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Racconti Erotici Etero

Al confine tra l’estasi ed il terrore

By 21 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Samuela, ho 21 anni e sono la classica brava ragazza della porta accanto, almeno questo è quello che tutti si aspettano da me, studentessa universitaria morettina con viso dolce piccola e bella labbra carnose.
La sottoscritta per prima si riteneva brava e ingenua,ma solo sino a quella sera in cui incontrò Giorgio, perchè oggi chi è non lo sa più.
Era una serata dell’autunno del 2006, io restai sola nella villetta in campagna dove vivevo, e vivo, con i miei genitori ed un fratellino di 12 anni, la serata è di quelle malinconiche perchè un cielo uggioso fa capolino dopo splendide giornate di sole che mi avevano illusa che l’estate non sarebbe finita mai.
Il campanello suona ma manca ancora un pò all’ora di cena, ed i miei generalmente fanno ritorno con la pizza calda a quell’ora, infatti non sono loro bensì il socio di mio padre, hanno una società di broker.
Io stavo chattando con degli amici, uno dei quali era qualcosa di molto simile ad un fidanzato.
“Ciao Giorgio”, dico io, e per tutta risposta un caloroso “ciao bellissima, mamma sei una donna oramai ma sei bellissima, come ha fatto tuo papà a fare una figlia così bella..ahahah”, e poi prosegue con sciocchezze varie, pronunciate con la delicatezza e la voce moderata che lo contraddistinguono da sempre, è un uomo di 40 anni circa, quella eta che noi 20enni non sappiamo nemmeno ben identificare, in fondo appartiene al mondo dei genitori e degli adulti così avulso dal nostro per il quale non abbiamo mai un grande interesse.
Lo faccio accomodare e lui mi dice che se gli procuro un bicchiere si serve da bere ed attende il babbo tranquillamente sul divano, così faccio.
Tornata al mio pc, racconto brevemente l’accaduto al mio amico scusandomi per l’assenza, la reazone è strana fin quasi scomposta, ed inizia a bombardarmi con domande del tipo: è un bell’uomo, quanti anni ha, ma tu come sei vestita, ma siete soli….
tutto questo mi avrebbe dovuto porre nella condizione di giustificarmi e fugargli ogni dubbio, invece le mie risposte sono deviate da un senso di oppressione e ribellione a questa gelosia insensata, e quindi inizio a scrivere che è molto bello ed ha 40 anni, e questa non è una bugia,poi che sono vestita di un solo abitino corto in jeans, ma nemmeno questo è falso, e così facendo mi rendo conto che la circostanza è in realtà lontana dall’essere monotona, allora proseguo iniziando a raccontare una realtà artefatta di presunti ammiccamenti ed eccitazione….
lui si incazza e mi insulta dandomi della troia, io invece mi diverto e mi eccito, poi mi saluta adirato.
Tornata dal mio ospite il pensiero della conversazione non mi abbandona, “ciaooo” faccio io con un tono diverso, sedendomi sull’angolo opposto del divano, i miei piedini curati calzano ora dei deliziosi zatteroni alti, che mia madre non ha mai troppo sopportato ritendoli volgari, il che me li fa piacere di più, ho ragione ora noto che i suoi occhi si posano decisamente sui miei piedini, allora decido di divertirmi un pò ed accavallo le gambe, discutiamo di cose senza senso, ed io mi accarezzo le cosce, poi sfilo i sandali e poggio i piedini sul divano, mi muovo e ad ogni mossa lo sguardo di lui è più intenso ed insistente.
“Sei ancora abbronzata” dice fissando le mie gambe completamente scoperte, io sento l’imbarazzo nella voce di chi è sposato, amico e socio di mio padre, ma anche di un uomo che ha davanti il corpo sodo e fresco di una ragazza di 20 anni, allora il diavoletto che è in me inventa il colpo di genio: “si sai io tra l’altro ho una pelle così chiara guarda che differenza” e così dicendo e immaginando il mio fidanzatino che si masturba al computer temendo la sua ragazza sottomessa ad un maschio molto più grande, mi sollevo il vestitino sino al perizoma girandomi mostrando il mio bel culetto tondo, poi non contenta abbasso sino quasi al capezzolo il vestito mostrando la pelle chiara del seno, senza reggiseno, grazie a Dio la mia terza, quasi quarta non ne ha ancora assoluta necessità…
