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Racconti Erotici Etero

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By 2 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Una voglia indescrivibile aleggiava nell’aria da tutta la sera, anche se noi due come al solito fingevamo di non volerci, ma lo sappiamo, ci desideriamo, ce lo diciamo sempre. Il pub era veramente colmo di gente quella sera, un bacio veloce per salutarci ma niente altro che facesse trapelare ciò che stavamo pensando, ridiamo e scherziamo con gli altri, le nostre menti però sono già alla fine della serata, quando saremo da soli, quando, seguiremo solo il nostro istinto.
Uno, due, tre, quattro cocktail. Dovevo togliere dalla mia mente tutte le paure e i freni che mi impedivano di farti provare piacere. Fino ad quel giorno, ero solo io quella che provava piacere quando rimanevamo soli, tu ti dedicavi a me, ti dedicavi al mio corpo, al mio seno, al mio sesso.
Cominciava tutto con un’infinità di baci sconvolgenti, le nostre lingue si incontravano, giocavano, piccoli morsi, la tua lingua fra le mie labbra e la mia fra le tue, ero eccitata solo baciandoti, mi facevi impazzire quando la passavi sulle mie labbra e io te la mordevo. Poi i baci iniziavano a spostarsi, l’orecchio. Quanto mi fai godere quando delicatamente mi lecchi il lobo e poi tutto l’orecchio insieme, e poi scendi giù lungo il collo, con dei piccoli bacetti che segnano la strada verso il mio seno ed &egrave quella la tua destinazione.
Ti dedichi al mio seno, lo sfiori con le dita, con la lingua, per poi passare a una presa più decisa, che mi fa sentire solo tua. Inizi a giocare con i capezzoli, ci giri intorno per qualche secondo per poi affondare la tua lingua e la tua bocca con un movimento veloce e ritmato che mi fa sussultare dall’eccitazione.
Capisci, capisci che &egrave tempo di proseguire la tua strada, di scendere ancora più giù, con una miriade di bacetti, alternati a qualche tratto segnato unicamente con la lingua, sono al culmine dell’eccitazione, so dove stai arrivando e cosa vuoi fare e il pensiero solo mi eccita al punto da trascinare con violenza la tua mano fra le mie gambe.
Tu inizi a muovere l’indice su e giù tra le grandi labbra, giochi, ti diverti a sentirmi eccitata, a vedere il mio sguardo che ti implora di penetrarmi, continui con questo passatempo finché la tua bocca non ha raggiunto il clitoride, ed &egrave lì che non riesco pensare ad altro che a te, alle tue mani, alla tua bocca, alla tua lingua.
Con la punta stimoli il clitoride per pochi secondi, per poi scendere verso le piccole labbra, sfiorarle e risalire. Il tuo movimento comincia a velocizzarsi, la tua bocca si concentra sull’ingresso della vagina, si muove dentro e fuori per poi disegnare un cerchio tutt’attorno.
Non riesco più a controllarmi il mio bacino si muove all’unisono con la tua bocca, movimenti profondi e lenti che a poco a poco si velocizzano, la mia mente &egrave vuota, qualunque pensiero &egrave superficiale, l’unica cosa che voglio in quel momento &egrave raggiungere il piacere, la mia mano iniziano ad accarezzarti la testa. Poi mio sfiorarti e sempre più forte e la spingo fermamente verso il mio sesso.
Voglio sentire le tue dita, si fino ad ora si erano dedicate al mio seno, dentro di me, prendo la tua mano e la faccio scivolare lungo il fianco fino a raggiungere il mio sesso. Quasi con violenza spingo il tuo dito dentro. Vedi che non sono soddisfatta e mi penetri con due. Ho uno sussulto, inizio a muovermi freneticamente sulle tue dita, mentre la tua bocca si &egrave accanita contro il clitoride.
Non resisto più, i tuoi movimenti sono velocissimi, le tue dita mi penetrano a fondo, tornano fuori per un attimo, sembra infinito, mi sento vuota, il tempo di pensarlo e sono di nuovo completa di te.
Non resisto molto, sento che sto per venire. Non so se cercare di trattenermi e continuare questo folle movimento o abbandonarmi e raggiungere il piacere, non sono io a decidere, i miei umori scendono copiosi, tu continui a penetrarmi ancora una volta, alzi lo sguardo, mi abbracci e ci scambiamo il bacio più intenso della serata.
Mi abbandono a te, appoggio la testa sul tuo petto, sono distrutta, ma estremamente felice, anche tu sei stanchissimo ma soddisfatto di come mi hai fatto raggiungere l’orgasmo.
