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Racconti Erotici Etero

A SCUOLA

By 16 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve a tutti, spero che abbiate letto inostri racconti ‘.bhè se non lo avete fatto spero lo facciate al più presto perché ne vale veramente la pena’..
Cerbiatta70ha deciso di raccontarmi un’ altra mia storia,chiedendomi di pubblicarla, risalente a quando era molto più giovane e nel fiore dell’adolescenza’.Aveva 18 anni e frequentava l’ ultimo anno di liceo ed al tempo era già fidanzata con Alberto,per chi non lo sapesse il suo attuale marito. Era giovane e faceva sesso normalmente esclusi pompini con ingoio e sesso anale’. Questa che vi racconterò è una storia che per un bel pezzo l’ ha traumatizzata e scoprirete in seguito il perché’..

Quell’ anno frequentavo l’ ultimo anno di liceo e gli esami si avvicinavano’non avevo paura al contrario dell’ allora mio fidanzato,oggi mio marito, Alberto, ma ero solo un po’ emozionata perché di preciso non sapevo come si svolgessero’. Io e Alberto eravamo in classi diverse, io nella sezione C e lui nella sezione A ed ad allontanarci ulteriormente c’ era un piano, ma nonostante questo riuscivamo a vederci tra un’ ora e l’ altra al cambio dei prof. E o andavamo fuori a fumare una sigaretta o ci chiudevamo in bagno a fare una pomiciata’. Premetto che sotto il punto di vista sessuale Alberto è sempre stto lo stesso, e cioè un po’ monotono e non un amante dalle stupefacenti prestazioni, ma lo amavo e lo amo ancora ed è questo che a me interessa, perché mi fa sentire unica e mi tratta come una regina anche ora che sono quasi 20 anni tra fidanzamento e matrimonio che stiamo insieme.
Purtroppo il non averlo nella mia stessa aula aveva degli svantaggi e cioè che spesso ero bersaglio dei miei compagni di classe a quell’ età iper arrapati che si fanno 10/15 seghe al giorno, in più c’ era che ero una bella ragazza e quindi potete immaginare ogni santo giorno che strazio subire quelle battute stupide e a volte anche offensive’. Ovviamente rispondevo non è che subivo in silenzio, ma non avevano il benché minimo rispetto e continuavano come se niente fosse con battute del tipo’ Ely ma quando me la dai?’ ‘e a me quand’ è che me lo prendi in bocca?’ ‘ma lo sai che hai un culo fatto a posta per il mio cazzo?’ e ridevano’. Ovviamente facevano così perché sapevano che non ne avrei parlato col mio ragazzo, non volevo che andasse a litigare con quei balordi anche perché erano poco di buono e non immaginavo neanche come sarebbe potuta andare a finire, quindi li evitavo il più possibile e appena potevo mi rifugiavo nell’ abbraccio del mio amore che mi calmava e mi faceva sentire sicura’. I maschi in totale nella mia classe erano 4, tre erano i ‘bulli’ della classe pluriripetenti ovviamente e uno era il classico secchione vestito preciso con gli occhialoni da vista la riga da una parte e la forfora sul maglione, che poveraccio subiva le prepotenze dei 3 infami che se ne fregavano di noi ragazze che gli dicevamo di smetterla.
Naturalmente non ero l’ unica ad essere stata presa di mira, ma non so perché con me erano più appiccicosi e offensivi, probabilmente dovevo proprio fargli sesso violento e la cosa mi spaventava non poco’. Con il passare dei mesi oltre alle battute cominciarono a metterci le mani, palpandomi i seni e il sedere e facendo battute sul fatto che avevo le tette belle sode e il culo a mandolino e in su’. Già al tempo ero fissata con i collante spesso li indossavo con una mini gonna magari e devo dire che mi rendevo conto di essere abbastanza sexy ma non mi andava di crearmi problemi sul come vestirmi per colpa di 3 deficienti, anche se al mio ragazzo non andava molto bene quando indossavo vestiti di quel genere ma io volevo sentirmi libera di vestirmi come volevo, perché non lo facevo con nessuna malizia e non volevo farmi condizionare da nessuno, era diventata una questione personale, odio quando mi si impongono le cose e ancora oggi con mio marito il mio modo di vestirmi a volte è oggetto di discussione a causa della sua gelosia. Un giorno, finita l’ ora di educazione fisica e i loro continui commenti sul mio sedere e sui miei seni che avevano fissato durante la partita di pallavolo, vado a cambiarmi insieme alle mie compagne’.io mi fermo un po’ di più e rimango sola per darmi una sistemata ed una lavata al volo a pezzi visto che non c’ erano le docce, e mentre ero rimasta in mutande e mi stavo rinfilando i collant mi accorgo di essere spiata e appena alzo lo sguardo verso la porta uno dei tre schifosi entra nello spogliatoio delle ragazze guardandomi con uno sguardo maligno ‘ciao Ely, e ora?ora che siamo soli che fai me lo fai un pompino??’ ero spaventata e non riuscii a gridare ma gli risposi ‘no, ora te ne vai a fare in culo schifoso che non sei altro, mi fai schifo lo vuoi capire?’ ‘a a a a stai attenta a quello che dici, se fai la brava vedrai che ti piace dai vieni” si avvicinò sempre di più e mi sentivo un topo in trappola, mi afferrò per la braccia tenendomele contro il muro e iniziò a leccarmi il collo’. Dovevo fare qualcosa altrimenti quel bastardo mi avrebbe violentata senza troppi complimenti’sentii il suo cazzo già duro come il marmo contro la mia pancia, e doveva averlo pure abbastanza grande’ ‘levati mi fai schifo smettila vattene’ ‘ e dai non fare la difficile che sarà mai una scopata dai, vedrai che ti farò godere’ ‘ no, non voglio lasciami” con uno strattone riuscii ad allontanarlo e a liberarmi, si rifece sotto e non so con quale forza riuscii a piazzargli una bella ginocchiata in mezzo alle gambe che lo fece accasciare a terra tra una bestemmia e l’ altra; presi di corsa i miei vestiti e uscii dallo spogliatoio’fortunatamente i suoi due amici non c’ erano altrimenti sarei stata davvero nei casini’. Mi spaventai molto quel giorno e per tutto il pomeriggio che passai con Alberto mi chiese che avevo perché ero assente, distratta ,pensierosa e quando aveva provato a fare l’ amore, l’ avevo scostato dicendogli che non mi sentivo molto bene, mentre invece avevo ancora la sensazione della lingua di quel verme sul mio collo e la turgidità del suo cazzo sulla mia pancia’ebbi un brivido lungo la schiena, ma un brivido di disgusto, ma la voce di Alberto mi riportò al presente’..
