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Racconti Erotici Etero

Chat Line

By 28 Settembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Ma che ci faccio su questo sito?’, penso sorridente, mentre scorro le immagini sulla homepage, tutte miniature di uomini, la maggior parte ritraggono le parti intime, poche per la verità, lasciano vedere il viso di chi pubblica l’annuncio. Leggo i Nick, a fianco l’età, sotto l’orientamento sessuale, il novanta per cento sono bisessuali e cercano avventure con altri maschi, una ridottissima percentuale sono etero curiosi e coppie perverse, il resto sono gay. Il sito si rivolge palesemente ad un target maschile, anche se promette di essere il maggior sito dedicato ad annunci sessuali in Italia. Forse che le mie amiche, ieri sera in pizzeria, avessero ragione? Si parlava degli uomini che si stanno femminilizzando, sempre più bisessuali in giro, sulle prime non ho dato peso alla cosa, le due che stavano facendo quella affermazione forte, sono due bacchettone, hanno un ragazzo ogni anno bisestile, certo sono bruttine, ma se la tirano e riuscirebbero a far sbollire anche il più infoiato in circolazione. Parlavano di questo sito, della moltitudine di annunci bisessuali pubblicati dalla nostra zona, tanto che alla fine sono riuscite ad incuriosirmi ed eccomi qua, a verificare direttamente le loro affermazioni. Faccio una ricerca delimitando una zona, mi rendo conto che avevano ragione, mamma mia quanti maschi cercano altri maschi, in Toscana sono numerosissimi, anche se resto della mia opinione sulle due bacchettone. Provo a cercare solo i bisessuali, tantissimi! Solo i gay, numerosi! Le coppie, poche! Le singole, nessuna! I transessuali ed i travestiti, numerosi! Il sesso omo la fa da padrone, cerco lesbiche, qualcuna c’&egrave. Mi soffermo un attimo a pensare, mi rendo conto che &egrave normale, interagire con il prossimo alla ricerca di sesso etero &egrave un conto, cercare sesso omo, magari tenendo anche segreta la cosa, &egrave un altro!
Voglio fare una prova, prendo una mia foto in topless, taglio la parte superiore per celare il viso, faccio la registrazione. Nome? Ilaria. Cognome? Si, buona sera, lo vengo a dire a voi, Marquez. Interessata a? Sesso! Orientamento sessuale? Non so! Pubblico la foto, dopo aver inserito le mie misure, i miei interessi, altre sciocchezze. Un messaggio mi avverte che in caso il mio profilo sia fasullo, sarò cancellata immediatamente, la mia richiesta &egrave al vaglio degli amministratori del sito. Chiudo ed esco dal ufficio, devo fare la spesa, alcune commissioni, poi finalmente a casa, sono stanca, mi perdo nella consuetudine e dimentico la mia registrazione.
Alle sette e venti di mattina sono in ufficio, accendo i computer, mi siedo davanti al mio, apro la posta elettronica, quella associata ai racconti erotici che scrivo, ma non solo, trentotto nuovi messaggi! ‘Cavoli, oggi i miei ammiratori sono prolifici!’, penso, dato che in genere, al massimo, ho una ventina di messaggi. Il primo messaggio &egrave della sera prima, arriva dagli amministratori del sito di annunci erotici, mi avvisano che il mio profilo &egrave stato accettato e mi augurano di incontrare presto qualcuno degli iscritti, in calce mettono un ‘Buon divertimento!’. ‘Grazie!’, penso chiudendo il messaggio, non lo cestino, perché ci sono la User-Id e la password per loggarmi. Scorro i messaggi che mi sono arrivati, quindici indirizzi li conosco, sono i miei consueti ‘amici’ virtuali, con cui scambio messaggi, dal giorno in cui hanno letto uno, o più, dei miei racconti. Sette arrivano anch’essi dal sito di racconti, nuovi ammiratori, oppure, nuovi finti perbenisti che mi insultano, ma se tengono davvero alla morale, che ci fanno su un sito di racconti erotici? Infatti &egrave così, su sette, tre mi fanno i complimenti, due mi danno della troia e dicono che saprebbero loro come farmi godere, due invece, mi fanno la morale, che palle! Cestino i moralisti, rispondo agli altri, anche a quelli che mi insultano e pensano di essere bombe del sesso, li prendo un po’ in giro, quelli che si complimentano li ringrazio, avrò presto nuovi ‘amici’ virtuali con cui scambiare corrispondenza.
