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UN MASCHIO PER FIORELLA – 8) La volta di Jamie.

By 5 Dicembre 2024No Comments

“Vieni, tesoro! Sdraiati accanto a me!” Mi disse mia moglie allungando una mano in cerca della mia.
Mi spostai dall’altro lato di Fiorella, lasciandola in mezzo. Appena mi distesi, Fiorella si incollò al mio corpo, baciandomi e accarezzando il mio sesso eretto. “Ho voglia di te, finalmente!” Disse infilandomi la lingua in bocca. Jamie guardava e con la mano destra si masturbava lentamente.
“E di lui?” Chiesi con aria divertita. “Lo vuoi lasciare di nuovo a secco?” Continuai ridendo.
“No, è arrivato anche il suo turno. Basta che non abbia fretta!” Rispose Fiorella accarezzando la testa del ragazzo.
Jamie, finalmente rassicurato, lasciò la presa e si avvicinò al corpo di Fiorella. Baciò un seno, poi salì verso il collo.
Io dall’altra parte facevo lo stesso percorso. Fiorella in mezzo cominciava a tremare dal piacere.
“Oggi è stata una giornata incredibile, amore!” Mi disse la mia donna. “Ho provato così tante emozioni e sensazioni, che mai era successo in tutta la mia vita!”
“Hai scopato come una matta” Le dissi sorridendo.
“Ma no, in realtà non ho scopato affatto, se vogliamo escludere quel minuto esatto in cui il ragazzo mi ha fatto assaggiare il suo bastone. Roberto, no?” Disse ancora.
“Si, un altro che hai lasciato all’asciutto” Risposi ridendo.
“Ma aveva una verga… una roba da matti!” Proseguì lei con una voce sensuale.
Jamie, dall’altra parte, accarezzava ancora il corpo di Fiorella ed ascoltava.
“Jamie, come ti sei sentito, rifiutato per tre volte…” Chiesi per tentare di coinvolgere il ragazzo nella nostra conversazione.
“Ah, ogni volta pensavo che sarei riuscito… e invece all’ultimo momento lei mi respingeva!”
“Oh, piccino!” Scherzò Fiorella. “Intanto ti sei cuccato un pompino, poi mi hai leccato fino a farmi quasi venire… ora nella vasca da bagno mi hai eccitata per bene… non molti altri ragazzi possono dire di avere osato tanto con me!” Concluse la mia donna, spostando la mano di Jamie dal suo fianco fino al mezzo delle cosce. “Ecco, senti, lei ti desidera.” Disse con una voce che mi fece eccitare ancora di più. Poi, rivolta a me: “Cosa ne dici, se assaggio questo bel brunetto?”
“Dico che è ora. Per farti capire da quanto ti desidera, ti racconto una cosa. Sai quando ha dormito qui, qualche sera fa? Ecco, avevo preparato una trappola per lui.” Dissi guardando il giovane che ricambiò lo sguardo incuriosito.
“Cosa hai combinato?” Chiese ancora mia moglie.
“Ti ho fatto quel massaggio, ricordi?”
“Certo, è stato bellissimo!”
“Ecco, ma non eravamo noi due da soli. Dopo averti massaggiato la schiena, ho sentito che Jamie saliva le scale. Ho aperto di più la porta, lasciandoti nuda e prona sul letto. Per meglio fargli conoscere l’intimità di mia moglie, ti ho aperto un po’ le gambe.”
“Ma dai… sei un porcello!” Rise Fiorella.
“Lui è salito, ed io mi ero nascosto dietro la porta, per non farmi vedere. Ti ha guardata, si è fermato un bel po’, ha estratto il suo arnese e gli ha dato un paio di colpi. Poi è andato in bagno. Qualcosa è successo, perché Samuele dal piano di sotto lo ha chiamato e lui, dopo aver dato un’altra occhiata al tuo corpo, è sceso. Ho avuto il tempo di prepararti di nuovo, questa volta a pancia in su, con i tuoi bellissimi seni illuminati dalla lampada del comodino e la tua passera aperta. Quando si è accorto che Samuele dormiva, è salito di nuovo ed io mi sono nascosto nell’armadio.”