Passarono alcuni giorni senza che i tre bifolchi ebbero l’ opportunità di riprovarci, ma mi avevano promesso che se mi avrebbero avuto tra le loro mani mi avrebbero fatto pagare il brutto regalo fatto a uno di loro’.l’ idea non mi faceva stare per niente tranquilla e cercai di stare il meno possibile da sola per evitare che si avvicinassero, nonostante facessero battute pesanti di continuo’.
Una mattina durante la ricreazione andai a cercare Alberto che era in nel campo da calcetto del cortile perché si stava svolgendo il consueto torneo interno, ma quando arrivai li, alcuni suoi compagni di classe mi dissero che la partita era finita e probabilmente si stava cambiando. Quindi mi recai in palestra verso gli spogliatoi, in quel momento ero sovrappensiero ed aprii la porta senza rendermene conto’.. Mi ritrovai davanti uno dei tre infami completamente nudo’.rimasi allibita ad ammirare il suo fisco perfetto, come se fosse stato scolpito, abbassai lo sguardo e vidi una cosa lunga penzolare,cavolo era enorme’.Non era lo stesso che mi aveva assalito nello spogliatoio delle ragazze’.Si avvicinò ed i rimasi ancora immobile non so perché, ma ero bloccata avrei potuto squagliarmela ma al mio cervello non arrivava il comando da dare ai muscoli’.Ci trovammo faccia a faccia, lui mi fece un sorriso colmo di cattiveria e mi disse’ se vuoi puoi toccarmi”mi prese una mano, la quale si lasciò guidare senza opporre resistenza, come se fossi una bambola, la portò sul suo petto di marmo e sentii la pelle umida sulla quale scivolava la mia mano che venne guidata sempre più in basso,passando per gli addominali duri e scolpiti fino a scendere su quell’enorme palo che guardai esterrefatta’era davvero enorme considerando che le mie poche esperienze sessuali le avevo avute solo con Alberto,che aveva un pene normale. Me lo mise in mano e guidò la mia mano su e giù, scappellandogli e richiudendogli quella forza della natura ce diventava sempre più lunga e grossa e dura tra la mia mano’.mentre mi guidava pensai a cosa avesse potuto farmi con quel coso gigantesco e un brivido mi pervase tutto il corpo’.Ora la mia mano andava da sola, imbambolata da quel cazzo enorme non riuscii a smettere e volevo vederlo schizzare per sapere quanto liquido potessero contenere quelle due sacche spropositate’erano gonfie e sode e sembrava non venisse da tanto per quanto erano grosse’lui non mi disse niente,capì che ero imbambolata e che anche una sola parola avrebbe potuto distogliermi e farmi tornare in me,facendomi smettere, ed era l’ultima cosa che voleva’cosi si limitò a stare con gli occhi chiusi con le mani sui fianchi. Insomma oltre che infame si era dimostrato anche furbo’ Smanettai parecchio e ora la mano cominciava a farmi male,le seghe ad Alberto duravano molto meno,sarebbe venuto già da un pezzo’diventavo sempre più ansiosa di farmi inondare la mano’e finalmente sentii pulsare il suo cazzo e subito dopo mi inondò la mano schizzandomi anche sui collant macchiandomeli’.mai vista una tale quantità di sperma’.appena sborrò mi disse ‘e brava la puttanella,lo vedi che ti piace allora?in fondo sei una gran troia ammettilo’dai vieni pulisci per bene” provò a prendermi per la testa ma riuscii a liberarmi e a scappare’scoppiai in lacrime, raggiunsi lo spogliatoio femminile e mi chiusi in un bagno disperata per quello che avevo fatto e per la vergogna sapendo che ormai ero spacciata perché sarei stata presa d’assalto da tutti e tre i ragazzi non appena avrebbero saputo cosa avevo fatto ad uno di loro’era solo questione di tempo’e poi pensai al mio povero amore Alberto che cosa gli avevo fatto ma soprattutto perché lo avevo fatto? Stetti circa 10 o 15 min in bagno a piangere,ma dovevo tornare, la ricreazione era finita da 1 pezzo’uscii dal bagno, mi lavai le mani per togliere l’ odore di sperma, mi guardai allo specchio e provai rabbia per me stessa, perché mi ero comportata come mai avrei pensato, mi diedi una sistemata ai capelli, provai a togliere lo sperma dai collant con acqua e sapone strofinando con la carta igienica che era l’ unica cosa che avevo, ma non si tolse, cosi dovetti toglierli e rimanere con solo la gonna’.Decisi che mi sarei inventata che stavo male, tanto avevo la possibilità di giustificarmi da sola, cosi feci, mandai un sms ad Alberto dicendogli che ci saremmo sentiti nel pomeriggio perché avevo mal di stomaco e mal di testa e cosi andai a casa’nel primo pomeriggio mentii ad Alberto dicendogli che avevo un po’ di febbre e che non sarei uscita e probabilmente il giorno dopo avrei saltato la scuola e fu cosi, decisi di rimanere a casa lontano da tutti e da tutto,volevo stare un po’ da sola!!!
