Animazioni.
Sotto le feste di Natale il capo si fa prendere dall’immaginazione, e per la vigilia si è inventato il Sexy Xmas Eve, un “tributo alla sensualità, all’eleganza e alla bellezza”. Tradotto, la fiera della figa in tutte le sue forme in pelliccia rossa e bianca.
Pensare che una volta facevo il presepe…
Il locale è stato completamente rivestito di tessuti e decori, una cosa che doveva essere molto Billionaire, ma alla fine ottiene l’effetto di un Fkk tedesco, pur sempre con un certo stile. Rabbrividisco a pensare come potrebbe essere ridotta la pista a fine serata… povera Camilla…
Il capo piglia me e Ana:
-Allora, a sto giro abbiamo quattro modelle body painting, air show con un paio di acrobate e due animazioni sul palco. Ana, ti do i contatti e senti di cosa hanno bisogno, mi costano un botto, se ti chiedono la Luna digli che se la portino da casa.
Tu solite cazzate tecniche, mettiti d’accordo col dj per le entrate.-
-Il palco lo facciamo più grande? I XXX sono in sei a uscire, e fanno roba tosta-
-Sei scemo? Pagano 80 euro all’ingresso e 150 il tavolo, non voglio fottermi neanche una sedia. Manca una settimana e ho già quasi chiuso le prenotazioni, li metto anche sul soffitto se necessario. I ballerini si arrangino, è il loro mestiere, se non va bene stanno a casa-
-Ok ok, chiaro, se non sappiamo dove mettere la figa comunque ci posso pensare io…-
-Tu pensa al tecnico, che la figa ti fa male, da quanto si dice…-
-Eh?-
-Ciccio, se fai quel che fai dopo il lavoro ok, ma se fai il galletto qui dentro la gente se ne accorge…-
Guardo Ana che ghigna abbassando lo sguardo, e incasso la considerazione.
-Ricevuto-
Pomeriggio della vigilia, con i soci montiamo i riser e le tavole per il palco. Hanno lavorato parecchio, e ci sono un paio di sostegni e un blocco che non sono ridotti benissimo. Stringiamo a morte lo stringibile e incrociamo le dita.
Arrivano le due compagnie di ballerini, vecchie conoscenze, gli XXX e i YYY: gli XXX hanno uno stile freestyle da strada potente, grandi flip, grandi spin, prese complesse, roba tosta, sono tre ragazzi e tre ragazze, e hanno fisici da paura. Gli YYY sono un pò più stile cubisti/e, vanno giù di costumi e di eleganza, il ballerino ha una tecnica che mi piace un sacco, quando fa i numeri e atterra è leggerissimo, sembra che non faccia fatica a fare anche le cose più toste, le due ballerine sono toniche ma non esagerate, e soprattutto fanno sesso solo a guardarle, se ti piace il genere. A sto giro hanno fatto venire una nuova, brasiliana di quelle spettacolo… e poi c’è Katia.
Non ho mai amato fraternizzare con le ballerine, mi è sempre sembrato poco professionale ma soprattutto mi da l’idea di rientrare nella folla di allupati. Sia chiaro, anche io sono probabilmente un allupato, e me le chiaverei tutte in fila, ma mi piacciono le cose con un pò di classe… Con Katia è diverso.
Nikki, il dj resident ci gira intorno dalla prima serata, probabile anche che se la sia fatta a ripetizione, conoscendolo.
E’ alta 1,72 e mezzo, come dice lei, un seno piccolo e il culo e le gambe come possono avere le ballerine pro, forse con un pò più di stacco di coscia sarebbe quasi perfetta. Ma si muove e danza da farti perdere i sensi, sembra che balli anche quando respira. E ti fa pisciare dal ridere.
Mentre gli XXX prendono possesso del palco per provare i numeri mi fermo a parlare con Nikki e Katia delle entrate. Un paio di prese, un paio di numeri di breakdance e cominciano a darci giù duro, saltano e flippano come delle cavallette, ma atterrano come rinoceronti. Katia fa la faccia disgustata, ci sta, in fondo sono la concorrenza.
-Ballano sporco come il sedere di un colitico-dice Katia
-Boh, ci capisco poco- dice Nikki
Io capisco solo che stanno massacrando la struttura. Vedo il palco non gradire, e dopo dieci minuti di maltrattamento uno dei blocchi di unione cade giù. Tiro un urlaccio sopra la musica facendo girare tutto il locale.
