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Erotici Racconti

Vita d’ufficio capitolo 7 – Chiara e i giapponesi

By 26 Maggio 2022No Comments

Dopo il primo incontro con i giapponesi la collaborazione sembra fattiva, tornano da me per concludere l’affare a una condizione: durante i due giorni necessari (e la notte fra le due giornate) Chiara sarà la loro “scorta”.
Io sento Chiara e le spiego i termini della trattativa con i giapponesi e che senza di lei l’affare salta.
Lei a malincuore accetta.
Durante la prima giornata va tutto liscio, la riunione è un successo, i giapponesi sembrano entusiasti di collaborare con me.
La riunione finisce. Chiara riaccompagna in albergo Matsumoto e il suo entourage formato da 3 persone.
Il signor Matsumoto è un signore distinto sui 45 anni alto circa 1,60 con il fisico asciutto, tipico per gli abitanti del Paese del Sol Levante e gli altri, a parte un ragazzo visibilmente più giovane, probabilmente il figlio di Matsumoto, sono simili a lui.
Dopo la riunione Chiara accompagna i signori in albergo dove, per l’occasione a una camera accanto alla loro.
Io di ciò che succede non so nulla fino a quando Chiara non mi racconta gli accadimenti di quella sera.
Da ciò che dice Chiara dopo aver consumato presto la cena il Signor Matsumoto le ha chiesto di presentarsi in camera loro.
In quella camera le regole erano: Matsumoto poteva fare alla ragazza ciò che voleva, il figlio doveva fermarsi prima del sesso, gli alti due potevano al massimo palpare senza infilare nulla in nessun orifizio della ragazza.
Mi ha raccontato che dopo aver ascoltato quali erano le regole è stata fatta spogliare e sdraiare a letto. il signor Matsumoto con fare molto elegante si è spogliato e ha iniziato a palparla prima di farsi una spagnola, a dire di Chiara pare che l’orientale non avesse mai visto due tette come le sue e dopo essere venuto su di lei ha acconsentito al figlio di andare dalla ragazza mentre si riposava, anche lui, a dire di Chiara con dimensioni “da orientale” si è prima fatto fare una sega per poi approfittare anche lui di due tette che, sempre citando Chiara “da loro possono solo sognarle” dove poi è anche lui venuto.
I due dell’entourage si sono poi avvicinati a Chiara palpandole il seno, a sentire lei sembravano ossessionati da un paio di tette, e segandosi con la mano libera.
Quando il signor Matsumoto si è ripreso l’ha fatta lavare aiutata dai suoi “scagnozzi” (così li ha definiti Chiara) che intanto l’hanno toccata per bene facendola eccitare.
Finita la doccia è stata fatta di nuovo sdraiare e il signor Matsumoto ha infilato il suo membro dentro di lei.
A suo dire la faceva godere in quanto molto bravo e perchè comunque si desse da fare anche leccandole e succhiandole il seno altrimenti sarebbe stato difficile solo con la penetrazione …
Comunque ha continuato con un discreto ritmo a scoparla e a dire suo neanche male, riempiendo la stanza di urli e gemiti fino a venire sulla sua pancia per poi spalmarle addosso il suo sperma. Poi il figlio ha approfittato ancora del seno e della bocca senza provocarle grandi sensazioni poi si è rilavata aiutata ancora dai due signori dell’entourage che a dire suo venivano nelle mutande anche solo guardandola.
Poi è stata fatta rivestire e accompagnata alla sua stanza dal figlio del signor Matsumoto che lei ha invitato ad entrare…
Chiara mi racconta che dopo essersi congedata dai tre Signori del Sol Levante è andata nella sua camera con il figlio del signor Matsumoto.
Dopo averlo fatto entrare gli ha chiuso la porta alle spalle.
Gli ha chiesto come si chiamasse e la sua età e lui gentilmente ha risposto di chiamarsi Mirko e di avere 23 anni.
Dopo un po’ di chiacchiere mi dice d’aver iniziato a provocare il ragazzo essendo seduta sul letto e iniziando a incrociare le gambe.
Dopo dice d’essersi alzata e tolta il vestito da sera corto di raso nero che indossava e aver chiesto al ragazzo se gli piacesse vederla in reggiseno e mutande.
Lui, racconta, è rimasto in estasi fin quando non si è sfilata il reggiseno al che lui le è saltato praticamente addosso e ha iniziato a toccarla e succhiarle i capezzoli quasi ferocemente.
Lei iniziava a bagnarsi e sfilandosi le mutande gli ha chiesto di scoparla promettendo di non dire nulla al padre di lui.
Al che lui l’ha infilata facendola godere nonostante le dimensioni non eccezionali e ha cominciato a scoparla ad un ritmo a sentire lei indiavolato continuando ad assapoarare le sue tette con le mani e con le labbra.
Il trattamento di prima, a quanto riferisce Chiara deve avergli fatto bene per quanto stava durando.
Lei godeva e lo faceva sentire dato che racconta d’aver goduto molto con il ragazzo che ha continuato per un po’ a montarla come se non volesse fare altro da molto tempo, non ha neppure cambiato posizione, lei sotto con le gambe appoggiate a terra dal letto e lui sopra quasi in piedi, come se avesse fretta di scoparla e neppure cercasse di stare comodo.
A quanto riferisce la mia giovane segretaria lui ha continuato a stantuffarla con forza fino a quando è uscito per venirle addosso.
Lei racconta d’esser stata stupita da quanto l’ha fatta godere quel ragazzo. Anche se, forse non è scesa troppo nei particolari.
Lui poi ha ringraziato molto, l’ha accarezzata e baciata un po’ molto dolcemente poi di fretta s’è rivestito ed è uscito lasciandola sporca e grondante di piacere sul letto distrutta raccomandandosi di non fare sapere a nessuno di quanto successo in quella camera d’albergo, infatti solo dopo la ripartenza dei nuovi clienti verso casa ho saputo di questa storia da Chiara.

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