Gli altri sedici messaggi, arrivano dal sito a cui mi sono registrata, nove arrivano da lesbiche, vorrebbero farmi impazzire di dolce piacere saffico, leggo e creo una cartella ‘Saffo’ onde catalogarli, uno arriva da un bisessuale passivo, con la passione del travestimento, gli piacerebbe avere una amica che lo trucca e trasgredire assieme a lei, in pratica, dice che vorrebbe essere la mia sorellina, cestino e procedo.
Sei messaggi, arrivano da bisessuali ed etero bi-curiosi, il mio corpo li fa impazzire, sono arrapati, qualcuno mi ha dedicato una masturbazione, tutti vogliono incontrarmi. Cinque sono attivi, vogliono fottermi e se voglio, si trombano anche il compagno che potrei avere, non sanno che sono sposata, uno &egrave passivo con gli uomini ed attivo con le donne, in quattro sono sposati, uno fidanzato, uno single. Guardo i profili negli indirizzi delle rispettive mail, due hanno intorno ai cinquant’anni, pancia, pelo folto, uno &egrave dotato, l’altro poverino, dovrebbe anzi fare il passivo, lo cestino. Due quarantenni in forma smagliante, propongono foto di piselli che invogliano, il quarto &egrave il passivo, anche lui intorno ai quaranta, poco meno, propone la foto di un bel culetto tondo e sodo. L’ ultimo &egrave ventenne, poco più, bel fisico e bel pendolo, lo cestino. Rispondo ai quattro rimasti, dico che anche io sono sposata, ma amo trasgredire, possiamo risentirci. Nel frattempo continuano ad arrivare messaggi, mentre leggevo e rispondevo, ne sono arrivati altri sette, li apro, ma per il momento me ne disinteresso e chiudo. Mezzogiorno, i mie quattro candidati hanno subito risposto, adesso ho anche i numeri di cellulare ed i contatti su msn, accetto le richieste di chat, due sono on-line, li contatto assieme e comincio a parlarci, uno &egrave un rompi balle, abbastanza timido e poco loquace, vuol sapere troppo, gli dico che devo chiudere e blocco il contatto, resto a chattare con uno solo. Ha quarantatre anni, fa il manager, ma non vuole rivelarmi dove, ha dichiarato di essere bisessuale ed io potrei essere chiunque, ci perdiamo a parlare di sesso, ci chiacchiero per tutta la pausa pranzo, mentre mangio lo yogurt, vorrebbe anche fare sesso virtuale, o telefonico, ma banalizzo la questione e lo stronco sul nascere.
‘Se vuoi parlare di sesso, ok! Ma non chiedermi di dirti quello che ti farei, io improvviso in base a chi ho davanti, ma faccia a faccia! Se vuoi parlare di gusti, questo &egrave il momento, altrimenti ti saluto!’, scrivo risoluta, lo metto alle strette e si chatta normalmente. Non mi piace stare a dire a qualcuno frasi sconce, o cosa potrei fare, mentre lui si masturba (?), il sesso virtuale non mi piace affatto. Mi elenca per filo e per segno quelli che sono i suoi gusti erotici, dichiara di essere bisessuale per necessità, ama sodomizzare e non gli importa a chi appartengano le chiappe fra cui lo infila, &egrave dominante, un vero e proprio maschio alfa, ma non credo che lo sia, ogni volta chiede a me se potrebbe piacermi, quando mi dice cosa piace a lui. Quando ricomincio a lavorare e chiudo la chat, tiro le somme, due bisessuali vorrebbero fare sesso con me, anche se uno l’ho segato subito ed uno l’ho rimandato, però siamo già due a zero, quando lo penso, mi riferisco alle amiche bacchettone della pizzeria.
