezza possono essere valutati anche ad occhio!’ disse ale aumentando il livello di provocazione. Non credeva di stare esagerando, e questa considerazione fu confermata dalla reazione divertita di simonetta, che gli guardò il pene cui lui aveva fatto esplicitamente riferimento e poi ridacchiò. ‘Non hai tutti i torti!!’ gli disse, alludendo forse al fatto che l’erezione era svanita per una buona metà. Fu allora che ale decise di tentare un passo in più.
‘E poi chissà cosa ci sarebbe di male in una veloce tastata di prova! Neanche me la ricorderei dopo, servirebbe solo a valutare sul momento se davvero il seno è sodo come sembra! Guarda io potrei alzarmi e mettermi in posizione.. – disse alzandosi davvero e alzando le braccia in avanti, come gli zombie dei film dell’orrore – e tu non avresti che da avvicinarti, appoggiarti due secondi e poi staccarti..’.
Simonetta sorrise con grande naturalezza e disse: ‘ok.. però chiudi gli occhi che mi vergogno!’. Non ci aveva pensato neanche un po’, e questo comportamento diede ad alessandro l’assoluta certezza che la sua amica non aveva la minima intenzione di assecondarlo sulla ‘tastata’, come l’aveva definita lei.. ma aveva più probabilmente intenzione di fargli qualche scherzo mentre lui era in piedi, nudo, con le braccia in avanti. Non riusciva ad immaginare di cosa potesse trattarsi, ma decise di accettare il gioco.
Prese visivamente la misura dell’altezza del petto di simo, protese le braccia verso di lei proprio a quell’altezza, mettendo le mani a coppa, in posizione esatta per prendere i seni nelle mani se la sua amica si fosse avvicinata a lui quanto bastava per raggiungere il contatto. Poi chiuse gli occhi: ‘dai simo.. sono pronto.. che penitenza hai in mente per me?’.
Lei non rispose, e non successe nulla per circa mezzo minuto. Forse simonetta era andata a prendere qualcosa da tirargli, magari acqua gelida o chissà cosa. Poi sentì un leggero sospiro. E immediatamente dopo, sentì qualcosa appoggiarsi alle sue mani a coppa. Istintivamente strinse leggermente la presa e percepì qualcosa di molto sodo, ma nello stesso tempo tastabile.
Massaggiò leggermente ciò che aveva nelle mani e capì. Immediatamente sentì il pene irrigidirsi ed ebbe l’istinto di aprire gli occhi. Simonetta doveva averlo percepito, o forse aveva visto l’erezione istantanea e si era resa conto che alessandro aveva capito cosa stava accadendo, e disse subito, stavolta con tono più serio: ‘non aprire gli occhi.. altrimenti mi vergogno davvero’.
I seni di simonetta erano nelle sue mani.. ma ale sapeva di non dover approfittare, per trasmettere fiducia nella sua amica e farle sentire che non stava accadendo nulla di pericoloso. Non massaggiò ancora i seni..ma inaspettatamente sentì che la sua amica si stava muovendo un po’ come per dargli la possibilità di percepirne meglio la forma e la consistenza. Durò probabilmente 2 o 3 secondi, che pure sembrarono interminabili, poi lei si staccò e disse, più rilassata: ‘ora puoi anche aprire gli occhi!’.
Alessandro rimase bloccato per qualche secondo. Poi seguì l’indicazione di simonetta ed aprì gli occhi. Non si stupì di trovare la sua amica con lo sguardo basso.. un po’ per la vergogna, un po’ perchè forse in basso c’era qualcosa che forse non le dispiaceva vedere..
Non sapeva cosa le fosse preso. Aveva istintivamente deciso di far sentire ad ale la consistenza dei suoi seni.. e non si sentiva imbarazzata più di tanto! Per di più, il suo amico non aveva approfittato della situazione e si era limitato ad assecondarla nei movimenti che lei stessa aveva fatto.. questo le aveva dato probabilmente la certezza che non stava rischiando nulla, che non c’era niente di male. Aveva solo chiesto ad ale, subito dopo aver praticamente posato i seni nelle sue mani, di non guardarla.. per via di quel minimo di vergogna che la situazione comunque le aveva fatto provare. Era certa che se pure lui avesse aperto gli occhi, lei non si sarebbe tirata indietro.
Quando si staccò, ed ale aprì gli occhi, lei gli stava guardando palesemente il pene. Si accorse che il suo interesse non stava passando inosservato, ma era troppo incuriosita dal vedere il suo amico nudo con un’erezione completa che gli teneva il pene completamente sollevato. Si era resa conto solo ora che ale, così come lei, era quasi completamente depilato sul pube.. il che probabilmente faceva risaltare ancora di più un organo non esagerato ma sicuramente notevole. Inoltre non c’erano segni di costumi di qualunque tipo: l’abbronzatura, come c’era da aspettarsi essendo ale un naturista, era del tutto uniforme.. e non le dispiaceva l’effetto che faceva.
Fu lui a rompere il silenzio con una battuta. ‘Non avrei mai immaginato che avresti fatto una cosa del genere!!’ disse con reale sorpresa. ‘Fatto cosa?? – rispose lei sorridendo ‘ Beh, ti dirò.. che non l’avrei immaginato nemmeno io.. però tutto sommato mi sento tranquilla! Vuoi vedere che sono davvero sulla strada buona per il naturismo??’ chiese. Ale la guardò da capo a piedi.. e lei non si nascose al suo sguardo, visto che fino ad un attimo prima era stata lei a fissarlo nella parte più intima. ‘Beh.. direi proprio di si! Anche quel ‘taglio’ alla moda non è male!!’ le disse indicando esplicitamente il pube dell’amica quasi completamente depilato. Lei non si scompose più di tanto, ormai era entrata nella parte. ‘Beh.. mi è stato imposto per via delle foto per l’agenzia! Altrimenti di solito non ho questo ‘taglio’ come lo chiami tu! – rispose sorridendo ‘ e comunque vedo che forse abbiamo lo stesso parrucchiere!’ aggiunse riferendosi al fatto che anche lui era piuttosto depilato. ‘Beh sai.. dicono che così risaltano più le misure!!’ disse ale con tono scherzoso. ‘Allora è solo per questo motivo che sembri particolarmente dotato!! Ora capisco!!’ ribattè lei ridacchiando ma ammettendo di apprezzare le dimensioni del pene del suo amico.
‘Wow! – disse ale fingendo di vantarsi ‘ un altro complimento sulle mie dimensioni! Allora hai proprio perso la testa!’. ‘Non fare lo scemo ‘ lo interruppe lei con finta rabbia ‘ ti ho guardato solo perchè l’effetto dell’abbronzatura integrale mi piace!’.
‘Ahh.. – rispose lui ancora prendendola in giro ‘ mi invidi eh? Beh tu sei ancora in tempo.. hai un segno del costume leggerissimo perchè credo che al mare ci sei andata davvero poco finora.. ma chissà se avresti il coraggio!’. ‘Ma come!! Sono completamente nuda davanti a te.. con te pure nudo.. e ne parliamo anche allegramente.. per non parlare di altro.. pensi davvero che io possa ancora avere dei timori??’ chiese lei con reale curiosità.