-Ragazzi, siete in sei e fate un sacco di spinta, sarà il caso di considerare qualche numero più easy, il palco non vi tiene e vi fate male-
-Vediamo cosa possiamo fare- mi dice il ballerino coreografo, con la faccia di quello che non glie ne frega un cazzo
-Non è per me, ma se vi rompete sono cazzi vostri-
-Si si-
Fanculo, fai il superman e rompiti quella testa di cazzo
Rimetto il blocco, lo ristringo a manetta e torno con Nikki e Katia
Riprendono il gioco della cavalletta e del rinoceronte.
-Se si rompono meglio, abbiamo più spazio noi-
-Dai, non è carino- rispondo
-Questi col ballo c’entrano come Nikki c’entra con Freud-
-Chi?- chiede Nikki, senza alzare gli occhi dal cellulare.
-Niente, un dj tedesco, non è il tuo genere, poi se vuoi ti porto il disco- gli risponde
-Ah-
Mi fa l’occhiolino e io gli sorrido storto, mentre gli XXX lasciano libero il palco per fare posto a Katia e soci. Si mettono in divisa di riscaldamento, la ragazza brasiliana è un’infarto, le tette sono finte ma complimenti all’artista, il resto è puro sesso. Il ballerino si scalda dieci minuti e poi sale sul palco, che fa un piccolo movimento. Lo fermo, guardo sotto e tiro un fischio a Max, che era sul tetto a sistemare i cavi per l’air show con le acrobate. Scende.
-Li e li non va, cambiamo i riser e quel blocco, li fissiamo li e un blocco in più li. Ok?-
Andiamo a prendere la roba, ci mettiamo un pò ma alla fine ne vale la pena, il palco è più stabile. Sale il ballerino e gli chiedo di fare qualche numero con parecchia spinta, mi fa un backflip e un salto di almeno due metri atterrando in spaccata. E quasi non si sente.
Sto ragazzo mi stupisce sempre, Katia mi viene a fianco e mi dice
-Visto come si fa? Altro che i sederi colitici-
Rido
-Ma tu non mi avevi detto che iniziavi le lezioni di latino?- mi chiede
-Eh, quando ho tempo, in realtà ne ho fatte un paio di latino e un paio di tango…-
-Uuuh, tango? Fammi vedere!- e si mette in posizione per essere guidata
-Ma dai, non scherzare-
-Non fare i capricci, dai!-
-Ma non ci penso…- e mi volto per andarmene
Katia mi prende la mano e me la alza, velocemente fa tre piroette e mi ritrovo con la mano sinistra in posizione e la destra sulla sua vita, mi fa una sequenza di ocho, faccio un passo indietro e mi segue scivolando in una caida, la rialzo e mi ritrovo con la sua gamba destra attorno alla mia, la guido e la ritiro su, un altro paio di piroette e finiamo in casquet. Ora, dopo due lezioni io sono al tango come Nikki a Freud, però sentire il corpo di Katia sfiorarmi nell’illusione di portarla è un bel brivido… 65 euro spesi bene…
Katia risale dal casquet lentamente, e rimaniamo un secondo di troppo occhi negli occhi.
-Bè, pensavo peggio- dice sorridendo
-E’ farlo con te che è uno spettacolo… cioè, il tango-
-Potresti diventare bravo-
-Magari qualche lezione in più…-
-Pratica prima di tutto, tanta-
Rifletto sul fatto che le frasi sono un pò ambigue, ma dai, è una ballerina, te la fa annusare per professione e basta, non farti disegni strani.
Mi stacco a fatica da lei come se una forza magnetica si opponesse, e mentre sale sul palco per iniziare le prove, faccio in tempo a girarmi e vedere Ana e il capo che mi guardano dal terrazzino degli uffici, lei con un sorriso malizioso, lui scuotendo la testa e guardando in alto.
Eh che cavolo, neanche ballare adesso?
23.00
Ora, il bodypainting non è che mi abbia mai appassionato, ma le tette si, cavolo. Quattro modelle pitturate come statue greche, una struttura che copre dalla vita in giù e solo pittura nella parte sopra. Ammetto che l’effetto funziona, sempre se l’effetto voluto è quello che ho in testa…
Per rimanere in tema, la serata è un’orgia, c’è un pacco di gente ed è ancora presto. Do una stretta al palco, e vado con Max a controllare gli attacchi dell’air show in terrazza e farci una siga prima dell’inizio.