Alle 17, i miei contatti sono tutti e quattro on-line, chatto con i due che non ho ancora conosciuto, l’attivo &egrave molto sfacciato e loquace, il passivo molto dolce e dimesso, mi chiedono come mai ho pubblicato l’annuncio, pensano che la foto sia falsa, entrambi, alla loro maniera, mi fanno capire che &egrave inusuale una cosa del genere, una con il mio fisico, non ha bisogno di internet. All’attivo dico che sono una troia e non voglio fare stronzate alla luce del giorno, visto che sono sposata. Al passivo, dico che vorrei fottere un uomo con lo strap-on, una cosa che mi eccita fin da bambina, mento, ma chi se ne frega. Tutti e due sono interessati, l’attivo diventa ancora più sfrontato, vuole vedermi in Cam, sentirmi al telefono, fare sesso virtuale, incontrarmi subito, dico che ho da fare e taglio, dandogli un ipotetico appuntamento alla prossima. Al passivo non gli frega un accidente del mio aspetto fisico, dice che se sono davvero quella della foto, tanto meglio, &egrave interessato a fare ‘amicizia’ ed alla proposta che gli ho fatto, ma ad una condizione, dopo averlo sodomizzato, lui sodomizzerà me, gli dico che la proposta potrebbe anche piacermi e continuiamo a chattare. La chiacchierata, abbandona presto l’argomento sessuale e cominciamo a parlare un po’ di tutto, dice che a lui piace avere amici virtuali e chattarci, anche al di la del sesso e del potenziale incontro, dimostra di essere una persona piacevole, intelligente, pensa che anche io lo sia, dice che con la chat, da ciò che scrive la gente, capisce con chi sta parlando, se c’&egrave affinità di carattere, a lui interessa quello, al di la dell’aspetto fisico. L’affinità fra noi c’&egrave eccome, ai saluti finali, timidamente, mi lascia il numero di cellulare, anche soltanto per un sms di avviso quando sono collegata alla chat, dice, prima di stampare due grosse labbra che invadono quasi tutto lo schermo e dicono ‘Smack!’, ricambio il bacio e chiudo.
Esco dal ufficio e salgo in auto, mi metto l’auricolare e faccio il numero che mi ha lasciato Luca (?), sicuramente il nome &egrave falso. Due squilli ed una voce bella, abbastanza profonda, sicuramente maschile, mi risponde con tono interrogativo.
‘Si?’, dice, mi sarei aspettata un pronto, sicuramente non mi aspettavo una voce simile da un bisessuale passivo, il perché non lo so.
‘Ciao!’, esordisco squillante, ‘Sono Ilaria… abbiamo chattato fin’ora!’.
‘Oh… si… buona sera avvocato… dica… un secondo… non la sento bene…’, dice un po’ balbettante, poi un momento di silenzio.
‘Ciao, bella! Scusa ma non potevo parlare, adesso sono uscito e posso farlo… qual buon vento? Pensavo non mi avresti mai chiamato!’, esclama tutto d’un fiato, mi fa sorridere.
‘Mi hai lasciato il numero apposta, no?’, ribatto con tono scherzoso.
‘Bh&egrave… certo che si! Ma sai, in chat si dicono tante cose, poi la realtà, il più delle volte, &egrave completamente diversa…’, cerca di essere serio, ma il tono tradisce la contentezza di sentirmi.
‘Sei ancora al lavoro? Oppure non potevi parlare perché la tua mogliettina ti pressa?’, chiedo maliziosa.
‘Sono ancora al lavoro… ma posso uscire quando voglio, mi sono fermato solo per chattare con te!’, afferma risoluto, sorrido di nuovo.
‘Beviamo un aperitivo? Sto già venendo dalle tue parti!’, esclamo tutto d’un fiato, se ci avessi pensato, magari non lo avrei mai detto, del resto, la mia prima regola, &egrave non incontrare gli ‘amici’ virtuali.
‘Come ti riconosco?’, chiede ansioso, lo sento contento.
‘Ci vediamo a ‘ quando arrivo ti chiamo! A fra poco!’, concludo e termino la chiamata.
Dieci minuti di pensieri catastrofici, se fosse un maniaco sessuale, se fosse un malfattore, se fosse un sicario della mafia, ingaggiato da entità politiche internazionali per eliminarmi e… e basta! Mi dico mentre parcheggio.
Lo vedo davanti al locale, vestito sportivo, lo immaginavo in giacca e cravatta, invece ha jeans e scarpe da tennis, sono sicura che sia lui, telefono, ma lui ha capito che ho appena parcheggiato e mi sta guardando, con uno sguardo stupito ma contento, aspetta comunque di rispondere al cellulare.
‘Se sei la mora sulla Mercedes, sono già innamorato!’, dice sorridendo, lo vedo mentre mi sorride ed io sorrido a lui, mi viene in contro e mi apre la porta.
‘Uff… la foto non ti rende giustizia! Sei… bh&egrave, adesso non mi viene in mente un aggettivo qualificativo per definirti, tutti quelli che il mio cervello sta passando in rassegna, non mi sembrano abbastanza!’, esclama sorridendo, lo guardo, anche lui &egrave carino, lineamenti maschi, poco più alto di me, belloccio ed in forma, capelli rasati, anche se non &egrave calvo, si vede l’ombra come barba e ricoprirebbero tutta la testa. Due belli occhi chiari, espressivi, che mi studiano mentre mi guardano, senza abbassarsi sul decolleté, restano puntati nei miei.
‘Grazie! Sei molto gentile… &egrave la prima volta che qualcuno non trova un aggettivo per definirmi… sappi che con una frase del genere, avresti attirato la mia attenzione, anche senza aver chattato per quasi due ore!’, gli rispondo sorridente, mentre chiudo la macchina e ci incamminiamo verso il locale.
Ci sediamo ad un tavolo ed ordiniamo da bere, ricominciamo a chiacchierare amabilmente, proprio come in chat prima di interrompere, senza nessun riferimento al sesso, ne al motivo per cui ci siamo conosciuti, &egrave una persona simpatica e molto divertente, ha sempre la battuta pronta e sempre riferita all’argomento di cui discutiamo, senza alcun doppio senso, &egrave arguto e dimostra di sapere quello che dice, se non conosce chiede, sembra me al maschile. Trovo subito sintonia con lui, non sarà difficile essergli amica, andrebbe bene anche come amante, si decisamente bene. Ci salutiamo dopo un’oretta, &egrave tardi per me e lui deve assolutamente rincasare, mi accompagna alla macchina e mi chiude lo sportello, aspetta finché non parto, come se volesse proteggermi da un inesistente pericolo, &egrave buio, ma sono le otto di sera, mica le tre di notte, la cosa però mi fa piacere, come la chiacchierata che ho fatto con lui.
Il giorno dopo ci ritroviamo in chat, &egrave lui a mandarmi un sms per avvisarmi che &egrave on-line, mi dice di essere rimasto piacevolmente colpito da me, che non capita tutti i giorni di trovare il mio carattere dentro un corpo così… niente, nemmeno oggi gli viene l’aggettivo. Dico lo stesso di lui, ma lui afferma che non sono sincera, non si sente affatto alla mia altezza come aspetto fisico, gli dico che per me ha la stessa importanza che ha per lui, mi avrebbe incontrato solo per il feeling che si era creato, indipendentemente dall’aspetto fisico, mi manda una faccina sorridente. Parliamo ancora del più e del meno, sembra ci venga proprio naturale chiacchierare, sono io a rompere l’empasse, tornando sul argomento sesso e motivo della nostra conoscenza, sullo schermo mi appare una faccina triste. Gli chiedo il motivo, mi risponde che non sa se con una come me, riuscirebbe ad essere bisessuale, confida che di sesso gliene ispiro a tonnellate, ma tutto sul lato etero. La cosa mi rende felice, perché il mio era un esperimento scientifico, perfettamente riuscito su tutti i fronti, aver conosciuto Luca, &egrave un piacevole effetto collaterale, gli do appuntamento al sabato pomeriggio seguente, quando &egrave libero e chiudo, cancello gli ottanta messaggi dal sito di annunci e chiudo i battenti del mio profilo, mi intasa l’e-mail.
