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Racconti Erotici Etero

Anime dannate 28 Gioco perverso

By 17 Febbraio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano passate un paio di settimane e Maurizio non riusciva a rassegnarsi a quel tavolo vuoto davanti al suo vetro.
Aveva provato a contattarla, ma, nessuna risposta, era arrivata.
Decise di parlare con Luisa
L’aspettò dopo cena e in separata sede le fece alcune domande;
– La tua amica non lavora più da me
– lo so.
– Ha avuto problemi?
– Qualche casino sentimentale.
Maurizio, sentì una fitta al cuore, era incredibilmente geloso.
Luisa, continuò;
– Frequenta uno che le sta portando via il cuore, anche se mi ha detto che ultimamente non lo vede.
– Quindi non torna a lavorare?
– Che ne so babbo! Vaglielo a chiedere, se ci tieni tanto.
Luisa, cercava di chiudere il discorso.
– Dove la trovo?
– Che fai? Vai a cercarla davvero? Casa ha di diverso dalle altre segretarie?
Maurizio non rispose, guardò intensamente sua figlia, forse lei sapeva;
– Dove la trovo?
– So che la sera frequenta il Byblos…
– Ok, grazie.
La sera, alle undici, era alla porta del locale.
Chiese di parlare con il proprietario.
Paolo apparve alla porta, l’aveva riconosciuto, ma, fece finta di niente.
– Buonasera.
– Stavo cercando una ragazza…
Spiegò il tutto.
– No, non l’ho mai vista e credo sia meglio così, visto il tipo di spettacoli che facciamo
Maurizio, era incuriosito;
– Ossia?
– Spettacoli hard, ci sono dei camerini che guardano in una stanza centrale dove ogni volta succede qualcosa di particolare.
– Interessante e si può partecipare?
– Certo.
– Costa molto?
– Dipende da quello che cerca e vuole.
– Posso vedere?
– Stasera no, ma, se proprio ci tiene, può venire domani, ma, l’avviso i nostri spettacoli sono molto spinti, a volte.
– Credo di avere lo stomaco buono e certe variazioni sul tema, piacciono anche a me.
– Bene, allora a domani, chieda di me, le farò avere un posto speciale.
Paolo, era divertito, eccita, incazzato per quella visita.
Maurizio, poteva mettere in difficoltà l’intera operazione.
Voleva dargli una lezione morale, ma, non era facile gestire il gioco a quei livelli, il rischio diventava esponenziale, ma, lui, non era uno da tirarsi indietro: voleva vedere uno spettacolo spinto?
L’avrebbe accontentato.
Il giorno dopo, era nel suo bilocale con Luisa;
– Stasera mi devi fare un grande favore.
– Dimmi.
– Una delle due donne che fanno lo spettacolo si &egrave ammalata, ho bisogno che la sostituisci.
– Non puoi chiedermi questo…
– Dai, piccola, &egrave solo per stasera.
– Lo sai che non voglio stare con altri.
– Lo so e non te lo chiederei se potessi farne a meno, ma, devo pagare un debito proprio stasera.
– Non mi chiedere 1questo.
– Io ti guarderò da dietro lo specchio, sarò li con te, sarò io, se dovesse accadere, a fare l’amore con te…
Quando la guardava così…
– Solo una volta?
– Promesso…
La fece distendere a la prese dolcemente come da molto non faceva, lei godette del suo sesso e della sua bocca.
La sera arrivò in fretta, alla mezzanotte, luisa entrò nel salotto principale, aveva una maschera a forma di gatta, portava solo una piccola mini nera e niente altro, il seno florido cominciò a seguire il ritmo della musica sensuale.
Ballò per cinque minuti contorcendosi dolcemente, con quella maschera, era irriconoscibile per chiunque.
Paolo e Maurizio la guardavano dal vetro;
– Ecco, questi sono gli spettacoli che si fanno in questo locale.
Maurizio, guardava interessato;
– Mi aspettavo molto di più.
– Si guardarono;
– Le ho detto che dipende dai soldi e da cosa cerca.
– Io cerco di più…
Paolo prese il cellulare e parlò con qualcuno.
Una voce parlo al microfono;
– Masturbati!
Luisa, sapeva all’incirca cosa poteva capitare, aveva visto diversi spettacoli, sapeva che il suo amore la guardava e si eccitava a vederla godere per lui.