Tornai a scuola 2 giorni dopo, di venerdì e tutto sembrava tranquillo’ Il lunedi la mia classe, quella di Alberto e altre due sezioni sarebbero andate in gita a Parigi per il campo scuola di fine anno’ L’ appuntamento era per le 7 alla stazione ed io andai con Alberto’venne fatto l’ appello e ci fecero salire sul treno’.Ovviamente mi sedetti vicino al mio lui e qualche posto avanti nello stesso vagone stavano i 3 bastardi’. Le prime ore passarono tranquille, poi quando Alberto si addormentò iniziò l’inferno’. I 3 balordi si giravano di continuo facendomi gestacci e dicendomi frasi sconce che mi facevano capire chiaramente con il labiale, con il rischio che Alberto potesse aprire gli occhi e accorgersene, cosi che mi avrebbero sputtanato alla grande’Chi era sveglio non fece caso a quello che dicevano perché per tutta la scuola era cosa normale, ed essendo pluriripetenti e quindi più grandi di parecchio era diffcile che qualcuno dicesse qualcosa loro,quindi acquisivano più sicurezza nel fare ciò che facevano e la loro prepotenza aveva il sopravvento’. Mi alzai per andare in bagno e dovetti passare davanti a loro’quello con la poltrona che dava sullo stretto corridoio, come un lampo provò ad infilarmi la mano sotto la gonna cercando con una precisione incredibile di mettere un dito proprio dentro la mia micina’.io riuscii grazie alla prontezza dei riflessi a divincolarmi, e dandogli uno schiaffo sulla mano mi allontani accelerando il passo mentre loro 3 ridevano’.al ritorno prima lo stesso ragazzo riuscì a palparmi un seno e io scocciata lo invitai a smetterla,ma poi appena mi girai per andarmene mi palpò il sedere’questa volta feci finta di niente, altrimenti avrei fatto una scenata davanti a tutti e me ne andai al mi posto’ Il resto del viaggio fu tranquillo e quando arrivammo alla stazione c’ erano 2 pullman ad attenderci per accompagnarci in albergo’il viaggio era stato stressante e stancante e non vedevo l’ora di farmi una doccia’
Arrivammo in albergo e vennero assegnate le stanze’.ovviamente non potei stare con Alberto e quindi optai per 2 mie compagne di classe. L’ appuntamento era per le 20 giù in sala hole per tutti quanti’.La prima cosa che feci arrivata in stanza, fu svuotare il bagaglio e sistemare le mie cose, mentre una delle mie amiche si andava a fare una doccia e l’altra si sdraiava sul letto. Dovevo andare in bagno, me la stavo facendo sotto, così bussai e chiesi se potevo entrare, e una volta datomi il consenso aprii la porta’Maria era sotto la doccia, mi tirai giù i pantaloni e le mutandine e feci pipi’Lei uscì tutta fradicia ovviamente, e mi chiese di passarle l’ accappatoio che era sopra la mia testa troppo distante per lei’cosi mi allungai un po’ e glielo posi’.rimasi per un momento a guardarla, aveva un fisico veramente stupendo’i suoi cappelli neri, grondavano acqua sulle spalle e davano risalto ai suoi occhi azzurri, il seno grande e sodo,con i capezzoli in quel momento turgidi, la sua pancia piatta e i suoi fianchi sinuosi e stretti, il sedere piccolo e sodo, le gambe lunghe’.doveva essere desiderio di molti uomini’.poi non so perché il mio sguardo andò sulla sua micina,completamente rasata,ed una leggera scossa mi passò sulla schiena”ehi Ely ci sei?perchè mi guardi così?mi vuoi per caso scopare?ahahahahaha’ io le risi dietro”dai io ho finito fatti la doccia tu ora’ si avvolse nell’accappatoio e si chiuse la porta del bagno alle spalle’.mi spogliai e non potei fare a meno di guardarmi allo specchio guardando il mio fisico e pensando a quello di Maria che avevo osservato con stupore ed invidia poco prima..io ero più bassa’non avevo gli occhi azzurri, ne il seno grande come il suo, anche se il mio non era piccolo, ma la pancia e i fianchi ce li avevo come lei e secondo me il mio culo era più bello’lasciai scorrere l’acqua perché raggiungesse la temperatura ideale’.mi lavai accuratamente e indossai l’accappatoio ordinatamente piegato sulla mensolina vicino il box doccia. Uscii a testa bassa visto che mi stavo asciugando i capelli con un asciugamani e quando alzai lo sguardo rimasi allibita da uno spettacolo che mai mi sarei aspettata di vedere: le mie due amiche Maria e Francesca stavano pomiciando appassionatamente e mentre le lingue si intrecciavano in un miscuglio di salive le mani di Francesca accarezzavano i seni nudi di Maria mentre quest’ultima aveva una mano che muoveva armoniosamente nelle mutandine dell’altra’.rimasi di stucco imbambolata’.e quando le due si accorsero della mia presenza si staccarono ‘ciao Ely’vuoi unirti a noi???dai vieni è divertente’coraggio!!!!’ ‘si dai Ely giochiamo un po”’ ‘ragazze ma che cazzo dite io non sono lesbica” ‘ ma neanche noi è solo un gioco’.dai’ ‘ma no,guarda non mi interessa minimamente questo gioco” Maria si alzò e venne verso di me lentamente’il cuore cominciava a battere forte e non sapevo cosa fare..rimasi immobile,poi quando mi fu a pochi centimetri dal naso,mi prese una mano e me la guidò sul suo seno,prese anche l’altra che accompagnò dolcemente sul seno opposto e iniziò a massaggiarsi con le mie mani”ti ho vista come mi guardavi prima e come fissavi la mia micina’vorresti dire che non ti piacerebbe toccarla?mi trovi cosi brutta?’ ‘n-no non è che t- ti trovo b-brutta è solo che” cazzo balbettavo come una demente non capivo cosa mi succedesse.. ‘shhh stai tranquilla e rilassati ci pensiamo io e Francy’.’ Non riuscii a dirle una parola’ero completamente in balia di Maria in quel momento che mi aveva come ipnotizzata, l’ eccitazione cominciava a salire!!!! Mi prese per una mano e mi portò sul letto matrimoniale dove Francesca ci stava aspettando, si era già quasi denudata rimanendo in reggiseno e mutandine’mi fecero sedere sul letto e mi tolsero l’ accappatoio lasciandomi nuda come lo era Maria’Le mie 2 amiche presero posto una alla mia destra e una alla mia sinistra e mentre io ero ancora pietrificata iniziarono a leccarmi il collo’e sentire il calore delle loro salive ,la lingua che pennellava e i piccoli morsi inizia ad avvertire piacere, e mi accorsi che la mia micina si stava inumidendo’ iniziai a gemere appena, e quando Maria e Francesca si accorsero che mi ero lasciata andare iniziarono con una mano a palparmi un seno ciascuna e con la mano libera iniziarono a sfiorarmi la micina’.poi con un dito a testa mi stimolarono il clitoride mentre io ora ansiamavo,poi le dita si insinuarono dentro la mia fica e cominciarono a fare su e giù e ad intervalli irregolari rimanevano dentro spinte il più a fondo possibile muovendole in modo circolare,ci trovavamo ognuna con 2 dita dentro la fica’.ora la mia eccitazione era alle stelle, la mia vagina era un lago e godevo come una porca’.notai che anche loro si masturbavano a vicenda, quindi un dito della mano sinistra lo infilai nella fica calda e sbrodolata di Maria e un dito dell’ altra mano lo infilai nella fica altrettanto calda e fradicia di Francesca’i nostri respiri pesanti e affannosi si fenderono e tutte e tre ci trovammo a gemere come puttane in calore’.nel frattempo le lingue delle 2 si alternavano nella mia bocca’.sentii Francesca baciarmi a lungo, mentre Maria tolse il suo dito dalla mia fica e tolse il mio dalla sua’ non capivo cosa stesse facendo, poi mi sentii accompagnare la schiena sul materasso, quindi mi ritrovai sdraiata con la lingua di Francesca ancora in bocca’.allargai le gambe istintivamente e solo quando sentii un qualcosa di caldo e morbido che sfiorava la mia micina delicatamente mi accorsi che Maria me la stava leccando’..Dei brividi fortissimi mi passarono per tutto il corpo e cominciai a contorcermi per il piacere indescrivibile’.Appurato che godevo Maria prese a leccare più insistentemente ed a infilare per quanto poteva la lingua nella mia fica’Intanto Francesca con un dito mi stimolava il clitoride aumentando ancora di più il godimento’.Cazzo stavo avendo un rapporto lesbo e non avevo mai goduto cosi prima’. Maria per farmi quel lavoretto stava sulle ginocchia piegata in avanti quindi appecorata’..Francesca si mise a 69 sopra di me, con l’intenzione di farsi leccare anche lei,da me però’anche lei era completamente depilata e per la prima volta inizia a leccare una fica’era una sensazione piacevole, sentire il calore della mia saliva mischiarsi al calore della sua fica e ingoiare i suoi umori mi eccitava in maniera straordinaria, sentire accarezzare la passera di Francesca era davvero stupendo’si era posizionata tenendosi con le braccia piantando le mani sul materasso, cosi che lei potè a sua volta far provare lo stesso nostro piacere a Maria che sembrava instancabile con quella lingua’.il piacere era alle stelle’.urlai di piacere,un urlo che precedette un orgasmo incredibile mai raggiunto prima’orgasmo completamente ingoiato da Maria’.poi poco dopo venne Francesca nella mia bocca e il sapore dei suoi umori si mescolò alla mia saliva,deglutii e mandai giù il tutto, ed infine con un urlo venne anche Maria la quale lasciò che il suo liquido venne inghiottito da Francesca’.ci ritrovammo tutte e tre sdraiate sul letto esauste’a guardare il soffitto in silenzio, poi ci guardammo e scoppiammo a ridere”allora Ely che ne pensi di questo gioco ti è piaciuto???’ e io sorridendo risposi ‘bhè credo che dovremmo rifarlo un giorno’ ‘puoi contarci rispose l’altra” si erano fatte le 19 e avevamo poco tempo per darci una sistemata,quindi a turni ci facemmo una doccia veloce ci vestimmo e con 15minuti di ritardo ci facemmo trovare nel punto prestabilito dove tutti ci attendevano scocciati’.salutai Alberto e mano nella mano insieme al resto del gruppo ci avviammo per andare a cena’.
La serata passò piacevolmente, quindi verso mezzanotte dopo una passeggiata nel centro di Parigi ci avviammo verso l’albergo’ Alberto riuscì a convincere il compagno di stanza ad andare in un’altra camera per ovvi motivi e cosi quando ormai i prof dormivano in silenzio mi avvia verso la camera di Alberto’per l’occasione avevo messo un vestitino corto molto aderente scollato, collant e una scarpa col tacco abbastanza alto’.si dedicò poco ai preliminari, non essendo molto appassionato, quindi una volta tolti tutti gli indumenti facemmo l’amore io sopra lui sotto, senza fare nulla di particolare’con Alberto era cosi, non aveva tantissima fantasia e io mi vergognavo ad esprimere i miei desideri nascosti per paura che lui potesse pensar male, ma lo amavo e lo amo e fare l’amore con lui è sempre stupendo’
Mi svegliai nuda vicino al mio amore,lo baciai sulla fronte ed andai in bagno a lavarmi’quando uscii lo trovai sveglio ci demmo il buongiorno e mi avvia verso la mia camera dove trovai Francesca e Maria ancora addormentate sul letto matrimoniale. Dopo la colazione tutti in marcia per Parigi, dove il nostro prof. Di storia dell’arte ci avrebbe fatto da guida. La giornata era organizzata in questo modo: mattina musei e centro storico, pomeriggio libero. Finalmente arrivò l’ora di pranzo dopo la prima mezza giornata a tratti interessante a tratti noiosa’ Dopo pranzo ci radunammo io Alberto Maria, Francesca e qualche altra persona,per andare a fare un giro con l’ intenzione di acquistare qualche souvenir’.Pensai ai tre rompi mascalzoni e mi sembrava strano che da dopo l’ episodio del treno non mi avevano più importunata’meno male pensai forse hanno capito e hanno deciso di lasciare stare’. Quella sera cenammo in albergo e ci mettemmo d’accordo per fare un pigiama party: appuntamento alle 24 nella stanza dove stavo io visto che era una delle più grandi’.Purtroppo Alberto non c’era,perché si era sentito poco bene dopo cena ed era costretto al letto per un problemino all’intestino, gli dissi che volevo stare con lui, ma mi disse che non era un bello spettacolo e di pensare a divertirmi’.ovviamente i 3 schifosi non erano stati invitati ma sapendo della festicciola e sapendo dell’assenza di Alberto si presentarono alla porta con alcolici e stuzzichini’ AA quel punto tutti li invitarono ad entrare nonostante le mie proteste di mandarli via’ Iniziò la serata e ovviamente cominciarono con le loro battute pesanti alle quali tutti ridevano. Facemmo il sorteggio per decidere a cosa giocare e la maggioranza votò per il gioco della bottiglia’ dopo svariati giri e risate toccò ad uno di loro che scelse bacio’la bottiglia girò e per un pelo si fermò rivolta verso di me’. Ecco lo sapevo pensai’ tutti ci incitavano per questo bacio’lo presi come un gioco, anche perché diversamente non potevo fare mi accostai a lui con faccia schifata che prima poggiò solo le labbra sulle mie,ma un attimo dopo provò ad infilarmi la lingua; subito mi scostai ‘sei uno stronzo’ ‘e tu sei una troia, è solo un bacio,ma forse hai paura di bagnarti ahahahaha’ ”ma nemmeno se fossi l’ultimo uomo sulla terra’ il gioco continuò e capitò il bacio anche per Maria e Francesca che tra loro si baciarono appassionatamente come la sera prima, quando avevo partecipato anche io, tra gli applausi dei maschi!!!Fu il turno di un altro ragazzo che scelse ‘tette al vento’, sperando che capitasse ad una di noi ragazze’. Non era serata e toccò a me, quindi piena di vergogna mi alzai mettendo i miei seni in bella mostra tra i fischi e le battutaccie dei 3 balordi, poi tutti ci facemmo una risata sopra e lo presi come un gioco’.Finimmo alle 3 di giocare e invitammo gli ospiti ad uscire’ Marco Fabio e Antonio(i soliti tre schifosi) furono gli ultimi ad uscire, uno mi salutò rubandomi un baco sulla guancia mentre ero distratta e si rimediò un ‘vaffanculo’, l’altro palpandomi un seno e tirandomi un bacio e lo lisciai per poco con un calcio e l’ ultimo mi palpò il culo e si rimediò ‘sei una merda”risero e se ne andarono’.Maria e Francesca mi dissero di lasciarmi scopare dai quei 3 cosi mi avrebbero lasciata in pace e io le mandai al diavolo!!!!
La giornata seguente era trascorsa tranquilla e la sera saremmo andati tutti in discoteca’. Mi misi il vestitino che avevo indossato quella notte per andare in camera di Alberto, i fedelissimi collant e scarpe alta, un filo di trucco e via’ Alberto quando mi vide si arrabbio per come mi ero vestita perché diceva che sembravo una zoccola, e gli dissi che però per scoparmi vestita cosi non lo sembravo; alla fine litigammo e non ci parlammo per il resto della serata’lui se ne stette in disparte con degli amici a bere e scherzare mentre io ballavo al centro della pista con Maria e Francesca’intanto scorsi con lo sguardo che i Marco e company mi stavano squadrando dalla testa ai piedi’bevvi anche io qualche bicchiere,forse anche qualche bicchiere di troppo e cominciai a ridere con le mie amiche senza motivo’.Alberto si avvicinò dicendomi che se ne stava andando, gli chiesi di aspettarmi ma senza degnarmi di una risposta se ne andò,stronzo!!! Non badai a lui,un po’ perché mi aveva fatto incazzare, lasciandomi li e un po’ perché avevo bevuto’ mentre ballavo e ridevo con le mie amiche sentii da dietro una presenza che captai per un contatto che avvenne tra il mio sedere e non so cosa’mi girai e vidi marco che si stava strusciando mentre gli altri due si avvicinavano’. Gli dico di smetterla ma mi accorgo di non essere stata per niente convincente dato l’ alto tasso di alcol che avevo nel sangue quindi li lascio fare’.iniziano a palparmi più insistentemente e a leccarmi il collo, provo a tirarmi indietro dicendo loro basta ma considerato che glie lo dicevo ridendo continuarono senza troppi incoraggiamenti, avendo capito che in quel momento ero vulnerabile’.sentii una mano farsi strada sulla mia coscia,passare sotto la gonna ed arrivare sulla mia micina bagnata’cavolo mi ero eccitata e non me ne ero nemmeno accorta, fecero qualche commento su quella situazione per me imbarazzante ma non capii una parola di quello che si dissero’ Antonio iniziò a massaggiarmi la vagina che nonostante fosse protetta dai collant e dalle mutandine continuava a colare essendo particolarmente sensibile in quel momento, Marco intanto mi palpava i seni mentre Fabio da dietro si agguantava sul collo e tra una palpata e l’altra sul mio sedere mi faceva sentire la sua turgidità che sembrava imponente.