-Una volta a quest’ora giocavo a tombola e mangiavo torrone- dice Max
-A tombola non vincevo mai un cazzo e il torrone fa cagare- gli rispondo
Guardo l’orologio, le 23.50
Prendo il pacchetto che ho in tasca e lo lancio a Max
-Afghano?- mi chiede
-Aprilo coglione-
Tira fuori un tool della Leatherman, niente di fantascientifico.
-Auguri luciaio-
-Bella li, ma sei una merda, io non ho un cazzo per te-
-A me le sorprese fanno cagare più del torrone. Non ci pigliano mai-
-Dai cazzo, mi spiace-
-Boh, facciamo così, se nei prossimi sette giorni non chiavo, a Capodanno mi dai il culo-
-Facciamo che è il pensiero che conta-
-Facciamo che mi passi una delle tue amichette alternative e ti salvi-
-Ci sta
-Ci sta
Ci stringiamo la mano dandoci una pacca da spacca costole sulla schiena, e rientriamo a fare il nostro.
0.00
Buon Natale.
Parte l’air show, è figo. Tipa con nastri e tipa con cerchio sospese in aria, qualche numero da oddio cade, grandi pose plastiche, Max che lavora bene, grandi applausi, ci saranno altre due uscite ma so già che andaranno liscie, il pensiero è per il palco. Mi vibra il telefono, Alban mi scrive “Vieni all’entrata”. Storia strana.
Vado all’entrata, c’è Alban che con la testa mi indica una tipa di spalle in stratiro che fuma una sigaretta. Esco.
-Ciao XXX- Cavoli, la mia fidanzata
-Chiara, ma non dovevi essere dai tuoi?- E’ bellissima, ha indosso un vestitino scollatissimo che a malapena copre la valle della sua quarta di seno, e un cappotto lungo, con scarpe rosse dal tacco altissimo. Conosco bene quel vestito sotto il cappotto ,l’ho comprato io, è corto quasi fino all’inguine, e dietro ha meno tessuto di quanto ne abbia davanti.
-Anche io sono contenta che la mia sorpresa ti abbia fatto piacere…-
Io odio le sorprese
-Si, scusa, grazie, è strano, non vieni mai a trovarmi. Sei bellissima, un sogno, ma lo sai, tra un pò inizia la disco, devo rientrare-
-Dai fumati una sigaretta mentre mi accompagni alla macchina-
-Ma si dai, ci sta. Che mi racconti di bello?-
-Ma niente, sto facendo un giro con Gianluca e andiamo a fare festa a XXX…-
GIANLUCA?
-e volevo farti gli auguri, bastardo figlio di puttana-
IO ODIO LE SORPRESE
-…-
-Sei senza parole? Pensa io, un mesetto fa parlavo con Sabrina, sai la mia collega che canta? Ecco, ho scoperto che ha una cara amica che più o meno fa quello che fai tu qui e che da qualche mese lavora come fonico per un duo dance, gli XXX…-
NO NO NO NO NO
-si chiama Laura-
NO NO NO NO NO NO NO NO
-Si raccontano tutto sai? Proprio tutto… sei curioso di sapere cosa si sono raccontate?-
-No-
-Secondo me si. Si sono raccontate di una serata in questo posto di merda, che è andato di merda, e che meno male che almeno si è FATTA UNA SCOPATA DECENTE CON IL TECNICO DEL LOCALE PER TIRARSI SU!-
-…-
-Sai come si chiama il tecnico? Perchè io ho pregato, sperato e dato per scontato come una stupida che fosse Max, perchè solo Max fa certe cose, quel tossico di merda…-
-…-
-E invece mi dice XXX, e io, ci rido, ma dai, no, non è possibile.-
-…-
-E lei “Laura mi ha anche detto che gli ha fatto una foto sul cellulare delle tette”, UN CAZZO DI CELLULARE CON LA COVER DELI ACDC, FIGLIO DI PUTTANA, LA TUA COVER, QUELLA CHE TI HO REGALATO IO…
-io…-
-Tu stai zitto e ascolti. E così vengo qui, faccio un pò di domande in giro, e mi dicono che una volta ti hanno visto andare via con una escort. CON UNA ESCORT, BASTARDO-
Lisa
-Ok, ok, ho promesso a Gianluca di non fare scenate isteriche-
GIANLUCA?