Rimaniamo a coccolarci per molto, in silenzio, le parole, anche le più dolci rischiano di rovinare un momento così bello, stare in silenzio nuda tra le tue braccia, ascoltare il tuo cuore accelerato, e pensare a niente.
Rimarrei così a lungo, ma &egrave tempo di dividerci, mi rivesto e tu ti metti alla guida con me a fianco. Ora qualche battuta per rompere il silenzio, in pochi minuti siamo arrivati dove hai parcheggiato. Lasci la macchina accesa, scendiamo ci salutiamo e io mi metto al posto di guida, e tu vai verso la tua auto.
Parto, prendo una sigaretta e la accendo, non fumo solitamente, ma dopo aver raggiunto il piacere &egrave un vizio che non riesco a togliermi. Felice e ancora eccitata guido verso casa ripensando a tutta la serata e a quanto sei stato bravo.
Questa sera però era diverso, dovevi essere tu ad essere al centro delle mie attenzioni, tu a guardarmi desiderando che ti facessi godere.
Inizio a baciarti, e dopo alcuni minuti sono già sopra di te, tu seduto e io imbraccio a te, ti bacio, le nostre lingue non riescono a far altro che muoversi ovunque.
Non resisto, ti lecco l’orecchio e sento che sospiri, so che ti piace, ti piace anche che passi la lingua su e giù per il collo. Così faccio, e poi inizio a muoverla velocemente alla base. Il tuo respiro si fa sempre più frequente e io sono già bagnata. Le mie mani si dedicano ai tuoi capezzoli e ora anche la lingua, movimenti veloci e decisi.
Mi sposto da sopra di te, scendo con la lingua verso l’ombelico, ti bacio dolcemente tutto il ventre, mentre ti slaccio la cintura e i jeans. Il tuo sesso &egrave già duro, probabilmente a causa del movimento di bacino che facevo quando ero sopra di te, i nostri sessi si strusciavano e tu ti sei eccitato da morire, lo sapevo, mi avevi confessato che era una tua fantasia.
&egrave la prima volta che do piacere a qualcun altro che non sia io, ma la voglia di farti godere come fai tu con me, e l’alcol, non mi fanno avere inibizioni.
Inizio a massaggiarti il pene, delicatamente su e giù da sopra i boxer neri, attillati, che ti fanno risaltare il pacco. Con la mano parto dal ginocchio e inizio a risalire fino ad arrivare vicino ai testicoli, tu hai un sussulto sei eccitatissimo, ma sai che per me &egrave la prima volta e non mi fai fretta.
Io voglio farti arrivare al piacere pian piano così che tu possa godere in maniera più intensa. Continuo con il massaggio, alterno testicoli e pene. Capisco che ormai non puoi più resistere i tuoi occhi implorano un pompino da togliere il fiato.
Avvicino la mia bocca alla tua, ti guardo intensamente negli occhi e ti bacio con estrema passione prima di iniziare a far scendere i tuoi boxer e a spogliarti completamente.
Avvicino la mia bocca e inizio a succhiare, su e giù stando attenta a far aderire le mie labbra al tuo membro. Poi con la punta della lingua gioco con la parte superiore, e scendo giù fino alla base. Non emetti gemiti, solo sospiri, lunghi sospiri ad ogni mio movimento, stai per venire.
Me lo dici dolcemente, sai che voglio fare le cose un passetto alla volta, mi scosto, ti masturbi per qualche secondo e vieni copiosamente. Sono felice, mi piace sentirlo in bocca, mi piace sentire che sei eccitato, credo che ci sarà un seguito la prossima volta.
Rimaniamo abbracciati e io continuo ad accarezzarti mentre il tuo membro perde il suo vigore tra le mie dita, ti accarezzo a lungo i testicoli, e più sotto, dove so che ti fa il solletico. Dolcemente, delicatamente ti rilassi tra le mie coccole sensuali, come le chiamiamo noi.
Ti vesti, e come al solito andiamo alla tua macchina.
Tutto il viaggio di ritorno mentre ho la sigaretta fra le labbra ripenso a te, ti voglio mio, anzi ora sei mio. Penso che forse &egrave giunto il momento per la nostra prima volta, voglio fare l’amore con te.
Voglio raggiungere il piacere assieme, sentire i nostri movimenti coordinarsi in un andirivieni sempre più veloce e costante per poi abbandonarci in un orgasmo aspettato da una vita.
Non riesco a pensare ad altro neanche il giorno seguente, mi piace sentirti nella mia bocca e vorrei sentirti anche fra il mio seno, fra le mie gambe.
Non manca molto, solo l’occasione giusta, il momento giusto, perché la persona giusta c’&egrave già.

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