‘Devo ammettere che hai fatto passi da gigante oggi.. ma un conto è stare nuda davanti a me.. altro è stare nudi davanti ad altre persone che non si conoscono o si conoscono poco! – argomentò ale ‘ Prendi il caso di prima.. non sei mica rimasta nuda quando è entrato giorgio!!’. ‘E ci mancherebbe altro!! – disse lei convinta ‘ secondo te sarebbe stato normale che io fossi rimasta nuda davanti al vicino di casa che veniva a trovarti?? Cosa avrebbe pensato di me!?’.
‘Beh.. avrebbe apprezzato.. perchè nuda non passi certo inosservata ‘ le disse lasciandosi andare ai complimenti ‘ e a dire il vero nemmeno vestita se ripenso a quel famoso abito di capodanno!!’. ‘Eh.. quello più che un vestito era uno ‘svestito’!! – precisò lei sorridendo ‘ comunque ti ringrazio per il complimento! Ad ogni modo penso che ormai non avrei problemi a stare nuda davanti a chiunque.. credo di essermi già abituata all’idea!
Stava per rincarare ancora la dose (ben conscia che non ci sarebbe stata occasione di metterla alla prova sul naturismo davanti agli altri, visto che sarebbe partita di lì a qualche giorno, come ogni estate), quando squillò il cellulare di Ale. L’amico andò a rispondere e lei potè ascoltare solo le sue parole, intervallate da silenzi corrispondenti ai momenti in cui parlava l’interlocutore: ‘Ehi ciao..’; ‘Ah si? Quella professionale? Fantastico!!’. E poi, dopo aver annuito per qualche secondo in più, disse: ‘Guarda, neanche a farlo apposta, credo di avere l’occasione giusta per provarla se sali qui da me’; ‘No non crearti proprio il problema..’ e dopo qualche istante ancora: ‘esatto, quindi tranquillo. Allora a tra poco’ e riattaccò. Quando tornò a guardarla, alessandro aveva un sorriso beffardo, e le sue parole la incuriosirono: ‘Credo che tra qualche minuto avrai l’occasione di metterti alla prova.. intanto magari metti qualcosa addosso perchè proprio ora sta salendo giorgio..’.

***

Simonetta continuava a ripetere di essere pronta per il naturismo, ed effettivamente era nuda da ormai molto tempo e non sembrava più mostrare alcun imbarazzo. Si era anche fatta tastare per pochi brevissimi secondi il seno, facendo poi finta che non fosse successo (e lui aveva deciso di assecondarla per evitare di farle provare un’inutile vergogna che potesse toglierle quella naturalezza che aveva acquisito fino a quel momento). Ma lui le aveva detto che per dimostrare di essere davvero naturista, doveva avere la tranquillità di stare nuda anche davanti ad altre persone. Tuttavia non avrebbe saputo come metterla alla prova.. fino alla telefonata di giorgio, che gli fece accendere una lampadina nella testa.
Aveva risposto senza leggere il numero. ‘Ehi ciao..’ gli aveva detto dopo averlo riconosciuto. ‘Ciao Ale.. indovina un po’? Ho finalmente comprato la macchinetta fotografica di cui tanto ti avevo parlato!!’ gli aveva detto giorgio. ‘Ah si? Quella professionale? Fantastico!!’. Giorgio poi gli aveva spiegato come erano andate le cose. ‘Esattamente.. sono sceso al negozio subito dopo essere uscito da casa tua. Non sapevo fosse in offerta ma ne ho approfittato subito! Ora devo provarla, ma non voglio scattare foto stupide in casa.. sai che sono fissato! Devo cercarmi qualche panorama interessante, magari vado al prato’. A quel punto alessandro si era illuminato, avendo ben in mente quale potesse essere un panorama adatto: ‘Guarda, neanche a farlo apposta, credo di avere l’occasione giusta per provarla se sali qui da me’. Giorgio aveva tentennato: ‘In casa? Non saprei cosa fotografare.. e poi non c’è la tua amica? Io mi ero già messo comodo, come puoi immaginare, dovrei rivestirmi!’. Alessandro l’aveva tranquillizzato: ‘No non crearti proprio il problema..’. ‘Ma come.. mica vuoi dire che anche lei è naturista?’ aveva chiesto giorgio, ed ale aveva risposto: ‘esatto, quindi tranquillo. Allora a tra poco!’ e aveva riattaccato.
L’idea era semplice.. il panorama che giorgio stava cercando per provare la nuova fotocamera sarebbe stato il fisico di simonetta.. ovviamente solo se lei avesse accettato di fare questa prova. Dopo aver chiuso la telefonata, si rivolse alla sua amica con un sorriso che la diceva lunga. ‘Credo che tra qualche minuto avrai l’occasione di metterti alla prova.. intanto magari metti qualcosa addosso perchè proprio ora sta salendo giorgio..’ le disse. ‘Come sarebbe?? – chiese lei quasi spaventata mentre già correva a raccogliere la camicetta e la gonna ‘ Cosa viene a fare??’. Alessandro notò che aveva indossato di nuovo la camicetta senza il reggiseno, probabilmente per la fretta di coprirsi alla meglio, ma era corsa a recuperare anche il perizoma da mettere sotto la gonna.. e le confidò la prova che intendeva farle fare. ‘Lui ha comprato una nuova fotocamera. E la proverà su di te…’. ‘Cosa vuoi dire? Io non ho mica bisogno di farmi fotografare!!’ disse lei confusa. ‘Come no! – scherzò lui sorridendo ‘ devi fare quelle foto sexy per l’agenzia.. quelle molto provocanti e quelle nude.. non ti ricordi?’ concluse alessandro con una strizzatina d’occhio.
La consapevolezza si dipinse sul volto di simonetta. Era una storia inventata.. che doveva servire solo a fare in modo che lei potesse dimostrare, come aveva detto più volte, di poter stare nuda senza imbarazzi davanti ad altre persone, in questo caso a giorgio.
La reazione comunque fu quella che sperava. La sua amica infatti non si arrabbiò, né se la prese più di tanto, anzi.. per l’ennesima volta sembrò stare al gioco, tanto che lo sfidò ancora: ‘ok.. vuoi mettermi alla prova? Ci penso io a farti vedere che ho ragione!! E intanto consiglierei anche a te di mettere qualcosa addosso..’ concluse maliziosa dirigendo lo sguardo, senza alcun timore, sul pene ancora leggermente eretto del suo amico.
Sembrava convinta di sè, e forse lo era davvero.
