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C’era una volta

By 1 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

C’era una volta, anzi c’&egrave: O meglio potrebbe esserci nel centro della Pianura Padana un paesino dove tutti si danno una mano. Una comunità di un migliaio di persone che trascorrono la loro vita aiutandosi gli uni con gli altri.
Voi direte che ce ne sono un sacco di realtà del genere nel nostro paese. Piccole comunità ai piedi della montagna dove si organizzano feste, tombolate, cene collettive. Dove sono nati cori, gruppi teatrali e club del biliardo.
&egrave vero. La nostra società ha generato molte piccole e meravigliose cittadine dove la vita comune &egrave determinante per tutti gli abitanti.
Questo di cui vi parlo però credo sia veramente unico nel suo genere.
Si tratta di un piccolo paese vicino ai piedi delle Alpi Orobie &egrave stato diviso in due parti verso la metà del secolo scorso così Cidate, come Bergamo, &egrave composto da due frazioni ‘Cidate di Sotto’ e ‘Cidate di Sopra’. Come spesso succede gli abitanti della frazione superiore si credono realmente superiori in tutto e quindi sono cresciuti e crescono i loro figli nell’egoismo più bieco. L’unica cosa importante &egrave avere qualcosa più degli altri. L’odio, l’invidia e il rancore serpeggiano nelle strade della frazioncina.
Tutta un’altra cosa nella frazione inferiore. Gli abitanti sono tutti amici. Ci si aiuta reciprocamente con gioia e affetto.
Nulla ferma il buon cuore e la disponibilità dei ‘Sottesi’. Quando qualcuno &egrave a letto malato qualche brava massaia vada a casa degli amici a preparare un buon pranzetto.
Naturalmente anche a Cidate di Sotto ci sono le crisi familiari. Qualche separazione e qualche divorzio succede anche qua. Marito e moglie si dividono ed ognuno per conto proprio le donne ad allevare i figli se ce ne sono e i mariti a lavorare per pagare gli alimenti.
Maria, ha 36 anni. &egrave sposata con Carlo da 16 anni. Non hanno avuto figli, si sono dedicati ancora più intensamente alla condivisione ed alla amicizia che contraddistingue gli abitanti di questo piccolo Paradiso.
Maria &egrave la classica bellezza padana. Alta, bionda, ed un seno importante che contiene il suo cuore immenso. Carlo lavora nella segheria del paese ed ha il fisico e la bellezza del tagliaboschi.
Una bella coppia che si ama da sempre e che si amerà per sempre.
Un giorno Carlo rientra a casa e trova Maria in lacrime.
‘Amore, cosa &egrave successo, perché piangi?’
‘Sandra e Giuliano si sono separati.’
Sandra e Giuliano erano i loro migliori amici ed erano diversi mesi che nella coppia vibrava un’atmosfera pesante. Lei non riceveva attenzioni da lui e Giuliano non riusciva a fare l’amore con la moglie quanto avrebbe voluto.
‘Lui si &egrave trasferito nell’appartamento sopra il negozio di suo padre e vive da solo. Lei invece &egrave rimasta a casa e non fa che piangere.’
‘Da quanto tempo &egrave successo? Domanda Carlo’
‘Da un mese.’
‘Povero Giuliano, lui &egrave sempre stato così innamorato della moglie e avrebbe passato tutta la vita a fare l’amore con lei. Sai che &egrave sempre arrapato.’
‘Si Sandra me lo ha raccontato spesso.’
‘Ed ora deve tornare bambino e farsi delle belle pippe per mantenersi in forma.’
‘Dovrò parlarne con il comitato.’
Dice Maria con piglio deciso.
‘Penso che dovrò farlo anche io’
Risponde Carlo altrettanto deciso.
Il comitato, &egrave un’ennesima attività della ridente comunità di Cidate di Sotto.
In realtà i comitati sono due. Uno maschile e uno femminile. Si discute separatamente di tutte le necessità degli abitanti del paese. Cuore di ciascun comitato &egrave la banca del tempo. Ogni aderente destina parte un numero di ore per andare in aiuto degli abitanti in crisi. Donne e uomini si prodigano in piccole faccende domestiche che eseguono per aiutare le persone soprattutto se sole.
Quindi scapoli, separati e vedovi riceveranno l’aiuto delle signore del comitato per qualsiasi bisogno essi abbiano. Pulizie della casa, lavaggio e stiraggio dell’abbigliamento, cucina ed anche sesso.
Eh si. Le belle signore di Cidate di Sotto si danno da fare per alleviare gli appetiti sessuali dei singles del paese.
E i loro mariti e fidanzati?.
Beh, anche loro fanno lo stesso con le singles. Aggiustano le grondaie, cambiano una presa elettrica e danno un ripassatina alle signore sole in astinenza sessuale da oltre 15 giorni.
