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Erotici Racconti

Vacanza in Africa l’ermafrodite amante della donna e dell’uccello del marito

By 29 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Vacanza in Africa l’ermafrodite amante della donna e del suo marito

Anica una sudamericana molto particolare in vacanza in Africa (CAP.1)

Anica una sudamericana molto particolare in vacanza in Africa primi disguidi che di un viaggio che avrebbe portato uno strano piacere a delle persone affamate di sesso.

Come sempre la gente attende con ansia il periodo di ferie e agli inizi di Luglio presso un grosso aeroporto troviamo tre persone che daranno vita a questo racconto.

Dopo aver effettuato la prima coda presso l’area gruppi una nuova coda presso il ceck-in e dopo aver caricato i bagagli si scopre che il volo che li avrebbe portati verso il loro meritato riposo era in ritardo di due ore.
Con un lieve distacco di qualche minuto i tre si trovano seduti ad un bar e sorseggiano una birra accompagnati da un panino.
Li accomuna la busta che reca lo stesso simbolo.
La moglie: una giovane donna di trenta anni ascolta involontariamente la conversazione telefonica della vicina che parla nella sua lingua madre. Il marito si guarda in giro, un uomo di trentasei anni con fisico robusto e muscoloso se bene non eccessivo il tipico fisico di un uomo che si tiene in esercizio andando due volte la settimana in palestra a sfogare un po’ di stress quotidiano. L’uomo alto circa un metro e settantacinque occhi verdi guarda i corridoio dell’aeroporto, il suo nome &egrave Aldo, e nonostante la disavventura con la mente riflette sul suo imminente futuro sulla voglia di godersi un po’ di sole. La moglie di nome Eskarne, alta uno e sessanta con lunghi capelli neri e i classici lineamenti sud americani che la fanno sembrare ‘un po’ maia’, il suo corpo un po’ burroso, ma, non eccessivo l’ha costretta ad una dieta per non sembrare troppo grassa, guarda la donna i suoi occhi scuri quasi neri scrutano i lineamenti della sua vicina, al termine della telefonata accenna un :
‘Encatada!’
La donna la guarda e risponde al saluto si sistema i lunghi capelli che le arrivano al fondo schiena, le due donne accennano un discorso in spagnolo mentre il marito non segue la conversazione, poi la moglie lo chiama in causa ed &egrave costretto ad entrare in discussione, vengono fatte le presentazioni e si scopre che la donna &egrave conterranea e che avrebbero passato lo stesso periodo di vacanza nel medesimo villaggio, lei disse che era da sola e che aveva bisogno di un po’ di riposo.
Anica faceva l’estetista presso un negozio in un centro commerciale e per via dei turno aveva preferito andare via in questo periodo erano almeno due anni che non si prendeva un periodo di riposo di distacco dalla quotidianità. Stava studiando anche per divenire parrucchiera.
L’uomo guardava il corpo coperto dai vestiti una canotta che non nascondeva un prosperoso e generoso seno privo del reggiseno che stava su alla perfezione Anica non doveva avere più di vent’otto anni uno, quando si alzarono l’uomo scrutò anche il fondo schiena senza farsi notare e riconobbe una certa perfezione nelle misure seno, fianchi. Entrando nell’area ove vi sono i gate non pot&egrave non notare l’indurimento dei capezzoli, della nuova conoscenza, effetto dello sbalzo di temperatura, che oltre a puntare fuori, mettevano in evidenza l’intera mammella un cerchio grosso, la donna forse accortasi degli sguardi non solo del nuovo amico, ma, anche per la temperatura tirò fuori dal suo zainetto un maglione sportivo con il cappuccio e lo indossò celando così le sue nudità.I suoi pantaloncini neri fino al ginocchio fanno risaltare la sua cavigliera un prezioso gioiello color giallo che rende si muove a tempo con i suoi passi.
Le due donne continuano a conversare del più e del meno, mentre l’uomo si distrae facendo un giro nei negozietti e poi torna tra loro, finalmente si parte, durante il viaggio la coppia parla un po’, ride e scherza fino allo sbarco, dopo il recupero bagagli ci si dirige al pulman che dopo un ora e mezza li porta al villaggio.
All’arrivo si devono compilare dei moduli &egrave l’una e trenta e nel frattempo gli viene fornito del cibo e da bere, al termine delle formalità appare il primo problema.
La stanza singola per Anica non era disponibile nonostante non fossimo nel periodo di massa per le ferie italiane non era lo stesso per i Tedeschi, viene avvisata e scusandosi le viene detto che l’indomani sarebbe andata in un’altra stanza, per il momento sarebbe stata condotta nel villaggio limitrofo e di presentarsi verso le 10 con la valigia per la nuova destinazione. Lei era stanca e non ribatte ci salutammo e ci saremmo rivisti alle 10,30 per la riunione di ben venuto della società turistica dove ci avrebbero dato i primi consigli per la vacanza .
La mattina verso le nove e trenta per pura fatalità si incontrarono per colazione Anica era scocciata raccontò in che brutta stanza si era trovata e che aveva di nuovo problemi per la nuova sistemazione doveva aspettare altri due giorni per avere la sistemazione consona. Eskarne a quel punto intervenne nella conversazione:
‘Senti se vuoi vieni da noi, il matrimoniale &egrave finto in realtà sono due letti da una piazza e mezza separati da un coso di legno, noi ci stringiamo e stiamo in uno e tu, nell’altro.’
Lei sorrise e replicò:
‘No, non mi sembra il caso, così vi rovinano anche a voi per qualche giorno.’
‘Non ti preoccupare, magari ci facciamo dare qualche cosa per compensare, qui c’&egrave l’aman , magari ci danno un buono, se &egrave così brutta come dici non vedo perché ‘ tu debba soffrirne, se a te non scoccia stare con noi’?’
‘No, dai veramente mi arrangio.’
‘Non farmi arrabbiare, se era un problema non te lo proponevo.’
L’uomo non prese parte alla conversazione e già pensava alla poca libertà e al fattore no sesso per quei giorni, comunque capì la situazione e intervenne per dare il suo assenso:
‘Dai non &egrave un problema in fondo &egrave solo per due notti.’
Lei sorrise e disse: ‘Em tre, comunque accetto adesso ne parliamo ai tizzi dopo la riunione.’
Al termine i tre si avvicinarono e spiegarono la loro idea, dopo circa un ora il tutto fu’ concordato e per il disagio posto in cambio avrebbero avuto dei buoni per alcune attività organizzate dal villaggio.
I tre ebbero un accesso gratuito al Bagno turco comprensivo di un servizio aggiuntivo tipo massaggio, una cena in uno dei ristoranti a pagamento presenti nel villaggio caratterizzati da una cucina tipica diversa da quella del villaggio stesso.
Finalmente Anica sistemò la sua valigia in stanza e i tre si recarono alla spiaggia.
Nel tardo pomeriggio l’uomo intavolò un discorso:
‘allora come ci gestiamo per le doccie andiamo noi prima o ”
Anica sorrise: ‘E si come volete, se preferite stare di più vado prima io.’
La stanza era bella c’era un bagno con il water chiuso, ed una vasca staccata con una vetrata che dava nella stanza un rialzo in legno accoglieva la grossa vasca ed una tenda la divideva dal lavandino a poca distanza dal letto, un ambiente aperto che era giusto per due persone o una famiglia un intimità che non c’era fra di loro. L’uomo riprese:
‘Se non ti scoccia andiamo prima noi, mi faccio la doccia e poi mi sparo la crema solare, io non ho la vostra pelle sud americana e per oggi ho preso fin troppo sole.’
‘Non sei rosso, ma va bene.’
L’uomo rivolgendosi alla moglie: ‘Tra mezz’ora andiamo oK?’
Lei disse : ‘Come vuoi.’
La coppia si fece la doccia e poi si misero le creme, lui si vesti da sera : Pantaloncini al ginocchio e una maglietta pulita e quando ebbe terminato si udi il tocco alla porta che segnalò l’arrivo della terza inquilina. Eskarne in reggiseno e mutandine andò ad aprire, un sorriso fra le due e un ciao scambiato a tre, l’uomo usci e si mise in balcone, poco dopo giunse Anica che offri una sigaretta all’uomo e intavolò una piccola conversazione.
L’uomo nella conversazione tirò fuori la frase:
‘Appena &egrave pronta andiamo a prendere un’ aperitivo al bar poi ceniamo assieme ti aspetteremo al bar, ti và bene?’
Lei sorridendo facendo notare il suo apprezzamento disse semplicemente:
‘OK, Grazie, buona idea.’
In quel mentre la moglie usci e disse:
‘Come stò?’
Si mostrò con un vestito bianco che celava la pancettina e mostra le belle gambe, l’uomo e anche la donna al suo fianco sorrisero e dissero quasi all’unisono:
‘Sei bellissima!’
Poi l’uomo continuo: ‘Ok! Allora ci vediamo dopo, tieni tu le chiavi, ciao!’
I due mano per mano iniziarono la lenta passeggiata di due persone in vacanza che si godono il tempo libero.
Eskarne bevendo un drink analcolico al bar annunciò all’uomo che le sembrava che la sua nuova amica la guardasse in modo strano. Le sembrava in certi momenti di essere scrutata non da un’altra donna ma da un uomo in cerca di sesso, una sensazione strana. L’uomo non capiva quello strano discorso ma mostrando la sua perplessità insinuò una frase:
‘Magari &egrave Lesbica, oppure bi-sex.’
Si apri una conversazione a voce bassa fra la coppia:
‘Lo so’ che perverso come sei ti piacerebbe un gioco a tre, ma a me nò ‘ o meglio no con una donna ‘ a me piace il cazzo. A te andrebbe bene se lo facessi anche con un altro uomo?’
‘Dai lo sai che ‘ da un lato no, da un lato forse’ mi piacerebbe fare una doppia. Ma a te in culo ‘ non si può”
‘Volgare!’
‘Eskarne dai si stà parlando e comunque &egrave vero ‘ hai paura di prenderlo lì ”
‘ummm chissà magari cambierò idea ‘ e poi ‘ comunque ‘ staremo a vedere ”
In quel mentre anche lei apparve con un vestito scuro e dei sandali con il tacco chiedendoci se poteva prendere qualche cosa prima di andare a mangiare, la coppia che ancora non aveva finito fece cenno di assenso e rimasero li prima della cena a parlare di tutto e di niente, quelle classiche conversazioni vuote di chi non vuole addentrarsi in temi che potrebbero portare a mal umori.
Dopo cena i tre guardarono le spettacolino e vero le ventitre dopo aver bevuto qualche cosa di alcolico si ritirarono in stanza.
A turno nel bagno si cambiarono per la notte, l’uomo si mise un costume mentre le due donne si misero un pigiamino estivo corto a pantaloncini e canotta.
Anica controllò il suo letto chiuse bene le lenzuola dal lato ove vi era la divisione di modo che non potesse sconfinare, l’uomo intanto controllava il condizionatore fissando una temperatura di vent’otto gradi, il piumone era in fondo ai piedi, Eskarne si mise in mezzo e accese la televisione guardò il telecomando per cercare la funzione di spegnimento, impostò 45 minuti su e iniziò lo zapping, l’uomo diede la buona notte e si infilò sotto il lenzuolo. Gli ci volle poco per prendere sonno.
Verso le cinque si svegliò quando udii rumori in bagno era la ospite che stava rilasciando la sua pippi, quando ebbe finito in modo goffo accennando un sorriso si diresse in bagno a fare lo stesso. Quando torno a letto si soffermò a spegnere il condizionatore sentiva freddo e non pot&egrave non notare il corpo stupendo della sua ospite che nascosto dal lenzuolo teso disegnava le sue forme mentre la moglie di schiena giaceva nel sonno.

La mattina incalzò, i tre si diressero in spiaggia e dopo pranzo la coppia si apportò in camera e fu così che dopo un riposino di una mezz’ora l’uomo e la donna si dedicarono allo sport più bello: al sesso.
L’uomo iniziò a spalmare la crema solare alla moglie che senza reggiseno rimaneva sdraiata di schiena. Le mani scivolano e vanno alle gambe, poi sotto il costume e via il costume viene sfilato, la donna sorride sapendo dove vuole arrivare il compagno, allarga le gambe e si volta, fa notare la sua passera depilata all’estremo, all’uomo piace un po’ più di peluria, ma si sa se c’&egrave il costume bisogna. A quel punto con la sua lingua si addentra nelle dolci labbra e inizia ad assaporare il nettare, poi la gira e si leva il costume, gioca con le chiappe facendole sentire il suo possente cazzo, si muove fino a sentire la passera umida e la penetra, lei ansima e fa sentire il suo piacere, l’uomo la alza di poco e stringe una tetta e continua a muoversi in lei, rallenta, e la schiaccia con il suo corpo mentre lei muove il sedere al suo ritmo, l’uomo e compiaciuto e sente i movimenti della sua figa, il calore e l’umido che stimolano il suo arnese, dovrebbe fermarla perché sente che stà per venire, ma visto che era da un po’ che la coppia non si slanciavi in simili atti la lascia fare e con un urlo deciso dichiara la sua venuta. Spinge facendole sentire il palo duro che rilascia il suo seme.
Lei si ferma e accetta, l’uomo ora si accascia su di lei. Lei a voce bassa dice:
‘Va bh&egrave ora mi &egrave passata la voglia, andiamo in spiaggia”
‘Ma dai dammi un attimo e si riprende.’
‘No seriamente, mi mancava poco, ma non ho voglia ora, andiamo al sole.’
L’uomo accettò in fondo lui era soddisfatto a metà , non era la prima volta che gli capitava una cosa del genere. Sua moglie aveva un grosso difetto, quando veniva perdeva comunque la voglia a volte lui non riusciva a soddisfare a pieno il suo volere, quella volta invece lei era semplicemente stanca e forse aveva acconsentito così per, spesso in una coppia con una lunga convivenza capita che il sesso sia sporadico, loro avevano una buona media due tre volte la settimana ma mai con piena soddisfazione di entrambi. Prima della vacanza i due non avevano fatto sesso, un po’ di casini di lavoro da entrambi le parti, un mese duro li aveva seguiti entrambi sapevano che si sarebbero rifatti in vacanza, certo non si aspettavano che i primi giorni fossero rovinati da una nuova conoscenza, ma, comunque si sentivano pronti a godere, e a gustarsi con calma anche il sesso.
Dopo una rapida doccia si preparano per tornare in spiaggia e godersi un po’ di sano e sobrio relax.
Arrivati in spiaggia notarono Anica che seduta sul bagna asciuga si regalava un po’ di rinfresco sotto quella torrida temperatura, Eskarne si affiancò a lei mentre l’uomo sotto l’ombrellone continuò la lettura di un libro iniziato la mattina.

CONTINUA

Fine cap.1

La scoperta del sesso di Anica: nascere Ermafrodite (CAP.2)

Una nuova apertura ad un mondo sconosciuto. Conoscere un Ermafrodite.

Il rito della sera precedente si ripete allo stesso modo, prima la coppia si ritirò e poi un ora dopo comparve l’amica.
Dopo lo spettacolo i tre si dirigono alla camera. Questa volta la domestica che ripuliva le stanza aveva usato le lenzuola per creare una figura con i fiori, alla meglio le stesero sopra tenendo in fondo il piumone. Anica mise gli angoli del lenzuolo suo sotto il materasso in modo che fosse ancorato.
Nella notte Eskarne svegliò bruscamente il marito, il suo sguardo terrorizzato verso l’uomo, lui si stropiccio gli occhi e sotto voce disse:
‘Che?’
‘Ha il cazzo!’ in un orecchio disse al marito.
L’uomo accese la luce vicina al comodino e guardo verso la donna nell’altro letto che dormiva rivolta verso di loro. La donna in orecchio disse: ‘Mi premeva sulle chiappe!’
L’uomo piano spostò il lenzuolo e si accorse che dai pantaloncini usciva una piccola cappella a punta. Il glande aveva un diametro due o tre centimetri. A quel punto esclamo : ‘OHHH Cazzo!’
Quella frase fece destare dal sonno la protagonista della sorpresa che disse:
‘Che succede?’
L’uomo si alzo e disse: ‘Ma tu sei un travesta?’
Anica si guarda il cazzo e si copre con il lenzuolo e si siede sul letto e imbarazzata inizia il discorso:
‘No! Perdonatemi, lo sapevo che dovevo starmene sola ‘ ecco ‘ forse ‘
Non sono un travestito ‘ &egrave che ‘ insomma ormai tanto vale che vediate per capire’ perdonatemi davvero ‘ capirò .. se volete ‘ ecco ”
Mentre parlava si tirò giù i pantaloncini e fece vedere il suo arnese un cazzo piccolo di dieci centimetri ben tornito a parte la piccola capella vi era un diametro di sei o sette centimetri. La sacca delle palle pende in basso molto lunga ma con due palline piccole mentre mostra la sua durezza alza la sacca e riprende il discorso:
‘Ho tutte e due sono nata così vedete?!’
L’uomo incuriosito si sposta per ammirare la piccola figa e continua:
‘Sei un ermafrodite?’
‘Si e mi dispiace.’
‘Capisco .’
L’ermafrodite quindi alla meglio si mette i pantaloni stretti che a fatica contengono il pacco ormai gonfio, l’uomo da quella visione nota che anche il suo cazzo reagisce e stranamente sente un certo irrigidimento, non vuole darlo a vedere e và in bagno a far pipi e a fatica fa uscire il suo getto.
La donna intanto le fa qualche domanda:
‘Maaa a te piacciono le donne o gli ”
‘Diciamo entrambi comunque insomma non &egrave facile sono almeno tre anni che non ‘ Si esco’ ma poi ‘ mi fermo prima di ‘ Mi sono buttata nel lavoro corsi ‘ ecc’ che volete fare ora?’
L’uomo usci dal bagno e sedendosi sul letto disse:
‘Scusami ma le tette sono vere ooo?’
‘Sono fatta così ‘ devo prendere degli ormoni ma &egrave tutto mio.’
‘AAA senti ‘cerchiamo di vivere al meglio la cosa, mi stai simpatica, rimaniamo amici e continuiamo la vacanza’ ti va Anica?’
‘Io sarei contenta se a voi va bene, perdonatemi ma non &egrave una cosa facile da raccontare o sempre sofferto per questo, ho cercato di non farmi notare ma ‘ ecco in stò periodo ho smesso di prendere gli ormoni femminili bisogna fare delle pause ‘ e insomma può capitare che ”
‘Non ti preoccupare ‘ tutto chiarito magari ne parliamo domani.’
L’uomo spense la luce e si mise nell’angolo del letto verso l’Ermafrodite come per fare scudo alla sua compagna non riuscì a prendere sonno e straordinariamente a occhi chiusi rimase in erezione immaginando quella donna caliente scopata da lui oppure lei che scopasse la moglie. Finalmente la luce traspari dalla tenda mal chiusa e l’uomo si assopì per un’ora il giorno seguente avrebbero trattato meglio il tema, infondo c’era solo ancora una notte da dividere la stanza.
In spiaggia i tre si diressero in mare e in disparte iniziarono il doveroso confronto.
Anica si aspettava quell’inquisizione e in modo tranquillo raccontò i dettagli della sua vita, la coppia non si tirò indietro e nell’arco della giornata si comportarono come i giorni precedenti. Chiesero i particolari di come facesse a nascondere l’affare. Lei spiegò loro che mettendolo sotto con i pantaloncini si riusciva a nascondere senza rendere evidente la cosa.
Dopo pranzo si appartarono in stanza con la scusa del riposino si fecero una scopata.
L’uomo stava sotto e mentre veniva cavalcato dalla compagna, la quarta di seno che già accennava una diversità di colori, tra scuro e chiaro ballava al suo ritmo, mentre di tanto in tanto l’uomo si gustava quelle mele mature, Aldo immaginava che al suo posto ci fosse la sua coinquilina sogna quel cazzo teso che gli rimbalzava sopra e che puntava verso di lui, poi la sua mente andò oltre e immagino Eskarne prendere in bocca il fallo gonfio mentre lui le leccava la figa e mentre lei si godeva il suo reale orgasmo immaginava la visione di una mega sborrata dei due e lo squirt di lei. Pur troppo quell’orgasmo reale segnava la fine di una mezz’ora di sesso, lo spruzzo del suo liquido vaginale riempi il cazzo dell’uomo e ricopri le palle, Aldo non era soddisfatto . La donna ora voleva le coccole aborrendo atti sessuali. Lui si limitò ad accarezzarla aspettando che anche il suo cazzo perdesse il vigore e quando ne fu sicuro andò a pisciare, si diede una ripulita e attese che la donna fosse pronta per la spiaggia.
Il rito del giorno prima si ripete con una variante dopo lo spettacolo di animazione, la sera nel bar ‘bello’ vi era la disco. Condirono i balli con del Whisky locale che fino alla mezza notte era free. Fatte le dovute scorte la festa continuò fino all’una e trenta i tre fecero caricare sul numero della stanza l’alcolico preso fuori orario. I tre erano decisamente allegri e non pensavano più all’accaduto si erano goditi a pieno la serata ridendo e scherzando e sfogandosi nei balli i più gettonati dalle due quelli sud americani dove l’uomo si prendeva una pausa guardando il ritmo che le due avevano nel sangue.
Si era sudato anche parecchio e mentre si rientro si decise di fare una doccia, fra risate si cercava una soluzione al problema della vasca in stanza infondo la tenda avrebbe coperto tutto. Con il bicchiere della staffa dietro i tre a voce bassa rimasero sul balconcino seduti sulle due sedie di vimini la donna in braccio al marito, poi si congeda dicendo che si faceva la doccia, mentre i due rimasti si fumano una sigaretta.
Dopo un po’ Anica passò dalla porta finestra per recarsi in bagno a far pipi decisamente dopo quello che si erano bevuti era una reazione più che normale. Poco più tardi anche l’uomo doveva fare lo stesso entrando però ebbe una grossa sorpresa.