“Ma dai! Che storia! Ed io dormivo! Non mi sono accorta di niente!” Disse mia moglie incredula.
“Si, poi Jamie è entrato in camera, ti ha guardata bene, poi è andato in bagno, si è spogliato completamente ed è tornato ai tuoi piedi. Ti ha annusata, guardata, sfiorata senza mai toccarti. Ha fatto tutto con un uccello che pensavo scoppiasse da un momento all’altro. Ma Jamie è stato un signore. Anche se era così eccitato, si è ritirato nella sua camera senza toccarti. Ecco perché ora si merita un premio!” Dissi guardando prima Fiorella e poi Jamie.
“Non mi ero accorto che tu fossi in camera. Ma è stato uno spettacolo pazzesco. Chissà cosa avrei fatto se mi fosse stato possibile!” Esclamò il ragazzo, mentre Fiorella si spostava su un fianco per baciarlo profondamente.
La mano di mia moglie si insinuò tra i due corpi attaccati e si impossessò del membro del giovane, cominciando una lenta masturbazione.
“Tu sai che al mattino mi sono svegliata e, completamente nuda, sono andata in bagno. Quello che non sai, è che al ritorno Jamie era sveglio, nudo e con il pisello in mano. Mi sono fermata il tempo di guardare bene quell’oggetto del desiderio, e di farmi guardare e desiderare.” Disse Fiorella..
“Oh si, e quanto ti desideravo!” Intervenne il ragazzo baciando di nuovo mia moglie.
“Ma lo sapevo, che l’avevi visto, me l’hai detto tu!” La informai.
“Quello che non ti ha detto, intervenne il ragazzo, è che più tardi, lei è tornata in bagno per truccarsi, ed io ero dentro. Nudo e pronto. Non ha fatto una piega, è entrata, mi ha guardato, poi mi ha dato un buffetto sull’uccello che era in tiro, ed è tornata fuori.” Mi raccontò Jamie, ridendo.
“Ma Fiorella! Avevi già toccato l’oggetto del desiderio!” Dissi fintamente arrabbiato.
“Solo un pochino! Ma era così invitante! Quando è uscito dal bagno, sono tornata in corridoio con una scusa, e l’ho visto di nuovo. Aveva finto di mettere un asciugamano in vita. In realtà, l’asciugamano non poteva contenere la sua erezione, per cui camminava con il pisello che ballonzolava tra le gambe. Non hai idea delle fantasie che mi sono fatta in quel momento!”
Si voltò decisamente verso il ragazzo e gli prese il viso tra le mani baciando con foga la sua bocca.
Poi lo accarezzò, prese nuovamente in mano il suo grosso arnese e lo strofinò lungo il suo ventre fino a posizionarlo vicino al solco della vagina. Jamie non si fece attendere e voltandola supina, salì sopra di lei.
Fiorella aprì le gambe e si posizionò in modo da ricevere bene il frutto che il ragazzo voleva offrirle e lui spinse un poco finché la cappella fu inghiottita da quella meravigliosa porta.
La bocca di Fiorella succhiò avidamente la lingua del suo amante mentre lui entrava vigorosamente in lei sbattendo le palle sulle grandi labbra. Le mani di Fiorella si aggrapparono al culo del suo maschio, aiutandolo a spingere e più lui entrava, più lei sospirava.
Guardavo quell’amplesso e mi godevo lo spettacolo del ragazzo che dava gran colpi di reni per penetrare in profondità Fiorella, che godeva e mugolava. Le mani di Jamie stringevano i seni, provocando un piacere prolungato, poi il ragazzo si fermò, si alzò sulle braccia, restando dentro la donna, e continuando a un ritmo veloce la sua cavalcata.
