Skip to main content
Racconti Erotici Etero

32. BENDATA, DI NUOVO

By 2 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Aprendo il cassetto del comodino, mi ritrovo la memory card in mano. Non avevo più guardato le foto che mi hai scattato quel giorno. Sono passati alcuni mesi e non ci siamo più incontrati. Ripenso al sapore di nutella sul tuo sesso duro, ripenso alla mia voglia, alla nostra eccitazione, a quella benda che mi copriva gli occhi e a tutte le sensazioni meravigliose e proibite che mi hai fatto provare.

Al ricordo di quel pomeriggio trascorso con te nella stanza di quel motel, mi assale un moto di nostalgia. Accendo il computer, inserisco la memory card nel suo alloggiamento e scarico le foto sul disco rigido. Mi vedo bendata, ansimante, in preda al desiderio. Mi vedo nuda e sensuale, oscenamente aperta al tuo volere. Mi vedo avida e disinibita, mentre te lo lecco e te lo prendo in bocca; mi vedo porca, mentre mi prendi da dietro e mi possiedi come un animale.

Ingrandisco e zoomo le immagini, per leggere i segni del mio volto, per analizzare attentamente ogni più piccola espressione di godimento. Voglio rivivere quelle sensazioni. Allora mi ero detta che dovevo accantonare il pensiero di te, ma quelle foto mi hanno fatto tornare la voglia di incontrarti.

Ti scrivo una mail con una semplice domanda.

‘Ci vediamo?’

Attendo trepidante la tua risposta, che arriva dopo un paio di ore.

‘Dove?’

Il cuore mi batte a mille nel petto, mentre ti rispondo. ‘Al solito motel.’

‘Domani, alle quattro. Stanza 202.’

Non ci chiediamo nulla. Ciò che esula dal nostro appuntamento di piacere è superfluo e non ci interessa.
Il giorno dopo mi infilo a lungo sotto la doccia tiepida, lasciando che l’acqua mi scivoli addosso e mi rilassi. Mi vesto e mi preparo con cura. Arrivo nella stanza in anticipo e approfitto per mettermi comoda e prendere confidenza con l’ambiente e con l’idea di te. Come sarebbe stato questo nuovo incontro? Il barattolo di nutella troneggia in mezzo al comodino, lo fisso e ci vedo i nostri corpi imbrattati, ingordi ed eccitati.

Sono immersa nelle mie fantasie, semisdraiata sul letto, già bagnata, quando sento dei passi che si fermano davanti alla porta. Sei tu. Entri, sicuro come ti ricordavo, il tuffo al cuore è inevitabile; dopo tanti mesi, la sensazione è la stessa. Non è cambiato nulla, il mio desiderio di te è inalterato.

‘Ciao.’ Mi sussurri, avvicinandoti a me.

‘Ciao.’ Ti rispondo, cercando di controllare l’emozione. Non voglio sembrarti una cretina, una che non aspettava altro che di incontrarti.

Mi fissi un attimo.

‘Sei sexy.’ La mia scollatura cattura il tuo sguardo.

‘Anche tu stai bene.’ Mormoro io, mentre la voglia di baciarti sale come la febbre.

Ti chini su di me, mi sfiori la guancia con le labbra e inspiri il mio profumo. Poi guardi il barattolo sul comodino e fai un sorriso. Dalla tasca tiri fuori un pezzo di stoffa e quando la dispieghi, mi rendo conto che si tratta di una benda, la nostra benda. Ammiccando, me la sventoli davanti agli occhi.

‘La vuoi usare ancora?’ Ti domando.

‘Tu la vuoi usare ancora?’ Mi chiedi.

‘Sì” sussurro io.

Mi bendi gli occhi, mentre il mio cuore accelera i battiti. Poi mi sfiori di nuovo la guancia con le labbra e questa volta sono io ad inspirare il profumo del tuo dopobarba. Lentamente cominci a spogliarmi. Sono in tuo potere, con quella benda attorno agli occhi, dipendo totalmente da te. Ti piace tutto questo, lo so, ti piace condurre il gioco e questo eccita anche me. Mi sfili la maglia, mi accarezzi la pelle nuda delle spalle e delle braccia. Ho i brividi, il tuo tocco è delicato e deciso al tempo stesso. Mi inviti ad alzarmi, per potermi sfilare la gonna che cade con un fruscio leggero ai miei piedi. Mi sento fragile ora, nuda davanti ai tuoi occhi, indifesa sotto la pressione delle tue dita sulla mia pelle.

‘Sono contenta di essere qui con te” Dico sospirando.

Tu non mi rispondi e continuando ad accarezzarmi, finalmente mi baci e finalmente sento il sapore delle tue labbra e della tua lingua. Non ho voglia di staccarmi da te e mi aggrappo al tuo corpo possente, che mi regala una piacevole sensazione di sicurezza. Ma tu ti scosti da me e ti allontani. Pur non vedendoti, so che mi stai osservando. Non mi piace questo senso di abbandono, mi sento talmente vulnerabile ed indifesa, da sentire una vertigine. Con le braccia a mezz’aria ti cerco, tu ti avvicini, mi cingi la vita e mi spingi sul letto. Ora mi sei sopra, mi baci ovunque la tua bocca riesca ad arrivare, mentre la tua mano si infila sotto l’elastico del mio perizoma. Non resisto e dischiudo le gambe, per quanto possibile, sotto il tuo corpo. Ho voglia delle tue dita dentro di me, voglia di sentirti esplorare la mia femminilità. I miei sospiri ti convincono ad andare oltre. Con uno scatto deciso, mi strappi gli slip e li getti sul pavimento. Normalmente non apprezzerei tanta irruenza, ma adesso è diverso, adoro risvegliare in te una passione animalesca, vera e istintiva.