lui mi guarda zitto, ma gli occhi sono più aperti ed attenti di prima, farfuglia qualcosa, io chiedo cosa avesee detto e lui risponde “Samuela guarda che io sono un uomo e certe cose non me le puoi far vedere sennò mi gira la testa” accenna un sorriso ed io rispondo con un altro sorriso, io la testa l’ho persa completamente una situazione così eccitante non l’avevo mai vissuta, e l’aggravante è che so che di li a poco i miei saranno a casa, mi risiedo ma più vicino a lui, “che buon profumo che hai su” incalza lui eccitato, mi avvicino per farglielo sentire meglio, e guardo da vicino il suo petto che è aperto sulla camicia, è un maschio come certo non sono i miei coetanei..lo bacio sul collo furtivamente, lui mi accarezza il viso, poi le braccia poi le cosce e sento quelle mani calde e ruvide salire, mi guarda temendo una mia reazione ma io non lo fermo e così sale, “che pelle morbida” dice per spezzare la paura io dico solo un tremante “si”, “mamma mi vuoi far morire” ed io ancora un caldo “siii”, a quel punto mi bacia sulle labbra, io mi sento puttana come non mi sono mai sentita, accompagno la sua mano sul mio perizoma, ma non ne ha bisogno un uomo di 40 anni sa cosa deve fare, lo sposta tocca guardandomi come un maiale, poi mi solleva e lo sfila, le sue dita accarezzano la mia fica, mi sento fradicia, mi abbassa il vestito davanti i miei occhi sono semichiusi abbandonati a lui, prende il seno a due mani esclamando “che tette grandi, dure, stupende” me le stringe forte.
Ora sento che mi afferra la mano so dove la porterà, io accarezzo i pantaloni poi da brava serva del suo piacere, slaccio i calzoni guardandolo negli occhi, voglio fare tutto quello i ragazzi della mia età dicono farli impazzire, struscio il mio viso sui suoi boxer lo sento gemere, allora apro la bocca e lascio che il respiro caldo attraversi il tessuto fino al suo glande oramai già gonfio, abbasso ma lentamente l’elastico, eccolo, come una troietta porto la mano alla bocca sgranando gli occhi ” oh cielo che cazzo che hai”, esplode il porco che è in lui mi prende la testa e mi caccia quell’arnese duro tra le labbra,in bocca e poi fino in gola, sento che gode come un bastardo, avanti e indietro fino quasi a soffocarmi quanta saliva con l’odore del suo membro mi bagna la faccia, la prende e me la spalma sul viso.
Ora mi scopre allungare una mano verso le mie labbra sotto la gonna, leva la mano e mi rassicura “ora ci penso io”, mi appoggia sul divano con il viso premuto sullo schienale, i suoi modi si fanno più vigorosi, forse violenti, mi penetra con forza, mi sbatte forte, io non riesco a non urlare mi piace ma fa anche male è enorme, mi tappa la bocca “zitta puttanella” oramai l’ho scatenato come un toro furioso e la mia eccitazione a tratti diventa pentimento e paura, ma oramai ce l’ho dietro di me, dentro di me che gode e monta infuriato….
Mi ripeto “che puttana che sono, che puttana che sono..”.
lui mi sente e rincara la dose, ora un suo dito gioca alle porte del mio buco del culetto inesplorato, un brivido di terrore…non vorrà mica prenderselo, io li non l’ho mai fatto ho paura non voglio..ma mi ripeto che sono una troia eccitata dalla situazione, che non posso deludere quel porco di 40 anni, sento che mi sta bagnando, mi volto, lo guardo,è un vero bastardo mi sta sputando sul culetto subito dopo sento le dita entrare e stringo il cuscino, mi accarezza mentre con vigore mi scopa, si ferma non ci pensa molto lo appoggia li…oddio, sento che spinge, io con la mano poggiata sul suo ventre cerco blandamente di respingerlo ma senza risultato, lui spinge con forza, nooooo ce l’ho dentro, caccio un urletto poi due no, poi ancora no urlo quasi piango,e invece di respingerlo,mi scopro una vera serva e sussurro timidamente solo…”mi sfondi…” le mie lacrime di dolore di paura e il suo piacere oramai furia cieca dentro il mio giovane e vergine culetto da 20enne… gode ansima io lo guardo con occhi sgranati eccitata come spettatrice di tanta furia e accanimento di quel carnefice, ma senza discernere il fatto che sono io ad esserne la povera vittima.
Mi sodomizza per minuti interminabili ma al culmine del piacere esce e mi gira…. in quel mentre suona la porta….
oramai inarrestabile viene come una fontana di sperma che io non trattengo tutto nella mia bocca…lo ingoio per cancellare le prove di quella follia, ma è troppa, lacrime e sperma sul viso, sperma e sorriso da puttana sulle mie labbra.
Lui corre in bagno, io alla porta…non so come…ma riesco a non far capire nulla ai miei, è una pazzia che ancora mi sveglia la notte eccitata, che non smette mai.
Ieri sera lui e la sua famiglia con sua moglie a casa mia,e mia madre che non comprende il motivo per cui io indossi un volgare abito nero lucido e un pò trasparente con quel seno così in videnza, e quegli 11 cm di tacchi da puttana, prima del dolce …la sua sborra, nel mio bagno io inginocchiata innanzi a lui e la moglie, indispettita dal mio abbigliamento e dagli sguardi insistenti del marito, ignara a pochi metri….

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