Quello che ancora non sapeva però era che giorgio era un naturista vero.. e che credeva che anche lei lo fosse.. pertanto si sarebbe comportato di conseguenza. E la capacità di simonetta di rimanere tranquilla, senza imbarazzi, in una situazione del genere, era tutta da dimostrare…
Giorgio arrivò in pochi minuti. Suonò alla porta e fu ale ad andare ad aprire. Simonetta si era mostrata sicura davanti ad ale, quasi impavida riguardo alla possibilità di mostrarsi anche davanti al suo vicino di casa.. ma ora che giorgio stava per entrare, non ne era più molto sicura. Eppure ormai aveva accettato di proseguire quel gioco e non poteva più tirarsi indietro. Da un altro punto di vista poi la cosa la intrigava.. perchè non sapeva che emozione le avrebbe dato già solo presentarsi con quella camicetta semiaperta senza reggiseno.. per non parlare poi delle foto sexy di cui lei avrebbe dovuto essere la protagonista.
I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di giorgio, che nel frattempo era entrato in casa. ‘Ciao ragazzi’ disse salutandoli. Simonetta notò che indossava un semplice pantaloncino ed una magliettina. ‘Fammi vedere un po’ questa macchinetta’ disse ale togliendo praticamente la fotocamera dalle mani del suo amico. La scrutò per un po’, poi aggiunse: ‘sembra quasi professionale’. ‘In effetti ha molte caratteristiche di quelle professionali..e proprio per questo volevo provarla. Ma tu cosa avevi in mente di preciso? Non mi pare che qui tu abbia i panorami giusti!’ contestò indicando l’arrendamento del salone con un sorriso. Poi il suo sguardo si spostò su simonetta, alla quale nel frattempo si era avvicinato.. e cadde quasi immediatamente nella sua scollatura. Lei se ne accorse e il suo primo istinto sarebbe stato quello di sottrarsi, magari abbottonando la camicetta. Ma doveva comportarsi diversamente per dimostrare ad ale di essere pronta.. e per vincere quella sfida che implicitamente il suo amico le aveva lanciato per tutta la giornata. Così lasciò che attraverso la scollatura si vedesse buona parte dei suoi seni.
Giorgio fu abbastanza discreto, non la fissò più di un secondo.. ma ale ne approfittò subito per avviare il discorso delle fotografie. ‘Esatto Gio, il panorama l’hai trovato..’ disse con un sorriso. Il vicino di casa si voltò verso ale con un’espressione di dubbio.. probabilmente aveva intuito ma non voleva pronunciarsi.
Simonetta decise quindi di prendere le redini della situazione, anche per evitare di avere ripensamenti. ‘Vedi giorgio, quello che ale sta cercando di dirti, con metodi discutibili, è che io ho iniziato il mestiere di modella.. e su richiesta della mia agenzia avrei bisogno di qualche fotografia. Solo che né io né ale abbiamo una macchinetta.. ed appena tu gli hai parlato della tua, lui ha ben pensato di coinvolgerti in questa storia..’. ‘E quindi io dovrei…’ iniziò giorgio che ora sembrava più consapevole. ‘.. scattare a simonetta qualche foto’ proseguì ale sorridendo. ‘Non preoccuparti giorgio, si tratta di tre fotografie, non ci metteremo molto’ si affrettò a precisare lei, che voleva comunque circoscrivere il tempo in cui avrebbe dovuto mostrarsi ad un estraneo. D’altra parte era anche curiosa di verificare che effetto le avrebbe fatto spogliarsi davanti a giorgio.
‘Beh.. non c’è problema.. – disse sicuro giorgio ‘ per me possiamo anche iniziare subito’. ‘Ottimo! – rispose con entusiasmo ale ‘ dici che la luce va bene? Devo accendere qualche altra lampada?’. ‘No non preoccuparti, questa macchinetta ha un buon flash’ affermò giorgio, che sembrava molto entusiasta della sua nuova fotocamera. ‘Dove pensi che dovrei mettermi?’ chiese simonetta, ben contenta di togliersi di mezzo questa ‘penitenza’ quanto prima. ‘Se si tratta di provini, direi che va bene uno sfondo neutro, magari lì davanti al muro’ propose giorgio indicando la parte della parete laterale che era libera dai mobili. ‘Direi che hai ragione – accettò ale ‘ e che possiamo iniziare. Tanto le pose sono abbastanza semplici’. ‘Talmente tanto che non me le ricordo!!’ disse simonetta con un sorriso. Avrebbe potuto imporre lei le pose, ma aveva tutta l’intenzione di lasciare al suo amico il pallino del gioco.. e di mostrargli che non si sarebbe tirata indietro di fronte a nulla. Ormai la sfida era lanciata e simonetta voleva vincerla.
Ale con un sorriso le fece capire che aveva apprezzato quel gesto.. probabilmente le riconosceva del coraggio. ‘Certo che non te le ricordi.. hai fatto leggere solo a me la mail perchè eri preoccupata di chissà quale richiesta strana da parte dell’agenzia! Invece non c’era niente di drammatico!’.
Simonetta sorrise confermando la bugia di ale. Poi vide giorgio accendere la fotocamera.. e capì che stava per fare qualcosa che quella stessa mattina non avrebbe neanche lontanamente immaginato..

***

‘Allora, come dicevi simo, si tratta di tre fotografie. La prima è da scattare in biancheria intima. Ce l’hai sotto vero?’ disse in modo provocatorio, ben sapendo che aveva solo il perizoma. ‘Ehm.. – li interruppe giorgio non appena avuta la conferma che non si trattava di foto proprio ‘normali’ ‘ siete sicuri che volete che sia io a scattarle? Posso anche lasciarvi la fotocamera e ci pensate voi..’. ‘Gio te l’ho detto, lei non ha problemi. Non è vero simo?’. Per tutta risposta, simonetta si sfilò la gonna restando in perizoma e camicetta, fingendo di non aver sentito e dando quindi l’impressione di non avere assolutamente alcuna titubanza. ‘Cosa dicevi ale?’ chiese con tono svagato. ‘Niente niente ‘ rispose ale strizzando l’occhio al suo vicino come per confermare che i suoi dubbi sull’eventuale timidezza di simonetta erano infondati ‘ in realtà simo mi chiedevo se hai il reggiseno sotto.. ma mi pare di no vero?’. ‘Sai che generalmente non lo porto!!’ affermò lei con una naturalezza tale da sembrare davvero sincera. ‘Uhm.. – finse di pensare ale ‘ allora dobbiamo arrangiarci in qualche modo.. facciamo così, usa le mani per coprirti i seni, perchè in questa foto non dovrebbe vedersi il topless stando alle indicazioni’.
Simonetta non esitò. ‘Ok’ disse mentre si slacciava la camicetta prima e se la sfilava poi, rimanendo con apparente tranquillità quasi completamente nuda davanti a giorgio (aveva solo su un mini perizoma). Poi si coprì i seni con le mani. ‘Così va bene?’ chiese. Alessandro era intento a gustarsi la reazione di giorgio.. che fissava simonetta quasi a bocca aperta.
Lei non mostrava il minimo imbarazzo e alessandro ne fu colpito. Forse la sua amica aveva ragione a dire di aver superato velocemente i suoi tabù sul nudo.. ma ora il fatto che si mostrasse così facilmente al suo vicino di casa quasi gli provocava fastidio.
