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Erotici Racconti

Vincere una vacanza a Tokyo

By 8 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Viaggio in Bus per visitare un tempio (CAP.1)

Sequestro dei turisti e stupro via bocca di una donna giapponese, forse una segretaria, per poi procedere verso la nuova tappa del bus fantasma. Un mezzo realizzato per stuprare delle sventurate persone che ci capitano sopra

Olivia la prima notte dopo il ritorno a casa dal lungo viaggio in Giappone non riesce a dormire accende il pc e inizia a scrivere un racconto di pura fantasia su quello che le &egrave accaduto in vacanza, la voglia le viene perché non riesce a non pensare ad uno dei fatti realmente accaduti nella vacanza si inventa alcune parti e di getto scrive per un giorno intero la storia cercando di scrivere alla meglio la parte che realmente &egrave accaduta a lei e a sua sorella Lucrecia, cerca di non far sembrare un tradimento senza secondi fini, ma, una scappatella dovuta alle circostanze. Nella giornata mangia brioches e robe imbustate che ha in casa, sembra una droga, non riesce a staccarsi dal computer, solo per andare in bagno mentre mette giù il racconto. Anche quando si distacca per degli istanti dal monitor nella sua mente girano i momenti le fantasie che creano il racconto. Non voleva scrivere un racconto Hard &egrave mutato mentre aveva iniziato a scrivere doveva essere una specie di diario ma l’insonnia l’ha trasformato.

La storia inizia così:

Olivia una donna di trentacinque anni nata in Perù abita in Italia da diverso tempo. E’ una donna bassa con dei capelli neri che toccano le spalle, un viso con i lineamenti tipici sud americani che ricordano il popolo dei Maya , una sesta di seno una pancia pronunciata e un sedere gonfio, due gambe decisamente tornite non si può certo dire che é una bella donna se bene il suo carattere gioviale la fa sembrare sempre felice. E’ una donna forte che difficilmente mostra i suoi veri sentimenti.
Ha un lavoro stabile presso un locale di ristorazione che da un paio d’anni é di sua proprietà. Lei é una giovane vedova il marito é morto da circa un anno per un tumore. Da un lato quella fù la sua fortuna economica ma un grande dispiacere, un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. Uno dei suoi fornitori per incentivare l’acquisto di materiali indisse un concorso che metteva in palio un viaggio di una settimana per quattro persone presso la capitale del Giappone.
Fin da piccola quando, come sorella maggiore accudiva le sue sorelle e il fratello piccolo aveva sognato di andare a visitare quella città particolare.
Spesso prima di decidere dove andare in vacanza raccoglieva opuscoli di quella città forse unica nel mondo. Era un sogno stupendo che teneva nel sua mente, quando era in crisi sognava di essere li, di visitare templi o fare dei giri nella megalopoli di notte.
Quel fine settimana decise di partire per tornare nella città ove vive il resto della sua famiglia durante il pranzo dichiara che: ha vinto un concorso e che tra tre mesi sarebbe partita per andare sette notti a Tokyo, le giovani sorelle furono felici per la fortuna della maggiore, il fratello sorrise semplicemente senza dimostrare un particolare interesse.
Olivia descriveva le sue idee su dove pernottare cosa visitare come muoversi e le due piccole sorelle pendevano dalle sue labbra con un grosso sorriso guardano la sorella maggiore che vede coronato un grande sogno. La sorella dopo di lei si chiama Lucrecia , ha trenta anni, é alta quanto lei, un metro e cinquantacinque, un po’ più magra con lineamenti giusti un sedere un po’ piatto una quarta di seno e porta gli occhiali la sua carnagione é scura un po’ di più della sorella maggiore, da diversi anni convive con un italiano di bell’aspetto alto uno e settantadue un fisco atletico capelli castani, un uomo di trentasei anni con una folta capigliatura nel complesso un uomo che non dimostra la sua età. La sorella più piccola di nome Adriana é una donna più alta delle due é alta uno e sessantotto ha lunghi capelli neri, che le toccano il fondo schiena a differenza della due sorelle il suo fisico é asciutto ha un culo provocante, peccato che ha poco seno una prima, lei é la più piccola della famiglia ha ventotto anni.
Mentre la discussione sulle idee e i movimenti che Olivia vuole effettuare per la sua vacanza, espone alle due e al fratello l’idea di portarli con se in vacanza, le donne sorridono e saltano come delle pazze, sembra che siano tornate ad essere delle minorenni, delle sedicenni che festeggiano l’idea di andare a fare shopping. Il fratello dichiara che non può partecipare e l’invito viene passato al compagno di Lucrecia.. Il quale é felice e si sente più coinvolto nella discussione. Tra tre mesi si parte per la vacanza e da li iniziano i preparativi che inevitabilmente legano molto di più i quattro.

La città &egrave meravigliosa, nei primi due giorni l’effetto Jet-leg li ha colpiti un po’ ma tutto sommato si sono adattati, la stanchezza nei movimenti e per gli spostamenti sui mezzi pubblici gli garantisce una discreta stanchezza e quindi un sonno pacifico.
Verso le dodici e trenta i quattro salgono su un autobus diretto ad un paese poco fuori dalla capitale per visionare un tempio particolare.
Ormai sanno quali mezzi usare salgono su uno di linea che stranamente &egrave frequentato quasi solo ed esclusivamente da uomini. I quattro si siedono di lato sul fondo, ad una fermata sale una bella donna, un tailleur blu con calze di nailon e scarpe blu. Si siede e quando sale una vecchietta si alza.
Olivia sta leggendo il libro che parla del tempio, le due sorelle seguono con attenzione mentre l’uomo si guarda in giro per le vie della città, il mezzo si muove lento, ad una fermata salgono un bel po’ di ragazzine in divisa e la fermata seguente scendono e anche la vecchia. Sul pulman rimangono i quattro, la donna e quarantacinque uomini. L’italiano aveva notato che sul bus c’erano due uomini con due camere digitali identiche che riprendono i movimenti all’interno del bus. Vide che nonostante lo svuotamento del pulman tutti i posti a sedere erano occupati e la donna che si sposta avvicinandosi a noi. Con una mano si tiene alla maniglia in alto e con l’altra cerca di prevenire le palpate che le arrivano al sedere, ben presto la visuale del gruppo &egrave coperta da un folto gruppo di uomini a circondare la donna ci sono almeno sei persone. Nel più profondo silenzio, il volto disgustato della donna, mentre sente che le mani si concentrano sul suo sedere, Olivia incomincia ad intuire qualche cosa non và, ma non &egrave certa. La donna cerca di allontanarsi di nuovo e avvicinarsi all’uscita ma le mani l’afferrano con più forza mentre le girano sul corpo. Adriana vede bene la scena e in spagnolo segnala che la ragazza &egrave in pericolo, una mano dell’uomo che &egrave seduto di fianco a lei con forza le si poggia sulla bocca e con l’altra viene bloccata al sedile, Lucrecia che &egrave seduta di fianco a lei cerca di liberarla, l’uomo quindi si alza ma viene spinto sulla sedia e dal branco si sgancia un giovane ragazzo che dai jeans stretti tira fuori un coltello a scatto, schiaccia il pulsante ed esce la lama, la fa rientrare e dice qualche cosa in giapponese, il cameraman riprende la scena mentre un altro prende dello scotch di grosso spessore, l’uomo rimane seduto perché si rende conto della minaccia, un tipo tira le mani verso il palo e gli lega attorno ad esso immobilizzandolo. Le donne urlano e lo stesso scotch viene usato per tappargli le bocche un uomo con la forbice provvede a tagliare i pezzi. Le donne vengono divise e messe tutte vicino a dei pali e legate intorno ad essi, una frase in giapponese e il pulman riparte. L’uomo che non &egrave stato imbavagliato capisce che si trova in una situazione pericolosa, &egrave da tempo che ammirava filmati porno giapponesi e capisce ora che si trova in uno di quelli. In Giappone spesso fanno film su situazioni create ma reali non tutti sono attori e poi vengono messi in Internet. Si era sempre chiesto se fosse una finzione o realtà. Bhe ora era in grado di scoprirlo. Le attenzioni ripresero verso la donna.
Una mano continuano a circondare la donna che cinge il palo e con le mani cerca di liberarsi dalle attenzioni, il bus salta le fermate e si muove lento, in genere prima della fermata suona un ‘bep’ il segnale non c’&egrave nonostante si vede la gente seduta alle fermate, solo in prossimità di esse il mezzo accelera diversamente si muove lento. La donna sente le sei mani che la circondano le due persone con le telecamere le girano in torno e di tanto in tanto la palpano, si vede chiaramente che le mani fanno forza sul corpo della donna che stritolano la seconda di seno chiusa sotto la camicetta ma che già vagano oltre la giacca, dalla posizione di Alfredo può vedere bene che un uomo attraversa i collant e alza la gonna e prende le mutande bianche spesse e le tira in mezzo alle chiappe creando un tanga, continua a tirare e per la prima volta un gridolino della donna esce e una voce quasi piangente, un altro uomo si intrufola e con calma tira giù di un po’ i collant mentre lei continua a muoversi per cercare di fermare i tizzi che le stanno sbottonando la camicetta le sue parole sono a volume basso ma si sente il tono di paura, poi di nuovo il silenzio sembra quasi che le piaccia quella sensazione di essere al centro dell’interesse dei sei uomini, tutti gli altri sono spettatori qualche d’uno si tocca i pantaloni anche l’italiano ha un certa erezione che a fatica &egrave trattenuta nei bermuda leggeri, per un attimo si volta e guarda la sua compagna immobilizzata che guarda con interesse e allo stesso tempo terrore quello che accade alla giapponese. Con i collant abbassati due mani continuano a concentrarsi sulla figa ricoperta e sull’ano mentre ormai la camicetta &egrave stata violata, lei continua a muoversi sembra che faccia la lap-dance ma i movimenti sono per cercare di fermare quelle persone invadenti, lei si abbassa in questo modo evita il tocco sul sedere e i collant non levati la costringono a stringere le gambe, nello stesso momento un uomo con leggerezza palpa un suo seno mentre un altro continua a pizzicare il capezzolo sinistro lei urla per il fastidio cerca di levare quella mano ma appena lei finisce di agitarsi quel capezzolo &egrave di nuovo sotto pressione, un uomo la prende sotto le ascelle a la rialza appena in piedi un altro le tira giù le mutande fino al blocco dei collant, &egrave affascinante il clima sembrano ben organizzati anche se nessuno in effetti parla l’unica voce che sfocia nel bus &egrave quella della donna aggredita, una mano davanti la penetra in figa che &egrave bella e pelosa ben curata ma con un bel ciuffo di peli che sale quasi fino agli addominali, un’altra mano le lavora l’ano. Ora non parla più si sente il suo fiato che segnala il piacere che stà provando per quelle due inquisizioni. Si aggrappa con forza al palo mentre le sei mani continuano a palparla e a scavare in lei, non si sentono parole solo il gemere di piacere, se bene il suo attaccamento al palo e lo sculettamento sembri dimostrare che voglia scappare. La sua voce non nasconde un orgasmo e la mano che le stava nella figa esce tutto sgocciolante e le viene messa in bocca, lei tiene i denti stretti poi una strizzata di tette la costringe ad aprire la bocca e a ricevere la mano che inizia quindi a leccare, appare un uomo con una forbice di quelle senza punta e taglia le mutande e sfila i collant, gli uomini si spostano uno la tiene da dietro e due ai lati le tengono le cosce aperte puntata verso la porta d’uscita, un uomo in giacca e cravatta con un abito grigio scambia il posto di quello che stava alla sua destra con la mano sinistra tiene la coscia sotto la piega del ginocchio, il cameraman si mette nello spazio vuoto e riprende la figa mentre il medio viene innestato dall’uomo ben vestito e inizia a masturbarla sempre più veloce un movimento continuo da destra a sinistra, nel bus si ode il suo piacere sotto quello stimolo. Quello stimolo fa bagnare sempre di più la figa che ha i peli intorno alle intime labbra intrisi di umori femminili la donna sembra aver perso le forze per opporsi &egrave trattenuta e muove la testa mentre una mano le accarezza il volto, sente altre mani massaggiarle le tette un piacere perverso la prende stà incominciando a sentire l’arrivo di un nuovo orgasmo dato da quella intrusione, il massaggio termina il pulman fa una frenata inaspettata e accidentalmente la donna scivola a terra viene rilasciata da chi la trattiene, l’uomo ben vestito coglie l’occasione e si apre la cerniera e tira fuori un cazzo teso di sei centimetri che impianta subito nella bocca della donna. Lei senza che gli altri dicano o le venga detto nulla succhia, l’uomo l’afferra per la cima della testa e la guida alla sua velocità, nel frattempo un uomo si abbassa e le blocca le spalle trattenendola nuovamente, un’altra mano afferra la tetta una terza &egrave la continua a strizzare, il pollice in alto e il resto della mano in basso, vuol forse farle uscire del latte si domanda ridendo l’italiano, ovviamente &egrave un pensiero che si tiene per lui mentre il suo cazzo &egrave teso nelle mutande. Lei geme al ritmo di quella tortura mentre il cazzo continua a rimanergli nella bocca, lei indietreggia e rilascia il cazzo che appena esce punta verso l’alto bello teso e gonfio pronto ad esplodere, l’uomo le tira i capelli e le impianta di nuovo il cazzo in bocca, un altro uomo un po’ cicciotello da dietro spinge la testa della donna con un aria sadica come un malvagio demone, si sente solo il rumore della sua bocca non riesce neanche a emettere un suono, solo quando l’uomo la spinge fino alle palle del suo amico lei emette un suono e spinge indietro la testa e si libera del cazzo e recupera ossigeno perché si sentiva strozzare da quel piccolo cazzo. L’uomo le presenta la sua cappella lei tira fuori la lingua e come un lecca, lecca le gira in torno poi l’uomo prende con la mano il cazzo e lo re infila nella bocca, il rito di prima viene ripetuto lei si distanzia di nuovo, ma, una nuova mano le prende il mento e la forza ad aprire la bocca per entrare di nuovo il cazzo. Mentre viene spinta un po’ meno violentemente un nuovo uomo strizza la tetta e poi continua a stimolare lo stesso capezzolo con due dita per farlo quasi indurire, &egrave dolce il tocco non &egrave duro, ora viene presa da dietro da un altro uomo che gli afferra il ciuffo sopra la fronte e trattenendo con il pugno i capelli la guada avanti e indietro mentre lei geme o si lamenta forse per il dolore che prova per quel tiraggio di capelli però la sua voce sembra seguire il movimento con il cazzo in bocca, &egrave più acuta quando il cazzo sembra uscire dalla sua bocca e più basso quando l’intero bastone scompare nella sua bocca, mentre &egrave giù bassa il suo tono cambia quando una nuovo dito le sta penetrando la figa e le sta facendo sentire un nuovo piacere. E’ curioso ed eccitatane guardare nell’insieme quella donna con la gonna ancora su che le copre la pancia mentre la peluria esplode mentre la mano la penetra e con la bocca assorbe quel cazzo e viene palpata sulle tette da un altro uomo. Adriana si sente molto eccitata cerca di accavallare le gambe, quel giorno indossa un vestito con una gonna poco sopra le ginocchia e sente che la sua figa si stà bagnando di fronte a quella scena.
Sente ancora di più divampare calore quando nota che dalla bocca della donna esce un verme di sborra che punta diretto verso le tette, a lei &egrave sempre piaciuto il sapore della sborra e quello che stava provando quella donna la eccitava sempre di più.
Il cazzo rimane sempre nella sua bocca quella mano che gli cinge la testa non gli permette di liberarsene lei piange viene tirata indietro il cazzo balla teso di fronte alla bocca qualche schizzo di seme scende dalla cappella sulla tetta poi di nuovo l’uomo in giacca lo re innesta nella bocca della donna sottomessa, ogni tanto mugola anche per lo stimolo che riceve in basso, un altro uomo con la mano le sparge i filamenti di sborra dal mento alle tette mentre lei continua a succhiare quel cazzo, l’uomo &egrave venuto un lieve rumore dalla sua bocca, tira fuori il cazzo che ora perde lievemente consistenza mentre un grosso quantitativo di seme esce dalla bocca della donna lei respira forte il fiato segue il ritmo della masturbazione mentre la sua bocca viene lasciata libera, un altro uomo si tira giù i pantaloni e le mette il suo cazzo in bocca. L’uomo con la giacca si ripulisce con un fazzoletto il pene e lo rimette nei pantaloni fa’ cenno ad uno e si siede nel posto osservando con attenzione l’espressione e il corpo di Lucrecia. Il trattamento alla donna prosegue e questa volta si trova in una botta sola un quantitativo enorme di sborra che non riesce a trattenere, appena la sputa si ritrova un altro cazzo in bocca che deve succhiare, si &egrave fatta sette cazzi in bocca la sborra dalla bocca le &egrave caduta sulle tette e sugli addominali la gonna che la ricopre porta i segni di quell’orgia di cazzi in bocca, dal mento vi &egrave un filamento sempre più spesso di sborra che le colora la pelle gialla, mentre altri attendono il loro turno la palpano con foga sulle tette e quando le fanno male la sua voce segnala il flebile dolore ma non molla mai il cazzo perché viene trattenuta da una mano sulla testa, il bus ora gira e si trova in un violone alberato sembra una zona molto al di fuori, un uomo leva il cazzo dalla sua bocca non &egrave venuto ma lei ha il residuo di sborra delle precedenti eiaculazioni, le mani che prima la palpavano sembrano aiutarla le rimettono gli abiti, lei rimane a terra disorientata e quando vede che ha il reggiseno a posto e la camicetta su inizia a riabbottonarla pur troppo i bottoni non sono allineati le mettono la giacca del tailleur e uno prende la sua borsa, si apre la porta e la gettano fuori bordo le tirano la borsa e lei piangendo guarda l’autobus che si allontana.
Poi alcune di persone si alzano e si mettono a far muro di fronte ai turisti per non permettere ad altre persone di vedere che sono legati. Un movimento dell’autista e una voce sempre da quell’uomo e il viaggio riprende per una nuova destinazione.

