Skip to main content
Racconti Erotici Etero

24 ore non stop!!!

By 25 Giugno 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

“24 ore non stop”
di Alessia S. e MarcoErotico

note degli autori:il seguente racconto è nato da una stesura via mail a quattro mani
una linea divide le parti scritte da Alessia da quelle di Marco.
Un’esperienza positiva che porterà ognuno di voi nel mondo fantastico di una giornata intrisa di sesso e rock n roll!

‘ Alessia
Stasera finalmente esco, dopo mesi di lavoro tanto intenso una settimana di ferie me la merito tutta.
Mi preparo a una serata con le altre, andremo a bere qualcosa e poi a ballare, vogliono andare in un locale nuovo, non l’ho mai sentito, l’avranno aperto in questo mese di alienazione totale?
Ho proprio bisogno di staccare la spina, di non essere la stessa Alessia di sempre, quindi stasera mi metto “in tiro”, niente di comodo come al solito ma tacco a spillo con allacciatura “alla schiava” fino al ginocchio, longuette color sabbia bella stretta con lo spacco di fianco, facciamoci vedere una volta tanto.
Perizoma nero e reggiseno (push up?non ce n’è bisogno…) nero…che si vedano bene.
Camicia o maglia?
Maglia…nera…no, bianca.
E’ più corta e scollata.
Trucco non pesante, ma tanto lucidalabbra…sono unta come se avessi bevuto olio dalla bottiglia!
Capelli su?Sì dai, per una volta.
Non sembro nemmeno io!

Pronta a uscire.

Le altre sono già arrivate e quando mi vedono cominciano subito con i commenti.
“Che intenzioni hai stasera?”
Rispondo con un sorriso che lascia capire tutto.
In particolar modo mi sembra indispettita Claudia, da sempre la più esibizionista di noi.

PUB: andiamo al solito pub, solita gente, tranne un tavolo di ragazzini sui 20 che si lasciano scappare qualche commento ad alta voce di troppo su di noi.
Claudia incavolata e vuole andare a dirgliene quattro, intervengo per fermarla che lei ormai è già arrivata al tavolo e mi metto in mezzo tra lei e loro (che erano rimasti ammutoliti dopo averla vista partire verso di loro) e ricominciano con i commenti.
Finalmente ho capito!
Lei era arrabbiata perché non si rivolgevano a lei!
I commenti erano tutti per me!
Mi giro verso di loro facendo una faccia arrabbiata anche se devo dire di sentirmi lusingata da quei loro discorsi per una volta, e non devo averli convinti molto, tant’è che non tutti la smettono subito.
Comunque sono tanti (una 15ina), e anche se hanno solo 20 anni (io ne ho 26) non è il caso di mettersi a discutere.

Torno al tavolo e ordino il terzo Mojito della serata.
Sono carica… Più tardi vado in bagno (è in fondo ad un corridoio), e appena esco mi ritrovo di fronte TUTTI i ragazzi del tavolo di prima, in silenzio che sembrano aspettarmi…
Che fare?Devo passare proprio in mezzo a loro…
Col cuore in gola mi avvio, mi sembra di essere un ciclista in quelle tappe di salita con tutto il pubblico che si sposta solo quando lui sta per passare…
Non so quanti ne ho superati, ma ad un certo punto uno non si sposta e mi ritrovo proprio in mezzo a loro e da dietro mi sento una mano che mi tocca il sedere…
In un attimo mi sono tutti addosso, sono troppi e non riesco a muovermi, sento le loro mani che cercano di infilarsi ovunque, la camicia ormai è sbottonata e il reggiseno è tutto spostato, sento anche il cazzo di qualcuno in mano e forse è questo che mi “risveglia” e fa sì che riesca a divincolarmi di corsa! Mi ritrovo in mezzo al pub, con tutti che mi guardano, la camicia slacciata e il reggiseno tutto spostato, praticamente sto mostrando le mie tette al locale!
Che sensazione! Torno al tavolo, i ragazzi di prima non si vedono +, saranno usciti dal retro?
Mi staranno aspettando nel parcheggio?
Speriamo di no, non so se riuscirei a scappare un’altra volta…o forse non sono ancora abbastanza ubriaca? Comunque dopo poco usciamo, con Claudia che non mi rivolge praticamente più la parola, e per fortuna mi accorgo che loro non sono lì ad aspettarmi.
Saliamo in macchina dove riesco a recuperare il mio aspetto iniziale e ci avviamo verso la disco.

‘ Marco
“Certi giorni sono talmente storti che non vedo l’ora di ricominciare la mia giornata in veste notturna…la classica uscita di liberazione totale, senza fastidi dovuti all’ansia di rincorrere un nuovo cliente, nuovi preventivi e cose simili…relax, birra e, possibilmente, fica.
Mi tolgo la divisa da lavoro (pantaloni e giacca) e mi rimetto in sesto. Mi guardo allo specchio pronto e profumato. Sono di nuovo io, il rocker di sempre anche se ormai troppo vicino ai trenta per essere credibile nei miei panni quasi attillati.
Stivali a punta, jeans un po’ stretti…hey…ma ‘sto pacco sotto è mio? Wow…sorrido compiaciuto…lo tocco, lo sistemo ed esco da casa.

Axl mi chiama al cellulare, mi dice che tarderà. Affanculo penso, io intanto mi metto sul bancone del solito Pub…il classico ritrovo di una vita e mezza…il solito scarica-problemi diurni…ordino la prima birra, poi la seconda…cazzo, l’amico Axl non arriva.
Mi manda un sms con scritto qualcosa del tipo “Abbi pazienza, sto tacchinando una gallinella di 21 anni”…ad alta voce rispondo al messaggio…”Ok bastardo…portane una anche per me” e mentre alzo gli occhi noto la compagnia di quella stronza di Claudia, una mia ex fiamma che sapeva solo guardare la propria piega dopo aver scopato. Che tristezza. In compenso tra le amiche scorgo una figura nuova. Carina, bel visino, belle labbra…anche un bel paio di tette.
Le cerco gli occhi per scontrarci almeno una volta ma nisba…manco morta…lei è troppo impegnata a bere i suoi cocktail e la mia immaginazione svanisce nella terza birra quando sento esclamare dei ragazzini. Che palle, quando finiscono le scuole la mia psiche diventa una merda con gli strilli di quattro ragazzini sbavosi. Vedono le tette in bella vista di quel tipino vicino a Claudia…bofonchiano qualcosa…non sento ma vedo Claudia che si alza e glie ne dice quattro…ma poi si gira e ride con le amiche…tz, la solita tipa tritacoglioni-esisto solo io…puah… Ordino un cazzo di martini bianco. La barista mi guarda e mi dice “Hey Mac, dopo tre birre, un martini? è roba da aperitivo!”…calmo il mio carattere impulsivo e mi basta una sola occhiata al suo viso…”ho detto un martini…qualche problema d’udito?”. Lei si gira e me lo serve indispettita.
La troia non se l’è mai dimenticato il mio savoir faire…peccato che quando ero io ad offrirle da bere nel mio letto, lei poco dopo usciva con un altro stronzo della mia ex compagnia. Puah…che serata…e dire che dovevo riprendermi.
Axl mi scrive che arriva in ritardo e che, mal che vada, mi attenderà alla discoteca “Rainbow”.
Che palle. Non mi faranno neanche entrare.

Mi alzo e vado al cesso, ho voglia di pisciare. Dò uno sguardo al tavolo di Claudia…lei accenna ad un salutino…il solito sorrisetto da ebete. Ricambio ma fuggo dietro le colonne del pub per dirigermi al cesso. Entro. Ci sono cinque ragazzini appena freschi di diploma che stanno ridendo e scherzando mentre si rigirano un cannone da fumarsi poi fuori dietro al parcheggio…chiudo la porta del bagno alle mie spalle e sento i loro commenti sulle donzelle del pub. li dicono ad alta voce per far sentire a me quanto sono uomini…puah, che tristezza…avessi la loro età ancora…poi, mentre mi pulisco sento qualcosa di strano.
una voce di donna…un commento, delle risate ma anche delle offese…”stai qua, puttanella!” grida uno dei cinque. Ma con chi ce l’hanno. Provo ad aprire la porta ma uno di quei fetenti ci è appoggiato sopra e non si sposta. Sento un “No” confuso, di una donna in difficoltà ma in stato di ebbrezza. “Prendilo in mano…anzi, ciuccialo a tutti i miei amici, puttanella!”…Cristo stai a vedere che si violentano una ragazza quando io non posso nemmeno uscire dal cesso…lancio un urlo “Che cazzo succede per dio?”…sento della confusione, appoggio uno stivale sul water e mi do una spinta per superare la porta in altezza…vedo una ragazza con una tetta fuori, che ha una smorfia in viso tra il pianto e la goduria…uno si ritira dentro il cazzo, l’altro le infila una manata nel culo palpandola per bene. Cerco di dire qualcosa ma poi noto che lei non ha interesse a finirla…solo dei secondi e poi sbotto mentre lei bofonchia qualcosa e si dimena per uscire dalla presa di quei quattro.
“Lasciatela andare quattro stronzi!”…urlando riprendo le mie forze, butto giù la porta e cerco di capire che cazzo succede. I quattro tipi si rimettono in sesto. Uno si lancia dalla finestra e gli altri tre corrono verso l’uscita.

affanculo. anche stasera è saltato un discorso divertente sul pestaggio in un cesso di un pub squallido in un quartiere fottuto. Puah…rido come un coglione. Entra la cameriera…sì, la mia ex troia.
Mi chiede che è successo, la guardo e le dico “è successo che questo mondo sta cambiando aura…”
Lei mi osserva confusa poi mi da una carezza, mi si struscia addosso, mi spinge nel bagno con la porta semi devastata e si abbassa. Arriva lì, lo tira fuori…”Perché non m’hai chiamato quando sei andato a fare pipì?”…”perché la so fare ancora da solo, no?” rispondo ma lei sorride come una coniglietta oca di Playboy e me lo prende in bocca. Inizia ad infilarselo sempre più giù fin quando non le viene un conato di vomito poi inizia a leccare, a leccare, a leccare…cristo santo, ma quanto cazzo lecca?
“Mi piace quando sa di pipì, sai?”…ma che razza di frase è? Comunque la prendo per buona e dopo averla allontanata con forza tirandole quei capelli lunghi e mossi, mi prendo il comando sul mio arnese e decido di venirle in faccia. “Voglio essere la tua cagna, Mac…usami come sborratoio dai…riprendimi con te…!”. La inondo facendo finta di nulla alla sua frase che, a suo modo, riapre una ferita profonda. Ci tenevo a lei…il problema è che è troppo ninfomane…ma che dico ninfomane…troia. Mi pulsce il glande e poi si asciuga con la carta igienica. Io esco, non la saluto nemmeno…tanto dovrà portarmi un secondo martini.
Mi risiedo al bancone. Claudia passa di fianco a me con le sue amiche. Osservo quella che era nel cesso pochi attimi prima. Ha gli occhi tristi ma sorride beata. Ha le mani che tremano. Stavolta lei mi guarda e abbassa lo sguardo, poi mi riguarda. Mi ha riconosciuto?
Claudia mi dice che vanno al “rainbow” a fare due salti…bella merda…ma credo che ci andrò anch’io…Axl mi ha appena messaggiato…l’amichetta di 21 anni ha con se una collega. Bueno, pago ed esco.