Ringraziando il cielo vedendo come si stavano mettendo le cose Maria e Francesca mi tirano fuori da una situazione che sarebbe degenerata di li a poco, e mi riaccompagnarono in albergo..Arrivammo in albergo davanti la nostra stanza ed io sorretta dalle mie due compagne protestai perché volevo andare da Alberto’alla fine mi lasciarono andare e mi avviai verso la stanza del mio lui’ero eccitattissima, tutto quello strusciare e palpeggiare mi aveva fatto venire voglia di fare l’ amore’.bussai alla sua porta più volte,alla fine tutto assonnato mi aprì, gli dissi che volevo fare l’amore con lui ma mi mandò via dicendomi che ero ubriaca e che era stanco e mi chiuse la porta in faccia. Ci rimasi di merda e a testa bassa barcollando mi avvia verso la mia stanza’la testa mi girava e in lontananza nel corridoio vidi tre figure che non riuscii a distinguere bene’poi avvicinandosi capii che erano Marco Fabio e Antonio, mi lasciai cadere e mi sorressero;chiesi loro di accompagnarmi in stanza e mi dissero che prima però dovevano farmi vedere una cosa, cercai di oppormi ma senza successo, non ci stavo con la testa e non avevo forze quindi mi lasciai trascinare. Uno di loro aprì una porta e ci misi poco a capire che non era la mia ma la loro, mi sdraiarono sul letto e mi tolsero le scarpe; poi vidi che si affrettarono a togliersi i vestiti, per un momento li ammirai tutti e tre, avevano un gran fisico e gli domandai cosa avevano in mente, mi risposero che da li a poco mi sarei sentita meglio, di non preoccuparmi e di rilassarmi ‘rilassarmi un cazzo,portatemi nella mia stanza o comincio ad urlare’ riuscii a dire con quelle poche forze che mi erano rimaste, ma niente; provai ad alzarmi ma due di loro mi immobilizzarono le braccia e nonostante cercai di liberarmi non ci riuscii. Marco venne sopra di me, si tirò giù gli slip e mi ordinò di prenderglielo in bocca’.provò ad infilarmelo ma girai la testa da una parte e dall’altra per sfuggirgli. Durò solo pochi minuti, mi tenne ferma la testa e me lo mise davanti e non potei fare a meno di notare che anche se moscio era davvero imponente’mi chiese il naso cosi che fui costretta ad aprire la bocca e me lo infilò tra le labbra’.sentii scendere le lacrime sulle guancie mentre avevo preso a succhiare quell’enorme uccello con Fabio e Antonio che mi tenevano fermi i polsi’non potevo muovermi e capii da li a poco cosa mi avrebbero fatto. Il cazzo di Marco aveva un sapore aspro,acre probabilmente aveva urinato da poco senza lavarsi e cominciarono a venirmi i sensi di vmito, poi pian piano quel sapore venne eliminato dalla mia saliva, ormai sapevo che non potevo tirarmi indietro e quindi mi dovetti rassegnare’l’ alcol mi aveva giocato un bruttissimo scherzo e l’avrei pagata cara’. Fabio e Antonio avevano mollato la presa e estrassero il loro peni, quello di Fabio lo ricordavo, come scordarsi un cazzo del genere, quello di Antonio era il più piccolo più o meno come quello di Alberto’cazzo mi trovavo in balia di tre maniaci che sognavano chissà da quanto di scoparmi e che ora che avevano l’opportunità tanto desiderata mi avrebbero fatto vedere le stelle’.Antonio mi tirò su la gonna e mi abbassò le mutandine iniziando a stuzzicarmi la passera’.cominciai a sentire una sensazione di bagnato tra le mie gambe,mi stavo eccitando ‘ehi guardate, la cagna si sta eccitando è già un lago’ ‘ahahah che troia lo sapevo io’ ‘vedrai Ely ci ringrazierai per questa scopata,sarà la più bella della tua vita, altro che quel povero cogline che preferisce dormire piuttosto che sbatterti a dovere’ disse Marco riferendosi ad Alberto ‘ora sarai la nostra cagna, la nostra troia e faremo di te una lurida puttana, che poi in fondo è quello che sei’ quelle parole mi fecero pensare ad Alberto, a come mi aveva trattata, a come mi aveva respinta ed era colpa sua se ora mi ritrovavo in balia di quei tre energumeni assetati della mia fica, quindi pensai che se l’ era cercata’mi lasciai andare con l’intenzione di fargliela pagare ed iniziai a spopinare Marco a dovere anche se non ero esperta, perché ad Alberto lo avevo fatto una sola volta perché non mi piaceva’ora però ci stavo prendendo gusto ‘ma guarda questa puttana come succhia, è un fenomeno’ ‘lo dicevo io che doveva essere solo incoraggiata,questa è assatanata di cazzo’ ‘ora glie la plachiamo un po’ di voglia’.la mia fica era un lago e stavo godendo ancora con il cazzo di Marco in bocca, finalmente lo tolse, ma subito si fece sotto Antonio che fortunatamente lo aveva più piccolo e quindi non mi costringeva a tenere i muscoli della bocca in tensione, sentii che Marco puntava il suo uccello contro la mia micina e con un colpo secco l’affondo più che poteva,sentii un dolore lacerante sia per la grandezza alla quale non ero abituata sia per la spinta, che mi dava l’ impressione di averlo nello stomaco; riuscii ad emettere un suono soffocato dato che la mia bocca era piena di cazzo, cominciò a sfilare ed infilare prima lentamente poi sempre più velocemente e più a fondo’mi stava scopando come un animale e stavo godendo come una troia a sentire quel palo che entrava ed usciva dal mio corpo’avevo sempre più fame di cazzo e la mia fica si bagnava sempre di più, il dolore scomparve per lasciare spazio solo al piacere’nel frattempo Fabio si fece segare di nuovo senza venire però, si diede il cambio con Marco che me lo mise in mano mentre Antonio era ancora nella mia bocca’sentii improvvisamente un altro colpo secco più doloroso di prima, e capii che Fabio era entrato e cominciò a martellarmi subito senza troppi complimenti’il dolore questa volta durò di più ma poi lasciò spazio al piacere che mi provocò il terzo orgasmo’mi stavano