Continua

Fine CAP.1
Secondo rapimento (CAP.2)

Un nuovo rapimento, con nuovi soprusi a un’altra donna, questa volta sono divenuti più audaci e vogliosi, provano anche una doppia penetrazione. L’obbligo della cognata di assaporare il cazzo del suo cognatino

Anche Alfredo viene chiusa la bocca mentre &egrave costretto a vedere i primi tentativi di palpeggio delle sue donne, ora che il viaggio &egrave in corso c’&egrave gente che accende una sigaretta e altri che palpano Olivia. Un degli uomini con la camera dice qualche cosa e le perversioni verso quella donna sud americana cessano. La voce dell’autista si ode attraverso il microfono la gente a bordo si ricompone e riprendono il ruolo di passeggeri mentre il muro umano si fa ben serrato intorno al gruppo.
L’italiano osserva fuori dal vetro e vede che il mezzo rientra in città e riprende a seguire un percorso ad una fermata entra una ragazza vestita con scarpe da ginnastica calze corte, una specie di vestito tipo salopet con gonna lunga fin sotto le ginocchia, la gonna ha come delle sagome di tessuto e sotto questa salopet una camicia con colletto, attorno ad esso una cravattina rossa e grigia sembra quasi una divisa. Appena la ragazza sale in fondo un uomo si sposta e libera un sedile. Poco dopo alla nuova fermata cinque persone scendono e salgono altri otto uomini che si avvicinano ad uno dei cameraman, l’altro cameraman si posiziona di fronte alla ragazza che si &egrave seduta. Alla fermata successiva il cameraman che stava parlando scende e risalgono gli uomini che erano scesi in precedenza. La ragazza non si era accorta che il pulman aveva seguito un giro tondo. Sul bus ora c’&egrave più gente rispetto a prima alcuni sono vestiti come da operai appena usciti dalla fabbrica. Uno di quegli uomini &egrave salito con un grosso borsone che appoggia sotto i sedili dei quattro.
Mentre succede tutto questo i due uomini di fianco alla femmina iniziano a toccarle le gambe, lei si ribella e senza dir nulla allontana con le mani quelle due mani morte, quando il passeggero alla sua destra tenta di tirarle su la gonna portando a metà il polpaccio scoperto si alza in modo brusco, recupera la borsona e si allontana mettendosi nella posizione ove c’era la precedente donna e si attacca al palo. Il muro umano si apre e tutti si concentrano sulla giapponese che insidiano con lo stesso sistema usato per la precedente donna. Le misure di questa ragazza sono inferiori il seno &egrave quasi inesistente, a differenza della precedente donna lei mentre viene toccata sembra piangere, in poco tempo le pressanti mani del gruppo l’anno denudata. Il bus si muove di nuovo lento nello stesso vialone di prima. La sua voce segnala la disperazione mentre in cinque la tengono sollevata dal pavimento ed un uomo la penetra violentemente con due dita in figa scorre sempre più veloce dentro la femmina, la ragazza smette di piangere ed urlare per un momento mentre dalla sua figa esce un getto di umori che colpisce il suo aggressore, leva le due dita zuppe e fa’ vedere tutto il braccio pieno di umori femminili a questo punto la donna riprende ad urlare mentre &egrave bloccata. Sul suo corpo &egrave rimasta solo quella cravattina, le mani scrutano il suo corpo e uno continua a palpare la figa bagnata e poi le mette la mano in bocca e riceve da lei un morso, per risposta l’uomo le tira un schiaffo sul culo molto forte che aumenta il pianto della donna, lo stesso di prima inizia a penetrarla nuovamente in figa per vedere se ottiene lo stesso risultato. Mentre le massaggiano le tette la ragazza urla e piange un urlo acuto segnala il nuovo squirt che coinvolge in pieno il cameraman di fronte alla sua figa a terra, la camera riprende la figa sgocciolante e poi la mano dell’uomo sporca di umori che imbratta il volto del mal capitata, ora non urla ma ansima visto che al posto delle mani una lingua si insinua nelle dolci labbra pelose e ne gode a pieno il massaggio, mentre le tette continuano ad essere accarezzate sta volta in modo più dolce, la mettono in piedi e da dietro una nuova mano inizia a penetrargli l’ano lei di nuovo piange, la voce stride nel locale le donne cercano di non guardarla, lei sembra guardare le altre donne presenti e chiedere aiuto anche se vede bene che sono legate. Per un attimo le fanno riprendere fiato giusto il tempo in cui due uomini si levano i pantaloni uno inizia a passarle il cazzo in faccia urla qualche cosa e l’altro si pone con il cazzo dietro quello davanti lo infila in bocca e l’altro da dietro la spinge con il suo cazzo teso come se la stesse scopando, ad un certo punto vi &egrave il cambio entra un terzo cazzo in gioco direttamente nella bocca e con la mano le tiene la testa mentre quello che le era dietro si distanzia leggermente, il cazzo che ha in bocca erutta, esce dalla sua bocca lei respira mentre un verme di sborra lega la bocca al cazzo che prende distanza, ora quello che le stava dietro la prende per i fianchi e inizia a penetrarla in figa mentre l’uomo che era venuto la trattine in posizione chiamata pecorina per il collo. Le urla di dolore, per quella penetrazione non voluta, echeggiano per il pulman, l’uomo aumenta il ritmo e a fatica tra i movimenti se pure lenti del veicolo lei stà in piedi sotto quei colpi tremendi, quell’uomo scarica un po’ di seme in lei un altro la penetra e viene ripreso il cazzo sporco degli umori del precedente che la percuote con un ritmo più lento del precedente, la sua voce &egrave un misto tra urla di dolore e un certo piacere per quello che le succede nella sua figa, Il cazzo teso esce dalla figa, la ragazza &egrave snodata alza una gamba in aria e penetra l’ano, dopo un po’ che la sua voce cambia e segnala il dolore di quella sodomia una mano le penetra la figa e le scorre dentro il tono diventa più basso e il fiato segnala quello che da dolore ora &egrave piacere, un urlo intenso segnala un getto di umori femminili mentre il cazzo in culo continua la sua cavalcata senza fermarsi. Quell’orgasmo deve averla sfinita perché la sua voce lamentosa scompare si sente solo il rumore dello sbattere delle chiappe e del cazzo che le inforca il culo, L’uomo le fa scendere la gamba le dà una botta di reni e rilascia il suo seme e poi esce da lei facendo vedere con il dito il seme che colora l’ano mentre ne allarga le chiappe, lei prende per un attimo respiro mentre vede che: a terra si sdraia un uomo e che gli altri la spingono verso di lui facendola sedere sulla pancia dello stesso. Poi l’uomo con una mano la tira per i fianchi e con l’altra innesta il cazzo di sei o sette centimetri, poggia le mani sulle tette le strizza e inizia a muovere il bacino forte, lei urla con un tono alto di nuovo come se piangesse mentre viene sbattuta ad alta velocità, l’uomo sposta le mani sul sedere e lo palpa con gentilezza va a avanti per un po’ poi uno dei precedenti uomini che si &egrave fatto succhiare il cazzo si mette in posizione e la penetra in culo mentre il compagno &egrave fermo. Quando la donna avverte un secondo cazzo che le entra proprio nel culo lancia un urlo lancinante e acuto, colui che ha il cazzo in figa rimane immobile gli unici suoi movimenti in quella figa stra bagnata e sporca di sperma sono date dalle vibrazioni del bus in movimento, l’altro percuote con veemenza la donna in culo che lancia solo un urlo unico quasi agghiacciante. Le sue orla trasmettono lo sforzo che fa per contenere i due cazzi e per il pressante movimento del cazzo nell’ano che non &egrave stato lubrificato e che aumenta sempre di più il ritmo.
Allo stesso tempo l’uomo che &egrave sotto urla per il piacere il massaggio che riceve dal cazzo di pari lunghezza, forse lo scontro tra i due glande divisi dalla pelle della donna lo fa letteralmente impazzire. L’uomo che ha il controllo del culo si alza leggermente e inizia ad ansimare come se soffiasse dentro un pallone per gonfiarlo si alza leggermente da due botte verticali facendo uscire e rientrare la cappella con forza, un urlo intenso della donna e poi si impianta nella donna si vedono i coglioni che si induriscono mentre si svuotano, si alza e il rivolo di sborra colora l’ano che rimane per un po’ più largo, il possessore della sborrata si inginocchia mentre ancora ansima per il suo ultimo sforzo e con l’indice e il medio allarga l’ano facendo uscire un discreto quantitativo di sborra che colora il cazzo fermo del persecutore della figa. La donna viene fatta alzare appoggiata su un sedile in alto e un altro uomo mentre due la tengono ferma inizia a penetrarla in figa, le allargano le gambe quasi a creare un spaccata e si alternano appena finisce c’&egrave subito un altro pronto a sborrarle in figa. Uno dei cameraman si avvicina all’italiano dice una cosa a voce bassa ad uno che tira giù i pantaloni ad Alfredo, poi anche le mutande mostrando così i suoi ventidue centimetri gonfi e pronti, sulle mutande vi era anche il segno di un po’ di sborra prodotta nell’eccitazione della visione di quei momenti di sesso prodotti in quel bus. L’uomo con la camera gira intorno allo scettro con la camera facendone vedere le dimensioni poi prende per i capelli la giovane strappandola quasi dal suo assalitore, la porta di fronte al cazzo, e lei piangendo sgrana gli occhi come se non avesse mai visto un cazzo così grosso e lungo. La donna senza fare un fiato venne presa di nuovo per i capelli sopra la fronte e spinta contro il fallo, la sua lingua uscii fuori ed inizio a leccare come un gelato il grosso cazzo, intanto un uomo con le forbici slega i lacci all’uomo ma un altro si avvicina proprio alla sua donna come se lo sapesse la prende per i capelli e estrae il coltello, l’uomo che era legato fa cenno con il capo di si per far intendere che ha capito, mentre Lucrecia dopo aver visto il compagno subire quel trattamento lo guarda con odio e si volta verso il suo persecutore, la cognata che &egrave seduta di fianco a lui non riesce a non guardarlo dritto negli occhi, l’uomo cerca di non far sentire le sue emozioni quando la donna ingloba il suo cazzo con la bocca e lo fa scorrere in lei fino alle tonsille gli sembra di sentire un piacere unico che nessuno gli aveva mai fatto provare, nel frattempo un uomo toglie il cerotto a Adriana che urla per il dolore momentaneo e poi con la mano lo stesso vaga sotto la gonna, i suoi occhi si muovono e l’uomo vede che sta incominciando a piacerle quel tocco, il tocco va avanti mentre l’uomo subisce quel pompino, poi un altro uomo palpa le tette ricoperte della sud americana, lei non emette un fiato, la alza leggermente la gonna, le mutande arancioni segnano la sua eccitazione una macchia segnala i suoi umori, la testa della ragazza che fa il pompino viene rialzata lei urla mentre viene spinta verso la bocca della sud americana. Adriana vede i rivoli delle precedenti sborrate di altri uomini e forse sa che un po’ di quella del cognato &egrave contenuta nella sua bocca, lei apre la bocca e inizia a frugarla con la sua per percepire quel sapore nascosto mentre continuano a stimolarle la figa ricoperta. Poi la donna fu presa fatta girare e dando il sedere all’uomo seduto spinta in modo da inglobarne il cazzo. L’uomo senti che quella figa era umida e calda doveva esserci un miscuglio promiscuo di seme e forse anche i suoi umori, oltre a quello evitando di lasciar trasparire espressioni sentiva un certo dolore, era come se sentisse le ossa del bacino della stessa non si sentiva comodo in quella figa, la donna emette di nuovo quei suoni acuti poi ad un certo punto di nuovo la voce dell’autista, in fretta e furia la levano dal cazzo che risulta sporco di umori le infilano alla meglio i vestiti omettendo la camicetta perché non la vedono gli infilano la borsa e appena si apre la porta la spingono fuori, il bus riparte, il cazzo di Alfredo rimane eretto, staccano con la forbice i polsi di Adriana e la spingono verso il cazzo, lei oppone resistenza poi diventano violenti e le danno due schiaffi sul volto, lei quindi inizia a succhiare il cazzo e ben presto sotto il picchiettare della lingua Alfredo rilascia il suo seme. Lei lo ingoia poi viene rimessa sulla sedia e tutte e due vengono di nuovo legati, il pulman prosegue il suo percorso esce dalla città e si ferma in una piazzola con una casupola, l’autista ferma il bus, con la sua divisa ed il capello osserva le donne un uomo grasso con gli occhiali. Il bus si svuota arriva una macchina e la gente si mette sul prato vengono divisi panini o altro cibo e molta birra in lattina mentre i quattro rimangono soli sul mezzo fermo.
L’uomo &egrave semi nudo, guarda le chiazze di sporco che sono sparse per il mezzo, guarda la sua cognata e le dice:
‘Mi dispiace!’
Lei lo guarda e dice: ‘Non &egrave colpa tua.’
Guarda sua sorella e cerca di dirle che non &egrave proprio colpa sua che &egrave la situazione e che sarebbe meglio cercare di fare quello che dicono o potrebbe andare peggio. Le altre due donne piangono e singhiozzano perché il bavaglio non le permette di fare altro.

Continua

Fine CAP.2
Olivia e gli oggetti di plastica. (CAP.3)

La disponibilità di Olivia porta il branco ad un semplice gioco che li eccita senza eccedere nel piacere di possederla, almeno per ora.

Quando era passato circa una mezz’ora l’autista del pulman tornò al mezzo, in mano una bottiglia di birra, và al suo centro di comando e accende il motore del mezzo, inizia a girare un po’ d’aria più fresca, poi si avvicina e controlla partendo dall’uomo che i loro polsi siano ben legati al ferro, poi si avvicina alle due donne imbavagliate e con le due mani in contemporanea strappa lo scotch dai volti. Olivia azzarda un urlo e gli lancia una parolaccia. L’uomo non capisce e ride, poi le strizza le tette e dice qualche cosa nella sua lingua, inizia a frugare sulla schiena della donna le slaccia il reggiseno e poi le alza la maglietta e lo leva, guarda quella sesta di seno, dice altre parole e poi inizia a succhiare il capezzolo mentre con l’altra mano strizza con forza l’altro. Olivia non fiata non dice nulla.
La sorella al suo fianco inizia a inveire ma Olivia ribadisce:
‘Zitta!’
La piccola obbedisce e guarda verso il basso con un aria triste. Il ciccione si slaccia la cerniera dei pantaloni e poi con la mano prende l’arnese moscio che ha in mezzo alle gambe si avvicina a Olivia e un getto di urina parte, inizia a sparare il suo liquido caldo regola il getto sul collo, la donna indietreggia ma non ha scampo si trova bloccata dal vetro della finestra, l’uomo la bagna poi sul seno e sulla pancia fino a concentrarsi sulla gonna per poi tornare su, la donna inebriata da quell’odore di piscio per un istante tira fuori la lingua e la sbatte a destra e sinistra, l’uomo smette di pisciare, si avvicina con il cazzo alla donna e sale sul gradino ma scivola e ricasca giù, tutto il pulman balla, ride, beve un sorso di birra e scende dal mezzo dopo essersi chiuso di nuovo la cerniera.
Olivia vede che l’uomo si allontana e và verso il gruppo al che guarda le sorelle e il cognato e prende il comando dicendo che:
‘Sentite, non andranno bene le cose, rischiamo parecchio malattie ed il resto, però &egrave inutile fare resistenza, sono in troppi e due hanno il coltello, mettete da parte i rancori, mi rivolgo a te Lucrecia ti faranno del male se resisti, hai visto quella povera: piangeva e ci hanno dato dentro più che con quella prima. Io penso che se collaboriamo ci lasciano stare, magari poi ci abbandonano qua. Che ne dite.’
Sia Adriana che Alfredo risposero con ‘Si hai ragione’, mentre in tono incazzato obietto Lucrecia: ‘No io non Voglio!’ Gli altri insieme dissero :
‘Non fare la stupida non &egrave solo sesso potrebbero farci davvero male e quello vale per tutti.’
La donna annui senza dire altro forse incominciava a rassegnarsi al destino.
I quattro rimasero ancora per diverso tempo soli nel mezzo, poi tutto il gruppo risali a bordo, prima di salire gli uomini si levarono i vestiti come pronti alla grande orgia, gli unici che rimasero con gli indumenti erano i tre uomini con la camera.
Gli uomini vedendo lo stato di Olivia la slegarono mentre era in piedi le mani iniziarono a girarle intorno, una parte del folto gruppo si sedette in fondo e la donna ormai nuda fu portata la e appoggiata sopra gli uomini seduti, il gruppo non riusciva a vedere nulla sentiva solo il suo respiro e la sua voce ad un tratto un lieve urlo. Un uomo da una bottiglia dell’acqua iniziò a spargere sopra il grosso petto una specie di gel profumato e nove mani iniziarono a spargere il fluido sul corpo della donna lei iniziò quasi ad apprezzare quei tocchi leggeri e la sua voce emise un urlo basso e intenso, l’unico indumento che le era rimasto addosso sono le mutandine sentiva altre due mani navigare sopra per spargere il gel, poi una lingua che si muove veloce mentre fa sentire il risucchio non riesce a resistere e fa sentire il piacere di quell’insieme di sensazioni che la stanno coinvolgendo. Mentre subisce quel trattamento appare un vibratore con la punta a forma di cappella, giocano e lo fanno passare in mezzo alle tettone unte e poi a forza cercano di infilarglielo in bocca. Lei la tiene chiusa e per risposta le strizzano una tetta fino a che lei non urla per il dolore e mentre apre la bocca le infilano il cazzo di gomma. Non &egrave gentile il possessore del cazzo finto, mentre sente quella lingua nella sua figa il cazzo molle le arriva quasi in gola le sembra che le manchi il respiro e grazie a un piccolo urto di vomito riesce a liberarsi dal fallo finto, poi gli infila solo la punta facendo attenzione di gonfiargli la guancia opposta a dove si trova il seviziatore, poi accende il motorino e quel coso le vibra in bocca, mentre &egrave costretta a sentirne il sapore di plastica, quando il tizio riesce ad infilargli nuovamente l’attrezzo non le sembra che vibri ma che compia un moto rotatorio, incomincia a emettere versi perché sente che il massaggio alla figa la stà per portare al suo primo orgasmo e il cosa in bocca altera però il suo inevitabile mugolio che sembra quasi un non apprezzamento più una cantilena di fastidio. La lingua smette e qualche secondo dopo si trova nella figa ancora parzialmente coperta dalle mutande il vibratore che le gira nella figa, l’uomo lo molla e lascia che il motore lo faccia muovere da solo dentro di lei, la donna subisce quel giocattolo erotico non riesce a contenere il piacere che sta provando mentre le mani continuano a palparla, due uomini diversi si contendono le tette, due massaggi differenti, lei si gira per un attimo e bacia con enfasi uno dei suoi aggressori. L’oggetto si muove di tanto in tanto qualche d’uno lo spinge sempre più in profondità, il suo fiato e le sua urla non sono di dolore ma piacere allo stato puro per quel gioco che le stanno facendo provare, non riesce a tenere ferme le gambe che gli altri le reggono aperte mentre un uomo spinge avanti e indietro l’oggetto che ruota nella sua passera e che le sembra tocchi ovunque la sua figa, smette di gemere sente i muscoli irrigidirsi e giungere ad un orgasmo. Mentre &egrave in silenzio un uomo tira fuori delle formici le chiude e le apre di fronte ad un capezzolo, lei le guarda terrorizzata poi l’uomo alza le mutande e taglia sotto l’elastico poi anche l’elastico e getta a terra il tessuto, mentre il vibratore sembra aver guadagnato spazio e profondità per la prima volta sente che stà per avere un nuovo orgasmo in un tempo molto breve. Il massaggio termina le alzano leggermente le gambe e poi dall’alto iniziano di nuovo a giocare con l’oggetto penetrandola in figa, intanto un dito di un altro inizia ad insinuarsi nel suo ano. Quel breve periodo di distacco l’aveva fatta allontanare dal suo orgasmo ecco che appare un nuovo oggetto più sottile che vibra e emana calore che inizia a stantuffare senza penetrare nell’ano. L’oggetto &egrave di colore rosa si illumina e sembra una specie di spazzolino elettrico, il secondo oggetto non penetra facilmente il suo ano &egrave da sempre zona inviolata nessun oggetto, nessun cazzo l’ha mai posseduta li dentro, non riesce a capire le sue sensazioni se tutto l’insieme le piace sa solo che si sente ribollire il sangue che le mani che la sfiorano dolcemente e quei vibratori le fanno battere il cuore molto forte. Dalla pancia recuperano altro gel rimasto li e lo schiaffano sull’ano e per due minuti circa continuano a sodomizzarla e a penetrarla con quegli oggetti fino a che il suo fiato si fa corto e segnala che &egrave molto vicina al sua orgasmo, i due uomini muovono le mani in modo alternato senza mai estrarre completamente i due oggetti, le urla seguono ora il ritmo e i due si incitano quello in figa ruota l’oggetto in modo sempre più veloce l’altro spinge sempre più nell’ano ritrae di poco sempre più veloce. Un urlo acuto e prolungato segnala il raggiungimento del suo orgasmo, in quell’istante trova le forze per chiudere le gambe, gli uomini dietro di lei la lasciano scivolare in avanti mentre dentro di lei ci sono ancora i vibratori che pulsano. Sedendosi riesce a far uscire quello che ha in figa mentre riprende fiato e getta uno sguardo verso il suo gruppo. Un solo uomo &egrave rimasto intorno a lei mentre la donna ora guarda verso il pavimento, l’uomo continua a massaggiare le tette mentre sembra aver perso ogni forza e essere in mondo solo suo, mentre l’affare che ha in culo continua a girare dentro di lei.

Continua

Fine CAP.3
Rapporto lesbico e incestuoso tra due sorelle (CAP.4)

Divedere il gruppo e creare un momento di spettacolo per il pubblico

Mentre un uomo dolcemente leva l’arnese dal culo di Olivia e la fa sedere dolcemente sul sedile il branco si dirige verso le altre due donne.
Le slegano dal palo e in dieci uomini le tirano verso l’esterno, le due donne oppongono resistenza, l’uomo si alza di scatto e inciampa nei pantaloni viene afferrato da altri due che lo spingono di nuovo sul sedile. Uno dei cameraman gli dice in un inglese tipico del posto ove si mangiano delle lettere che le avrebbero solo portate fuori dal pulman e che poi quando tutto fosse finito li avrebbero riunite. Aggiunse guardando le donne che nessuno si sarebbe fatto del male se ci fosse stata collaborazione. L’uomo quindi in italiano disse alla compagna e alla cognata:
‘Dicono che vi portano qui fuori, se farete quello che vogliono poi ci ritroviamo, mi spiace mi sento impotente di fronte a tutti questi”
La sua compagna cerca di liberarsi e di avvicinarsi a lui, la mano &egrave tesa verso di lui, mentre viene trascinata all’esterno.
L’uomo venne spostato e messo vicino all’uscita dal borsone tirarono fuori una corda gli legarono nuovamente i polsi e poi presero Olivia e la misero in terra legata all’altro capo della corda, poi il bus si svuotò mentre tutti uscirono a vedere lo spettacolo che stava per compiersi con le due donne, solo il cameraman riprendeva loro mentre da lontano intravedevano quello che sarebbe accaduto.
Le due donne furono portate nel prato vicino alla zona dove i selvaggi avevano mangiato poi tutti si sedettero come per ammirare, mentre uno dei cineamatori parlò. Due uomini alzarono la mano e si misero in piedi e iniziarono a girare intorno alle donne.

Olivia rimaneva muta sembrava stanca non riusciva a fissare le due sorelle, si lasciò andare e in quella posizione cercando di assestarsi meglio, ancora nuda chiuse gli occhi.