Mi vesto provocante, minigonna e top attillato con sandali tacco dodici, devo toglierli per guidare la macchina, ma dopo averlo incontrato, sale lui alla guida, mi chiede dove voglio andare, intanto parte con una sgommata controllata, si immette nel traffico, ma subito si porta ad una velocità di crociera inferiore al limite massimo. La mia macchina ha il cambio automatico, usa la mano libera per gesticolare, la cosa incredibile &egrave che abbiamo ricominciato a chiacchierare come se nulla fosse, parliamo del traffico adesso, di quanto lo odiamo entrambi, pur facendone parte, ridiamo mentre facciamo battute sui guidatori nelle macchine attorno a noi, ma dopo un po’, Luca decide per una strada secondaria. Qui il traffico &egrave quasi inesistente, gli prendo la mano libera e me la metto fra le cosce, sotto la gonna, lui non sembra stupito, ne tanto meno imbarazzato, mi guarda e mi sorride.
‘Mi piace un casino la cosa che hai fatto!’, mi dice sorridente, ‘L’hai fatto come se fosse la cosa più naturale del mondo… sembro normale, ma dentro sono una pentola a pressione!’, continua.
‘Ti eccita il gesto… o il posto in cui ti ho messo la mano?’, chiedo un po’ maliziosa.
‘Tutte e due le cose… anche se devo ammettere che il gesto, pur se veramente eccitante, pian piano sta perdendo di importanza… adesso la cosa eccitante, &egrave il calore che mi avvolge la mano… &egrave strano… non so se riesco a spiegarmi… la figa &egrave calda, ma ha un calore tutto suo, forse perché nel cervello ha un importanza esagerata e sappiamo come si comporta la parte… ma io, ogni volta che ci metto una mano sopra, mi rendo conto che il calore che emana, &egrave diverso da qualsiasi altra cosa calda… ne avverto già il caldo umido, anche se effettivamente al momento non la sento bagna…’, mi spiega Luca, &egrave un uomo davvero incredibile, immagino l’eccitazione che lo sta permeando, eppure parla della mia figa, come prima quando scherzavamo sul traffico, mentre muove la mano e palpa il pube e la fessura, sopra al tessuto del perizoma.
‘Ma guarda che &egrave dal momento in cui ti ci ho appoggiato la mano che si &egrave bagnata…’, lo incito con il solito tono malizioso.
‘Certo, lo immagino… se non fosse stato eccitante non lo avresti fatto… ma io, per sentirla bagnata, avrei dovuto infilare le dita fra le grandi labbra e non l’ho ancora fatto… ti sto toccando sopra le mutandine, eppure il mio cervello, avverte già il calore umido che ti ho detto…’, continua lui, ‘Vuoi che ti tocchi più a fondo? Ti piace essere masturbata in questi momenti? Tipo adesso, dentro ad una macchina in cui un passante potrebbe benissimo buttare l’occhio e vedere tutto…’.
‘Non &egrave importante… mi piace la tua mano qui… fai ciò che vuoi!’, rispondo, invitandolo palesemente a masturbarmi.
‘Ok… ho capito, vuoi essere masturbata, ma vuoi che sia io a prendere l’iniziativa… anzi a pensarci bene, vuoi che sia io a dirigere tutto il gioco… mi sta bene… ma ti stressa che ne parli?’, domanda, anche se sa già la risposta.