-Volevo solo dirti di farmi un favore: ringraziami Alban, Max e Nikki, sono stati così gentili e premurosi a consolarmi.-
MA CHE CAZZO SUCCEDE MA CHE CAZZO SUCCEDE MA CHE CAZZO SUCCEDE MA CHE CAZZO SUCCEDE?
Camminando arriviamo a un’Audi con un tizio in attesa alto dieci centimetri più di me e largo una volte e mezza.
-Lui è Gianluca, l’ho conosciuto in palestra la settimana scorsa. Sai cosa, dopo essermi fatta i tuoi amichetti mi giravano i coglioni perchè rimanevi più bravo a scopare, ma poi ho conosciuto Gianluca, ha il cazzo più grosso che abbia mai visto, e lo sa usare da Dio.-
Il tipo apre la portiera e fa salire Chiara, il cappotto si apre, il vestito si scosta e il panorama sarebbe orgasmico se non stessi precipitando in un abisso senza fondo. Gianluca richiude la porta, mi guarda dall’alto in basso, e gli scappa un ghigno con scritto sopra “sei uno sfigato”. Sale sulla macchina e accende il motore. Chiara tira giù il finestrino, si accende una sigaretta:
-Buon Natale, coglione- e mi spliffa la sigaretta accesa addosso.
Li guardo allontanarsi e dentro sono completamente formattato, vuoto.
Sono immobile in mezzo al marciapiede come uno stronzo di cane, non so cosa fare. A riportarmi a una forma umana ci pensa il cellulare, è Max che mi scrive “Dove cazzo 6, 5 min e iniz. Capo incaz.”
Focalizzo
Ho cinque minuti per due cose urgenti, la terza me la gusterò più tardi.
Corro all’entrata, mi fermo davanti Alban. Non voglio spiegazioni, non me ne fotte un cazzo delle spiegazioni: la spiegazione è che mi sono scopato delle altre mentre stavo con Chiara, e tutto il resto di conseguenza.
Mi ci metto faccia a faccia, ma sia io che lui sappiamo che non è per rissa:
-La prossima volta voglio saperlo da te, non da una troia. Parola d’onore?-
-Si-
Tanto mi basta. Entro, il capo si avvicina con la faccia incazzata, ma guardandomi capisce qualcosa e mi dice:
-Fai in fretta-
Salgo da Max, sta facendo girare i motorizzati per l’apertura dell’animazione.
-Dove cazzo eri finito-
-Fuori. Ma mi sai dire perchè il tuo di cazzo è finito dentro Chiara?-
Si immobilizza.
-Girati-
Si gira
-In alto o in basso?-
-In basso-
Vedo che contrae gli addominali per parare il pugno allo stomaco, ma stasera sono stronzo: sono abbastanza vicino per una ginocchiata alle palle e la sferro, lo colpisco e si piega, gli tiro una ginocchiata meno forte alla bocca dello stomaco, e scopro cosa ha mangiato a cena. Prendo un rotolo di carta assorbente che teniamo per pulire i macchinari, glielo tiro.
Ci mette un paio di minuti a riprendersi, gli do una mano a tirarsi su. Stesso copione:
-La prossima volta voglio saperlo da te, non da una troia. Se no non sarò così gentile. Pulisci e finiamo sta merda di serata.-
1.00
Torno in consolle in tempo per l’entrata degli XXX. Il mio cervello ha pietà di me, e si setta in modalità lavoro, mettendo in quarantena tutto il resto, anche perchè quegli stronzi stanno facendo esattamente l’opposto di quello che gli ho chiesto. Vedendo il locale a tappo, si fanno prendere dall’esibizionismo e buttano dentro tutta la potenza che hanno in corpo. Il palco balla paurosamente, fino a quando su una spinta laterale si apre a v di un palmo, riunendosi per botta di culo sulla spinta successiva in direzione opposta. Sono saltati di nuovo i blocchi, e temo che i riser siano fottuti. Volo giù dalla consolle e passo non so come attraverso la gente, in tempo per vedere gli XXX uscire tra le ovazioni del pubblico. Mi infilo sotto il palco, e nella mezz’ora dell’attesa della prima uscita di Katia e soci riesco a mettere i blocchi vecchi, mentre i riser sembrano miracolosamente integri.