‘ Alessia
Usciamo dal pub.Adesso Rainbow.
Il tipo di prima esce subito dopo di noi, mi avrà riconosciuta?
Probabile. Ho visto che conosce Claudia, magari indago con lei, anche se mi sembra che ce l’abbia con me perché le ho rubato la scena.
In macchina il solito casino, poi mentre stiamo x arrivare, rapido ripasso del trucco.
In fila per entrare mi pare che i ragazzi dietro a noi spingano un pò troppo sul didietro, ma per fortuna è questione di pochi minuti, e appena entrate io e Claudia ci dirigiamo verso il bar, subito affiancate da due ragazzini.
Che palle, solo ragazzini stasera?
Cominciano a intortare e io sto cominciando a stufarmi, Claudia invece pare gradire, forse ha solo bisogno di un pò di attenzione, io almeno ne approfitto x farmi offrire da bere da uno dei due.
Maschi.
Basta un sorrisetto, due risate e magari toccargli il braccio per fargli fare quel che voglio.
Il ragazzino mi sembra tutto gasato da questa mia “partecipazione”, dev’essere uno di quei tipi tutto casa e scuola che non ha mai visto una donna se non su internet, decido di dargli corda x un pò, tanto non ho niente di meglio da fare e male che vada mi farò offrire da bere di nuovo.
Claudia invece mi sembra un pò più lanciata, o forse finge meglio, comunque si lascia mettere un braccio attorno alla vita, “il suo” dev’essere più intraprendente.

‘ Marco
“Parcheggio la macchina e mi adopero a trattenere un sorriso formale per far sì che i buttafuori non guardino gli stivali e i jeans troppo demodè. Uno è l’amico di mio fratello. Sorride, mi da una pacca alla spalla e mi dice qualcosa del tipo “La prossima volta perchè non ti metti anche le stelline in faccia?”…mi fa entrare gratis quindi gli permetto la battuta e rispondo come un cretino.

Becco finalmente Axl. Cristo Santissimo, le tipine con lui hanno giusto giusto il fisico ed il tempramento che andavo cercando. Mi presento ma loro sembrano già barcollare del tutto. Meglio così…in fondo non ho tempo e voglia di stare qui a tacchinare per tutta la santa sera.
Axl mi passa un buono consumazione. Ma come? Se le vuole fare tutte e due? Sembra che loro ci stiano anche…affanculo anche ‘sta cosa…vada per il bere…torno dopo e magari più incazzato e vispo di prima…una di loro deve assolutamente farmi compagnia…magari anche solo per un limonino tranky tranky ma l’importante è definire “un” qualcosa.

Mi appoggio al banco. Vedo un tipo sui vent’anni coi capelli sparati in aria e le braghe che gli cadono sulle chiappe…moda hip-hop…peccato che non sei un nero del Queens e qui fuori c’è la Golf di tua mamma parcheggiata…puah, che buffone…hey, aspetta un pò…la tipa accanto alui sorride come un’oca…dove l’ho vista quella faccia?
Cazzo…non me lo ricordo in compenso puttaneggia proprio bene…e che gambe ha la ragazza? Glie le leccherei tutte sino ad arrivare al bancomat verticale peloso…uhm, sì…ne ho voglia…
un martini bianco, grazie.
Sorseggio. Lei si abbraccia lentamente al tipo…poi arriva Claudia o meglio, il mio sguardo cade su di lei. Ubriaca la deficiente. O forse fa finta…più probabile. Un altro ragazzino coi capelli a punta, maglietta senza maniche e jeans alla moda. Si fa toccare la bassa schiena…tra due drink il ragazzo le avrà sparato le mani nel culo e lei sarà lì a sghignazzare come una “gnorri” di prima categoria.
hey…ecco dove avevo visto il viso di quella ragazza…è l’amica di Claudia. Interessante. Ora mi ha notato. Si avvicina.

“Ma noi due ci conosciamo?” chiede lei, “Può darsi” ribatto io.
“Ma dove ci siamo incontrati io e te?…facevi ragioneria?”…”No, facevo pipì quando ti stavano saltando addosso in quattro…” lo sapevo. non riesco mai a cucirmi la bocca. è diventata paonazza, si gira di scatto e torna dall’amichetto ventenne che mi guarda storto.
E adesso che le dico? Bella minkiata hai fatto.
Torno sui miei passi, mi siedo accanto ad Axl che è seduto in mezzo alle due ragazzine troiette.
Lui inizia a limonarsele…prima una e poi l’altra…lo chiamano Axl ma assomiglia a Jon Bon Jovi…se ne fa due a settimana e mai che pensi a me per la miseria!
Osservo il culo della maiala più vicina a me. Belle chiappe ma soprattutto bel perizoma viola. Mi viene duro.

Anche l’amica di Claudia si siede accanto a me ma giunge col tizio di vent’anni.
Mi osserva con la coda dell’occhio e poi inizia a strusciarsi con lui sino a mettergli l alingua in bocca. Si atteggia la stronza. Ma che le ho fatto in fondo? io volevo solo aiutarla…va beh…mollo una mano sulle chiappe della tipina di Axl. Non dice nulla, si gira pigramente e ammicca con un sorriso da troia. Palpo bene.
Poi guardo l’amica di Claudia…è alla mia destra. Mi fa sesso. Allungo una mano…tanto sta limonando, mal che vada mi sgriderà con qualche bestemmia.
wow…o è troppo impegnata a farsi toccare le tette o è proprio rincoglionita. Ho la mia mano destra sul suo fondoschiena, la accarezzo con le dita e lei non dice nulla. Anzi…si gira più verso di me col suo culo.
Affondo la presa, tiro giù la cerniera della gonna, le infilo una mano dentro… il ragazzo si stacca e decide di andare a prendere da bere. Io faccio finta di niente ma la troia si è seduta sulla mia mano e io non riesco a tirarla fuori. Speriamo che il ragazzino non se ne accorga.
No…è proprio un ragazzino.
Lei si gira verso di me.
“Ti piace anche il mio culo allora?”
“Beh…ora come ora, non avendo più il sangue nelle mani potrei dire di no…”
“Ok…riprenditi la tua mano”…ma togliendomela me la prende e l’appoggia sulla sua gamba.
“Io mi chiamo Mac e tu?”
“Io Alessia…sono l’amica di Claudia…m’ha raccontato un pèaio di aneddoti su di te sai?”
“Fesserie credo, come tutto ciò che racconta…”
“Già. Può darsi. Sei un tipo interessante sai?”
“Ti ringrazio. Mi piacerebbe dire altrettanto di te.”
“Ah…perchè scusa? Cos’ho che non va?”
“Niente solo…boh…nel cesso del pub mi pareva che tutto sommato ti piacessero le attenzioni spinte di quei quattro…e ora ti stai limonando un ventenne mentre io ho la mano su di te…”
“Ho capito, devi essere un’ipocrita di merda, come tutti voi uomini del resto…”
“Senti Alessia…a me gira la testa, sono stanco, arrabbiato e anche abbastanza deluso dalla serata…io ora me ne torno a casa mia…tu fai quel che vuoi e se ti va di riincontrarmi sai già dove trovarmi”
“Ma tu sei completamente fuori! Ma chi cazzo ti credi di essere?”
“Nessuno ma ho un bilocale arredato che mi aspetta perchè domattina il mio datore di lavoro mi attende al varco…dove dormi stasera?”
“Come dove dormo? A casa mia..o magari di Claudia..beh non so ma a te che ti…”
“Vieni da me?”
“Scordatelo!”
“Fai la sostenuta?”
“Ma se manco ti conosco!”
“Perché, conosci da più tempo quel ragazzino che ti stava palpando?”
“Oh….io cerco di ringraziarti a mio modo per quello che hai detto in quel bagno ma vedo che te sei proprio stronzo eh!”
“Senti…tu mi piaci. Anzi…ti trovo davvero sensuale. La musica qui è assordante e io mi stacco da questa merda…io esco. Ti aspetto fuori per dieci minuti. Se ti vedo bene se no cerca di divertirti con quell’oca infame di Claudia ok?…Ciao Alessia”
“Ma…ma…dove cazzo vai oh!? Io…Io…”

Mi allontano e non sento neanche che cazzo dice.
Forse ho fatto troppo il figo ma ha qualcosa quella ragazza che mi spaventa un pò…già, mi piace la ragazzina…uhm…sto perdendo colpi…inizio ad infatuarmi della prima che mi violentano nel cesso della mia seconda casa? Affanculo…io mi accendo una sigaretta…aspetto dieci minuti. mi auguro che esca. me lo auguro proprio.

‘ Alessia
“Fai la sostenuta…”ma che cazzo, chi si crede di essere?
Prima mi mette le mani addosso e poi dice che IO me la tiro?
IO me la tiro?
Cioè, lui mi dice “Ti aspetto fuori per dieci minuti. Se ti vedo bene se no cerca di divertirti con quell’oca infame di Claudia” e sono io a tirarmela?
Questo non ha mica capito con chi ha a che fare…
Forse però non l’ho capito nemmeno io, perché mentre faccio questi pensieri mi accorgo che sto camminando spedita verso l’uscita del locale.
Incrocio il bamboccio di prima, ancora euforico per l'”assaggio” che gli ho concesso e mi porge il bicchiere che ha preso per me.
Lo bevo in un sorso solo, saluto sbrigativamente e me ne vado verso l’uscita, tutto sommato quel tipo non è affatto male, solo che non ha ancora imparato a trattare le “signore” come si deve…

Esco dal locale, ho freddo e credo che si possa notare…lo vedo accanto a una macchina che si fuma una sigaretta.
“Non ti devi permettere di trattarmi così, chi ti credi di essere?”
Mi guarda, non accenna una risposta e da un altro tiro.
Non so perché mi sto comportando così, forse l’alcol o forse l’atteggiamento da duro di periferia di questo qua.
Gli prendo la sigaretta dalla mano e gliela butto a terra.
“MI ASCOLTI?”
Sembra prendersela per questo, bene, ho raggiunto il mio scopo, una reazione.

Apre allora lo sportello della macchina e sale “Allora perché sei uscita?Per sbraitare come una gallina o cosa?”
Non capisco cosa mi sta succedendo, giro attorno alla macchina e salgo, silenziosa.
Lui mette in moto e parte, dopo essersi acceso un’altra sigaretta.
L’ambiente è tesissimo e mi chiedo cosa ci faccio qui, chi me l’ha fatto fare?

‘ Marco
Accidenti. Alla fine sono stato credibile…beh, in effetti ho anch’io il mio perché no? Mentre guido noto che si allaccia la cintura, la seguo…ormai ho già 15 punti neri, se mi beccano senza è la fine…hey…quella cintura pare le stringa le tette…tutto sommato mi fa anche tenerezza…ma? cosa fa?

“Beh? Non hai mai visto un paio di tette avvolte in una maglia?”

< Che sbruffone…senti…mi tolgo il reggiseno perché con la cintura il ferretto stringe e mi da fastidio…>

< Fai pure…hai bisogno di un separé?>

< ma non fare l’idiota…mica mi metto qui con le tette al vento di fronte ad uno come te no? So togliermelo senza tirale fuori…sono esperta, credimi…>

< cazzo…la houdini del reggiseno…>

Detto e fatto se lo sfila e lo appoggia sul suo ginocchio ma un laccetto finisce sulla mia mano, appoggiata nervosamente sul cambio. Un lampione lo illumina…gagliardo il reggipetto…è rosa…non hai idea di quanto mi attizzino i reggiseni rosa…magari ha anche il perizoma in tinta…o magari no…chissà se è depilata…ma in fondo chi mi dice che questa ci sta? …no, ci sta…se no che ci fa seduta sulla mia rocker-car?

< Beh, in ‘sto mortorio di macchina la radio non funziona?>

< La radio funziona solo per le musicassette…la merda della radio è esclusa>

< beh, allora inserisci un nastro….non lo so…mi stai facendo addormentare! e poi…dove cazzo stai andando?>

< Una cosa per volta, bambina…intanto schiaccia dentro la mc che vedi semifuori dall’autoradio…poi alza il volume sino al “4” e poi…dove stiamo andando? A casa mia…o così credevo…hai altre richieste?>

< Che richieste vuoi che abbia…parli in monosillabe…che cazzo ne so…e poi sei tu il duro della situazione, portami dove vuoi…un motel?>

< Intanto metti la musica e non soffermarti sui particolari del mio carattere esuberante…in secondo luogo il motel me lo ammoscia, soprattutto se penso che devo pagare 60 euro per scopare su un letto che non è il mio…>

Prima che lei sbotti, inserisce la mc…White Snake in sottofondo…relax nelle mie vene…

< SCOPARE? Innanzitutto tu usi già dei termini che…>

freno la macchina in mezzo alla strada…guardo l’ora…sono già l’una e mezza…mi giro verso di lei, le prendo i capelli, la stringo forte e lei fa una smorfia di dolore, alza le mani come se volesse difendersi ma io mi avvicino lentamente, capisce che non è in pericolo, tiro fuori la lingua, glie la passo sulle labbra…

< Baciami>

lei si tira indietro. non ha capito con chi ha a che fare.
la rimetto in posizione da bacio stringendole forte i capelli.
inizio a ficcarle la lingua sino in gola, arroventandomi sulle sue labbra…le succhio, le mordicchio e intanto la lecco. lei ricambia, si lascia andare, cerca i miei pettorali, mi sbottona la camicia…sono sudato, fa caldo in questo cesso di posto ma anche lei è sudata e il cuore le batte forte…le infilo una mano nella maglietta…dio che seni stupendi…le mie dita scivolano sui suoi capezzoli e la tetta mi scivola via per il sudore…intanto le lingue continuano a combattere l’una con l’altra come se volessero affrontarsi in uno scontro all’ultimo sangue.
Apre le gambe dopo che forzatamente le ho infilato la mano sulla gamba, mi dirigo verso la sua fica, è calda, umida, vogliosa…sposto il perizoma, sulle grandi labbra è depilata, come piace a me…perfetto…le infilo un dito, due dita…inizio a fotterla solo con la mano mentre lei cerca il mio membro diventato d’acciaio, si sposta, si lascia togliere la maglietta, mi slaccia i pantaloni, estrae il mio cazzo…è pronto all’uso…per un attimo mi preoccupo che odore possa avere…in fondo mi avevano spompinato qualche ora prima ma il mio desiderio viene meno quando sento un clacson…
per la puttana…un cazzo di furgone…deve passare…come dargli torto…
ci stacchiamo, ci scambiamo un sorriso e vedo nei suoi occhi un mix tra innocenza e voglia di godere…la tipa mi sta già facendo sciogliere…lo sapevo che stasera avrei fatto meglio a prepararmi i brani per sabato sera…puah…coi jeans abbassati mi rimetto in posizione di guida e parto lasciando così alle spalle il furgone maledetto.
Lei apre la sua borsa, tira fuori dei fresh&clean, ne estrae due e mi guarda angelicamente, così, coi seni fuori e il suo trucco andato in macello con le leccate di prima.
Si avvicina a me e mi fa cenno al cazzo…

< Ti spiace se…>

< No…figurati…non potevo essere lindo a quest’ora bimba…>

lei sorride. delicatamente si abbassa e inizia ad accarezzarmi il pene. me lo coccola e me lo profuma con quelle salviette rinfrescanti…non resisto…il sangue ripulsa lì sotto…in un attimo è duro.
lei mi sussurra qualcosa come “stai attento”…e abbassa la sua bocca…sento calore…oddio, sento la sua lingua danzare sul glande. perdo quasi i sensi da come riesce a coccolarlo con la sua lingua. lenta e forte, lentae forte…inizia più velocemente sino ad alzarsi, leccarmi il collo e farmi una sega mentre cerco di giungere a casa nel più breve tempo possibile ma cercando anche di salvaguardare la mia e la sua pelle.
Giungo sotto casa lei mi sta segando sempre più vogliosamente.

< Lo voglio dentro Mac…non sono una puttana, non pensarlo… però è più forte di me…ti voglio adesso…>

affanculo…anch’io lo voglio…siamo sicuri che non è una che fa così con tutti? magari è la volta buona che mi prendo pure una cazzo di malattia…ma no…guarda i suoi occhi…troppo sinceri per essere una vacca…non lo so…hey…basta…sto per venire io…io…
appena girata la chiave la mia sborra spruzza sino al tettuccio della macchina, mi sporca il volante, il cruscotto, la radio e anche il cambio…lei è contenta…
si abbraccia a me…

< è la prima volta che provo delle emozioni così mac…ma poi mac che razza di nome è? non hai un nome normale tipo il mio?>

< Ohggesùsantissimo…m’hai fatto venire e…tu mi chiedi…ok…sono Marco ma…dovrei pulirmi io…io…siamo arrivati sotto casa mia non posso farmi beccare che…insomma, ci siamo capiti no?...fresh and clean?>

< No…aspetta…voglio provare a fare una cosa…a 26 anni ancora non l’ho fatta…>

< Cosa?>

< Non è che non l’abbia mai fatta…cioè…col mio tipo un paio di volte ma…voglio assaggiare la tua…>

si abbassa, lecca tutto il mio cazzo, le palle, la pancia e poi con le dita raccoglie dal volante e dal cruscotto…si infila le dita nella bocca, deglutisce.

< è buono il tuo sperma…anche se…forse hai esagerato con la birra…ha un certo retrogusto che…hee hee hee>

ridiamo, ci abbracciamo ma cerco di dimenarmi e rimettermi in sesto prima di scendere.
lei mi sussurra una cosa prima di scendere…mi lascia stupefatto…riesce ad aprire il cuore di un vecchio rocker come me…mi dice…

< hey…non deludermi…voglio provare delle forti emozioni con te…credo tu sia l’uomo che cercavo da tempo…>

puah…che situazione di merda…i suoi occhi, il suo stile…il suo savoir faire…la vedo grigia…forse non rimango single domattina.

saliamo le scale. mi butto in cucina mentre lei va in bagno…sento che si sta facendo un bidet…buon per lei…si è già sistemata anche nel bagno di casa mia. Finisce in breve tempo.
Esce coi vestiti in mano…

  • cribbio…è rimasta in mutande, reggiseno e stivaletti neri aperti…che bomba sexy…la vedo molto bella…troppo per i miei gusti…la bacio e mi ritiro nel cesso…devo liberarmi, lavarmi e profumarmi…quest’afa ha ucciso anche i nasi più chiusi…quando ho finito mi chiedo come sarà o meglio, se sarà ancora lì…
    Esco. lei è distesa a pancia in giù, dondola le gambe verso il soffitto e sta rovistando tra le mie cianfrusaglie trovate vicino al letto…ha preso delle manette col peluche rosa, un tanga nero maschile e un vecchio Lp sgualcito…le piace la copertina dice…sono sempre i WHITE SNAKE e percepisce nella cover che, la bocca del serpente è in realtà una vagina…
    Mi sdraio accanto a lei…lei sorride, mi guarda ancora con quel sorrisetto incantatore e poi alza le manette…

    < E con queste? guarda che io inizio ad avere paura di te…cosa fai alle donne? ma posso fidarmi?>

    < certo…sono solo un giocattolo erotico in più…>

    < E…ti dispiacerebbe farmi vedere come si usano?>

    il suo dito scorre lungo il mio petto, scivola sulla pancia e va sui miei boxer…

    ‘ Alessia
    E’ incredibile quello che mi sta succedendo, non sembro io!
    Sono a casa di uno sconosciuto a cui ho appena fatto una sega in macchina!Ho LECCATO il suo volante!Ho SUCCHIATO il suo sperma!!!!
    Mi sembra impossibile…non sono io!

    Adesso sono a casa sua addirittura, in bagno mi sono ripresa un pochino, trucco (lucidalabbra di nuovo, mi sembro una zoccola) e capelli e lo aspetto stesa sul suo letto con indosso solo biancheria e scarpe (ndr: marco, ripassa, avevo detto sandali alla schiava con il tacco a spillo perché li ho veramente, ripassa bene!) e gioco con un paio di manette rosa di peluche che ho trovato in un cassetto vicino a un perizoma da uomo e a un cd che non conosco ma la copertina è tutto un programma.
    Aspetto perché ora è lui in bagno che si prepara, probabilmente se non avessi questi “articoli” con cui giocherellare mi smonterei del tutto, magari me ne andrei a casa, che ne so, ma mi stuzzica il pensiero di cosa si può combinare con queste cose…

    Finalmente esce dal bagno e si stende accanto a me, spero si sia lavato bene stavolta, perché puzzava
    già di sperma quando gliel’ho tirato fuori prima, chissà cosa aveva combinato e con chi…non voglio saperlo, indossa solo un paio di boxer aderenti…sexy.

    < E con queste? guarda che io inizio ad avere paura di te…cosa fai alle donne? ma posso fidarmi?>

    < certo…sono solo un giocattolo erotico in più…>

    < E…ti dispiacerebbe farmi vedere come si usano?>

    Poi gli accarezzo il petto, accarezzo l’elastico dei suoi boxer e infilo la mano dentro…siamo sdraiati una accanto all’altro e ci guardiamo negli occhi, non sappiamo ancora dove ci porterà tutto questo, ma ci piace, mi sollevo e comincio a leccargli o capezzoli…lui è sdraiato a pancia in su e io gli sono sopra, comincio a scendere e sento il suo cazzo eretto che mi tocca il seno, è come una scossa elettrica per me, lo guardo fisso negli occhi mentre comincio a leccarglielo, a fingere di morderlo attraverso i boxer…SO che gli piace…adesso è in mano mia ma nel frattempo ha preso lui in mano le manette….

    ti chiedo mentre con la punta della lingua seguo tutto il tuo affare dalla base alla punta, sempre senza scoprirlo

    < Finché farai la brava niente di speciale >

    < Allora dovrò fare del mio meglio…> e così dicendo te lo scopro tirando coi denti per l’elastico dei boxer, adesso finalmente posso rimirarlo alla luce, l’ha lavato x fortuna, e mi guarda trepidante comincio a leccargli i testicoli, poco, perché i peletti mi danno fastidio, poi mi dedico all’asta, lo lecco per bene dalla base fino alla punta e ritorno, sempre senza mai aprirlo, me lo sbatto sul viso, sulle labbra e sulla lingua, sempre senza staccare i miei occhi dai suoi, poi lo ingoio, quasi a sorpresa, perché era ancora “coperto”, e sento una sua reazione, un gemito che mi eccita, che mi stimola a succhiarglielo con forza, aiutandomi con una mano mentre con l’altra gli massaggio i testicoli, ho la conferma di quanto gli piace quando sento la sua mano che mi spinge sempre più a fondo, non era mia intenzione farlo arrivare alla fine, ma non mi sta lasciando scelta, mi sta quasi soffocando quando sento le prime pulsazioni, sento che sta per venire e lascia i miei capelli, evidentemente mi vuole lasciare la possibilità di scelta ma ormai per lui sarebbe traumatico interrompere, quindi aumento l’intensità quando sento la gocciolina di avvertimento…ed ecco il suo sapore salato…una…due…tre…quattro… schizzi che non riesco a contenere in bocca, mi cola dalle labbra e subito con le dita e la lingua vado a raccoglierlo, a ripulirmi, e con la lingua lo ripulisco per bene, e contemporaneamente lo preparo a dopo

    Lui con un filo di voce mi dice di si, mentre io continuo a leccarglielo e a giocarci con le labbra, per eccitarlo e prepararlo a me…

    ‘ Marco
    Ha bevuto di nuovo…lei sa come far impazzire un uomo ma io non mi chiamo Mandrake e l’idea che questa voglia provare le manette ora sarebbe davvero incredibile…non ho più quindici anni e i testicoli mi fanno male x la miseriaccia…devo riposarmi se no rischio di fare anche una figuraccia…ma lei è lì che gioca col mio arnese…che faccio? le parlo…

    < hey cocca…mi rendo conto che tu abbia voglia di continuare a sperimentare ma…ecco io…dovrei seguire il corso naturale degli eventi…i miei testicoli almeno per quattro ore non faranno più spermatozoi e quindi io…>

    lei si stacca dalla presa del mio cazzo ormai molle. si accascia e me e mi accarezza il petto…

    < Allora che vuoi fare maschiaccio?>

    < proporrei una tregua…sì insomma, magari ci ascoltiamo un po’ di musica, beviamo qualcosa d’altro ma io devo rimettermi in sesto, non sono mica una macchinetta…io dovrei cercare di sensibilizzare un attimo la mia coscienza spermatozoa…e se tu…e se…Alessia?...>

    s’è addormentata…la mia salvezza…stavo crollando anche io…chiudo gli occhi, spengo la abat-jour. lei rimane appiccicata a me…mi addormento.

    Qualcosa mi stimola le palle…apro un occhio…sento una mano che mi accarezza i coglioni. è mattina.
    è lei di nuovo attiva…mii, e che cazzo è? wonder woman? mi giro, lei è coperta dal lenzuolo e mi da un bacino sulla guancia.

    < Ciao pupa…com’è? tutto bene?...uhm…ma che cazzo di ora è?>

    < Sono quasi le 12 e un quarto ciccio…>

    < Ommerda! a che cazzo di ora ti aspettavano i tuoi?>

    < Ringrazia il cielo che sono in ferie. Ho mandato loro un sms dicendo che sono da Claudia ma nel contempo lei mi ha chiamata tre volte…ho dovuto dirle dove sono…>

    < Ah…e che ti ha risposto?>

    < Di stare attenta perché sei un porco! Haa haa…comunque dopo arriverà a prendermi…credo nel pomeriggio>

    < Uhm…alle tre sarà qui invece il mio coinquilino…credo che dovrò liberare un po’ di spazio…>

    < ma hai un coinquilino?>

    < Sì…in realtà è mio cugino…si chiama Teo…siamo due tipi diversi ma almeno possiamo dividerci la casa in due senza tanti problemi…>

    < E lui dove dorme scusa?>

    < La porta vicino al bagno nasconde un altro bilocale…devo pisciare Alessia…sposta la mano dal cazzo che se no mi diventa duro e rischio di pisciarmi in faccia!>

    < Madonna che linguaggio…dove hai studiato? Ad Harvard?>

    ridiamo…con i miei boxer stropicciati me ne entro al cesso…faccio quello che devo fare, poi mi lavo velocemente nel lavandino, strapazzando ancora il mio uccello che spero non molli la presa.
    mi spalmo anche una crema all’aroma di tè verde…fa sempre il suo porco effetto con le tipe…speriamo che a lei piaccia l’aroma del tè…boh…dovrebbe…ce l’ho in tiro…esco…lei è senza lenzuolo, senza reggiseno, con indosso solo il perizoma ed è completamente a gambe aperte, sorridendo con tra i denti il laccio delle manette. Mi fa cenno col dito…mi levo i boxer…mi fa venire una voglia che la metà basta…mi metto al suo fianco, lei si sposta con le dita il perizoma, si lecca le dita della mano destra e inizia a passarsele sul clitoride…getta con la bocca le manette sul letto…

    < Hai risvegliato la donna proibita che si nascondeva in me…hai voglia di scoparmi ancora?>

    non rispondo nemmeno, le prendo i capelli con forza e le infilo il cazzo in bocca…lei smette di masturbarsi per prenderlo in mano ma non ha capito…le riordino di masturbarsi…la scopo violentemente in bocca…poi mi stacco…

    < Tira fuori la lingua, troia…>

    < …uh…che paroloni usi adesso?...vuoi che la tiri fuori così?>

    allunga la lingua verso di me, gliela lecco come un porco che non ha mai visto una donna per secoli, poi la giro con la forza verso di me…mi abbasso, le sposto lo slip e mi tuffo in mezzo alle sue gambe.
    la mia lingua le fulmina il clitoride mentre con un dito mi faccio spazio nella sua vagina. è fradicia e i suoi umori caldi mi riempiono la bocca…

    < mettimi due dita dentro…mettimene due…>

    mi invita a infilargliene due la troia…ma non mi accontento io….mentre con la mano destra le tengo aperte le grandi labbra, con la mano sinistra gioco nel campo vaginale inserendo il pollice nella fica e due dita bagnate nel suo buco del culo. fa un cenno di allontanamento, una smorfia…

    < …fai piano lì…>

    continuo a leccare e a muovere sapientemente le dita dentro di lei…bastano poche manciate di minuti e lei viene copiosamente gettando la schiena sul letto.
    mi alzo, con la forza la prendo e la metto a pecora…prendo le manette…

    < Stai a 90 gradi puttana…>

    < Perché mi chiami puttana?...ma sai che mi hai fatto venire in un modo che…>

    < zitta…ho solo voglia di chiavarti come una troia stamattina…non ne posso più…tu mi fai impazzire!>

    le lego i polsi tra le piccole ringhiere in metallo dello schienale del letto. lascia gli occhi chiusi e, stando ferma come una cagna, allarga meglio le gambe e mi invita…

    < Fottimi Marco…fottimi ti prego…fottimi che sto pulsando ancora la sotto…fammi godere..rendimi felice, rendimi troia…>

    glielo infilo dritto nella figa senza attendere troppi convenevoli…inizio a muovermi con caparbia saggezza tra le sue chiappe e mentre continuo la mia scopata lenta lei mi invita a fotterla più forte…

