Insieme a Chiara, la mia piu’ cara amica, decido di sparire per qualche giorno’ l’avevamo sognato fin da piccole’ di scappare in montagna e di pensare solo a noi .. alla nostra amicizia ‘
Prendiamo così la macchina e ci dirigiamo in una baita in montagna che ho ereditato ma che non ho mai nemmeno visto’ come sempre con la nostra incoscienza non ci preoccupiamo di informarci su nulla e quando finalmente arriviamo ci rendiamo conto che se dovesse nevicare di sana pianta saremmo imprigionate in casa e nessuna delle due saprebbe usare nemmeno una pala.
Ci ridiamo sopra .. rassettiamo un po’ la casa e stravolte dopo una giornata di risate andiamo a dormire.
Al risveglio ci troviamo imprigionate in casa ‘ ha nevicato tutta notte e non riusciamo neppure ad aprire la porta di casa.
Cominciamo di nuovo a ridere, non riusciamo a fermarci e mi accorgo ad un tratto che sto tenendo Chiara per gli slip.. che involontariamente glieli sto tenendo con la mano e le mie dita gli stanno accarezzando il pube. Ci guardiamo con uno sguardo strano e ci sorridiamo. Non so come sia successo ma ci ritroviamo sdraiate davanti al fuoco e ci stiamo toccando con curiosità. Quattro mani che si toccano, si sfiorano e si cercano. Cominciamo a baciarci, a leccarci le labbra e a far penetrare le nostre lingue in bocca con avidità. Mi sto bagnando e come se lei leggesse i miei pensieri mi ritrovo la sua mano nei miei slip, mi infila tre dita in vagina e inizia a strizzarmi il clitoride. Godo come una maiala, glielo urlo e prima di venire gli chiedo di leccarmi la figa e di bere il mio godimento.
Si mette in ginocchio davanti a me e comincia a succhiarmi i capezzoli mentre con le dita continua a giocare impazzata col mio clitoride. Tendo il mio corpo come un arco e mi lascio andare ad un orgasmo irrefrenabile nella sua bocca.
Ad un tratto sentiamo un rumore e Chiara mi dice vai tu a vedere.
Rossa in viso mi alzo e mi accingo ad aprire la porta e con stupore noto che qualcuno ha provveduto a togliere la neve dall’entrata.
Non mi rendo conto di essere nuda, sono ancora talmente eccitata che non sento neppure il freddo. Cammino sul vialetto arrivando fino ad un albero secolare e tutto a un tratto sento due mani prendermi da dietro e sbattermi sulla neve. Affondo nella neve ‘ è fredda ‘ e mi ritrovo un corpo caldo su di me che mi eccita da morire ‘ lancio un mugolio e cerco di aggrapparmi a qualcosa con le mani’ cerco freneticamente tra la neve..
Sono in estasi ..non riesco a pensare ‘ e ad un tratto sento qualcosa di freddo riempirmi la bocca’ mi sta mettendo la neve in bocca e me la sta infilando anche in vagina. Lo riconosco è Antonio’ il mio primo amore ‘ che mentre mi riempie di neve mi sussurra ‘ sei una troia’ la mia troia e sei tornata da me in una giornata così ‘ sei una troia incosciente.
Mi apre le gambe con forza e mi penetra spingendo la neve dentro la mia figa e con la lingua spazza via la neve dalla mia bocca’ la deve tenere libera per la mia sborra mi dice avvicinandomi al mio orecchio’ ti voglio riempire tutta ‘ mi penetra con passione, selvaggiamente prendendomi le natiche e strizzandomele a ogni penetrazione. Si muove dentro di me facendomi sentire così piena così eccitata. Con le mani ghiacciate mi cerca i seni e con la lingua comincia a leccarmi i capezzoli affondando col viso nei miei abbondanti seni’ sembra voglia morire soffocato.. se li lecca, se li sbatte in faccia e continua a spingere con forza. Sento il suo cazzo entrare e uscire dalla mia figa sempre piu’ velocemente e io spingo piu’ forte, voglio sentirmelo in gola, voglio soffocare col suo cazzo, voglio sentirmi penetrata sempre piu’. Sono un lago di umori e sento che sto raggiungendo il culmine del mio godimento. Con le mani lo blocco tenendo l’asta del suo cazzo ferma dentro di me, come un fiume caldo i miei umori gli bagnano il cazzo fino a raggiungere i suoi coglioni, il suo pube. Con la bocca serrata dai mugugni e il respiro affannoso sono venuta. Lui no. Mi sorride, mi bacia sulla bocca e prendendomi per i capelli mi gira a pecorina. Io alzo il sedere invitandolo a prendermi ancheggiando i fianchi da brava porca che sono. Mi scopa la figa da dietro portando il mio corpo verso di lui a ogni colpo con violenza. Toglie il cazzo dalla mia figa ormai devastata per entrare nel mio sedere. Entra prima lentamente un paio di volte facendomi gemere poi esce e rientra ancora continuando ad aumentare la lunghezza della penetrazione e la velocità. Voglio essere scopata come nella figa. Lo fa’ e molto piu’ profondamente facendomi venire di nuovo.
Quando e’ sul punto di venire toglie il cazzo dalla mia figa e me lo mette davanti al viso. Lo prendo in bocca mentre con la mano inizio a farmi un ditalino. Inizio a succhiare e lui mi prende per i capelli e mi tira a sé mettendomelo tutto in bocca ed esplodendo in un’eruzione di sperma.
Continua a spruzzare sperma riempiendomi la bocca. Io deglutisco guardandolo con una faccia da porca che lo fa’ sborrare ancora di piu’.
Sudati ed esausti ci sorridiamo. Antonio riesce a sussurrarmi ben tornata amore mio’ ho visto il giochetto con la tua amica e non ho resistito.
Cavolo.. solo in quel momento mi ricordo di Chiara.. mi alzo velocemente e corro verso la baita con Antonio che mi segue’ quando la raggiungo trovo un biglietto sulla porta ‘ sei una gran troia ‘ ma sei la migliore amica troia che conosco ‘ divertiti sulla neve ‘. E chi l’ha detto che ci si diverte solo giocando a palle?
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono