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Racconti Erotici Etero

alice a capocotta

By 7 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Oggi &egrave stata una bella giornata, la brezza marina ha reso il caldo molto piu sopportabile rispetto agli altri giorni e mi sto godendo il tramonto sul mare affacciato al terrazzo del mio attico. mi fa compagnia un bicchiere di buon vino bianco. all’improvviso suona il citofono. chi puo’ essere? in verita non aspetto nessuno e apro senza rispondere convinto che sia il solito scocciatore che vuole mettere la pubblicita’ nella cassetta della posta. alice sale con passo felpato sino alla mia porta, fa scivolare sotto la mia porta una sua foto nuda in posa oscena che le ho fatto qualche giorno orsono e che porta sempre con se,suona ed aspetta che io apra. mi avvio ad apripre, raccolgo la foto immaginando una piacevole fine della serata e me la trovo d’avanti. &egrave stata ai cancelli (dice lei, so bene che &egrave stata a capocotta a prendere il sole nuda) ed ha pensato di passare a farmi una sorpresa. si mette subito a suo agio, preparo anche a lei un bicchiere di vino e ci accomodiamo in terrazzo. un piccolo top le contiene il seno mentre un improbabile pareo nasconde, piu o meno, un costume ridottissimo e mi pregusto qualcosa di veramente piccante. comincia a parlare di lavoro, a raccontarmi di tutto quello che ha fatto nel periodo in cui non ci siamo visti, intervallando il serio con allusioni piu o meno spinte alla sua attivita’ sessuale. so bene che ama fare del sano sesso ma che solo con me riesce ad andare oltre. mi sto eccitando, pensando a lei nuda a capocotta, in mezzo a tutti quei manici che girano da quelle parti. chissa che ha combinato…ci metto poco a scoprirlo perche’ gira gira con i suoi discorsi arriva proprio al riassunto della giornata. mi dice che stamani, non avendo nulla da fare, ha avuto l’idea di spostarsi verso il mare per prendere un po di sole in tranquillita’ e relax, senza alcun secondo fine. che c’&egrave di meglio di capocotta per questo? la giornata trascorreva tranquilla tra un bagno e la lettura di un buon libro quando 2 ragazze vicino a lei hanno cominciato a proprsi in effusioni sempre piu spinte. dai semplici baci si &egrave passato presto a lascive carezze, al trasporto saffico che le ha estraniate dal mondo. insomma mi racconta per filo e per segno tutte le acrobazie sessuali delle 2 donne.
“e tu?” le chiedo incuriosito.
“io per un po, all’inizio, ho cercato di fare finta di niente ma ero incuriosita come non mai. sai bene che fare l’amore con una donna potrebbe essere un esperienza interessante”,
“si, lo so che lo dici sempre ma tua cugina non la porti mai” le rispondo io ridendo.
“insomma”, dice continuando il discorso e facendo finta di non capire, “col passare del tempo mi stavo eccitando sempre di piu nel guardare queste che si baciavano appassionate ed una voglia di sesso piano piano si insinuava in me. mi sono scoperta ad accarezzarmi il seno. loro mi hanno vista ed hanno sorriso mentre continuavano a strusciare i loro corpi. a quel punto ho preso il coraggio a due mani e mi sono avvicinata un po e mi sono messa in una posizione tale che potessero vedere bene la mai fichetta se avessi allargato le gambe. le tipe aumentavano l’intensita’ ed io avevo una voglia matta di toccarmi mentre le guardavo ma avevo bisogno di un loro cenno di incoraggiamento. cenno che non tarda ad arrivare quando una delle due si alza, mi guarda e mi strizza l’occhio dopodiche si gira su se stessa e si riabassa per un lunghissimo 69. non resisto piu nel vedere le loro lingue che si frugano e si regalano momenti di intenso piacere e comincio a toccarmi…”
“a toccarti? ma dai…” la interrompo ma la mia eccitazione &egrave gia a livelli massimi,
“si, credimi, era una cosa pazzesca, non sapevo piu se volevo anche io essere in mezzo a quel groviglio di corpi o se invece volevo che fossi con me per far loro vedere come puo un uomo regalare del piacere vero ad una donna”
“fammi capire, mi stai dicendo che a capocotta oggi c’erano due lesbiche che scopavano ed una guardona che si faceva un ditalino?”
“dai fa, come sei triviale!”
“ma che triviale, questa &egrave la realta, sei sempre la solita porca!” nel dire questo l’avvicino a me e le sparo la mia lingua in bocca. il suo racconto mi ha mandato fuori di testa e non vedo l’ora di trombarla come si deve.
“ma che si fa cosi?! sei sempre il solito maiale!!!” nel dire questo mi allontana quel tanto che basta per slacciare il top. il suo seno esplode in tutte le sue dimensioni, con i capezzoli turgidi, scatenando in me altra libidine.
“che tette che hai alice…” nel dire queste parole comincio a mordicchiarle il seno. le sue mani accarezzano le mie spalle..
“ti adoro alice, mi piaci da impazzire!oggi voglio farti un regalo, &egrave stata una bella giornata ed ho voglia di giocare con te”
“giocare con me? li conosco bene i tuoi giochi fa, l’ultima volta mi hai lasciato i segni al punto che ho dovuto dire a marco che ero caduta dal marciapiede ed avevo dato una culata in terra.”
“ma dai, solo perche ti ho sculacciata un po mentre ti fottevo.”
“sei scurrile stasera, ma questa cosa mi eccita ancora di piu…allora maiale, dove sta la sorpresa?”