CONTINUA

Fine cap.2 Perdere la verginità del culo (CAP.3)

Follie complice l’alcol e la voglia di provare nuove esperienza, da parte di una normale coppia, almeno fino ad allora.

Seduta sul letto Anica ammirava le forme della donna celate dietro il telo. L’uomo traballando si dirige in bagno senza fare troppa attenzione al fatto che l’ermafrodite si stava massaggiando il suo palo attraverso la gonna lunga disse:
‘Dai dopo la fai te. E poi io.’
L’uomo accese la luce e in piedi appoggiandosi al muro tenendo distrattamente il cazzo molle godette nel rilasciare il suo liquido assaporando la sensazione data da quello svuotamento.
Quando usci ebbe una sorpresa i vestiti di Anica sul letto la tenda aperta mentre l’ermafrodite bacia con intensità la moglie. Lui ride mentre si gusta lo spettacolo. Il suo cazzo rimane molle se bene vorrebbe partecipare non &egrave arrabbiato &egrave preso dalla visione, per un attimo pensa alle corna che presto gli cresceranno per poi passare ad uno stato di pace sedendosi sul letto a gustarsi la scena, l’alcol che ha ancora in corpo non gli permette di riflettere a pieno. Eskarne scende e gioca con le tette, poi con una mano sulla spalla la induce a sedersi sul bordo di legno della vasca. L’ermafrodita poggia la schiena e guarda l’uomo estasiato mentre la donna dolcemente alza lo scroto e infila la lingua nella sua fighetta. La donna fa girare la lingua il suo naso poggia sulle palle e sente l’odore di cazzo con foga succhia mentre vede che l’arnese si pompa. Anica sente il suo vigore e la voglia di andare oltre, guarda l’uomo sentendo il piacere in lei, lei afferra per i capelli la donna, la donna prende in bocca l’arnese che inizia a far uscire un po’ di liquido quasi trasparente. Si riempie la bocca e ne sente il sapore in lei poi viene trascinata su e la lingua di Anica la possiede in bocca lei scorre e sente il glande che le preme sulle dolci labbra da una spinta e avverte l’ingresso, non &egrave profondo ma sente la grossa dimensione che le riempie le sue intime labbra. L’ermafrodite si stacca e le sossura:
‘Sono sterile faccio solo della sborra .Non ho malattie fidati posso?’
La donna non pensava a nulla non rispose con il bacino si muoveva stringendo con le mani piccole, le tette e poi, tette contro tette, il suo uomo si accese una sigaretta mentre si guardava lo spettacolo, poco ora gli importava di lui, si sentiva per la prima volta una lurida puttana una sensazione nuova data forse dal tradimento consapevole o consenziente del compagno di vita, che osserva senza dire nulla, avrebbe dovuto pagare un prezzo ma al momento si concentrò sulle sensazioni in corso.
L’ermafrodite si posizionò meglio e urlando per il piacere faceva scorrere la donna al suo ritmo la donna si sciolse sotto quei colpi l’abbraccio e chiuse le gambe mentre si godeva il suo nuovo orgasmo. Anica si divincolò dalla morsa e inizio a leccare la figa dell’amica piena di umori femminili, la donna si lasciò ripulire e poi tentò di scappare ma fu afferrata per i fianchi, L’ermafrodite prese il bagno schiuma e le infilò un dito nell’ano e poi due, la donna disse:
‘No per favore.’
Il marito rise e si avvicinò tirandosi giù i pantaloni e mostrando la sua vistosa erezione:
‘Dai amore, prova se ti dà fastidio smette, vero Anica.’
Lei rispose: ‘Sei vergine allora’ se vuoi smetto ma dovresti provare ”
La donna capii che quello era il prezzo e il primo ad infrangerlo non sarebbe stato il marito. Mentre le due dita esplorano l’ano l’uomo stringe le tette gli mette il cazzo duro in mezzo e poi la costringe a succhiare il cazzo lei inizia a sentire il sapore di uomo e gioca con la lingua intorno al perfetto glande, poi l’uomo si scosta e le fa’ segno di andare all’ano. L’ermafrodita si avvicina e il suo cazzo rasato inizia a esplorare la donna stringe le mani e fa sentire il suo dolore, l’ermafrodite stimola la figa della donna per inumidire e continua a stantuffare molto lentamente fino a far scomparire il bastone. Iniziò a muoversi e a far sentire la sua voce. Non riusciva ad andare forte e sentiva il dolore dell’amica decise di toglierlo e metterlo in figa, il suo corpo si schiaccio mentre l’uomo da dietro vedeva lo scroto dondolare poi Anica estrasse il cazzo e penetrò la donna un colpo duro e deciso un urlo chiuso e sentiva il suo getto che bombardava l’ano stretto, quando lo estrasse un po’ più molle un filamento di liquido trasparente aggancia le due, poi la donna si ripulisce come schifata e guarda suo marito e gli dice:
‘Hai una faccia ‘ forse &egrave meglio che vai a letto.’
Si asciugò e come se non fosse accaduto nulla si mise nel suo lato di letto girandosi dalla parte opposta. L’uomo intanto armeggiava con il cazzo dell’ermafrodite muovendolo come fosse il suo, lei lo baciava e poi lo prese per mano e lo portò a letto dal suo lato, si mise a carponi muovendo il culo cercando con la mano di nascondere l’arnese, l’uomo accolse l’invito, lei prese il dopo sole se lo spruzza sul buco e lo allarga attendendo l’ingresso, sospira e ansima sentendosi riempita, inaspettatamente l’uomo le afferra il cazzo e nonostante sia ancora sporco di liquido seminale lo scorre al suo stesso ritmo lei sente una nuove erezione e spera di riuscire ad avere un nuovo orgasmo insieme al suo amante. L’uomo non abituato a stare in quel buco e preso dalle misure nuove della donna che palpa sentendo il sedere tosto e le tette alternandosi con quell’arnese si lascia andare fino in fondo, sente che l’amica spara un piccolo getto sul lenzuolo aumenta il ritmo non vuole passare un nuovo momento in bianco e sente il suo seme riempire Anica; distrutto per l’alcol e per le gesta di quella serata si stacca dalla donna spegne la luce e si sdraia poco dopo al suo fianco l’ermafrodite abbraccia il suo uomo la mano punta al cazzo mentre si avvinghia con le gambe, l’uomo mette una mano sulla chiappa e ben presto il buio li porta soddisfatti nel mondo dei sogni.
Ancora una volta con le prime luci l’uomo si svegliò, il cazzo duro e il corpo della ‘donna cazzuta’ lo blocca, dolcemente la sposta và in bagno e poco dopo lei appare, entra in bagno e come una donna si siede per far pipi dal suo arnese. L’uomo entra nello stretto bagno chiude la porta si abbassa e la bacia. Lei ricambia mentre ancora sgocciola la pipi della notte. Lei fruga il corpo dell’uomo e tenta anche di penetrare il suo ano, l’uomo reagisce e con il dito disegna un ‘nò’, scorre l’indice a sinistra e a destra. Fa alzare la donna che si posiziona al muro e senza dire nulla inizia a leccarle la figa, la osserva e infila un dito sente che non potrebbe scavare troppo in fondo e vede che l’ano di lei palpita. Si siede sull’asse del Water mentre dolcemente tira a se quelle chiappe ben tornite, l’ermafrodite prende il cazzo dell’uomo e si impala. Inizia a scorrere ma senza i preparativi sente il dolore dell’attrito, si ferma e cerca di alzarsi ma l’uomo la trattine per i fianchi lei quindi a voce bassa dice:
‘lasciami sto per ”
No finisce la frase e un rivolo di merda liquida scorre inondando il bagno di fetore e sporcando l’uomo. Lei quindi continua:
‘Scusa ma mi &egrave venuto l’istinto e non sono riuscita a ”
L’uomo &egrave schifato ma comunque eccitato e ora muove i fianchi come se nulla fosse successo, anche lei sente meglio e scorre su e giù accenna quasi a far uscire il glande dell’uomo e poi a ri inglobarlo l’odore di merda aumenta quando il cazzo &egrave più libero ma i due sembrano non valutare il disgustoso fattore, l’uomo palpa con avidità la sesta di seno perfetto e gioca con i capezzoli, Anica ha il cazzo più duro che rimbalza su e giù ed inizia a produrre un po’ di bava. Ad un certo punto l’uomo trattiene l’amante mentre la inonda con il suo seme. Non esce voce dopo qualche istante scosta i capelli e la bacia sul collo, molto dolcemente, prende in mano l’arnese della donna e lo fa scorrere, inizia però a tornargli il mal di testa dato dall’alcol quindi sente che il suo fallo perde un po’ vigore ed &egrave travolto da un forte disgusto per l’azione che stà compiendo si ferma. A voce bassa ordina:
‘Alzati! E ripuliscimi ora!’
Non era sua moglie, ma, un amante e sapeva che doveva dimostrare che era lui a comandare e che meritava meno rispetto il loro tempo era solo per il piacere. Lei con espressione meno felice si alzo presa un po’ di carta igienica e ripulì l’uomo seduto sul trono bianco. Prese un tubo che era nel bagno e serviva da canna per il ‘bidet’ e completò l’opera. Quando l’uomo fu soddisfatto si alzo la guardo negli occhi e la baciò con passione come per farle capire che aveva apprezzato. Il suo cazzo puntava in basso, usci e si mise un costume e poi si sdraiò al fianco della moglie e tentò di riprendere sonno mentre il dolore di testa gli dava fastidio ma le emozioni appena provate gli fecero da sonnifero. Più tardi nella stanza vi sono rumori insoliti la donna si &egrave alzata &egrave andata in bagno e al ritorno si getta sul letto dell’amante, dolcemente con baci leggeri e romantici la sveglia, lei si alza và in bagno si lava i denti, l’uomo sente tutto ma fa’ finta di dormire, concentra il suo udito su ciò che accade, di tanto in tanto sbircia con gli occhi cercando di non farsi notare. Anche Eskarne si lava i denti e mentre lo fa con il sedere si strofina al cazzo che inizia a invigorirsi, quando ha finito inizia a segarlo e a prenderlo in bocca, poi dopo poco si sdrai a letto in attesa della reazione di Anica. La quale le allarga le gambe e inizia a possederla, inizia ad ansimare il fiato si ode, suo e della donna, ma le due non dicono nulla sembra che sappiano che devono fare in silenzio quello deve rimanere un momento loro non da condividere. Lei viene e stritola le sue gambe attorno a quelle di Anica, la quale fa sosta per un attimo e poi con foga la sbatte alzando le braccia, l’uomo con un occhio guarda e vede gli occhi chiusi di entrambe e il movimento di quelle tette enormi un ultimo colpo Eskarne afferra i fianchi per non far uscire quel cazzo da lei e si gode il seme che la riempie. La cavalla da monta scende e i due corpi rimangono uniti un bacio e poi si assopiscono, l’uomo fa lo stesso e poco più tardi verso le undici si alza da letto.
L’uomo si lava poi dopo essersi fatto con calma la barba sposta il lenzuolo della coppia vede il cazzo che ormai &egrave uscito dalla donna e il lago che c’&egrave sul lenzuolo tra la figa e quel piccolo arnese. Con dolcezza si avvicina al volto della moglie la bacia e le dice:
‘Dobbiamo alzarci &egrave tardi, come stai?’
La donna un po’ imbarazzata lo guarda e dice:
‘Bene.’
In quel mentre la porta della stanza viene aperta mentre la cameriera apre, l’uomo si sposta e le fa’ cenno di aspettare la cameriera in francese si scusa e scompare. Non &egrave sicuro che non abbia visto. Comunque anche Anica si sveglia si prepara e chiude la valigia a mezzo giorno avrebbe avuto la sua stanza.
I tre in quel momento non parlano sembra che facciano finta di nulla, si dirigono al bar per mangiucchiare qualche cosa o prendere un caff&egrave visto che l’ora della colazione era passata, sia Anica che Aldo hanno un po’ di mal di testa mentre la donna ha bevuto meno.
Si siedono sui tavoloni in legno del Bar sulla spiaggia e iniziano a discorrere dell’accaduto con tono tranquillo.

CONTINUA

Fine cap.3
Per la vacanza si possono provare nuove esperienze (CAP.4)

Celebrare la complicità con una nuova scopata nella stanza del peccato.

