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Racconti Erotici Etero

ASTINENZA..

By 23 Novembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Stava per succedere già qualche anno fa, io e lei in macchina, quei pochi secondi che separano la tentazione di baciarsi dal farlo davvero, ma non è successo. E da là l’occasione non c’è più stata. Lavorando insieme siamo rimasti sempre in contatto,le nostre vite hanno scelto altre persone e quindi sposati entrambi abbiamo continuato la nostra amicizia in maniera disinteressata.. Ma sarà vero?
Forse per me no… Perché Elisa per me ha sempre significato qualcosa di più… Poco più grande di me, la classica donna che davvero la definisci tale perché sprizza sensualità in ogni suo movimento. Non bellissima forse ma di quelle che dopo cinque minuti che le stai vicino inizi a fantasticare su di lei e qualcosa nei tuoi pantaloni ti fa stare seduto scomodo..
Dopo il matrimonio Elisa ha avuto una bambina e dopo qualche anno la sua vita coniugale è naufragata con lei che è tornata nel quartiere dove è cresciuta. Il nostro rapporto ha fatto si che io sapessi ogni cosa della sua vita, anche particolari intimi con spesso battute da parte di entrambi a doppio senso.
Quel giorno le arrivo da dietro mentre lei era impegnata con le sue pratiche al pc e inizio a massaggiarle il collo scoperto. Porta dei capelli corti e la maglietta a scollo largo quel giorno mi tentava. Appena poggio le mani sulla sua pelle lei sussulta ma appena si accorge che sono io mi dice
-Marco sei tu! Ottima idea che oggi mia figlia non mi ha fatto dormire e sono tutta bloccata…-
I polpastrelli si muovono piano secondo il contorno del collo fino alle spalle e da sopra la maglietta ha anche una scollatura generosa quindi la visuale non è niente male. E io non ci posso fare niente, l’erezione è già forte e provo con le mani a sconfinare..
-Stai buono… Che io è da Febbraio che sono in astinenza..-
In quel momento ho sentito il mio cazzo scattare dentro ai pantaloni e ho realizzato (forse l’avevo sempre saputo) che da quella sera io l’avevo sempre desiderata.
-Se è solo per questo io sono disponibile a terminare questa astinenza, per le amiche queste cose si fanno…-
-Meglio di no Marco, sei sposato, conosco tua moglie e non sarebbe una buona idea.. Però continua il massaggio che sta facendo effetto..-
Si riferiva al collo o ad altro? Se l’effetto era lo stesso che faceva a me la scusa di mia moglie era poco plausibile..
Da quel momento provavo a sondare il terreno ricordandole che essendoci andati vicino qualche anno fa a me era rimasta la curiosità e un giorno lei mi disse che lo stesso era per lei ma chissà, in un’altra vita.. E così ricordandole che il mondo sarebbe finito tra poco meno di un mese magari ‘un’altra vita’ non era poi così lontana.. Ridemmo insieme e non tornai sull’argomento.
L’occasione ci fu la sera della cena di fine anno con i colleghi. Eravamo una ventina, e lei era seduta lontano da me ma non troppo per poterla osservare e vedere che mi sorrideva. La cena terminò e nonostante lei non fosse venuta con me mi offrì di riportarla a casa. Abitavamo vicino e per me non era un problema.. Anzi!!!
Saliti in macchina iniziamo a chiacchierare e la vedo più allegra del solito. Mi confessa che le gira un po’ la testa ma è ancora lucida per poter intrattenere una conversazione e allora butto l’esca..
-Vediamo se sei realmente lucida.. In che via ci troviamo? ‘
-Via Tuscolana!- Risponde prontamente lei…
-Troppo facile questa… Nome del tuo primo ragazzo con cui sei stata..-
– Ma mica sono così ubriaca! Simone comunque, avevo 15 anni e mi ricordo che fu il mio primo bacio e anche la mia prima…. ehm masturbazione..-
– Si dice sega, Elisa, fai la pudica con me?-
-Ok la mia prima sega ma non il mio primo pompino..-
-Ah no e quando è stato?-
– Con il cugino, la notte di Ferragosto.. ma a te che ti frega???-
– Scusa era per intavolare una conversazione da qua a casa non vorrei che ti addormentassi…-