Decise quindi di velocizzare i passaggi che aveva preparato nella mente in pochi istanti. ‘Si, così è perfetta. Gio, puoi scattare? Gio?’. Giorgio non rispose subito, era chiaramente colpito dalla bellezza di simo. Poi si riprese. ‘Si si.. scatto..’. Un click segnalò che la foto era stata fatta. ‘Ottimo! – disse simonetta con tono allegro mentre riabbassava le braccia, lasciando scoperti i seni allo sguardo dei due ragazzi, specialmente di giorgio che sembrava quasi ipnotizzato – possiamo passare alla seconda allora!’. Sembrava che anche lei volesse velocizzare, ma la motivazione della sua amica era senz’altro più logica: non voleva dare spettacolo di sé troppo a lungo.
‘Certamente. Anche per la seconda nulla di che.. devi voltarti. Non proprio di spalle, ma a tre quarti, in modo che si veda il perizoma ma anche il profilo del seno. Direi che le direttive dell’agenzia sono molto chiare!!’ disse alessandro con un sorriso. ‘Ok’ disse simo eseguendo l’ordine. Si girò quasi di spalle e mostrò al suo amico ed al vicino il suo sedere coperto solo dalla poca stoffa del perizoma. Risaltavano le sue natiche perfette, ma alessandro notò che lo sguardo di giorgio vagava su e giù, dal sedere al seno, poi di nuovo sul fondo schiena. Era evidente che apprezzava quel panorama. E di nuovo alessandro non volle lasciargli troppo spazio. ‘Perfetta simo’. ‘Scatto allora!’ disse giorgio stavolta cercando di essere più reattivo per non far risaltare troppo il fatto che stava approfittando della situazione per ammirare quello spettacolo più a lungo del dovuto. Un click confermò anche il secondo scatto.
‘Bene simo ‘ tagliò corto ale ‘ ora la terza e ultima. Devi togliere il perizoma, però poi nella foto devi coprirti con le mani la zona pubica’. ‘Ah, quindi completamente nuda..’ rimarcò lei volontariamente, per dare più enfasi al fatto che stava per spogliarsi del tutto. ‘Simonetta, se non te la senti guarda che..’ iniziò giorgio, ma non riuscì a concludere la frase.. i suoi occhi caddero in terra insieme al perizoma di simonetta. Questo restò in terra, ma gli occhi di giorgio risalirono velocemente per ammirare il corpo nudo di quella ragazza. Ale sapeva che lo sguardo si sarebbe fermato a lungo sulla zona pubica, resa ancor più attraente perchè quasi del tutto depilata.. tanto che le labbra erano in evidenza..
Guardò simonetta e la vide fiera del suo corpo nudo. Le sorrise. Non stava provocando, si era semplicemente spogliata con naturalezza davanti a lui e ad un perfetto estraneo. Forse si stava anche imbarazzando, ma se così era, non lo dava certo a vedere. Insomma.. aveva vinto la sua scommessa ed era giusto che lui non le imponesse altro. ‘Ok.. ora le mani a coprirti..’ le ricordò. Dopo aver lasciato per qualche secondo che giorgio la potesse vedere, si coprì il pube con le mani.
Giorgio sembrava il più imbarazzato dei tre, benché credesse di avere davanti una ragazza convinta naturista (così ale gli aveva fatto credere) e fosse lui stesso naturista. Si precipitò a scattare, senza neanche chiedere conferma. ‘Fatto’ disse quasi di corsa. ‘Ottimo lavoro ragazzi!’ sentenziò simonetta avvicinandosi, quasi saltellando e ancora nuda, a giorgio. I suoi seni erano sufficientemente grandi da danzare leggermente durante quei brevi saltelli. ‘Grazie a te – disse stampandogli un bacio sulla guancia ‘ e ovviamente a te!’ ripetendo il gesto con alessandro.
‘Figurati.. – disse giorgio che non riusciva a nascondere i suoi sguardi che correvano lungo la pelle nuda di simo ‘ per così poco! Ora però non ho il cavo per trasferirle.. vado a prenderlo?’. ‘Non preoccuparti ‘ rispose alessandro ‘ noi stiamo per uscire. Puoi mandarle per mail al mio indirizzo?’. ‘Certamente ‘ confermò giorgio ‘ il tempo di scendere e te le invio. Poi pensi tu a girarle a simonetta’. Giorgio parlava guardando simonetta che intanto si stava rivestendo di spalle. Le ammirò il sedere fin quando non fu coperto di nuovo dalla gonna. Alessandro notò che non era rimasto indifferente a quella situazione.. sotto al pantalone si notava un rigonfiamento molto pronunciato. Alessandro non ne fu sorpreso, perchè immaginava che sotto non portasse gli slip.. e perchè sapeva che il suo vicino di casa era ben dotato, avendolo visto un paio di volte in palestra. Si chiese se simonetta se ne sarebbe accorta..
Giorgio si voltò poi verso alessandro per fare un cenno di apprezzamento, al quale lui rispose con un sorriso di approvazione. Poi si rivolse a simonetta per salutarla. ‘Cancellerai le foto dopo averle inviate ad ale vero?’ gli chiese. ‘Certo! – le confermò giorgio ‘ puoi contarci! Ora vado così vi lascio prepararvi per uscire’.
Alessandro lo ringraziò aprendogli la porta di casa. Simonetta lo saluto con un cenno della mano ed un sorriso. Dopo che ebbe chiuso la porta, simonetta lo guardò.. e scoppiò a ridere. ‘Ho vinto!’ disse trionfante. Alessandro sorrise e confermò con un cenno del capo e aggiunse: ‘sei stata brava.. avevi la naturalezza di una vera nudista! E pensare che giorgio che è naturista sembrava più imbarazzato di te!!’. ‘Ah si? Beh grazie.. – rispose simo ‘ ma allora ho una domanda: sei sicura che il tuo amico sia naturista?’. ‘Si perchè?’ domando incuriosito ale. ‘Perchè non sembrava solo imbarazzato.. ma anche poco abituato al nudo femminile forse!!’ rivelò lei con una strizzatina d’occhio maliziosa.
Alessandro scoppiò a ridere. Non era un’ingenua.. e l’erezione di giorgio quindi non era passata inosservata!
Simonetta era quasi pentita di essersi rivestita. Aveva iniziato a sentirsi a suo agio nuda davanti al suo amico Alessandro, e le cose non erano state diverse quando era salito il vicino di casa, Giorgio. Si era divertita a farsi fotografare senza veli, e non si era imbarazzata per gli sguardi dei due ragazzi. Tutto questo probabilmente significava che aveva superato i tabù sulla nudità che ormai le sembravano lontani anni luce (ma che invece aveva ancora solo qualche ora prima). Per gioco aveva anche fatto toccare i suoi seni ad ale.. e non aveva dimenticato l’erezione istantanea che aveva provocato al pene del suo amico, anche lui nudo in quel momento.