Non appena esco da sotto le tavole, vedo gli YYY salire, faccio il segno del pollice a Katia che mi sorride facendo l’occhiolino, e partono. Sono bravi, il ballerino fa numeri di gran classe, Katia e la socia brasiliana fanno sync e soli da vere pro. Gran prese in elevazione. Fila tutto liscio.
2.00
Seconda uscita degli XXX, mi verrebbe da pregare se non fosse che appena il cervello allenta la modalità lavoro mi partono una riga di bestemmie, il palco ricomincia a muoversi, e dopo cinque minuti salta il blocco vecchio e si riaprono a v le tavole. Fanculo, mi infilo sotto le tavole, frega un cazzo, prendo un paio di pinze a pappagallo e divento un blocco umano. Tengo unite le tavole con le pinze e la forza delle mani, è meno dura di quanto immaginassi, danno probabilmente meno spinte del primo giro, ma avere sei persone che ti ballano a cinquanta centimetri dalla faccia separati da quattro metri quadri di tavole spesse 2 centimetri fa un pò effetto.
2.30
Applausi gli XXX hanno finito, comincio a pensare a come risolvere il problema uscendo da sotto le tavole, quando vedo Katia e la brasiliana salire sul palco. Katia mi vede e non sa se ridere o essere spaventata, mi ficco sotto e gli faccio il segno del pollice, ripiglio la pinza e ritengo le tavole. Con loro è una passeggiata, probabilmente potrebbero ballarmi addosso senza farmi male, ma ormai sono li, tanto vale starci… magari si rompono i riser e mi spappolo il cervello, e non ci si pensa più alle cazzate.
Sento i passi anche del ballerino che è arrivato dopo, e nell’assurdità della mia situazione mi mollano i nervi e comincio a piangere sbavando come un bambino di due anni che ha perso il ciuccio.
3.00
Finiscono anche gli YYY, esco da sotto il palco con la gente che mi guarda come se fossi una tartaruga ninja che esce dalle fogne, mi faccio portare una cinghia da Max e sistemo il palco per un utilizzo tranquillo da parte del pubblico.
Faccio per salire in consolle ma un pò per non vedere Nikki, un pò per il male alle mani, mi fermo e faccio che andare nei bagni privati a darmi una sistemata. Mentre entro incrocio Katia che era andata a risistemarsi il costume.
-Ma cosa cazzo è successo?-
-Tante cose- ho le mani ricoperte di sangue e non me ne ero neanche accorto. Katia le vede.
-Oddio ma ti sei fatto male- e si allontana.
Entro e mi do una sciacquata, le ferite alle mani smettono di sanguinare, le altre no.
Katia ritorna con della roba per disinfettare, mi da una mano a rimettere insieme i pezzi.
-Tu sei matto, se si rompeva tu eri sotto-
-Sinceramente ora non me ne frega un granchè-
-Cosa?-
Gli faccio un riassunto tipo ho fatto corna mi han fatto corna non ho più a chi fare le corna.