‘N-no…’, riesco a balbettare solamente, il suo dito medio mi sta premendo con decisione il clitoride, anche se ci sono le mutandine, il piacere mi sta già invadendo.
‘Allora continuo… il gioco di oggi si chiama… sesso virtuale dal vivo… ti dico quello che faccio come se fossimo in chat, ma lo faccio davvero…’, continua a parlare Luca, cavoli, mi sta eccitando davvero molto, ma non il gioco in se stesso, proprio lui, con il suo modo di essere, a pensare che diceva di essere bisex, forse lo &egrave davvero, ma ripensando alle mie amiche bacchettone, non posso che arrivare alla conclusione che, quando qualcuno glielo afferma in faccia, cerca solo un modo carino per scaricarle.
‘Ilaria, Ilaria… sei bellissima con gli occhi semi chiusi, a goderti la mia mano, mi sembra quasi di vederti come se fossi adesso davanti a me… la senti la mia mano sopra le tue mutandine? Senti il mio dito che preme il clitoride?’, inizia il gioco, io mi limito a mugolare di piacere.
‘Si, come &egrave calda… il mio dito sposta le mutandine… adesso accarezzo dolcemente una delle tue dolci labbra… glabre!?! Si, glabre, mi piace la figa rasata… che piacere sentire la tua pelle liscia, nel posto più intimo del tuo corpo…’, ogni tanto guarda le mie reazioni, ma i miei gemiti, gli confermano il mio piacere, guida e mi tocca, senza distrarsi troppo dalla strada, &egrave bravo davvero.
‘Il cazzo mi sussulta nelle mutande, Ilaria… il mio dito si insinua nella fessura, sei bollente, raccolgo un po’ dei tuoi dolci umori, vorrei gustarli, mi piacerebbe inebriarmi con il tuo sapore… adesso torno al clitoride… lo premo dolcemente, &egrave già turgido, &egrave come se lo sentissi davvero… i tuoi gemiti mi fanno impazzire… diventi sempre più bella, con quella maschera di piacere sul viso… muovo il dito in cerchio sulla punta del tuo clito… il tuo dolce nettare lubrifica perfettamente la mia azione… accelero il ritmo, aumento la pressione, ma mi sposto subito a titillare le tue piccole labbra fradice… sei un lago laggiù, il mio desiderio di assaggiarti, di mangiarti, aumenta sempre di più, se fossi qui, mi getterei a capofitto con la faccia fra tue bellissime gambe…’, mi sta facendo davvero impazzire, &egrave una situazione quasi surreale, mi porto una mano su un seno e mi accarezzo, mi palpo, godendo davvero delle sensazioni che mi sta regalando.
‘Si, godi… &egrave bellissimo vederti godere, leggere il piacere sul tuo viso… immagino la smorfia che fai con la bocca aperta, la lingua che accarezza il labbro superiore, mentre il mio dito sprofonda dentro di te, sempre più a fondo, nel tuo tumido calore, nel tuo ventre infiammato, voglioso… la mia mano &egrave fradicia, senti il secondo dito che ti apre, entra dentro di te, stai gemendo a ruota libera, adesso sei preda di un lussurioso piacere che ti rapisce… muovi in fianchi per sentire le mie dita più a fondo, sento gli umori colare copiosi sulle dita che ti scopano, sei vicina, te lo leggo sul viso, come se ti vedessi… si, lasciati andare, urla pure, nessuno ti può sentire… godi, così, brava, coli come una fontana… sei bellissima…’, stringo le gambe, mi contraggo in una smorfia di piacere ed urlo, urlo liberamente come mi ha detto di fare, me ne frego se i finestrini sono aperti, tanto siamo in movimento e per chi potrebbe ascoltare, il mio grido di piacere sarà un ricordo già fra qualche secondo. Gli fermo la mano, lui la toglie, stringo le gambe ansante, mi ha donato un orgasmo intenso, bellissimo, mi decido a riaprire gli occhi, lui mi guarda un istante e torna con gli occhi sulla strada, mi sorride, anche se il viso non &egrave rivolto verso di me, sa che lo sto guardando. Alza la mano destra e la mostra lucida, ricoperta dai miei umori trasparenti, che goduta paurosa, ma adesso devo ripulirmi, altrimenti sporcherò la gonna, mi piego e prendo un pacchetto di kleenex nel portaoggetti della macchina. Mi ripulisco e poi prendo la sua mano, gli do una leccata, da vera troia, ma lui la tira a se, sottraendola alla mia stretta.