C’era anche questo aspetto da considerare. Anche alessandro era stato nudo davanti a lei. Simonetta lo aveva guardato liberamente anche durante le erezioni.. era stato davvero tutto naturale per entrambi, ed era stata una sensazione davvero esaltante. Tant’è che ora sperava che lui tornasse nudo dal bagno (era scappato a far pipì subito dopo che giorgio era andato via) e che le proponesse di passare senza alcun indumento addosso il resto della serata, magari vedendo un film. E chissà.. se non l’avesse proposto lui, ci avrebbe pensato lei, magari sfidandolo in qualche gioco o scommessa divertente, come già accaduto più volte quel giorno.
Uscì nel balconcino ed alzò gli occhi per guardare le stelle. Erano all’attico e la visuale era fantastica. Guardando in basso poi si rese conto che il balconcino affacciava sull’altra ala della palazzina. Se aveva capito bene le indicazioni di alessandro, al piano inferiore c’era l’appartamento di giorgio. La finestra era abbastanza ampia, ma le luci erano spente e non era possibile vedere l’interno. In quel momento probabilmente il ragazzo era nella sua stanza a passare le fotografie scattate poco prima sul pc per poi inviarle ad alessandro. Un pensiero le passò per la testa: immaginò giorgio masturbarsi mentre guardava quelle fotografie sexy del suo corpo. Sorrise leggermente ma scacciò quel pensiero.
Poi rivolse il suo sguardo ancora più giù, al piano di sotto. Lì la luce era accesa, ma al momento non c’era nessuno. Riuscì solo a constatare che si trattava della finestra della cucina. La leggera frescura della sera la distrasse e le inebriò la mente. Immaginò quanto potesse essere piacevole sentire la soffice brezza notturna sul corpo nudo. Ma in fondo cosa le impediva di provare quella sensazione? Era sul balconcino del piano più alto del palazzo e non vedeva intorno altre palazzine alla stessa altezza. Al piano di sotto era tutto spento e probabilmente sarebbe rimasto così. Più in basso c’era una luce accesa, ma data la differenza di altezza sarebbe stato praticamente impossibile da sotto vedere cosa accadeva sul balcone dell’attico. D’altronde, anche lei da lassù riusciva a spiare solo una piccola parte della cucina, quella più vicina alla finestra. L’unico che l’avrebbe vista era alessandro, ma per lui non sarebbe stata una novità.
Non ci pensò due volte: tolse di nuovo in gran fretta tutti gli abiti, posandoli su una sedia del balconcino, e rimase nuda, appoggiata al parapetto, assaporando la frescura sulla pelle e sopratutto su ciò che prima era coperto, come i seni, il pube. Aveva avuto ragione.. era una sensazione fantastica ed inebriante.
Abbassò lo sguardo per verificare se qualcosa era cambiato ai piani inferiori. La cucina di giorgio aveva ancora le luci spente, mentre al piano più sotto c’era qualcuno che girovagava per la cucina. Strizzò leggermente gli occhi per mettere meglio a fuoco e si rese conto che era una ragazza. Era in accappatoio e stava cucinando qualcosa da mangiare. Suppose che probabilmente era arrivata da poco a casa, aveva fatto una doccia ed appena uscita era corsa in cucina a preparare la cena. Ogni tanto la ragazza scompariva dalla visuale, perchè la differenza di altezza di due piani non rendeva possibile sbirciare troppo all’interno della stanza (questo le garantiva che da sotto fosse praticamente impossibile vedere i piani superiori).
Qualcosa stava friggendo con molto impeto, forse a fuoco troppo alto. Simonetta vide la ragazza arrivare di corsa verso i fornelli, poi indugiare per un attimo, come per paura degli schizzi di olio bollente. Improvvisamente tolse l’accappatoio rimanendo completamente nuda. Aveva un fisico davvero notevole. Non il fisico magro di una modella, bensì quello più formoso ma ben fatto e slanciato di una ragazza sportiva. Ed era notevole anche il suo seno, le cui dimensioni erano perfettamente proporzionate al resto. Le sembrava forse un tantino meno grande del suo, ma era forse un effetto ottico dovuto al fatto che nel complesso il fisico di quella ragazza era più voluminoso. Poteva portare una terza o più probabilmente una quarta. Il pube era depilato, seppur non completamente.. rimaneva un gradevole triangolino di peli pubici.
La ragazza si girò per prendere un grembiule dietro di lei. Simonetta notò subito che il dorso, i fianchi ed il sedere sembravano proprio quelli di una persona molto allenata. E notò che proprio sopra al sedere, sulla parte più bassa della schiena, c’era un tatuaggio. Non si capiva bene il disegno.. ma sembrava un tribale. Si capiva invece che la tipa aveva voluto salvaguardare l’accappatoio dagli schizzi di olio bollente, per non rovinarlo. Forse era di valore.
Simonetta decise che aveva spiato abbastanza e si girò verso il corridoio, e sobbalzò leggermente quando vide alessandro dietro la porta-finestra del balconcino. Indossava un costume a pantaloncino attillato, tipo ciclista… ed aveva una macchinetta fotografica in mano in mano, puntata su di lei…
‘Ormai mi stupisci sempre più simo! – le disse – Dovevo assolutamente immortalare questo momento.. non ti imbarazza più neanche stare nuda sul balcone, sotto gli occhi di tutti!’. Dopo un attimo di incertezza lei sorrise, ma non sembrò neanche sfiorarla l’idea di vestirsi o comunque coprirsi in qualche modo. Rimase nuda anche sapendo di essere fotografata, anzi fece il verso alle modelle dei calendari muovendosi in maniera artefatta per trovare pose sexy. ‘Beh, pensavo ormai di averti dimostrato che non ho più di questi problemi.. e poi quassù non mi vede proprio nessuno a parte te!’ – rispose divertita mentre continuava la parodia delle modelle ‘ però almeno cerca di non zoomare troppo su certe zone del corpo.. limitati ad un’inquadratura complessiva!!’.
‘Intesi ‘ rispose lui – però ora mi darai ragione su quanto è piacevole stare nudi con questa leggera brezza serale.. non è così?’ chiese ale. ‘E’ vero, è una sensazione straordinaria e ti ringrazio per avermi fatto superare le mie incertezze – rispose simo con evidente sincerità – ma devo anche dire che questa palazzina c’è proprio un’aria.. come dire.. di libertà’.
