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Racconti Erotici Etero

5 cinque giorni a Cannes

By 16 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Era Aprile, frequentavo il quarto anno al liceo scientifico-linguistico, e nell’ aria si sentiva odore di gita scolastica. Amavo molto le gite scolastiche, non c’era cosa più bella che stare fuori casa qualche giorno con gli amici e le ‘compagne’ ( non se se mi spiego ;) ), comunque quell’ anno saremmo andati 5 giorni a Cannes, non vedevo l’ora , ero in uno stato febbrile da quanto ero eccitato perché si sa che quando si va in gita e soprattutto in un paese straniero le possibilità di fare qualche maialata aumentavano esponenzialmente.
Son sempre stato un bel ragazzo : alto 1,80 cm , biondo, occhi azzurri, fisico sportivo e mi era facile trovare qualche ragazza con cui divertirmi ad eccezione delle mie compagne di classe con le quali non son mai riuscito a combinare niente.
Il giorno della partenza arrivò. caricammo le valigie sul treno alla buona e partimmo, prima di partire vidi che alcune delle mia compagne mi guardavano e sorridevano, non ci feci caso tanto che facevano in quello strano modo da sempre. Affrontammo il viaggio di notte così da acquistare un giorno, la scuola aveva prenotato dei vagoni con delle cuccette con la speranza che la maggior parte di noi si sarebbe messa a riposare senza fare macello : Eh , grave errore !! Premetto che siamo 25 in classe e come in ogni classe linguistica ci son solo uno o al massimo due maschi e nella mia infatti ero solo di a tener alto l’ onore maschile.
Inutile a dire che tentavo di stare con le altre classi un po’ per rimorchiare e un po’ per stare con degli amici però purtroppo quell’ anno c’è stato tassativamente vietato di passare la notte nelle cuccette che non erano le nostre, pena : una settimana di sospensione. A me non andava molto di passare un’ intera notte in compagnia di di 5 arpie sempre scontrose e pettegole, però non potei fare altrimenti. Lasciati i bagagli nello scompartimento dei professori che erano in 2 e avevano più spazio ci sistemammo nel nostro alloggio, io per precauzione mi portai il mio i-pod e un libro da leggere così non sarei stato ad ascoltare i discorsi di quelle megere che altro non erano.
Chiusero la porta, io mi infilai le cuffie e mi misi a leggere, dopo circa un quarto d’ ora una delle mie compagne Sara mi sbottò per ricevere attenzione, io infastidito mi tolsi una cuffia e dissi : Ma oltre a non parlare e non darvi fastidio cosa volete? E lei molto gentilmente mi rispose : Ehi non ti scaldare volevamo solo fare due chiacchiere visto che non parliamo mai ‘ Perplesso risposi : Sara ti senti bene? Non avete fatto altro che maltrattarmi per 4 anni e oggi di punto in bianco avete deciso di cambiare idea ? ‘ Lei sorridendo rispose : Hai ragione infatti è un po’ di tempo che ce lo stavamo dicendo che non era giusto trattarti male e allora dato che ne abbiamo l’ occasione volevamo farci perdonare in qualche modo'( strizzandomi l’ occhiolino ) ‘ Elena, un’altra compagna li presente disse sorridendo : Ci son 10 ore di viaggio fino a Cannes e altri 5 giorni da passare insieme, un modo per farci perdonare vuoi che non lo troviamo?…
Io sempre più perplesso e assonnato non avevo ben chiaro quello che di li a poco mi sarebbe successo; iniziammo a parlare del più e del meno più che altro parlai io di me : di quello che mi piaceva fare, se ero fidanzato dello sport che frequentavo ecc. Ma tempo 10 min e il discorso approdò sul sesso e fu Sara la più sfacciata a domandarmi sfacciatamente : Quando è stata l ultima volta che hai scopato? ..Io sgranai gli occhi, ma mi ripresi subito e risposi con freddezza : La settimana scorsa, con una ragazza conosciuta in discoteca’ Da quel momento in poi avevo ricollegato il discorso di prima : sul farsi perdonare e questi discorsi e faticavo a mantenere la situazione tranquilla dentro i miei slip. Nel frattempo avevo cominciato a dire quello che gli piaceva fare, come gli piaceva godere fino a che il mio amico negli splip non divenne di marmo e da quel momento non passò molto prima che scoprissero che ero super eccitato. Senza dire niente Sara mi si era messa seduta vicina e interrompendo le altre disse : Ehi ragazze guardate, indicando il mio pacco, abbiamo un nuovo amico che vuole giocare, e noi di certo non vogliamo lasciarlo solo o sbaglio’ Si misero tutte a ridere, e poco dopo cominciarono a spogliarsi nella mia più sincera incredulità. Non mi ero mai accorto di quanto fossero carine, fisici asciutti, seni bellissimi intorno alla terza misura, sederi a mandolino, due perfino avevano rasato la patatina che spettacolo sublime.
