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Racconti Erotici Etero

a un decimo da un pompino

By 18 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Bologna, giugno 2005
Questa finale scudetto tra la mia Fortitudo e l’Olimpia Milano ha catalizzato le mie attenzioni, sono presissima dall’evento e non ho altro per la testa. O quasi. HO seguito gara 1 e gara 3 dal vivo, al Paladozza, entrambe vinte dalla mia squadra. Gara 2 è stata vinta da Milano, meritatamente, ma ora andiamo in trasferta per gara 4 con la possibilità di chiudere i conti e portare a casa il secondo tricolore della nostra storia. In questi giorni passati nei vari forum delle tifoserie, mi sono imbattuta in un ragazzo milanese, col quale ho scambiato quattro chiacchere e col quale ho litigato, divisi dalla
fede cestistica. Diverbi abbastanza accesi, come è da tradizione quando a dividere è una squadra, uno sport. Non sopporto che la mia squadra fosse messa in discussione, così come lui non sopporta che ciò avvenga per la sua. Questa sera si gioca gara 4, nel pomeriggio ci siamo lanciati diverse frecciatine, e per scaramanzia gli ho dato appuntamento per la vigilia di gara 5, nel caso in cui stasera non si vinca. Voglio vederlo dal vivo, ci siamo scambiati alcune foto via messenger e mi è sembrato subito abbastanza carino. Così abbiamo deciso di fare una scommessa, per rendere l’attesa ancora più pepata. Nel caso in cui Bologna stasera vinca, lui avrebbe dovuto pagare la sua scommessa in contanti, 200 ‘, da consegnarmi appena sarebbe venuto a Bologna in visita ai suoi parenti. Nel caso in cui stasera vinca Milano, sarò io a pagare una penale nella vigilia di gara 5. Avrei dovuto chiudermi in un bagno con lui, ed essere a sua disposizione per tutto il primo quarto di gioco. Mi va di rischiare, sono ottimista, anche se la storia per noi ha sempre detto il contrario. Per ingannare l’attesa della partita, nel pomeriggio abbiamo immaginato ciò che sarebbe accaduto. Lui farà fede al suo patto consegnandomi di persona i soldi, magari con invito a cena. Se invece sarò io a dover pagare pegno, ci incontreremo nei corridoi del palasport, subito dopo la palla a due e, approfittando dell’attenzione catalizzata dall’evento, ci saremmo intrufolati in bagno. Questa cosa mi eccita molto, lui è molto carino, ho sempre avuto il desiderio di farlo con uno sconosciuto, e qui mi sento protetta dal fatto che, nel caso non si riveli come nella foto, potrò sempre dileguarmi.. Abbiamo pensato di trovarci davanti a un chiosco all’interno, vicino all’area riservata ai tifosi ospiti. Io mi sarei dovuta vestire con i colori della mia squadra e lui con quelli della sua, per rendere ancora più netta la rivalità. Voglio sentirmi posseduta, pensare di far certe cose al palasport ha da sempre stuzzicato la mia fantasia, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo con qualcuno. Adesso la situazione è cambiata. Lo incontrerò, lo porterò all’interno dei bagni o, se siamo fortunati, di un piccolo magazzino, e li sarò sua. Vuole sperimentare l’arte bolognese del pompino, così mi ha detto. La foto che gli ho mandato lo ha subito esaltato, una foto in costume che esalta le mie curve, una 4 di seno, una vita stretta e dei capelli corti e biondi. Ha detto che la mia bocca e le mie tette saranno oggetto delle attenzioni del suo cazzo, che mi scoperà mentre le urla dei tifosi scandiranno il tempo che trascorriamo insieme. La mia fantasia immagina le scene, pirma della partita mi addormento per qualche minuto, nel quale ho un flash di ciò che succederà, ma il tutto dura un attimo.
La partita comincia, stasera si decide il destino della mia squadra e di un eventuale incontro, ma il tutto viene spazzato via nel giro di un secondo, un decimo di secondo, il tempo che Ruben Douglas scagli il pallone verso la retina milanese, proprio all’ultimo istante di gioco e ci consegni il nostro scudetto..
Abbiamo vinto noi, ho vinto io, dovrò trovare un altro modo per scaricare le mie fantasie..

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