    < Vai più forte marco…scopami più forte ti prego…>

    inizio ad accelerare ma il suo culo sotto i miei occhi è magico…le apro le chiappe e le riinfilo un dito nel culo che mando avanti e indietro…lei geme come una matta, le stringo le tette con la mia mano sinistra e sudo come un dannato per mantenere la posizione…urla la troia, urla di piacere…
    mi tolgo, le slaccio le manette e lei rimane alla mia mercé, senza dire nulla e fidandosi di me…le lego i polsi dietro la schiena e la faccio scendere dal letto…la faccio stare in piedi, un po’ rivolta verso il muro in modo da avere ancora il suo culo di fronte a me…le faccio chiudere le gambe e glielo rimetto dentro…lei è ancora fradicia di umori..lei è vogliosa…passano minuti e minuti e siamo ancora lì…si stanca, mi chiede di fermarci…
    non posso…sono strapreso dalla foga di fottermela ancora di più…

    la butto sul letto, le libero le manette e le lascio un po’ di respiro…la lascio a 90 gradi ma mi infilo sotto e gli infilo il cazzo in bocca mentre lei mi offre culo e vagina da succhiare…un 69 perfetto…
    si gira mi viene sopra, inizia a montarmi come una cavalla…mi lecca la faccia, i capezzoli, il collo…guardo l’orologio…è già passata mezz’ora…ma non voglio finire…cerco di resistere pensando alla faccia di Rutelli…resisto ma mi si ammoscia…
    esco da dentro di lei, la prendo forte, come fosse la mia serva, lei sorride, sa che la mia violenza è limitata ma aumenta la voglia di entrambi, la metto a schiena in giù, sul tappetino ai piedi del letto…le sue tette le arrivano quasi in bocca…non capisce cosa voglio fare…le prendo le gambe e le porto sopra al letto…gliele allargo, e infilo il cazzo mezzo moscio dentro di lei…una nuova posizione…la troia è contenta…mi guarda stupita e mi dice…

    < allora scopami tu…rimettiti sopra e muoviti col bacino…fammi venire dentro di te…muoviti…>

    mi sdraio lei mi sale addosso…lo mena un po’ e, una volta duro se lo infila nella figa. le piace, mi sorride, cavalca…cavalca..cavalca…sto per venire…

    < vengo Alessia…sto per sborrare!!>

    < vienimi in faccia stronzo…vienimi in faccia!!>

    si sposta velocemente, le porgo il cazzo a pochi centimetri dalla bocca…lei estrae la lingua…sborro…le inondo il viso…è la mia troia…ma anche il mio amore…era parecchio che nessuna mi trattava così…bene!

    suona il citofono…cristo ma chi cazzo è??
    è mio cugino…lei si butta sul letto e prende il lenzuolo. io mi copro alla bell’emeglio.
    abito al primo piano…lui arriva e ci vede messi sul letto un po’ messi strani…

    lui: < wow…scusatemi…cazzo, non lo sapevo io che…insomma potevi avvisarmi no?>

    < eh, sai com’è…io…è nato tutto così all’improvviso…>

    mentre gli parlo Alessia mi tocca sotto il lenzuolo…mi vuole mettere in crisi…me lo fa ridiventare duro e me lo mena facendo la finta santa con mio cugino sino a quando lui non nota un particolare…

    < Tu…ti chiami?>

    < Alessia, piacere…sono la donna di Marco…>

    < la donna di…ah ho capito…beh, Alessia, hai dello sperma che ti cola vicino all’orecchio destro…>

    lei diventa paonazza, fa per pulirsi e le cade il lenzuolo scoprendo le tette…cerca disperatamente di pulirsi e coprirsi ma non ci riesce…mi viene un’idea…pessima forse ma eccitante…lei rimane lì e ricerca il mio cazzo sotto le coperte…mi sega mentre mio cugino non sa che dire e che fare…ma credo che capisca dal lenzuolo che va su e giù…

    < senti cugino di marco non è che…insomma, ci lasci soli?>

    lui si scusa e va di là.
    la riprendo la bacio, la rigiro e l’ammanetto ma poi la bendo…lei ride sempre fin quando mi brilla sul serio la mia idea…la lascio sul letto ammanettata e con la benda e in punta di piedi chiamo mio cugino…
    torno in camera lei mi cerca a bassa voce…

    < ma dove sei? ohi…allora? mi lasci qua sino a domani?>

    le metto una mano sulle chiappe…la massaggio un po’…lei si bagna…mio cugino si cala i pantaloni…lei non sa nulla…io le infilo delle dita dentro mentre le mani di mio cugino stanno per accarezzarle la schiena…

    ‘ Alessia
    Però…mica male le manette…mi ha fatto fare tutto quello che voleva, mi ha usato come se fossi la sua puttana, un pezzo di carne senza sentimenti che aspetta solo di essere scopato, di essere riempito il suo liquido seminale…la cosa più incredibile è che…tutto questo mi è piaciuto!
    Mi è piaciuto tutto quello che mi ha fatto, essere la sua puttana, la sua schiava…ma DEVO godere anch’io…lui è venuto un sacco di volte e mi ha usata, e io?
    Adesso mi ritrovo di nuovo sul suo letto, bendata e ammanettata, mi ha messo carponi e sono piegata a 90’, in attesa. Non si è fatto sentire x un po’, forse vuole solo accrescere la mia impazienza, eppure deve sapere che sono già al limite, ha visto cosa gli facevo mentre quello sfigato di suo cugino era a 2 passi da noi, sa che ne ho ancora voglia!
    Ecco finalmente una sua mano su di me, una scossa pervade il mio corpo, due dita cominciano ad esplorarmi e comincio già a godere, forse ha fatto bene a farmi aspettare…
    Ecco una mano che mi accarezza la schiena…2 sinistre?
    Ma allora…altro che eccitante attesa…era andato a chiamare suo cugino, lo stronzo!
    Forse lui si aspetta che io mi metta a gridare e a lamentarmi?Adesso gli faccio vedere io, se prima mi chiamava PUTTANA adesso dovrà inventarsi nuove parole!
    Rumore di vestiti, Teo si sta spogliando, forse credono che io non me ne sia accorta che sono 2?Adesso gli faccio vedere io!
    Ecco che lo sento salire sul letto, uno dei due (Marco, credo) toglie le mani da dentro me, provo a immaginarmi l’espressione idiota di Teo che pensa alla fortuna che ha avuto oggi, e dire che fino a pochi istanti fa avrà maledetto quello stronzo di suo cugino che magari va con una sacco di ragazze “E mai che me ne presenti una”.
    Oggi ha fatto molto meglio caro cuginetto!
    Cerco di stare + ferma possibile, immobile, come se non mi fossi accorta di niente, ma appena sento che il suo cazzo tocca le grandi labbra mi impalo da sola, immaginando l’espressione di Teo sempre + stupita!
    Comincio a muovermi sempre più velocemente, non regge il mio ritmo, poi io mi giro dalla parte da cui credo ci sia Marco (dai rumori che cerca di nascondere direi che si sta masturbando)

    Mi togli subito la benda e mentre cerchi di liberarmi dalle manette il tuo cazzo è vicino alle mie labbra che subito iniziano a leccarlo e a inghiottirlo, mi fermo, ti guardo.

    Intanto sento già Teo che sta per venire, chissà che voglia ne aveva, lo guardo e me lo tolgo da dentro
    < Ti sei eccitato quando me l’hai vista sul viso? Adesso mettigliela anche tu!>
    Mi inginocchio davanti a lui e comincio a masturbarlo davanti al mio viso, strusciandomi la punta sulle labbra, ti guardo e vedo come sei eccitato da questa cosa

    dico con il suo cazzo che mi passa sulle labbra…e mentre pronuncio queste parole Teo viene e io glielo riprendo in bocca il più possibile, guardando un po’ lui e un po’ te dritti negli occhi…entrambi avete uno sguardo beato e quasi innocente…quasi…

    Lo ripulisco per bene tutto e scappo in bagno.
    Chiudo la porta a chiave, ho bisogno di 5 minuti di privacy.
    Nuda, davanti allo specchio, mi ripulisco dal loro liquido seminale (praticamente me lo hanno buttato solo sul viso) e mi riguardo: ho le labbra gonfie, sembrano quasi siliconate, troppo daffare. La sotto sono molto bagnata e dilatata, sinceramente dubito che uno qualunque di quei ragazzi possa farmi più sentire come stamattina.
    Ma chi me lo fa fare?
    Anzi, chi mi ha fatto fare di salire in macchina con uno sconosciuto?Di andare a letto…a letto…di spompinarlo praticamente per 12 ore filate?E di fare lo stesso con suo cugino?
    No, non è da me, forse ieri sera ero ubriaca, forse stamattina dovevo ancora riprendermi, adesso però sono a posto, vado di là, li saluto e me ne vado.

    Esco dal bagno e loro mi state aspettando sul letto, nudi ed eccitati.

    Vi guardate in faccia e tu:

    < Vabbè…ma ho cambiato idea, non so cosa mi sia preso, scusatemi ma io me ne vado >
    Intanto mi vesto
    Tu ti alzi e mi vieni incontro, mi abbracci da dietro mentre io mi sto infilando il perizoma

    Il tuo abbraccio però non è casuale, le tue mani stringono il mio seno, il tuo cazzo riprova a entrare in me mentre tu da dietro cominci a leccarmi il collo…il mio punto debole…allora le mie gambe cominciano a cedere…un braccio comincia ad accompagnare la tua testa mentre l’altro riprende in mano il tuo affare di nuovo pronto…

    Allora ti spingo di nuovo sul letto e torno in bagno, dove prima ho visto un barattolo di deodorante che fa giusto al caso mio.

    Mi inginocchio davanti a voi e con pochi colpi di lingua vi riporto alle dimensioni massime, poi mi dedico alla lubrificazione, voglio che siate ben insalivati per quel che voglio fare…

    Poi gli salgo sopra, come pensavo sono talmente dilatate che lo sento appena quando entra, mi sembra di avere una voragine!
    Bacio in bocca Teo, ancora + stupito, e così facendo offro il mio buchetto a te, e mi apro le natiche con le mani.
    Il gesto è molto esplicito e tu non te lo fai ripetere due volte, seppur con una certa fatica cominci a violare il mio buchetto…è strano sentire due corpi dentro il mio muoversi contemporaneamente, quasi a toccarsi, mentre Teo comincia a dedicarsi anche al mio seno e tu cominci a muoverti lentamente dentro di me…mi sento gonfia, invasa da una eccitazione psicologica oltre che fisica.
    Mi fermo.
    Mi tiro su da Teo, stupitissimo di tutto.