Si posizionò proprio verso il suo specchio e cominciò a giocare con i proprio pube, lasciò libera la mente, chiuse gli occhi e pensò a lui, al suo corpo, al suo sesso dentro di lei; subito l’eccitazione crebbe.
Maurizio, si stava eccitando, era venuto a cercare Patrizia e si trovava a guardare quella gatta in calore, doveva ammettere che aveva un gran fisico.
– Vuole di più?
Si guardarono di nuovo;
– Cosa intende?
– La vuole?
Era molto che non faceva sesso, si sentiva carico e pieno.
Guardò la ragazza gatta;
– Quanto costa?
Paolo sorrise;
– Il primo giro, &egrave gratis.
Prese un bicchiere e lo porse a Maurizio.
Entro io e la preparo, quando sentirà la voce, entri.
L’unico obbligo, &egrave di mettere una maschera per non farsi riconoscere e di non parlare mai durante l’accoppiamento.
Non rispose, fece solo cenno di si con la testa.
Paolo, entrò e si diresse verso Luisa, l’accarezzò, le mise una mano sul fiore e la trovò pronta e disponibile, aveva messo una maschera da lupo, la stessa che avrebbe messo Maurizio..
Lei fece le fusa e poi finse di graffiarlo, poi, lo spogliò mettendo in mostra la sua erezione, giocò con il sesso, poi, si piegò in ginocchio a un suo ordine preciso e lo avvolse tra le labbra cominciando un pompino altamente erotico.
Maurizio, doveva ammetter che la ragazza era molto sensuale.
Paolo le sussurrò;
– Muovi il culo come piace a me…
Così piegata, mostrava il sedere nudo, le forme tonde e sode, svettavano e si muovevano sotto la richiesta di Paolo.
Lui, uscì dalla sua bocca e si mise a sedere per terra;
– Sali sopra e scopami!
Era stupendo, lei stava facendo l’amore con il suo ragazzo…poi, la voce parlò ancora;
– Entri l’altro.
Maurizio, guardò affascinato, un altro lupoide entrò e si posizionò davanti alla ragazza gatta, le prese i capelli tirandoli forte e spinse il suo sesso nella bocca aperta.
Le labbra si aprirono, si avvinghiarono e fecero il loro lavoro.
Il ritmo cresceva.
Un uomo venne presso di lui;
– Si spogli!
Guardava l’amplesso nel vetro, la voce parlò ancora.
– Entri il terzo uomo!
– Sta a lei…
Lui entrò, era estremamente eccitato, sentiva l’odore del sesso. Si avvio verso la ragazza, Paolo fece piegare Luisa e senza mai smettere di stare dentro di lei, la fece distendere sul proprio corpo, l’altro ragazzo si stese a fianco e riprese a scoparle la bocca.
Maurizio, guardò il culo che aspettava lui, era veramente bello, si avvicinò, lo accarezzò con desiderio, si posiziono all’entrata del bocciolo e spinse a lenire le sue voglie.
La ragazza gemette all’entrata improvvisa e gemette ancora molte volte.
Paolo le andò vicino all’orecchio;
– Piccola, pensa a me, muovi il culo e fallo impazzire…
Luisa, spinse il sedere all’indietro scontrandosi col sesso dietro di lei, le faceva sempre male, ma, Paolo, voleva così.
Sarebbe stata una volta sola.
Sentì i due sessi unirsi nei movimenti e poi si abbandonò ai loro piaceri aspettando il liquido caldo di ognuno di loro.
Maurizio, spinse tutto il suo ardore nello stretto canale della ragazza, sapeva che stava facendole del male, ma, pensava a patrizia, la desiderava e questa, era solo uno sfogo temporaneo.
Presto sperava di ritrovare Patrizia.
Andò con lo scroto a scontrarsi con le teneri carni della ragazza che continuava a danzare per il suo padrone. La sentì gemere e tremare per l’irruenza del momento.
La riempì di nettare, uscì da lei e tornò alla stanza.
Paolo, lo seguì subito dopo, mentre l’ultimo continuava a stare nella sua bocca;
– Piaciuto?
– Si, bella esperienza, la ragazza ci sa fare e ha un culo ancora bello stretto, &egrave una esperienza da riprovare.
Paolo sorrise;
– Si, ma la prossima volta deve pagare e i personaggi cambieranno.

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