sbattendo come una cagna, umiliandomi e alternandosi la mia fica’Antonio sfilò il suo uccello dalla mia bocca mi impalò la micina anche lui’.con Antonio sentivo solo piacere fortunatamente”ah si scopami scopami cosi ah’ ‘senti la puttana come ti chiede di scoparla forza Anto sfondagliela’ ‘si aprimi ti prego ah’ ‘allora brutta troia ti piace?ammettilo che il tuo amoruccio non ti ha mai fatto godere cosi, si può dire che questa è la prima volta che scopi sul serio’ ‘si mi piace si ahhhh’ ‘devi dirlo che quel cornuto non ti ha mai fatto godere cosi dillo puttana’ ‘si è vero non mi ha mai fatto godere cosi quel cornuto’ ‘ahahahaha brava cagna, e pensare che facevi tutta la difficile e la schifata con noi e ora ci implori di scoparti,troia’ ‘si vi prego scopatemi vi prego’ stavo implorando coloro che definivo la feccia della scuola di scoparmi, stavo godendo come non avevo mai goduto prima con l’ latro sesso’. Fabio si fece spampinare, gli leccai accuratamente le palle e il glande e ripresi a succhiarglielo avidamente mentre gemeva, con una mano masturbavo Marco che ormai stava per venire,lo sentii pulsare sempre di più fino a che non mi inondo faccia e seni, subito dopo sentii anche il cazzo di Fabio pulsare e non volendo farmi venire in bocca cercai di sfilarlo ma mi tenne per la nuca ‘dove vai troia non ti azzardare a perderne una sola goccia, devi bere tutto, cosi fanno le brave cagne’ e un attimo dopo mi inondò la bocca e venni riempita di un liquido denso e caldo insapore, fu la prima volta per me, non avevo mai ingoiato sperma, deglutii e in più volte riuscii a mandarlo giù anche se ebbi le forze di stomaco poiché era una quantità enorme e densa e quindi non scendeva bene’.poi fu il turno di Antonio che mi prese per i fianchi per non farmi scappare, aveva anche lui intenzione di venirmi dentro, ma questa volta provai con tutta me stessa a togliermi ed ad implorarlo ‘ti prego no non prendo la pillola per favore’ ‘ahahaha vorrà dire che lo chiameremo Francesco ahahahah’ ‘no no ti prego ti prego’ scoppiai in lacrime ma non ci fu nulla da fare mi sentii riempire le interiore di un liquido caldo’.quando ebbero finito i tre si sistemarono sul letto vicino a me, che ero in lacrime e che mi addormentai dalla stanchezza e per effetto dell’ alcol senza rendermene conto!!
La mattina seguente mi svegliai sentendo una sensazione strana’aprii gli occhi e solo allora mi accorsi che Antonio mi stava scopando di nuovo mentre i suoi amici vicini si massaggiavano i lunghi cazzi mosci per farseli diventare duri’ero ancora assonnata e stordita e li per li non riuscii a reagire ma poi cercai di liberarmi dicendogli basta ma come risultato ottenni lo stesso trattamento di poche ore prima, il cazzo in bocca di Fabio per farmi stare zitta e l’ uccello in mano di Marco’mi ritrovai un’ altra volta a farmi scopare da quei tre, e stavo allagando di nuovo le lenzuola, sentendo i miei umori che scivolano sulle cosce e sui collant”ascolta troia, se fai la brava e ci fai svuotare anche stamattina poi noi spariamo dalla tua vita promesso’ praticamente era un ricatto o stavo buona e mi lasciavo scopare, cosi loro mi avrebbero lasciata in pace, o mi avrebbero scopata con la forza continuando a rompermi le scatole’.prendendo a leccare i coglioni di Fabio e il suo glande i tre capirono che avevo accettato le condizioni, ‘brava la nostra cagnetta,lo vedi che ci dimostri chi sei veramente, una lurida puttana che a una voglia insaziabile di cazzo’ ‘sono passate solo poche ore e già sei pronta a farti aprire di nuovo brava troia’. Incredibilmente le loro offese mi eccitavano e il desiderio aumentava sempre di più’.Antonio uscì improvvisamente dalla mia fica e Fabio fece altrettanto dalla mia bocca, improvvisamente mi sentii tirare su di peso da marco che mi posizionò a quattro zampe con le gambe divaricate su letto’. Antonio mi si posizionò davanti in piedi, con la chiara intenzione di farselo succhiare, dietro di me non capivo cosa succedeva perché non sentivo ancora nulla’ Improvvisamente un palo entrò nella mia fica con una violenza inaudita, aveva preso la rincorsa pensai, mentre sentii una lingua leccarmi il buchino del sedere; mi regalò una sensazione unica mai provata che mi fece dimenticare il dolore provocato dal cazzo che martellava la mia fica ero completamente fradicia sentivo la mia vagina sbrodolare e anche da mio sedere sentivo che stava uscendo qualcosa’.ero in estasi’.poi,sentii qualcosa fare pressione sul mio buco inviolato e capii che Fabio stava tentando di sverginarmi il culo con un dito’.mi opposi dicendogli di smetterla perché non volevo, ma non mi ascoltò e piano piano il suo indice si fece spazio tra le pareti anali, che lentamente cedevano all’ ingresso del corpo fino ad ora estraneo’sentii bruciare e gli dissi che mi faceva male, ma mi consolò dicendomi che da li a poco mi sarebbe piaciuto’.dopo un po’ il su dito fu dentro completamente e cominciò ad infilarlo e sfilarlo lentamente e io cominciavo a sentire piacere’cosi mi dedicai di nuovo alle palle e al glande di Antonio, dando profonde succhiate, facendo sparire il suo cazzo nella mia bocca’.intanto sentivo liquido che mi usciva da pertutto’Marco ancora mi stava martellando da dietro tenendo sempre lo stesso ritmo veloce e deciso che ora mi provocava solo piacere,era incredibile’.sentii all’ improvviso Fabio allargarmi le natiche, ma non capii cosa stava facendo cosi non gli prestai attenzione e rimasi concertata a dare piacere ad Antonio e a riceverne da Marco’.All’improvviso sentii fare pressione sul mio sedere qualcosa che non era affatto un dito e capii che era il cazzo di Fabio che voleva sfondarmi il culo