Le due sorelle si misero l’una accanto all’altra mentre i due uomini iniziarono a palparle, gli altri fungevano da spettatori, con cura le liberano dei vestiti. Fu facile levare l’abito ad Adriana l’uomo prese dal basso la gonna e la tirò in su, lei alzò le braccia e lasciò che le venisse sfilato l’abito, lei stessa si tirò giù le mutande mostrando la sua passera pelosa ben curata, poi sciolse il reggiseno e mostrò le sue piccole tette, getto da un lato gli indumenti. La sorella invece oppone resistenza, quindi l’altro uomo aiuta il compagno la tiene per i polsi mentre l’aggressore le sfila i pantaloni e poi cerca di levarle la maglietta, ma lei si dimena a questo punto leva il reggiseno e mostra la sua quarta di seno l’uomo inizia a strizzare le tette, lei urla si ribella mentre gli vengono schiacciate con forza. La sorella di fianco le dice:
‘Stai calma, non c’&egrave lui qui, rilassati e goditela, non hai scelta tanto faranno quello che vogliono e inutile resistere.’
A quel punto la donna si tranquillizzò sospiro e smise di muoversi come rassegnata. Visto che lei era la più piccola come corpo e i due erano già li, alzarono il sedere della donna facendola rimanere appoggiata, di schiena solo sul collo, l’uomo si mise con le gambe per farle appoggiare la schiena e iniziò a sculacciare la donna con forza. Una posizione un po’ anomala ma efficace allo scopo.
Lei ad ogni schiaffo faceva sentire il suo dolore. Smise di far sentire le sue urla, quando capii che l’uomo godeva nel sentire la sua voce, sentiva sulla schiena che intanto vi era un certo indurimento del cazzo, forse quell’uomo non portava slip quindi sentiva la pressione della cappella, il sedere le bruciava da impazzire, l’uomo cambio chiappa, la sua pelle marroncina ora rossa fuoco sulla chiappa sinistra, mostra in alcuni punti il segno delle dita.
Nello stesso momento la sorella era stata messa alla pecorina e il suo assalitore aveva infilato la lingua nella sua figa, la muoveva a destra e a sinistra si udiva il rumore dell’aspirazione e lei, di tanto in tanto gemeva per il piacere, aveva deciso di non opporsi, si sarebbe goduta a pieno quelle torture, già sul pulman aveva pensato che poteva essere forse la miglior esperienza sessuale della sua vita. Aveva sempre immaginato di essere al centro delle attenzioni di tanti uomini. Era conscia che rischiava molto soprattutto in ambito malattie sessuali, visto che quei barbari godevano nello sborrare dentro, da tempo aveva smesso di prendere la pillola, un rischio in più, ma al momento non c’erano scelte. Ad un certo punto l’uomo che schiaffeggiava la sorella l’afferrò per il collo e con forza la tirò verso il culo della sorella, le immerse dentro la testa il suo naso finì nell’ano lei senti un lieve odore di merda poi si trovo con la bocca sulla figa della sorella, rimase con la bocca chiusa nonostante l’uomo continuasse a spingerla e tirarla. Lei cercò di arretrare allora entrambe furono messe spalla a spalla e mentre l’uomo che prima passava la sua lingua nella calda sud americana la schiaccia con il suo corpo e con una mano entra diretto nella figa della sorella mentre l’altro le tiene i polpacci e allarga al massimo le gambe arrotolate. L’uomo poi prende la mano della sorella la costringe a fare il pugno a dita tese e le infila la mano nella figa poi violentemente guida quel rapporto lesbico ed incestuoso allo stesso tempo. Lucrecia questa volta urla ma non per il dolore per il piacere che prova &egrave la prima volta che sente che la sua figa &egrave riempita e sollecitata cosi bene, sente il calore dentro di lei mentre la sorella sente la sua mano sempre più bagnata dagli umori vaginali. L’uomo le lascia la mano e Adriana si muove nella sorella come presa da voglia quando si accorge che non &egrave trattenuta allora lentamente smette di penetrare la sorella che sembra riprendere fiato e guardando la sorella quasi sotto voce dice: ‘ancora pochino e venivo.’
Poi l’uomo la sposta con violenza e le mette la faccia attaccata a quella della sorella come per farle baciare. Gli uomini si alzano e si denudano i loro cazzi sono tesi uno &egrave di otto centimetri e l’altro poco più lungo con degli specie di brufoletti, fanno alzare le donne e senza toccare i loro cazzi tesi con movimenti di bacino tengono le teste ferme mentre gli sbattono addosso i cazzi. Adriana amante delle sborra accetta per prima l’invito e inizia a succhiare e fargli il pompino la sua lingua preme, sente anche quella specie di bozzi. La sorella &egrave costretta a fare lo stesso al suo assalitore.
Dopo un po’ di movimenti Lucrecia si trova bloccata con i coglioni sul mento e il naso in mezzo al pelo dell’uomo ingoiando tutto il piccolo cazzo, non &egrave un problema per lei quando lo fa al marito quasi non respira, per il suo assalitore sembra quasi che sia un gesto per dimostrargli la sua superiorità, poi viene liberata e l’uomo tenendola per i capelli si sposta e và verso la sorellina che viene distaccata dal tipo e subito lui gli inforca il suo cazzo, lei senza perdere tempo inizia a spompinarlo, l’altro si sposta su Lucrecia e appena gli infila il cazzo sente che emana sborra incomincia a sentire che dal mento si crea un verme di sborra che rimbalza la cosa le fa schifo ma il tipo &egrave più tranquillo e meno violento quindi continua a lasciarle in bocca la cappella senza spingere troppo in fondo il bastone di carne, poi aumenta il ritmo per circa trenta secondi che a lei sembrano non finire poi le leva il cazzo mentre le fa riprendere fiato.
La sorella intanto &egrave costretta ad ingoiare tutto il cazzo cerca di indietreggiare mentre sente che un po’ di sperma le và diretto in gola ma l’uomo con odio la trattiene e la lascia solo quando lei a posta gli fa sentire i denti, quando ha mollato il cazzo e inizia a respirare riceve uno schiaffo sulla guancia urla perché quasi le sembra che il suo occhio voglia schizzare fuori dall’orbita, intanto l’altro sembra che usi il suo cazzo come una frusta e colpisce sulla guancia la sorella maggiore che poi deve riprendere la sua opera tenendo solo la cappella in bocca mentre lui la tira veloce per i capelli. Adriana ora riprende a succhiare il cazzo ma l’uomo &egrave meno violento forse quella stretta di denti gli ha fatto capire che deve essere un po’ meno violento. Viene quindi rilasciata sente che ha in bocca un po’ di bianca sborra la ingoia le piace quel sapore, mentre guarda la sorella maggiore che sta per essere penetrata &egrave sdraiata sulla schiena le gambe in alto mentre l’uomo la tira verso il suo cazzo teso che rimbalza sulla peluria, gioca con quei movimenti fa saltare la cappella che lascia un po’ di bianco di sborra sui peli poi tenta un ingresso la donna sente il dolore per lo sbaglio, velocemente la sorella prede il cazzo in mano e ne guida l’ingresso per aiutare la grande a non ripetere quel istante che &egrave assai doloroso. L’uomo pompa con forza veloce come un animale mentre Adriana viene fatta alzare e facendola rimanere alla pecorina viene subito penetrata dell’altro, viene leggermente fatta spostare di modo che Lucrecia alzando lo sguardo veda in diretta la figa della sorella, &egrave eccitata più dalla situazione che dal cazzo che ha in figa che le sbatte forte, per un attimo la visione del cazzo che penetra la figa della sorella viene interrotta dalla camera che inquadra l’attimo lei osserva il visore che riprende bene i peli della sorella e il cazzo che la sbatte.
Vede quelle palle che con foga picchiano come un martello pneumatico e che sembrano ricoprire con cura la figa della sorella. L’uomo che &egrave dentro di lei si ferma con il cazzo in lei, per un attimo si porta i suoi piedi sulle sue spalle, facendole alzare il culo e poi in quella posizione, un po’ più in alto rispetto a prima la spinge con foga, tenendosi a terra. L’altro uomo si stufa di stare in quella posizione e si ferma. Prende Adriana e la fà mettere sul prato con la testa vicino a quella della sorella, le allarga le gambe facendole sembrare una lettera ‘M’ e penetra la donna anche l’altro fa lo stesso. Lucrecia mentre sente che ancora &egrave sbattuta percepisce le mani dell’uomo che afferrano le sue tette, sente le unghie l’uomo chiude le mani e con forza le strizza una pressione costante che non diminuisce urla per il dolore che prova. Un urlo acuto di Adriana segnala il suo orgasmo mentre cerca di alzarsi con gli addominali afferrare il suo persecutore sui fianchi e accentuarne il ritmo mentre il suo corpo vibra per l’orgasmo ricevuto, inizia quindi a respirare e si rilassa lasciando che il tizio continui la monta, ma poi l’uomo esce da lei scatta e le arriva sul volto lei spalanca la bocca e tira fuori la lingua, mentre lo sperma un quantitativo secondo lei scarso la colpisce, ritira la lingua beve e poi la ritira fuori la passa intorno alla bocca come se fosse sporca di marmellata e la rimette via mentre si gode un istante di pausa e sente nell’orecchie il gemere della sorella per quel dolore provato; l’uomo di Lucrecia si alza molla le tette e si muove molto più veloce rallenta e stando in alto con il busto trattenendola per i fianchi da due botte fortissime lei sente il dolore per quella forza, poi si ferma e sente lo sperma caldo che le inonda la figa, l’uomo la lascia e mantiene solo cappella dentro di lei e continua a scaricare il suo seme, il cazzo sembra muoversi come se fosse un cannone o un tubetto di maionese che si gonfia per la pressione, lanciando un flebile suono dalla bocca un:
‘afh’
ogni qual volta erutta sono già sei di questi suoni che la donna conta. L’uomo si leva da lei, sente un primo rivolo di sborra uscire e poi ne sente un secondo che passa sul suo ano e sembra fermarsi li per un po’, ne sente il calore, in questo momento si sente solo umiliata mentre molta gente si muove per controllare il getto il cameraman riprende da vicino la sua figa mentre lei &egrave zitta respira quasi in modo tranquillo. Intanto Adriana viene presa per il collo fatta camminare come un cagna e portata alla figa sgocciolante della sorella, con forza viene spinta verso la peluria, sente l’odore di donna e tira fuori la lingua e incomincia a sentire la sborra non capisce più niente e inizia a farle girare dentro, la rosea lingua per recuperare quel sapore di uomo. Lei si distacca ne ingoia una buona parte poi viene trascinata verso la bocca della sorella e la spingono verso di lei, lei la bacia con passione, la sorella all’inizio tenta di allontanarla, ma, senza convinzione poi lascia che la sorella continui sente quell’impasto quel sapore che la bocca di famiglia trattiene poi la donna si alza, accarezza dolcemente la sorella mentre viene presa per i capelli da un altro uomo, un altro le getta gli abiti e in cinque la portano al furgone con la porta aperta; a terra ci sono dei cartoni lei si siede con i vestito fra le braccia mentre il mezzo parte, lei guarda i due uomini di fronte a lei dopo circa dieci minuti di strada dissestata il mezzo si ferma, viene spento il motore, la porta scorre il cameraman la riprende mentre uno degli uomini dolcemente la prende per il braccio e l’aiuta a scendere. Un altro uomo anziano con pochi capelli in testa si avvicina dice qualche cosa all’autista e poi le fanno cenno di andare verso una capanna, intorno vede che si trova in una fattoria ove ci sono utensili vari, viene ora spinta e non più tratta gentilmente la camera non la riprende. Aprono le porte in legno e viene spinta nella stalla.

Continua

Fine CAP.4
Lucrecia e le torture in bagno (CAP.5)

Le due donne vengono divise e la prima a subire l’onta &egrave Lucrecia che in un bagno subisce da prima degli abusi con oggetto per poi essere scopata, pur troppo per lei la scarsa resistenza dei suoi assalitori, non gli permette di assaporare un orgasmo ma questi giapponesi sono anche degli ottimi cultori dei giochi con attrezzi vari e ‘

Nel prato viene fatta alzare anche Lucrecia e viene portata verso una casetta poco distante dal bus, sei persone la seguono compreso un altro uomo con la camera, mentre il resto del folto gruppo, circa una cinquantina di persone, si dirigono al mezzo. Nel piazzale c’erano altre macchine tutte vecchie e brutte tranne due gipponi che sembravano nuovi. L’autista del pulman tira la donna che tenta di opporsi ma con scarso successo la mole di quell’uomo &egrave notevole e la presa sui polsi le sembra una tenaglia. I bagni sembrano ben curati e lei sente l’odore di pulito si aspettava di sentire quell’intenso sapore di pipi, l’uomo la spinge in uno dei bagni con il Water, uno di quelli tipici del posto, dice qualche cosa e appaiono delle corde l’uomo lega un capo al tubo in altro e poi mentre un altro uomo la stà schiacciando allo stretto muro le vengono afferrati i polsi e viene legata li. L’uomo porge due stura lavandini all’autista poi il cameraman entra, sale sul muretto e fa una ripresa e poi scende e si mette in un angolo. L’autista ora diventa un aguzzino tira fuori dalla tasca un fazzoletto e con forza lo infila in bocca alla donna che riesce solo a far uscire un grido stridulo di gola.
L’uomo quindi inizia a masturbarla, con un dito e poi due, si muove si guarda di tanto le dite e quando sono intrise di umori le passa sulle belle tette, poi si concentra su quelle tette e le fa girare palpandone dolcemente. Poi recupera lo stura lavandini a ventosa e come se fosse un timbro inizia a spingerlo sulle tette della donna, lei &egrave più infastidita dalla pressione che la costringe a sentire il freddo del muro sulla schiena, per l’impatto che la schiaccia ad esso. Si unisce anche il cameraman che compie lo stesso gesto verso l’altra tetta, si sente l’aria che esce dalla ventosa che crea il vuoto e poi lo strappo che fa ballare il seno.
Poi l’uomo cerca di fare lo stesso sulla figa. L’autista le allarga le gambe e continua a creare il vuoto nella figa con la ventosa, la donna non capisce che le succede ma sente che deve assolutamente fare pipi e senza riuscire a trattenere più i suoi muscoli inizia a rilasciare la sua urina, l’uomo ride e riempie la ventosa di urina della donna poi senza pensare mette sotto il getto caldo che continua a sgorgare la sua mano e come se dovesse rinfrescarla continua a gettarle addosso la sua urina, la donna stride con la voce schifata da quell’operazione, quando termina di rilasciare pipi le leva il bavaglio e le spalanca la bocca mentre la costringe a bere la sua urina lei cerca di sputarla fuori ma un certo quantitativo viene per forza bevuto, sente che nella sua bocca ora c’&egrave un saporaccio.
Il molestatore ora prende lo spazzolone del water e inizia a farlo scorrere sulla sua pancia, sulle tette una scia di color marrone ne colora la pelle, poi trattenendo il mento gli sbatte quella cosa in bocca lei sente l’odore di merda mischiato a quello del sapone per i water ha un urto di vomito ma riesce a trattenerlo. L’uomo le stacca i polsi dalla corda gli lega con lo scotch i polsi la alza leggermente facendola stare in bilico sul water poi la penetra in figa con il suo cazzo teso da due colpi ed &egrave cosi eccitato che esce da lei e le fa sentire uno schizzo che le colora i peli della figa poi ancora con il cazzo duro la penetra e riprende a montarla, il cameraman si trova proprio li sotto le sue tette in quello piccolo spazio. L’uomo non si muove veloce, lei sente che dentro di lei un po’ il cazzo ha perso consistenza e forse l’uomo ha perso anche la voglia nonostante si muova dentro di lei, il cameraman si sposta per andare a riprendere la scena dall’alto, si arrampica dall’esterno e riprende la scena mentre lei &egrave piegata ‘a novanta’. Ad un certo punto lei urla sente il ritmo e la consistenza del cazzo aumentare la pancia dell’uomo tocca il suo sedere e viene spinta verso il muro si trova quasi appiccicata ad esso. L’uomo per tre minuti và avanti con quel ritmo e lei sta per raggiungere il suo orgasmo ma proprio quando le mancava un istante si ferma esausto e si side sul water con il cazzo fuori, senza che nessuno dica nulla il cameraman si sposta e appare un altro uomo completamente nudo, lei lo guarda, l’uomo ha una forbice le stacca i polsi e poi la spinge a sedersi sopra l’autista il quale ha il cazzo molle, in mezzo alle sue chiappe, quello in fronte a lei punta il cazzo teso verso la sua faccia, poi le afferra le caviglie e senza perdere tempo guida l’ingresso del suo cazzo. Lo tira fuori di tanto in tanto gioca nel muovere il glande fra le labbra della donna lei lancia un urlo:
‘yaaa’
e l’uomo inizia a sbatterla con vigore tanto che anche l’autista vibra e sbatte la testa al tubo dell’acqua, si sente ridere dietro mentre lei continua ad essere dominata. Dopo circa quattro minuti lei sente di nuovo il suo orgasmo giungere ma l’uomo estrae di fretta il cazzo e facendole piegare anche la schiena giunge alla bocca che lei tiene chiusa e agita di poco il cazzo mentre le sgorga un discreto quantitativo. Poi mentre le riprese si concentrano sullo sperma che dal volto scende fino alle tette i due uomini si spostano lasciandola stare.
Uno degli assalitori si avvicina con un sacchetto di carta grande, lo dà alla donna lei guarda dentro e vede che c’&egrave un completo intimo e delle calze di nailon il tizio farfuglia qualche cosa, poi il cameraman dice un’altra frase in Inglese, per lei &egrave uguale, chiude la porta del bagno e viene subito riaperta mentre lei tira fuori il reggiseno lo prova ne sistema i laccetti e lo indossa, e di colore azzurro, infila le mutande e poi le calze sopra. Dentro la busta vi era anche una maschera di cuoi lei chiuse la busta ed usci dal bagno, lei vide che nel locale vi erano cinque uomini uno con lo scotch in mano poi quello che gli aveva dato la busta recupera la maschera e mentre il cameraman la immobilizza contro la porta de bagno le viene infilata. Un bastoncino di legno ricoperto di cuoi le rimane in bocca come se fosse un morso di un cavallo, poi la prendono la conducono al centro della stanza e ci sono già dei lacci di cuoio che attaccati ad un tubo dell’acqua spenzolano le cinghie le chiudono i polsi nel frattempo sente delle mani che le palpano le gambe. Mentre &egrave appesa sente che con quell’affare in bocca continua a produrre saliva perché le tiene la lingua contro il palato le dà parecchio fastidio la sua bocca rilascia involontariamente, verso terra un mucchio di saliva. Due degli uomini tirano fuori degli specie di piccoli oggetti dei peperoncini che emettono dei suoni come se facessero scosse elettriche. Gli mettono quei due mazzetti nel reggiseno proprio sopra i capezzoli lei sente che le arrivano delle piccole scosse, continua a sbavare mentre sente una mano che dolcemente le palpa il sedere sotto i collant, finalmente le levano gli elettrodi e sente come un solletico dato da quei tocchi leggeri di mano. Un uomo solo si dedica al sedere, con dolcezza allarga e stringe le chiappe racchiuse, la mano ora si sposta e palpa la figa mentre sente il calore della sua bava che scende sulla pancia, gli elettrodi ora passano intorno alle gambe sente come un pizzicore, l’abbandonano per un attimo così appesa la riprendono. Poi appoggiano gli oggetti escono tutti per un attimo, lei continua a sbavare mentre vede che si siedono li fuori e si accendono un sigaretta come per attendere l’attimo. Il ragazzo che ha la camera le fa’ un sorriso, vede che il reggiseno a stento le trattiene i prosperosi davanzali, passa la mano tra il collant raggiunge la figa e poi tira fuori il dito intriso dei suoi umori lo succhia e esulta : ‘GooD Girl!’
Esce e si fuma anche lui una sigaretta con il gruppo poi due rientrano la slegano e mentre l’appoggiano a terra su un materassino iniziano ad immobilizzarla in una certa posizione con dei grossi rami di fil di ferro di ameno un centimetro di raggio, le bloccarono le gambe facendola appoggiare i piedi a terra lasciando il baciano a forma di ‘M’ le legarono un bastone dietro per tenere il bacino in alto con del fil di ferro intorno agli addominali e poi sopra le tette e poi altro fu messo intorno al collo. Anche i gomiti vennero bloccati formando una specie di ‘V’ le mani erano libere. Ci misero quasi un quarto d’ora per bloccarla in quella posizione, le levarono la costrizione a volto e lei mosse la mascella come per riprendere il controllo della bocca. Gli indumenti che aveva furono assestati il reggiseno copre esattamente il seno nel migliore dei modi mentre sente il dolore di quella posizione. Sente gli addominali tirare in modo eccessivo. Rimane immobile mentre gli altri uomini la osservano sorridendo la camera le gira intorno per riprendere le espressioni del suo volto. Due uomini prendono la valigetta bianca che lega gli elettrodi e iniziano a passarli sopra il reggiseno azzurro lei sente la leggera vibrazione e richiude la mani a pugno &egrave l’unico movimento che riesce a fare. Si spostano quindi sui collant e li muovono nell’interno coscia facendo attenzione di farli passare dolcemente vicino alla figa lei incomincia a sentire la vibrazione e sia per il fastidio che per il piacere esterna degli urli leggeri come dei pianti continui, quando sente il solletico sulla figa ne lancia uno più acuto per poi tornare basso quando i peperoncini di plastica si allontanano. Smette di gemere solo quando appare sopra la sua testa un terzo uomo che con la forbice in mano taglia nel mezzo il reggiseno. Sente che i suoi muscoli si contraggono sente che la vagina adora quella sensazione mentre l’uomo sopra di lei apre il reggiseno apre le due coppe mostrando il seno mentre il bastone che ha sulla schiena trattiene ancora il reggiseno, l’uomo gira all’indietro il tessuto e da una buona tastata alla quarta di seno. I due mazzi di peperoncini elettrici vengono trasportati sui capezzoli e questo solletico oltre a far uscire il capezzolo stesso la eccita e di nuovo il mugugno riprende non riesce per niente a controllarsi. La paura che aveva prima per il modo con cui era stata legata ora non esiste, ascolta il consiglio della sorella e si gode la tortura con la speranza che non peggiori. Era rinfrancata perché indossa della biancheria ora ha notato che con facilità &egrave stata liberata da una parte si chiede mentre assapora il tocco delicato se le accadrà lo stesso in basso. Mentre gli elettrodi sono sostituiti da un tocco non più delicato verso le tette che comprendono una strizzata al capezzolo in basso una mano la palpa proprio in centro nella vagina. La persona che prima le ha rotto il tessuto con la forbice si sostituisce ai peperoncini e in modo dolce e a volte più duro maneggia le tette mentre di nuovo verso la figa i peperoncini agiscono. Si concentra sulle sensazioni che prova quando l’uomo con due dita di due mani pizzica il capezzolo e tira verso in fuori la tetta per poi farla scendere senza mollare il capezzolo teso. La mano che ha sulla figa con i cosi non scorre più leggera ma veloce, le sta piacendo da impazzire e con la voce con urli leggeri ma acuti segnala il suo piacere. Il suo mugolare diminuisce sente tendere i muscoli delle gambe e inizia a rilassarsi, poi una forbice scende e inizia a tagliare le calze mentre dalla voglia a lei torna la paura. Lei sente la lama toccare la figa poi sale e taglia parte delle calze lasciando un grosso buco che lascia libera la figa ricoperta dalle mutande. Il massaggio alle tette riprende e nella pelle scoperta vicino alle mutande sette il pizzicare di quei peperoncini lei &egrave già venuta e in silenzio subisce la tortura. Finalmente si stufano e sembrano abbandonarla lei sente i movimenti ma non riesce a muoversi, tenta di muovere le gambe ma quei rami di fil di ferro semi rigidi la costringono. Le avvicinano ora alla bocca una specie di frullatore con un grosso tampone di plastica grigia del raggio di nove centimetri sembra una mezza palla da tennis e un lungo bastone bianco tipo un frullatore da cucina. Il suo sguardo &egrave di paura pensa che vogliano penetrarla con quel coso che viene acceso e lo portano alla sua guancia facendole sentire la vibrazione, ne appare un altro che punta diretto al capezzolo &egrave già in funzione e anche l’altro che prima era sulla guancia passa sulla tetta libera, lei urla un urlo acuto che poi scema e continua. Con quegli oggetti esplorano ogni punto delle tette bloccate tra i due blocchi di fil di ferro e lei urla con la stessa intensità quasi sotto voce. Uno dei due &egrave più violento e sbatte sulla tetta destra poi la schiaccia le dà fastidio e l’urlo diventa acuto. Smettono e scendono sulla figa lei smette di urlare per un attimo recupera il respiro, ora sente che tutta la figa si muove sollecitata dal passaggio dei due cosi si sente nel bagno solo il suo fiato e a seconda di dove passano i vibratori lei ansima più veloce. In un istante si ritrova fermi altri due vibratori sulla figa si sente tremare e il fiato diventa un urlo per la sensazione che stà ora provando. Mentre le sue urla sono all’apice tutti e quattro si alzano dalla sua figa e la guardano mentre smette di urlare e recupera il fiato. Riprendono quindi posizionandosi nello stesso punto il ciclo si ripete per quattro volte con gli stessi tempi e con il segnale dato dall’intensità delle urla della donna. I quattro vibratori ora sono in fila uno attraverso le mutande punta dentro la sua figa sente la forza che quasi la penetra e la vibrazione un urlo incisivo e prolungato dichiara il suo secondo orgasmo.
Le lasciano un attimo di tregua mentre tira indietro la testa e recupera il fiato hanno capito che ha appena avuto un orgasmo e le lasciano l’attimo.
Riprendono lo strofinamento sulla figa e sulle tette con i vibratori ma al momento non emette suoni in questo istante si sente rilassata. Gli oggetti vengono fermati un uomo prende le mutante le tira in su facendole sentire che le tirano in mezzo alle chiappe poi taglia un pezzo lasciandole ricadere lasciando così una specie di buco afferra con le stesse dita che prima trattenevano il tessuto un ciuffo di peli e lo tira dando cosi la sensazione di volerli strappare. Passa sotto con la forbice e taglia le mutande lasciandole li incastrate nei collant ma liberando le intime labbra. Visto il lavoro fatto si gode la figa della donna allarga e chiude le labbra in modo dolce e non forte per il solo gusto di guardarla, adesso pero l’uomo tenendo il palmo sul polpaccio ci infila due dita e le fa scivolare lungo la figa dall’alto verso il basso lentamente e poi aumenta il ritmo, poi quando non se l’aspetta l’uomo la penetra con le due dita. Le fa uscire e le re innesta, sono sempre più sporche di umori femminili. Aumenta la velocità di penetrazione lei urla secondo il ritmo, sempre più veloce con un urlo intenso e l’uomo leva la mano mentre un piccolo schizzo di liquido spruzza in fuori. Poi si rilassa e riprende il respiro e siamo già a tre orgasmi. E tutta sudata e sente che ora le stanno infilando un cazzo di gomma nella figa vibra anche questo, lo tira fuori dalla figa e le fa vedere che solo due tubetti a forma di cazzetto uno più corto per permettere la doppia penetrazione poi sente che vibra sulla sua folta peluria, la penetrano solo con quello lungo: in figa e sente l’oggetto guadagnare sempre più profondità, ora smette e girano l’affare si trova nell’ano l’affare l’ungo e quello corto nella figa mentre uno dei vibratori di prima le percuote la tetta e un altro scorre sulla peluria facendole muovere tutto il corpo. Ora lancia solo la vocale ‘A’ a seconda del dolore o piacere cambia d’intensità, smettono di agire sull’ano e tornato a concentrarti sulla figa le sembra che le esploda con quel coso sempre più in profondità che si guadagna spazio con forza e con le vibrazioni, segue con la voce il ritmo di penetrazione che &egrave sempre più veloce e forte sente dolore e piacere allo stesso tempo. Una nota intensa e riceve il suo ultimo orgasmo a questo punto gli uomini si allontanano l’inquadratura la riprende le gira intorno e poi si allontana. Si dicono qualche cosa e con le pinze uno rimuove i legacci di metallo.
Poi mette nella borsa tutti gli oggetti recuperando anche il materassino mentre la ragazza viene spostata lei si &egrave chiusa a riccio in un angolo del bagno, ma viene abbandonata da sola nella stanza. Per un attimo non pensa a nulla rimane li immobile.