Mentre l’uomo si &egrave già bevuto la sua tazza di caff&egrave americano unica cosa decente da quelle parti si versa un bicchiere d’acqua e dimostrando la sua autorità maschile alle due inizia il discorso:
‘Ragazze forse dovremmo parlare di quello che &egrave successo.’
La moglie sospira ed imbarazzata guarda il marito poi ripone lo sguardo nel suo the quindi Anica incalza:
‘Ecco ‘ volete che ‘ insomma a me &egrave piaciuto molto ma capisco se insomma”
L’uomo quindi la interrompe:
‘Anica sei molto carina e non ti preoccupare, siamo in vacanza e trovo che quello che &egrave successo &egrave magnifico lo dico davvero e vorrei ‘ diciamo ‘ che continui almeno per la vacanza ‘ naturalmente se siete in accordo.’
La moglie guardò l’uomo come se fosse tolta un peso in fondo era stata lei la miccia e forse temeva anche che il marito la odiasse per i suoi nuovi comportamenti quindi guardando negli occhi il suo compagno e sorridendo disse:
‘Io ci stò ‘ poi si voltò verso l’amica e attese le sue parole.
‘Va bene però di giorno cerchiamo di essere discreti che ne dite? Io ora devo cambiare stanza e poi vedremo come fare ”
L’uomo la guardò e disse : ‘Certo ‘ ti accompagno tu che fai amore?’
‘Vado sotto l’ombrellone ci vediamo dopo vi aspetto.’
Il gruppo si recò in stanza la donna prese i tre asciugamani e se ne andò mentre i due con la valigia si diressero alla reception.
Nell’attesa in un angolo iniziarono a colloquiare l’uomo gli raccontò che non aveva mai visto così aggressiva la moglie in genere era sempre lui a spingerla difficilmente lei prendeva l’iniziativa se bene non fosse una donna che si tira indietro, era particolare le piaceva essere corteggiata per poi aprirsi invece con la nuova ‘amica’ un po’ il suo comportamento era variato. L’uomo propose all’amica di rimanere da loro in stanza certo avrebbe comunque avuto l’altra, ma, quella vicinanza poteva essere positiva per tutti. Anica ci riflette senza dare una risposta. Finalmente la stanza era pronta alle dodici e un quarto vennero condotti alla camera che stava un piano sopra a quella della coppia. La stanza era uguale a parte il balcone che era chiuso mentre quello della stanza sotto era aperto verso il giardino comune. Gli vennero consegnati i buoni promessi e poi l’uomo attese che l’amica sistemasse le sue cose e si diressero in spiaggia, il mal di testa era poco e dopo una tappa in piscina i due si diressero al mare.
In piscina nuotarono e stettero vicini l’amica segnalò all’uomo che era senza protezione solare, insomma in lei si era innescato un rapporto più intimo e si preoccupava per una possibile scottatura, le due sud americane avevano una pelle diversa, l’uomo accetto il consiglio e dopo che si era rinfrescato si diresse verso la moglie, si asciugò e raccontò alla moglie la sistemazione dell’amica e gli narrò la sua idea di convivenza poi appena fu asciutto si fece spalmare la schiena con la crema e visto che aveva fame invitò le sue compagne a pranzo.
La giornata prosegui in modo normale nel pomeriggio la coppia fece un sonnellino senza addentrarsi nel sesso, entrambi volevano conservare le forze per la sera. Prima di cena la coppia si ritrovò nella propria camera e si preparano per la sera. All’ora programmata si mossero per andare a mangiare. Cercarono di organizzarsi per usare quei buoni compensativi.
L’uomo non eccedette con l’alcol e neppure le sue compagne, durante lo spettacolo l’uomo stava seduto in centro alle due e di tanto in tanto si perdeva tra i corpi delle due alternando gli sguardi. Quando lo spettacolo terminò i tre passarono dal bar presero un cocktail di Wodka e arancia e poi si diressero verso la stanza, durante il percorso quando l’uomo fu quasi sicuro che nessuno potesse notare le sue gesta, favorito dalla penombra data dalle luci notturne mise una mano sul sedere dell’amante mentre con l’altra cingeva la vita della moglie, quello che non sapeva &egrave che già la mano di Anica posava sul sedere della moglie, si muoveva non era ferma le faceva sentire il suo ardore.
Arrivati nei pressi della stanza l’uomo si offri di fare il giro ‘lungo’ e di aprire il balcone le due avrebbero potuto attendere li.
Era implicito per tutti che la notte andava vissuta. Quando apri la porta di vetro nella penombra vide le due figure femminili intente a baciarsi entrambe con una mano dentro la maglia dell’altra a scambiarsi un tocco leggero dei seni, l’uomo senti già il suo fallo prendere vita dai leggeri pantaloni si vede la bozza ingrandirsi. L’uomo quindi a voce bassa dice:
‘Entriamo &egrave meglio!’
Le due continuano a baciarsi come se non avessero udito nulla solo quando: la moglie si stacca tenendo per mano l’amica, si dirige al suo interno e quando tutti e tre sono nella luce tira la tenda per garantire la giusta intimità. La moglie iniziò a baciare il marito e a frugare tra i pantaloni il suo cazzo era quello che più bramava, Anica si denudò rimanendo solo con le mutandine si sistemò e il palo carnoso tirava il tessuto. Quando ebbe finito iniziò a levare i pantaloni all’amica e poi con la bocca sprofondò nelle sue dolci labbra. L’uomo levo la parte superiore alla donna e gli sganciò il reggiseno. Anica prese in bocca il grosso fallo mentre l’uomo la stacco per sedersi sul letto anche la moglie fece lo stesso e si avventò sul cazzo. Le due bocche si contendevano il loro giocattolo l’uomo si sdraiò godendosi quelle attenzioni. Sentiva che la cosa gli dava piacere e non disse nulla fino al suo primo orgasmo. Il suo getto colorò le facce delle due che ripulirono con cura il fallo. Il suo vigore scendeva mantenendo comunque una certa durezza. A questo punto l’uomo spostò la donna e da quella posizione si addentrò con la lingua nella figa. Nel frattempo Anica prese un elastico e si fece la coda i suoi capelli lunghi fino al sedere, ora erano raccolti in un più piccolo grumo che non avrebbe dato fastidio. Poi fu subito dietro e appena l’uomo si distacco dalla figa senza dire nulla penetra. L’uomo si trova lo scroto di fronte si scosta mentre &egrave costretto a vivere quelle corna ormai assodate sotto il naso. Per la prima volta ammira il cazzo di un’altra persona che si impossessa di ciò che &egrave sua per diritto vede che il bastone grosso si colora degli umori della sua moglie sente che la mano della donna muove il suo fallo che prende il giusto spessore e la giusta lunghezza. Quello che non si aspettava &egrave che Anica si spostasse e che con foga la penetrasse in culo a denti stretti assorbe quel cazzo. L’uomo vede i coglioni piccoli sbattere sulla figa ha voglia di entrare anche lui in gioco. Il volto della donna si spiaccica sui suoi addominali mentre non riesce a trattenere la sua voce che incalza con qualche sospiro allo stesso ritmo della cavalcata. Il cazzo esce di nuovo e rientra in figa ora si muove veloce afferra le tette le strizza l’uomo &egrave schiacciato dai due corpi poi il cazzo esce un urlo di soddisfazione appare mentre il seme imbratta parte delle chiappe e la schiena. La donna &egrave ancora insoddisfatta. L’uomo quindi riesce a scostarsi uscendo lateralmente la donna si mette a quattro ‘zampe’ e il marito da dietro la possiede in figa lei non riesce a rimanere in quella posizione le emozioni che prova la costringono a sdraiarsi. L’uomo si assesta e mentre si muove il liquido seminale dell’ermafrodite si mischia al suo sudore, la donna viene ma l’uomo no. Normalmente sapeva che i giochi si sarebbero conclusi ma non curante continuò. I movimenti del bacino della donna erano assenti era come se stesse infilando il cazzo in una bambola. Anica leccava le palle dell’uomo come per stimolare di più il piacere quello che preoccupa l’uomo &egrave che di tanto in tanto forse per i movimenti le attenzioni della lingua robusta passano dal suo ano. Incomincia ad essere stanco ed insofferente per la scarsa partecipazione della compagna. Si toglie da lei e con il cazzo sporco di umori si rivolge all’amante:
‘Mettiti qui sopra di lei ‘ voglio provare una cosa”
Anica esegue e sovrasta la donna con il suo corpo le due ridono, l’uomo allarga le chiappe prende il dopo sole e lo spara nell’ano poi inizia a penetrare. Prova anche la seconda figa. Il suo glande entra comodo ma sente resistenza e le urla non troppo di piacere dell’ermafrodite che indietreggia con il sedere, ritorna nel secondo buco e nel frattempo anche il cazzo di Anica riprende vigore, scende entra nella figa scorre insieme ai movimenti dell’uomo si ferma quando l’uomo inizia a tirare dei colpi forti il cazzo le sembra duro e vigoroso e sente il suo imbevuto in quella figa che aumenta il suo calore e nel bagnato degli umori composti l’uomo la inonda sente il seme caldo fluire e poi il fermarsi leggero dei movimenti &egrave molto eccitata un colpo nella figa e anche lei &egrave venuta. Per qualche istante nessuno si muove poi l’uomo si leva e scompare in bagno. Anica si scosta e bacia l’amica, la donna appena il bagno &egrave libero scompare e poi si fa’ una doccia veloce. L’uomo accende la tv mentre Anica fa fatica a capire che stia succedendo come se l’interesse di tutti sia altro. La donna si mette il suo pigiama dà il bacio della buona notte al marito e poi saluta l’amica senza dimostrare altri sentimenti. L’uomo in orecchio ad Anica dice:
‘Vestiti e vieni fuori ci facciamo una sigaretta dai”
L’uomo lascia la luce della tv ad illuminare la stanza e attende che l’amica si assenti. Escono e nella pace si avvicinano e lui parla piano e le dice:
‘E’ così ha volte perde la voglia ‘. Non ti arrabbiare a me &egrave piaciuto e ”

CONTINUA

Fine cap.4 Gita programmata (CAP.5)

Viaggio alla conoscenza di uno stato nuovo con un po’ di pepe creato in pubblico dal trio, magia della vacanza e voglia di trasgressione.

L’uomo tira la sigaretta e poi con la mano vaga nel seno della donna e appoggia la sigaretta per dedicarsi a quella bocca calda, Anica accetta e contraccambia con enfasi quel bacio.
Poi l’uomo continua:
‘Sai cosa mi piacerebbe provare ‘?’
‘No cosa”
‘Una doppia su di lei ‘ non so te in culo io in figa o tutte e due in figa solo che il tuo non &egrave lungo ma grosso temo che le faremmo male”
Lei sorride e il suo sguardo si perde nella notte. L’uomo le passa la mano sotto la gonna e afferra il cazzo e lo mena con il pollice stimola il punto giusto l’ermafrodite apprezza e con foga fa sentire lo sbattere della lingua l’uomo le dice:
‘Saliamo da te dai ‘ Voglio farne un’altra.’
L’amica si alza e va’ in camera torna con la chiave salgono le scale ed entrano. La luce evidenzia la gonna macchiata sul punto in cui sbatte il glande. L’uomo la porta sul letto poi scosta la gonna e le dice di liberarsi dei vestiti sopra. L’ermafrodite mostra il seno, l’uomo si leva i pantaloni prende per le cosce l’amante e la penetra poi la molla lei si arrende a quel piacere mentre il gonfio cazzetto rimane li. L’uomo che non vuole incombere in un inculata mena l’arnese, gioca con il sedere ricoperto della gonna tesa dell’ermafrodite e quando lui viene si impegna per far venire anche lei. Tira fuori il cazzo e si baciano le fa sentire il suo fallo premere su quello piccolo poi dopo un po’ la guarda e dolcemente le dice:
‘Vado giù’ che fai vieni o stai qui?’
‘ Non so ‘ non ho voglia di scendere”
‘Ti lascio la porta del balcone aperta vedi tu ‘Vado ciao’
Cosi dicendo si riassesta e scende mentre nella stanza solitaria l’ermafrodita piange capendo che non potrà avere per sempre quella passione e che deve solo lasciarsi andare, decide di dormire li si leva gli abiti li piega con cura e poi si in fila sotto il lenzuolo e si addormenta.
La giornata andò come al solito, la sera Anica si vesti in modo molto sexy una bel abito con delle calza a rete che la facevano sembrare una vera ‘puttanella’ per non essere da meno Eskarne si cambiò quando la vide prima dell’aperitivo e indosso un vestitino bianco. Anche quella sera era programmata la disco subito dopo lo spettacolo dell’animazione. Le due donne erano assediate durante i balli. In modo particolare Anica che ormai era chiaro a tutti gli ospiti che era li da sola.
Un tedesco la corteggio per un po’ poi lei scappo dalla sala ovviamente avvisando la coppia e si ritrovarono come al solito alla loro stanza.
L’uomo si sedette e dopo essersi levato le scarpe disse:
‘Dai spogliatevi ”
Come facendo un balletto le due si tolsero gli abiti. I collant a rete rimasero sul corpo di Anica la quale si assesto il perizoma mostrando il fallo, che attraversava la rete, l’uomo imparti un ordine:
‘Dai fate uno spettacolo per me ‘ tesoro voglio che sia tu la protagonista succhialo a lei.
La donna si tolse gli occhiali e senza dir nulla si inginocchio ed iniziò a assorbire con la bocca il fallo. L’espressioni di Anica indicavano il piacere ed il dolore quando forse il suo cazzo gonfio incontrava i denti. Poi l’uomo si alza prende per le spalle la compagna e la fa’ alzare, la porta a se e la fa sdraiare inizia a montarla in figa poi si ferma e tira fuori il cazzo umido e poi indica la figa all’ermafrodite che accoglie il suggerimento. I due continuano a scambiarsi il posto. Quando l’uomo avverte che &egrave quasi al suo apice si scambia così attenua l’attimo. Quel comportamento porta la donna al suo primo orgasmo, anche se le &egrave passata la voglia sa che deve continuare e in effetti sente che le stà tornando la volontà di avere un nuovo sussulto di piacere. Il Marito si sdraia accanto a lei sa che &egrave venuta e quindi deve riprendersi il debito. La fa’ posizionare sopra e mentre la sbatte con vigore allarga le chiappe e l’ano fino a che Anica la penetra. L’uomo sente anche il riempimento e lo sfregare della sua verga. Ben presto si ferma e lascia che quegli stimoli lo portino all’apice mentre inonda la sua donna e le spinte dell’altro cazzo fanno vibrare il corpo sopra di lui. Il suo cazzo un po’ perde vigore e ora sente il glande della sua antagonista sfiorare il suo bastone si vuole insignire dell’ingresso in figa entra di poco un paio di colpi e sente una vampata di calore il liquido uscire e l’urlo di piacere di Anica per la separazione del suo seme.
L’uomo inizia a baciare la moglie mentre sente il cazzo sempre più duro immerso in quel paciugo di umori. L’impedimento &egrave ora fuori e quindi con enfasi si muove. La moglie viene per la terza volta in quella sera mentre lui ancora no. La donna &egrave stanca e si allontana va in bagno e poi nuda si infila nel letto. L’ermafrodite accortosi delle mosse della donna non perde tempo e dando la schiena all’uomo si impala &egrave scorre sul duro cazzo. Il suo palo si irrigidisce quando sente l’uomo eruttare un nuovo orgasmo la percuote ed uno schizzo breve parte verso il pavimento. L’uomo &egrave stanco e si sdraia Anica si avvolge a lui e anche la sua moglie quando la luce &egrave spenta fa lo stesso.

La sveglia suona &egrave ora di partire per il viaggio pagato verso la capitale, di corsa una doccia e poi si vestono e corrono a far colazione e via sul pulman. I tre si posizionano nei tra posti in fondo, la guida dopo una mezz’ora di viaggio inizia a parlare. Come al solito Anica si era vestita in modo femminile pantaloni larghi leggeri e una canotta che evidenziava il prosperoso seno mentre Eskarne si era messa di pantaloncini al ginocchio e una maglietta. L’uomo si era vestito con scarpe da ginnastica bermuda ed una maglietta con dei disegni stampati.
Arrivati in città la prima visita era presso un museo all’uscita venimmo travolti dai venditori di gadget e poi si iniziò la visita guidata.
Dopo un ora si riparte per andare nella zona dei mercati. Le due girano complici fra i vari oggetti mentre l’uomo controlla la situazione. Tutte e due si voltano sempre alla ricerca del loro compagno gli sguardi di entrambi sono alla ricerca dell’approvazione del loro innamorato. Finita quella parte ci si dirige a pranzo e poi ultimato il pranzo alla volta di un luogo ove vi sono delle rovine degli antichi Romani.
In quel luogo dopo la spiegazione per un ora potevano addentrarsi tra i resti, gira e ri gira si trovano in un galleria lontani da sguardi, l’uomo esorta le due a mettersi in posizioni sexy mentre fa le foto. Eskarne ad un certo punto inizia a baciare Anica, l’uomo si guarda in giro per controllare che nessun altro turista si avvicini troppo e fa’ qualche foto, quello che non si aspettava e che la mano calda della moglie violasse i pantaloni e andasse a muovere con decisione il fallo già eccitato per i prorompenti scambi di saliva e rintocchi di lingua. Anica senza accorgersene stava scendendo con le mani, per guadagnarsi il tocco delle nude chiappe. L’uomo quindi intervenne:
‘EEEeee basta ‘ siamo in un luogo pubblico..!’
Il suo cazzo era duro però ancora non era stato sopraffatto dall’animale che giace nel suo corpo o forse era solo l’invidia di non essere stato chiamato in parte, comunque le due si rassettarono; fortunatamente l’alta mulatta si era portata il maglione visto che nel pulman aveva freddo. Giro verso avanti per non far notare il bozzo quell’eccitazione non gli consentiva di nascondere bene il suo arnese. La passeggiata continuò e arrivati alla fine i tre si diressero in bagno. L’uomo fece una breve coda e poi per circa una decina di minuti attese le sue conturbanti femmine. Le vide uscire entrambe con la coda di cavallo i capelli bagnati sopra segno di una rinfrescata e felici. La moglie in cerca di coccole lo abbraccio e inizio a passeggiare verso il bus con il suo braccio che l’avvolgeva. Nel pulman si accostò a lui e stando sul suo petto prese sonno. Quello che l’uomo non poteva davvero sapere &egrave cosa fosse accaduto nel tempo lungo trascorso in bagno.
A differenza sua le due erano entrate insieme nel bagno con l’etichetta degli Handicap e mentre Eskarne si mise in posizione per far pipi la giovane si tolse il maglione e ridendo disse:
‘Cavolo &egrave ancora duro, non credo che riuscirò a fare la ”
La donna fini di fare la pipi poi senza pulirsi si levo pantaloncini e mutandine, si avvicinò e lecco il cazzo. Senti subito il sapore di cazzo e le narici vollero prendere pausa guardando dal basso l’ermafrodite disse:
‘Su ora ti aiuto io, in fondo &egrave colpa mia ‘Però fammi una promessa:’
Anica rispose : ‘Cosa?’
‘Lui non deve sapere &egrave solo nostro. Ok?’
‘Claro!’
Con un balzo prese le spalle e il peso fece quasi cadere l’amica visto che i suoi pantaloni erano al ginocchio si appoggio con una mano al muro, la donna intanto muoveva il fallo il glande scorreva sulle dolci labbra, quando avverti il giusto umido lo infilo Anica si raddrizzo e tenendo le due chiappe scure che evidenziano i segni del costume iniziò a sentire i movimenti della donna. La donna tentava di assorbire il più possibile se bene quel cazzo fosse robusto era corto e non le dava lo stesso piacere. Quando anche Anica dondolò per un attimo raggiunse quasi il suo apice e il getto di sborra le diede un pizzico di piacere si mosse per assaporane ancora un attimo ma il cazzo perde consistenza e ben presto esce facendo cadere parte del seme a terra. La donna scende si ripulisce e negli odori di pipi cerca di ricomporsi si lava e dopo aver rilasciato il suo liquido giallo Anica si riassetta e si lava come può.
La donna osserva l’amica e prima di aprire le dice:
‘Peccato mi mancava poco, comunque ricorda &egrave solo un mostro segreto.’
La tappa successiva fu molto stancante per una salita a piendi e per il gran caldo, il viaggio riprese per poi tornare al villaggio, appena arrivati gli occupanti del bus si diressero a cena. Dopo il solito caff&egrave la moglie guardò il marito e disse:
‘Io sono stanca’ vado in camera che fai”
‘Maaa veramente sono stanco anche io ma ‘ vorrei aspettare un attimo abbiamo appena finito di mangiare”
‘OK dammi la chiave, vieni quando vuoi lascio la porta del balcone aperta’
Ciao Anica a domani.’
Era un chiaro modo per dire che sta sera le porte erano chiuse e che si andava in bianco.
La donna si allontanò e i due iniziarono a dialogare:
‘Senti facciamo due passi &egrave già scuro, dello spettacolo non mi frega”
‘Dove vuoi andare?’
‘Vediamo’. Ummmm ‘. il mare.’
‘Bella idea.’
Fianco a fianco i due si mossero e quando furono nell’ombra sulla spiaggia Anica protese la mano in cerca di quella del compagno un piccolo gesto d’affetto senza doppi fini. L’uomo si avvicina ad una sdraio e si siede facendo scendere l’amante poi guardando le stelle inizia un discorso fino ad arrivare ad un punto particolare:
‘Tu ti sei portata i collant?’
‘veramente no ”
‘Peccato mi eccitano molto ”
‘Magari li vendono anche qui ”
‘Possibile ”
L’uomo si avvicina passa una mano sulla schiena e sente le poppe avvolte dal reggiseno premere verso il suo petto, sgancia il reggiseno e ne tira fuori una e inizia a succhiare il capezzolo, lei si toglie l’elastico e con un colpo di testa ravviva i capelli e si guarda intorno poi con tono tranquillo e pacato dice:
‘Sono stanca anche io ‘. Non mi và ora”
L’uomo la guarda negli occhi e le dice:
‘E’ destino che sta sera vada in bianco comunque volevo solo baciarti quello ti và?’
‘Certo ‘ mostrando un bel sorriso risponde Anica. E prende l’iniziativa e si avventa sulla bocca si sentiva in debito per il pomeriggio ed era felice che lui volesse solo un po’ di dolcezza, quello che non poteva calcolare erano gli ormoni maschili che da un bacio passarono ben presto a qualche cosa di più. L’uomo si trovo la mano di Anica che massaggiava l’arnese e ben presto lui si distacco e le disse:
‘Dai ‘ va bh&egrave oooo meglio che smettiamo va’ ”
Lei si assetò e si alzo, l’uomo da dietro le fece sentire la sua eccitazione in un attimo le tirò via verso il basso mutande e tirò su la larga gonna la costrinse a inginocchiarsi allargo le chiappe ed iniziò a pompare lei a voce bassa disse: ‘Piano!’ L’uomo leva il cazzo sputa sul buco e riprende poi a stantuffare muove il cazzo della compagna e sente che inizia a filare sborra ne recupera una parte lubrifica il suo bastone che penetra fino infondo continua a masturbarla e sente che la maiala &egrave venuta lui spinge forte e si lascia andare, proprio in quel istante avvertono dei passi uno dei guardiani in giro per la spiaggia. Si ricompongono alla meglio mentre l’uomo li ha notati e si avvicina. Li saluta e controlla così che sia del villaggio i bracciali al polso segnalano la cosa. Si siedono un attimo recuperando il fiato e poi si recano entrambi nelle loro camere.