Tornando a Maria e Carlo, il giovedì ognuno si reca presso la sede del proprio comitato.
Si esaminano le varie richieste e necessità degli abitanti e si assegnano i compiti.
Quella sera Maria sottopone al direttivo lo stato di fatto di Sandra e Giuliano proponendosi per i lavori di casa del nuovo singles. Mettere in ordine la cucina preparare i pasti per la settimana, fare lavare e stirare e poi allo scadere del 35 notte dalla separazione quattro ore di sesso e coccole.
La quindicina successiva sarebbe toccata a qualche altra volontaria ma Maria ci teneva ad essere la prima ad alleviare i desideri di uno dei loro più cari amici.
Carlo, a 100 metri di distanza nella sede del comitato maschile otteneva l’incarico per la prima quindicina di Sandra.
Mentre le riunioni procedevano parallele I segretari chiamavano i singles proponendo gli aiuti.
La regola era che i singles potevano rifiutare la benefattrice o il benefattore ma in quel caso avrebbero perso la ‘quindicina’. Dopo tre rifiuti la pratica sarebbe stata temporaneamente archiviata e ripresa in mano dopo sei mesi.
Sandra e Giuliano accettano la proposta dei rispettivi comitati e così comincia il nuovo incarico. Per Maria e Carlo, la coppia di ferro di Cidate di Sotto.
Il mattino successivo Maria si reca a casa di Giuliano e comincia a riordinarla. Mentre nel forno si cuoce una teglia di lasagne, Maria passa l’aspirapolvere nell’appartamentino di Giuliano. Parmigiana, torte di mele, una padella di ragù, un arrosto di vitello, ed altri piatti, vengono preparati nell’arco della giornata. 2 lavatrici e la stiratura dei capi.
Alle 18,30 Maria lascia l’appartamento in perfetto ordine e in cucina le sue preparazioni sono state sistemate in bella mostra sul tavolo.
Il primo giorno &egrave sempre il più faticoso. Nei giorni successivi sarebbero bastate un paio d’ore.
Carlo, invece, &egrave arrivato a casa di Sandra alle 17.00. Sa che c’&egrave un rubinetto che perde ed una porta dell’armadio che non chiude bene. In un’oretta avrà sistemato tutto e quindi potrà tornare a casa dalla sua mogliettina.
Maria ha preparato una cena molto veloce. Ha passato l’intera giornata a casa d’altri e le &egrave rimasto poco tempo per preparare una cenetta curata. Non ha però tralasciato di fare una bella doccia, pettinarsi i capelli con cura, profumarsi ed indossare un abito che le arriva poco sotto il ginocchio ma abbottonato solo fino a metà delle sue cosce asciutte e muscolose.
Carlo entra in casa fischiettando. Ha un buon carattere e la sua presenza porta sempre una ventata di buonumore.
Maria gli corre incontro e si baciano intensamente. Ora tocca a Carlo fare la doccia e prepararsi per la cena. Anche lui si pettina e si fa la barba.
Si veste con un paio di jeans ed una t-shirt bianca.
A tavola i due si raccontano i fatti della giornata.
La delibera dei rispettivi consigli &egrave giunta, così dopo 30 giorni dalla separazione di Sandra e Giuliano, quindi fra quattro giorni, si dovranno separare per offrire la loro compagnia agli amici.
Maria &egrave un po’ agitata. Naturalmente &egrave già successo decine di volte di mettersi a disposizione di qualche concittadidano, Giuliano però &egrave un loro amico e Maria ha timore che il sesso possa rovinare la loro amicizia.
Carlo la rassicura.
‘Non temere amore, Giuliano e Sandra si sono messi a disposizione anche loro per questo tipo di aiuto ai singles di Cidate. Non c’&egrave pericolo.’
‘Hai ragione amore. Ora ti porto il dessert.’
La cena si conclude. Maria mette in ordine la cucina e Carlo si siede sul divano a guardare il telegiornale.
Maria &egrave leggiadra nei movimenti, l’abito si apre ad ogni passo lasciando scoperte per un istante le bellissime gambe.
Il telegiornale ormai non interessa più a Carlo. La sua attenzione &egrave stata completamente catturata dai movimenti sinuosi della moglie.
Maria si china per ritirare la zuppiera nella parte bassa del mobile. Facendo questo movimento l’abito le scorre sulle cosce lasciandole completamente scoperte. Si rialza e fa una veloce piroetta per andare a prendere dei piatti da portata. L’abito rotea attorno al suo corpo offrendo al marito la vista totale delle gambe del suo sedere scolpito appena contenuto da un paio di mutandine di pizzo.
Carlo &egrave ormai eccitatissimo. Sente pulsare dentro i pantaloni.
‘Maria, vieni un attimo qui da me?’
‘Certo. Arrivo subito’
La moglie raggiunge il marito. E si china a baciarlo sulle labbra. La scollatura dell’abito consente a Carlo di vedere il suo seno meravigliosamente perfetto.
