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Racconti Erotici Etero

Carla amica matura

By 31 Marzo 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Carla 55 anni, donna discreta di viso, fisicamente ancora piacente. Snella anche se non proprio tonica, capelli mesciati, occhi castani, seno piccolo, bel sedere per l’età. Separata da 10 anni, varie avventure, sempre in caccia. Ci conosciamo perch&egrave abitiamo nella stessa via, ci frequentiamo anche allo stadio. Ieri alla partita, come sempre ci incontriamo, siamo seduti nella stessa fila. Lei con amica, io con amici e amiche. Ci salutiamo come sempre con un bacino. Mi abbraccia e mi pianta la patata contro l’uccello. “Come stai?. che bella barbetta incolta che hai, stai veramente bene. Dai che oggi vinciamo. Etc. etc.” La sua amica ci guarda e ride sotto i baffi. Inizia la partita ognuno al suo posto e vai di tifo. Vinciamo, si avvicina mentre andiamo via e mi dice “Festeggiamo stasera? vieni a cena da me?” E così le dico di si e alle 19 sono a casa sua. Ceniamo, chiaccheriamo e poi ci mettiamo sul divano a vedere un film. Lei ha una gonna corta e una maglietta. Si vedono i capezzoli che spingono dal reggiseno. E’ seduta di fronte a me, il divano in pelle nera con una seduta un po’ strana e intravedo l’interno coscia ogni tanto. Ad un certo punto “hai finito di sforzarti a guardarmi le mutande? tanto non ce l’ho” E ride. Mi alzo, si alza. Ci abbracciamo, la bacio, le tocco il culo. Si stacca dal bacio “Tanto ti ho invitato apposta”. Andiamo in camera sua e si spoglia.
Ha la fica spelacchiata, quasi liscia. 2 grossi labbroni penzolanti. Si siede sul bordo del letto e mi toglie i boxer. Me lo scappella, e lo prende in bocca. Succhia e fa roteare la lingua intorno alla cappella con il cazzo in bocca. Mi massaggia le palle e io le tocco e tiro i capezzoli. Va avanti un po’ e mentre sento che sto per venire, la fermo e la spingo sul letto. Si mette comoda e apre le gambe. Ha veramente due fettine di carne al posto delle labbra. Per recuperare mi metto a leccarle la fica. Mi impegno e lei apprezza. ‘dai succhiamele, succhiami il clito’ e così mi impegno ancora a fondo. A un certo punto avverto un po’ di sapore di pipì, avrà perso qualche goccia, ma pur non gradendo molto vado avanti, finch&egrave non mi tira a se. Mi sistemo tra le cosce, me lo prende in mano, me lo scappella, se lo strofina un po’ tra le labbra, io spingo e entro. Ho il pisello abbastanza largo, tanto che amiche coetanee molte volte mi hanno detto che ho un cazzone grosso, ma Carla non &egrave di primo pelo, anzi e quindi diciamo che la sua fica non me lo stringe affatto. Però nonostante i 55 anni si bagna proprio tanto. Scopiamo e ci baciamo con la lingua appassionatamente. Le tocco il culo, le mi tiene per le chiappe. ‘Carla che ficona che hai, mamma mia come sei bagnata’
‘Bello mio scopa scopa, dai dai bel pisellone’ Ogni tanto mentre la scopo le tocco la fica, mi piace sentire quelle due labbrone, mi piace allargarle. Gioco anche con il suo culo. ‘Vorrei avere 2 cazzi per scoparti nella fica e nel culo insieme’ ‘Si si magari, si’ Piano piano le in filo tutto il dito nel culo e spingo insieme al cazzo ‘Bello, senti come entra nel culo’ ‘Si si mi piace mi fa bagnare, dai dai spingi spingi’. ‘Bona, quanto sei bona, mamma mia ti inculo tutta, dopo ti inculo’ ‘si si dai dai, dai che ora vengo, dai che ora vengo’ Tolgo il dito dal culo, mi porto la mano alle palle e me le stringo per resistere e non sborrare. Accellero e a differenza del normale, se scopo veloce ci metto di più a venire. Mi piace più lento e tutto il fondo. Carla viene ‘Ahhhha ahhahhhah, ahhhaaaa, sono venuta, sono venuta’ Rallento e affondo di nuovo, pochi colpi ‘Carla sborro, sborro Carla, sborro. Ti sborro nella fica bella ficona, ti sborro nella fica’ Lei mi schiaccia contro la fica, il cazzo contro l’utero e lo innaffio con tanta sborra. Tira giù le gambe, rimaniamo abbracciati, ci baciamo, io dentro di lei. ‘Mamma mia Carla, che scappellacazzi che sei, mi fa morire’ ‘Esageratooooo, scopi bene, mi fai venire e poi sai che mi piaci tanto’. ‘Ma avrai altre avvventure ogni tanto, no?’ ‘Si ma mi piaci tu bello giovincello e scommetto che se ora te lo succhio, se di nuovo duro in un attimo’. E così si rilancia sul mio cazzo a succhiare e poco dopo e sopra di me a cavalcare, mentre le succhio i capezzoloni

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