CONTINUA

Fine cap.5
Uscita a due (CAP.6)

Una notte con l’imboscata inaspettata

Quel giorno si era deciso di stare in piscina e dopo colazione i tre si posizionarono sulle sdraio per godersi quella splendida giornata soleggiata e caratterizzata da una buona brezza. Si stava bene in piscina anche se forse l’ambiente era più incasinato rispetto al mare.
I tre si divisero tra giochi in acqua e star tranquilli al sole per recuperare della stanchezza del giorno precedente. Il ritmo della giornata era a uguale a quelli prima della gita, la sera i tre quasi unanimemente decisero di non fare giochi sessuali, sentivano il bisogno di rilassarsi, se bene l’uomo ne fu rammaricato. Nella serata seguente decisero di fare una visita alla città. Con un po’ di paura per il fatto di uscire dal loro villaggio si avventurarono per il centro vecchio della città. Il villaggio era poco fuori, le due donne si vestirono in modo non provocante. Fuori del villaggio una fila di taxi era pronta. Salirono e in dieci minuti si trovarono in centro. Nel viaggio i tre osservarono con cura per controllare strade e locali che potevano essere di loro interesse. Nel centro del paese si trovarono spaesati ma poi andando in giro si trovarono molto bene, un giro fra vetrine e poi in un bar a bere prima di prendere nuovamente la rotta verso il villaggio.
Programmarono per il giorno seguente la visita alla parte nuova della città.
Nel pomeriggio ci fù un nuovo ‘menage a trois’. Dopo pranzo mentre il sole scaldava e la voglia di vivere il sole non c’era decisero di dirigersi in stanza, si ritrovarono tutte e tre a quel piano terra. Chiusero la porta mettendo il cartello di non disturbare visto che la stanza era ancora da rassettare. La tv accesa su un canale italiano mentre l’uomo si sdraia e guarda un film le due si mettono vicine a letto e vede i loro occhi chiudersi. Quando dai respiri di entrambe nota che dormono le osserva. Entrambe sono in costume. Osserva con attenzione Anica e non vede per niente nulla che le segnali una certa mascolinità poi guarda sua moglie. Osserva il seno libero il colore più chiaro in alcuni punti. Cerca di non dare fastidio all’amante e gli slaccia il reggiseno, non lo leva del tutto si gode quegli enormi seni e il solo pensiero di metterci il suo fallo in mezzo gli procura un certo indurimento. Le lasciò riposare l’una al fianco dell’altra e visto che non gli veniva il classico sonno rimase a guardare la tv mentre al di fuori si udivano i passi o i movimenti del villaggio di giorno. La loro camera era vicina al centro del villaggio ma allo stesso tempo non era di passaggio per cui si sentivano sicuri e protetti lontani da gente curiosa, erano anche circondati da francesi e tedeschi per cui loro non capivano eventuali discorsi o parole che potevano passare dalle pareti.
Passato poco più di un ora, l’uomo si alza e si avvicina alla maglie le dà un bacio leggero per svegliarla lei dolcemente apre gli occhi e contraccambia con un sorriso e dei baci che diventano sempre più intensi. L’uomo coglie le provocazioni e inizia ad accarezzare dolcemente il corpo e ben presto le leva gli slip del costume e assapora l’umore femminile. Si leva i pantaloncini e continua a baciare la donna. Nel frattempo lei con la mano fruga anche sul corpo della sua vicina che si desta dal suo oblio ed inizia a partecipare al gioco. L’uomo accarezza entrambe poi la donna inizia a leccare con avidità uno dei seni dell’ermafrodita mentre con la mano la libera dai pantaloncini si alza dando la sua passera verso il corpo dell’uomo ed proprio in quel mentre che l’uomo accoglie l’invito e inizia il suo giro di giostra lei &egrave presa e ansima a ritmo poi le bocche delle due si incontrano e la bava si mischia. La donna agguanta anche l’arnese gonfio e poi con le manine scende sotto e le infila due piccole dita l’ermafrodite tira indietro la testa &egrave estasiata da quel massaggio. Un po’ di sborra le esce facendo vedere il suo piacere. L’uomo esce dalla donna e prendendole le tette la tira a se facendole sentire il fallo duro sulla schiena e poi la bacia con enfasi, poi come se avesse preso accordi la fa distendere le prende le gambe e le allarga stando in piedi sul fianco del letto guarda l’amante e le fa cenno con la testa. L’ermafrodite accoglie l’invito con una mano dirige il cazzo mentre la penetra poi i piedi passano sulle sue spalle mentre scava con vigore il quella passare, l’uomo osserva il robusto bastone sparire i due corpi che si muovono. La donna vibra &egrave segno che stà venendo l’uomo intanto bacia l’amante e quando si distacca dalla donna dolcemente le fa appoggiare la schiena al materasso con il taglio del letto che le dà fastidio non curante le allarga le gambe e mentre lei alza lo scroto e con l’altra mano passando dall’esterno dei polpacci guida l’ingresso nella sua vagina. L’uomo rimane con parte del bastone fuori mentre lei trattiene il fallo dolcemente per non permettergli di andare da altre parti, ansima e gode per quella penetrazione il suo cazzetto e lucido degli umori della donna e emana un po’ di sborra. La donna scende dal letto si posizione in modo da poter avere in bocca il cazzo dell’ermafrodite e succhia con avidità, l’uomo sente che stà per giungere il momento, stacca la moglie dal cazzo lo tira fuori e un getto parte colpisce la tetta destra e lascia una scia, fa cenno alla moglie di ripulire e quando ha terminato fa in modo che le bocche delle due si uniscano poi prende la sua macchina fotografica e immortala il momento con un po’ di foto. La donna poi si sposta avvolge con le sue tette il cazzo di Anica e in modo goffo ma efficace le stringe colorandosi di quel liquido trasparente fino a che un nuovo getto con poca pressione esce dalla cappella lasciando intrise le tette. Anche quella scena viene ripresa e dopo un po’ i tre si riprendono e si ricompongono per prepararsi a godere del resto del pomeriggio al sole.
La sera come concordato dopo cena partirono per il nuovo centro cittadino, apprezzarono molto quella scelta di ritrovarsi in un posto più europeo con locali e negozi la sera passo in modo buono e sembro veloce se bene verso mezza notte e trenta i tre si sentirono una forte stanchezza e decisero di prendere di nuovo un taxi per tornare al villaggio e andare a riposare.

Il giorno seguente Eskarne accusò un problema di stomaco forse legato al fresco preso nella sera precedente un attacco continuo di diarrea la colpì, solo a sera si sentì un po’ meglio. Il marito era stato con lei per buona parte della giornata anche se materialmente non poteva fare più di tanto. La sera in accordo con la moglie gli venne dato il benestare per uscire in paese con Anica. La donna stava decisamente meglio anche se sentiva stanca per via dell’intera giornata passata sul water e l’idea di uscire e non trovare un bagno a portata la terrorizzava. Non voleva neanche far pesare al marito il suo stato e visto che nella giornata le era stato vicino ritenne che fosse giusto che si svagasse un attimo. Lui da prima fu contrario poi si lasciò convincere e si organizzo con l’amante.
I due mangiarono assieme, Aldo portò alla moglie un piatto di patate e un po’ di frutta. La moglie non mangiò nulla perché si sentiva ancora un po’ lo stomaco sotto sopra. Raccomandò ai due di non divertirsi troppo e li fece andare via.
Anica prima di uscire andò in stanza a cambiarsi tornò vestita con una gonna corta poco sopra il ginocchio e un top che esaltava il suo seno era molto sexy aveva atteso di non essere vista dalla donna per non sembrare troppo sfacciata visto che usciva con il marito. Il suo trucco era sobrio e leggero.
Uscirono e in paese si comportò come se l’uomo fosse suo marito, fu estasiata da quella sera, dopo un po’ di negozi ed una bevuta in un locale convinse l’uomo a scortarla in un locale dance visto mentre giungevano lì. L’uomo un po’ si oppose voleva tornare dalla moglie, ma, mettendo una postilla sulla volontà di rientro ad una certa ora acconsentii.
Il locale era con musica sud americana e l’avvenente ermafrodite si stava divertendo e dando il meglio di se stessa. Oltre al suo compagno, molti europei l’accerchiavano vedendo il suo modo sexy di ballo e invidiando l’uomo che malamente l’accompagnava nei balli. Ad un certo punto l’uomo le disse che voleva rientrare, lei però voleva rimanere, sapeva che non era eccessivamente distante dal villaggio quindi si fece lasciare li mentre l’uomo in solitudine rientrava al capezzale della moglie.
Gli uomini intuirono che la donna era stata abbandonata e quindi come delle api iniziarono a ronzare intorno al fiore. L’ermafrodita sfruttò a pieno la sua femminilità nei balli e facendosi anche offrire dei cocktail rimase li per parecchio tempo. Poco prima delle tre di notte la donna uscii dal locale andò in strada, si guardò in giro e tentò di fermare due o tre taxi questi erano già carichi di persone che provenivano dal centro cittadino, decise quindi di incamminarsi, si tolse le scarpe alte e a piedi scalzi si avviò in direzione del villaggio sapeva bene che le mancava una ventina di minuti. Si sentiva sicura perché aveva notato che la sera c’era molta polizia a presidiare le strade principali quello che non aveva calcolato &egrave che quella strada poco illuminata fatta nei giorni precedenti con il taxi racchiudesse una piccola baraccopoli.
Passato un pezzo illuminato si accorse che nel silenzio della notte vi erano rumori strani a lei sconosciuti.
Lei camminava lungo il marciapiede non asfaltato mentre camminava sempre più nello scuro i suoi occhi si abituavano a quella poca illuminazione, si accorse che il suo passo era lento si sentiva stanca e in certi momenti fissava degli angoli o dei punti e si accorgeva che vedeva sfuocato o addirittura triplo . Si occorse che qui rumori provenivano da alcuni cammelli legati in mezzo alla terra di un campo. Si guardò bene in giro e vide che dall’altra parte della strada non vi era il marciapiede per cui si mosse con calma un po’ barcollando ma sempre su quel lato della strada. Per un attimo fu presa da una sensazione di nausea forse data anche dall’odore di quegli animali e si sedette sulla base di una palma tagliata, si mise a guardare la volta stellata e si massaggio un attimo i piedi visto che non era abituata a camminare senza scarpe. Si guardò in giro e quindi facendo attenzione si spostò e si nascose in un angolo protetto si accuccio e facendo in modo di nascondersi il più possibile da seduta rilascio un po’ di pipi. Quando terminò si ricompose e tornò a giacere sul tronco. Si accese una sigaretta e decise di rimanere un attimo li stava incominciando a sentirsi un po’ meglio gli girava meno la testa e incominciava a rimettere a fuoco la strada. Cercò nella borsa il cellulare ma dopo poco si ricordò di averlo lasciato di proposito in stanza quindi non poteva richiedere aiuto alla sua ‘famiglia della vacanza’.
Mentre stava guardando le stelle si avvicinò a lei un ragazzo non riusciva a vederlo bene per lei era sfuocato, si accorse che era piccolo e che indossava degli abiti tipici un camice lunga arabo. Il ragazzo parlò in arabo e poi in francese vedendo che non ottenne una risposta all’infuori di un sorriso le fece cenno di andare verso un tappeto posto tra i due cammelli. La femmina mosse i suoi capelli e barcollando un po’ si alzo facendo cenno di no e iniziando ad incamminarsi verso il villaggio, stava per perdere l’equilibrio quando un nuovo ragazzo, più piccolo del precedente la sostenne. Si trovò così circondata da cinque piccoli si sforzava di capire se erano ragazzi o uomini. Riusciva a parlare un misto tra italiano e spagnolo in quel momento non riusciva a trovare altre parole. I locali riuscirono a dirigere i suoi movimenti verso quel tappeto, lei si sedette sui cuscini e nella penombra incominciava a sentire delle piccole mani che la frugavano. Sentiva che si avvicendavano sui seni, senti che erano nudi e che ben presto due lingue si alternavano su di essi. Chiuse con forza le gambe per non permettere che loro andassero oltre, incominciò a sentire un forte calore dentro di lei mentre sentiva che attorno a lei faceva caldo vedeva i movimenti delle persone attorno che iniziavano a liberarsi degli abiti mentre la tastavano, non riusciva a capire quanti fossero. Non riusciva ad opporsi ad un tratto senti una mano che vagava tra le sue slip ed un certo punto tutti si fermarono quando videro il corpo nudo di lei e l’arnese molle che le si para. Essa ridendo alza e continua a ripetere la parola: ‘BiSex’ . Dopo poco si sente di nuovo al centro delle loro attenzioni mentre si trova un piccolo cazzo che la scopa in bocca con foga, fa’ fatica a respirare mentre il glande sbatte sulla sua lingua sente un odore di sporco ma in quel momento si sente eccitata e pronta a ‘.

CONTINUA

Fine cap.6
Vivere nel sogno l’orgia (CAP.7)

Ricordare in sogno l’orgia avuta e non considerarla uno stupro, ma, un momento imbarazzante e appagante.

I cammelli sono agitati fanno sentire a turno la loro voce mentre lei &egrave sotto assedio, forse hanno deciso di godersi la sua parte femminile. Sente i vestiti ancora addosso e si sente toccata tutto intorno a lei mani che la esplorano, tocchi delicati che a volte si fanno più intensi, le danno qualche cosa da bere il sapore &egrave acido e le sembra viscoso sente che viene penetrata nella sua figa un arnese di piccola dimensione la spingono giù le allargano le gambe sente un corpo sotto di lei e poi un forte dolore nel suo ano questa volta un arnese grosso la penetra. Non riesce a mettere a fuoco e inizia a perdere i sensi. Quando la luce inizia a trasparire ma il sole ancora non si vede riapre gli occhi. Ha un forte mal di testa. Scopre che si trova in terra &egrave semi nuda ed &egrave sporca. Sulla sua pelle ci sono segni di eiaculazioni maschili la sua pelle scura &egrave segnata da quelle scie si guarda in giro e vede un abito abbandonato se bene sporco lo indossa, sente l’odore di chi lo aveva prima. Con molta fatica si alza e evitando dei resti di feci di animale arriva alla strada, cammina faticosamente verso l’ingresso del villaggio. Mentre si muove sente che dal suo ano esce del liquido &egrave preoccupata e se fosse sangue, mette una mano per sentire si guarda e vede che &egrave una miscela di sborra si accorge che anche le cosce ne sono piene, le viene da vomitare si inginocchia e si libera. Prosegue con il suo passo lento &egrave quasi davanti, una paura la coglie se la guardia l’avesse vista in quelle condizioni di certo l’avrebbe sottoposta ad un interrogatorio cosa di cui ora non era disposta a sentire, passa il cancello sapeva che più avanti vi era un canale che l’avrebbe fatta arrivare alla spiaggia. Aveva notato la cosa con il taxi, non pensava fosse così distante. Finalmente il canale, cammina ancora per altri venti minuti e giunge alla spiaggia, il sole inizia a vedersi apparire dalle acque, lo guarda e poi inizia a camminare passa la barriera di alghe e si bagna completamente i suoi capelli erano duri sentiva la colla che li teneva fermi, l’acqua non era calda ma la faceva sentire migliore forse la purifica. Poi infreddolita per il vento che sospira e il bagnato che ha addosso prosegue il cammino verso la sua zona, guarda il polso e c’&egrave il prezioso bracciale, fruga tra i vestiti e si accorge che ha ancora la sua borsa, fruga fra le poche cose e vede che la chiave c’&egrave per sino i soldi quei pochi che le erano rimasti, portati via per la serata c’erano, si sentii sollevata sapendo che non doveva chiedere aiuto e che sarebbe arrivata nella sua stanza. Sentiva un forte dolore ai reni e anche al suo ano. Arriva alla spiaggia ed inizia a salire, vede un asciugamano si libera dell’abito e usa quello e prosegue mentre il bagnino la osserva e accenna un saluto la donna guadagna sempre più l’ingresso nel villaggio ora immette tutte le sue energie per correre verso la sua stanza. Finalmente &egrave arrivata mette il cartello non disturbare e si chiude dentro. E’ esausta si libera di tutti i vestiti e si infila a letto, apre la finestra del balcone e chiude le tende e quando &egrave sotto le coperte nel silenzio della mattina inizia a prendere sonno si sente stanca e non ha le forze per fare altro che lasciarsi andare.
Quando il sonno la travolse la sua mente le porto alla mente i flash che fino ad allora non ricordava. Il suo cervello alternava immagini dei balli da lei fatti con quello che le era accaduto, immagini confuse ed annebbiate riusciva persino a provare le sensazioni il piacere ed il dolore come se stesse vivendo in quel momento l’instante.
Vedeva dei ragazzi contava nove cazzi che la circondavano lei inginocchiata di fronte a loro mentre si alternavano in bocca e in mezzo alle sue tette. Ricordava bene l’istante in cui si trovo un cazzo di forse trenta centimetri che saliva dal seno che delle mani con forza lo chiudevano fino a farle ingoiare quel glande mentre sentiva lo scroto di quell’uomo che veniva cinto dalle sue tutte e poi l’uscita del seme che per la pressione le usci anche dal naso, l’instante in cui si sposta di lato e tossendo vomita il seme e proprio nell’instante in cui si sposta sente una penetrazione nel suo ano e la forza con cui viene sbattuta. Poi si sente un getto caldo che le riempie la schiena non &egrave sperma ma urina si volta e vede che un camello la sovrasta &egrave impaurita un ragazzo con una lunga tunica allontana l’animale e mentre con lo sguardo segue i movimenti viene fatta spostare e un uomo o un ragazzo sotto di lei la impala nella figa, la sua gonna larga la copre, possibile che non si siano accorti del suo uccello, le scene di sesso sono interrotte da un momento in discoteca mentre balla a fianco del suo amante, il cuore batte forte e vede se stessa che beve un sorso di un cocktail poi la scena di sesso riprende. Sente che anche dietro un piccolo cazzo la penetra i movimenti non sono coordinati e poi inizia a sentire che quello in culo spinge con forza sente che una mano passa dalla coscia e raggiunge il suo arnese che rimane molle mentre un’altra mano stringe le tette ed un nuovo piccolo cazzo &egrave in bocca con lo sguardo si accorge che un’altra donna forse giovane su un tappeto vicino a lei &egrave posseduta da un altro maschio sente il getto dell’uomo di fronte a lei ricadere sul capezzolo e con la mano poi gli viene forzato in bocca mentre dietro smette il dolore e finalmente sente i movimenti del maschio sotto di lei, sente la presa ai fianchi mentre le dà il ritmo mentre sente il getto caldo entrare e uscire la donna avvolta le si avvicina si gira lei sente un odore di merda e da dietro una mano con forza la obbliga a immergersi nella pelosa figa sente il sapore dello sperma di una altro mentre la sua lingua vaga non respira con tutte le sue forze allontana quel sedere e in quel momento si sveglia con la sensazione di soffocamento.
Il cuore le batte forte si stropiccia gli occhi e si guarda intorno &egrave la sua camera, guarda l’ora e sono le nove. Ha mal di testa si guarda alla specchio, sul suo corpo scuro non ci sono lividi sente un po’ di dolore al sedere, si guarda come può poi con la mano accarezza l’ano e ne sente il bruciore, guarda il suo pisello e non avverte segni si accorge che intorno ad un suo capezzolo c’&egrave un segno di un morso, passando la mano sente il fastidio dato da quel livido nuovo, la sua pelle tira per il sale marino di quell’ultimo bagno. Decide di lavarsi con calma aziona la doccia e le sembra di tornare normale. Si sente stanca e quando ha finito avvolge i lunghi capelli in un asciugamani e poi si sdraia di nuovo a letto, non sa se ciò che ha sognato &egrave reale o solo un frutto di quella serata brava. E’ certa di aver avuto qualche rapporto sessuale quando si era svegliata ne aveva i segni ma ora che era più lucida poteva esserne sicura e mentre rifletteva si concentra sui flebili rumori che provengono dal villaggio che riprende vita e ben presto riperde i sensi e torna nell’oblio della pace. Quelle immagini tornarono nella sua mente altre nuove; si trovo alla pecorina con la gonna rigirata sulla schiena mentre sentiva che a turno si avvicendavano dietro di lei. Due mani le trattenevano la testa schiacciata sul tappeto puzzolente nelle narici sentiva persino l’odore di pipi animale e umana sentiva che le venivano dentro e le grida e le parole incomprensibili che la circondavano ad un certo punto un ingresso di oggetto enorme poi il peso che la schiaccia e del pelo che la ricopre sente che con un forza impressionante avanza dentro di lei sente belare forse la stanno facendo montare da un caprone, sente lo scroto sbattere e far rimbalzare le sue palle poi sente che si libera di quel cazzo apre gli occhi vede un bastone deforme nero che rilascia uno spruzzo di fronte a lei sulla sua pancia , risate colorano il momento e poi come per magia sente che viene bagnata dall’urina di qualche d’uno. Viene girata &egrave ora sdraiata e appoggia su quello schifo, c’&egrave buoi solo la luna e le stelle le fanno vedere qualche cosa un cazzo la penetra e sente che qualche d’uno le mena l’arnese lo lecca persino poi si trova due cazzi alternati in bocca e poi un nuovo flash, ricorda che le viene data un bicchiere con un bevanda e poi di nuovo il sogno riprende sente che i cazzi si alternano in bocca e che dello sperma le viene sbattuto sul corpo intorno alle tette ovunque il cuore palpita e di nuovo si risveglia.
Si guarda in giro &egrave nella stanza sente la fame e un po’ di dolore in giro, guarda l’ora &egrave mezzo giorno. Si guarda allo specchio i suoi occhi sono iniettati di sangue, guarda la gonna che &egrave a terra, &egrave sporca ma il mare ha ripulito quasi tutti non ci sono tracce strane, cerca nella sua valigia e trova delle brioches dietetiche che si &egrave portata ne mangia un paio e poi si rannicchia a letto guardando dallo spiraglio della finestra i suoi ricordi sono dei sogni o &egrave successo davvero si sente umiliata e dolorante non sa’ come procedere decide di rimanere sola, poi accende la tv. Mentre guarda la televisione ripensa alla sua amante rivive l’istante in bagno e si mena l’arnese con l’altra mano il penetra e dopo un po’ la masturbazione da il suo effetto, si sente rilassata e chiude nuovamente gli occhi e si addormenta di nuovo. Più tardi sente bussare &egrave la domestica che apre la porta vede la donna a letto e la saluta e velocemente esce, guarda l’ora e sono le sedici, si guarda alla specchio ha un aspetto decente si veste con pantaloncini ed una maglietta e poi decide di uscire, va verso la piscina e guarda in giro finalmente vede i suoi amici si avvicina e li saluta, i due escono dall’acqua e iniziano a parlare con lei.
Le chiedono dove fosse finita e come fosse andata la serata, lei non raccontò nulla dei suoi sospetti disse solo che aveva fatto tardi e bevuto troppo e che non si sentiva bene, per cui aveva preferito rimanere in stanza. I due non intuirono nulla se bene la donna guardandola capiva che c’era qualche cosa di più.