‘Cosa vuoi?’
‘Stai danzando per tutta la casa, mi metti in mostra la tua bellezza e la mia sensibilità comincia a spingere dentro i pantaloni’
Maria sorride al marito, lo accarezza sull’inguine per verificarne le parole. La mano percepisce subito la rigidità e le dimensioni del pene di Carlo e decide che vuole vederlo senza il filtro dei jeans e dei boxer. Si inginocchia e fa scorrerre la zip. Pur se ancora contenuto dalle mutande il membro esce prepotente dall’apertura della cerniera.
‘Alzati in piedi amore mio voglio essere io a levarti pantaloni’
Carlo si alza e la moglie afferra i jeans li sfila. Il pene eretto del marito si fa strada verso il basso e fuoriesce da una gamba dei boxer.
Golosa Maria lo bacia e con le labbra inzia a succhiarlo. Infila una mano nella parte posteriore delle mutande del marito e comincia ad accarezzarlo sulle natiche.
Il pene entra ed esce dalla bocca della donna e Carlo sente che le forze gli vengono meno. Maria &egrave sempre stata abilissima con i giochi di bocca. L’assenza totale di inibizioni nella sua vita le permette di offrire prestazioni sessuali straordinarie.
Percependo il leggero tremolio nelle gambe del marito lo spinge delicatamente sul divano senza mai perdere la presa con le labbra.
Continua a succhiare mentre si sbottona il vestito e rimane solo con gli slip. Carlo le afferra dolcemente il seno e lo accarezza. Ha voglia di succhiarlo ma sa che facendo così la moglie interromperebbe la suzione del pene.
Maria, come se succhiando il marito avesse succhiato anche i suoi pensieri, lascia scivolare il glande dalle labbra e si mette in piedi davanti a lui.
Sfila le mutandine e le butta a terra, poi torna in cucina. Carlo sente il frigorifero che si apre, qualche secondo e poi si richiude. Maria ritorna in salotto con in mano un grosso cetriolo verde scuro. Si sdraia di fronte al marito ed inzia ad accarezzarsi le grandi labbra della sua vulva con l’ortaggio. Piccole goccioline inumidiscono il cetriolo. Una leggera pressione della mano e lentamente inizia la penetrazione. L’abile mano della donna sa fino a che punto può spingere e quando deve ritrarre il frutto. Dentro e fuori dapprima lentamente e poi sempre più veloce e sempre più in fondo.
Carlo si gode lo spettacolo attendendo paziente l’orgasmo della moglie. Ancora qualche movimento e poi Maria inizia a gemere. Con la destra si accarezza il clitoride e con la sinistra spinge sempre di più il cetriolo nella sua vagina.
Un urlo trattenuto a fatica esce dalle labbra della donna e comunica al marito ed ai vicini che Maria &egrave venuta. Carlo le va incontro e la solleva da terra prendendola tra le braccia e stringendosela al petto. L’adagia sul divano. Si sistema tra le gambe spalancate della moglie. Inizia a massaggiale le grandi labbra con la lingua come a lenire i colpi ricevuti dal cetriolo. Piccoli lievi passaggi sul clitoride gonfio e turgido. La penetra con la lingua il più possibile strusciando il naso sul clitoride continuando così il lavoro iniziato con la lingua. Lappa la parte esterna fino a raggiungere l’ano.
I movimenti si alternano aumentando l’intensità.
La moglie raggiunge nuovamente l’orgasmo questa volta con silenziosi singhiozzi.
Maria &egrave esausta. Carlo ha il pene rigidissimo. Il glande violaceo punta versa la moglie. Maria si riprende dal secondo orgasmo e afferra il pene che gli ballonzola davanti. Lo lecca e lo succhia dandogli la giusta umidità per poter essere introdotto.
Infatti Carlo la infilza con un potente colpo di reni. Maria sussulta e gioisce del membro del marito che la stantuffa con vigore.
Carlo sa che Maria fra un po’ verrà di nuovo e si impegna affinché questo avvenga presto. Maria sbatte la testa a destra e sinistra, stringe le cosce intorno al corpo del marito. Colpo dopo colpo si sente salire l’orgasmo. Come spesso le accade lo raggiunge prima cerebralmente e poi il fisico si sincronizza ed ecco il terzo, sano straordinario apice di piacere della sera.
Un gemito lunghissimo la scuote, i muscoli vaginali si contraggono portando anche Carlo ad un orgasmo intenso e profondo. Sente un fiume di bollente che lo attraversa per andare a tuffarsi nella vagina della moglie.
Si appoggia con il corpo su Maria, cerca le sue labbra per baciarle con tutto l’amore che ha dentro il cuore. La moglie risponde con ardore.
&egrave giunta l’ora di andare a dormire. Domani sarà una giornata pesante e il turno di sesso con gli amici si avvicina.

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