Continua

Fine CAP.5
Il segreto di Adriana (CAP.6)

Il piacere di far venire un asino, sentire il suo seme sulla pelle e aver voglia di procedere con un orgia non forzata

L’autista intanto era già tornato da diverso tempo al suo pulman e dopo aver spento il mezzo si godeva lo spettacolo con la tettona, la donna era a terra alla pecorina mentre era circondata dagli uomini un cazzo in bocca e uno in figa o in culo. Alfredo nel suo angolo &egrave costretto a guardare lo spettacolo con il cazzo ben teso mentre la donna subisce quell’orda selvaggia.
La sua faccia &egrave piena di sborra sul pavimento ci sono le colate e anche la sua figa ne &egrave piena come il culo. Chi mette il cazzo dentro la sua figa lo estrae sempre pieno di umori ormai &egrave la donna di tutti. Dopo un po’ la ribaltarono e da quella posizione iniziarono a sbattersela, Alfredo notò il volto della donna che era ricoperto di sperma dovette levarsi dagli occhi il liquido, la figa aveva i peli completamente imbrattati e pieni di un miscuglio gelatinoso tra il gel che prima le era stato messo e il bianco della sperma, e la monta non &egrave terminata. Sotto quei colpi quando le tette non vengono palpeggiate o usate per delle spagnole ballano alla stessa velocità di chi se la sbatte.

Tornando un po’ indietro nel tempo ritroviamo Adriana che si trova nella stalla con di fronte un asino, in passato con il suo ex aveva visionato diversi filmati con animali e un certo senso la voglia di assaporarne lo sperma e magari tentare una penetrazione era stato un suo sogno, al suo ex aveva sempre dato del pazzo perché lui non sapeva prenderla: voleva imporgli quel rapporto, invece lei l’avrebbe fatto solo di sua volontà.
Si avvicinò con circoscrizione alla bestia, mise per terra i suoi abiti e nuda iniziò a palpeggiare le palle enormi della bestia. Da giovane aveva vissuto in una casa con galline e un asino, non ne aveva timore era un animale non nuovo per lei.

Come una donna che aveva già visto, da vicino, un simile essere girava intorno di tanto in tanto toccava il grosso bastone e si strofina al bastone che tende sempre più a crescere, accarezza il sedere dell’animale e anche il volto, gli sossura qualche parola dolce nella sua lingua madre. Il tocco leggiadro, sul pene, a due mani inizia a esercitare la voglia della bestia e ora il suo palo di carne crea un angolo di novanta gradi. La ragazza nuda si tira giù con le gambe di fianco alla bestia. Tocca l’arnese e si rende conto che lo può muovere nella sua direzione. E’ di colore nero con alcune chiazze di pelle rosa. Sente il sapore dell’animale forse &egrave lo stesso odore della bestia che gli fa’ credere di sentire un sapore. Prova a metterlo in bocca ma sente che &egrave troppo grosso, tira fuori la lingua e come se si prendesse un gelato inizia a leccare, di tanto in tanto si concentra sul buco dal quale l’urina dell’animale dovrebbe uscire. La sua lingua lo tappa scava li dentro in attesa che l’animale manifesti il suo seme. Una delle mani si sposta e accarezza anche quelle palle enormi ricoperte da una pelle nera sente quei coglioni che sembrano delle albicocche non troppo dure. Adriana non &egrave comoda, si sposta si siede sul fieno sente come la pelle colpita dai filamenti di paglia mentre la sua lingua scava nel fallo senza smettere di accarezzare quel grosso bastone.
Si prende un attimo di pausa e inizia ad appoggiare il palo sul suo corpo lo muove ne sente il calore gli mette dentro un suo capezzolo mentre la sua mano stimalo la sua figa calda e bagnata, lo porta nuovamente alla bocca e la sua lingua riprende ad eccitare la bestia.
Il suo gioco continuava da parecchio e la donna iniziava a risentirne sia per la posizione che per il suo movimento di lingua, gli spettatori si toccano i pantaloni eccitati da quella lingua che vaga, proprio quando lei ritira in bocca la lingua un rumore, come di una canna che spara l’acqua dopo aver viaggiato per lungo tempo nel tubo, e un movimento del bastone nero verso di lei fa schizzare un getto di liquido caldo.
Lo scroscio &egrave così forte e viscoso il suo corpo dalla spalla fino alle tette si riempie di seme animale, sente che le scorre fino alla sua figa mentre avvicina la bocca e si riempie di quel sapore, non riesce a contenerlo, il mento cola gli umori animali mentre con l’altra mano si spalma la figa di quel nettare caldo. Ogni tanto tira fuori la lingua e la immerge in quel buco eruttante e il rosso della lingua diviene bianco la donna &egrave eccitata e quel sapore la soddisfa e nella sua mente gira la voglia di avere un bel cazzo in figa.

Con il sapore che ancora sentiva in bocca e l’odore animale si avvicina al fattore, gli slaccia i pantaloni e vede quei cinque centimetri di cazzo che puntano verso di lei. Lo prende in bocca mentre scuote il sedere per sedurre uno dei suoi spettatori adesso ha solo voglia di essere scopata.
Non ci vuole molto perché tutti quanti si spoglino persino il cameraman che forse aveva i coglioni pieni di sborra infatti appena &egrave senza pantaloni si presenta di fronte al volto della donna per mostragli i suoi dieci centimetri tesi verso gli addominali. Lei lo afferra in mano mentre si concentra sul vecchio di tanto in tanto lo guarda dal basso in alto per cercare di vedere la sua espressione però quel cazzo sembra divenire più molle anzi che indurirsi, nel frattempo molla il cazzo e sente che in figa &egrave iniziata una cavalcata, sente che il tipo si muove violentemente mette la mano dietro e dice:
‘OOO calma stronzo! Sono io che ti concedo di sbattermi’ frena”
L’uomo che non capisce una parola comunque ha capito, i movimenti delle mani della donna, si muove con meno velocità nella figa .
Sente lo sperma che le entra in bocca il cameraman ne aveva parecchio, si gonfia le guancia perché quasi non riesce ad ingoiare, si alza e ne ingoia la rimanenza, sorride con aria vogliosa e il cameraman si abbassa e la bacia, poi scende e si sdrai sotto di lei e la penetra diretto in figa. La sua figa &egrave ancora intrisa di quel seme animale che scivola ancora sul suo corpo. Lei si ritrova un nuovo cazzo in fronte e inizia a succhiarlo mentre con le altre due mani smanetta due cazzi, gli sembra di essere una porno star in un film, mentre viene sostenuta dall’uomo sotto di lei. Ogni tanto molla con la bocca il cazzo di fronte e avvicina gli altri due mentre li mette in bocca insieme gli uomini sono eccitati uno le sborra in bocca. Vede che mantiene un certa consistenza, ma, lo molla e torna a concentrarsi sull’altro. Ad un certo punto sente un getto caldo colpirle il sedere proprio intorno all’ano ed ecco che si sente penetrare diretta nell’ano. I due cazzi si muovono e sente piacere e dolore nello stesso momento lei si appoggia all’uomo sotto di lei si sdrai completamente su di lui e tenendo la testa di lato, geme secondo il ritmo imposto dall’uomo che si prende il suo culo. Sente l’uomo che da dietro stringe e allarga le chiappe mentre incrementa sempre di più la velocità. Ora sente che il cazzo dentro la figa &egrave fermo lei muove il bacino di lato per sentire la cappella che si anima mentre l’altro spinge sempre più forte, sente la voce di fianco a lei che apprezza inizia a gemere a dire : ‘aahhh’ al ritmo dei movimenti dell’incursore anale.
Quest’ultimo aumenta il ritmo, sente che si &egrave spostato e spinge dall’alto in basso sente il dolore di quella posizione. Sente il fiato che indica l’avvenuto orgasmo avverte l’uomo nella figa che rilascia il suo seme e sente anche un intenso calore nell’ano poi l’uomo esce si alza e ansima, sente che il cazzo dentro la figa, esce la sborra le cola da entrambi i buchi, si alza con fatica tutta sudata e sporca si passa una mano dalla figa all’ano , si accorge che &egrave dilatato si passa la mano in bocca per sentire ancora il sapore del seme di uomo mischiato a quello dell’animale.
A questo punto guarda gli uomini e dice:
‘Stop we go to the bus! Ok?’
Si avvicina ad un abbeveratoio per animali e si sciacqua il corpo di fronte allo sguardo degli altri che si ricompongono poi le fanno cenno di uscire e lei recupera i vestiti che indossa solo quando &egrave sul mezzo in dieci minuti si trova nuovamente al punto di partenza. Vede la sorella legata a terra corre da Lucrecia e la libera, mentre i suoi uomini si spostano verso il bus dove ci sono ancora movimenti.
Lucrecia chiede alla sorella come stà e poi si riveste. Le due non sanno che fare si guardano in giro e poi due uomini le portano sul bus, tenendole strette per gli avambracci, al loro ingresso vedono in che stato si trova Olivia mentre vengono portate e fatte sedere dove stavano prima.

Continua

Fine CAP.6
Fuko una passante che può aiutare il gruppo (CAP.7)

C’&egrave una certa magia che lega la salvatrice alla donna ormai sottomessa al sesso di gruppo. Prova nuove emozioni tra cui il piacere di essere inondata dalla pipi altrui.

Olivia &egrave sempre sotto assedio ora le hanno appoggiato il fianco alla plastica che ricopre la grande ruota il suo collo tocca terra le tengono le gambe aperte mentre dall’alto la penetrano in figa e in culo, prima di terminare l’opera sborrano sulla figa che sembra ormai completamente ricoperta di sperma.
Concedono un attimo di tregua alla donna che scivola sul pavimento stravolta sia per la posizione che per il dolore, il suo ano rimane dilatato. Slegano Alfredo e gli fanno cenno di andare verso la donna. Continua a fare il gesto di pisciare lui che in realtà la doveva fare, inizia a inondare la cognata dirige il getto sulla grosse tette e poi verso la figa. Il suo cazzo &egrave teso si inginocchia e penetra la donna non ne può più deve sfogarsi anche lui, con una maglietta che trova accanto alla donna pulisce il volto i capelli rimangono tesi e impiastricciati ma ormai lo sperma &egrave tolto.
Olivia inizia a dire:
‘Che fai?’
‘Ho bisogno ‘ non sarò io il tuo problema?’
L’uomo scende e inizia a baciarla e viene contraccambiato, poi mentre la sbatte dolcemente e ogni tanto più forte in un orecchio le dice:
‘Ho sempre voluto farlo con te almeno una volta, sentire il tuo seno che balla sotto i miei colpi.’
Lei si gira e gli spara la sua lingua in bocca e continuano lui &egrave eccitato e sente che stà venendo dentro di lei, sentiva che li c’era un calore intenso e un bagnato assurdo. Sente che perde consistenza ma si stringe alla donna e continua a muoversi dentro di lei piano e forte fino a che non sente che riprende vigore. Poi esce da lei con il cazzo sporco di seme si mette di fianco a lei e le dice:
‘Dai vienimi sopra ti prego.’
La donna si muove si impala il cazzo teso e l’uomo le massaggia le grosse tette mentre la donna si muove al suo ritmo, due mani da dietro le palpano con vigore le tette mentre il cognato gioca con il culo lo stringe e lo molla, dilata l’ano mentre sente un urlo intenso e il fermarsi dei movimenti della donna che lo schiaccia con il suo corpo e recupera il fiato. La donna &egrave distrutta fisicamente quello &egrave stato il suo ultimo, sforzo, sente il cognato che ancora tenta di muoversi in lei ma non riesce a partecipare &egrave troppo distrutta fisicamente. E’ sudata e non ha decisamente più voglia. Il cognato si libera di lei la fa mettere in ginocchio poi seduta sulle gambe, dalla figa verso il pavimento e dal culo inizia a scendere un quantitativo enorme di sborra, poi le apre la bocca e senza ritegno la scopa in bocca, le sua urla sono soffocate dal cazzo che le sembra toccarle le tonsille, poi finalmente l’uomo viene e le spara il suo succo sul naso che poi scende verso la bocca. L’uomo che ora &egrave visto come uno del branco viene lasciato stare mentre si siede e vede che altri ripeto il suo gesto. Due uomini la trattengono per i capelli mentre un altro si stà stimolando il cazzo al fine di regalarle altra sborra, dalla fronte in giù mentre un nuovo artista si prepara, sono già otto uomini che le vengono in volto mentre uno le palpa le tette e le sparge il seme che le cade dal mento sulle tette. Il suo volto &egrave ricoperto da una maschera di sborra che ne ricopre i lineamenti. Tutti si stanno rivestendo mentre per un attimo lasciano quasi inerme la donna. La donna &egrave esausta guarda a terra mentre &egrave seduta sul pavimento a gambe larghe si passa una mano sulla figa e sente il viscoso della sborra che continua ad uscire si pulisce il volto con la mano mentre non riesce neanche a piangere anche se vorrebbe tanto farlo, e talmente distrutta fisicamente che chiude gli occhi per un attimo.

