Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Che bona la madre del mio amico! Parte 3

By 6 Luglio 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Era passata una settimana da quando la madre del mio amico mi aveva fatto vedere le stelle succhiando il mio cazzo: non facevo altro che segarmi pensando a quella grandiosa pompa che mi aveva fatto e a quella voglia che aveva di succhiarlo come se non vedesse un pisello da molto tempo (il marito era fuori per lavoro, ormai, da qualche mese). L’immaginazione mi portava a metterle il cazzo non solo in bocca, ma anche nella figa nascosta da quel perizoma che non mi lasciò togliere.
Al lavoro, il mio amico mi chiese se nel weekend fossi disponibile per andare al mare insieme a lui e ad alcuni amici. Pensando che la madre sarebbe stata da sola per tutto il weekend, inventai una scusa e rifiutai l’invito.

“Dai, ci saranno anche tante ragazze insieme a noi!”.
“No, non posso proprio venire, ma divertiti anche per me, amico”.
“Senti, visto che sarò fuori per due giorni, ti posso chiedere un favore? Ogni tanto potresti andare a trovare mia madre a prendere un caff&egrave? Giusto per farle compagnia, visto che sta passando molto tempo da sola”, mi disse il mio amico.
“Certo! Non c’&egrave bisogno neanche di chiederlo!”, gli dissi.

Mi sa che non ci limiteremo a prendere solo un caff&egrave, pensai cercando di non fargli vedere tutta la mia contentezza dovuta al fatto che mi avesse chiesto di fare compagnia alla madre quando, giorni fa, era stata lei a farmi compagnia con la sua meravigliosa bocca. Due giorni da soli!
Era già duro al solo pensiero.
Quel sabato pomeriggio, appena seppi che il mio amico era partito, mi recai a casa sua con la speranza che sua madre non fosse uscita per fare le commissioni. Bussai e mi aprì lei.
Ciò che vidi fu bellissimo: era appena uscita dalla doccia e aveva un asciugamano corto avvolto attorno al corpo con il nodo che stava quasi per sciogliersi per le grandi tette che aveva.

“Sapevo che saresti venuto”, mi disse la madre del mio amico, sorridendomi con malizia.
“Signora, &egrave da una settimana che non faccio altro che pensare a lei. Appena suo figlio mi ha detto che sarebbe stata sola, ho subito pensato che le avrebbe fatto piacere avere un po’ di compagnia”-
“Ora sta zitto ed entra”.

Mise una mano nei miei pantaloni, chiuse la porta di ingresso e mi trascinò in camera sua; nella camera dove, suppongo, scopasse con quel cornuto di suo marito.
Mi avvicinai a lei per toglierle l’asciugamano e per godere di tutta la sua nudità, ma lei me lo impedì e cominciò a spogliarmi. Lentamente, mi tolse la maglietta e cominciò a baciarmi il petto, abbassandosi piano piano, baciandomi gli addominali fino ad inginocchiarsi completamente davanti a me, togliendomi, finalmente, i pantaloni e gli slip.
Quando vide il mio cazzo puntato su di lei, sul volto le si dipinse un’espressione di goduria e, guardandomi negli occhi e spalancando le labbra, se lo mise di nuovo in bocca.
Facendo dei giochetti con la lingua, me lo scappellò e cominciò a succhiarlo gustandoselo tutto, perfino le palle che leccava e succhiava. Non pensavo fosse possibile, ma quel pompino che mi stava facendo mi stava dando più piacere di quello della settimana scorsa.

“Signora, se lo lasci dire. Lei &egrave proprio una gran pompinara!”.
“Ora che mio figlio non c’&egrave, posso gustarmelo tutto senza fretta. Sono così contenta che sia partito per il weekend”.
“Oh… mmm… anche io sono contento… continui così con quella bocca… cazzo”.

Misi la mano dietro la sua testa e l’accompagnai nel movimento della pompa. Avanti e indietro, avanti e indietro. Sentendo il mio cazzo pulsare nella sua bocca, la madre del mio amico si accorse che stavo per sborrare e si fermò.

“Ora tocca a te farmi godere”.
“Non c’&egrave bisogno nemmeno di chiedere”, le dissi eccitato.

Le tolsi l’asciugamano e, finalmente, la vidi completamente nuda. Il mio sguardo le cadde subito sulla figa che era completamente depilata.
Eccitato con il cazzo al vento, la feci stendere sul letto matrimoniale mettendomi sopra di lei. Baciai e succhiai le tette fino ad arrivare alla figa. Mentre palpavo le sue tettone con la mano, con la lingua le leccavo il piccolo clitoride e le labbra. Era bagnatissima. La madre del mio amico sembrava gustare i movimenti della mia lingua perché buttò la testa all’indietro mordendosi le labbra, cercando di non urlare dal piacere.

“Ti voglio dentro di me, ora!”, mi disse perdendo il controllo.
“&egrave sicura di volere il cazzo dell’amico di suo figlio?” le dissi, cercando di provocarla.
“Sicurissima”.

Detto questo, si girò e si mise a pecorina, porgendomi quel culo sporgente che era stato oggetto di dibattito con altri miei amici e che solo io, tra loro, potevo finalmente palpare.
Mi inginocchiai sul letto e cominciai a spingerlo nella sua figa, dandole uno schiaffetto sul culo sodo che aveva. Spinsi il cazzo nella sua figa calda ed umida, tenendola per i fianchi e muovendo il bacino avanti e indietro. Più gemeva, più aumentavo il ritmo e glielo sbattevo dentro.

“Sì, dai, continua così!”
“Le piace prendere il cazzo dall’amico di suo figlio, eh?”
“Sì, non ti fermare”, mi disse mentre si sgrillettava il clitoride.

Ad un certo punto, squillò il suo cellulare. Era il marito!
Lei, dicendomi di non fermarmi, abbassò la suoneria del telefono.

“Mio marito può aspettare!”.

Eccitato da quel rifiuto verso la telefonata del marito per me che la stavo scopando, aumentai il ritmo. Stavo quasi per venire!

“Signora, sto per venire!”.

Appena dette quelle parole, staccò la figa dal mio cazzo, scese dal letto e si inginocchiò sul pavimento. Scesi anche io e mi avvicinai a lei tenendo il cazzo puntato su di lei che prese in mano e cominciò a segare abbassandolo sulle sue tette.
Faceva scivolare la mano su e giù tenendo il pollice sotto la cappella, solleticandomela.
Sto per sborrare sulle tettone della madre del mio amico, pensai.
Una grande quantità di sborra le arrivò sulle tette fino a scivolare sui capezzoli. Pulendomi il cazzo colante del mio seme con la sua lingua, con le mani si spalmava la mia sborra sulle tette guardandomi negli occhi.

“Signora, &egrave stata una scopata bellissima!”.
“Anche per me &egrave stato molto bello. Era da tempo che non scopavo. Ora vado a farmi una doccia”.
“Vuole che me ne vada?”.
“Scherzi? Non abbiamo nemmeno cominciato!”.

Detto questo, leccò la mia cappella per ripulirla dalle ultime gocce di sborra, si alzò e con uno sguardo da porca mi disse che avrei dormito da lei.

Continua…

Leave a Reply