Mentre era nel pieno del suo godimento, mia moglie mi allungò una mano e cercò il mio arnese che era enorme e pieno di desiderio. Lo strinse, lo accarezzò e poi mi tirò lentamente verso i loro corpi. Jamie guardava la scena e si chiedeva cosa volesse la donna che stava penetrando con furia.
“Voglio anche te!” Disse Fiorella con un filo di voce.
“Sono qui, amore. Dove mi vuoi?” Le chiesi mentre mi avvicinavo.
“La tua bocca che mi bacia la passera mentre lui mi scopa! Voglio sentire la tua lingua!” Disse tutto d’un fiato. Mi avvicinai, cercai la posizione e poi, dovendo passare sotto i loro corpi, spostai Jamie che fu costretto ad uscire. IL suo pene, grondante e violaceo, aspettava solo il momento di tornare nel nido, mentre io mi posizionavo tra le gambe di Fiorella, con la bocca proprio sotto la passera. Cominciai a leccare, mentre ancora il giovane aspettava di entrare. Si avvicinò lentamente, sulle ginocchia, e sentii le sue palle che mi sfioravano il mento mentre l’uccello entrava nella vagina con un rumore dolce e prolungato. Continuai a leccare, sentendo anche il sapore di quel grosso arnese che era molto lubrificato. Leccai con grande passione, e sentivo che Fiorella gocciava sulle mie labbra. Non resistetti a lungo, con il corpo del ragazzo schiacciato contro il mio. Mi spostai e Fiorella si pose di fianco. Alzò una gamba e Jamie la penetrò nuovamente, infilandosi mentre lei lo circondava con una gamba. Io ero rimasto dietro e mi accorsi che Fiorella mi cercava. Con la mano cercava di prendere il mio uccello e di portarlo verso la sua porta bollente.
“Ti voglio dentro di me!” Sussurrò ancora, con la voce rotta dai colpi di uccello che Jamie le assestava.
“C’è lui!” Risposi senza pensarci.
“Entra anche tu!” Fu la risposta in un soffio.
Mi avvicinai ancora, posizionai la testa del mio uccello accanto alla vagina che già era impegnata. Jamie si fermò il tempo di farmi provare la penetrazione, e quando si accorse che non riuscivo ad entrare, si sfilò per il tempo necessario a farmi infilare dentro di lei. Poi riprese la sua posizione entrando a fatica. Era una sensazione mai provata, quella di sentire la stretta passera di mia moglie e il caldissimo uccello del suo amante. Ci muovevamo contemporaneamente e godevamo tutt’e due. Fiorella oramai era al settimo cielo, mugolava, si lamentava, tremava. Nell’affanno sentii Jamie sussurrare nell’orecchio di Fiorella: “Ecco i salsicciotti che ti piacciono!”. Lei sorrise. Bastarono alcuni colpi ben assestati per far fuori il mio concorrente, che non era abituato ai miei ritmi. Schizzò con forza dentro la vagina, sentii il calore del suo sperma avvolgere il mio uccello che, lubrificato, si mosse con maggiore leggerezza.
Jamie si sfilò nel preciso istante in cui Fiorella veniva con tutta la sua forza, lanciando fiotti di liquido sul letto e contraendosi come in preda a spasmi tremendi.
Voltai Fiorella e continuai a scoparla “alla missionaria”, dandole un ritmo dolce, facendole sentire le dimensioni della mia cappella che si strofinava tra le pieghe roventi della vagina.
Jamie era orma esausto, e riposava al nostro fianco. Io continuavo a martellare, e Fiorella a godere, un orgasmo dietro l’altro.
A un tratto, Jamie si alzò e andò verso il bagno. Non dissi nulla, preso com’ero nella splendida scopata. Non mi accorsi, dopo qualche minuto, che qualcun altro era entrato nella nostra camera.

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