CONTINUA

Fine cap.7
La cameriera del piano (CAP.8)

Sesso a pagamento, tra problemi e doveri il tutto condito da una vena unica di piacere inaspettato dalla donna che per la prima volta fa’ la troia a pagmento.

Per alcuni giorni dopo quel fatto Anica la sera non partecipò a nessun genere di gesta sessuale, ancora non aveva capito se era stato un sogno o era la realtà. Se fosse stata presa di mira da dei bambini che si siano sfogati oppure no. Qualche cosa le era successo ma non ricordava nulla si confidò con la donna, ma, a parte delle parole di conforto non poteva avere nulla in cambio. Un giorno Eskarne tentò di convincerla per andare a fare un massaggio, visto i buoni omaggio, il marito disertò la cosa a favore di un doppio appuntamento per la moglie. Quello che la donna non sapeva &egrave che dietro a quella rinuncia c’era un piano ben pensato un tradimento del quale lei non avrebbe mai potuto sapere nulla.
Nel tardo pomeriggio insieme ad una recente conoscenza fatta in villaggio la donna se ne andò per andare a godersi un bagno turco ed un trattamento di fanghi seguito da un massaggio rilassante. Secondo il preventivo fatto si sarebbe persa un paio d’ore. Quel distacco era una manna per il marito, come capita spesso &egrave indispensabile per una coppia avere dei momenti separati certo non &egrave che si debba osare come Aldo, ma, la voglia di ribellione dell’uomo era tale che aveva approntato un subdolo piano.
Aveva notato che nel suo settore dell’albergo si avvicendavano due donne, notò che era stato fortunato in alcuni settori vedeva degli uomini, mentre la sua palazzina era così gestita. Le due cameriere erano diverse una era di colore, la pelle scura e il naso tipico della razza la rendeva una nera a tutti gli effetti, l’altra era di certo Tunisina con i lineamenti arabi e la pelle un po’ scura un incantevole viso se bene coperto in parte. Tutte le cameriere indossano un abito gonfio che non permette di vedere l’esatte misure e un velo sulla testa che copre i capelli, alcune di loro si coprono pure il volto altre lasciano libero il viso senza eccedere.
Già alcuni giorni prima l’uomo aveva scambiato qualche parola in francese e inglese con la donna. La sua conoscenza del francese era un po’ dimenticata e quando non trovava il giusto vocabolo continuava con l’inglese lingua che conosceva decisamente meglio. Mentre parlava con lei la scruta, ma non riesce comunque a coglierne le misure, le sembrava che avesse un sedere gonfio sodo ma poi la donna nel parlare indietreggia e si accorge che gli abiti sembrano come sgonfiarsi quando ella si appoggia con il fondo schiena alla porta aperta. Perché aveva scelto di tradire la sua donna pagando, solo per il gusto di farlo, quella mattina con una scusa tornò in stanza si guardò in giro e trovò la sua preda, andò quindi da lei.
La donna con un sorriso gli rispose, l’uomo fece lo stesso e poi in modo sbrigativo e forse anche poco ortodosso tirò fuori dalla tasca trenta euro, inizio a spigarle che ne avrebbe avuti altri quaranta se nel pomeriggio si sarebbe presentata per una prestazione sessuale con lui ad una certa ora, la donna sbiancò e poi in tono più tranquillo iniziò a dire che era sposata e che non poteva, il suo sguardo rimaneva fisso sui soldi. L’uomo le disse che era sposato anche lui e che non era interessato ad una relazione ma a del sesso a fondo unico, la donna prese dolcemente i soldi guardò l’uomo e chiese a che ora, l’uomo disse alle diciassette e con la mano fece il gesto del 5. La donna annui fece un sorriso e si voltò con i soldi in mano.
L’uomo sentiva già il cazzo duro ed una forte agitazione all’idea di tradire la moglie. Aveva letto in giro e visto foto che le donne locali non si radono intorno alla figa e l’idea di trovarsi con una donna pelosa in quei punti lo eccitava, si ritirò in bagno per cagare con l’asta dura, decise di non sprecarsi e di attendere, non sapeva come fosse sotto quegli abiti ma era ugualmente eccitato.
Nel pomeriggio mentre rifletteva sull’imminente futuro pensava se coinvolgere Anica o tenersi la cosa solo per lui, e decise di parlagliene solo una mezz’ora prima del suo fatidico incontro.
In quei giorni Anica sessualmente si era distaccata era stata turbata da quell’evento che non ricordava e l’ultimo suo desiderio era fare sesso. L’uomo indirettamente ne era venuto a conoscenza e fu proprio quel sapere che lo fece riflettere e tentare di avere un alleato in quei giochi poteva essere una manna, così quando la moglie se ne andò fece due passi verso il mare con Anica e gli espose il suo piano. L’ermafrodite un po’ fu rammaricata da quel comportamento ma mentre l’uomo descriveva con cura il corpo che aveva immaginato notò che favorita dalla copertura del mare il suo arnese rispondeva agli stimoli, mentre l’uomo si allontanò decise di rimanere in acqua un po’ per far scemare la sua voglia. Decise di accettare l’invito a e mezza si sarebbe presentata con quaranta euro in più e avrebbe partecipato al gioco.
L’uomo si sente eccitato nervosamente si fuma una sigaretta mentre cammina verso il suo appuntamento, arriva al corridoio ad attenderlo di fronte alla porta la donna, in un italiano scarno gli chiede se gli serve la chiave, l’uomo dice:
‘E’ si l’ho dimenticata.’ Ha capito che vuole essere un gesto per mascherare la sua presenza, la donna apre la porta, guarda nei corridoi, c’&egrave un inquilino di un’altra stanza che passa, l’uomo entra lasciando la porta aperta ed intanto infila la tessera per accendere la corrente, qualche istante dopo la donna entra e chiude dietro di se la porta, controlla la tenda che sia ben chiusa e dopo guarda l’uomo, il suo respiro &egrave veloce e lo sguardo &egrave diverso &egrave impaurita e allo stesso tempo scruta tutto. L’uomo a voce bassa tira fuori i soldi dal borsetto e li appoggia sul comodino e poi parla:
‘ecco allora che vuoi fare, mi capisci vero?’
Lei lo guarda e risponde:
‘Si ho capito però avec condom o niente ”
‘OK!’
L’uomo si avvicina e sente che la donna &egrave profumata dal collo però vi &egrave qualche goccia di sudore che disegna un fiume che sparisce nel bavero del vestito, dolcemente l’uomo le dice:
‘Calma, facciamoci una doccia prima.’
Cosi dicendo si leva la maglia e si siede prende per i fianchi la donna sente il vestito gonfio e poi i suoi fianchi dolcemente le slaccia i bottoni e appare un nuovo vestito, il primo cade a terra mentre la sottoveste &egrave ancora li, la donna passa dietro le mani e si slaccia, finalmente fa cadere quell’abito e l’uomo vede la pelle chiara fino al collo un corpo formidabile un reggiseno che contiene compresso una quinta di seno e un sedere a pera avvolto da delle larghe mutandine poco femminili, vede lo scuro dei peli ed un ciuffo che non &egrave contenuto davanti in alto e sulle due cosce, la donna trema e sorride allo stesso tempo. L’uomo si alza tira fuori dalla sua valigia quattro preservativi e li appoggia sul suo comodino mentre la donna lo guarda, lui si avvicina e le sgancia il reggiseno, lo leva e le due tette cascano giù a pera l’uomo nota le striature del peso di quei grossi seni, gioca con i capezzoli e dolcemente con le mani scende fino alle chiappe, lei lo guarda fisso mentre lui si avvicina facendole sentire il fallo di marmo, accenna un bacio, lei si volta gli porge la guancia poi lui le tira giù le mutande e osserva la sua peluria con una mano ne sente il ruvido arriva alle sue labbra lei sospira e sente che non &egrave bagnata le fa cenno di andare in doccia, lei lo precede poi apre l’acqua mentre lui si leva il costume lei sorride guardando il pene. L’uomo le mette il sapone addosso e dolcemente la massaggia poi lei fa lo stesso con lui e una sua mano rimane incollata al bastone, l’uomo la guarda scruta il sedere e le sue mani vagano fra le tette la bacia sul collo e lei si rilassa. L’uomo chiude la doccia, si asciuga mentre lei rimane ferma con il velo addosso lui le passa un asciugamano e poi si dirige a letto. Si siede e la guarda, lei si avvicina e guarda i preservativi l’uomo la prende e la fa sdraiare poi lei sente la sua lingua che vaga nella sua figa, l’uomo non smette la sua schiena si inarca sente che &egrave pervasa dal piacere e a stento trattiene la sua flebile voce, tanto &egrave il piacere che inizia a far sentire dei versi sottili fino al suo primo orgasmo. L’uomo ora si alza fino a portare il suo fallo duro sulla sua peluria la guarda, lei vede la sua bocca sporca dei suoi umori il volto le si avvicina e lei cede aprendo la bocca e sente la lingua dello sconosciuto invaderla, sente il suo sapore e sente i movimenti del bacino dell’uomo e il tentativo o il gioco che l’uomo fa con lei sulle intime labbra. L’uomo si ferma ora le mette di fronte il suo bastone lei sa che vuole, non &egrave abituata ma &egrave chiaro inizia a leccare come un cane poi le viene d’istinto di prenderlo in bocca, ma ben presto l’uomo si distacca. Ecco il preservativo &egrave messo, l’uomo le prende le caviglie e con una mano posiziona il suo fallo, lei lo sente che si agita dentro di lei sente un forte calore e un nuovo piacere la percuote e qualche istante dopo il corpo dell’uomo le &egrave sopra e i movimenti cessano. L’uomo deve essere soddisfatto. Rimane immobile con lui, fino a che egli non si alza prima di andare verso il bagno lui dice:
‘One moment, please.’
L’uomo si lava nel lavandino e torna da lei inizia ad accarezzarle i seni a succhiarli mentre con una mano gioca di nuovo con la sua figa, la donna ha capito che presto dovrà dare ancora piacere dentro di se sente la pace e la voglia &egrave la prima volta che tradisce suo marito ed &egrave la seconda volta nella sua vita che &egrave davvero soddisfatta, l’uomo la gira il suo sedere le sue chiappe sono girate, con una mano si copre il suo ano per paura che egli lo voglia, l’uomo le dice:
‘No! Tranquilla ho capito lasciami fare”
La donna mette le mani sotto il cuscino l’uomo si mette il preservativo e poi la sormonta la mano le passa sotto la pancia mentre la penetra il suo sedere &egrave un po’ più alto mentre sente che &egrave cavalcata. I movimenti le danno un orgasmo sente le gambe cedere e vibrare, ma il ritmo del suo uomo non diminuisce. L’uomo &egrave meno sensibile con il preservativo. L’uomo girò la donna sul fianco mentre continuava a muoversi in lei, la donna non riusciva a trattenersi dal piacere persino la bava dalla bocca le usciva mentre l’uomo come un martello continuava a starle dentro ormai era già arrivata a sei orgasmi la sua figa era bagnata e calda, la donna estasiata quando l’uomo si ferma per un attimo cerca di baciarlo per fargli capire quanto sia soddisfatta, guarda il preservativo e vede che non &egrave pieno di sborra, dolcemente lo leva lo butta a terra e poi si impala, l’uomo non dice nulla sentendo ora a pieno quelle intime parti femminili la donna soccorre al suo ritmo le tette rimbalzano fino a che l’uomo le prende con le mani e le tira a se lei deve scendere e il cazzo esce, lascia che l’uomo le faccia ciò che vuole con la figa si strofina sul palo e sente che l’uomo rilascia il suo seme al di fuori di lei. Sorride vendendo il volto dell’uomo e il fiato corto e il petto palpitante, si alza e pulisce l’uomo con la sua lingua ne prende il sapore mostrando la figa all’uomo il quale non accenna nulla a parte le sue dita che si infila con accurata precisione in quell’istante dal balcone si ode bussare, la donna scatta lo sguardo terrorizzato e il recupero dei vestiti per correre in bagno l’uomo dice:
‘calma tranquilla &egrave solo una mia amica.’
La donna si ferma e rimane immobile mentre l’uomo nudo va a vedere, aprire e fà entrare Anica.

CONTINUA

Fine cap.8
Complice l’olio per i massaggi (CAP.9)

Piccolo uomo del posto, con un grande pene da offrire

La cameriera rimane immobile mentre Anica sorride mentre l’uomo chiude la finestra e la tenda. Lei si avvicina e lui le dice:
‘Tira fuori i soldi ‘ Poi rivolgendosi alla cameriera ‘Se ci stia c’&egrave anche lei ovviamente pagando”
La donna &egrave attratta dallo sguardo intenso del nuovo arrivo che mostra i soldi e li mette di fronte a lei erano cinquanta un’unica banconota, la donna non dice nulla mentre prende i soldi e Anica gli leva i vestiti che ha in mano osserva il corpo e arriva alla sua figa inizia a leccare la sborra lasciata sui peli e poi sale fino alla bocca e la bacia, sembrava che la donna sentisse un profumo qualche cosa che le facesse perdere il controllo di fronte all’ermafrodita, Anica chiese se la donna parlasse spagnolo la testa fece cenno di no, ma la voce flebile rispose in italiano:
‘ma ti capisco.’
Con voce sottile e sensuale Anica le dice:
‘Io sono un ermafrodita e voglio scoparti ora.’
La donna sgranò gli occhi mentre si trovò di fronte il robusto cazzo, l’uomo si accese una sigaretta mentre si guardava lo spettacolo in attesa di entrare in gioco al momento opportuno per un ultimo giro di gloria.
La donna viene portata sul letto &egrave come ipnotizzata non riesce a capire, l’uomo porge il preservativo a Anica la quale lo indossa e poi si mette a sesantanove sposta lo scroto e si abbassa al fine di poter ricevere il medesimo trattamento, lentamente anche la donna contraccambia, poi il massaggio passa alle balle e poi torna alla sua passerina, dopo un po’ Anica si gira si sdraia in attesa che la donna si impali ella capisce e con il suo corpo avvolge l’ermafrodite che urla per il piacere, l’uomo osserva da dietro la peluria intensa che ingloba quel cazzo, poi mentre la donna &egrave afferrata dalle braccia della sua amante prende il suo dopo sole ne spruzza un quantitativo sull’ano, corre davanti indossa il preservativo e con il cazzo teso, massaggia con due dita l’ano, la donna dice:
‘no please, noooooo’
Non fa nulla per pararsi continua a scorrere, l’uomo sale sul letto e blocca i movimenti in quel mentre nota che la vena principale di Anica del suo paffuto bastone segnala l’apice del suo piacere, estrae dolcemente il cazzo e getta per terra il preservativo dal culo della donna scende il latte solare come un forte rivolo di sborra pura, l’uomo la penetra mentre lei urla per il dolore, dice:
‘No ‘ please ”
Il no poi diventa: ‘OOOohhh yessss aaaa aa a a aa a ‘
L’uomo insiste e sente che sotto di nuovo Anica si fa strada, trova il ritmo e su muovono alternati entrambi vanno avanti per un po’. L’uomo &egrave stanco ed &egrave dolorante per la posizione, si leva, si toglie il sacchetto e scopa la bocca della donna con foga fino a che non sente che quella lingua gli dà un immenso piacere allontana il volto stringe quelle tette al suo cazzo e rilascia il seme che colora il volto della donna, dopo qualche istante l’uomo &egrave nauseato dalla situazione, si siede sul letto e osserva i due corpi femminili uniti mentre in ultimo colpo Anica imbratta la donna aveva talmente tanta voglia che il fluido le esce macchia il lenzuolo e rende vischioso quel pelo, la voce dichiara la sua soddisfazione.
L’uomo attende un po’ di tempo poi si rivolge alla cameriera le dice che deve mettere a posto che sua moglie non deve sapere, di cambiare le lenzuola, detto questo fa cenno ad Anica di uscire con lui, si assestano e dopo aver recuperato la porta si apprestano a lasciare la stanza, l’uomo si avvicina alla donna e in un orecchio le dice:
‘Mi &egrave piaciuto sei bella, se ti và lo rifaremo magari solo noi ‘ fammi sapere.’
La donna sorrise e disse:
‘OK, grazie ciao.’
I due ospiti passarono dalla porta finestra per giungere di nuovo alla spiaggia.