Alessandro non aveva capito a cosa alludesse. ‘Cioè?’ chiese. ‘Beh.. – chiarì lei – tu sei naturista, il tuo vicino di casa giorgio è naturista, io lo sono praticamente diventata e, se ti avvicini qui, potrai scoprire che non siamo i soli in questa palazzina…
Alessandro uscì curioso sul balcone portando con sé la fotocamera, e simonetta gli indicò il piano inferiore a quello di giorgio. Evidentemente non aveva capito la sua battuta ed era curioso di sapere a cosa alludesse. Guardò in basso e vide la cucina illuminata. Sembrava vuota. ‘Non capisc..’ iniziò alessandro, che poi si interruppe quando la ragazza entrò nel loro campo visivo. Stava posando una stoviglia nel lavello della cucina. ‘Credo abbia appena finito di cucinare la sua cena e di servirsela sul tavolo.. e se sei fortunato non mangerà con lo stesso abitino con cui ha tolto il fritto dalla teglia’. Alessandro sembrava ancora confuso. ‘Abitino? A me sembra un grembiule.. e perchè se decide di cambiarsi sarei così fortunato?’ chiese. ‘Fidati!’ sentenziò lei sicura di sé e…

***

… in un attimo, tutto gli fu chiaro. La ragazza slacciò il grembiule passandosi le mani dietro la schiena, e lo tolse del tutto. Era nuda! E soprattutto aveva un corpo mozzafiato! Seni generosi e proporzionati ad un fisico non proprio minuto, gambe slanciate e ben formate. Non riusciva a vedere bene il viso ma sembrava carina. Ebbe la prontezza di accendere la fotocamera e puntare lo zoom sulla finestra della cucina. Scattò immediatamente un paio di foto a raffica, senza neanche verificare cosa fosse riuscito ad immortalare, poi la ragazza si girò per appendere il grembiule ed alessandro ebbe un altro sussulto. Un sedere a mandolino pronunciato ed apparentemente molto sodo, una schiena diritta ed un sexy tatuaggio poco sopra al sedere. La inquadrò sempre zoomando, con rapidità incredibile, scattando tre o quattro fotografie e riuscendo anche a vedere meglio nel display della fotocamera quell’affascinante tatuaggio tribale poco sopra al sedere, poi la ragazza sparì dalla visuale, probabilmente perchè il tavolo era più all’interno della cucina.
Rimase interdetto per qualche secondo e fu simonetta a risvegliarlo. ‘La conosci immagino..’ chiese. ‘Conoscerla? – rispose lui girandosi verso la soglia della porta-finestra, dove si era sistemata la sua amica ‘ A dire la verità no. O meglio.. giorgio mi aveva detto che lì era venuta ad abitare sua cugina.. io non l’ho mai incontrata ma lui mi aveva detto che era una ragazza.. ehm.. come dire.. simpatica!!’. ‘Cioè vuoi dire bruttina eh? Che fissati voi maschi!! Ma non pensi che magari ha mentito per gelosia?’ chiese simonetta dubbiosa. ‘Gelosia di cosa? Che io potessi provarci con lei?? No ‘ confermò sicuro alessandro – se fosse stato geloso mi avrebbe semplicemente detto di stare alla larga. A questo punto credo piuttosto che la cugina ‘ michela mi pare si chiamasse – abbia deciso di tornare al suo paese e che abbia lasciato l’appartamento a quella bella fig… ehm… figura di ragazza.. che non esiterò certo a far conoscere anche a giorgio mandandogli queste belle fotografie!’.
‘Guarda cosa mi tocca sentire!!’ sbraitò sorridendo simonetta. ‘Hai una ragazza, anzi una futura modella, nuda davanti a te.. e perdi la testa per la prima vicina esibizionista che ti capita??’. Alessandro la vide abbassare senza timore lo sguardo verso il suo costume attillato.. sotto al quale era perfettamente in evidenza la forma del pene eretto, come in un altorilievo. ‘E guarda che effetto ti fa!’ concluse lei. ‘Ma scusa… forse non dovresti guardare lì!!’ suggerì lui con malizia.
Simonetta rispose con altrettanta malizia, ma non lo sorprese più di tanto.. si vedeva che ormai era tranquilla. ‘Beh..considerando che sei un nudista convinto.. e che quindi i miei sguardi di certo non ti imbarazzano.. e che in più mettendo quel costumino di certo non vuoi nascondere niente.. allora se mi dici che non dovrei guardare forse vuoi intendere che invece di guardare dovrei toccare!!’.
Quelle parole lo eccitarono incredibilmente, perchè simonetta sembrava ancora disposta a giocare. Raggiunse il massimo dell’erezione, ormai ben visibile sotto al costume.
‘Mi stai forse chiedendo di toccarmi lì??’ disse lui sorridendo e stando al gioco. Simonetta si avvicinò con un passo sinuoso. Nonostante la leggera brezza, una gocciolina di sudore cadde dalla fronte di alessandro: che la sua amica avesse davvero deciso di lasciarsi andare del tutto??? Arrivò proprio di fronte a lui, lo guardò dritta negli occhi, poi spostò lo sguardo in basso. Le sue parole lo sorpresero. ‘Credo che tu possa fare altre foto alla tua vicina..’ disse indicando i piani inferiori.
Alessandro scoppiò a ridere. Lei lo aveva preso in giro e rideva di gusto. Poi gli indicò di nuovo i piani inferiori. La ragazza era di nuovo nel campo visivo, a lavare i piatti, proprio di fronte alla finestra, indossando un accappatoio. Ale accese la fotocamera ed iniziò a scattare nuove foto. ‘Peccato che stavolta non è nuda’ commentò lui. ‘Forse potresti essere tu a mostrarle qualcosa stavolta..’ disse lei.. ed un istante dopo alessandro sentì afferrare ai fianchi il costume ed abbassarlo abbastanza rapidamente, fino a scoprirgli completamente il pene eretto. Ne fu totalmente sorpreso, ma allo stesso tempo divertito ed eccitato, sia perchè la sua amica dimostrava piacere nel giocare con lui, sia perchè lo eccitava davvero che la vicina di casa potesse vederlo. ‘Simo!! Ma che fai, così potrebbe vedermi attraverso la ringhiera!!’ disse con finto allarmismo girando la testa verso simonetta che era dietro di lui. ‘Beh, dò la possibilità a quella ragazza di pareggiare i conti, visto che tu l’hai vista nuda ma lei non ha visto te! Ma se vuoi posso toglierti d’imbarazzo e coprire quello che non vuoi mostrare..’ rispose la sua amica mentre posava una mano aperta sul suo pene eretto, come se davvero volesse coprirlo alla vista altrui.
Alessandro rimase impietrito ed eccitato come non mai. Lei gli stava toccando il pene e lo faceva con grande naturalezza.. per gioco.. ma lo aveva talmente sorpreso che ora i suoi battiti erano a mille e non sapeva cosa dire.. e non avrebbe immaginato di sentirsi così! ‘Ehi simo!’ disse balbettando. ‘Cosa – chiese lei con voce angelica, come se nulla fosse mentre schiacciava ancora di più la mano sul pene duro e la muoveva impercettibilmente come a fargli un leggero massaggio ‘ sto coprendo le tue parti intime dalla vista di quell’estranea!!’.
Alessandro si rassegnò: non poteva farcela. Gli era già successo altre volte di avere reazioni così ‘istantanee’ (anche se non era mai stato un vero problema), e così accadde. L’erezione crebbe al massimo, l’eccitazione anche.. i lenti movimenti della mano di simonetta, molto probabilmente involontari, fecero il resto stuzzicandogli il glande.. sentì le pulsazioni salire.. ed in pochi secondi venne mentre la mano di simonetta spingeva ancora il suo pene sull’addome. I primi schizzi di sperma lo inondarono fino al petto.
