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Racconti Erotici Etero

Affondo nella neve

By 5 Novembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Insieme a Chiara, la mia piu’ cara amica, decido di sparire per qualche giorno’ l’avevamo sognato fin da piccole’ di scappare in montagna e di pensare solo a noi .. alla nostra amicizia ‘
Prendiamo così la macchina e ci dirigiamo in una baita in montagna che ho ereditato ma che non ho mai nemmeno visto’ come sempre con la nostra incoscienza non ci preoccupiamo di informarci su nulla e quando finalmente arriviamo ci rendiamo conto che se dovesse nevicare di sana pianta saremmo imprigionate in casa e nessuna delle due saprebbe usare nemmeno una pala.
Ci ridiamo sopra .. rassettiamo un po’ la casa e stravolte dopo una giornata di risate andiamo a dormire.
Al risveglio ci troviamo imprigionate in casa ‘ ha nevicato tutta notte e non riusciamo neppure ad aprire la porta di casa.
Cominciamo di nuovo a ridere, non riusciamo a fermarci e mi accorgo ad un tratto che sto tenendo Chiara per gli slip.. che involontariamente glieli sto tenendo con la mano e le mie dita gli stanno accarezzando il pube. Ci guardiamo con uno sguardo strano e ci sorridiamo. Non so come sia successo ma ci ritroviamo sdraiate davanti al fuoco e ci stiamo toccando con curiosità. Quattro mani che si toccano, si sfiorano e si cercano. Cominciamo a baciarci, a leccarci le labbra e a far penetrare le nostre lingue in bocca con avidità. Mi sto bagnando e come se lei leggesse i miei pensieri mi ritrovo la sua mano nei miei slip, mi infila tre dita in vagina e inizia a strizzarmi il clitoride. Godo come una maiala, glielo urlo e prima di venire gli chiedo di leccarmi la figa e di bere il mio godimento.
Si mette in ginocchio davanti a me e comincia a succhiarmi i capezzoli mentre con le dita continua a giocare impazzata col mio clitoride. Tendo il mio corpo come un arco e mi lascio andare ad un orgasmo irrefrenabile nella sua bocca.
Ad un tratto sentiamo un rumore e Chiara mi dice vai tu a vedere.
Rossa in viso mi alzo e mi accingo ad aprire la porta e con stupore noto che qualcuno ha provveduto a togliere la neve dall’entrata.
Non mi rendo conto di essere nuda, sono ancora talmente eccitata che non sento neppure il freddo. Cammino sul vialetto arrivando fino ad un albero secolare e tutto a un tratto sento due mani prendermi da dietro e sbattermi sulla neve. Affondo nella neve ‘ è fredda ‘ e mi ritrovo un corpo caldo su di me che mi eccita da morire ‘ lancio un mugolio e cerco di aggrapparmi a qualcosa con le mani’ cerco freneticamente tra la neve..
Sono in estasi ..non riesco a pensare ‘ e ad un tratto sento qualcosa di freddo riempirmi la bocca’ mi sta mettendo la neve in bocca e me la sta infilando anche in vagina. Lo riconosco è Antonio’ il mio primo amore ‘ che mentre mi riempie di neve mi sussurra ‘ sei una troia’ la mia troia e sei tornata da me in una giornata così ‘ sei una troia incosciente.
Mi apre le gambe con forza e mi penetra spingendo la neve dentro la mia figa e con la lingua spazza via la neve dalla mia bocca’ la deve tenere libera per la mia sborra mi dice avvicinandomi al mio orecchio’ ti voglio riempire tutta ‘ mi penetra con passione, selvaggiamente prendendomi le natiche e strizzandomele a ogni penetrazione. Si muove dentro di me facendomi sentire così piena così eccitata. Con le mani ghiacciate mi cerca i seni e con la lingua comincia a leccarmi i capezzoli affondando col viso nei miei abbondanti seni’ sembra voglia morire soffocato.. se li lecca, se li sbatte in faccia e continua a spingere con forza. Sento il suo cazzo entrare e uscire dalla mia figa sempre piu’ velocemente e io spingo piu’ forte, voglio sentirmelo in gola, voglio soffocare col suo cazzo, voglio sentirmi penetrata sempre piu’. Sono un lago di umori e sento che sto raggiungendo il culmine del mio godimento. Con le mani lo blocco tenendo l’asta del suo cazzo ferma dentro di me, come un fiume caldo i miei umori gli bagnano il cazzo fino a raggiungere i suoi coglioni, il suo pube. Con la bocca serrata dai mugugni e il respiro affannoso sono venuta. Lui no. Mi sorride, mi bacia sulla bocca e prendendomi per i capelli mi gira a pecorina. Io alzo il sedere invitandolo a prendermi ancheggiando i fianchi da brava porca che sono. Mi scopa la figa da dietro portando il mio corpo verso di lui a ogni colpo con violenza. Toglie il cazzo dalla mia figa ormai devastata per entrare nel mio sedere. Entra prima lentamente un paio di volte facendomi gemere poi esce e rientra ancora continuando ad aumentare la lunghezza della penetrazione e la velocità. Voglio essere scopata come nella figa. Lo fa’ e molto piu’ profondamente facendomi venire di nuovo.
Quando e’ sul punto di venire toglie il cazzo dalla mia figa e me lo mette davanti al viso. Lo prendo in bocca mentre con la mano inizio a farmi un ditalino. Inizio a succhiare e lui mi prende per i capelli e mi tira a sé mettendomelo tutto in bocca ed esplodendo in un’eruzione di sperma.
Continua a spruzzare sperma riempiendomi la bocca. Io deglutisco guardandolo con una faccia da porca che lo fa’ sborrare ancora di piu’.
Sudati ed esausti ci sorridiamo. Antonio riesce a sussurrarmi ben tornata amore mio’ ho visto il giochetto con la tua amica e non ho resistito.
Cavolo.. solo in quel momento mi ricordo di Chiara.. mi alzo velocemente e corro verso la baita con Antonio che mi segue’ quando la raggiungo trovo un biglietto sulla porta ‘ sei una gran troia ‘ ma sei la migliore amica troia che conosco ‘ divertiti sulla neve ‘. E chi l’ha detto che ci si diverte solo giocando a palle?

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