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Racconti Erotici Etero

Cane che abbaia e che morde

By 2 Novembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Luglio 2014. Passo a prendere il mio amico di sempre che ormai ha fatto famiglia e sta sera si pu’ insolitamente concedere una notte brava.
Andiamo nel centro storico cittadino per il pre serata dove tra un cocktail e una birra incontriamo una nostra amica particolarmente figa e maiala che ho avuto il piacere di scoparmi qualche mese addietro un paio di volte.
La serata prende una piega festaiola e decidiamo dopo un paio di ore di spostarci in quello che di giorno &egrave un lido privato attrezzato e di notte diventa un club…meraviglioso.
Entrando incontriamo un’altra amica che anni addietro ha invece avuto l’onore di scopae il mio amico. Iniziano le danze e il quartetto &egrave sempre pi’ allegro anche grazie all’aiuto dell’alcol.
Naturalmente la situazione &egrave già piuttosto rovente e nei momenti di pausa dal ballo le conversazioni hanno sempre uno sfondo marcatamente sessuale.
Si fanno le tre del mattino, una delle due nostre sirene &egrave già andata via e ci accingiamo anche noi a lasciare il locale quando il mio amico spinge con i doppi sensi e le mezze frasi sperando in un ménage a tre…nulla da fare lei &egrave irremovibile e il mio amico ubriaco si mette in macchina e va per la sua strada.
Io sono con lei in auto. Fa tutta la strada come per accompagnarmi ma poi sotto casa esita e perde tempo nel salutarmi. Le metto una mano tra le cosce, lei finge di schernirsi, riparto all’attacco spostandole con un dito il perizoma e dicendole di mettere in moto. Lei riaccende ed ed esegue i miei ordini di navigazione sono a fermarsi in un angolo buio in fondo ad una traversa sempre dell’area residenziale balneare in cui abito. Siamo circondati da villette ma in un angolo unpò riparato da un mix di buio e vegetazione sufficiente.
Mano sotto il cortissimo vestitino e sento il suo calore ed i suoi umori piacevolmente. La denudo, mi spoglio velocemente e me la metto sopra di schiena. Inizio a strusciarle la figa con il mio cazzo (senza metterlo dentro però). Nel mentre la bacio da dietro &egrave la accarezzò dovunque. Lei ansima e anche a me piace troppo sfregare esternamente i nostri centri di piacere.
Mi sale una voglia matta e apro lo sportello. Scendiamo completamente nudi, la siedo sul cofano della sua macchina, mi abbasso e comincio a leccarle la figa….lei mi supplica di scoparla.gioco ancora un pò con la lingua prima e con lo strofinio del mio pene sul clitoride poi. Quando vedo che non n’&egrave può più ed a forza prova già da un pò ad infilarselo dentro senza che io la accontenti…la penetrò prima lentamente e subito dopo aumento il ritmo dandole grossi rapidi colpi…gli occhi si incrociano e sento le palle sbattere sulle sue natiche. L’alcol mi aumenta vertiginosamente il piacere già alto anche per il rischio che qualcuno possa passare o vederci da una abitazione vicina. La giro, gomiti di lei sul cofano e culo a ponte. Le sputo sull’ano, ma quando vado per sodomizzarla mi dice di non sentirsela sta sera e che ha bisogno di sentire la mischia dentro la sua patatina. La accontento e riprendo a montarla. Non avendo precauzioni quando mi sento soddisfatto la faccio accovacciare difronte a me &egrave le intimo di spompinarmi. Lei esegue, ci sa fare. Le vengo a fiotti in gola e lei non spreca nulla, ha fatto onore al più importante dei drink della serata. Risaliamo in auto e quando iniziamo rivestir i ci passa accanto uno scooter con una coppia in sella.

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