    Lui pronto obbedisce.
    Non era abbastanza per me oggi, come ho già detto ero troppo dilatata per loro e riprendo il barattolo di deodorante senza però farti mai uscire da dietro.
    Mi metto con una gamba sul letto e una giù, piegata in avanti e con te dietro
    E’ molto grosso, più che lungo, e nonostante tutto fatica non poco ad entrare, ma quando è dentro sì, che mi sento veramente piena, comincio a muoverlo dentro e fuori e a muovere il bacino per fare entrare e uscire anche te, sempre più velocemente, in pochi secondi sento l’ondata che si avvicina, sempre più intensa, afferro Teo per le gambe e lo tiro più vicino a me, c’è ancora un buco libero che provvedo a tappare con il suo affare che ha ancora il mio sapore, ecco l’ondata che mi travolge e mi sconquassa
    URLO
    Con ancora l’affare di Teo in bocca
    URLO
    Spingendomi il tuo e il deodorante sempre più in profondità
    URLO
    Quando sento anche te venire dentro di me
    URLO
    Quando tu lo cavi da dietro e io con l’ex buchetto ormai libero ricado sul letto, con ancora il deodorante dentro e tuo cugino che mi viene in bocca per l’ennesima volta.
    Non ho più le forze nemmeno per inghiottire, lascio che resti lì, a colarmi dalle labbra e dal viso.

    ‘ Marco
    Siamo a pezzi. Mio cugino si rialza, va in bagno e poi sparisce nel suo bilocale. ritorna in camera ma saluta e, con uno sguardo strano, se ne va dalla porta di casa. io e Alessia lo guardiamo ma siamo così stanchi che non ci rendiamo bene conto della sua disposizione psicologica…si dev’essere preso male…cazzo ne so…
    prendo un fazzolettino e pulisco le labbra e la faccia di Alessia. poi ci scambiamo delle effusioni d’amore, dei baci, delle carezze e poi…poi chiudiamo gli occhi e teneramente ci addormentiamo sul lettone.

    lo squillo del citofono ci risveglia. cribbio, dev’essere Claudia. infatti…il suo bel faccione da troia è lì stampato sul videocitofono. le apro ma vorrei cercare di indossare qualcosa. mi infilo i jeans senza mutande e rimango a petto nudo.
    Alessia corre in bagno e si chiude dentro. credo si stia rivestendo.

    Claudia entra, sorride. da ieri ha cambiato giusto i vestiti ma il suo sorriso del cazzo ce l’ha sempre addosso. sembra però gentile.
    sbaglio.

    “allora? avete scopato tutta la notte?”

    “anche fosse non credo siano cazzi tuoi…” rispondo freddamente cercando una camicia

    “ no, no, stai pure a petto nudo…tanto so come sei fatto…e dov’è l’altra pazzoide?”

    “ se ti riferisci all’angelo di nome Alessia è nel cesso. hai sete?”

    “Angelo? wow…senti senti…l’uomo duro è già innamorato di quella gallinella biondiccia…vuol dire che scopa bene allora…”

    “Claudia, tu e il tuo humor di serie z…basta. non è come una scopa che mi interessa e lo sai…”

    “sì, lo so. in fondo sono stata la tua puttana per un po’ e poi nisba è stronzo?”

    “vuoi da bere?”

    “ non cambiare discorso…mi hai scopata per due mesi e poi non ti sei mai più fatto vivo…come mai? adesso hai trovato l’angioletto che scopa meglio e ti stai rifacendo?”

    “Veramente non sono io che mi sono fatto trovare con la lingua in bocca nel parcheggio del supermercato…eri tu con un altro tizio…non io…ecco svelato il mistero della mia sparizione…”

    “ seee, lo sai che era il mio ex…”

    “e allora? qualcosa ti dice che te lo potevi ancora limonare?”

    “non fare il santarello marco…lo sappiamo bene come funziona il tuo arnese…punta la figa di un’altra donna come fosse un radar”

    “ Claudia…se sapevo che eri così simpatica ti lasciavo giù…ma come fa Alessia ad uscire insieme a te scusa?”

    “forse sono più simpatica di quello che credi, IO!”

    dice cazzate ancora per un po’ dicendo che vuole rifarsi le tette e che presto vorrà farmele rivedere ma intanto sto già pensando a come schiodarmela dai ciglioni. ma Alessia che fine ha fatto? è caduta nel water?
    mentre stappo una miller lei esce, vestita, con la maglia un po’ aperta e gli stessi sandaletti della sera precedente. sexy.

    Claudia “eccoti finalmente…marco diceva che sei una gran troia a letto!”

    “hey un momento io non ho mai detto cose del gener…”

    “no, marco, lascia stare…sentivo tutto da qui dentro…Claudia, una volta per tutte…che cazzo hai nella testa? Mi hai stufato! ma chi ti credi di essere puttana? fai la figa e vuoi sempre essere al centro dell’attenzione e ora fai anche la gelosa del momento perché ti fa effetto rivedere Marco? o perché sai che me lo sono scopato?”

    Claudia “rivedere marco chi? quel coglione tatuato che c’ha pure la panzetta? almeno io quando me lo sono scopato aveva gli addominali a cubi, mica sta schifezza…e poi sei tu che fai la figa sai? ma chi sei principessa? oltre che ti vengo a prendere fai la stronza? per me puoi bruciarti il culo con gli zampironi che preferisci ma non venire a dire a me quello che devo fare ok puttanella merdona?”

    oh cristo…la faccenda si complica. le due iniziano a prendersi a schiaffoni e si tirano pure capelli. ingurgito l’ultimo sorso di birra, rutto e mi lancio su di loro. le divido, riesco a farle crollare sul letto. Alessia non si accorge e fa uscire una tetta mentre Claudia ha la gonna completamente alzata. mi metto in mezzo bloccando loro le mani e cercando di calmarle…sembro anche riuscirci…

    “dai donzelle…su, su, calma adesso…vi sembra il caso di litigare per ‘ste stronzate? siete entrambe nervose…succede dai…ora calmatevi…”

    Claudia: “io…io…”

    non riesce a finire la frase che scoppia in un pianto di nervosismo…scusandosi a tratti ripiomba sempre in lacrime…dev’essere esaurita la tipa. mi fa anche pena. la coccolo. Alessia si gira dall’altra parte singhiozzando.

    “forse è il caso che facciate pace…”

    Alessia: “boh…non so che dire io…non so proprio che dire…uffa che due palle ‘sta storia, si ripete ogni mese?”

    Claudia: “Sì e si ripeterà forse! ma ti sei mai resa conto di quanto tu sia più bella di me, eh? Ti sei mai resa conto di come tutti i fottuti ragazzi guardino te e le tue forme e mai me? sono sempre stata la donna in ombra io…che vuoi capire tu dall’alto della tua bellezza eh?”

    Alessia: “Io bella? Ma stai dando i numeri? Ohi…ma che dici Cla’? Questa è nuova io…io…io…”

    Claudia piange ancora, Alessia si alza e la maglia con gli ultimi bottoni si apre del tutto. si spinge verso di lei per accarezzarle la testa.

    Alessia: “ok…scusami dai…siamo amiche da tanto tempo e…forse non è il caso di reagire così male…parliamone no?”

    Claudia si gira, mi sposta e lascio che al mio posto si metta Alessia. Claudia ha la gonna completamente alzata ed è rimasta con le sue mutande bordeaux addosso…gli stivaletti li ha slacciati e lasciti per terra. si stringono.

    Claudia: “Ti voglio bene come ad una sorella…è normale che certe volte io ti odio…”

    Alessia: “vai tranquilla, l’ho capito…stai tranquilla…ti sembra il caso di prendersela per un tatuato con la panzetta?”

    hey…che palle con ‘sta storia…avrò due centimetri di panza mica chissà che per dio…

    Claudia ride tra le lacrime: “hee hee, hai ragione…ALE! ma hai le tette fuori!! ma è l’ultima moda che ce le hai sempre così?”

    Alessia ride e cerca di coprirsele. Claudia le ferma la mano.

    C: “No…lasciale fuori…sono così belle…hai un seno così bello Ale…te l’ho sempre invidiato…”

    A: “Ohi piccola, grazie ma non mi sembra che tu sia messa così male però…”

    C: “dici? ti piacciono le mie tette?”

    A: “be, non essendo lesbica non posso commentare ma da donna e da amica posso dirti che le hai…belle…tu che dici Marco?”

    M: “dico che entrambe avete due belle zinne, contente?”

    Claudia apre la camicia, la getta a terra e smolla il reggiseno. lascia cadere due seni molto pieni anche se contenuti nelle dimensioni, forse una seconda.

    C: “Ho voglia di stare abbracciata a te così…”

    A: “Ok ma…insomma…non so se è il caso…io…”

    C: “Stai tranquilla…abbracciami…ho bisogno di sentirmi voluta bene…abbracciami amica mia”

    Alessia stringe forte Claudia e io mi posiziono sul braccio destro come appoggio per gustarmi la scena. Il cazzo però pulsa…non riesco ad essere romantico in un momento così dolce ma vedere due tette che si schiacciano su un altro paio di tette mi fa un certo effetto, soprattutto se guardo anche le cosce di Claudia…non mi sta nei pantaloni…slaccio il primo bottone. esce la cappella.

    C: “Alessia…ma non è che così nude possiamo dar fastidio a Marco?”

    A: “Beh…io ho ancora su la gonna e…”

    C. “Spogliamoci ti va?…stiamo nel lettone tutti e tre nudi? dai, ho voglia di sentirmi amata nella naturalezza con cui Dio ci ha creati!”

    in meno che non si dica Claudia toglie gonna e mutande. Alessia, mi guarda un po’ allibita. si toglie tutto anche lei ma si avvicina più a me come se cercasse protezione. Claudia alza il lenzuolo. Tolgo anch’io i Jeans ma ce l’ho talmente duro che mi vergogno anche un po’…Spalmo il mio membro tra le chiappe di Alessia che è girata verso Claudia. lei si gira e mi sussurra qualcosa come…”non pensarci nemmeno…sono esausta!”. peccato…
    ma è Claudia a risvegliare le sorti del pomeriggio domenicale.