Nel frattempo anche Eskarne stava facendo qualche cosa all’insaputa del marito e senza aver premeditato nulla. Fino a quella vacanza la donna non aveva mai pensato di tradire il marito che le aveva sempre dato molto sesso, però ci sono dei momenti che ti cambiano e forse la conoscenza e l’osare oltre scaturito da quei giochi a tre l’aveva cambiata nell’amino. In quei giorni un po’ la passione fra i tre si era fermata, forse fisicamente tutti avevano bisogno di riposarsi, in quegli ultimi due giorni il marito non gli aveva fatto ‘avance’ l’aveva coccolata e amata, ma, non si era spinto oltre e in quella occasione qualche cosa fisicamente gli fece cambiare idea.
Dopo un quarto d’ora di bagno turco, venne portata presso una cabina una cascata di acqua fredda la percorse poi le venne passato l’accappatoio e venne condotta in una stanza, un inserviente donna la fece stendere su di un letto con il buco per il viso, l’inserviente le parla in inglese, lei non capisce bene ma risponde : ‘yes’
L’inserviente le sgancia il reggiseno e poi le mette un asciugamano sopra il sedere le copre appunto l’intero sedere lasciando un po’ fuori parte dei polpacci, le dice altro e poi la saluta le dice:
‘OK! Grazie ‘
Nella stanza c’&egrave il clima giusto si rilassa sentendo i profumi dell’ambiente come un odore di fiori che le piace.
La porta si chiude e subito sente l’olio che le viene spruzzato sulla schiena e poi inizia il massaggio. Un tocco delicato le passa sulla schiena in alcuni punti la pressione aumenta le mani non sono grosse ma sente il vigore, dolcemente vengono allargate le braccia prima il sinistro e poi il destro, poi di nuovo i suoi fianchi lasciando le braccia più larghe le mani arrivano fino all’asciugamano e poi risalgono ora pero sente un tocco leggere sulla parte laterale del seno, un tocco leggere e veloce come per controllarne l’autenticità, un nuovo tocco e poi la schiena.
Ora l’olio viene messo sulle cosce e sui polpacci, lei si sente rilassata e tiene gli occhi chiusi mantenendo la testa nel buco, era stufa di guardare il pavimento preferisce godersi ad occhi chiusi quel massaggio con la musica classica che gira a basso volume, una pace e una tranquillità unica, sente l’odore dolce di quell’olio che ha sulla pelle, ancora le mani vagano per le sue cosce, senza oltrepassare mai l’asciugamano, si sentiva sicura, il suo costume si era asciugato non ne sentiva più l’umido. Il massaggio scende e arriva al piede un tocco delicato intorno alle dita e poi sulla pianta da prima sente una lieve pressione e del dolore poi lo stimolo muta, quel tocco le sembra che interagisca con la sua passera, a fatica trattiene un urlo di piacere, il fiato aumenta e sente la sua figa bagnarsi, il fiato &egrave sempre più corto ma lo stimolo scompare il secondo piede non ha lo stesso effetto su di lei. Poi il massaggio si ferma, avverte lo spostamento del nuovo olio che le viene messo sulle spalle e il massaggio delicato, poi dopo poco di nuovo il fondo schiena sente che sta volta le dita passano l’asciugamano e toccano il costume, poi nei passaggi successivi sente che vanno sotto il costume. Sente che c’&egrave un movimento uno sgabellino viene posto per rialzare la persona che riprende subito il massaggio, quelle dita ora frugano, sente un tocco leggero sul suo ano i due indici, poi i glutei ora i pollici allargano l’ano e gli indici vagano verso la sua figa lei spalanca gli occhi, vede sotto di lei una gamba avvolta da un abito blu, aveva notato che gli uomini in quel centro avevano la divisa blu mentre le donne azzurra. Una gamba &egrave tesa , mentre l’altra no, poggia leggermente il fianco del piede lo sgabellino di plastica &egrave piccolo per entrambi i piedi il ginocchio &egrave di fronte a lei, sente quella pressione e la sua figa bagnata mentre in modo sfuocato visto che non aveva gli occhiali vende lungo la gamba tesa il disegno che il glande dell’uomo crea sui pantaloni. Quel fungo gli arriva quasi al ginocchio non &egrave grosso ma deve essere enormemente lungo. A questo punto ha un attimo di paura dimenticandosi che il reggiseno era slacciato raccoglie le sue forze le mani afferrano il bordo del lettino e inarca la schiena le mani scivolano via mentre lei guarda il viso dell’uomo con un espressione quasi minacciosa.
Si accorge che l’uomo di carnagione scura ha una pancia pronunciata una canottiera bianca pulita con delle braccia gonfie di grasso e non muscolose, lo sguardo dell’uomo punta sui seni liberi della donna. Il viso &egrave brutto lei quindi si guarda e con il braccio destro facendo passare la mano sotto l’ascella si copre, poi a voce bassa dice :
‘Che fai?’
L’uomo risponde:
’emmm tu scusare, prego ‘ se vuoi chiamo donna ‘ dispiace ‘prego non volevo ma tu bella.’
Lei che fino a quel momento aveva comunque gradito disse:
‘No va bh&egrave &egrave che ”
L’uomo incalza: ‘ma tu no italiana vero? Spanish?’
Lei risponde mostrando un splendido sorriso :’Sud America’
L’uomo si scusa nuovamente e poi dice : ‘se vuoi ora facciamo davanti ti prego perdona me, o mi licenziano se sanno ‘ davvero non so’ che mi sia preso.’
La donna che comunque sentiva la sua figa bagnata per il massaggio scende dal lettino lo guarda e dice:
‘La porta &egrave chiusa a chiave?’
‘No!’
‘Si può chiudere?’
‘Si faccio!’
L’uomo lentamente spinge il pulsante che blocca la serratura, poi lei si avvicina toglie il braccio che copre il seno, &egrave più alta dell’uomo grassottello a palmo aperto scivola nei pantaloni sente il bastone non spesso sente lo scroto gonfio poi con due mani prende l’elastico dei pantaloni e tira giù, vede il bastone spesso circa tre centimetri e mezzo con grosse vene che gli girano attorno la cappella divina a punta che rimane vicino al ginocchio non punta verso di lei lo tocca non &egrave duro ma &egrave rigido lo guarda e dice :
‘Quanto &egrave lungo?’
‘trentadue se tu vuoi sono cinquanta dinari.’
Lei lo guarda e dice : ‘Condom ?’
‘Si ‘ e mentre lo dice tira fuori dalla tasca della giacchetta appoggiata l’oggetto. La donna lo guarda e dice:
‘Oggi tu cattivo , la prossima se sei bravo pago ” E cosi guardandolo negli occhi con le due mani solleva il bastone e mette in bocca quel glande facendogli girare intorno la lingua poi si alza leggermente &egrave fa scivolare fra le tette il cazzo, un po’ di sborra fila poi l’uomo prende un po’ di olio e lo passa sul seno lo massaggia con un tocco delicato e dice:
‘Belle tette ‘ va bene oggi gratis io &egrave tanto che non ‘Non tanto tempo però ‘ capito?’
La donna con voce sensuale e dolce lo guarda negli occhi, uno sguardo di quelli che ogni uomo vorrebbe vedere un espressione di compiacimento e di voglia di sesso risponde:
‘siii’

CONTINUA

Fine cap.9
Tradire e mantenere il segreto (CAP.10)

La calda sborra che avvolge il suo corpo la riporta indietro nel tempo e non soddisfatta ancora a pieno si masturba nella doccia in solitudine.

La donna si diverte con quel massaggio anche se il corpo di quell’uomo non le piace a volte sente quella pancia gonfia che le dà fastidio, il profumo però di quell’olio le fa aprire le narici e allo stesso tempo la eccita, si abbassa e inizia a leccare lo scroto, mangia quelle palle gonfie mentre con la mano tiene quel glande a punta e gioca con esso.
Lei si stacca si mette sul lettino e allarga le gambe come se fosse sul tavolo ginecologico, l’uomo si denuda, con attenzione appende i vestiti al gancio, mentre la donna si libera del costume che reca i segni del suo umore, quando lei lo appoggia l’uomo lo raccoglie e ci infila il naso per sentirne l’odore di donna. La donna &egrave così eccitata che sente i rivoli del suo umore vaginale trasalire, mette la mano sulla passera ben depilata ne infila le dita e si guarda mentre vede le gocce di lei macchiarlo, nota una specchio di fronte a lei che ritaglia la sua figura si sente una puttana che vuole provare quel cazzo così enorme, per un attimo mentre l’uomo in angolo sta tentando di aprire il contenitore del preservativo pensa al marito un solo pensiero:
‘e se dopo non mi piacerà più il suo’ poi guarda l’uomo che ha sulla punta il preservativo che non copre tutto il cazzo era un preservativo per un cazzo nella norma non per il suo e poi la sua mente dice:
‘Fottitene fatti scopare, prova quel riempimento e poi vedrai ‘.’
L’uomo si avventa sui seni li tasta mentre la sua cappella punta in basso il tocco &egrave delicato poi si sposta sale con le ginocchia sul letto con una mano regge la punta del cazzo con l’altra si tiene vicino all’addome della donna, la sua pancia gli copre la visuale lei sente dolore perché l’uomo spinge fuori, prende la sua mano e direziona l’ingresso. Non &egrave grosso eppure lentamente guadagna spazio, sente che non &egrave duro come quello del marito, ora sente che l’arnese gli dà piacere &egrave sempre più dentro lei si sente bagnatissima con la mano sente il bastone non sente più la plastica del preservativo deve essere entrato, l’uomo con la sua pancia la schiaccia e lei incomincia a sentire che la punta &egrave arrivata in un luogo mai conosciuto da nessun cazzo passato da quelle parti. Il cazzo del marito non era piccolo ma quel riempimento era enorme, sentiva il suo liquido ed ora sente un fastidio, a voce bassa e vogliosa all’uomo dice:
‘piano ‘mmmm aspetta ‘ esci un attimo sento che ”
L’uomo che ansimava e alternava il fiato con urletti bassi di:
‘uusssf usscchhhff’ Si ferma e indietreggia, la cappella sfila sulla peluria della donna colorandola di un filamento bianco di sborra lei si passa la lingua sulla bocca mentre l’uomo le era uscito aveva provato un grande piacere inaspettato, con la mano fruga e estrae il preservativo che si era sfilato, lo getta a terra era quello che le dava fastidio e poi senza pensare ad altro disse:
‘Voglio il tuo cazzo dai sbrigati !’
L’uomo capisce e impassibile ripete l’ingresso e lei sente di nuovo il passaggio del palo che ormai &egrave ben oliato e in pochi momenti &egrave li, non sente fastidio dato da quel grumo di plastica si lascia andare, la testa &egrave nel buco e sente il suo orgasmo stringe le cosce all’uomo e poi continua a sentire quel glande che le sembra essere dentro il suo utero il piacere &egrave ora dolore, sa che deve farlo venire e si ricorda che il maiale &egrave senza protezione la passione in lei si &egrave smorzata con decisione guarda il volto scuro e brutto dell’uomo e dice:
‘esci ora sei senza ‘ muoviti.’
L’uomo spinge sempre più, fregandosene delle parole la donna, quindi si sente bloccata e inerme sotto quell’uomo poi apre la bocca e stringe i suoi seni , l’uomo si abbassa come per ricevere la bocca la donna alza la schiena e scivola in avanti, parte del cazzo esce ripete:
‘Levalo lo voglio in bocca!’
L’uomo obbedisce lei si sdraia a fatica l’uomo avanza il suo scroto poggia sulla pancetta della donna lei chiude e apre le tette intorno al bastone di carne l’uomo si stà facendo fare una spagnola, la cappella viene succhiata dalla donna poi scompare nelle tette, ben presto l’uomo chiude gli occhi e mentre il glande si strofina veloce all’interno della avvolgente quarta schizza, un getto lungo lei si sente il calore sulle tonsille e quel sapore diverso da quello del marito in bocca mentre l’uomo sospira lei sente il calore che prende il petto fino al collo. L’uomo ha finito rilascia il suo fiato mentre il cuore che gli sembrava scoppiare torna a pompare in modo normale, scende dal lettino le ginocchia gli fanno male ora, il cazzo sgocciola a terra ormai molle vede la donna che apre le tette e sparge sul suo corpo il suo seme le tette ne sono piene era quasi un bicchiere di sborra prende una parte di quel seme e dolcemente con il dito colora la peluria della donna e come segno di sprezzo ne infila un po’ in figa, guarda quel rivolo che la colora e arriva fino al cuscino. Lei si alza mette l’accappatoio lo guarda e dice:
‘Grazie, tu sei sempre qui?’
L’uomo inizia a ripulire, il suo cazzo spenzola e risponde non guardando la donna:
‘Dalla Domenica a Venerdì’
Lei lo guarda in piedi mentre recupera il suo costume che infila in tasca sotto &egrave nuda e quando vede che lui &egrave a posto dice:
‘Io vado ora ci rivediamo e ti porto i soldi la prossima volta.’
L’uomo si avvicina e tenta di baciarla lei ora non vede l’essere come prima ma lo vede come un ‘botolo’ brutto evita la manovra e guarda la porta sulla quale mette la mano, la gira e si apre, cammina piano verso lo spogliatoio non guardando dietro di se.
Arrivata nell’elegante spogliatoio in legno nero apri la doccia, era abbastanza ampio con un angolo coperto di modo che l’accappatoio non si bagnasse mette l’accappatoio e si vede attraverso lo specchio opaco appeso alla porta, un quantitativo enorme di sborra, mai visto da lei la percuote, la tocca e la mette in bocca sente uno dei suoi seni e si massaggia si siede sulla piccola panca all’interno della doccia, mentre l’acqua scorre si passa la mano sporca di sperma nella figa e inizia a masturbarsi, non lo faceva più da quando aveva diciassette anni. Sentiva la voglia mentre si riempiva la bocca di quel sapore e la figa, ecco si stimola nel punto giusto, continua a immaginare quel cazzo però in modo diverso duro come quello del marito, mischia in sogno il corpo del marito con quell’enorme cazzo che la sbatte, gli occhi sono chiusi, vibra ed &egrave pervasa da un nuovo orgasmo. Ora &egrave stanca và sotto la doccia si appoggia al muro si sente debole ma deve levarsi quei segni di passione, guarda in giro e vede una piccola boccetta di bagno schiuma si lava ovunque ora i disgustata di ciò che &egrave stata nella mente, suo marito il suo dispiacere morale per ciò che ha fatto, per una cosa che lui non merita.
Controlla con cura che sul suo corpo non vi siano segni di passione di un altro uomo poi si veste e torna in stanza, trova il marito che ha appena finito la doccia e da solo guarda la tv, felice l’accoglie e lei con un sorriso le racconta di quello che ha fatto . Del massaggio stupendo fattogli da una donna sottolinea la parola donna:
‘Lei mi ha fatto un massaggio ai piedi fantastico ‘.’
Sa di raccontargli delle bugie ma come avrebbe potuto spiegargli che aveva voglia di provare un mega cazzo, il più grosso mai visto. Il suo uomo non avrebbe di certo accettato che lei lo avesse tradito a sua insaputa avrebbe perso la sua fiducia, pensò che il non sapere era la cosa migliore .

La sera passa e dopo cena tutti e tre sembrano accusare una strana stanchezza Eskarne sente gli effetti di quel massaggio e senza dir nulla sente un certo bruciore nella sua figa. Vanno in stanza, ogni uno nella sua, la coppia ben presto si addormenta, la donna si sveglia nel cuore della notte, va in bagno e sente che il fastidio &egrave terminato. Non riesce a prendere sonno continua a pensare al fattore: ‘E se ora non godo più con lui, magari ho bisogno di quel gigante di un pene ‘. Infondo non era poi così bello era lungo ma banale si muoveva male ‘ certo mi &egrave piaciuto.’
Guarda nella penombra l’uomo al suo fianco sdraiato di schiena che russa. Scava con la mano sente il cazzo molle, lo muove continua: ‘ &egrave strano di solito reagisce’ pensa: ‘ecco lo sento si stà rizzando ‘ l’uomo smette di russare e apre gli occhi la guarda e a voce bassa quasi senza voce le dice:
‘Amore che c’&egrave, hai voglia?’
Lei ride e dice: ‘Si’
‘Ok fammi fare pipi e sono tuo”
‘No dai ‘ poi vola il momento.’
L’uomo coglie l’attimo si libera del costume ed inizia a leccare la passera della femmina poi senza perdere tempo la sormonta, scorre piano e poi accelera, poi piano le allarga le gambe e le avvolge a lei gioca con i suoi seni e poi la ricopre con il suo corpo la bacia con enfasi mentre scorre sempre più veloce dentro di lei, lei sente che stà venendo e un secondo dopo mentre lei &egrave percorsa dal piacere sente il seme del suo uomo schizzare con decisione dentro la sua figa. Quando lui di lato la guarda lei non riesce a non dire:
‘Ti Amo!’
Lui sorride e risponde: ‘Sei unica ti amo!’
Presto lei vede gli occhi chiusi di lui mentre il suo cazzo perde vigore ma rimane in lei, ora sa’ che il suo uomo &egrave il suo amore e che comunque l’appaga a questo punto i pensieri ostili passano e si lascia andare al sonno .

Il giorno seguente scorreva bene lei nella mattina non riusciva a non pensare a quel cazzo, l’unica cosa che l’avesse colpita di quell’uomo se lo immaginava nella sua forma aveva un forte senso di schifo. Quando il marito lascio lei e l’amica per un giro in solitaria in canoa Eskarne invitò l’amica a fare una piccola passeggiata sul bagna asciuga, arrivati abbastanza lontani si addentrò in mare e dove poteva sedersi, il suo corpo scompariva cullato dalle onde iniziò quel discorso si tolse il peso di quel tradimento. Anica l’ascoltava con interesse. Una delle preoccupazioni maggiori della donna era il preservativo parlo con l’amica e gli spiegò che non ci stava e che aveva paura visto che era sua ferma intenzione dargli una ripassata. Anica accennò alla possibilità che in Farmacia ci fossero quelli più grandi. Si organizzarono quindi per fare un salto assieme la sera stessa.
Non fu difficile convincere il marito ad andare in paese dopo cena, le due con una scusa riuscirono ad andare da sole in farmacia e poi poco dopo i tre tornarono a casa. Nella stessa sera la moglie aveva annunciato al marito che l’indomani pomeriggio avrebbe fatto l’ultimo massaggio prima della partenza. Lei tentò di convincere il marito a partecipare, sapeva dentro di sé che avrebbe risposto no, temeva un si, ma doveva apparire la lei solita. Aldo mentre schivava le attenzioni sulla zona relax nella sua mente pensava ad un secondo giro con la troietta locale.
La mattina quando fu solo con Anica le propose un doppio il tentativo di coinvolgere la nera. L’ermafrodite da prima disdegno poi chiedendo all’amico di provare ad organizzare acconsenti. In quel momento la moglie stava recuperando il cibo per la colazione e quando tornò i due fecero finta di parlare di quel penultimo giorno di vacanza e dello sfortunato metà giorno da vivere al villaggio il seguente giorno.
A fine colazione i tre si divisero la donna prenotò per due ore di massaggio dalle sedici in poi, mentre l’uomo con la scusa di sbarbarsi e di ‘cagare’ andò verso la stanza. Dopo aver fatto quanto detto iniziò a cercare la sua puttana e quando la trovò iniziò a sorriderle e chiese se fosse stata disponibile per un nuovo incontro nel pomeriggio. La donna non chiese denaro ma fù ben disposta, l’uomo parlò dell’amica e chiese se l’altra domestica fosse disponibile per Anica la donna era perplessa e fece un cenno di nò. Poi continuo dicendo che lei non voleva parlare di questo con l’altra, il discorso era ovviamente in francese. L’uomo chiese quindi alla donna dove poteva trovare l’altra ella rispose che quel giorno non avrebbe lavorato ma lei era ben disposta anche verso la sua amica. L’uomo quindi chiuse la conversazione e le diede appuntamento per le sedici e un quarto.