‘E’ roba mia!’, dice sorridente, leccandosi le dita, ‘Sei davvero dolcissima!’, esclama, porgendomi di nuovo la mano. La ripulisco con un kleenex, la asciugo completamente, lui la annusa.
‘Sarà difficile lavarla adesso… mi piacerebbe tenerla così ed annusare il tuo profumo a lungo, ma fra poco svanirà…’, mi dice un po’ triste, io sorrido alla sua affermazione, &egrave proprio piacevole come compagnia, sesso o no.
‘Mi hai fatto godere… ed &egrave stato fantastico farlo come se fossimo in chat… devo rivalutare il sesso virtuale, dicevi cose molto eccitanti!’, confermo contenta.
‘Si &egrave vero… ma &egrave banale dire certe cose e non farle, molto meglio se ci si immagina la location e poi le cose si fanno davvero!’, ribatte sorridendo, mentre continua a guidare, svolta e si infila di nuovo nel traffico, non mi ero accorta che stavamo girando in tondo ed ora, siamo diretti verso il luogo in cui ci siamo incontrati.
‘Ma che fai? Non mi dire che ti sei già rotto di stare con me!’, esclamo sorpresa.
‘Ti posso assicurare che stare con te non mi annoia affatto… si chiacchiera amabilmente e si fa sesso in amicizia… sei il sogno di ogni uomo!’, replica e l’espressione che ha in faccia, mi conferma che sta dicendo la verità.
‘Allora perché stai tornando verso la macchina?’, chiedo.
‘Perché &egrave tardi per te… mi hai detto che devi rientrare entro le sei, sono le cinque e mezza, che ci vuoi fare, il tempo vola quando ci si diverte!’, risponde sorridendo.
‘Davvero? Non mi ero accorta dell’ora! Che ingorda che sono stata! Mi dispiace…’, dico un po’ rattristata, certo abbiamo fatto sesso, ma &egrave stato lui a farlo a me, senza essere ricambiato.
‘Ilaria… sei proprio uno sballo! Io non ho ancora trovato l’aggettivo per qualificarti e tu, mi hai fatto toccare il paradiso con un dito… &egrave stato un onore per me darti un pochino di piacere, tranquilla, io sono ben contento del pomeriggio che abbiamo passato assieme… spero solo che non sia un caso isolato e che tu voglia rivedermi qualche volta…’, mi risponde sorridendo contento, ‘E’ come essere tornato indietro di anni… quando si passava il sabato pomeriggio con la ragazza di turno e facevi di tutto, per arrivare dove mi hai messo la mano, con una naturalezza disarmante… li si faceva quello che veniva, si muoveva la mano e si cercava di far godere la ragazza, senza chiedere in cambio nulla, per non offenderla, per paura di correre troppo… poi a casa, in bagno, con quella esperienza, si viveva di rendita fino al sabato successivo, quando ricominciavi a fare di tutto per arrivare a quel punto!’, aggiunge sorridente, parcheggiando di fianco alla sua auto, mi sporgo e gli do un bacino casto sulle labbra, lui risponde al bacio, tentenna un istante, mi guarda con intensità disarmante, poi apre la porta e scende.
‘Allora buon bagno!’, esclamo scendendo per girare attorno alla macchina e mettermi alla guida.
‘Grazie! Ti messaggio quando sarò di nuovo in chat… magari ti racconto quello che succederà! Ciao splendida e dolcissima Ilaria!’, mi saluta salendo in macchina, io alzo una mano e parto, che esperienza intensa, proprio un bel sabato pomeriggio!

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