Simonetta, che evidentemente era stata colta di sorpresa, non fece in tempo a togliere la mano.. che fu quindi bagnata dagli ultimi schizzi. Alessandro girò il capo temendo di trovare un volto scuro.. ma si accorse che simonetta, seppure con una faccia sorpresa, stava sorridendo…

Simonetta non si aspettava una reazione così ‘rapida’ del suo amico.. ma poteva capirlo, era rimasto evidentemente molto sorpreso nel vederla posare la mano aperta sul suo pene con tanta disinvoltura, e questo aveva contribuito ad eccitarlo ancora di più. E certamente adesso era convinto che lei non avesse fatto in tempo ad accorgersi di cosa stava per accadere.. e che per questo non fosse riuscita a togliere la mano prima di vedersela bagnata dal suo sperma.
Quello che alessandro non sapeva (e che mai lei gli avrebbe rivelato) è che in realtà lei si era resa perfettamente conto che il suo amico era prossimo all’orgasmo!! Quando aveva appoggiato la sua mano sul pene, era rimasta sorpresa (ed eccitata, a dirla tutta) dalla durezza marmorea che aveva sentito.. ed inconsapevolmente aveva iniziato a massaggiarlo un po’ con il palmo aperto: movimenti quasi impercettibili che lui aveva probabilmente scambiato per involontari, ma che involontari non erano. Le piaceva molto schiacciare sull’addome di alessandro quella forma così dura. Poi aveva avvertito sul palmo le pulsazioni. Non era certo la prima volta che maneggiava un pene, quindi sapeva quale fosse la causa di quel pulsare: il suo amico stava per venire! Ma era davvero troppo eccitata in quel momento (e la prova era il sentore dei suoi umori che le bagnavano le parti intime) e decise in un istante che voleva sentire lo sperma sulla sua mano.. così non la ritrasse, anzi, la schiacciò ancora di più sul membro di alessandro aiutandolo (semmai ce ne fosse stato bisogno) a venire.
Lui non aveva detto quasi nulla dopo, aveva solo manifestato la necessità di fare una rapida doccia per togliersi gli schizzi di dosso, ed in meno di cinque secondi era scappato in bagno. Lei si era quindi diretta al bagnetto di servizio con l’intenzione di sciacquarsi le mani. Dopo averlo fatto, si accorse però di aver bisogno in realtà di detergersi anche le parti intime.. si toccò le grandi labbra, che erano infatti ancora umide per l’eccitazione di prima. E lei era tuttora eccitata, anche se non voleva ammetterlo neanche a se stessa. Ma l’istinto era irrefrenabile, così iniziò ad accarezzarsi davanti allo specchio.. prima lentamente, poi con più veemenza.
Rovesciò la testa all’indietro e sentì che si stava bagnando anche più di prima mente pensava a quello che era accaduto. Le sue dita si immedesimarono iniziando a penetrarla, ed in quel momento desiderò che al loro posto ci fosse il pene di alessandro, duro come l’aveva sentito prima nel palmo della mano. Si penetrò più volte con due dita mentre con l’altra mano si stuzzicava i capezzoli turgidi, fino ad arrivare ad un orgasmo improvviso ed ansimante. Ebbe la lucidità di moderare il volume per evitare di farsi sentire dal suo amico che poteva essere non lontano ormai.
Ritrovò un briciolo di controllo e si osservò allo specchio, nuda ed incredibilmente soddisfatta. Non le capitava spesso di masturbarsi in quel modo, ma le era piaciuto davvero, forse anche perchè l’aveva fatto fuori casa sua.. ed inoltre sapeva dentro di sé che non avrebbe fatto sesso con un amico, per cui masturbarsi poteva essere l’unico modo per soddisfare l’eccitazione di quella sera. Era attratta stranamente da lui, ma di certo non ne era innamorata, né avrebbe avuto una storia con lui.. quindi farci sesso era da escludere. E poi quella grande eccitazione era probabilmente legata anche a tutta la situazione di quella giornata, il provino, il salto nel mondo del nudismo, le foto e tutto il resto: l’indomani le sarebbe passato tutto.
Sicura di sé, prese il flacone di bagno schiuma e si sedette sul bidè per detergere le parti intime, si asciugò il minimo indispensabile con il primo asciugamani trovato lì vicino ed uscì nel salone, non curandosi minimamente del fatto che fosse ancora nuda. Aveva ragione alessandro.. dopo un po’ non ci si faceva più caso!!
Il suo amico era già tornato, era seduto davanti al pc e stava staccando la macchinetta fotografica dalla porta usb. Probabilmente aveva trasferito le fotografie della vicina sul pc. Simonetta si avvicinò e rimase in piedi davanti a lui. “Hai mandato le foto della vicina al tuo amico giorgio?” chiese. “Si proprio ora.. tutte quante.. anche se non so quando le vedrà.. non legge la posta molto spesso! Ah, lui ci ha inviato quelle che ti ha scattato prima.. non le ho viste ma sono certo che sono magnifiche.. nuda sei molto fotogenica!” rispose divertito.
Avvicinandosi di più, simonetta notò che ale aveva indossato dei pantaloncini. ‘E quelli cosa sono??’ gli chiese imbronciata indicandoli. ‘Beh ‘ rispose lui inizialmente ancora imbarazzato ma poi abbozzando un sorriso ‘ non sapevo se dopo quello che era successo tu volessi ancora stare.. beh.. come stai.. nuda!!’. ‘E cosa sarebbe successo mai di così grave?? – lo tranquillizzò simonetta utilizzando volutamente un tono molto esplicito ‘ sei venuto un po’ di sorpresa.. ma è stata colpa mia in fondo! E poi sei naturista.. e questa è una cosa della natura quindi non ti deve imbarazzare!’. ‘Beh ‘ disse lui ora chiaramente più sicuro ‘ vedo che ne parli senza mezze parole!! Ma se la pensi così mi fa davvero piacere.. quindi non ti dispiace se tolgo i pantaloncini…’. ‘Mi dispiace se non lo fai! – lo rassicurò ancora lei con un sorriso ‘ visto che io non ho nulla addosso!’. ‘Lo vedo bene!’ scherzò ale guardandola da capo a piedi mentre da seduto si sfilava velocemente i pantaloncini restando nudo, con il pene tranquillo. ‘Lo vedo che lo vedi!’ rispose lei con tono fintamente adirato come per rimarcare il fatto che lui la stesse osservando troppo.
In realtà il suo sguardo cadde immediatamente sul pene e lì si soffermò.. per quanto potesse negarlo, le piaceva e la attirava.. la grandezza, la forma.. e dentro di sé sapeva che, nonostante i ragionamenti fatti in bagno, non le sarebbe dispiaciuto averlo per sè almeno una volta..

***

‘Anche io vedo che lo vedi!’ scherzò alessandro, ben felice di notare lo sguardo della sua amica di nuovo rapito dal suo pene, sebbene ora non fosse in erezione. Lei si riprese e gli sorrise, per nulla imbarazzata. ‘Beh non dovresti trovarla una cosa strana.. è normale curiosità femminile!’. ‘Allora la mia deve essere un’anomala curiosità maschile!’ ribattè prontamente facendola scoppiare a ridere.