    C: “Marco?…scusa per prima…non volevo offenderti…” allunga una mano superando i fianchi di Alessia. Mi accarezza la pancia, all’altezza dell’ombelico. “Non hai la pancia e anzi…mi piaci ancora…” mi accarezza, mi accarezza sino a quando la mano giunge ai peli e…al pene. fatto, lo sapevo. ce l’ha in mano. inizia a massaggiarmelo. Alessia se ne accorge.

    A: “Oh Claudia…ma gli stai toccando il cazzo?”

    C: “Ale…ti prego, non prendertela…lo sto solo coccolando un po’…l’ho trattato come una merda prima…cerco di farmi perdonare…vuoi toccarglielo tu?”

    A: “mah…io veramente ho già dato ma non mi sembra…come dire…educato? ci sono qua io…”

    C: “Dai sorella, non essere così gelosa…in fondo io lo avevo prima di te…fammelo toccare ti prego…”

    Alessia rimane in mezzo quando decide di spostarsi e mettersi a guardare il soffitto lanciandomi delle occhiate furtive e odiose nei miei confronti…come darle torto?

    Claudia mi bacia, avanza la lingua nella mia bocca e si struscia con la figa sulla mia coscia destra. si mette a cavalcioni su di me…guarda Alessia…

    “Ti…ti dispiace se…se…io e lui…lo facciamo?”

    A: “a ‘sto punto! Fai un po’ come vuoi, non ho capito, e me lo chiedi anche?”

    Claudia non reagisce e si mette sopra il mio pene. se lo infila dritto nella vagina e inizia ad andare su e giù restando con la bocca incollata alla mia. poi si distrae, prende Alessia dolcemente per il viso, la avvicina e le da un bacio sulla guancia.

    C: “Grazie amica mia…saprò come ricambiarti un giorno…”

    Alessia si tira un po’ indietro e resta a guardare sino a quando non si avvicina al mio orecchio e mi dice…

    “Sei uno stronzo però…pensavo che certe cose le avresti fatte solo con me da ieri…”

    le rispondo

    “Farò tutto con te amore mio…se vuoi ti sposo anche ma se Claudia è sopra di me è anche causa tua, non mia…è come se…è come se in l’hai voluto un po’ tu no?”

    Per alcuni minuti andiamo avanti così sino a quando Alessia inizia a limonarmi. Non è molto convinta ma lo fa lo stesso, come se non volesse perdere la sua fetta. Claudia le accarezza la testa e continua a dirle che le vuole bene e che la ama come una sorella. intanto mi monta sempre sino a quando non invito anche Alessia a questo gioco…

    M: “Ale…vieni sopra di me…”

    A: “C’è lei sopra di te…come faccio?…”

    M: “Non hai capito…mettiti sopra di me..sopra la mia faccia…mettimela in faccia…voglio leccarti…”

    Alessia ci pensa un attimo, cerca di sistemarsi al meglio e un po’ imbarazzata si posiziona con la figa sulla mia bocca mentre alle sue spalle c’è Claudia che sta andando ancora su e giù. Affondo la lingua nella sua vagina e poi iniziao a ricontrollare il suo clitoride…lei geme…apro gli occhi, la guardo dritto negli occhi mentre le do dei morsicotti sul clitoride…vedo delle mani…sono di Claudia, le prendono il seno, lo massaggiano…poi vedo anche il volto di claudia, sul collo di Alessia che le lingua tutta la cervicale…
    sto per esplodere dalla esaltazione…resisto.

    ‘ Alessia
    Mi sveglia il campanello
    “Sarà Claudia”
    Non so nemmeno di chi è la voce che ha parlato, la mia?
    Mi rifugio in bagno x vestirmi, mentre tu le apri.
    Mi sto rivestendo quando sento Claudia che, acida come poche altre volte, quindi esco in fretta per cercare di calmare la situazione.
    Ovviamente non ci riesco, anzi, dopo poche battute Claudia si mette a piangere perché dice che io sono + bella.
    Più bella?
    Ma se è sempre stata lei la più ammirata del gruppo?
    Solo perché una sera mi sono scatenata e sono andata via con un tipo che l’aveva mollata le vengono di ‘ste paranoie?
    Non so, la situazione è confusa e dopo pochi istanti mi ritrovo abbracciata a Claudia, entrambe a seno scoperto.
    C: “Non è che così nude diamo fastidio a Marco?”
    Io penso che stia scherzando, non ha capito con chi ha a che fare?
    Sorrido
    A:”Io veramente ho ancora addosso la gonna”
    C: “Spogliamoci ti va?…stiamo nel lettone tutti e tre nudi? dai, ho voglia di sentirmi amata nella naturalezza con cui Dio ci ha creati”
    Cazzate, comunque Claudia si spoglia.
    Mi sembra di vivere questa situazione da fuori, di non esserne partecipe, succede tutto talmente in fretta…ti guardo e ti vedo già eccitato…”nudi come dio ci ha creato….che troia”
    Mi spoglio e mi sdraio in mezzo a voi, cerco così di dividervi un po’…
    Tu cominci subito a strusciarti su di me, io sono un po’ presa male e non mi sembra il caso
    C: “Marco?…scusa per prima…non volevo offenderti…”
    La sua mano, prima sul mio fianco, si allunga verso di te, non so che ti sta facendo e preferisco non saperlo
    C:“Non hai la pancia e anzi…mi piaci ancora…”
    Sento la mano un po’ troppo in basso…
    A: “Oh Claudia…ma gli stai toccando il cazzo?”
    C: “Ale…ti prego, non prendertela…lo sto solo coccolando un po’…l’ho trattato come una merda prima…cerco di farmi perdonare…vuoi toccarglielo tu?”
    SCHERZA?
    A: “mah…io veramente ho già dato ma non mi sembra…come dire…educato? ci sono qua io…”
    C: “Dai sorella, non essere così gelosa…in fondo io lo avevo prima di te…fammelo toccare ti prego…”
    Mi prende malissimo…sorella?Le sorelle fanno così?
    Si baciano, vedo le lingue giocare e la sua figa che si eccita, gli ha già bagnato tutta la coscia…
    C:“Ti…ti dispiace se…se…io e lui…lo facciamo?”
    A: “a ‘sto punto! Fai un po’ come vuoi, non ho capito, e me lo chiedi anche?”
    Claudia ti sale subito a cavalcioni, se lo infila subito dentro e inizia a cavalcarti, senza mai staccare le labbra dalle tue, senza mai togliere la lingua dalla tua bocca…
    Si solleva e che fa?Un bacino?
    C: “Grazie amica mia…saprò come ricambiarti un giorno…”
    Saprò io come ricambiarti, troia.
    “Sei uno stronzo però…pensavo che certe cose le avresti fatte solo con me da ieri…”
    “Farò tutto con te amore mio…se vuoi ti sposo anche ma se Claudia è sopra di me è anche causa tua, non mia…è come se…è come se in l’hai voluto un po’ tu no?”
    IO?Mah…questione di punti di vista, credo.Mi sposi?OH!Piano con ‘ste cose, ti stai scopando una mia amica e io dovrei sposarti?
    Cerco di non perdere completamente il treno, a Claudia piaci ancora e a te piace quel che ti sta facendo, non vorrei che tornaste troppo amici, quindi più per forza che per diletto comincio a baciarti.
    M: “Ale…vieni sopra di me…”
    A: “C’è lei sopra di te…come faccio?…”
    M: “Non hai capito…mettiti sopra di me..sopra la mia faccia…mettimela in faccia…voglio leccarti…”
    Stronzo opportunista.Non posso essere da meno di lei.
    Mi metto a cavalcioni della sua bocca, e lui subito comincia ad esplorarmi con la lingua, mentre Claudia da dietro a me comincia a massaggiarmi il seno…finalmente…faccio sesso ininterrottamente da ieri e lei è la prima che si dedica un po’ al mio bel seno…mi fermo, mi alzo e mi giro verso di lei x facilitarle il compito.
    Tu cominci a succhiarmi il clitoride mentre lei comincia a leccarmi i capezzoli, la troia…chissà quante altre volte l’ha fatto…mi eccita però, e tanto, non riesco ad impedirmi di prenderle la testa per i capelli e stringerla forte a me, di tirarla verso la mia bocca, di stringere il mio seno contro il suo e di infilare la mia lingua nella mia bocca….sento anche il suo rossetto…è strano ma piacevole…sarò lesbica?
    No, c’è pur sempre un ragazzo che me la sta leccando, la sotto, e che comincia a farmi godere…
    Nella foga comincio a toccare Claudia ovunque, addirittura le metto un dito dietro, entra facilmente perché lei è eccitatissima…ma subito sento qualcosa dentro e ritraggo il dito, guardo ed è tutto sporco!!!
    A:”Sei una merdona!”
    Claudia prende subito il mio dito in bocca e lo succhia avidamente, la eccita!
    Mi bacia.
    Il solo pensiero mi disgusta, ma in questo momento mi eccita, spingo il mio ventre con forza verso la tua bocca e la mia lingua dentro quella di Claudia, anche lei ormai in preda all’orgasmo come me si muove come un’ossessa su di te che evidentemente ti trattenevi da un po’, io e Claudia abbiamo un lungo orgasmo, il suo culmina con il tuo…

    Lei si alza da te e ti cerca per baciarti, per ringraziarti, ma io la fermo, la stendo e comincio a leccargliela…a leccare il tuo liquido misto al suo…e lei ricomincia subito ad eccitarsi…
    Di nuovo cerca con la mano la tua asta ancora bagnata e comincia a giocarci, non ha avuto un momento di riposo da ieri…io finisco il mio lavoretto con Claudia di nuovo bagnata e vado a darle una mano…
    Ci mettiamo una alla tua desta e una alla tua sinistra e cominciamo a giocare con il tuo uccello, ancora morbido, con le lingue, ci baciamo tenendolo in mezzo, credo che per te sia una vista più che soddisfacente…ricominci subito ad eccitarti e noi ci mettiamo accucciate, in modo che mentre noi “lavoriamo” su di te, tu “lavori” su di noi con le mani…e anch’io ricomincio ad eccitarmi…
    Ti guardo fisso negli occhi mentre con la lingua percorro tutta la tua asta, prima che Claudia me la rubi per fare lo stesso, è quasi una gara…ci alterniamo a succhiartelo, a leccartelo, mentre tu continui a dedicarti a noi, ci baciamo, ci tocchiamo, è estremamente eccitante ed estremamente coinvolgente…prendi entrambe per i capelli quando stai per venire di nuovo e spingi i nostri visi uno contro l’altro, col tuo cazzo in mezzo, praticamente ti stai facendo una sega con le nostre facce!
    Ho il “privilegio” di poterlo mettere in bocca io, quando vieni, mentre a Claudia spetta il compito di leccare quello che mi scappa, poi ci baciamo, con le lingue collose e viscose dal tuo sperma, e tu, tu sei in un brodo di giuggiole…
    Sei sfinito e ansimante quando
    C: “E noi???Non penserai di aver finito qui, di averci fatto tornare la voglia e di abbandonarci così!”
    M: “Ma io non ce la faccio più…tra tutte e due mi avete svuotato le palle!”
    Entrambe ci accucciamo…praticamente ti mostriamo tutta la mercanzia…ce la stimoliamo con le dita…una accanto all’altra…
    A: “Sempre il solito Conte, eh?Claudia ha ragione, ci vuole altra sostanza qua, e alla svelta, trovala.”