CONTINUA

Fine cap.10
Per soldi o per sesso (CAP.11)

Tre momenti piccanti: due tradimenti un semplice atto di sesso a pagamento, la soddisfazione di un uomo per una semplice donna

Mentre il marito attendeva quasi con un che di frenetico il momento del distacco dalla moglie, ella, alla stesso tempo si sentiva eccitata stava in acqua perché sentiva con il cuore in gola, sapeva che stava per tradirlo e allo stesso tempo era eccitata ripensando a quel devastante cazzo, l’unico modo per non farsi scorgere era stare in acqua. Sentiva che la sua figa rimaneva come aperta una sensazione particolare. Quel giorno erano in piscina e lei stava seduta in una zona ove l’acqua era bassa apposta per i bimbi.
Quando l’uomo fu sicuro che la donna non udisse nulla con poche parole disse alla sua complice: che l’altra non era disponibile, ma, che se voleva poteva venire un ora dopo. Anica ripose in modo semplice:
‘Grazie, deciderò dopo vedo come mi gira.’
Alle sedici meno un quarto la moglie appare si asciuga e saluta i due gli dà appuntamento a dopo, fa finta di essere seccata perché sarà sola ma lo dice ridendo facendo capire che &egrave più felice così.
Passa dalla stanza recupera la sua borsetta da viaggio, nasconde la scatola con i quattro preservativi maxi recupera due banconote da 50 Euro.
Si incammina di buon passo verso il centro relax, entra salda il conto e ha il suo resto di venti Euro. Si và ad accomodare, si mette l’accappatoio e mette le apposite ciabatte bianche le stanno larghe ma fa niente, esce ed una signora la scorta per i corridoio si guarda in giro e cerca il suo uomo fra le stanze, ben presto da una porta si apre e appare quel botolo, l’uomo squadra la donna poi dice qualche cosa in arabo alla sua collega, la donna annuisce e fa cenno di proseguire alla cliente. Arriva in una stanza più isolata con lo stesso mobilio le fa cenno di accomodarsi e poi la saluta. Lei si leva l’accappatoio e poi si siede sul lettino, entra una donna che le sorride la fa distendere le slaccia il reggiseno e poi le sparge dell’olio sulla schiena, per un attimo la donna &egrave delusa, apprezza quel tocco ma non era solo quello che voleva. Poi dopo un quarto d’ora le mani si staccano, lei con gli occhi chiusi sente cambiare il messaggio sulle caviglie, sente lo scattare della serratura e poi i piedi vengono presi sente di nuovo quell’eccitazione, poi le mani passano sulle cosce ora le dita toccano la sua passera non passano il costume però &egrave piacevole e sente che &egrave bagnatissima ora l’asciugamano che ha sul sedere scompare e anche il suo costume sente le dita che si muovono vicine ai suoi peli lungo il polpaccio e che poi scivolano, l’olio &egrave ora sulla chiappe mentre vengono massaggiate poi come se il tempo si fosse fermato e le mani pure vicino al suo orecchio sente la voce del massaggiatore che dice:
‘Bonjour madame , come stai?’
La donna apre gli occhi lo guarda tirandosi su, sorride e dice:
‘Ti aspettavo, bene e tu?’
Cosi dicendo si siede sul lettino lasciando un piccola macchia d’olio a forma del suo sedere, scivola e scende da letto, si avvicina all’accappatoio e controlla con lo sguardo la porta, prende gli occhiali che ha in tasca per vedere meglio, tira fuori i venti denari e li porge a lui, poi anche la scatola con i preservativi l’uomo sorride e le fa cenno di sdraiarsi. Lei dice:
‘Massaggiami ancora un po’ prima per favore.’ Ripone gli occhiali e si sdraia offrendo così il suo posteriore all’uomo.

L’uomo alle sedici si muove, con calma ma con una grande voglia di fare, si accende una sigaretta e coperto dagli occhiali da sole percorre i sentieri, gli mancavano poche pagine per finire il suo libro eppure non era riuscito a concentrarsi continuava a leggere la stessa pagina senza capirne il senso, la sua mente vaga e non fra i personaggi era il suo desiderio di trasgredire che gli alimentava la giornata; nella mattina si era assopito per poco e quello che aveva sognato era il corpo, in particolare quella figa dai lunghi peli diritti, di quella domestica. Quando si era svegliato aveva fatto un tuffo in piscina ed era rimasto li fino a che la sua erezione non fosse scemata.
Gira l’angolo e vede la sua cameriera che sta pulendo il suo balcone, passa da dietro la porta &egrave aperta, la chiude dietro di se, il paspartù con la placca della corrente é inserito. Mette la chiave in tasca, la donna non si &egrave accorta di lui, si lava i denti e proprio in quell’istante la donna lo vede, lo saluta ed entra. La camera &egrave ancora da rifare solo gli asciugamani sono nuovi e a posto. La donna chiude la tenda per bene, mette il cartello fuori dalla porta di non disturbare, poi si spoglia, leva anche il suo velo e si scioglie i capelli sembra ancora più bella, il suo culo a pera &egrave in parte coperto da una coda ben attorcigliata di capelli castani, poi mentre l’uomo ha terminato di lavarsi e la osserva lei sorride e si butta nella vasca, l’acqua era già calda aspettava loro. L’uomo si spoglia e le dice:
‘sei molto bella!’
‘Merci’ lei sorride e fa cenno all’uomo di sedersi.
Nella vasca con tocchi leggeri i due esplorano il corpo dell’altro, poi l’uomo stanco e voglioso di altro si alza si asciuga e prende i suoi preservativi li appoggia al comodino mentre la donna si asciuga con molta tranquillità si avvicina a lui e con la mano muove l’arnese mentre scosta la testa in segno di voler essere baciata, l’uomo accoglie l’invito mentre con una mano tasta il seno e lei aumenta la velocità di movimento del pene. L’uomo si siede si infila il preservativo e poi poco romanticamente dice:
‘Dai vieni!’
La donna allarga le gambe scorre sugli addominali dell’uomo e inizia a inglobare il cazzo nella sua figa. Si muove lentamente e ansima e ogni tanto la voce si fa’ più intensa, l’uomo con le mani avvolge il sedere e sente premere i seni di lei sul suo petto. Vorrebbe che lei si muovesse più veloce &egrave il suo primo giro ed &egrave da giorni che non scopava, comunque Aldo la bloccava quando sentiva che con quei movimenti la donna stimola troppo il suo glande che se bene sia meno sensibile avvolto dalla plastica non vuole essere in debito con la donna. Comunque non riesce a controllare a pieno e ben presto sente che &egrave venuto, il preservativo blocca il fluido ma il suo cazzo inizia a perdere vigore, per un attimo ha quasi voglia di levarla da lui poi sente la sua bocca che accoglie la lingua vigorosa della donna il suo cazzo si riprende e la donna scorre e in quell’istante lei smette di baciarlo e a denti stretti muove la testa indietro e apre poi la bocca e un solo ‘aaafffhh’ segnala quel primo momento di orgasmo, lei poi come senza forze si lascia andare sopra il corpo del suo amante, l’uomo che ora &egrave invigorito gioca con l’ano di lei. Lei immobile accetta quella piccola tortura. L’uomo la tira fino a tirar fuori il cazzo la gira e dolcemente la fa appoggiare al letto, si leva il preservativo e lei nota che c’&egrave quella lava bianca, come una vampira si avventa sul cazzo, l’uomo si trova la figa a portata di lingua, visto che il cazzo era entrato incappucciato non ha problemi a scambiare il favore, con l’indice si aiuta per dare ancora più piacere alla sua troia, la donna sembra perdere l’equilibrio le ginocchia scendono e lui si trova il naso in quell’ano, si discosta e poi si posiziona meglio e prosegue mentre la lingua di lei avvolge il suo palo come un donna che lecca un cono gelato. La donna chiude le cosce e poi si rilassa, un piccolo schizzo del suo nettare colpisce l’uomo, egli tossisce perché gli sembra schizzato proprio dentro i polmoni , lei si accascia e poi come una pantera si gira e lo guarda sorridendo. L’uomo dice :
‘A brava ‘ sei in debito ora” mostra un ghigno quasi sadico, si alza e prende per il collo la donna costringendola a rimanere così poi inizia a passare il suo cazzo in mezzo al taglio delle sue chiappe, poi la molla con le due mani allarga l’ano, e poi spruzza la crema e senza mettersi nulla inizia a infilare il suo cazzo nell’ano, lei geme e non di piacere, l’uomo alterna anche con la figa, quando estrae il cazzo una leggera brezza di cacca si percuote nelle sue narici, il gioco di scambio continua parecchio e forse la donna &egrave anche già venuta, comunque mentre &egrave nella calda ed umida figa sente che sta per rilasciare il suo seme, si affretta ad uscire e senza essere delicato lo impianta direttamente nell’ano che palpitava, poi appena il glande &egrave dentro sente il getto e un rumore come di scoreggia apre un varco verso l’esterno un rivolo colora la peluria della donna. I due rimangono fermi mentre il cazzo si ritira ed esce dall’ano arrossato, lei si passa una mano e sente la sborra calda, &egrave sudata, si muove e và nella vasca si ripulisce con cura mentre le sue tette sfiorano l’acqua. L’uomo sorride e si siede sul letto mentre osserva la donna le parla :
‘Ancora una per favore e questa sarà lunga..’
‘Lei sorride e si alza come la dea venere cammina verso il suo amante lo bacia e poi si lascia accarezzare dolcemente e quei baci da leggeri diventano sempre più intensi fino a che una nuova erezione appare dal corpo dell’uomo. Aldo si sgancia la fa sdraiare sul letto si mette il preservativo allarga le gambe di lei, gioca con il suo glande ma &egrave poco sensibile e lo innesta in lei, la folta foresta di peli fa scomparire il palo di carne che duro penetra, si sposta di lato e stando anche lui sul letto naviga dentro di lei , la donna &egrave posseduta da quei movimenti un nuovo orgasmo la percuote, l’uomo cambia posizione mentre mantiene il cazzo in lei , le succhia i seni, sente anche un morso ma &egrave troppo presa dal piacere un nuovo orgasmo la percuote, quell’uomo &egrave un treno che non arriva alla stazione incomincia ad essere stanca di sentirlo ma finalmente, lui esce si leva il preservativo e immerge il cazzo rovente che odora di plastica nelle sue tette, poi nella sua bocca sente il caldo di quello sperma, non un grosso quantitativo, si sente schifata pur troppo ne ingoia un po’, si alza e sputa nel lavandino poi capisce che i giochi sono finiti mentre l’uomo rimane fermo sul letto con il fiato di uno che ha fatto una gara disfatto dai chilometri percorsi. Torna nella vasca si ripulisce e poi dopo essersi asciugata si veste, vede l’uomo che le porge dei soldi lei fa no con la testa lui sorride e dopo essere andato in bagno lascia la stanza. La donna sistema la camera e quando ha finito esce quello che non si aspettava &egrave che li fuori Anica l’attendeva, la quale fa cenno di salire, lei la guarda sorride e gli fa il cenno tipico di soldi pollice, indice e medio che scorrono lei con la testa fa cenno di si e la precede sul piano superiore, apre la porta la donna si guarda bene in giro e poi entra. Chiude la porta.
La donna parla in francese, ma, Anica non capisce, la donna cambia lingua e in inglese le dice tu vuoi la mia amica nera, ora l’ermafrodite capisce il discorso e risponde:
‘E’ uguale basta fare”
Lei la guarda e dice: ‘How mach?’
Lei tira fuori due banconote da dieci e una da venti, la donna prende una da dieci e poi le dice in italiano:
‘Aspetta adesso lei viene tra uno cinque minuto ‘ ok..?’
Lei la guarda e dice accompagnata dalla testa: ‘Si’
La donna si mette all’interno del reggiseno la banconota e lascia la stanza. Dieci minuti dopo una donna di colore diversa dalla solita cameriera appare, in italiano guarda la donna e dice:
‘Ciao posso.’
La porta si chiude dietro di lei mentre Anica la scruta, la donna si guarda in giro e dice:
‘Moneta?’
Anica dal taschino tira fuori i soldi la donna avidamente intasca il denaro e poi dice: ‘Lesbica?’
‘No ‘ bi-sex’
‘aaa va bene facciamo mezz’ora se vuoi di più ‘ mi dai di più ”
‘mezz’ora &egrave ok!’
‘Ei io ho tutte e due ‘ però..’
‘Tutte e due che significa?’
L’ermafrodite si tira giù i pantaloncini e attraverso lo sguardo di stupore della sua nuova conoscenza le mostra le sue doti. Gli occhi neri sono sgranati mentre osserva quello scherzo della natura. La donna si libera della parte superiore del costume la donna nera palpa il seno e accerta che &egrave vero, poi si allontana di poco le mani di Anica sganciano i bottoni e l’aiutano a liberarsi degli abiti. Il corpo molle i fianchi grossi con segni di una gravidanza segnano quel corpo burroso un seno cadente e un sedere gonfio ma alto l’ermafrodita le gira intorno, la donna non sa spiegarsi ma si sente eccitata attratta da quella figura scura, forse l’odore di lei che fa impazzire i sensi, le lecca il seno poi scende, Anica alza lo scroto e sente la lingua infrangersi sulla sua figa, ha quasi un mancamento per il piacere provato, aspetta che lei rallenti e poi si siede si tira indietro i capelli sciolti e poi prende per i fianchi, le dice di girarsi e di appoggiare le mani a terra, lei esegue lasciando il sedere in alto e la bocca della femmina a metà entra nella passera circondata da pelo riccio a grumi. La donna ansima e attende le nuove evoluzioni.

CONTINUA

Fine cap.11
La nera, il massaggiatore dal grosso cazzo: per soldi o’ (CAP.12)

Due luoghi, il tempo che scorre e si lega per quattro persone che percorrono i loro amplessi a pagamento. Ma lo faranno solo per il denaro o per il loro piacere?

Anica si muove sente la bocca intrisa degli umori della donna di colore si alza dal letto si appoggia su di lei, le fa sentire il suo cazzo, la donna sospira mentre sente il tocco gentile che passa sui seni una strizzata non forte, l’esplorazione della sua ciccia poi l’ermafrodite la prende a se e guardandola negli occhi la bacia, lei non resiste sente il suo corpo premere sul corpo mulatto sente il suo cuore battere forte per quell’essere sente il cazzo gonfio che scorre in mezzo alle sue gambe senza accennare nulla apprezza quelle dimensioni piccole ma assai gonfio. Dopo quel breve atto di corteggiamento Anica porta la donna verso il letto con cura la fa abbassare le sue tette la sua pancia poggiano sul materasso le ginocchia a terra lei sente di nuovo quella lingua scavare, poi si ferma uno spostamento sente un cassetto aprirsi sente una mano frugare dentro di lei poi smette sente che ora viene penetrare e che l’ermafrodite scarica il suo corpo sopra di lei sente i capezzoli che sfiorano la sua schiena mentre il gonfio cazzo scava entra ed esce dalla sua passera calda e sempre più bagnata avverte quel calore e un crescere di passione il suo cuore batte forte, apre la bocca mentre sente la sua bava uscirne mentre la sua unica parola che esce &egrave:
‘eeaaaeeeaaaeeeaa’

Il massaggiatore con un tocco delicato si concentra sulle natiche a parer suo quello non era per niente un bel sedere giocava allargando delicatamente l’ano, non vi erano segni che indicassero ingressi recenti si scostò per vedere meglio quella figa che buttava fuori umori, con delicatezza fa girare la donna sul lettino. Si sposta le massaggia il collo poi evita quei seni nudi passa sotto la mammella quella pancetta gli piace poi sparge ancora olio la donna ha la pelle lucida &egrave quasi nera eppure non ha i lineamenti di una donna di colore, non &egrave neanche mulatta la osserva ha un aspetto incantevole poi da quella posizione dolcemente le allarga le cosce e massaggiandola i pollici sfiorano e penetrano sentendo il bagnato, l’unto dell’olio si mescola al miele di donna, la donna ansima e l’uomo estrae i pollici colorati di gocce di nettare femminile. Ora la penetra con una mano chiusa a pugno sente già il suo cazzo divenire più duro e premere verso il suo ginocchio, con l’altra mano si asciuga su un asciugamano e poi tira giù i pantaloni, li lancia verso il gancio, cascano a terra mancando il bersaglio. La donna tira su una gamba la sua testa &egrave sopra al buco con le mani si tiene forte quel massaggio la sta facendo letteralmente impazzire a stento trattiene la voce, sbuffa e respira e ogni tanto un urlo sopra tono ma a volume basso percettibile solo da una persona in quella stanza si ode. Non riesce ad immaginare nulla ad occhi chiusi &egrave concentrata sulle sensazioni della sua figa , il calore forte e quell’ingresso non profondo eppure la stimola nel punto giusto, ecco ora gode un sospiro e sente tutto il suo corpo tremare per quella stupenda sensazione, l’uomo ha estratto la sua mano un attimo prima e con un dito le stava massaggiando la sua ghiandola e si gusta quello schizzo di squirt che la donna ha, lasciando la scia di quasi venticinque centimetri dalla figa verso il fondo. L’uomo passa l’indice sullo schizzo e poi si succhia il dito sentendo un movimento del cazzo che sembra duro. Nella sua vita non ha mai avuto il cazzo duro era sempre elastico eppure ora gli sembra una magia. L’uomo prende con la mano il suo fallo gli sembra più duro veramente vede le vene gonfie, sa bene che quella donna &egrave li per lui e sta volta visto che potrebbe essere l’ultima che la vede ha diritto di godersi al massimo quella puttana, &egrave già venuta una volta quindi ora può lasciarsi andare, sale sullo sgabello più grosso e tenendo in mezzo delicatamente appoggia il suo fungo sulla sua bocca lei la apre e con la lingua lo lecca, lui si muove la pancia gli blocca la visuale ma sente che la donna gli lecca lo scroto gli piace e vede che dalla sua punta esce un po’ di sborra qualche goccia. Scende dallo sgabello e sale sul lettino scivola sulla figa fa fatica lei sente lo scorrere della punta sopra la peluria ben curata poi la pancia ed infine l’uomo si assesta a gambe larghe sulla pancia della donna le palle poggiano tranquille lei ne sente il calore, poi stringe le tette facendo particolare attenzione ai capezzoli si muove lentamente si ferma li stimola per farli uscire, per lei &egrave una sensazione fastidiosa e piacevole allo stesso tempo poi la donna sente vibrare l’uomo mentre un getto la imbratta ancora un quantitativo davvero enorme. Lei con le mani raccoglie e si sparge lo sperma mentre l’uomo osserva la sua lingua avida che ripulisce le mani ed il volto. Ora &egrave scomodo, scende da lei si ripulisce il suo carnoso palo che al momento &egrave molle. Guarda l’orologio e sa che ci sono ancora quarantacinque minuti disponibili, vorrebbe fumarsi una sigaretta ma li non &egrave possibile apre un armadietto e beve un sorso di acqua che poi offre alla compagna la donna si alza e beve. Lui si guarda in giro prende degli asciugamani grossi e li sparge a terra guarda la donna negli occhi e le dice:
‘Li ora che sul letto sono ‘ sono ‘.’
La donna capisce e senza fargli finire la frase scende per dirigersi in quell’angolo mentre stà guardando la disposizione lui la prende da dietro la sua pancia e la sua verga molle preme sulla schiena di lei mentre con le mani afferra i seni che fa cozzare fra di loro con un massaggio circolatorio in senso orario e antiorario, la donna dimena il sedere e ben presto prima di quanto si aspettasse sente il suo arnese invigorirsi.

