Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Caldo

By 15 Giugno 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo a mare, anzi esattamente a casa di cari amici da cui andiamo spesso. Loro una coppia e noi pure. Io però ho un sacco di lavoro da fare, ma tanto il computer ce l’ho con me.

“Ragazzi io non ce la faccio a lavorare in spiaggia, troppa luce, non vedo lo schermo. Facciamo che resto qui, lavoro un poco e poi vi raggiungo.”

Proposta accettata, partono tutti e tre per la spiaggia, che è vicina ma non tanto da non dover prendere la macchina. E poi fa troppo caldo per andare a piedi. Caldo. Adesso sto benissimo, sono solo c’è silenzio, apro il PC e mi metto a lavorare. Sarà passata circa mezz’oretta quando sento la macchina ritornare, oddio finita la pace. Mi metto rassegnato ad aspettare il rientro del casino, ma con mia grande sorpresa entra solo lei, la compagna del mio amico e ormai in fondo amica mia.

“Ciao, come mai? Pensavo che sarei stato io a raggiungervi, perché sei tornata?”

“Ci siamo ricordati che non spento il forno, non ti si accorto del caldo che fa? Non è mica solo il caldo sai, anche il forno accesa fa la sua parte”.

Io la guardavo, mi è sempre piaciuta molto, bassina, minuta, biondina, un bel culetto e poi fa caldo, tanto caldo. Vado verso di lei che non si sposta, mi avvicino ma lei non si sposta, per niente, sono quasi attaccato a lei e lei sta ferma, immobile a guardarmi. Ormai siamo attaccati, avvicino la bocca alle sue labbra e lei resta immobile.. Mi fermo un istante prima di appoggiare la mia bocca sulla sua e parlo mentre le mie labbra sfiorano le sue:”Lo sai, avremo un segreto.” “Si” mi risponde con un sussurro. Trattenendo il bacio poso la mano sulla sua spalla e comincio ad accarezzarla leggermente. Scivolo verso la pancia, risalgo piano  e poso la mano delicatamente sul suo seno. Tengo la mano rigida in modo da sfiorare la punta del capezzolo con il palmo della mano, sento che diventa duro. Appoggio le mie labbra sulle sue e le slaccio il costume. Stacco le mie labbra e continuo a baciarla, il collo, e poi più giù. Poi il seno.

La mano si intrufola in lei, passo sopra il costume e la sento bagnata, accarezzo piano finche capisco che il momento è arrivato. La alzo e la distendo sul tavolo su cui stavo lavorando. Affondo la faccia fra le sue gambe, il costume è arrotolato alle caviglie. Comincio a passare la lingua sulla sua fica, dolce e bagnatissima, mi spingo in basso e le lecco il buchino del culetto. È una delizia… Non so quanto è durato, so che a un certo punto l’ho sentita gemere, sempre di più finche le sue mani non hanno stretto la mia testa spingendola con forza verso la fica, come se dovessi entrarci dentro con tutta la faccia. Un urlo e una cascata di miele in bocca.

I suoi occhi, lei che si alza e viene verso di me, mi guarda mentre con una mano mi tocca il cazzo, io tanto sono durissimo già da tanto. Non so come abbia fatto, è stata velocissima. Mi lecca come se fossi quanto di piu buono c’è al mondo.. è fantastica, mi lecca le palle, entro dentro di me con la lingua, spinge per andare il piu profondamente possibile..

“Dimmi che ti piace” le dico.

“Adoro succhiarti il cazzo. Alla faccia di M…. mi dispiace solo che non mi possa vedere mentre succhio con gioia un cazzone grande almeno due volte quella cosina ridicola che si ritrova.”

“Sto venendo fermati…”

 

“Scherzi?” e comincio a succhiarmelo con una foga mai vista, mugugnava e succhiava. Ovviamente le esplosi in bocca e lei non ne perse neanche una goccia. (continua…)

Leave a Reply