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Racconti Erotici Etero

Belinda e Gervaso

By 11 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa è la storia vera di mia cugina, alcuni anni fa visto che non aveva voglia di studiare mia zia decise di mandarla a servizio da un signore anziano e piuttosto ricco che aveva bisogno di una domestica per alleggerire la moglie dai lavori domestici.
La donna non era mai a casa era quasi sempre al golf o al maneggio quindi Gervaso passava molto tempo da solo a casa, la loro relazione durava oramai da oltre 40 anni e la loro attività sessuale era finita molti anni fa. Gertrude si era concessa al marito quello è chiaro, ma dal momento della menopausa non aveva più voluto avere rapporti con lui che si era guardato attorno e aveva trovato delle amanti occasionali giusto per soddisfare i desideri.
Belinda era giovanissima ma molto brava nelle pulizie, puliva sempre tutto alla perfezione ma quel giorno non si sentiva in vena, aveva solo voglia di toccarsi… iniziò le faccende come al solito ma ben presto fu assalita da una voglia sempre crescente, sapeva che Gertrude era già uscita mentre Gervaso stava nel suo studio sino all’ora di pranzo quando usciva per andare al ristorante.
Si abbandonò sulla poltrona in pelle nera dapprima solleticandosi i capezzoli da sopra la camicetta di cotone poi allargò le gambe e tirò la cordicina che chiudeva la camicia; iniziò a masturbarsi la fighetta già umida per l’eccitazione e a solleticarsi i capezzoli diventati turgidi. Proprio in quel momento entrò Gervaso, il padrone di casa, che la rimproverò per il disordine lasciato e le disse che l’avrebbe punita severamente…
Belinda terrorizzata chiese perdono, che era stato un momento di trasporto e non sapeva da cosa fosse dipeso ma l’uomo non sentì ragioni, la fece mettere a cavalcioni sulla poltrona, le tirò su la gonna e iniziò a giocare con il clitoride con un dito poi la fece sedere in braccio per giocare coi suoi seni turgidi e la sua passerina poi le succhiò i capezzoli per poi scendere e slinguazzare quella fighetta calda e vogliosa.
La ragazza si inginocchiò e lo spompinò fino a che lui non ce la fece più e dovette penetrarla fino a venirle copiosamente sulla pancia. L’uomo felice come un bambino tornò nello studio e non uscì sino alle 12:00 com’era sua consuetudine fare. Belinda proseguì coi lavori domestici.
Il mattino seguente recandosi in villa trovò Gertrude che usciva la donna la salutò con il solito sorriso e i soliti modi cortesi quindi Belinda capì che non era a conoscenza del “fattaccio”.
Una volta varcata la soglia si sentì chiamare dallo studio… aveva paura e temette che Gervaso volesse licenziarla ma lo trovò, allegro più che mai, con due bicchieri di champagne gelato in mano, la fece accomodare sul divano dove la spogliò tutta e la baciò dappertutto fino a farle raggiungere un primo orgasmo, Belinda non sapeva se stesse godendo per quella lingua sapiente e matura che sapeva dove andare e cosa fare o se era per la situazione, come il giorno prima lui glielo mise in bocca e poi la scopò fino a godere nuovamente su di lei.
Il terzo giorno si nascose dietro la porta del ripostiglio completamente nudo la volle possedere proprio lì sborrandole addosso poi la trascinò in bagno dove volle essere spogliato e lavato come si fa con un bambino, le dovette lavare anche il pene che subito si riprese, andarono in camera da letto dove la mise a 90 per penetrarla da dietro, Belinda godeva e quando ebbero goduto la mise sdraiata per leccarle tutta la fighetta umida, la penetrò nuovamente facendole raggiungere il terzo orgasmo, Gervaso era un fiume in piena e Belinda non aveva mai goduto così, era il primo che la faceva venire veramente, l’uomo stremato si addormentò quasi subito e Belinda riuscì a ricomporsi per portare a termine i suoi compiti.
Dopo 6 mesi di scopate clandestine Gertrude partì per il mare e Gervaso chiamò Belinda a casa quando sapeva di non trovarla fingendo di non saperlo in maniera da parlare con mia zia, le disse che Belinda doveva restare una settimana a casa loro perché partivano e al villa doveva essere abitata la madre non dubitò di nulla visto che in passato era già successo ma questa volta era solo la moglie a partire, il figlio sarebbe venuto a prenderla in auto per portarla con sé nel loro appartamento in Costa Azzurra. Una volta arrivata Belinda venne invitata a sollevare gli animi di Gervaso che stava in cucina già nudo, la mise poi sul tavolo e la penetrò con le dita cicciottelle prima lentamente poi sempre più rapidamente alle volte andando sul clito e poi ripenetrandola, la fighetta si bagnava sempre di più ma al momento giusto lui smetteva e aspettava un attimo per farla calmare e poi ricominciava, non voleva vederla venire subito come faceva di solito dopo aver raggiunto l’orgasmo pranzarono nudi in quella cucina ancora inzuppata dei loro umori.
Ad un tratto le disse “Vuoi fare un giochino con me?” Belinda disse di sì e chiese di cosa si trattasse Gervaso rispose che erano marito e moglie quella settimana, avrebbero scopato ogni volta che volevano anche nel cuore della notte se si fossero svegliati con la voglia e che lui, essendo il marito, le avrebbe sborrato nella figa e non più addosso, Belinda disse che non prendeva nessun contraccettivo ma l’uomo rispose che se erano marito e moglie non serviva nulla per proteggersi, l’avrebbero fatto senza preservativo pillola o non pillola, lei era di sua proprietà quella settimana e lui era proprietà di Belinda.
Decise che furono le regole si trasferirono in camera da letto dove si fece spompinare quasi fino all’orgasmo poi le penetrò e le riempì fa passera dei suoi umori, Belinda sentì il seme caldo entrarle e venne anche lei pensando a quello che succedeva, il discorso di lui l’aveva eccitata. Si misero a 69 e lui e pulì tutta la fighetta per renderla pronta a ricevere ancora tutto il suo pene eccitato, e lei fece altrettanto con il cazzone intriso di umori. Scoparono di nuovo fino a che non si addormentarono esausti.
Tutta la settimana trascorse così sette giorni di sesso sfrenato in tutte le posizioni e con una foga indescrivibile. Belinda ricevette 50mila euro in regalo quel mese, lei decise di prenderli ma si licenziò aveva capito che Gervaso la usava solo come una prostituta.
Sono passati 5 anni ma da allora nessuno l’ha fatta più godere come quell’uomo.

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