Ripercorrendo il tempo torniamo alla stanchezza di Lucrecia, ella dopo circa dieci minuti si accorge che &egrave sola quindi si dà una lavata alla meglio mantenendo su i collant rotti guarda fuori e vede il bus pieno di gente e i suoi vestiti abbandonati nell’angolo in cui era con sua sorella, per un attimo ripensa a lei deve aiutarla deve fare qualche cosa, decide di correre verso gli abiti vestirsi e mettersi all’angolo della strada con la speranza di fermare qualche auto, corre e nessuno c’&egrave in giro, inizia a rimettersi la maglietta e quando stà per tirare su i pantaloni avverte una resistenza come se sono incagliati da qualche parte, si gira e scopre che un uomo inginocchiato le tira i pantaloni, barcolla deve aver bevuto troppo, cerca di levarli, ma, inciampa e si ritrova a terra. Lei &egrave in ginocchio, l’uomo le passa davanti e si tira giù i pantaloni mostrando un cazzo molle e tira per il collo la donna con tono scuro l’avvicina al cazzo, lei con tutte le sue forze cerca di allontanarsi, in quell’instante un cane sciolto con il guinzaglio che si trascina si avvicina anche lui al volto e sembra volerle porgere il cazzo fuori dallo scroto, l’uomo allontana l’animale, in quell’istante lei vede da dietro l’albero un getto lungo e curvo di pipi come se qualche d’una facesse la pipi accucciata.
Mentre cerca di allontanare ancora il cazzo dell’uomo urla in spagnolo : ‘Per favore aiutatemi’
Da dietro l’albero appare una figura femminile, una donna giovane con una lunga gonna jeans e una mogliettina, raccoglie un ramo a terra e colpisce l’uomo che scivola a terra, l’uomo si tocca la testa poi raccoglie la sua bottiglia di liquore ne assaggia un sorso, indietreggia si appoggia all’albero e chiude gli occhi e inizia a respirare forte e sembra dormire.
La nuova donna, tira su la giovane e in spagnolo comunica con lei. Recupera il cane e lo lega al bordo ove vi &egrave un divisorio in legno basso che divide il ciglio della strada al prato.
Lucrecia che &egrave agitata in breve le racconta che lei e le sue sorelle sono state rapite e che quelle persone stanno abusando di loro.
La donna dice di chiamarsi Fuko e di non preoccuparsi, lei abita da quelle parti oltre la collina in un piccola fattoria e l’aiuterà.
Gli fa subito i complimenti per i suoi occhi le dice che sono molto belli e intanto le passa la mano sulla guancia le leva un filamento di sborra trasparente forse lasciata dal suo cane nell’aggressione, per un istante la sud americana &egrave colpita da quel gesto e guarda la giovane negli occhi, vede il suo sguardo gentile i suoi capelli tinti rossi che con la frangetta le coprono la fronte il suo seno una seconda soda che tramite la maglietta sottile fa quasi notare i capezzoli, l’istante si infrange quando la giapponese con il palmo colloso si lecca come una gatta e ne assapora il gusto, poi la sua mano le passa sulle chiappe dove ci sono ancora i collant rotti. Prima che lei riesca ad allontanarla sente che dei baci leggeri che le passano sul volto poi la lingua che si insinua, lei accetta quel bacio mentre sente le mani che dolcemente vagano sul sedere e poi una di queste che passa da sotto la maglietta e che dolcemente le tocca il seno.
A questo punto la donna con voce sottile le dice in spagnolo:
‘Sei molto bella, scusami non ho resistito. Sarà meglio che ci muoviamo.’
La donna che per la prima volta stava apprezzando quel momento prende per il polso la giovane e la bacia con enfasi. Per un istante sembra aver dimenticato la situazione per la prima volta i suoi umori sono in scompiglio per una donna che l’ha davvero colpita. La donna contraccambia il bacio poi la sposta, lei si muove lenta perché ancora la costringono i pantaloni che sono ancora giù, il bacio diventa infuocato, poi la donna dai capelli rossicci fa sedere l’amica ed inizia a leccarle la peluria fino ad arrivare alla figa, il cane osserva il tutto &egrave seduto e con il rosso cazzo fuori.
La donna risponde al tocco leggero della lingua e sente il calore e il sangue ribollire, con le mani raggiunge le tette della sua antagonista e con la stessa gentilezza sentita accenna un massaggio, poi la donna stacca la sua bocca intrisa di umori femminili e riprende a baciare l’amante che contraccambia mentre ora inizia a massaggiare le tette sta volta un po’ più rudemente strizzando con le dita tutte e due le tette. Quando la donna si distacca lei non riesce a non tirare indietro la testa e in ginocchio si gode il massaggio e poi sente quella lingua veloce che stimola uno dei capezzoli mentre la mano destra continua a strizzare la sua quarta abbondante di seno. La donna smette e si alza in piedi, Lucrezia guarda i movimenti graziati con i quali la donna si alza, per un attimo le sue mani scivolano dalle tette poi sulla pancia di Fuko e infine da una palpata davanti sulla gonna, con stupore sente una strana protuberanza, la donna afferra la gonna da dove si distendono le mani incomincia a raccogliere come maniglie il Jeans e poi lentamente tira su, deve usare un po’ di forza ad un certo punto perché il tessuto le crea attrito e la ristringe, raccoglie il tutto sopra la pancia e mostra delle mutandine bianche e rosa con la parte dove dovrebbe esserci la figa trasparente quasi, fra il rosa del tessuto si vede ora un cazzo di cinque centimetri ben definito e con il glande già esposto se bene coperto dalle mutandine, Lucrecia non sembra imbarazzata ma &egrave vogliosa e inizia a disegnare con l’indice e il medio il cazzo, poi presa da passione avvicina la lingua sente un intenso odore di pipi sente il bagnato del tessuto e attraverso la sottile retina inizia a leccare quel cazzo, tra gli odori di urina sente anche un lieve getto di sborra uscire oltrepassa la tela, lo lecca e lo ripulisce poi sposta di lato le mutandine e si ritrova il palo di sei centimetri che teso la guarda non si muove &egrave duro come il marmo, con l’indice gioca con il buco dolcemente gira in senso orario mentre spalma quel poco seme che &egrave uscito e che continua ad uscire per l’eccitazione di Fuko, poi di sua volontà senza alcuna imposizione, ma, per la semplice voglia di volerlo fare inizia a mettere in bocca il tronchetto e fa scorrere tutto il suo corpo mentre succhia con avidità quel saporito cazzo. Ogni tanto si blocca e con la lingua picchietta poco sotto il glande per poi riprendere a succhiare, le mani di Fuko reggono la gonna alzata mentre il suo respiro si fa affannoso. Pur non essendo un cazzo enorme la donna ingoia solo il glande e sente che il palo e teso e di tanto in tanto Fuko riesce a tenderlo con un piccolo movimento di muscolo che sente la punta del glande sbattere sul suo palato. Quando gli sfugge dalla bocca il cazzo si impenna e senza che venga toccato punta diretto agli addominali ricoperti dalla gonna, deve far forza con la mano per riportarlo alla sua bocca. Nonostante quel movimento lento ben presto sente il calore di quel cazzo entrarle in bocca lentamente esce il seme mentre lei ingloba sempre più il cazzo, il verme di sborra rimbalza nella sua bocca verso il cazzo e riesce a colorare anche le palle depilate mentre Fuko a stento trattiene il fiato e una voce flebile un ‘yesss’ con una ‘s’ sibillina che dichiara il suo piacere, la donna si allontana mentre guarda il suo cazzo che ha rigettato il suo piacere, con la mano lo strizza e sente che rimane comunque teso meno di prima ma teso, con la bocca sporca di sperma si alza e bacia Fuko. Il bacio dura parecchio, tanto che invece di aver risolto il suo problema si accorge che il palo &egrave teso. Fuko si leva la gonna e si toglie le mutante, le mette in testa a Lucrecia con parte dell’ano sopra al naso, sta volta sente un olezzo di merda dato forse dai residui del tessuto, sente la mano che la spinge dal collo a terra mentre con l’indice sente che viene penetrata, si sente eccitata più il movimento aumenta. Il massaggio aumenta e Fuko le passa davanti con le ginocchia a terra, senza toccare il suo cazzo lo vede vibrare su e giù, la cappella le tocca la guancia e lei su avvicina schiacciando tutto il cazzo alla guancia sentendone di nuovo il vigore. Poi viene afferrata sotto il mento e viene portata alla bocca e un nuovo travolgente bacio con la lingua, come protagonista la prende, le sembra di avere persino un mancamento per la passione che sente il cuore le batte forte, era una sensazione assopita in lei. Dopo quel bacio più velocemente Fuko si sposta, và dall’uomo che dorme gli leva la cintura di cuoio e lega la donna ai polsi, lo fa mentre le dà un nuovo bacio poi fa passare il cuoio in mezzo alle gambe costringendo la donna a mettere la testa giù mentre i suo polsi sono all’altezza della pancia, poi inizia a far sbattere il suo glande sulla figa e quando sente che &egrave un po’ sporco di umori scivola sull’ano tenta un ingresso ma la donna si irrigidisce e decide di approfittare della figa pelosa, il suo cazzo penetra fino alla palle depilate. Da prima stantuffa in modo lento poi si ferma tira quasi fuori la cappella e muove lateralmente in bacino poi riprende dando dei forti colpi di reni mentre appoggia le sue tutte sulla schiena della donna e spinge in avanti con tutta la sua forza il corpo di Lucrecia che sente sempre di più la passione per quel cazzo che le &egrave dentro se bene non riempia a pieno sente la sua passione. La spinta diviene sempre più veloce fino a che non si ferma e arrivano due colpi duri e forti che fanno scivolare le ginocchia di Lucrecia che ora &egrave sdraiata mentre sente il seme riempirla e il fiato che corre di Fuko. Poi lentamente esce da lei si mette in ginocchio mentre con il dito gioca con la sua figa, sente l’indice che ora la penetra anche in culo spargendo il seme che sente rifluire ancora per la sua figa, poi Fuko pulisce le sue mani sulle cosce ricoperte dal collant. Fuko aiuta la donna a girarsi le leva del tutto i pantaloni che getta lontano si alza in piedi e mentre lei tenta di alzarsi, mettendosi sulle ginocchia Fuko si posiziona con il cazzo sulla spalla, il cazzo &egrave lucido e sotto il glande c’&egrave ancora un filamento di sborra, la donna per risposta tira fuori la lingua e succhia il seme quello che non si aspettava e che Fuka iniziasse proprio in quel momento a pisciarle addosso, sputa come fosse veleno e chiude la bocca mentre sente il getto caldo ricoprirle le tette ed il rivolo arrivare fino ai collant e alla sua peluria, in quel momento inizia a perdere il controllo e rilascia anche lei la sua urina, il getto di Fuka termina mentre lei non riesce a smettere, Fuka la prende dolcemente per i capelli e la tira al suo cazzo, lei lo succhia avidamente pur sentendo che il getto della sua urina sembra non smettere e crea una piccola pozza sotto di lei sentendo su tutto il corpo e nelle narici un forte odore di urina legato ancora a quello di merda che sente per il tessuto sopra al naso. Quando Fuko si leva le toglie le mutandine che getta vicino all’albero mentre si leva del tutto la gonna e poi si dirige verso il suo cane legato.

Continua

Fine CAP.7
Sesso perverso Fuka e le sue perversioni (CAP.8)

La dolcezza si trasforma in sesso cruento

Il cane viene slegato e sfugge al controllo di Fuko mentre corre verso la sud americana, ella ha ancora i polsi legati e sente le lingua del cane felpata che le passa sulla passera, recupera quei pochi residui di sperma e poi continua a seguire il getto di pipi. Lei non ama i cani si ritrova il cazzo del cane in mezzo alle tette e ben presto le mani del giapponese stringono con vigore le tette intorno al palo, il cane inizia così a muoversi forte fino a che un piccolo getto di sborra trasparente esce e aiuta a lubrificare il movimento. Il cane ora scavalca la donna e lei si trova di fronte alla faccia quel palo che non ha una forma umana, sento l’odore della bestia e sente che tenta in tutti i modi di intrufolarsi nella sua bocca. La donna tira fuori la lingua e inizia a leccare l’arnese mentre vede che il palo &egrave trattenuto dalla mano di Fuka, il cane &egrave tenuto al guinzaglio dal padrone e con quella presa sotto il grosso fungo della bestia mentre le palle cadenti rimbalzano sembra immobile. Il fiato del cane &egrave intenso mentre la donna continua a leccare, si avvicina anche la lingua di Fuka, Lucrecia prende un attimo di tregua mentre vede che di nuovo il cazzo del Trans &egrave vigoroso, cerca di afferrarlo, ma Fuka si sposta, non vuole sprecare quella che forse potrebbe essere la sua ultima possibilità, anche lei passa la lingua veloce sul tubo deforme di quasi venti centimetri. E tutto rosso per via forse della pressione che lei stessa compie sul fungo, le due lingue scivolano e di tanto in tanto le si toccano mentre inizia ad uscire come un getto lungo misto di pipi e seme, Fuka allora apre la bocca e mette parte del cazzo in bocca, mentre la donna lecca di lato sente che sulla tetta visto la posizione gli cade un verme di seme, poi forse presa da quel sapore inizia a ingoiare sempre più il palo e a trattenerlo anche con in denti mentre si muove sempre più veloce, sente che l’animale rilascia il suo seme si distacca perché sente quel sapore invaderle la bocca e quasi si sente strozzata, quando libera il palo di carne un grosso getto ricade sulla tetta della donna un quantitativo enorme, in una frazione di secondo decide di tenersi in bocca un po’ di seme e riprende in bocca il cazzo, ora rilascia meno seme e sente che le esce dalla bocca e cala verso il corpo della sua amante che si &egrave come allontanata e &egrave indietreggiata con il corpo con le mani &egrave impiantata a terra mentre la sua testa non &egrave più coperta dal corpo della bestia e sembra riprendere aria. Fuka sente che però un secondo getto di liquido fiotta a grande velocità. Si riempie la bocca con quel seme animale, poi rilascia il cazzo del cane, il quale si allontana si avvicina alla bocca della donna e per la prima volta impone la sua forza la trattiene per il mento mentre dall’alto apre la bocca e rilascia ricadere il seme animale sulla sua, la donna che non si aspettava quel gesto rimane senza respiro mentre lo sperma animale le entra in parte in gola, ne sputa una parte ma si ritrova la bocca e la lingua di Fuko nella sua.
Il trans corre e lega il cane intorno alla pianta poi corre e ora afferra la tetta intrisa di sborra animale residuo della caduta del seme animale, inizia a strizzare le tette con foga e la donna urla per il dolore che sente, poi si sposta e con foga posiziona il cazzo teso nella figa e la sbatte con forza e vigore, i sentimenti e i movimenti gentili sono diventati odio, vede i denti stretti dello sforzo mentre schiaccia le tette, per difendersi riesce a portare le sue ginocchia alle tette mentre la pressione e la forza della nuova pressione crea un aumento del ritmo, lei cerca di allontanare Fuka spingendolo dal bacino ma di nuovo vengono presi i polsi che erano stati liberati e creando una croce con le due mani continua a sormontarla, le urla in faccia mentre aumenta il ritmo di trapanazione e la forza, diminuisce e si allontana per riprendere di nuovo con le mani le tette e strizzarle, lei geme adesso sente il dolore e il piacere di avere quel cazzo nella figa, cerca di levare le mani che la cingono mentre riprende il respiro visto che il ritmo dei movimenti nella sua figa &egrave diminuito con gli avambracci si protegge, allora Fuka afferra i polpacci gli allarga tira fuori il cazzo che rimbalza teso verso l’alto lo afferra con una mano e a denti stretti gioca per pochi secondi con le intime labbra fino a che non lo re innesta, lei si copre i seni e lui la schiaffeggia proprio sopra di essi, di tanto in tanto mentre continua quelle gesta le dà un forte colpo di reni che nonostante la forza la fa trasalire per il piacere di quel gesto. Inizia quindi solo a sbatterla con vigore e con la bocca si avvicina alla sua, solo che Lucrezia non la apre la tiene chiusa questa volta non vuole dargli piacere, Fuka allora le fa sentire la sua bocca e la sua lingua sul collo e inizia a lasciarle un grosso succhiotto proprio sul collo, sono almeno cinque minuti che continuano quelle torture, il bacino di Fuka &egrave su, lei guarda quelle due tette che ballano mentre l’espressione dura sembra essere scomparsa, il sudore le cala dalla testa sente il suo corpo bagnato intriso ancora degli odori della pipi mentre con meno forza ma con lo stesso vigore il cazzo si muove, il fiato e la lettera ‘uff’ viene ripetuta seguendo il ritmo delle botte ricevute con l’addome. La tira su per un gamba mentre l’altra tocca per terra, sente che scava lentamente dentro di lei, sente che il suo pene rilascia sborra un grosso quantitativo ora molto lentamente si muove, percepisce addirittura un rivolo caldo che esce dal sotto della sua figa e che le passa per l’ano, sente che si ferma per poi continuare la sua discesa anche lei inizia a vibrare per il suo orgasmo non si oppone, sente i suoi muscoli tendersi mentre lo sperma investe il suo corpo, Fuka estrae il suo cazzo bianco che sgocciola pesantemente sulla figa, sente il peso di quella sborra mentre recupera il fiato. Sente che dalla sua figa esce ancora sperma Fuka inizia a giocarci strizza le due labbra e poi infila due dita nell’ano, il cazzo sta divenendo molle mentre scola ancora, si alza ora &egrave soddisfatta, si pulisce con i pantaloni della donna, recupera la cintura e legando ancora i polsi la lascia al palo che un tempo tratteneva il cane, si riveste e poi torna da lei, le dice in spagnolo che le dispiace davvero, che deve andare perché &egrave meglio, recupera il cane e sparisce dietro alla collina.
Per fortuna dopo circa dieci minuti arriva il furgone con la sorella, il cuore le batte forte ma vede che la sorella stà bene e che corre in suo soccorso, i suoi assalitori ora non sembrano ostili, stanno a distanza delle due mentre le seguono in direzione del bus.
[nota: ci troviamo esattamente alla fine del cap. 6, ove le sorelle si ritrovano]

Continua

Fine CAP.8
La padrona della della pensione a Tokyo (CAP.9)

