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Racconti Erotici Etero

appunti di viaggio(frammento)

By 27 Giugno 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

‘si alzò la vestaglia per mostrare il suo culo enorme, e si chinò sul lavandino per farmelo vedere aperto ed invitante,scostando appena un po’ le larghe mutande.il buco del culo era nero e folto di peli’-questo &egrave il mio culo-mi disse- e non l’ho mai dato a nessuno,e non lo darò neanche a te,ma ti permetto di poggiarlo e se vuoi me lo puoi leccare-io mi chino ed inizio a leccare ipnotizzato mentre la signora allarga ancora di più le gambe per farmi strada’.il sudore le bagnava le grosse chiappe ed il mio viso,sentivo che iniziava a sospirare forte e a mugolare-fai presto-sospirò-rientra mio marito tra poco-,mi alzo e le poggio la grossa cappella all’ingresso del buco del culo,mentre mi appendo con le mani alle sue mammellone..-spingilo un po’ dentro-mugola roca-solo un po”..il suo buco &egrave caldo ed io premo delicatamente,lei si allarga le chiappe con le mani per accoglierlo ed entro’.-fermo lì, non ti muovere-ansima- faccio io’.-e si impala ancora un po’ di più schiacciando il culone contro la mia pancia’io sento una grossa pressione attorno all’uccello e lo tiro fuori poggiandolo sulle chiappe- rimettimelo dentro- fammelo sentire ancora un poco,poi ti faccio venire come piace a te-sospira lamentosa.io lo appoggio e lo immergo, forzo un po’ e lei inizia una sordina di rantoli ed invocazioni-mi fa male,non toglierlo però’.mi fermo e la tengo per i fianchi”..mezzo uccello &egrave ancora fuori e con un colpo lei si impala completamente,stringe forte il bordo del lavandino con le mani ma non dice nulla, respira forte, il capo chino,mentre io le pompo il culo da dietro lento e con prudenza- mugola non dice nulla’sento che sto per venire-non venirmi nel culo-mi dice- voglio vedere il tuo schizzo-,mi fa avvicinare al bordo del lavandino e si mette di fianco, le grosse mammelle sotto gli occhi,mentre inizia a farmi una sega lenta ma inesorabile,le metto il dito nel culo, mentre lei mi sussurra all’orecchio ogni genere di cose mi avrebbe fatto se fossi stato il marito,la mano accoglie le mie grosse palle,quasi per valutarne il contenuto,poi mi sussurra di venire,di farle vedere quanto sborro ed io inizio a venire schizzando dappertutto’.grosse lacrime di sperma si infrangono sulle maioliche del muro, sullo specchio,sul lavandino, sulla sua mano che sega con ritmo implacabile’.le gambe cedono dalla stanchezza e dalla tensione mentre lei mi spinge la testa tra le sue tettone’..mi sega ancora nonostante non avessi più un goccia di sperma nei testicoli,mi carezza le palle,poi mi tira su gli slip- tirati su i pantaloni ed esci da dietro il negozio, devo andare ad aprire,mi dice.sbrigativa si rassetta e mi congeda.

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