    ‘ Marco
    Porca puttana. parlano facile loro. non sono un ragazzino e le mie palle non si stimolano così facilmente e la ricarica dura ore non minuti. rimango perplesso e non so davvero che fare…prendo tempo, mi alzo e inserisco frettolosamente un cd nello stereo.
    sono i Poison con “Talk dirty to me” ad aprire le danze. ormaI io ho il cazzo moscio e stento a stare in piedi. se quel coglione di mio cugino fosse stato qui.
    prendo Alessia per i capelli e la posiziono a 90 gradi, sopra di lei ci metto Claudia. sono una sopra all’altra coi loro culi rivolti verso di me. prendo il deodorante che Alessia aveva lasciato per terra e mi accingo ad estrarre dal frigorifero una bottiglietta di birra. La apro, la verso sulle loro natiche…è fredda, gelata, loro rabbrividiscono e ridono.
    mi metto sotto di loro e inizio a leccare tutto quello che viene giù. il deodorante lo ficco dentro ad Alessia che non si aspetta una violenza inaudita lanciando un urlo mentre con la bottiglia ormai vuota la infilo nella fregna di Claudia.

    C. “è ancora fredda la bottiglia…rischi di farmi male…non hai qualcosa d’altro?”

    M: “no…accontentati della bottiglia…a breve sarà calda…”

    con le due mani mi impegno a fotterle ben bene con l’ausilio di queste due trovate che presto non basteranno più. loro gemono ma è la mia lingua a colpire i loro clitoridi che aiuta molto le sensazione degli oggetti. estraggo la bottiglia dalla figa di Claudia e la ficco nel culo di Alessia che geme pronta…

    A: “ahia…bastardo…potevi almeno lubrificarla meglio, no?”

    C. “stai zitta Alessia…fatti impalare nel buco del culo e stai zitta…adesso ti aiuto io a farti venire!”

    Claudia si toglie dalla sua posizione e si dilunga in una slinguata sulla figa di Alessia.
    La porta si spalanca. è mio cugino con un sacchetto colmo di cose.
    Claudia si spaventa.

    C. “E questo chi cazzo è??”

    A: “Non ti preoccupare, è il cugino di Marco…”

    C: “Ho capito ma siamo…siamo nude!!!”

    A: “Non preoccuparti…fa anche lui parte del gioco adesso!”

    Teo si avvicina sogghignando. Estrae dalla busta un vibratore di gomma, un frustino, alcune bottiglie di birra e una scatoletta che non ho ben presente cosa sia. La apre. è uno stimolatore per clitoride…sembra un rossetto ma è funzionale al massimo…in men che non si dica è nudo e col cazzo in tiro…
    Si posiziona dietro a Claudia afferrandola per i fianchi…lei un po’ a pecorina con le gambe aperte non sa cosa fare e mi guarda spaesata.

    C: “Ma…Marco…e lui?…”

    Teo risponde per me…

    T: “Ti tratterò come una principessa….fammi entrare dentro”

    C: “Ma io non voglio non so nemmeno chi…”

    Teo le infila il cazzo dentro e incomincia a stantuffarla come fosse una sgualdrina di strada.
    Alessia si gira e si posiziona a gambe aperte per invitare Claudia a leccarle la fica. Io mi avvicino, le infilo il vibratore nell’ano e poi riprendo l’uso delle mie dita per far funzionare lo stimolatore.
    Lo passo sul clitoride e il suo ronzio è quasi una cantilena. Lei gode, si dimena.

    A: “Oddio non ce la faccio più…oddioooo…basta bastaaaaa…”

    Viene copiosamente continuando in spasmi corporei che sembrano persino innaturali. Si mette le mani sulla figa come per proteggersi e si sfila il vibratore dal culo, sfornando una scoreggia che mi tuona in faccia.
    Lei non ha la forza neanche di vergognarsi…accenna ad una scusa poi si mette in posizione fetale. Io mi sdraio sul tappeto. Sono esausto. Mio cugino intanto fotte continuamente Claudia che sembra non venire mai.

    Teo: “Marco…passami lo stimolatore…”

    Glielo passo e mentre la scopa a pecorina le passa una mano sulla vagina cercando il punto giusto per far funzionare lo stimolatore. Lo trova. Claudia impazzisce, le gambe le cedono, si appoggia con le braccia sul letto invocando pietà.

    C: “Cazzo che roba…cazzo…basta ti prego…mi fa male…mi manca il respiro….sto…sto venendoooooo”

    Viene lanciando un urlo disperato. Teo si sposta, si sega l’uccello e le viene sul culo. Claudia è riversa sul letto, stanca, distrutta come lo sono io e Alessia che sembra si sia addirittura addormentata. teo ride soddisfatto, si apre una birra. Cambia Cd. Inserisce un singolo dei RATT “Givin’ yourself away”…bellissimo…rimango sul tappeto, le palpebre si chiudono, mi copro con la maglia di Alessia. Mio cugino si siede in poltrona con uno sguardo da fesso e il suo sorriso sornione da Gorge Clooney mi fa solo scompisciare dalle risate…risate interne…i miei muscoli facciali fanno addirittura fatica a muoversi. Mi addormento.

    ‘ Alessia
    L’ho sfidato apposta, voglio vedere come si comporta stavolta.
    Mi prende per i capelli e mi mette a 90’, sul bordo del letto, e fa salire Claudia sopra di me…ridiamo e il contatto tra i nostri corpi mantiene alta l’eccitazione…
    GHIACCIO!
    Ci stai versando birra ghiacciata addosso!Inarco la schiena e così facendo sento ancor di più il seno di Claudia contro la mia schiena, poi sento la tua lingua che ripulisce tutto, il piacere comincia a scaldarmi tutto il corpo…
    GRIDO quando sento qualcosa che entra di colpo dentro di me, il barattolo di deodorante!
    Claudia grida ancor più forte, a lei è toccata la bottiglia ghiacciata.
    Cominci a muovere il barattolo dentro di me e dopo poco sento le pareti che si adattano alla sua forma, mentre continui a stimolarmi il clitoride..
    GRIDO di nuovo quando mi spingi con forza la bottiglia di dietro, di nuovo mi sento piena, solo oggetti stavolta
    A: “ahia…bastardo…potevi almeno lubrificarla meglio, no?”
    C. “stai zitta Alessia…fatti impalare nel buco del culo e stai zitta…adesso ti aiuto io a farti venire!”
    Claudia si toglie da sopra di me e comincia a leccarmela quando si spalanca la porta
    A: “Ciao Teo”
    Claudia si spaventa.
    C. “E questo chi cazzo è??”
    A: “Non ti preoccupare, è il cugino di Marco…”
    C: “Ho capito ma siamo…siamo nude!!!”
    A: “Non preoccuparti…fa anche lui parte del gioco adesso!”
    Sembra meno timoroso stavolta, probabilmente ha spiato dalla serratura o ha origliato e sapeva già cosa lo aspettava. Estrae da una busta un vibratore di gomma, un frustino, alcune bottiglie di birra e una scatoletta tipo rossetto, uno stimolatore per clitoride… in men che non si dica è nudo e col cazzo in tiro…
    Si posiziona dietro a Claudia afferrandola per i fianchi…
    C: “Ma…marco…e lui?…”
    T: “Ti tratterò come una principessa….fammi entrare dentro”
    C: “Ma io non voglio non so nemmeno chi…”
    Mi muovo a fatica, mi piazzo davanti a Claudia
    A:”Sorellina…leccamela per bene adesso mentre è bella piena”
    GRIDO quando tu mi togli la bottiglia e la vai a sostituire con un vibratore…sembra che mi strappi le carni, non posso contenere una cosa così grande!
    Togli anche il barattolo e lo sostituisci con lo stimolatore…è fantastico, sento l’orgasmo che arriva impetuoso, mi prende il cervello e il corpo, non riesco a stare ferma!
    A: “Oddio non ce la faccio più…oddioooo…basta bastaaaaa…”

    Teo: “Marco…passami lo stimolatore…”

    Stesa sul letto guardo Teo che sta per usare quell’affare su Claudia…

    C: “Cazzo che roba…cazzo…basta ti prego…mi fa male…mi manca il respiro….sto…sto venendoooooo”

    Viene lanciando un urlo disperato. Teo si sposta, si sega l’uccello e le viene sul culo.

    Claudia è riversa sul letto, stanca, distrutta come tutti noi, la giornata sta finendo, gli istinti sono sopiti.
    La sera ci invitate a cena, ma sinceramente temo quel che potrebbe succedere, preferiamo declinare

    A:”Però io sono in ferie una settimana, magari uno di questi giorni ci sentiamo, eh?”
    Meglio salutarci senza promesse, non so se domani ricorderò quello che ho fatto oggi, e anche se capiterà non so che reazione avrò…

    E’ il mio primo racconto, e mi piacerebbe che qualcuno mi facesse sapere SE gli è piaciuto e perché, grazie.
    Ciaociao!
    Alessia spotty78@libero.it

  • Leave a Reply