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Racconti Erotici Etero

brivido caldo

By 29 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Brivido caldo

Questo &egrave il mio primo racconto: siate clementi;
Non so cosa mi fosse preso quell’estate, una serie di brutte notizie unite al caldo afoso di un agosto afoso, mi fecero allentare parecchio la presa dei miei nervi, ero preso da inquietudine, avevo voglia di una svolta. Le mie ferie erano saltate e mi ritrovavo a girare per la città di sera senza meta.
Iniziai così a frequentare le signorine della notte: mi piaceva girare e rigirare fino a scegliere quella che secondo me faceva al caso mio. Incontrai varie ragazze, di diversa nazionalità, più di una lascio il segno, ma una in paricolare ribaltava ogni rapporto di forza; la chiamerò Elena, era dell’est ovviamente, alta mora, occhi chiari un fisico da sballo. Qunado l’ho vista non ci volevo credere che una così bella ragazza, che non avrebbe sfigurato su nessuna rivista, era li per strada e per 30 Euro era tua. Mi avvicinai con un pizzico di timore non era certo la prima volta, che chiedevo ad una ragazza quanto voleva per una prestazione, ma uan così chissà quando e se sarebbe ricapitata: accostai la macchina e chiesi: ‘quanto’, ’30 bocca figa’ rispose con il tono di chi mette il nastro per certe risposte; allora le dissi: ‘ok andiamo’.Mi portò in un parcheggio poco distante; fu uno spettacolo unico vederla spogliare; una playmate di playboy che si concede per 30 Euro, stentavo a crederci. Aveva due belle e lunghe gambe, labbra carnose, una terza di seno ma piena, dovevi stare al suo gioco però, solo bocca e figa; mi spogliai, mi misi il preservativo ed iniziò una bella pompa; andava su e giù da maestra. Per quanto era alta doveva mettersi alla pecorina per farsi scopare in macchina, con le ginocchia su entrambi i sedili; presi le distanze puntai la cappella sulla fica e partii alla carica; era brava in quella posizione pochi colpi e venni, appena il tempo di assaporare quel corpo che sprizzava sesso da tutti i pori. Ci ricomponemmo e la riportai dove l’avevo presa, e c’era già chi l’aspettava; valeva la pena fare la fila per una come lei; ci salutammo e, almeno io con l’intenzione di rivederla.

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