Auto erotismo

Mentre le due sorelle aiutano Olivia e cercano di ripulirla alla meglio vedono che all’uomo vengono gettati gli abiti mentre viene minacciato con il coltello, la stessa azione viene rivolta alla sorella maggiore, lei per il dolore all’ano non riesce a star seduta in modo consono e non osa dire nulla, mentre il bus riprende a muoversi, la strada &egrave buia e di tanto in tanto si ferma per far scendere dei passeggeri. Dopo circa un ora di viaggio i quattro vengono presi a forza e fatti scendere, si trovano esattamente dove erano saliti. Lucrecia sembra non voler parlare con il compagno anche se lui tenta di capire come stia. Le ragazze non vogliono andare all’ospedale ma tornare alla loro camera nella pensione. L’uomo sostiene Olivia che una volta giunta nella pensione viene scortate dalle sorelle in bagno, la lavano e poi la preparano per la notte. L’uomo viene isolato in uno dei letti mentre nella notte si cerca di prendere sonno. Nessuno ha voglia di parlare di quello che &egrave accaduto.
Il giorno dopo alle prime luci dell’alba l’uomo &egrave sveglio osserva le donne appoggiato alla parete, quando si svegliano inizia a intavolare una discussione che non convince le donne ad andare alla polizia, le ragazze decidono di rimanere in stanza. L’uomo decide di andare a prendere del cibo per tutti.
Quando esce dalla stanza trova la padrona di casa, una donna sui quaranta anni, con un figlio giovane, una vedeva. L’uomo le spiega in inglese che le donne non stanno bene e di non disturbarle, si fa dare delle indicazioni per raggiungere un MC Donald’s.
Al ritorno dopo circa un ora trova ancora le donne a letto nessuna che parla lascia il cibo e torna giù nella sala.
La donna lo accoglie e lo invita a stare con loro, il ragazzo stà sul divano mentre lei &egrave a terra in ginocchio che guarda la tv.
L’uomo che avrebbe voglia di fare altro si accaparra un posto comodo per terra e lasciando le gambe aperte guarda un programma senza capire quasi nulla di quello che accade. In casa rientra anche la figlia vestita con la divisa, saluta la madre ed il fratello, e in modo gentile con un sorriso ed un inchino lo straniero. La donna dal grosso e prosperoso seno si alza facendo quasi arrivare sotto l’occhio dell’uomo le sue poppe racchiuse in un top bianco e nero, la sua gonna arriva fino alle ginocchia e in quella posizione fa risaltare il tondo sedere. Dice che deve andare in cucina a lavare i piatti, l’uomo che &egrave stufo di stare a terra, sa che in cucina ci sono le sedie quindi si alza e si reca anche lui in cucina si siede, quando la donna vede che &egrave seduto chiude dietro di se la porta lancia un sorriso all’uomo mentre inizia a far scorrere l’acqua. L’uomo osserva la donna e poi mentre lei canta sembra quasi lasciarsi andare e sente che il sonno lo prende e si addormenta per un po’ sulla sedia. L’uomo inizia a fare un sogno erotico con protagonista la sua padrona di casa. Nella sua mente scorre il corpo della donna che trova molto attraente nuda di fronte a lui, e poi immagina che le salti addosso quasi stuprandolo. Di tanto in tanto le passa per la testa il suo volto sorridente con qualche lieve ruga intorno agli occhi, una donna di sicuro affascinante. Alfredo si risveglia guarda l’orologio &egrave si &egrave accorto che si &egrave riposato per quasi trenta minuti, si alza e vede che &egrave solo nella stanza, si muove e passando per il corridoio non può non notare che nel silenzio della stanza la donna sembra intenta a fare qualche cosa di particolare.
In modo deciso con le due mani si massaggia il prosperoso seno, non stà sistemando, ma, la sua azione é stringere e aprire le mani per far sentire il piacere al suo seno di quel tocco. Con cura slaccia i bottoni del top e inizia a vedersi il reggiseno a fiori mentre la sua mano liscia scorre sulla pelle, si dà una pizzicata al seno e continua a massaggiarlo con più enfasi, l’uomo sente il suo cazzo che risponde al richiamo della carne. La donna poi prende dalla pancia il top e incomincia a tirarlo su mostrando il seno ricoperto da quei fiori azzurri che compongono il tessuto, le grosse poppe appaiono strette l’una all’altra e lei ora le tocca meglio. Con un movimento preciso libera il capezzolo sinistro che appare ancora dormiente, continua a passarci su le dita fino a che non si crea la protuberanza. Il massaggio continua per entrambi i capezzoli se bene l’altro sia ancora celato all’interno del tessuto, il suo volto dichiara la voglia di qualche cosa di più forte, poi la fronte forma delle specie di rughe quando a fatica libera anche il secondo seno scostando così il tessuto. Si concentra ora nella stimolazione del capezzolo dormiente e appena é fuori riprende a massaggiare i due seni in senso anti orario e li fa rimbalzare l’uno contro l’altro. Di tanto in tanto li strizza facendo quasi penetrare le sue unghie nella pelle e rimarcando la sua espressione con un misto tra piacere e dolore per la pressione delle unghie che passano sulla pelle gialla. Poi la mano destra scende sul polpaccio e scia sulla gonna di tessuto, rialzando leggermente la gonna per poi rifarla ricadere, la mano si sposta, l’uomo si inginocchia cercando di non fare rumore e osserva la mano che ora &egrave sulle mutandine in tinta con il reggiseno e l’anulare che rotea proprio sulla figa ricoperta della donna, mentre l’altra mano strizza con la stessa velocità il seno. Crea lo stesso movimento sul seno alternandolo sui due capezzoli, con un espressione decisamente vogliosa termina i suoi movimenti, senza alzarsi da terra apre a fatica la cerniera della gonna e mettendosi di lato e poi salendo alla ‘pecorina’ fa scivolare la gonna via, in quel mentre l’uomo si sposta per non farsi vedere dalla donna tira fuori piano la testa dopo qualche istante scopre che la donna ha passato una mano all’interno delle mutande e mentre si tocca la tetta sinistra si masturba, quasi a volume basso ansima e lancia un urlo quando il suo tocco &egrave più intenso. Il massaggio dura parecchio fino a quando si gira mostrando le mutande che dietro sono un tanga e prende un oggetto da un mobile in basso, recupera una scatola di cartone blu. Maneggia per un po’ e girandosi appare un piccolo cilindro con gli angoli ovali lo gira e si sente il rumore delle vibrazioni mentre inizia a passarlo sui capezzoli, gli occhi sono chiusi e il suo volto sembra mostrare dolore, sdraiandosi di lato passa l’oggetto sulla chiappa, e poi sul taglio coperto dal tessuto le gambe non riescono a stare ferme si sente agitata, gioca per un po’ in quella posizione come a volersi penetrare se bene il tessuto gli impedisca l’ingresso. Il gioco continuo per un po’ mentre nella camera si ode solo quel rumore e la sua lussuria si cela dietro il fiato mentre mantiene gli occhi chiusi, forse nella sua mente passa un film porno tutto suo. Con le mani scosta il tessuto delle mutande, facendo apparire la peluria, le sue dolci labbra sono prive di peli solo sopra alla figa vi sono dei ciuffi ben curati, le sue mani intrufolano per metà l’oggetto il rumore delle vibrazioni sembra scomparire mentre con un mano ritorna a toccarsi il seno. Il filo delle mutande gli dà fastidio per cui &egrave costretta a rimettere la mano in basso per tenerlo distaccato mentre muove sulla passera il vibratore. Con gli occhi chiusi e la fronte corrucciata esterna una sensazione strana di dolore e piacere allo stesso tempo, l’uomo si massaggia il cazzo ricoperto dai pantaloni mentre guarda uno spettacolo affascinante che nella sua vita non gli era mai stato mostrato. La donna &egrave sempre più presa da quella intrusione il suo istinto le fa’ portare le ginocchia quasi sulle tette mentre tutto il suo corpo vibra e per la posizione che ora ha ottenuto si piega sul fianco sinistro mentre persegue la sua penetrazione, chiude fra le gambe la mano mentre i suoi muscoli della schiene la costringono a fare movimenti come se al posto di quell’oggetto di plastica dentro di lei ci fosse un oggetto di carne e per fargli sentire il suo piacere lo stimolasse con tutto il suo corpo. Un flebile urlo dichiara quanto sia avvolta da quel piacere.
Stacca l’oggetto mentre il suo corpo &egrave ancora in prede alle vibrazioni di quello che &egrave un orgasmo in corso, recupera la mano che ha in mezzo alle gambe spegne l’oggetto mentre lentamente sta girando il corpo per rimettersi di schiena, recupera con fatica dei fazzoletti di carta che si era preparata, sposta con una mano il filo delle mutande e inizia a ripulirsi delicatamente la figa, l’uomo invece di scappare da li continua ad osservare la donna quasi ipnotizzato, solo quando ha terminato la donna si siede e si accorge del suo ospite, l’uomo accenna un sorriso mentre lei lo guarda e divenendo rossa in volto accenna un sorriso poi si mette in ginocchio e cammina a quattro zampe verso il maschio che ha di fronte, passa una mano sui pantaloni e con il pollice e l’indice segue il bastone, dal basso verso l’alto guarda l’uomo e accenna un sorriso voglioso.

Continua

Fine CAP.9
La doccia con la Giapponese (CAP.10)

Momenti intimi vissuti nel bagno della stanza sotterranea lontano dalle orecchie degli altri membri della casa.

La donna si rialza le parole non servono, avvicina il suo volto a quello dell’uomo e inizia a dargli dei baci leggeri sul volto, la sua mano continua a scorrere sui pantaloni, si ferma solo quando l’uomo avvicina il corpo della donna al suo premendo la schiena e la sua bocca si lega alla sua mentre la lingua inizia a palpitare dentro la donna. L’uomo sente un sapore come di oliva in quella bocca forse un residuo di martini poi la donna si stacca, guarda la rampa delle scale, tiene per mano l’uomo e si dirige da quella parte, sotto le scale vi &egrave una porta, apre la porta e una rampa di scale porta verso il basso, tira con se l’uomo e quando &egrave giù lo molla per un attimo, risale le scale e chiude la serratura dall’interno mentre l’uomo vede che si trova in un’altra stanza da letto, i mobili sono vecchi il letto però a differenza di quelli sopra non &egrave appoggiato a terra, la donna in inglese poi con una voce sottile gli dice di seguirlo, entrano in un bagno ove vi &egrave una grossa doccia che non ha protezioni l’intero bagno funge da doccia aperto mentre si vedono i sanitari, la donna come una furia inizia a levare gli abiti al suo compagno, li appoggia in modo delicato quasi piegandoli e quando a terminato si leva i suoi, si avvicina all’uomo il quale agguanta una tetta e ne succhia il capezzolo mentre il suo collo tira indietro la testa. Prende il manico della doccia e apre il getto regola l’acqua e poi lo porge all’uomo mentre vede quel cazzo dalle dimensioni notevoli ben teso, Alfredo si pone dietro alla donna e inizia a passare sulla schiena l’acqua in modo dolce mentre egli &egrave inginocchiato a terra, ogni tanto il suo corpo tocca quello della donna facendole sentire la sua erezione mentre con l’altra mano gusta quella pelle liscia e passa sulla pancetta da donna per poi salire di nuovo a quell’invitante seno mentre lei rimane in ginocchio impedendo all’uomo di esplorare la sua figa. L’uomo quindi passa il getto sul polpaccio mentre lei lo guarda sorridendo, il getto risale ai seni e con la mano controlla il flusso e accenna un leggero massaggio. La donna recupera una specie di vaso di plastica di quelli da bambini, si siede sopra e allarga le gambe, l’uomo quindi inizia a sparare il getto sulla peluria, lei ride mentre l’uomo succhia con avidità uno dei capezzoli. Quando si distacca sale e vede la lingua in fuori della donna si avvicina e inizia nuovamente a baciarla e a stringere il suo corpo a quello della giapponese. L’uomo &egrave attratto da quelle grosse tette da quella che potrebbe essere una quinta di seno, ora che non &egrave sostenuta dal tessuto cala giù, la pelle &egrave liscia e l’uomo non resiste anche lui stringe con vigore quelle tette, la donna sospira presa dal piacere, la bocca si distacca e con la lingua accarezza il seno. La donna si muove e recupera un barattolo di bagno schiuma si mette un po’ di prodotto sulle tette e attende che l’uomo inizi il massaggio. L’uomo si concentra solo su quella parte del corpo ove lo sciampo si trasforma in schiuma bianca, l’uomo continua a stuzzicare il seno per circa un paio di minuti poi scende con una mano mentre lei allarga bene le gambe e inizia a dedicarsi alla sua figa. Anche la seconda mano scende e passa all’interno coscia poi torna su al seno mentre l’altra stimola la figa della donna, nella stanza non ci sono parole solo sorrisi e il fiato della donna che dichiara il piacere nei movimenti ricevuti. Il massaggio si concentra sulla figa fino a che la donna fa uscire un getto l’uomo &egrave sbalordito non capisce se &egrave un getto di urina o &egrave il segnale che lei &egrave venuta, la donna lo guarda in volto e nel frattempo gli pianta la lingua in bocca e la spinge con forza dentro le fauci dell’uomo. La donna si alza in piedi e lascia che le mani dell’uomo scivolino su tutto il corpo che la esplorino mentre non riesce a non sorridere per quelle sensazioni che forse non prova da tempo. Il tocco di un uomo delle sue mani sul suo corpo sono solo un ricordo del passato. Poi si gira le sue mani vanno sulla schiena dell’uomo mentre il suo sedere &egrave più lontano mentre i seni si strizzano sul petto dell’uomo e lascia che Alfredo giochi con le sue chiappe che le stringa e che le strizzi, l’uomo poi sembra graffiare la schiena della donna mentre lei inizia a dondolare con il sedere e si muove come presa da un brivido di freddo. La donna ora incomincia a scendere passa la mano dolcemente sul folto pelo intorno al cazzo dell’uomo si colora anche esso di schiuma, poi passa dietro e con un tocco dolce pulisce la schiena all’uomo, da dietro una mano non molla il palo duro, ogni tanto il suo indice si concentra sulla cappella e sente quanto sia vigoroso il cazzo. Poi prende la doccia e ripulisce dalla schiuma il cazzo, dal basso verso l’alto guarda sorridendo l’uomo mentre esegue questa operazione. Poi apre la bocca chiude gli occhi e ingoia il glande, l’uomo sente la punta della lingua che si muove nel punto giusto, si appoggia con una mano al muro mentre si gode il lavoro di bocca della stessa. La donna succhia e di tanto in tanto libera il cazzo dalla bocca e con la lingua fuori gli gira intorno per poi nuovamente assorbirlo dentro le sue fauci. Poi con la lingua si concentra proprio nel punto giusto dando colpetti veloci e decisi, l’uomo sente che la cosa gli stà dando molto piacere forse troppo. I suoi occhi sono solo per quel fallo, fortunatamente smette di stimolarlo e vuole mettersi in mezzo alle tette quel cazzo che &egrave rovente, racchiude le sue tette intorno al bastone di carne strizzandole con forza, il massaggio se bene piacevole fa scemare l’eccitazione dell’uomo fino a che lei tenendo fermo il cazzo come in una morsa fra del due tettone non inizia a passare la sua lingua sulla punta del cazzo in modo veloce, le tette vengono mosse in su e in giù ma il vero stimolo che l’uomo riceve e da quella prepotente lingua che picchietta in modo sempre più veloce; smette di muovere la lingua e continua a strizzare le tette intorno al palo, forse voleva ottenere una sborrata ma quel massaggio se bene piacevole non stimola in modo adeguato il cazzo, si accomoda e quindi riprende a leccare a curare il cazzo con la sua bocca e con la sua lingua, per un attimo tenta di ingoiare quasi tutti i ventidue centimetri ma il tocco forse alla gola la fa tossire e torna indietro mentre la cappella le rimbalza sul naso. Ora prende in bocca il cazzo e non lo molla &egrave come se si stesse facendo scopare in bocca facendo attenzione di non prenderlo tutto ma scorre sempre più veloce mentre la punta della lingua si muove in continuazione all’interno delle fauci chiuse, l’uomo &egrave meravigliato non sente i denti della donna &egrave strepitoso quel pompino, lei sente che il seme dell’uomo &egrave dentro la sua bocca si ferma mentre l’uomo continua a sparare il suo getto, i suoi occhi sono chiusi, la lingua gira nella bocca e solo quando sente che il cazzo sta perdendo vigore lo lascia andare dalla bocca, poi guarda il suo amante e gli sorride poi tira fuori la lingua per fargli vedere che possiede ancora un po’ della sua sborra, rimette la lingua dentro e la ingerisce. Poi dà una bella sciacquata all’uomo spegne l’acqua e inizia ad asciugarsi, da un asciugamano nuovo all’uomo ed esce dal bagno, l’uomo si asciuga e poi non pienamente soddisfatto esce dal bagno, nel frattempo la donna si era rivestita con un turbante sui capelli, l’uomo le leva quell’asciugamano e si siede sul letto ancora nudo senza dire nulla inizia a baciarla sul collo e lentamente le leva i vestiti lei si lascia andare sotto le mani dello straniero, incredula forse di una reazione così ravvicinata del cazzo che già mostra una certa rigidezza. L’uomo inizia a baciare mantenendo il tocco sul seno che celato nel reggiseno risulta più sodo, gli sfila il corpetto e poi da dietro massaggia le due poppe con più forza di prima, più accenna ad aumentare la pressione e più la donna ansima facendo intuire il piacere per quella pressione. Sulla schiena scende intanto qualche goccia dai suoi capelli bagnati. Alfredo si posiziona meglio e le tira in su la gonna mentre una mano arriva sulle mutandine e come un sedicenne in calore inizia a stimolare la sua femmina penetrando la figa ricoperta dal tessuto.
Il corpo della donna &egrave in fremito per quella stimolazione non riesce a trattenere le flebili urla di piacere mentre la penetrazione del medio aumenta la velocità di pressione. La sua mano tiene quella dell’uomo che &egrave sul seno e più il ritmo aumenta più la pressione della stessa incide su quella dell’uomo come per schiacciare completamente il seno gonfio. Alfredo si ferma e libera il seno dal tessuto le tette lentamente ricadono formando di nuovo una pera, poi da sotto il seno lo prende ed inizia a giocarci massaggiando quelle splendide mammelle, gioca con i capezzoli mentre la testa della donna si muove presa dal piacere di quel tocco, poi fa sdraiare la donna che appoggia la testa la cuscino e muovendosi inizia a succhiare quei capezzoli. La donna si agita tira a se le gambe non riesce a stare ferma l’uomo poi le sfila la gonna lasciandole ancora le mutande addosso, vuole conoscere quel corpo sempre meglio per gustare al massimo il loro piacere. La donna si volta lasciando vedere il grosso sedere gonfio mentre l’uomo scosta le mutandine e infila la sua lingua dentro la figa, sente già gli umori femminili che impregnano e quel sapore crescente di donna che inebria la sua lingua sente il suo cazzo invigorirsi sempre più mentre si dedica a quella donna che ansima sotto i colpi della sua lingua tagliente. Gioca con la mano e stimola anche l’ano della donna mentre continua a palparle tutto il sedere lei ora si &egrave distesa dando la schiena all’uomo. Alfredo sposta lateralmente le mutandine e alterna il passaggio della lingua tra figa e ano vede che la donna lo fa palpitare dopo il suo passaggio forse avrà anche quello da lei sorride mentre vede la schiena gialla muoversi mentre le mani della donna afferrano il cuscino e lo mette sul volto come per strozzare le sue urla di piacere che invadono l’ambiente.

Continua

Fine CAP.10
Uscita serale a Tokyo (CAP.11)

Viaggio in taxi con sesso tra cognati.Soprusi subiti nel bagno di un treno.

L’uomo inizia a levare le mutande lei si gira mentre si lascia liberare dalla costrizione, allargando meglio le gambe ora l’uomo riesce ad infilare meglio la lingua fra quelle dolci pareti lei si lascia sopraffare dal piacere con il fiato e qualche mugolio che dichiara il piacere per quella intrusione. Sotto quei colpi di lingua tutto il suo corpo si percuote le vibrazioni sono avvertite anche dalla bocca dell’uomo e dalle mani poste sulle tette mentre l’uomo osserva la donna da quella posizione privilegiata, con in primo piano quel ciuffo di figa. L’uomo lascia i monti della donna per alzargli le gambe mentre lei gli afferra una mano e muove come presa da una scossa la testa a destra e a sinistra, la donna indietreggia e come per scappare si gira mettendosi alla pecorina, forse necessitava di un attimo di tregua non si aspettava di certo che l’uomo da sotto prendesse quel mappamondo di sedere e ri innestasse nuovamente la lingua nella figa solo quando la donna lancia un sottile grido e si paralizza l’uomo smette capendo che ella ha avuto un intenso orgasmo. La donna ricade sul letto si volta l’uomo le afferra i polpacci e chiudendo le gambe ai lati si avvicina, fa sbattere il suo glande sulla folta peluria, con un movimento di bacino inizia penetrare lentamente dentro quella figa ben oliata pronta ad accogliere il suo vigoroso cazzo. Lentamente la distanza tra i due corpi scompare la donna urla di piacere, sempre a voce bassa, con un filo di voce mentre accoglie tutto il cazzo, ora le palle solo attaccate al suo corpo e l’uomo in silenzio incrementa sempre più il ritmo mentre anche le tette si muovono veloci. Sposta le gambe e le mette il sedere più in alto per trapanarla più in profondità e in modo ancora più veloce il ritmo viene alternato da momenti più leggeri per imporsi con più forza, l’uomo sa che il suo secondo giro durerà parecchio. La donna ansima e non riesce a stare ferma, l’uomo per riprende fiato si ferma un attimo mentre lei si rilassa una gamba scende l’uomo afferra un polpaccio e facendo girare la donna senza rimuovere il cazzo chiude le gambe sentendosi incastrato meglio il cazzo riprende a trapanarla. La sua testa scivola sempre più indietro mentre continua a mugolare per il piacere di quella penetrazione. Alfredo ha bisogno di un attimo di tregua il suo cuore batte forte, mantenendo il cazzo in lei si avvicina alla sua bocca e la bacia mentre anche lei recupera il fiato. Dopo il bacio l’uomo afferra per la schiena la donna e allunga le gambe mentre le alza la schiena e la fa salire e scendere afferrandola per i fianchi le sue mani diventano delle tenaglie mentre la sbatte su e giù e lei urla seguendo il ritmo, l’uomo ha bisogno di un nuovo istante di tregua la tira a se, facendo uscire il cazzo teso mentre inizia a succhiarle con avidità i capezzoli, con un movimento di baciano il suo glande &egrave dentro, sente la morsa delle gambe della donna mentre &egrave lei che ora si muove impalata dal cazzo, anche il suo ritmo &egrave violento e forte, quando fa la stessa posizione con la sua compagna in genere sente che il ritmo &egrave più lento ma questa quarantenne ama essere sbattuta a grande velocità. La donna rallenta e si alza con la schiena mentre muove i suoi fianchi e si gode quel palo che forse &egrave stato in un nuovo punto della sua figa, lentamente ma decisa muove la sua pancia, le tette sbalonzolano secondo il nuovo ritmo imposto dal suo corpo.
Si ferma e a occhi chiusi un nuova espressione segnala che &egrave appena venuta, si alza e vede che il cazzo &egrave duro e che deve per forza ricambiare il favore, si volta come una pantera dando il sedere all’uomo, il quale accoglie l’invito e la penetra nell’ano, il suo tono &egrave più acuto man mano che il palo entra, con la mano sembra bloccare l’uomo, quando stufo di quei blocchi leva nuovamente l’uccello per inserirlo nella figa e spingere di nuovo con molto vigore. L’uomo come un cane la sormonta con tutto il suo corpo mentre le strizza le tette con forza e lei sculetta il gioco và avanti per parecchi fino a che l’uomo si alza prende i fianchi e le dà delle belle botte, lei urla e ansima, un nuovo urlo intenso aleggia mentre la donna volontariamente si mette il cuscino sulla bocca forse questo &egrave il più intenso dei suoi orgasmi, l’uomo non accenna a diminuire il ritmo sa’ che gli manca davvero poco, aumenta il ritmo con una velocità mostruosa come un treno in corsa, &egrave la prima volta che fa una cosa del genere, vuole a tutti i costi venire, sente che &egrave arrivato al limite allontana la donna e appena il cazzo &egrave fuori parte il getto che colora la peluria e per la pressione arriva al seno, la donna con una mano ne prende un po’ che ha sul seno e lo assapora poi raggiunge il fallo e con la lingua lo ripulisce mentre perde il suo vigore poi si alza e bacia il suo amante, quando il bacio &egrave terminato l’uomo che ancora ha il fiato alterato và in bagno, piscia e si lava nuovamente, si asciuga e poi si riveste, la donna &egrave sul letto la saluta e va sopra esce dalla porta si accende una sigaretta e si gode l’attimo.