Una volta denudate mi si misero davanti dicendo : Vuoi che ci facciamo perdonare? Vuoi possederci per questi 5 giorni? Saremo tue solamente tue’ A quelle parole per un attimo quasi non svenni e in un batter d’occhio mi ero completamente spogliato e il mio bastone di carne troneggiava su di loro. Mi sedetti su una branda, le avevo tutte intorno a me ad ammirare il mio segreto rimasto celato fino a quel momento ; Sara da amante esperta che era me lo prese in mano ci fece colare della saliva e cominciò un massaggio fantastico andando lentamente su e giù mentre con il pollice mi frizionava il prepuzio, le altre osservavano i movimenti della maestra con molto interesse, appena giunta la massima eccitazione vidi Sara che aprì la bocca e poggiarla sul mio fallo che era diventato di marmo e cominciò a leccarlo delicatamente, invitando anche le altre ed in pochissimo tempo mi trovai in balia di cinque ragazze esperte che mi leccavano e succhiavano con avidità inutile a dire quanto fossi eccitato, cercai di resistere ma quando Elena si staccò da me e si mise dietro Sara a lubrificargli il suo buchino venni copiosamente inondandole con il mio succo caldo. La scena seguente me lo fece drizzare nuovamente all ‘ inverosimile vedendo che si stavano leccando il mio succo dai proprio corpi, mi fecero sdraiare e Sara mi montò calvacioni e senza darmi nemmeno un attimo fece sparire il mio ‘amico’ tra le sue gambe, oddio era una sensazione bellissima, all’ interno era caldissima e bagnata al punto giusto, Sara mi si sedette sulla faccia in modo da poterle leccare la sua ‘micia’ che era fradicia mentre con le mani libere toccavo e penetravo le altre intorno a me, non ci volle molto a far venire Sara , pompava avidamente sul quel bastone e le provocava un piacere immenso, capìì quando stava per venire perché contrasse tutti i muscoli del basso ventre allora affondai ancora di più facendola svenire dal piacere su di me; quasi nello stesso istante venne anche Elena mentre con la mia sapiente lingua disegnavo cerchi e figure veloci sul suo segreto finchè non schizzo i suoi umori tutti sul mio viso, era la prima volta che incontravo una ragazza in grado di produrre l’ inafferrabile eiaculazione femminile, si accasciò dolcemente vicino a Sara, senza perdere un secondo cominciai con le altre tre misi Silvia a carponi su una branda, Chiara sdraiata di schiena sopra a Silvia, così che mentre possedevo una l’ altra la potevo fare mia con la bocca e per ultima dissi a Giulia di mettersi davanti a Silvia così che anche lei poteva leccarla, ripresi a pompare e vigorosamente mentre con la mia lingua facevo impazzire Chiara , nel frattempo notai che Sara e Elena si erano riprese e si stavano masturbando a vicenda nel vedere quello spettacolo così eccitante, questo mi fece arrapate ancora di più e continuai a spingere sempre più con colpi secchi e profondi facendo venire in un urlo soffocato Silvia che si lasciò cadere sul letto, velocemente sfilai il mio pene da lei e lo diedi a Chiara scopandola alla missionaria. Giulia che non aveva più una compagna si alzò e si mise in piedi davanti a me così da poterla leccare io, poco dopo Elena e Sara rivennero copiosamente ed Elena schizzò su Sara i suoi umori, faticai molto per non venire alla visione di quella scena ma resistetti giusto il tempo per far venire Giulia e Chiara e appena dopo averle messe tutte vicine venni abbondantemente un’ altra volta innaffiandole con il mio succo caldo; si leccarono ancora nuovamente per pulirsi e poi ci coricammo tt insieme nudi esausti. La mattina dopo ci svegliammo, ci rivestimmo e arrivammo a Cannes.

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