vergine’ ‘No Fabio ti supplico li no, ti prego mi fa troppo male sono vergine per favore almeno questo no’ ‘ma Ely vorrei non farlo ma sono costretto il tuo colo è fatto per essere sfondato è perfetto e il mio uccello viene proprio chiamato dalle tue chiappe ahahaha ‘ ‘ è vero Ely è troppo bello è da sfondare, peccato che non ci abbia pensato quel coglione del tuo ragazzo cosi ora ti avrebbe fatto 1 po’ meno male, ma se ti rilassi il dolore sparisce presto e godi come quella che sei una cagna’ ‘no no vi prego di dietro no vi supplico’ le mie parole non trovarono una risposta ne tantomeno pietà e cosi Fabio faceva sempre più pressione sul mio buchino piccolo e chiuso, e per far entrare quel coso enorme che aveva tra le gambe doveva farmi un male insopportabile’il suo uccello non scivolava bene,il mio sedere si era asciugato, cosi ci sputò sopra 2 o 3 volte per lubrificarlo, rinfilò un dito e vide che entrava alla meraviglia, cercai di rilassare i muscoli anali per agevolare l’ ingresso imminente al quale non potevo sottrarmi, il suo cazzo fece sempre più pressione e cominciò ad entrare, fu un dolore atroce, pensai che mi aveva aperta, ma il peggio doveva ancora arrivare’.Antonio mi immobilizzò di nuovo i polsi, e li capii che avrei sofferto ancora di più, mentre Marco sputò di nuovo nel buchino che cominciava a dilatarsi e mi teneva le natiche aperte’.un’ altra piccola spinta e un altro dolore lacerante, come se si fosse rotto qualcosa dall’ interno’. ‘ora tieniti forte troia è il momento della verità’ un’ altra spinta questa volta la più forte di tutte che mi fece per un momento girare la testa’stavo per svenire ma riuscii a non perdere i sensi’scesero le lacrime dal dolore mentre imploravo Fabio di smetterla’i tre si stavano divertendo a vedere il mio culo che si rompeva e io che piangevo per il dolore’cominciò a scoparmi il culo mentre il dolore era fortissimo e non riuscivo a smettere di paingere”guarda la troia ce l’ aveva proprio stretto stretto le esce anche il sangue ahahahah’ ‘ ora è ufficiale Ely il tuo culo è rotto sei contenta?’ ‘ vaffanculo stronzo’ urlai in lacrime’ il dolore dopo qualche minuto era meno intenso e un leggero piacere cominciavo a provarlo,avevo smesso di piangere ed esausta stavo con la testa appoggiata sul lenzuolo’iniziai a gemere appena, poi Fabio mi prese per i capelli tirandomi su la testa con forza ‘stai per caso godendo puttana’ ‘s-siii sto godendo ahhh si ah’ ‘che luridissima troia,fino a poco fa piagnucolava come una bambina implorandoci di non farlo e ora gode’ ‘ mai conosciuto una puttana del tuo calibro’ Fabio aumentò il ritmo dandomi botte sempre più forti, riuscivo a sentire il rumore delle sue palle che sbatteva contro la mia fica’.’ Adesso ti inondo per bene’ non ebbi neanche la forza di ribattere perché tanto sapevo che non mi avrebbe dato ascolto perciò mi abbandonai ad accogliere e a godere del primo orgasmo ricevuto dentro il mio culo’.fu una sensazione piacevole e sentii che piano piano tutto riusciva fuori. Avevo goduto come una vera troia ansimando all’ orgasmo di Fabio. ‘ non pensare che sia finita qui ora tocca a me’ disse Marco, ma tanto lo sapevo che tutti e tre avrebbero abusato del mio culo,pensai pure che si erano giocati a chi sarebbe toccato per sfondarmelo e aveva vinto Fabio’.lentamente anche il secondo cazzo si fece spazio nel mio culo, facendomi comunque male ma meno rispetto alla prima volta,il mio buco si stava adattando ad accogliere cazzi’.appena fu dentro iniziò velocemente e con potenza a scoparmi anche lui e in ringraziando il cielo venne in pochi minuti anche lui inondandomi di sperma’.Marco tirò fuori il suo cazzo ancora duro, mi toccai un attimo quello che fino a poco prima era il mio buchetto e a contatto con la mano, constatai che me lo avevano aperto di brutto, mi sentivo come se avessi una voragine e quando vidi la mano, mi accorsi che avevo perso davvero del sangue’.senza neanche darmi il tempo di pensare Alberto era già dentro fortunatamente era già bello che largo quindi quasi sciacquava ma mi procurava comunque piacere’in pochi minuti anche l’ultimo venne e mi riempì le viscere di liquido seminale’.finalmente quella brutta storia si era conclusa’.’adesso troia per chiudere in bellezza ci ripulirai per bene i cazzi come meglio sai fare’ ‘eh si mica puoi lasciarci cosi tutti sporchi del tuo culo’.’ ‘ non vorrete mica che ve li succhia cosi come sono’ chiesi io sbalordita ‘ e certo puttana’ senza troppi complimenti Fabio si avvicinò, tentai di sfuggire ma mi chiuse di nuovo il naso e appena aprii la bocca mi ci infilò il suo cazzone dentro’ aveva un sapore orribile mischiato al sangue, allo sperma, agli umori delle mie viscere e ad altro che immaginerete. Glielo spopinai per bene tanto che gli divenne di nuovo duro e se lo fece succhiare quasi a venire di nuovo ma si sfilò improvvisamente mi andò dietro e si segò fino a venirmi sui collant’.la cosa mi eccitò parecchio e cosi presi in bocca i cazzi di Marco e Antonio riservandogli lo stesso trattamento e mi vennero anche loro sui collant imbrattandomeli di sperma”ora puoi andare lurida troia’!!le tue mutandine le terremo noi come souvenir,sparisci ora!’ ‘ ah e salutaci quel gran cornuto di Alberto e digli che è stato bello averti come puttana ahahahahaah’ presi le scarpe di in fretta, aprii la porta e correndo me ne andai piangendo in camera mia’.arrivata le mie amiche preoccupate di vedermi in quello stato mi chiesero cosa mi aveva fatto Alberto, ed io risposi che non era stato lui’e raccontai loro tutta la storia singhiozzando’da allora iniziai a tradire il mio attuale marito.

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