Dopo circa un ora l’uomo risale in stanza le donne sono ancora a letto, accenna un discorso ma non ha risposte, la più piccola però manifesta la voglia di uscire, inizia a prepararsi per la serata le altre due rimangono a letto. Quando &egrave pronta si scende, a piano terra c’&egrave la giovane figlia che parla con la madre. L’uomo chiede alla ragazza se può indicarle un bel bar per uscire e trascorrere la serata, la ragazza si offre di scortarli. Prendono il treno per due fermate e poi con riluttanza da parte di Adriana, si fanno due fermate di Bus per poi trovarsi nell’illuminato e singolare centro di Tokyo. La ragazza divertita li porta in un locale dove si siedono al tavolo. Mentre vengono coinvolti nei discorsi dei suoi amici i due non hanno problemi a offrire da bere alla giovane mentre anche la donna beve più del solito. La ragazzina di nome Sumiko cerca di convincere i due a venire ad un altro locale, ma, la sua idea non viene approvata e si allontana con la compagnia.
Alfredo e Adriana passano ancora qualche ora li, e sotto i vapori alcolici la donna si confessa e racconta al cognato ciò che sua sorella ha subito in sua presenza e ciò che ha saputo da lei per gli altri momenti. Poi svuota la sua coscienza e gli racconta ciò che ha fatto lei. Il racconto &egrave immerso da risate e poca serietà data dall’alcol. Dopo uno spuntino i due si dirigono con un taxi verso casa. Dopo aver dato il bigliettino all’autista il taxi parte per un po’ Adriana si appoggia alla spalla del compagno poi la sua mano scivola all’interno coscia, l’uomo non vede alcun pericolo, ma, vede che la donna ha gli occhi chiusi, la lascia fare si muove solo quando si accorge che la mano si insinua dove non dovrebbe.
Si schiarisce la voce e poi visto che lei non smette dice:
‘Adri, che fai?’
Lei sorridendo apre gli occhi e lo guarda:
‘Bh&egrave mia sorella ti ha fatto le corna ‘ magari non per colpa sua ‘ io credo che te lo meriti ‘ e poi io ho voglia ora ‘ se vuoi ti lascio stare però ‘ rimane cosa nostra ovviamente ”
L’uomo non controbatte e inizia a baciare la donna. Il vetro che divide l’autista dalla zona passeggeri cela i due, l’uomo nota che lo sguardo dell’autista si imbatte di tanto in tanto nel retrovisore, l’autista alza il volume della radio e continua il suo percorso nella notte.
Adriana intanto si leva il giubbotto jeans e continua ad accarezzare il cazzo ricoperto poi con la mano slaccia la cintura e si ritrova la mano che prende il palo che non &egrave più trattenuto dagli slip.
Guarda un attimo l’autista e non vedendo i suoi occhi riflessi nello specchietto inizia a spompinare il cognato.
L’uomo guarda fuori mentre appoggia una mano sulla testa della cognata e l’accarezza. Oggi ha ricevuto un bel pompino, ma, questo non lo può di certo dire alla sua nuova depravata conquista.
Il palo oggi era già stato sfruttato quindi la donna andò avanti per molto riuscendo solo ad indurirlo sempre più e non ha ottenere un bel po’ di seme. La donna si alzò e riprese a baciare il suo amante.
Le si stacca lui si tira giù parte dei pantaloni fin sotto le ginocchia mentre la donna si tira giù i collant, leva una scarpa e libera un piede, fa lo stesso con le mutandine tenendo il tutto in fondo ad una gamba poi si sposta, con un po’ di fatica mentre l’uomo tiene il cazzo si sposta e si siede sopra al cazzo guida l’ingresso e poi inizia a rimbalzare tenendosi per la maniglia e continuando a guardare la strada, mentre l’uomo &egrave coperto da lei, poi sposta parte del corpo sul sedile nella parte destra e in quella posizione guida la cavalcata. L’uomo e scomodo e tenendola per i fianchi la fa alzare, lei riprendere a muovere il cazzo non vuole certo perdere la rigidità, il cognato la fa muovere sul fianco e poi mentre lei guida l’ingresso del cazzo in figa riprendere a muoversi dentro di lei, ora &egrave lui che riesce a gestire i movimenti del suo cazzo nella figa, che inizia a gocciolare per l’eccitazione di fare il tutto mentre davanti a lei c’&egrave un autista che continua a guardare dallo specchietto in silenzio quello che succede. L’uomo tira fuori le tette della donna e se bene non siano come quelle della quarantenne le tratta in modo violento come aveva fatto nel pomeriggio con la giapponese, senza accorgersene cambiano posizione lui si trova con il sedere sulla portiera la gamba di lei scavalca lui e la sbatte con forza, succhia anche le tette, si sono dimenticati di dove si trovano ormai &egrave come se fossero da soli con il cuore che batte per quel sesso in corso. In un attimo di tregua la donna si leva il collant e la scarpa che le era rimasta addosso, lei riprende il comando e si sposta in modo di essere sopra al cognato sorride mentre vede che resistenza ha quel cazzo duro e pronto a darle ancora piacere. Dopo parecchio tempo in cui lei aumenta il ritmo viene e la sua bocca affianca l’orecchio dell’uomo gli passa dentro la lingua e poi gli dice:
‘Sei grande’ma sento che ancora non sei venuto’.
Si sposta liberando il cazzo dalla sua bagnatissima figa lo spompina di nuovo e poi risale sullo scettro sta volta l’uomo l’agguanta per i fianchi e per cinque minuti la fa’ muovere a suo piacimento poi la molla, lei d’inerzia da sola si muove lentamente mentre l’uomo libera il suo sperma e lei ride vedendo la faccia di soddisfazione del cognato in fretta i due che tornano nella realtà si ricompongono mentre si accorgono che l’auto &egrave ferma sotto il loro indirizzo. L’uomo chiede quanto &egrave, paga lasciando una bella mancia, l’autista sorride e riparte.
La donna si mette a posto in strada, il cognato si accende una sigaretta e chiede alla compagna di attendere un attimo la donna lo guarda e lo bacia sul collo mentre i due rimangono soli in strada prima di salire e tornare ad essere solo due quasi parenti con una grande amicizia ma niente di più.

Quello che non sapevano &egrave che proprio in quell’istante la loro giovane amica, guida di quella sera, era in stazione e avendo bevuto decisamente troppo si ritrova seduta come uno zombie sul sedile del treno, &egrave vestita con una giacca grigia lunga che racchiude, come fosse un cappotto il suo corpo, la gonna era fin sopra il ginocchio con degli stivali marroni con il tacco, la giovane non riesce a tenere le gambe chiuse e tende la gonna al suo massimo, in uno spostamento del treno, le si apre la giacca mostrando la camicetta bianca e il gilet in lana marrone come la gonna. Nonostante il treno sia semi vuoto un uomo le siede accanto, lei si mette meglio accavallando le gambe e mettendo sopra la borsa, ma, l’alcol non le permette di tenere gli occhi aperti e sembra addormentarsi in quella posizione. L’uomo di media stazza con una discreta pancia allarga le gambe costringendo la giovane a stringersi e sistemarsi nuovamente sul sedile. Le viene quasi da vomitare e non si accorge che il tizio di fianco a lei le tocca il ginocchi, quando riprende la lucidità muove le gambe per far smettere il fruscio, inverte la posizione di accavallamento facendo salire quel ginocchio, ma, sbaglia la mossa perché ora ha reso più agevole il tocco dell’uomo che raggiunge meglio la coscia all’altezza della figa, lei allora in modo goffo scavalca le gambe e schiaccia la mano dell’uomo in questo modo si &egrave levata il fastidio procurato da quel tocco. Il molestatore recupera la mano e delicatamente inizia ad alzare la gonna sopra al ginocchio, la ragazza si muove, ma viene toccata decide di andare in bagno perché non si sente bene, trascina la borsa e appoggiandosi alle parate arriva fino al bagno, si siede sul water vestita ma non chiude la porta e due uomini, il molestatore ed un altro più anziano, ma, delle stesse dimensioni entrano, chiudono la porta e nel piccolo spazio puzzolente di urina iniziano a toccare la donna, lei &egrave rimbambita e non riesce a ribellarsi, gli viene tappata la bocca mentre l’aggressore più anziano inizia a sbottonarle la camicetta, strappa con fatica il gilet e finalmente scopre il reggiseno bianco dal quale estrae la tetta destra, poi la sinistra facendo salire verso l’alto il reggiseno che fa’ quasi da sciarpa alla giovane, la ragazza non riesce a stare in piedi e si lascia andare fra le braccia dell’uomo che le stà dietro il quale la mette giù sull’angolo del bagno, facendola sedere sopra al water in metallo. I due iniziano a palpeggiare i seni della donna mentre la sua testa segue i movimenti dei binari come se ormai non avesse una volontà ma si trovasse in un mondo suo a sognare chissà cosa. Di tanto in tanto quando viene toccata con eccessiva violenza un piccolo mugugno quasi impercettibile esce dalla sua bocca. L’assalitore non &egrave preoccupato e non le tiene più la bocca. Mentre il tocco diviene un lingua l’altro il più giovane le passa la lingua sul volto, il suo lamento diventa una ‘i’ sempre flebile e con le poche forze che ha: muove il collo mantenendo la bocca chiusa, fino a che sente la lingua introdursi, ma, con i denti tiene il blocco e evita l’ingresso. Tossisce e questo allontana il molestatore, che inizia a succhiarle uno dei capezzoli, quando si accorge che il piacere che prova &egrave dato dalla lingua sul capezzolo tenta di rimettersi a posto il reggiseno, ma i due si muovono e oltre a levarglielo del tutto le danno una nuova palpata per tutto il corpo lei emana lo stesso suono e non riesce a muoversi, i due riescono a fargli scorrere in su la gonna, facendo apparire le mutandine che sono quasi trasparenti e mostrano così la peluria sotto, presente.

Continua

Fine CAP.11
Le sorelle più grandi e il giovane giapponese in pensione (CAP.12)

Dal massaggio ad un nuovo rapporto a tre. Al centro delle attenzioni un giovane ragazzo con tanto sperma da regalare alle sorelle, forse non si svuotava da tempo.

Nello stesso istante, prima che prendessero il taxi, in casa succede qualche cosa di particolare che per caso coinvolge Olivia e Lucrecia.
Lucrecia, che quella sera non era uscita per la pesante stanchezza stava in stanza con la sorella, il marito aveva portato alle due da mangiare prima di uscire con la sorellina. Era contenta in parte che Alfredo fosse uscito aveva bisogno di non vederlo per un po’. Verso le undici di sera circa, la ragazza si reca al bagno del piano mentre la sorella maggiore legge un libro. Aprendo la porta del bagno scopre il giovane ragazzo che sta facendo pipi. Richiude velocemente la porta e attende di fuori, il ragazzo esce e si scusa per essersi dimenticato di chiudere a chiave. Lui parla in Inglese lei lo capisce anche se non &egrave la sua lingua, gli concede un sorriso e poi entra in bagno. Alla sua uscita il ragazzo &egrave ancora li, sembra mortificato per l’incidente. Si offre di fare un massaggio rilassante alla donna. Lei non capisce bene, gli chiede di seguirlo e chiede aiuto alla sorella per capire cosa dice.
La sorella tutta spettinata e solo con reggiseno e mutandine si copre con le coperte mentre ascolta le parole del ragazzo poi spiega il tutto alla sorella.
Guarda Lucrecia e dice:
‘Ecco ora l’ha offerto anche me, dice che ci vuole fare un massaggio con te per scusarsi per l’incidente con me per cortesia, studia a scuola anche come fare i massaggi, dice che in genere quando lo fa qui si fa pagare dai clienti per arrotondare un po’ . A noi lo fa gratis, ti interessa?’
‘Ma io non rinuncio mai a un massaggio che ne dici?’
‘Va bene’
Olivia risponde al ragazzo che va bene, lui si congeda per un attimo e torna in pantaloncini corti e una scatola più due materassini blu da mettere a terra. Sposta leggermente uno dei letti che ci sono nella stanza chiude la porta dietro di se e lasciando circa dieci centimetri tra i due materassini indica alle donne di rimanere solo con la biancheria intima e di sdraiarsi. Il ragazzo inizia con Lucrecia le due donne guardano il soffitto mentre il ragazzo tira fuori dalla scatola un contenitore di plastica con spencer e spruzza sull’addome di Lucrecia un po’ di olio, con un tocco leggero lo sparge, poi fa lo stesso con Olivia, poi si dedica alle gambe di Olivia per poi tornare a quelle della sorella. Il ragazzo con gli occhiali si divide fra le due donne cercando di stare per lo stesso tempo su una e sull’altra. Inizia a massaggiare da dietro Olivia, sposta le mutande mettendole in mezzo alle chiappe creando una specie di tanga e con cura massaggia i gonfi e burrosi glutei. Poi rimanendo sempre in mezzo alle gambe della donna fa voltare Lucrecia e questa volta massaggia la schiena le slaccia il reggiseno. Smette e slaccia il reggiseno anche a Olivia e di tanto in tanto scende con le mani tastando dolcemente il grosso seno di lato.
Olivia inizia a ridere e dice alla sorella:
‘Non ha un lungo cazzo ma sento che &egrave duro’ che fai sorellina mi lascia un po’ con questo”
La sorella ride e risponde:
‘Sinceramente sarà l’olio che ho addosso ma mi sento un po’ eccitata pure io ‘ vediamo come và a finire ”
E chiude gli occhi mentre il ragazzo si sposta e le mette proprio il glande del cazzo ricoperto dai pantaloni sul suo ano, mentre opera con cura lo stesso identico massaggio fatto alla sorella. Quel tocco leggero e calibrato eccitò molto Lucrecia che tirò su leggermente la schiena per dare la possibilità al giovane di andare oltre con le mani, e di sentire in un’altra posizione la cappella ricoperta, non ci volle infatti molto perché il ragazzo con le mani raggiungesse i capezzoli della donna. Il massaggio terminò in quell’istante si strofina con il cazzo alle chiappe mentre agguanta i capezzoli e poi tutti e due i seni inizia a strizzare con forza. In quel mentre Olivia si alza e mostra la sua sesta di seno e si avvicina al ragazzo e lo bacia mentre la sua mano tira giù i pantaloni mostrando il corto cazzo di soli sette centimetri ma teso come una baionetta che sembra palpitare e vibrare ad ogni suo tocco. La sorella muove il sedere e stringe anche le palle del ragazzo. Olivia leva le mutande e si alza portando i suo capezzoli alla bocca del giovane che accetta l’invito e molla le tette della più giovane per dedicarsi con tutto se stesso alla maggiorata. Con ardore strizza una tette mentre con gentilezza succhia l’altra nel frattempo anche la sorellina si sposta e si libera delle mutande poi con la bocca inizia a succhiare le palle del giovane, inizia ad uscire un pochino di sperma dalla punta del cazzo, lei lo lecca tirando fuori la lingua come una gatta che recupera il latte dalla ciotola. E’ un sapore salato ma diverso da quello del marito sembra più dolce si passa la lingua sulle labbra come per recuperarne altro. La sorella ha alzato il volto del giovane e gli ha levato gli occhiali mentre con la lingua gli fruga nella bocca, la donna si &egrave avvicinata e per la prima volta sente la lingua della sorella che forse eccitata scava nella figa di famiglia con avidità si rilassa e scende con il corpo lasciando che la sorella la riempia di piacere, il giovane si sposta e gioca con il glande facendolo rimbalzare sulle carnose labbra di Olivia. Olivia sente che non riesce a trattenere la sua passione si tocca il seno mentre mugugna in tono basso e il fiato diviene corto sotto quei colpi di lingua, ora il giovane scende e innesta un dito mentre assapora la bocca dell’altra donna unta di umori femminili. Il ragazzo anche se giovane muove con una certa sicurezza la sua mano tanto &egrave che Olivia si irrigidisce chiude le gambe come una morsa mentre si gode un orgasmo, poi si rilassa e vede che ora la mano del giovane si trova nella figa della sorella, la quale si sdrai e si ritrova la lingua del ragazzo che scorre nella sua passera. Poi mentre si contorce sentendo la lingua il ragazzo finisce di levarsi mutande e pantaloncini e dirige il cazzo verso la figa di Lucrecia, da prima gioca con il cazzo trattenendolo con la mano lo muove a sinistra e a destra stuzzicando le labbra della figa poi penetra la donna si fa passare i piedi sulle spalle e inizia a stantuffare da prima in modo dolce e poi sempre più veloce. Olivia osserva le espressioni di piacere dal volto della sorella, poi prende le cosce della sorella e mettendogli la sua passera in faccia inizia a leccare il cazzo che scorre, il giovane rallenta il ritmo poi esce dalla figa il suo cazzo come un molla in tensione si impenna e un piccolo verme di sborra esce e rimbalza sul volto di Olivia che per istinto chiude velocemente gli occhi. La donna si gira appoggia il suo corpo a quello della sorella il ragazzo senza muoversi si trova di fronte due fighe e un ano. Inizia a penetrare la nuova figa, Olivia &egrave eccitata anche la sorella che sente i movimenti inaspettati della maggiore. Il cazzo si infuoca, sfila fuori salta come una molla, il suo corpo si avvicina e uno schizzo bollente parte mentre il ragazzo lancia un flebile:
‘aahh’
Il piccolo schizzo &egrave in mezzo alle chiappe di Olivia, la sorella si alza si mette in ginocchio e ripulisce la sorella con la sua lingua. La ragazza si dedica con cura a succhiare l’ano della sorella quasi la lingua ci entra e ne assapora la parete per poi smettere perché il giovane ora si dedica alla sua figa, le &egrave passato sotto e l’afferra per i fianchi mentre guida il suo cazzo nelle intime labbra bagnatissima d’umori.
La donna appoggia le braccia dietro e accetta di condurre il gioco e inizia a muoversi facendo attenzione di non scorrere troppo perché quel cazzo non &egrave lungo come quello del marito quindi non muovendosi veloce, ma cercando di dare un grosso movimento con il suo ventre si guadagna l’innesto e sente il piacere del fallo che &egrave in lei. Sente che fa fatica e cambia posizione mentre guarda la parete in fronte a lei non &egrave interessata a guardare il giovane ma cerca di raccogliere dentro di se le sue sensazioni, inizia a compiere un movimento ondulatorio e sente la voce del giovane che apprezza sempre di più l’incastro e movimenti conseguenti; mentre lei &egrave sempre più avvolta dal piacere e tira indietro la testa con i lunghi capelli neri che toccano quasi il fondo schiena la sorella guarda lo spettacolo mentre &egrave seduta, vede la sorella con gli occhi chiusi e un espressione che nella sua vita non le ha mai visto un finto sorriso con il fiato corto mentre non emette un suono si sente solo il respiro che dichiara uno sforzo in corso e un certo piacere assaporato dal suo corpo nudo. Inizia a dondolare un po’ di più per stimolare meglio il cazzo che &egrave dentro che non si muove sente solo il calore di quel paletto duro, ora dondolando in avanti e indietro si intravede che di poco il cazzo si mostra, per scomparire di nuovo nel corpo della sorella. Lei posiziona il dito medio sulla figa e in mezzo alla parte di cazzo come per stimolarsi mentre si sostiene con una sola mano a terra, il giovane deve aver riguadagnato le forze e afferra con vigore i polpacci della femmina si vede la pelle che rientra sotto la morsa delle mani e inizia a spingere e far scendere la donna al suo ritmo decisamente più veloce, Lucrezia ha i capelli in avanti che le ricoprono il volto mentre urla e sta volta un po’ più forte seguendo il ritmo che gli viene in posto un tono sottile della lettera ‘seee’ echeggia nell’ambiente.
Le tette rimbalzano e quello stesso movimento viene ripetuto per circa un minuto forse due, mentre la sorella ferma guarda con attenzione solo il cazzo che sembra uscire e rientrare, nota la sua forma più gonfio vicino alla cappella e quando esce leggermente mostra il fungo che poi scompare di nuovo nella femmina. Si ferma per un attimo, la donna cambia posizione sente il fastidio alle gambe e si avvicina al volto del giovane il quale apre la bocca per ricevere un bacio, ma la donna evita stando alla sua destra mentre si muove con il sedere e il giovane sposta le mani proprio li per guidare di nuovo i movimenti, Olivia si sposta ed ora &egrave in prima fila e vede da vicino il cazzo che entra ed esce dalla sorella le chiappe che vibrano e l’ano che sembra aprirsi quando il glande sembra uscire dalla figa, senza far smettere quei movimenti la donna si alza sulle braccia mentre il cazzo del giovanotto prosegue la sua manovra, le mani si attaccano ai fianchi e usa quelle per aiutarsi nella salita verso la figa mentre con la pianta del piede si &egrave impuntato meglio alzando il bacino per agevolarsi nei movimenti. La sorella cambia tipo di urlo e un ‘iiiii’ sempre più incitato dalla velocità che quella posizione gli permette di ottenere, il maschio stringe ora con forza le cosce mentre ferma il ritmo e chiaramente Olivia nota un movimento come se sparasse per cui vibra avanti e ancora avanti anche la sorella e venuta forse proprio quando ha sentito che il giovane ha eiaculato in lei, non urla sospira mentre si tocca il corpo sudato e il ragazzo con dolcezza la spinge in avanti; &egrave sbalorditivo per Olivia, nella sua vita ne ha visti di cazzi, ma mai aveva visto uscire un cazzo sporco di un lieve filamento di sborra lucido per gli umori della sorella e appena fuori rimbalzare eretto pronto ad essere utilizzato di nuovo, intanto osserva anche la figa della sorella che alzandosi in piedi mostra una piccola chiazza bianca sul labbro destro, poi da quello esce come una crema tutta bianca un piccolo gocciolo che diventa una goccia gonfia di due centimetri, e si ferma quasi al bordo della chiappa, la spettatrice ricambia il favore fattogli e intrufola la sua lingua per ripulire per bene la sorella.
La donna ora &egrave sfatta si siede sul tappetino e si tira in avanti i capelli per non mostrare il suo volto. Olivia sente nella bocca quel sapore e ripulisce la figa alla sorella, l’unica cosa che le due non avevano fatto era baciarsi ma ora forse godevano di troppa intimità familiare, si dedica quindi a leccare il cazzo del giovane. Il ragazzo che &egrave riuscito a soddisfare e levarsi momentaneamente di torno una delle donne sente il bisogno di riprendersi un attimo e sorridendo inizia a giocare con una delle grosse tette, sente il peso notevole con la mano la strige con vigore e si mette a leccare uno dei seni, si diverte a mettersi dentro la faccia e chiudere i due seni come fossero dei cuscini che gli chiudono intorno alle guance il loro morbido e gonfio piacere, prende un po’ di olio e lo spruzza sopra rendendoli belli lucidi e scivolosi al tatto. Olivia voleva giocare prima di godersi quella che poteva essere l’ultimo viaggio del giovane in fondo era al secondo giro, nonostante il cazzetto rimaneva teso, lo fece sdraiare e poi inizio dal volto per scendere sul petto insinuando i suoi grossi seni. Poi tornò sul volto per chiudere di muovo la faccia del giovane lì in mezzo. Con i suoi movimenti lo obbliga a succhiare prima uno e poi l’altro capezzolo sente il piacere dato dall’indurimento dello stesso per poi trascinarlo di nuovo sulla pelle gialla del giovane. Come se si appoggiasse ad un pesa si mette sugli addominali del ragazzo e sale e scende facendo sentire il graziato movimento dei meloni che si infrangono sulla pelle. Poi indietreggia e sente il cazzo rimbalzare e vede che una leggere sbavata di sborra esce quando con le sue tette lo avvolge; il ragazzo mentre &egrave sottoposto al massaggio con la mano tenta di raggiungere la scatola poi fruga e controlla distrattamente finalmente tira fuori un barattolo lungo e conico lo porge alla sua amante, Olivia lo stappa e vede che all’interno c’&egrave una specie di crema gelatinosa, l’odore non &egrave male sa quasi di fragola, inizia a ricoprirsi le mani e a spargersi sui seni quel gel ne mette così tanto che mentre si muove per tornare verso il cazzo del giovane, che delle gocce con filamento ricado un po’ in giro sono vermi trasparenti sente sulla pelle una strana sensazione come di fresco e piacevole mentre il suo naso si inebria di profumo di fragola. Il giovane per farsi fare il massaggio si porta i piedi quasi fin sotto il sedere e poi si rialza alla donna non resta che piegarsi leggermente per poter mettere in mezzo al suo prosperoso seno quel cazzo. E’ dubbiosa teme che il ragazzo possa venire eppure l’idea di avere in bocca dell’altro seme di quel maschio la invoglia a proseguire il gioco sessuale. Quel cazzo rigido viene catturato dalle sue tette lei le stringe e in parte continuano a scivolarle via per quel gel che si &egrave messa mentre trattiene in mezzo in cazzo le strizza con forza e le riapre una sensazione diversa dal solito non ha mai maltrattato così il suo seno. Nonostante l’intensità dei movimenti l’unica cosa che ottiene e colorare i peli del giovane di una poltiglia o schiuma bianca e smette così quella manovra stanca di perseguire quell’obbiettivo e vogliosa di altro. La donna si alza e raggiunge un mobile e appoggia le tette sopra, il ragazzo si alza prende il gel e lo spara sul sedere, mentre lei &egrave alla pecorina e poi inizia a penetrarla diretta in culo. Lei non sente dolore visto le scarse dimensioni dell’arnese, sente il vigore e sente che il giovane alterna ano e figa, il suo piacere &egrave più forte nella passera, e segnala il suo piacere con un tono più alto. Il ragazzo continua a cavalcarla con vigore, il cazzo &egrave sempre più bianco e dalle chiappe al cazzo si crea una schiuma viscosa bianca che sembra sperma ma in realtà non lò è forse quella miscela rallenta il piacere al giovane che cambia ritmo, ma, esternando sempre il suo vigore. La donna ha già subito un orgasmo e quasi cadeva in ginocchio per il mancamento di forza, ma il giovane teneva con tale forza i glutei che lei non era riuscita a scendere. Dopo un lieve periodo che recupera il fiato inizia a schiaffeggiare le chiappe sempre più forte mentre recupera il ritmo, Olivia sente il dolore e inarca la schiena il cazzo esce dall’ano e sente che lo strofina verso la figa bagnata e scivolosa, cerca di allontanarlo &egrave stufa di quegli schiaffi, recupera un fazzoletto e dà una ripulita al cazzo poi si inginocchia e inizia a succhiarlo, la sorella guarda le gesta della maggiore senza partecipare, Olivia gioca con le palle del giovane e inizia a menare il cazzo con forza solo con la mano, il giovane inizia ad ansimare quando sente i colpi di lingua sotto il glande e un piccolo getto che colpisce sopra la testa la donna dichiara la fine della battaglia.
Il giovane si siede ora a terra mentre il suo cazzo perde vigore e torna ad essere molle.
Olivia lo lascia li per un po’, prima di uscire mentre si avvolge il corpo con un lungo asciugamano da doccia lo avvisa che deve andarsene che potrebbe tornare il marito di sua sorella. Il ragazzo ora ha uno sguardo quasi terrorizzato e raccoglie le sue cose sparse e sparisce prima che la donna si sia finita di sistemare.