mi alzo e mentre vado in cucina vedo con la coda dell’occhio l’improbabile pareo scendere lentamente sul pavimento.
Torno con il cetriolo piu grande che trovo in cucina.
“oh mio dio” comincia a gemere, “che intenzioni hai?”
in effetti il cetriolo ha dimensioni notevoli ma la porca gia &egrave rimasta solo con la mutandina del costume, oltretutto ridottissima.
“certo questo alle tue amiche sulla spiaggia serviva di sicuro” e nel dirle questo lo appoggio fra le sue gambe.
“mmm…ma voglio il tuo di cetriolo, amore…”
“e chi ti ha detto che nn te lo do?”
2 cuscini volano per terra e alice ci si ingonocchia sopra.
“allora togliti sto costume che oltre tutto ti sta dando fastidio. comprimere il pisello puo’ provocare delle complicazioni”
“comprimere il pisello? impossibile! quando ci sei tu diventa granitico” e il mio costume scivola a terra lasciando al vento di ponente un cazzo duro di dimensioni notevoli che sparisce subito nella bocca di alice.
“mmm…sai di buono fa!”
“e tu sei una pompinara come poche, gioia”.
le mie mani si infilano in mezzo ai suoi capelli rossi e ricci, stringendoli e spingendo la sua testa verso il mio cazzo.
“sai che facciamo?”
“immmi, c vooooi are?”
“maiala, non si parla col boccone in bocca!” e giu una titata di capelli ed il mio cazzo che le arriva sino in gola.
“mettiamo un altro po di cuscini per terra, cosi mi fai vedere come ha fatto quella troia in spiaggia quando si &egrave girata per il 69”. nemmeno il tempo di finire la frase che il terrazzo &egrave diventato un cuscino continuo sul quale mi sdraio.
“ah si? ma mica sei quel pezzo di fica che stava a capocotta, sai” mi risponde ridendo.
si gira mostrando un meraviglioso culo incorniciato da un mini costume che si tuffa in mezzo alle sue chiappe.
“non me lo levo, so bene che ti intrippa troppo spostarlo quando avrai deciso tu” queste parole sono state le ultime che sento prima di aver sparato il suo culo in faccia. il mio cazzo &egrave di nuovo sparito nella sua bocca, infilato sino in gola, mentre il suo costume &egrave zuppo di umori ed i suoi odori mi arrivano sino al cervello. comincio a leccarle l’interno coscia sempre piu voglioso di arrivare al sodo. le mie mani cominciano a spostare il costume mentre la mai lingua si insinua, alternativamente, tra i due buchi. adoro il suo culo tanto quanto adoro la sua fica rasata ad arte in stile moicano. insisto nella zona tra i due orefizi e da come me lo succhia capisco che la mai amante gradisce particolarmente. due dita si insinuano prepotenti e malandrine nella sua fica, i suoi reni si inarcano al punto tale da consentire di infilare dentro tutte le dita della mano. questo &egrave il momento del cetriolo. allungo la mano per prenderlo, la fica di alice &egrave sempre piu bagnata, lo appoggio e comincio a spingere. che scena per i miei occhi. il cetriolo, piano piano, sparisce all’interno ma percepisco forte l’emozione che prova. comincio a muoverlo dapprima avanti ed indietro, alternandolo a movimenti rotatori. la maiala gia comincia a dare segni di orgasmi multipli come le capita ogni qualvolta facciamo l’amore.
la sua bocca intanto sta facendo un opera d’arte degna di benvenuto cellini, un cesello del pompino, al punto che mi verrebbe voglia di scaricare tutto il mio seme nella sua gola, ma voglio togliermi una soddisfazione legata ad un racconto fattomi qualche tempo fa. stavolta me la inculo chiappe all’aria. non abbiamo mai fatto l’amore all’aperto, sempre in casa o in macchina, ma la maiala, non so se per provocarmi o per eccitarmi mi ha chiesto se avessi mai trombato fuori dall’auto, chiappe all’aria. mi sono accorto che sta cosa mi mancava alla collezione mentre lei…insomma, mi ha fatto capire di averlo gia fatto non si sa bene con chi. stavolta mi vendico e te lo faccio vedere io, porca. mi sfilo di sotto (piu che altro sfilo il mio cazzo dalla sua bocca avida) continuando a fotterla con il cetriolo.
“oh fa, mi fai impazzire, sei uno stregone, un mago…”
“mago? te lo faccio vedere io un gioco di prestigio, ora!”
“che vuoi fare? porco pervertito, che vuoi fare?”
le sfilo definitivamente le mutandine e la piazzo a pecorina, con la fica ed il culo oscenamente in vista,
“adesso ti faccio vedere come ti inculo chiappe all’aria, come dici tu!”
“maiale, non ti &egrave proprio andato giu il fatto che mi abbiano scopata sul cofano della macchina.”
“ecco, io ti inculo alla brezza del ponentino, mica te sara gia capitato, porca?”
nel dire queste parole sfilo il cetriolo dalla sua fica e lo sostituisco col mio cazzo.
“oh…ma che c’hai, un ortofrutta?”
“si, faccio il verdumaio specializzato in cetrioli, zucchine e pisello, ti piace, porca?”
la sua fica &egrave un lago.
“si, sino in fondo, dai…quanto mi piace il tuo cazzo, amore…”
lo sfilo e lo affaccio sul suo buco del culo, cominciando a spingere piano. sento il suo ano che comincia a dilatarsi ed a risucchiare dentro il mio cazzo.
“siiiiii….mi fai impazzire….lo sai che adoro essere inculata da te!”
“senti come entra, troia…ma dove lo trovi un altro che ti fotte cosi, con il mare ed il tramonto sullo sfondo?”.
il sole tingeva di rosso l’orizzonte mentre il culo di alice veniva violato per l’ennesima volta.
“oh si…scopami il culo….&egrave meraviglioso…”

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