– Non c’è pericolo sono sveglissima ma soprattutto il vino mi sta facendo uno strano effetto.. o saranno questi discorsi?-
-Serve un massaggio come quelli che so fare io??-
-Magari…-
Diciamo che tra la sua richiesta e me che parcheggiavo, spegnevo la macchina e mi preparavo sono passati pochissimi secondi.. Lei si mette di spalle, allunga le gambe e noto che tira un po’ su la gonna. Le tolgo la sciarpa che aveva al collo e inizio il massaggio come l’altra volta. Solo che ora voglio provare ad andare più a fondo e qualcosa mi dice che stavolta posso anche sconfinare.. Lei chiude gli occhi e si rilassa, le mie dita sembra facciano effetto e dal collo,le spalle scendo piano verso la sua scollatura fino a sfiorare l’incavo dei seni.. Un breve sussulto si gira verso di me e le nostre bocche si attaccano. La sua lingua inizia con lentezza a giocare con la mia mentre la mia mano scende a cercare il seno ancora coperto. Lo prendo, lo stringo e sento il capezzolo duro e questo mio gesto la fa irrigidire… Mi dice..
-Mettiamoci dietro che stiamo più comodi..-
Non è il massimo della comodità la mia macchina ma in quel momento forse anche una Smart sarebbe andata bene . Appena siamo dietro le sfilo la maglietta e continuiamo a baciarci. Le mie mani sui suoi seni ormai liberi e le sue a sganciare i miei pantaloni.. In un attimo la mia erezione è libera e lei si butta con le labbra ad assaggiarlo. Il calore della sua bocca è una sensazione stupenda, ho paura di venire subito ma lei se ne accorge e rallenta i suoi movimenti..
-Sono parecchi mesi che non ne vedo uno, non mi farai finire la serata così presto?-
E me lo dice mentre mi guarda negli occhi con la sua mano che va su e giù sulla mia asta. E allora tocca a me, la faccio sdraiare, e mentre vado a toglierle i collant scopro che i collant non ci sono, le calze autoreggenti che splendida invenzione.. Le mutandine scivolano via e inizio a giocare con la sua fighetta, prima con le dita e poi con la lingua. E mentre le lecco il clitoride, con le mani le stringo le chiappe fino a che sento che l’orgasmo sta per montare, le sue grida mi fanno capire che il momento è arrivato.. Qualche secondo per riprendersi si alza e vede che sono ancora al massimo dell’eccitazione.
– Ti ricordi una volta via mail che ti ho scritto?-
– Non so ci siamo scritti tante cose- rispondo io…
– Sulla posizione che preferisco?-
In un attimo mi torna la memoria. ‘A me piace stare sopra perché decido io i tempi e i modi..’
Non finisco il pensiero che lei è sopra di me, si prende il mio cazzo e lo guida all’ingresso della sua vagina ancora più bagnata. E se la sensazione della sua bocca era sensazionale non è nulla al calore avvolgente che sento là sotto…
Inizia a muoversi piano piano (d’altronde l’aveva detto lei che le piaceva gestire i ritmi..) e mentre va su e giù le tocco le tette, la bacio, le accarezzo la schiena.. Sono stordito, dopo anni di attesa è ancora meglio di quanto immaginassi. E se per i tempi che intendeva sulla mail avevo capito ora si passa a gestire i modi. Infatti si sfila, si gira e sale su di me dandomi le spalle e inizia di nuovo a salire e scendere ma sempre più forte, fino a che di nuovo la sento urlare come prima e sento gli spasmi della sua figa che stringono il mio cazzo.
Non ce la faccio più , glielo comunico e lei con un sorriso mi dice: –
-Ora sì, puoi venire…-
Continua a muoversi su di me, pochi secondi e sento salire l’orgasmo
-Vieni pure dentro di me, non c’è rischio…-
E allora mi lascio andare con quattro, cinque,non so più quanti spruzzi, so solo che mi sento svuotato ma molto soddisfatto.
Elisa si gira mi bacia con passione e mi sussurra..
-Ora che la curiosità per entrambi è stata appagata, amici come prima-
-Beh meglio di prima- le dico io..
-Già.. in caso l’astinenza dovesse protrarsi comunque ho capito che tu ti sacrifichi volentieri e visto come mi è piaciuto anche io…- E mi sorride….

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