Continua

Fine CAP.12
Assalto nel treno (CAP.13)

Seviziata e umiliata anche nel suo sonno profondo dovuto all’eccesso di alcol

Nel bagno del treno intanto:
la giovane si assesta sul suo sedile ritira le braccia e con le mani come morte copre le tette anche se non riesce a fermare il tocco alternato dei due uomini che la insidiano, incomincia a percepire un certo fastidio sulla fine della sua peluria poco prima della sua figa come un grattare di due dita, ma, molto leggero, la mano che ha sulla figa si sposta e sta volta centra il punto giusto raccoglie, le sue forze e cerca di allontanarla, per un po’ ci riesce fino a che l’altro uomo non le prende il polso e avvicina alle tette la mano, con la sua trattiene entrambi i polsi , lei tira più indietro la testa e si muove in avanti lasciando che il massaggio continui,
tenta di alzarsi vuole scappare ma &egrave così debole che riesce solo a staccarsi un po’ dalla parete senza ottenere altro e si guarda la figa e la mano che si muove sul pelo ricoperto. In una frazione di secondo sente che le tirano giù le mutandine e che le due mani: una dell’anziano e una del più giovane si contendono l’ingresso nella passera esposta. La ragazza che non riesce a capire se la cosa le piaccia o meno inizia a rilasciare la sua urina bagnando anche le mani dei due assalitori, l’uomo più anziano e divertito e guida il getto che esce tra il water e quando lei aumenta la pressione al di fuori, poi la lasciano e lei continua a mugolare mentre si sente un po’ meno piena di alcol mentre ancora la pipi sgorga. Quando ha finito sente che le mutande le vengono levate del tutto e allargate meglio le gambe mentre di nuovo le dita dell’uomo più giovane si intrufolano dentro di lei. L’uomo dalla tasca del giubbotto tira fuori una bottiglia di birra non eccessivamente grossa, gira il tappo che &egrave a vite e infila nella figa il cono della bottiglia, inizia a muoverlo sempre più veloce mentre la ragazza inizia a mugugnare con un tono più alto, l’aver fatto pipi l’ha fatta riprendere e divenire più combattiva l’uomo quindi le mette l’altra mano sul volto lei sente l’odore della sua urina mentre viene seviziata con la bottiglia. L’altro uomo si occupa della sua tetta e la stringe e allarga la mano senza esercitare un tocco forte ma leggero. Prendono poi la bottiglia la forzano a bere, lei beve ma il flusso &egrave cosi veloce che non respira e ne sputa via una parte che le cade sul seno e su tutto il corpo nudo, scivola e la testa &egrave più bassa, continuano a farle bere la birra, poi quando lei tossisce e raccoglie le forze per levarsi quella bottiglia sente che un dito la penetra mentre la birra le scorre fresca sulla figa, si crea la schiuma proprio sulla sua folta foresta, l’uomo anziano prende la bottiglia e le fa bere l’ultimo sorso poi con cura la muove e la libera della camicetta e della giacca che appoggia con attenzione attaccata al gancio in alto poi torna verso la sua preda, mentre il suo compagno sta tentando di levare la gonna ma rimane stretta intorno agli addominali, l’uomo anziano si apre la patta e tira fuori i suoi sei centimetri molli, avvicina il volto della donna che dopo la nuova bevuta, anche se non ha ingerito l’intera bottiglia &egrave caduta di nuovo come in trance e non riesce a reagire. L’uomo le avvicina il cazzo, lei sente quell’odore intenso di chi non lo lava molto e riceve uno schiaffo, l’uomo vuole farle capire che &egrave pronto a farle del male se lei non si comporta bene, lei resiste la sua mascella tiene forte i denti chiusi mentre riceve uno schiaffo e poi un altro fino a che l’uomo le tappa il naso costringendola ad aprire la bocca per respirare e le infila quindi il cazzo molle, le dà uno schiaffo forse ha sentito i suoi denti poi la prende da dietro e guida il suo movimento e la inizia a scopare in bocca al suo ritmo. Lei riesce ad allontanarsi ma poi l’uomo la riprende ora il cazzo &egrave decisamente duro e gonfio lei lo riprende in bocca, viene spinta di nuovo da dietro quando si allontana troppo le esce un verme di sborra provocato dal suo lavoro di bocca ma l’uomo prontamente le ricolloca il cazzo in bocca, la sborra in eccesso inizia a scendere sul seno mentre lei assapora quel sapore di sperma nella sua bocca, il suo istinto di donna la fa’ succhiare mentre l’uomo la fa avvicinare con la bocca fino alle palle e la trattiene li mentre sente che stà rilasciando il suo sperma, la lascia quando sente che ha finito lei si allontana mentre dalla bocca le esce quel seme in eccesso che non ha ingoiato. L’uomo che ha ancora il cazzo teso sente che gli manca poco per avere il suo vero orgasmo e la forza di nuovo a prenderlo in bocca, in breve tempo rilascia una nuova bordata assai più potente della prima e imbratta in modo pesante il volto della donna. Intanto l’altro uomo che si gustava la scena si stava segando e ora che il suo grosso amico si allontana si avvicina alla donna e a dieci centimetri in alto dalla sua bocca si tira ad alta velocità la sua sega fino ad arrivare al suo apice e : rilascia il suo seme sulle tette, poi i due si ricompongono e lasciano al ragazza così in bagno mentre lei sembra essersi addormentata in quella situazione da schifo. Il treno prosegue il suo viaggio e verso le quattro si ferma alla stazione, prima di ripartire per tornare indietro il capo treno deve fare la sua ispezione sale e passa per i corridoi vuoti vede la porta del bagno aperta e nota la donna, le si avvicina vede il suo volto ricoperto dalla sborra che si &egrave seccata sente che la donna russa, si guarda intorno e sa che &egrave solo, decide di chiudere la porta a chiave dall’esterno e prosegue con il suo giro. Da il via per la partenza al macchinista poi invece di andare alla cabina si dirige nel bagno, ripulisce il volto della donna che continua a russare in quella posizione si leva i pantaloni e si muove il cazzo fino a farlo irrigidire, mette un cartone a terra sul pavimento e poi agguanta le gambe della donna dirige il cazzo e la penetra inizia a scorrere con vigore in lei la donna accenna solo a cambiare il suo respiro ma non si accorge di nulla mentre l’uomo aumenta i suoi movimenti e continua a montarla con vigore, quando ha terminato e sente che il suo seme &egrave dentro la giovane rimane immobile in lei, l’uomo aveva un certo arretrato, tira fuori il cazzo che &egrave sporco del suo seme e lucido degli umori femminili mentre diventa molle vede che dalla figa depilata, nella parte intima, della giovane, esce un rivolo che ricade sulla chiappa e sul sedere una quantità discreta. L’uomo ora si ripulisce, e con la carta igienica e un po’ di acqua ripulisce anche la donna, esce dal bagno guardandosi in giro per capire se &egrave ancora vuoto guarda l’orologio e sa che tra cinque minuti sarà alla stazione successiva.

Continua

Fine CAP.13
Conclusione della Vacanza (CAP.14)

Bagni dell’aeroporto durante l’attesa per la partenza del volo di rientro

Il treno si ferma lui scende fa due passi e poi passa da quella porta, ferma il treno e segnala che c’&egrave una donna in bagno forse violentata. Tirano giù la giovane dal treno arriva la polizia e il treno riprende il suo percorso mentre la giovane viene portata all’Ospedale.
Nel cuore della notte la madre riceve la telefonata dalla polizia che segnala l’accaduto, la donna piange e si prepara per andare a recuperare la figlia.
L’indomani mentre gli ospiti si preparano per andare all’aeroporto, la donna si comporta come nulla fosse evitando di menzionare i suoi problemi e salutando sorridente gli ospiti.
Arrivano con il dovuto anticipo all’aeroporto solo che sfortuna vuole che il volo abbia un ritardo di due ore e trenta per cui si mettono comodi vicino al gate in attesa che il tabellone segnali la loro futura destinazione.
E’ sempre una perdita di tempo l’attesa, si gira a zonzo fra i negozi senza un preciso obbiettivo dividendosi a gruppi mentre si presidiano le borse del bagaglio a mano.
Olivia si diresse in bagno e nella porta accanto udii degli strani rumori, notò che da uno degli angoli vicino al muro poteva guardare comodamente quello che succede. Sente parlare in Americano, una donna di colore di bella presenza con un voluminoso seno sta facendo un pompino ad un cazzo notevole, sono almeno venti centimetri di palo nero con la punta quando appare di un rosa intenso, l’uomo sembra comodamente seduto sul Water. Lei rimane ferma mentre sente che nella figa gli ribollisce il sangue e osserva con che passione la donna si dedica a quel cazzo duro, da quella posizione la donna vede solo la ‘crapa’ grossa e pelata dell’uomo. La donna di tanto in tanto sembra voler provare a ingoiare il grosso fallo ma non riesce &egrave troppo gonfio e quando l’uomo spinge lei ha una specie di urto di vomito che la costringe ad allontanarsi, Olivia si muove e nota che deve aver sbagliato a valutare la lunghezza forse siamo intorno ai venticinque o ventisei &egrave il cazzo più grosso che lei abbia mai visto. La donna si sposta, lei torna a nascondersi poi sbircia di nuovo e vede che si &egrave levata la maglietta e si &egrave leggermente spostata il reggiseno mostrando e giocando con il palo nero in mezzo al suo seno, un seno delle stesse dimensioni del suo solo forse un po’ meno rigido. La donna si gira e si leva i Jeans e anche le mutande mentre lentamente dando la schiena verso l’uomo si impala. La spettatrice da quella posizione può solo scorgere il salire e scende mentre senza pensarci mette la sua mano diretta nella figa e gioca penetrandosi imitando il ritmo della sua protagonista. La donna si alza lo succhia di nuovo e poi si gira, Olivia &egrave costretta a nascondersi perché sa bene che potrebbe essere vista mentre immagina il volto dell’uomo che viene ricoperto dal prosperoso seno mentre la donna lo possiede, poi sente dei movimenti dopo diverso tempo si rimette ad osservare e vede che la donna &egrave alla pecorina con il volto attaccato alla porta mentre con stupore scopre che l’uomo &egrave in realtà un nano di colore alto poco più di un metro e venti e che stando sopra il water quasi in bilico alla pecorina si monta la sua puledra. Si vede chiaramente che sposta il suo vigoroso palo, sputa sull’ano e poi inizia a spingere da prima lentamente poi più forte, le mani della donna sembrano arrampicarsi sulla porta mentre a fatica trattiene la volontà di voler esternare il suo piacere con la voce, si limita a soffiare come un toro seguendo il ritmo dell’inculata, le tette si muovono mentre il nano tiene i fianchi e con le braccia spinge e attira a se la donna. Un attimo di pausa e si torna nella figa e riprende a scorrere in modo sempre più veloce nella sua formosa e burrosa nera. Si fermano di nuovo e lui si siede di nuovo forse stanco mentre lei indietreggia afferra il palo e si impala e di nuovo controlla lei i movimenti che sono intensi come quelli che provava mentre era a terra, ora non si trattiene e qualche volta un flebile :’yessss’ con il finale allungato si ode nel bagno. Lei si ferma e tira la testa in avanti mentre riprende fiato, &egrave di sicuro venuta, si gira e si accuccia a terra inizia a far ballare le tette di fronte al piccolo uomo che si mette in piedi e inizia a segare la sua verga ancora dura verso il volto e il seno della nera che ha di fronte. Mette il suo cazzo in mezzo alle tette la donna chiude il seno con le mani mentre una chiazza bianca colora le nere tette, e l’uomo rilascia un ‘ahhhffff’ a basso volume, leva il cazzo da lei mentre si &egrave ridotto e ora sembra un serpente molle che punta a terra. Olivia &egrave eccitata, si siede sul water mentre sente che le sue mutande sono intrise di umori, decide di stare ferma li in attesa che il bagno in parte al suo si liberi dagli ospiti. Più tardi la donna esce dal bagno e una donna molto bella le regala un bel sorriso, la donna &egrave vestita con dei pantaloni larghi e chiede permesso per avvicinarsi al fon che asciuga le mani.
Nel passare si avvicina troppo e inavvertitamente con il suo bacino tocca la sud Americana. La donna in spagnolo esulta e inavvertitamente le scappa un esclamazione . L’altra dai biondi capelli la guarda chiede scusa per l’incidente e lo fa in Spagnolo visto che anche lei era di quelle parti.
Incuriosita la donna fa dei gesti per intendere che ha sentito qualche cosa di più. La bionda sorride e si scusa facendo cenno di si. La donna prende per un preservativo dal distributore e poi lo porge all’inquilina del bagno la quale sorride e la segue nel bagno. Fra le due non si scambiano parole mentre la donna tira giù i pantaloni larghi e scopre un cazzo di notevoli dimensioni, non di certo come quello del nero ma allo stesso tempo esaltante ora può far passare la sua eccitazione provata in qualche cosa di più .

Olivia &egrave ora stanca sono le ventuno e trenta ha scritto un racconto di oltre sessanta pagine senza accorgersi del tempo che trascorreva gli occhi quasi si chiudono, non ha voglia di rileggerlo in molti versi si &egrave sentita bene ed in alcuni momenti eccitata, mentre aveva scritto il capitolo del massaggio trascorso con la sorella si era eccitata e non aveva resistito a masturbarsi rileggendo il capitolo una volta terminato.
Apre la posta e prepara una mail per la sua sorellina:


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Ciao piccola,
oggi per effetto del jat-lag non riuscivo a dormire, mi sono dilettata nello scrivere questo, &egrave da rivedere, vuoi darci una letta?
C’&egrave molta fantasia, solo una parte &egrave vera, tu sai quale.
E’ meglio che rimanga un segreto tra noi due non dire nulla ad Alfredo.
Un bacio la tua sorellona.
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Invia con l’allegato e ora torna a letto, fruga nella valigia e tira fuori un vibratore che si era regalata nella vacanza e poi dopo averlo utilizzato prende sonno come un sasso, l’indomani pomeriggio avrebbe ripreso il suo lavoro.

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