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Racconti Erotici Etero

20. NEL SUO UFFICIO

By 12 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Vorrei essere nel suo ufficio silenzioso e semibuio. Vorrei essere inginocchiata sotto la sua scrivania,con la testa e le mani appoggiate sulle sue gambe fasciate da un paio di pantaloni leggeri di cotone. Vorrei essere lì,al servizio del suo piacere,mentre lui cerca invano di lavorare. Lo accarezzo voluttuosa,il suo pene si irrigidisce sotto la stoffa. Ascolto il ticchettio lieve ed incerto dei tasti del computer. Non intendo lasciargli alcuna tregua,non voglio offrirgli scampo. Sono lì,all’azione sotto la scrivania,sono lì per farlo godere. Gli slaccio con impeto i pantaloni e tiro fuori il suo membro teso. Riprendo ad accarezzarlo,massaggio l’ asta con amorevole cura e poi ridiscendo e mi concentro sui testicoli gonfi. Lo sento gemere,prima sommessamente,poi sempre più rumorosamente.
“Sì,piccola,così,sì…dai,me lo fai scoppiare,si,fammi venire nella tua bocca…”.
Adoro quando mi dice queste cose,anche la mia eccitazione è al massimo,ma non sono lì per me,sono lì per lui,per concentrarmi unicamente sul suo piacere. Non voglio nulla per me,non voglio neppure essere sfiorata,sono al suo completo servizio. Continuo ad accarezzare il pene sempre più turgido,ci gioco con passione. Lui si mette comodo,sprofondando nella sua poltroncina girevole. Non odo più il ticchettio dei tasti,sento solo il ritmo del suo respiro affannoso e dei suoi sospiri. Le sue mani sono su di me,le dita sprofondano nei miei capelli. Percepisco ciò che vuole,sono lì apposta per prendermi il suo piacere. Glielo tocco con maestria,so esattamente come gli piace,lo sfioro con le dita umide e poi lo assaggio,sfiorando la punta con la lingua. Alterno un ritmo lieve e delicato ad uno deciso e rapido. Tutto per ritardare di una manciata di minuti il suo orgasmo. Sono allo stesso tempo schiava e padrona di quel piacere.
L’ atmosfera nell’ ufficio si è fatta incandescente,mentre il silenzio della sera avvolge i nostri respiri. Ad un tratto,proprio mentre glielo stringo fra le labbra,succede una cosa inaspettata. Nella mia crescente eccitazione,sento sopraggiungere nitido ed inarrestabile un orgasmo che non desideravo e che non ho cercato. Mi esplode improvviso in mezzo alle gambe senza aver fatto nulla per procurarlo. Mi sento quasi in colpa per essere venuta,lui si accorge dei miei fremiti e mi accarezza con dolcezza la guancia,per farmi capire che non è arrabbiato. Anzi,probabilmente il mio orgasmo inaspettato gli ha dato uno stimolo in più. Riprendo a massaggiarlo con maggiore passione e con assoluta dedizione. Lo infilo in bocca,mentre con le mani umide gli massaggio i testicoli durissimi. Lui mi afferra per i capelli e mi affonda il pene in gola. Aumento il ritmo,come piace a lui. è ad un passo dall’ orgasmo,faccio su e giù alcune volte,fino a quando non sento i suoi schizzi caldi e copiosi riempirmi la bocca. Senza pensarci,ingoio tutto,soddisfatta.
Ecco,vorrei davvero trovarmi lì,all’ interno del suo ufficio semibuio e silenzioso,schiava del suo sesso,padrona del suo piacere.

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