La donna di colore ha inglobato tutto il cazzo sente i coglioni di Anica sbattere ora non emette suoni solo il fiato segnala il movimento di quel cazzo che la possiede. Anica sente un odore acre del corpo di quella negretta &egrave presa da un senso di schifo non sa’ come possa essere caduta così in basso aumenta il ritmo la sbatte con quasi tutta la sua forza ma invece di essere fermata dalla donna sente che incassa bene. Si ferma perché era quasi certa che un colpo ancora e il gioco sarebbe terminato.
Anica mentre recupera fiato a voce bassa le dice:
‘Girati !’
La donna si tocca la figa, da sotto poi in modo impacciato si gira e appoggiando le gambe a terra si sdraia, l’ermafrodite si posiziona facendo andare in avanti la donna non la tratta dolcemente sembra che quasi la usi come un oggetto, poi la donna prende il cazzo e lo infila nella sua vagina, Anica spinge ci mette quasi tutta la sua forza si abbassa la donna si gira dall’altra parte non &egrave per non baciarla ma non vuole che la sua mattatrice sappia quanto la stia facendo godere a stento &egrave riuscita a celare due orgasmi dati da quel trattamento. Ad un certo punto Anica si ferma, la nera pensa che sia venuta si gira e di fronte a quello sguardo non riesce a resistere a cerca la sua bocca la saliva si unisce in un rito di ballo tra le due lingue , veloce e lento poi sente il cazzo muoversi ed uscire una mano che si muove sopra la sua figa, l’ermafrodita getta a terra il preservativo che contiene un po’ di seme &egrave eccitata perché ancora non &egrave venuta, si strofina poi su quei peli ricci poi lascia la bocca della donna la sormonta passa le tette e senza che la donna abbia tempo di fare altro le infila in bocca il cazzo, si muove e rilascia il suo seme che la donna &egrave costretta ad ingoiare.
Si leva dalla donna e dolcemente le dice:
‘Ne vorrei fare un’altra.. hai tempo o basta.’
La nera la guarda e fa il gesto dei soldi, Anica risponde con la testa no allora la nera incalza:
‘Una tua e basta , ok?’
‘Aaa allora ti &egrave piaciuto?’
‘Siii’ mostrando un sorriso che fa risaltare il bianco dei denti in quel volto nero.
L’ermafrodita ha bisogno di un attimo non si aspettava di trovarsi il culo nero sul suo viso mentre la donna con due dita scava nella sua passerina e con la bocca succhia il cazzo molle. Anica sentiva l’odore della pelle della donna ma anche un forte odore di merda, recupera il suo dopo sole, lo versa sulle due chiappe e lo sparge con le dita della mano destra penetra l’ano e con l’altra lavora sulla figa ormai bagnatissima della donna. Anica incominciava ad avere nuovamente voglia il suo cazzo si invigoriva, sempre più, smise di massaggiare la donna e la sposto dovette usare molta della sua forza, la donna era a ‘quattro zampe’ lei si alza le passa il cazzo tra le natiche e poi lentamente guida l’ingresso nell’ano. La donna allarga le chiappe al massimo mentre Anica arriva a far toccare i suoi coglioni lungo la figa della donna. La donna ha il sedere in alto e il volto schiacciato il suo grasso si muove seguendo il ritmo lei afferra le sue grosse tette molli e tenta di portarsele alla bocca e con la lingua lascia una scia di saliva che rende lucidi quei flaccidi e grassi seni senza dimostrare la loro vera dimensione, sembrano due sacche deformi.

L’arabo inizia a giocare con il suo lungo cazzo si abbassa e lo fa passare in mezzo alle gambe di Eskarne, lo strofina e lei regge la punta dell’arnese e poi scende con la mano, le piace sentire quel bastone li ammezzo che scivola, lei avanza e gioca con il glande, senza volerlo far apposta sente l’ingresso e un colpo della pancia dell’uomo che fa entrare di più il cazzo. A questo punto si ricorda del preservativo e cerca di prendere tutte le sue energie per far scorrere verso il basso quella trave di carne, sente piacere mentre se ne libera sente i suoi umori che hanno lasciato il segno sul pene, la cappella &egrave lucida. L’uomo afferra un barattolo d’olio e prima che lei dica qualche cosa assiste allo spargimento. Poi lo guarda in volto e vede un espressione di dolore su quel brutto viso . L’uomo aveva sbagliato si era messo un olio che gli procura un certo bruciore parlando veloce e facendo sentire il suo fastidio dice:
‘aaahhha per favore devi ‘ aaaaa fare tua pipi ora qui” indicando il cazzo.
La donna non sa come mettersi si siede ma poi l’uomo frettolosamente la prende per la testa e la tira giù facendole appoggiare la testa all’asciugamano, il culo in alto e poi dice:
‘dai che bruciaaaa’
Lei mette due dita e rilascia la sua urina, l’uomo posiziona l’arnese le gocce colorano le chiappe e la schiena di lei più una parte dell’asciugamano, quando il getto &egrave finito l’uomo si sparge il liquido sulla sua verga. Sospira per essere tornato al suo stato di prima. L’urina ha levato l’olio e ha smorzato la sensazione di bruciore.
L’uomo si siede sullo sgabello e dice alla donna:
‘Grazie la piscio, in questi casi, toglie il fuoco ”
La donna aveva capito quel discorso e ora si rimetteva in ginocchio e osserva il suo amante che riprende fiato si chiede se i giochi siano terminati e per lei andrebbe anche bene o l’uomo ha ancora voglia, si guarda in giro per prendere un asciugamano e togliersi un po’ di urina dal suo posteriore e dalla schiena ma l’uomo l’afferra per la spalla le dice:
‘Giù’ e con forza la spinge, poi si alza, prende in mano il cazzo che &egrave molle e lo punta verso la sua bocca gli dice:
‘Apri!’ lei obbedisce e appena le fauci sono spalancate inizia a urinare, lei chiude la bocca si sente il calore sul naso e poi scivola sul seno sinistro poi giù fino a bagnarle la peluria &egrave schifata ma allo stesso tempo sente che &egrave eccitata quell’odore e quella scia di calore che le ribatte sul corpo le stà dando altra voglia di sesso. La donna si alza e prende in mano il palo lo massaggia con cura guarda il volto dell’uomo per cercare di intuirne le emozioni. L’uomo accenna un avvicinamento come per baciarla lei che nota il movimento dice:
‘Condom! Please!’
L’uomo si sposta prende la scotola se lo mena un po’ e poi inizia ad infilarlo sorride vedendo che forse per la prima volta ha un preservativo decente, parte del cazzo &egrave fuori ma non così molto, osserva meglio la scatola come fosse la cosa più bella in quella stanza poi si volta e vede la donna in piedi che si gira e che allarga le gambe e le chiappe. Lui pensa :
‘Mi dai il culo o la figa ‘ o mi prendo tutte e due troia di merda!’

Anica &egrave presa da una strana voglia mentre sente le mani che sprofondano nel grasso inizia a schiaffeggiare le chiappe della donna, lei con voce sottile ad ogni botta fa sentire il suo dolore:
‘aii, aii’
Più sente quella voce e più batte con forza, poi quando si accorge che le nere chiappe sono un po’ rosse smette, leva il suo fallo gonfio. Inizia a leccarle la figa per far questo deve sedersi meglio e sente la pancia della nera sotto di lei i suoi piedi vanno oltre il volto della donna di colore, lei inizia a massaggiarne uno e poi si assesta, si alza sfila il preservativo da quel cazzo paffuto e lo lecca e poi lo assorbe. Anica afferra le sue tette mentre si gode quel pompino, la donna si sposta e anica vede la schiena nera e la testa che sale e scende e sente i rumori di quel risucchio. Sente che la cosa le dà davvero piacere, ma non vuole dare soddisfazione a quella cicciona e l’afferra per il capelli la obbliga ad ingoiare tutto, la donna non riesce quasi a respirare e afferra una tetta dell’avversaria, la stringe fino a che non sente diminuire la pressione su di lei. L’ermafrodite attende che la donna si alzi e senza dire nulla inizia a leccarle i seni la donna si rilassa dolcemente la fa sdraiare poi con altrettanta dolcezza la gira, inizia a far passare il suo arnese in mezzo alle chiappe della nera, recano ancora i segni di quegli schiaffi, prende il suo dopo sole e lo spara poi di nuovo scorre, con le due mani allarga le chiappe, vede il bianco della crema risaltare sul corpo nero e quando allarga inizia ad entrare nell’ano solo quando &egrave pronta infila il suo robusto cazzo, il glande entra subito poi lentamente il tozzo bastone. Si muove sopra di lei e con una mano la infila nella bocca della donna che le fa girare la lingua intorno mugolando per quella penetrazione. La schiaccia con tutto il suo corpo indietreggia con il sedere sente il suo cazzo uscire e le pareti anali che comunque cingono il suo glande che non vogliono fare che egli si liberi, il massaggio dura per un po’ poi Anica sente che &egrave il momento tira fuori il cazzo gira con forza la donna gli mette in mezzo alle tette il suo arnese le stringe mentre il getto le colora poi esausta si sdraia mentre la donna si massaggia le tette e assaggia quel seme. La donna non &egrave sazia e si avvicina a lei le sorride e poi con la lingua inizia a leccarle i seni, mentre &egrave sopra di lei la sborra le ricade sul suo corpo la donna si gira e da quella posizione Anica vede la figa della nera, la donna riprende a leccare quel fallo e poi con la mano vaga e penetra la figa e poi anche il suo ano. L’ermafrodite non ha più voglia e non si muove fino a che non avverte un forte risucchio e sente che il fallo stà prendendo di nuovo forma a quel punto infila la sua mano nella figa e poi dolcemente tira verso di se quel sedere ora &egrave comoda mentre scava con la sua lingua dentro quella figa dai peli ricci. La donna di colore si sposta e si mette sopra si impala con cura e si muove al suo ritmo il grasso ‘sballonzola’ ansima e geme si stringe le tette rimanendo eretta le sue mani poi afferrano le tette di Anica, la pressione si fa sempre più forte, l’ermafrodite afferra le chiappe della donna le allarga e gi infila il barattolo del dopo sole il tappo &egrave dentro, la donna molla la prese e si inchina in avanti schiacciando il corpo sotto di lei Anica preme e fa scorrere quel tubo di plastica ne percepisce la forma che tocca attraverso le pareti anali il suo glande, lei viene e anche la sua puttana, ella vibra e poi rimane immobile per un po’, quando si alza i loro corpi sono sudati le gocce del loro sudore ricadono e brillano, Anica si alza e si fa una doccia mentre la donna si avvicina e fa lo stesso, poi si ricompone e sorridendo saluta, con circoscrizione guarda fuori dalla porta e poi sparisce, Anica vede che sul comodino ci sono i suoi soldi, sorride e dopo aver lavato sotto l’acqua il barattolo di dopo sole inizia a curarsi il corpo si sente soddisfatta e felice, uno stato d’animo unico che dura quanto deve durare, accende la tv e poi pensa alla sua amica che ora si sta godendo un cazzo fuori misura, pensa a quanto sia porco Aldo e sorride perché si accorge che per lui prova molto, forse non &egrave solo voglia di sesso ma amore.

CONTINUA

Fine cap.12
Viaggio di rientro (CAP.13)

Conclusione di una vacanza all’insegna del sesso . Benefici e dolori provati negli ultimi giorni da quei rapporti.

Il ciccione si avvicina e le fa’ di nuovo passare la sua asta in mezzo alle gambe, lei tasta la cappella e poi lo sposta per posizionarlo nella figa. Sente l’ingresso e continua a guidare lei l’avanzamento mentre da dietro l’uomo le bacia il collo e afferra con vigore i seni. L’uomo non ha la stessa percezione ora che &egrave dentro si guarda dietro vede lo sgabello incomincia ad essere stanco di quella posizione e vorrebbe che entrarle ancora di più in profondità, sente la donna gemere, &egrave costretto a metterle una sua mano sulla bocca per contenere quelle urla un po’ sopra tono. La tira e si siede mantenendo parte del palo dentro. Lei lo segue e sente che con forza l’uomo la tira a se, &egrave stupita vede che &egrave quasi arrivata ai coglioni sente un forte dolore mischiato a piacere, l’uomo &egrave fermo la spinge e l’attira a se. Si deve fermare sente troppo fastidio, lentamente si tira il avanti, sente uscire il fallo lo guarda e vede che il preservativo &egrave li intatto sorride all’uomo. L’uomo inizia a sbattere la cappella sulla chiappa e poi afferra la dona allarga l’ano e prima che lei possa dire o fare si trova l’asta impiantata, grazie al preservativo scorre discretamente anche se più entra più sente dolore stringe i denti mentre sente che l’uomo le ha spruzzato dell’olio, sente un forte dolore chiude gli occhi guarda mentre sente lo scroto rimbalzare sulla sua figa il dolore &egrave dato da quell’ingresso brutale, non &egrave piacere ma dolore dato da quello spingere devastante, pensa al fatto che ci mette troppo per venire quell’uomo gli dice:
‘Pausa ‘ fermati un attimo mi fai male.’
L’uomo non si ferma subito poi la spinge in avanti, lei sente un dolore lancinante si guarda l’ano &egrave rosso e le sembra che non si chiuda. Nota che il preservativo &egrave sporco di merda, sotto il glande un grumo della sua merda e scie colorano quel oggetto di plastica, l’odore &egrave forte, lo leva e tenendolo in mano come fosse la cosa più schifosa del mondo lo getta nel cestino chiuso. L’uomo se lo mena un po’ lei si avvicina e lo lecca, l’uomo la prende per il volto e la porta su, lei deve baciarlo lui con le due mani forti afferra le chiappe e poi con una mano punta il cazzo proprio nella figa, poi la cappella entra continua a farla scendere lentamente lei si muove con il bacino si tiene alle sue spalle le gambe toccano il gradino mentre sale e scende finalmente sente il calore della sborra dell’uomo sente che il seme &egrave dentro di lei e che poi lentamente le scivola fuori proprio il getto dentro di lei le ha regalato un nuovo orgasmo. Sa’ che non doveva concederlo ma in quel momento non poteva fare diversamente. Si leva dall’uomo recupera le sue cose e si infila l’accappatoio, si avvicina alla porta e dice:
‘Adesso basta io vado posso aprire?’
L’uomo basso si avvicina accenna un bacio che lei schiva e poi dice:
‘Ciao, quando torni?’
‘Ciao, non lo so grazie!’
Apre la porta e cammina verso lo spogliatoio, quello che non sapeva e che durante il tragitto c’era qualche goccia di seme lasciata sul corridoio. Si tiene la mano vicino alle ovaie sente un bruciore ed un forte dolore all’ano, non riesce a tenere chiuse perfettamente le gambe, cammina proprio come se avesse in culo un palo di legno.
Arrivata in doccia apre l’accappatoio e si guarda si siede e vede lo sperma che le &egrave colato sulle cosce sente i peli rappresi da quel collante, si porta la mano e si succhia lateralmente l’indice si guarda alla specchio mentre si stà comportando da ninfomane, quel sapore le piace, afferra il bagno doccia che si era portata e si penetra scava nella sua vagina poi smette sente troppo fastidio e bruciore, si ripulisce, prima di uscire attorno dentro le mutande si riempie di carta igienica come da fare tampone, torna verso la stanza, e scorge il marito che un bel sorriso stà rientrando la guarda e dice:
‘Finito il libro! A te come &egrave andata?’
Lei sorride e dice: ‘Bene anche se al momento mi sento un po’ dolorante, ma &egrave normale non ti preoccupare certi massaggi al corpo sono così.’
‘Fai una doccia?’
Lei pensa a due cose, una l’ha appena fatta, due deve controllare bene che sul suo corpo non vi siano segni di un altro rapporto sessuale quindi risponde:
‘Nooo l’ho fatta al centro’ ti metto la crema quando hai fatto.’
Lui apre la tenda della doccia, la richiude e mentre lui &egrave sotto l’acqua lei si apparta nel bagnetto si leva quel rotolo di carta e nota che ancora &egrave sporco di seme e che anche ora gli cola dalla sua figa, si sente il cuore in gola pensando alla possibilità e allo sbaglio fatto e al tradimento che consapevolmente ha progettato. Si mette degli assorbenti e si infila i pantaloni lunghi mentre esce con il reggiseno bianco.

Il giorno seguente nel pomeriggio i tre sono aeroporto, la donna siede in mezzo e guarda fuori dalla finestra con in mano la settimana enigmistica con gli ultimi giochi da finire. Pensa al dolore che sente al fatto che dovrà fare degli esami e che non la darà al marito per un po’, almeno fino a che non sarà sicura di non avere nulla. Spera che la sua infedeltà possa rimanere un segreto per lui. Si &egrave sempre chiesta come avrebbe reagito il marito ad un tradimento, in fondo non ne aveva bisogno lui &egrave un uomo focoso, ma, quel cazzo era decisamente da provare. Anica invece ripensa a quella notte di cui non ha ricordo sensazioni viste nel suo sogno senza una prova tangibile e poi guarda l’uomo che sembra assorto nel tabellone e pensa a quanto vorrebbe che fosse il suo, ha visto con quante attenzioni tiene alla moglie, certo &egrave un amante del sesso, l’ha pure tradita ma poi &egrave tornato da lei e l’ha trattata anche meglio di prima intavola quindi un discorso:
‘Ci scambiamo i numeri? Ci vediamo ancora?’
Lui la guarda e dice: ‘Certo a me farebbe piacere!’ Le strizza l’occhio e le dà i suoi dati, poi si alza e dice:
‘Vado in bagno!’
Si dirige in bagno e poi và in un area ove si può fumare accende una sigaretta e ripensa alla sua Tunisina che prima di partire la mattina l’ha contatto si &egrave fatta dare la sua email , la donna voleva il telefono ma lui furbamente ha cambiato, ella si ripromette di venire in Italia ed era interessata ad un nuovo incontro.

Dopo lo sbarco i tre si dirigono verso casa con il bus, Anica viene invitata subito a casa loro per la notte, l’ermafrodite accetta. La mattina l’uomo si alza prima si prepara e poi esce, torna dalle sue femmine portando loro una brioches. Prepara la colazione e la porta a letto. Dopo la colazione Eskarne và in bagno e inizia a farsi la doccia. Mentre il marito era fuori le due si erano svegliate la donna aveva raccontato i suoi problemi alla nuova amica e le aveva chiesto un favore quello di soddisfare il marito, avrebbe fatto una doccia un po’ lunga per garantirle il giusto tempo.
Una volta chiusa la porta Anica sorride in modo voglioso all’uomo le sue mani scivolano sul tessuto dei pantaloni sentendo il fallo che prende ben presto vigore, ride con sguardo voglioso mentre l’uomo inizia a baciarla e a palparla le mani passano oltre e sentono i seni gonfi e morbidi.

Questo primo racconto termina, se la storia avrà successo ho già in mente di continuare l’opera in un atmosfera cittadina.
Grazie per la vostra pazienza come sempre sono graditi i vostri commenti (belli o brutti)

Fine

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