Mentra ancora ridacchiava, simonetta si appoggiò con i gomiti sul tavolo del pc e si chinò quanto più poteva per rivolgere lo sguardo al monitor del pc, sul quale era aperta una foto della ragazza del piano di sotto, in cui era in bella evidenza il tatuaggio sulla schiena: era un tribale che ne decorava la parte bassa e che per un pelo non arrivava ad essere disegnato sulle natiche.. e c’era anche un piccolo sole tatuato tra le curve del tribale.
Alessandro rimase estasiato ed impietrito.. non per la foto, ma di fronte alla vista dei seni di simonetta che, data la posizione che aveva assunto per guardare il monitor, quasi si appoggiavano al tavolo. In quel modo sembravano anche più grandi di quanto non fossero realmente, ed ebbe una tremenda voglia di massaggiarli.. che immediatamente si manifestò con un’erezione completa.
Simonetta girò il volto verso di lui, e Ale non trovò né il tempo né la voglia di distogliere lo sguardo dai suoi seni. La sua amica però lo sorprese per l’ennesima volta quel giorno, non provando alcun imbarazzo per la situazione ed anzi rilanciando: ‘ale mi stai guardando le tette così palesemente??’ disse con finto disappunto. Alessandro ritrovò un po’ di sé e decise di provocarla un pochino per testarne la reazione: ‘beh.. se tu ti metti in quella posizione le evidenzi ancora di più!’. Oltretutto doveva essersi chinata ancora di più rispetto a prima, perchè in quel momento i capezzoli poggiavano sul tavolo. Così aggiunse sorridendo: ‘E se devo proprio dirla tutta.. non ho mai desiderato così tanto di essere un tavolo!!’.
Simonetta fece un’espressione dubbiosa, come se non avesse intuito la sua battuta. Poi abbassò lo sguardo su di sé e notò che i seni erano leggermente appoggiati sul piano del tavolo. Gli sorrise divertita e probabilmente compiaciuta di quelle attenzioni.. poi abbassò lo sguardo e notò la sua erezione.. restando a fissarla come a lui era accaduto per i seni, in maniera molto seria.
Alessandro pensò che lo desiderasse.. ma non voleva fraintendere. E decise di essere chiaro. Senza fronzoli le chiese: ‘ti piace?’. Lei si rese conto che qualcosa era scattato, che ora si stava uscendo dallo scherzo vero e proprio. ‘Purtroppo.. si – rispose candidamente, abbozzando un sorriso ‘ ma non so se è il caso…’. ‘Beh.. perchè non dovrebbe esserlo?’ chiese lui alzandosi in piedi. ‘Sarebbe l’unica volta.. non si ripeterebbe.. lo sai?’. ‘Non mi aspettavo neanche quest’unica volta.. quindi non mi aspetterei certo nient’altro..’ rispose di nuovo, chiarendo quanto necessario e spostandosi davanti a lei.
Simonetta non rispose. Lo guardò in viso, poi lo guardò più in basso. Sembrò decisa. Allungò il collo e passò la lingua lungo tutta l’asta del pene del suo amico, tornando poi a lanciargli un’occhiata ed un sorriso. A quel punto ale si sentì sicuro di poter andare avanti. Si avvicinò e lasciò che simonetta ripetesse l’operazione, stavolta facilitata dalla maggiore vicinanza. Poi fece di più e lo assaggiò come fosse un gelato, con uno sguardo famelico. Ale le vide sollevare leggermente il busto, e accolse il gesto come un invito ad infilare le sue mani tra i seni ed il tavolo. Così fece, ed iniziò a massaggiarglieli prima delicatamente, poi con più veemenza. Lei continuava a succhiarlo e la cosa lo eccitava dannatamente, ed era già quasi sul punto di venire di nuovo. Lei sarebbe stata d’accordo nel farsi venire in bocca? Non poteva saperlo, a meno di chiederglielo. Ma lei lo sorprese di nuovo. Quelli erano solo preliminari, perchè il suo gesto fu chiaro.. lasciò il pene, sollevò di nuovo il busto come per fargli togliere le mani da sotto.. e poi allargò leggermente le gambe. Lo voleva dentro! E lo confermò indirettamente sussurandogli con un leggero sorriso: ‘solo se hai un profilattico a portata di mano…’.
Ce l’aveva.. corse con il pene eretto al cassetto dell’altra scrivania, prese il profilattico, lo aprì e lo indossò. Poi tornò davanti a lei, come per chiedere ulteriore conferma. Per tutta risposta, simonetta annuì e fece il gesto di divaricare ancora un po’ di più le gambe. Alessandro passò dietro di lei e le si avvicinò. La guardò in ogni centimetro del suo corpo da modella di intimo. In quella posizione risaltavano i suoi seni ingranditi dalla forza di gravità, la sua schiena diritta, e più che mai il sedere tondo e senza ombra di difetti. Gli occhi caddero poi sulle grandi labbra, ben visibili in quella posizione essendo tra l’altro quasi completamente depilata,. Erano chiaramente bagnate dei suoi umori, e questo lo eccitò come non mai.
Si avvicinò con il pene, le posò le mani sui fianchi e non trovò alcun ostacolo alla penetrazione. La sua amica sussultò e gemette di piacere. Entrando in lei si chinò anche alessandro, che fece scivolare le mani lungo i fianchi della sua amica, fino ad ad afferrarle di nuovo i seni. Con rapidi movimenti di bacino, assecondati dai movimenti delle anche di simonetta, alessandro entrava ed usciva da lei con il pene ormai di marmo, massaggiandole le tette nel frattempo.
Riuscì a resistere un minuto a tanta eccitazione, poi sentì che non riusciva più a trattenersi. Sentì che l’orgasmo lo sopraffaceva, e si lasciò andare. Si accorse che stava venendo mentre ancora continuava a penetrare la sua amica, ed il profilattico gli permise di non interrompersi.
Dopo qualche secondo si fermò, accorgendosi di avere anche un leggero fiatone. Lasciò la presa e tornò di fronte alla sua amica. Era madida di sudore su ogni parte del corpo, i capelli che le coprivano un po’ gli occhi.. e tutto questo la rendeva ancora più sexy. Gli sorrise e fu lei stessa ad interrompere il silenzio. ‘Mmm.. dev’essere accaduto qualcosa..’ disse con tono compiaciuto, leccandosi le labbra in modo non volgare ma sensuale mentre si alzava in piedi davanti a lui. ‘Dici? – rispose lui ‘ Eppure non saprei.. ho la memoria così corta!!’. ‘Per fortuna hai corta solo la memoria…’ aggiunse simo ridacchiando e lanciando un’occhiata al pene ancora coperto dal profilattico pieno di sperma. Alessandro sorrise di rimando. ‘Devo dedurre che ricorderai quest’unica volta?’ chiese con curiosità e con un pizzico di dispiacere, perchè sapeva che l’amica avrebbe rispettato la parola data. ‘Esattamente come la ricorderai tu ale.. esattamente come la ricorderai tu…’.

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