-Sei un coglione, ma te le regole per ste cose non te le hanno mai insegnate?-
-Roba tipo niente colleghi e non dove abiti? Evidentemente alle lezioni non sono stato attento-
-E poi sei anche stronzo, hai fatto il casino e ora pretendi anche il diritto di stare male?-
-Vabbè, se vuoi massacrarmi ti do il numero della mia ex, così vi mettete d’accordo e fate i turni-
-Scemo-
-Mi spiace non averti visto ballare al secondo giro, nella prima uscita eri bellissima-
-Ascolta, se vuoi la scopata di consolazione natalizia, meglio se vai dalle suore-
-Bha, ti sono stato sotto per mezz’ora, anzi, ho fatto prima una cosa a sette e poi una a quattro, sono abbastanza a posto. Comunque prego-
-Cosa?-
-C’ho lasciato le mani la sotto per salvarvi l’osso del collo, magari un grazie…-
-Se in sto posto avete materiale di merda non è colpa mia, se mi facevo male mi pagavate nuova. Comunque grazie-
-Sai mica se la tua socia abbia intenzione di prendere i voti?-
-Ma che domande fai? Sei scemo?-
-No sai, per la scopata consolatoria natalizia, magari ha un attacco da buona samaritana e vorrei approfittarne-
-Ma vai a cagare-
-Bè, viene anche comodo, siamo già in bagno-
Finalmente la faccio sorridere
-Attento a quando tiri l’acqua, il risucchio è forte sugli stronzi-
-Bè, sono uno stronzo con un talento per il tango-
-Magari non sei così bravo e volevo essere carina con te-
-Non sapevo che essere carini prevedesse strusciarsi per vedere l’effetto che fai-
-E’ così che si balla, se poi fraintendi non è colpa mia.-
-Difficile trattenersi dal fraintendere avendoti tra le braccia-
-Oh, ma ci stai provando davvero?-
-Direi da oggi pomeriggio, ma ho dei metodi poco appariscenti-
-Che bastardo, cosa fai la collezione? A che numero sei arrivato?-
-Non molto alto, in realtà. Preferisco le opere d’arte alle collezioni di figurine-
-Tu vuoi solo svuotarti le palle, e racconti un sacco di cazzate-
-Pensala come vuoi-
-Infatti-
Apre la porta del bagno ed esce, sbattendola dietro di se. Ficco la testa sotto il rubinetto e cerco di darmi una sistemata, anche se con le mani fasciate e la faccia da cane bastonato continuo a sembrare padre Pio.
4.15
Il locale è ovviamente un disastro. Tra tutti quelli presenti in sala, oltre a tre che me l’hanno messa in culo, c’è anche quello/a che ha spifferato di Lisa, e sarei curioso di sapere chi. Incrocio Camilla, che vedendomi chiede che è successo. Non le do spiegazioni, le sorrido e gli faccio ok con il pollice. Decido che mi tengo la curiosità, non ne vale la pena. Prendo la mia attrezzatura e me ne vado alla macchina. Prendo atto di avere un nuovo sponsor: la ditta “Figlio di troia” ha inciso sul cofano il proprio logo con il cacciavite, facendo delle eleganti righine sulle fiancate.
Mi siedo sul muretto di fianco a fumare una sigaretta, massaggiandomi la radice del naso con le dita. Katia e soci escono in quel momento ridendo, lei mi vede e si avvicina.
-Ascolta…-
-Hai ragione Katia, su tutto, e sono contento non sia successo niente-
-Veramente volevo proporti un ripensamento sulla chiavata di consolazione-
La guardo di traverso
-Davvero?-
-No, cretino, ti sto pigliando per il culo-
-Peccato-
-Bei disegni- indica la macchina
-Non mi piace il carattere ma la scritta ci sta-
-Spero tu non debba andare a pranzo in famiglia oggi-
-In realtà si, ma penso che andrò in bici… comunque mio padre se ne farà una ragione…-
Ci guardiamo e ci mettiamo a ridere insieme.
-Allora ci vediamo-
-Si Katia, ci vediamo-
-Ci hanno confermato per Capodanno-
-Bene-
-Impara qualche altro passo di tango-
-Provvederò-
Vedo i soci di Katia che sbuffano, ma lei non ha fretta di raggiungerli. Rimane li a dondolarsi con le mani nei guanti di lana e il cappello da baseball calato sugli occhi. Si avvicina esitando, alzo il volto per capire che sta succedendo e ricevo il bacio più dolce mai ricevuto la mattina di Natale: un semplice, bellissimo bacio labbra contro labbra, di quelli che possono durare ore ma saranno sempre troppo brevi. E anche questo è troppo breve.
-Buon Natale, scemotto-
Rimango immobile ancora con il suo sapore sulle labbra, a vedere il suo bel sedere da ballerina allontanarsi.
14.40
Nikki Dj si chiede dove siano finite le ruote del suo Mercedes e se l’assicurazione copra i paletti del divieto di sosta piantati in verticale nel tetto.
che ne dici di creare una storia e scriverne a 4 mani? se ti va fantasticoscrittore@virgilio.it
molto bello... mi piacerebbe scrivere qualcosa per la tua lei... se ti va mi trovi qui fantasticoscrittore@virgilio.it
complimenti scritto bene... aspettiamo 2a parte...
julesmaigret60@gmail.com qui con nick Notorius..... di me non ti dico altro.... scoprilo.... sei una schiavetta remissiva devi trovare il Padrone…
Complimenti per la facile lettura e presa diretta