Distesa sotto il peso del tuo corpo, posso sentire crescere la tua eccitazione e la benda stretta intorno agli occhi mi dà la sensazione di essere un’altra persona, di essere diversa da come sono quotidianamente. Nel buio che mi avvolge, mi stringo forte a te, consapevole del fatto che in questo momento l’unica mia certezza sei tu, uno sconosciuto che mi sta scopando in una stanza di albergo. Ma non sono spaventata, sono contenta di essere qui, contenta della situazione, eccitata dal fatto di non sapere nulla di te e della tua vita. Sei il mio uomo del mistero, sei l’uomo che accende il mio desiderio e questo mi basta. Oltre ogni logica, mi fido di te, oltre ogni logica, l’istinto mi suggerisce che posso farlo, senza timore.

Le tue dita abbandonano il mio corpo, il tempo necessario per intingerle nel barattolo di nutella, per poi tornare ad accarezzarmi. Mi infili un dito in bocca e io lo succhio avidamente, assaporando il gusto dolce della cioccolata e il sapore acre della mia eccitazione. Solo ora mi rendo conto di quanto mi sia mancato tutto ciò.

‘Sì, tesoro, succhialo, così’ Infilandolo ripetutamente nella nutella e nella mia bocca, mi istighi a ciucciarti il dito, ancora e ancora, con ingordigia.

‘Voglio di più, non mi accontento del dito, dammi di più” Ti sussurro con tono supplichevole.

Ti stacchi da me nuovamente e, dal fruscio, intuisco che ti stai liberando dei vestiti. Nudo, ti cali su di me e finalmente la tua erezione mi sfiora liberamente le cosce e il pube.

‘Vuoi di più?’ Mi chiedi con tono ammiccante.

‘Sì, ti voglio sentire tutto, completamente, ovunque” Ti rispondo io, eccitata.

‘Allora prenditelo, voglio che lo prendi in mano e lo guidi, dove lo preferisci di più.’

Non mi faccio pregare. Lo afferro, lo accarezzo, lo scappello e lo appoggio all’imboccatura della mia femminilità calda e pulsante.

‘Qui, lo voglio qui!’

Con un colpo di reni, affondi deciso dentro di me, una, due, dieci, cento volte. Sei meraviglioso, sei potente, il tuo ritmo si sposa perfettamente con il mio desiderio e non mi dà tregua.

‘Scopami, voglio che mi scopi con tutto te stesso!’ Questa volta urlo, grido ed esterno il mio piacere per essere posseduta su questo letto.

Con un gesto rapido, mi sciogli la benda.

‘Voglio che mi guardi, voglio guardarti negli occhi, mentre godi.’

‘Sì”

Alzo le gambe in alto e mi faccio penetrare ancora più in profondità. Il mio sguardo languido è perso nel tuo, sento il mio corpo prendere fuoco, mentre le contrazioni del piacere mi si diramano ovunque.

I tuoi occhi si illuminano, la tua voce vellutata e il tuo bacio esprimono la soddisfazione per l’orgasmo che mi hai appena procurato.

Afferri il barattolo della nutella e me lo porgi, sorridendo.

‘Spalmala dove vuoi!’ Mi suggerisci.

Infilo tre dita nel vasetto e traccio un sentiero che dal torace scende verso la tua virilità. Poi appoggio la mia lingua alla tua pelle calda e seguo la scia di nutella, che mi conduce a leccarti il cazzo teso. Adoro il tuo sapore, misto al mio e a quello dolce della cioccolata. E’ la mia droga, ne sentivo l’astinenza. Sono avida, ingorda e te lo succhio con dedizione assoluta.

Ti stacchi da me, a fatica, per riprendere il controllo della situazione. Mi fai alzare e mi fai girare di schiena, a ridosso della parete. Prendi la nutella e te la spalmi sul pene. Poi ne prendi altra e mi massaggi l’imboccatura dell’ano. So che cosa vuoi, ora e lo voglio anche io. Me lo appoggi dietro e lo spingi delicatamente dentro di me.

Dopo un po’ di insistenza, entra senza troppa fatica e tu cominci a muoverti ritmicamente nel mio culo. Una nuova sensazione invade il mio corpo eccitato. Assecondo i tuoi colpi, inarcando il più possibile la schiena. Ti sento vicino al piacere, i tuoi sospiri e la tua consistenza me lo confermano. Stringi maggiormente le mani intorno alla mia vita, come a volermi trattenere e a voler fermare l’attimo del tuo orgasmo che mi scoppia dentro irruente.

Ora aderisci al mio corpo e posso sentire i battiti del tuo cuore decelerare e tornare alla normalità. Esci da me e fra le cosce sento colare parte del tuo piacere al gusto di nutella.

Ci stendiamo sul letto, uniti nella soddisfazione di un piacere reciproco. Ti guardo negli occhi e mi riconosco nella luce che emanano. So che non puoi essere la quotidianità, so che abbiamo due vite separate, diverse e lontane. Ne sono consapevole. Questa volta non ci sarà una foto a ricordarmi il nostro incontro. Ma so che quando infilerò un dito nella nutella e lo porterò alla bocca, non potrò fare a meno di pensare a te e al tuo sapore. So anche che per te sarò sempre la tue regina della nutella.

Leave a Reply